Che cosa ne pensate del relativismo religioso?

Aperto da Socrate78, 30 Luglio 2020, 12:55:07 PM

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InVerno

Stando a quello che sappiamo delle prime comunità cristiane, la citazione di Paul dovrebbe essere accurata, le prime comunità effettivamente si organizzavano in comuni, dove l'eucarestia era un vero e proprio pranzo condiviso, poi all'aumentare del numero di cristiani il valore proteico di questo pranzo si ridusse all'os..tia. Riportare il cristianesimo alle origini? E se quelli delle origini sbagliavano, o magari erano costretti a determinati comportamenti per via delle vicissitudini storiche (persecuzioni, povertà etc) ma in altre condizioni storiche magari avrebbero investito in hedge funds.. La parabola dei talenti è un punto fondamentale della teologia della prosperità, un altra lettura molto in voga in america, che riscuote molto successo tra gli investitori piccoli e grandi. Nella Bibbia c'è una citazione per accontentare praticamente tutti i palati, e ne bastano una manciata per costruirci su una teologia, il valore è relativo, ai marxisti ne piacciono alcune, ai liberisti altre.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

baylham

Questo è un chiaro esempio di relativismo religioso:
Marco (4; 14-20)
"Il seminatore semina la parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano, subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. Similmente quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la parola, subito l'accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. Altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza frutto. Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno»."

Probabilmente l'estensore non accetta affatto le differenze religiose, stigmatizza, questo relativismo, ma i fatti prevalgono sui desideri e voleri. D'altronde le eresie, i movimenti religiosi sono fenomeni che rivelano in modo chiaro e lampante la relatività di fatto della religione.

Ovviamente per ciascuno il proprio seme (richiama i memi di Dawkins), religioso e no, è il migliore, il più buono, vero di tutti. A monte ci sono le differenze individuali insopprimibili, da cui il relativismo di fatto.

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