Che fare con l’io?

Aperto da Angelo Cannata, 25 Febbraio 2017, 16:43:31 PM

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Sbagli non sull'irrazionalità, ma sul passaggio dall'irrazionalità alla razionalità. Non voglio dire che ciò che è razionale è reale e viceversa, ma quando si parla di religione queto discorso può essere un cavallo di battaglia.
Ti dico, bisogna avere ancora del caos dentro di sé, per poter generare la stella danzante. ::)

Duc in altum!

**  scritto da 2y:
CitazioneSbagli non sull'irrazionalità, ma sul passaggio dall'irrazionalità alla razionalità. Non voglio dire che ciò che è razionale è reale e viceversa, ma quando si parla di religione queto discorso può essere un cavallo di battaglia.
???
Spiegati meglio...
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

**  scritto da giona2068:
CitazioneQuando siamo contenti di essere umanamente come ci piace, ma rimanendo nel rispetto verso noi stessi e verso il prossimo,  anche se non durerà,  il nostro io è un io umano.
Quindi il tuo "anche se non durerà" comporta che poi si diviene uno degli altri due io? E che succede se si muore essendo pienamente nell'io umano?

Pace & Bene
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Per passaggio dall'irrazionale al razionale intendo la presa di coscienza del sè (così come io la intendo). Per quando riguarda la seconda affermazione è Hegel.
Ti dico, bisogna avere ancora del caos dentro di sé, per poter generare la stella danzante. ::)

Duc in altum!

**  scritto da 2y:
CitazionePer passaggio dall'irrazionale al razionale intendo la presa di coscienza del sè (così come io la intendo).

Così come crede il tuo Io per fede d'intenderla... 
Quindi siamo daccapo...
Pensi di aver preso coscienza mentre non sai ancora cosa sia questa coscienza, né come si sia avuta, né se ti puoi fidare di lei!

Gentile @2y, avere fede è un salto nel buio, quindi tutto ciò che mi porti di razionale è tanto quanto la coerenza del mio Dio.
Benvenuto nel pianeta Terra!  ;D  ;)  ;D
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Attenzione a ciò che dite! La fede è un salto nel buio se si ripone in qualcosa che neanche conosci (Dio). Io non ti conosco eppure so che tu esisti e la mia fede nei tuoi confronti non è un salto nel buio,bensì un passo nella luce. La risatina mi sembra un po' azzardata. Benvenuto nel mondo reale, che non è il pianeta Terra è l'universo! :)
Ti dico, bisogna avere ancora del caos dentro di sé, per poter generare la stella danzante. ::)

giona2068

Citazione di: Duc in altum! il 28 Febbraio 2017, 10:52:13 AM
**  scritto da 2y:
CitazioneQuesta domanda non devi porla a me, quanto a te stesso...
Ti ringrazio perché già mi hai risposto nell'altra discussione, adesso so che sei una persona di fede, quindi il mio credo sull'origine dell'Io, anche se differente dal tuo, è fondato sull'irrazionalità come il tuo. Quindi pattuito questo, adesso, si può anche discutere quale delle due stravaganti religioni, la tua e la mia (o di chi desidera intervenire) è quella vera e giusta.



E' sbagliato discernere a riguardo di una religione giusta e di una religione non giusta. Posto che ogni religione guida l'uomo verso l'amore e la pace, è giusta la religione che porta a questo e possiamo anche dire che sia non sbagliata ogni religione che mantiene o riporta l'uomo almeno all'umano. San Paolo dice: Una vera religione consiste nel dare da mangiare all'affamato, da bere all'assetato, vestire il nudo .......e mantenersi puri da questo mondo. Se non siamo puri possiamo anche esprimere i nostri giudizi sulle religioni, ma a nulla ci servirà.
In ogni caso discernere fra religioni è motivo di guerre a cintese e, oltretutto, serve a nutrire quell'io negativo che allontana dal Signore Dio.
Purtroppo nessuno vuol mettere in discussione il proprio io, allora una domanda: L'io di satana è da distruggere o da preservare? La risposta è che sia da distruggere, ma lui  si mette in discussione? No! Allora quando non vogliamo ammettere che il nostro io  potrebbe essere positivo o negativo, a chi assomigliamo?

Duc in altum!

**  scritto da giona 2068:
CitazioneE' sbagliato discernere a riguardo di una religione giusta e di una religione non giusta. Posto che ogni religione guida l'uomo verso l'amore e la pace, è giusta la religione che porta a questo e possiamo anche dire che sia non sbagliata ogni religione che mantiene o riporta l'uomo almeno all'umano.
Sono d'accordo.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

**  scritto da 2y:
CitazioneLa fede è un salto nel buio se si ripone in qualcosa che neanche conosci (Dio).
No, qui casca l'asino, la fede è sempre un salto nel buio, altrimenti non sarebbe fede, ma qualcosa di logicamente certo. Quindi la chiameremmo in un altro modo, non avremmo la necessità, come tu hai fatto, di definirla fede.

CitazioneIo non ti conosco eppure so che tu esisti e la mia fede nei tuoi confronti non è un salto nel buio,bensì un passo nella luce.
Ma quale luce, sarebbe come dare la mano a un cieco sull'orlo di un precipizio! Il fatto che io esista non presuppone, con certezza assoluta, che tu incontri serenità e gioia fidandoti di me, quindi potresti anche intoppare nell'inganno.
Evento che invece, prendendo spunto dalle agiografie e dalla tua riflessione, non capita a chi si è fidato di Dio che non vede, più del prossimo umano che vede.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Non penso che la fede sia un salto nel buio, non la penso come Kierkegaard. Come sempre variano gli eventi ed è differente il vissuto, il quale determinata il contenuto. Solo ora capisco di essermi illusono di cambiare qualcosa, magari cominciando dal basso. A quanto pare, come Zarathusta o Cristo non sono pronto per voi umani. :)
Ti dico, bisogna avere ancora del caos dentro di sé, per poter generare la stella danzante. ::)

giona2068

Citazione di: 2γ il 28 Febbraio 2017, 21:25:38 PM
Non penso che la fede sia un salto nel buio, non la penso come Kierkegaard. Come sempre variano gli eventi ed è differente il vissuto, il quale determinata il contenuto. Solo ora capisco di essermi illusono di cambiare qualcosa, magari cominciando dal basso. A quanto pare, come Zarathusta o Cristo non sono pronto per voi umani. :)


Caro 2Y,
il problema/pericolo più grande per tutti gli umani è pensare di essere ciò che non siamo, comunemente detto: "Il credere di essere".
Chi cade in questa trappola finisce nelle tenebre e pensa che tutti sbagliamo meno che lui, ma è esattamente il contrario.
Questo è ciò che ti sta succedendo.
Non ti sto parlando per umiliarti, non è da me farlo, ma per evitarti il  peggio dal momento che stai correndo sull'autostrada che porta alle malattie mentali.
Un caro saluto ed augurio che tu desista dall'essere come ti sei a noi presentato.
Giuseppe

myfriend

L'IO è una creazione della nostra mente. Realizzata sulla base del "ricordo" delle nostre esperienze e, in particolare, delle nostre esperienze vissute nell'infanzia.
Sulla base di questi "ricordi", la nostra mente costruisce una proiezione mentale di noi stessi e crea l'EGO.
Faccio un esempio citando le parole di uno psicologo (Scott Peck).

Molti nostri problemi nascono a causa del fenomeno per cui si trasferisce nell'età adulta una percezione del mondo sviluppata nell'infanzia, percezione che era perfettamente adeguata ad una condizione infantile, ma che è assolutamente inadeguata alla nostra condizione di adulti.
Questo trasferimento, questa mappa scaduta, può riguardare qualsiasi aspetto.

Per esempio un soggetto può avere avuto da bambino esperienze negative con i genitori, poco solleciti verso di lui, poco affidabili. Delusione dopo delusione può avere maturato la convinzione che non poteva fidarsi dei genitori, l'idea di non potere credere alle loro promesse, dato che non le mantenevano mai.
 
Questo bambino giunge alla conclusione (alla "fede") non di "Non posso fidarmi dei miei genitori" ma di "Non posso fidarmi di nessuno".
Infatti per lui i genitori sono il mondo; non può fare confronti e non sa che esistono genitori migliori. La sfiducia nel prossimo diventa quindi la "fede" con la quale egli entra nell'adolescenza e nell'età adulta. Con questa mappa scaduta e con tutta l'amarezza procuratagli dalle molte delusioni avute è inevitabile che questo soggetto entri in conflitto con qualsiasi figura autoritaria, insegnanti, poliziotti, datori di lavoro.
Ed ogni volta sarà sempre più forte la sua convinzione che nessuno merita la sua fiducia.

Aggiornare le proprie mappe è possibile solo se siamo in grado di affrontare la sofferenza del cambiamento.
E questo è possibile soltanto se ci siamo consacrati alla verità.
Consacrarsi alla verità significa anzitutto sottoporsi ad un continuo, incessante, severo auto-esame.
La nostra conoscenza del mondo è frutto della nostra relazione con il mondo.
Per imparare a conoscere il mondo dobbiamo quindi sia esaminare il mondo sia esaminare noi stessi. Consacrarsi alla verità significa anche essere disposti ad accettare le sfide.

Infatti l'unico modo per essere sicuri che la nostra mappa della realtà sia valida è quello di sottoporla all'esame e al giudizio degli altri, aprendosi ad essi e alle domande invece di vivere chiusi in se stessi e nella propria "fede".


Il nostro EGO è una creazione della nostra mente che, sulla base dei "ricordi" delle nostre esperienze passate (ricordi più o meno consci) costruisce un abito (il nostro IO) e ce lo mette addosso. Un abito fatto di "fedi" e di "credenze". E, con questo abito addosso, interagiamo col mondo.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

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