C’ERANO UN VOLTA I GIGANTI

Aperto da xxmaurizio, 19 Aprile 2021, 09:55:59 AM

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xxmaurizio

INTRODUZIONE

Il seguente studio di mie ricerche, in campo religioso e scientifico, ha riscontrato, secondo il mio umile sapere delle incongruenze sulla teoria dell'esistenza ed evoluzione dei giganti biblici.
Perciò ho sviluppato una mia personale teoria riguardo al mito o storicità di questi personaggi.
C'erano una volta i giganti, ma chi erano veramente, la Bibbia ne parla spesso, e per poter capire bisogna leggere attentamente tutta la genesi per avere un quadro chiaro. La Bibbia dice: "E DIO fece l'uomo a sua immagine e somiglianza lo fece maschio e femmina". In questa frase che intendiamo, in che cosa rassomigliamo a Dio, sicuramente non al corpo del l'uomo bensì l'anima che ha la virtù di avere una coscienza e di sapere di essere dicendo: io sono , lo stesso "Io SONO ".
Che DIO nel roveto ardente sul monte Sinai fece capire a Mosè dicendo appunto" Io sono". Quindi come DIO ha un anima che gli permette di dire IO SONO "cioè l'essere",così l'uomo a immagine di Dio dice "io sono". Il primo uomo, al contrario della teoria evolutiva, Dio lo creò perfetto fisicamente e i suoi anni erano circa 1000 anni, e rispetto agli uomini di oggi era un gigante. Quindi il primo uomo Adamo era un gigante infatti visse 930 anni . Dio gli aveva dato in corredo anche una lingua per poter parlare, tanto è vero che Adamo diede i nomi agli animali. Io non credo che l'uomo si sia inventato una lingua da solo, prima con parole molto rozze e poi con il passare del tempo la lingua si è raffinata. A questo punto posso supporre che La lingua parlata da Gesù è quella che si avvicina di più alla lingua madre parlata da Adamo. Questo perché biblicamente Gesù era anche primogenito della discendenza diretta di tutti i primogeniti dei patriarchi da Adamo a Giuseppe padre adottivo di Gesù, e quindi ,con molta probabilità era loro abitudine conservare sia la lingua che le etnie. Cominciando dal capostipite Adamo, che ebbe due figli, uno fu agricoltore e l'altro pastore. Questi due personaggi rappresentano i due destini della Terra. Caino rappresenta lo sfruttamento della Terra la cattiva urbanizzazione, l'inquinamento, le guerre, in parole povere la distruzione della Terra, perciò la sua offerta non fu gradita a Dio. Abele invece camminò davanti a Dio facendo il custode della natura, curando e governando gli animali, vivendo in simbiosi con la Terra diventando il primo uomo ecologico. Perciò l'offerta di Abele fatta con i primogeniti del suo gregge e del loro grasso fu gradita a Dio. Abele rappresenta l'armonia con Dio che avrebbe portato a una lunga vita sulla Terra e in futuro la vita eterna. Poi Adamo all'età di 130 anni ebbe un terzo figlio e lo chiamo Set un altro gigante, questo personaggio rappresenta l'inizio della redenzione che porterà la venuta del Salvatore, cioè Gesù Cristo. Questo fu l'inizio di una nuova era, legati da un filo d'oro (la benedizione di Dio) che passo da primogenito a primogenito cominciando da Set arrivando fino a Noè. Questi personaggi, oltre essere giganti, vivevano in media 900 anni e apportavano anche giustizia sulla Terra, perché erano guidati da Dio e venivano chiamati anche Dei o semi Dei, mentre la maggior parte degli uomini si lasciarono subito al peccato. Questi rimasero integri a Dio, tanto è vero che Enoch, anche esso primogenito, non vide la morte, ma fu prelevato direttamente al cielo. Poi dopo un certo tempo anche i discendenti nati dalla prima genitura di Adamo, vedendo che le figlie degli uomini corrotti erano più belle, si presero per mogli quelle che erano più al loro gradite. Allora gli uomini, che quel tempo erano giganti e vivevano in media mille anni, al contrario del Darwinismo ebbe una decadenza da uomo a umanoide. Non più millenario ma bensì centenario e si
abbasso anche di statura. Ma nonostante i peccati e la decadenza dell'uomo, DIO non abbandonò completamente la prima genitura . Noè primogenito rimase integro a Dio che anche esso fu un gigante insieme ai suoi figli. La Bibbia è chiara su chi erano i giganti, noi immaginiamo i primi uomini animaleschi pieno di peli, con un linguaggio rozzo in parole povere ad un primato. Io credo invece, che i primi uomini comparsi sulla Terra erano perfetti in tutto. Costoro messi a con fronte a noi erano giganti e la durata della loro vita era millenaria. E' nella decadenza del peccato che nelle varie generazioni hanno perso la loro perfezione.
Ma Noè e la sua famiglia furono a quei tempi gli unici giusti davanti a Dio rispetto alla malvagità degli altri uomini . E Dio li salvò dal diluvio insieme agli animali che stavano nell'arca. Noè dopo un certo tempo benedisse il primogenito Sem facendo continuare la benedizione di Dio legati da un filo d'oro a tutti i primogeniti da Adamo fino ad Abramo. Dai tre figli di Noè uscirono tre grossi popoli, inizialmente i tre popoli stavano insieme. Emigrando da oriente, gli uomini giunsero in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono.
A quei tempi tutta la terra parlava una sola lingua, probabilmente la lingua di Adamo. Dissero l'un l'altro "venite facciamo mattoni e cuociamoli al fuoco. Il mattone servii da pietra e bitume da cemento. Poi dissero : venite costruiamo una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo. Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo.
Il Signore disse: Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una sola lingua; Questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la lingua, perché non comprendono più l'uno la lingua dell'altro e cessarono di costruire la città.
Il Signore li disperse di là su tutta la Terra.
Per questo quel luogo lo si chiamò babele, perché Dio aveva confuso la lingua.
Così Dio evito il primo tentativo di globalizzazione dell'uomo e il così detto "progresso".
Dio, conoscendo sia l'inizio che la fine dell'uomo, la evitò ritardandola di millenni confondendo la lingua. Da questo racconto che riassumiamo? Che l'uomo dopo il diluvio voleva subito organizzare il progresso perché ne aveva già le capacità sia scientifiche e sia tecnologiche. Quando dico progresso intendo il nostro progresso quello da inizio novecento e adesso e se non prendiamo seri provvedimenti la vita sulla Terra è a rischio.
Questo ci fa capire che l'uomo è come un bambino molto vivace e si mette facilmente nei guai, perciò la comparsa dell'uomo sulla Terra probabilmente è molto recente, forse all'incirca 10000 anni, perché se la sua comparsa fosse più antica l'uomo con suo comportamento invasivo, la Terra, l'avrebbe già distrutta. Il messaggio che cogliamo dalla bibbia è che l'uomo ha avuto un involuzione sia fisico che intellettuale e morale . Da Adamo a Noè dopo la selezione naturale del diluvio l'uomo continuò nella sua immoralità. E l'uomo ebbe un ulteriore declino degli anni, da vita millenaria cominciava a essere centenaria, la sua statura si abbassava, gli uomini giganti diminuivano e l'uomo era soggetto di più alle malattie. Ma Dio non aveva abbandonato completamente l'uomo. Nella discendenza di Sem figlio di Noè, mantenne la benedizione sulla prima genitura arrivando fino ad Abramo, proseguendo finì a Giuseppe padre adottivo di Gesù. Quindi i giganti sono stati i nostri primi progenitori, uomini forti, intelligenti e millenari, non come vuole il Darwinismo scimmiesco. Se facciamo un ragionamento sulla logica e sulla fisica, dal perfetto può uscire l'imperfetto, non dell'imperfetto può uscire il perfetto.
Quindi tutti gli esseri viventi primordiali comparsi sulla Terra erano perfetti capostipiti di ogni specie.
Si sono sviluppati non evoluti (perché la parola evoluti è piena di contraddizione) pure in sottospecie per potersi adattare all'ambiente in cui vivevano trasformandosi. Ma c'è da dire questo che i capostipiti delle specie viventi, non solo erano complessi e perfetti, ma avevano nel loro dna già le informazioni che gli permettevano di trasformarsi in specie diverse per adattarsi meglio alla vita. La cosa strana che io noto che l'uomo invece di meravigliarsi che questi esseri si sono riprodotti per milioni di anni e chi sa per quanto ancora . Si meravigliano se il becco prima era giallo e poi diventato bianco.
L'uomo nei millenni non solo ha bloccato il completo sviluppo delle specie in altre forme, ma alcune specie le ha distrutte facendole estinguere. Quando Darwin andò sull'isole Galapagos e vide quella rara volta che le specie erano riuscite a svilupparsi completamente, perchè era venuta a mancare in componente uomo.
Prendiamo per esempio le rane, nascono girini e sono acquatici poi pian piano si trasformano in ranocchi. Immaginiamo che i ranocchi si fossero istinti milioni di anni fa, oggi gli archeologi direbbero, vedendo i fossili delle rane e i girini, che per il caso e la selezione naturale i girini si sono evoluti in rana.
E che dire del bruco nelle prime fasi della vita è terrestre facendo la seta, poi subisce una metamorfosi diventando un farfalla trasformandosi in un volatile. Questo che ci fa capire che sia il girino che il bruco nel loro dna già c'è descritto la metamorfosi. La cosa strana è che la cultura umana invece di meravigliarsi della complessità della specie, minimizza il miracolo dicendo che il bruco nel riprodursi per vari errori dovuti a mutazioni gli venuta voglia di volare e gli sono cresciute le ali.
Gli evoluzionisti credono nel padre caso e madre tempo. Il loro errore secondo il mio modesto parere e il tempo. Il fatto di dire sono passati milioni di anni e noi sappiamo quante cose sono potute succedere e quindi invece di meravigliarsi che questi esseri hanno affrontato, riproducendosi in milioni di anni con tutte le avversità ed infine subendo pure una selezionati naturale, sopravvivendo solo i perfetti e i più adattati. Minimizzano il miracolo dicendo solo che la selezione naturale ha fatto vivere i migliori. Negando il fatto che i migliori sono usciti da esseri già preesistenti.
Poi un altro errore è pensare che la vita sia facile, siccome sulla Terra abbonda in tutte le forme la vita. Di conseguenza l'uomo pensa che la vita si sia sviluppata anche su altri pianeti pressappoco come la Terra.
Guardare il cielo e la sua immensità e miliardi di galassie e quindi miliardi di sistemi solari simile al nostro, porta a pensare che l'universo pullula di vita.
Dimenticando che per l'universo Dio ha dedicato un sola parola sia la" luce e la luce fu". E con la luce che è energia per la formula E=M.C2 ha formato la massa creando le galassie formando tutto l'universo, e chiaramente anche la Terra. Invece per la Terra, oltre la prima parola ha dedicato altre cinque parole, cioè cinque interventi in più.
Quindi l'universo intero è solo energia e rimane energia, invece per la Terra in primis l'ha posizionata alla giusta distanza dal sole e dalla luna, poi ha creato l'atmosfera che è una macchina perfetta con l'aria che ha le giuste dose di vari gas per permettere la vita. Poi la Terra è schermata da un campo magnetico che la protegge dai raggi cosmici. Ha creato una vegetazione che serve, oltre per cibo per gli esseri viventi, fa anche da rigeneratore di ossigeno nell' atmosfera e chi sa quante cose ancora. In conclusione la Terra, cioè il nostro mondo non è miracolo ma tanti miracoli che per la loro grandiosità il cervello umano facilmente si confonde e invece di credere nel vedere la maestosità di Dio finisce per rinnegarlo. Come la maestosità della nascita di Cristo in una mangiatoia, mentre una stella nel cielo guidava da oriente i Re magi , che secondo me erano i
detentori della conoscenza e della scienza di quei tempi, cioè grandi scienziati di quei tempi. Costoro donarono al bambino Gesù l'oro, che rappresenta la conoscenza nella tecnologia che porta la potenza di un popolo. L'incenso che rappresenta la conoscenza in astronomia in matematica e nelle varie scienze. La mirra che rappresenta la medicina e il suo progresso nell'ambito delle cure. Tutto questo ha un significato molto importante perché i Re magi rappresentano secondo me i popoli, che a causa del progresso tecnologico, dal tempo di Cristo fino ai giorni nostri, subirono e subiscono la fame, la sete, la miseria, il sottosviluppo e l'emarginazione e di contro lo strabenessere dei popoli tecnologicamente sviluppati .
E questo, quando detto, si collega al discorso universale di Cristo sulla montagna, riguardando la giustizia il riscatto la pace a tutti popoli emarginati del Mondo.

InVerno

Ciao Maurizio, ipotizzando che tu abbia postato tutto questo in cerca di un riscontro ti pongo alcune semplici domande..

Questo ci fa capire che l'uomo è come un bambino molto vivace e si mette facilmente nei guai, perciò la comparsa dell'uomo sulla Terra probabilmente è molto recente, forse all'incirca 10000 anni, perché se la sua comparsa fosse più antica l'uomo con suo comportamento invasivo, la Terra, l'avrebbe già distrutta.

In realtà chi crede che letteralmente la cronologia esposta nella Bibbia sia corretta (e considerando che tu poni molto affidamento sugli anni vissuti da certi personaggi, per ipotizzare che siano giganti, suppongo ti possa annoverare tra questi) calcola che stando alle genealogie descritte nella Bibbia, la terra (non l'uomo) avrebbe dai sei ai diecimila anni. Tu credi che la Terra sia stata creata diecimila anni fa insieme all'uomo? E in tal caso, in quale parte di questo periodo vissero i dinosauri? Essi coesistettero con l'uomo? Se la Terra, come affermi più sotto, è esistita per milioni di anni, le date dell'Antico Testamento sono, purtroppo, tutte sballate e completamente inutili, perchè l'intera cronologia lì esposta ha arco temporale di premessa completamente diverso.

E che dire del bruco nelle prime fasi della vita è terrestre facendo la seta, poi subisce una metamorfosi diventando un farfalla trasformandosi in un volatile. Questo che ci fa capire che sia il girino che il bruco nel loro dna già c'è descritto la metamorfosi. La cosa strana è che la cultura umana invece di meravigliarsi della complessità della specie, minimizza il miracolo dicendo che il bruco nel riprodursi per vari errori dovuti a mutazioni gli venuta voglia di volare e gli sono  cresciute le ali.

Nessuno minimizza niente, i fenomeni che descrivi sebbene non accadano precisamente per i motivi che elenchi, sono perfettamente accettati e conosciuti, e nessuno ha mai sostenuto che le farfalle "evolvano" dal bruco per selezione naturale. Ti consiglio in tal caso di andarti a reperire la storia dello studio dell'anguilla,che ai tempi biblici si credeva nascesse quando i fulmini si schiantavano in una pozza di fango, perchè nessuno mai ha trovato una piccola anguilla, nè l'anguilla è dotata di organi sessuali, fino agli inizi del novecento l'esistenza dell'anguilla era un dilemma assoluto, in cui persino Freud si cimentò fallendo. Poi si venne a scoprire che l'anguilla era un animale capace di metamorfosi, che tutti gli stadi intermedi erano già conosciuti e catalogati, ma nessuno si era reso conto si trattasse dello stesso animale. L'osservazione fortunatamente ha fornito le risposte corrette al dilemma, senza che nessuno abbia "minimizzato" nella maniera che tu ipotizzi, ma sopratutto, partendo dal presupposto che la teoria dei fulmini e del fango degli antichi, fosse una discreta sciocchezza, anzichè la Verità calata dall'alto.


Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

Non avevo letto bene il post, perchè non volevo intromettermi, ma l'esempio del bruco mi ha fatto venire in mente un'altra specie, la vespa smeraldo, che utilizza un sistema degno di un film dell'orrore, per catturare le sue prede. Inizialmente inietta sul torace del povero scarafaggio, sua vittima, un amminoacido presente anche nel nostro sistema, il GABA (acido gamma-ammino-butirrico) che paralizza le zampe della preda. Una volta bloccato, inietta una seconda dose direttamente sulla testa, contenente dopamina, che induce lo scarafaggio a pulirsi le antenne, noncurante del pericolo mortale che ha di fronte. La vespa a questo punto mangia le antenne dello scarafaggio e si abbevera del sangue che ne fuoriesce, quindi la trascina in un buco preventivamente preparato e la sotterra ancora viva, depositando nella piegatura della zampa un uovo che penetrerà nel corpo dello scarafaggio, ancora vivo e lo mangerà lentamente.
Allora, se si accetta che sia stato Dio a progettare la vespa smeraldo, bisogna davvero chiedersi il motivo di questo sistema atroce, rispetto al quale il bruco che diventa farfalla è un idilliaco quadretto agreste. Questa breve descrizione ci dice alcune cose. In primo luogo che una vespa usa gli stessi ormoni che usiamo noi e questa è già una lezione di umiltà. In secondo luogo che la natura non è un luogo di pace e di armonia, ma un campo di battaglia piuttosto sanguinario, nel quale è difficile trovare un disegno armonioso e superiore. La natura fa quello che fa con quello che trova. E' una specie di bricoleur e non certo un ingegnere o un orologiaio.


Sulle altre affermazioni non mi dilungo, perchè mi sembrerebbe di essere irrispettoso, ma se proprio si vuole avere una sensibilità spirituale, bisogna pur fare i conti con la realtà, altrimenti si rischia di virare verso il "delirio" .
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

viator

Salve. Capisco le perplessità di InVerno e Jacopus, ma io spezzerei una lancia non tanto a favore della giustezza delle tesi di xxmaurizio, ma almeno della loro completa dignità.

Qui siamo all'interno della sezione spiritualistica ed in particolare staremmo occupandoci degli effetti della volontà divina.

Secondo me l'interpretrazione di xxmaurizio, quella di InVerno, quella di Jacopus, la mia (che non espongo per non annoiarvi) e qualsiasi altra interpretazione..................sono tutte lecite ma tutte presuntuose e sbagliate.

Ma con quale mai "faccia tosta" stiamo a "fare le pulci" su singoli (ridicolmente marginali) aspetti storici, biologici, cronologici della storia del Mondo ?.

Qui - a tal proposito - non si tratta certo di SAPERE come sono andate le cose, bensì solamente di CREDERE (o NON CREDERE).


Se Dio esiste, è uno, è onnipotente, il Mondo e l'uomo sono sorti per sua volontà la quale - all'interno della propria intierezza ed onnipotenza - precedeva ogni altra volontà e quindi era e rimane per definizione come IMPERSCRUTABILE.


Quindi anche xxmaurizio, secondo me, fa male a speculare su ciò che mai potremo conoscere. Saluti.

Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

InVerno

Citazione di: viator il 19 Aprile 2021, 18:49:40 PM
Salve. Capisco le perplessità di InVerno e Jacopus, ma io spezzerei una lancia non tanto a favore della giustezza delle tesi di xxmaurizio, ma almeno della loro completa dignità.
Certo che hanno completa dignità. Nella prima parte del mio intervento mi sono limitato a porre delle domande per capire fino a che punto Maurizio è disposto a prendere per vere letteralmente le datazioni bibliche, o con quale metodo egli ha deciso quali prendere alla lettera e quali no, perchè c'è qualcosa che non mi torna nel parlare di giganti di mille anni, e una terra di milioni di anni, la prima datazione è biblica, la seconda scientifica, se possono coesistere, sono curioso di sapere in che modo. Si può credere in quello che si vuole, ma il piano di interpretazione deve essere coerente, se è quello della Bibbia interpretata letteralmente, deve funzionare coerentemente, non a corrente alternata. Nella seconda parte di intervento ho semplicemente chiarito un minimo aspetto sulla teoria dell'evoluzione, non so perchè Maurizio vi si sia voluto addentrare, ma in ogni caso non inficia per niente il tema principale (suppongo "i giganti") ed è da considerarsi "postilla". L'intervento di Jacopus è terrificante, ma meriterebbe topic a parte, perchè il problema del male applicato agli animali è così filosoficamente complesso e di difficile interpretazione, che mi azzarderei a definirlo il "proiettile d'argento" contro i teismi, non esiste alcuna teodicea o risposta vagamente convincente a risolverlo, è semplicemente l'argomento "antiteista" più forte che io conosca... ma forse non è il posto adatto per affrontarlo. E' il posto adatto invece per Maurizio, se vuole, per spiegarci di più della "sua" teoria, e vedere quanto è capace di resistere alle domande di persone che, come lui, sono alla ricerca della verità. Saluti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Socrate78

#5
 A me la rivelazione di Don Guodo Bertoluzzi sembra plausibile (anche se la Chiesa potrebbe ritenerla eretica, ma non si è pronunciata), e quindi i giganti secondo me sono il frutto dell'ibridazione tra i figli di Dio (specie pura derivante dalla discendenza di Adamo dalla Donna, sua compagna legittima) e dei figli degli uomini (derivante dall'unione di Adamo con EVA, moglie non legittima). Il peccato di Adamo originale a mio parere (e di Don Guido) fu di Hybris (superbia) e di accoppiamento illegittimo, egli volle in pratica accoppiarsi con Eva che era la femmina scimmiesca che lo aveva generato, Dio aveva direttamente creato nell'utero di questa madre di Adamo (che era ancora un animale anche se evoluto) i gameti maschili e femminili della specie perfetta dell'uomo, creato ad immagine e somiglianza di Dio, ma Adamo volle essere lui e solo lui il Creatore della Vita, sostituendosi a Dio e dandosi una discendenza non voluta da Dio.
Secondo me è la stessa cosa che è avvenuta per eccezionale intervento di Dio nell'Immacolata Concezione, Dio ha creato nell'utero di Anna (madre di Maria) i gameti maschili e femminili che ricalcavano i cromosomi perfetti di Adamo! Come si sa, nell'utero all'embrione passa solo dalla placenta il nutrimento, non il materiale genetico della madre.

Secondo Don Guido Bertoluzzi ( La Chiesa ha sospeso il giudizio sulla rivelazione) la ribellione accade/accadrebbe (condizionale d'obbligo) perché prima Adamo aveva avuto da sua madre Eva, sempre per volere di Dio, una compagna (la stirpe della Donna di cui parla la Genesi), Dio fece addormentare Adamo e nel sonno lo fece accoppiare con la stessa femmina ponte tra le due specie, la "costola" da cui la Donna è stata tratta sarebbe in realtà il seme di Adamo. Questa bambina, bellissima, simile ad Adamo in tutto, ha però illuso Adamo, gli avrebbe fatto credere che poteva avere dalla femmina altri figli belli e perfetti come lei, e quando Dio dice ad Adamo di non avere più rapporti con questa femmina ("non mangiare l'albero della conoscenza del bene e del male"), non si fida più e pensa che Dio sia bugiardo e geloso della sua capacità procreativa. Allora si accoppia con sua madre Eva perché vuole ribellarsi a Dio per essere lui il creatore della vita (sostituendosi al creatore, diventando come Dio) ed avere figli al di fuori del progetto divino. In questo modo però la specie perfetta si ibrida e contamina, perché senza intervento di Dio la femmina dà ad Adamo dei geni animali, e da quest'unione nasce CAINO. Caino infatti è descritto come malvagio, proprio perché era il frutto della disubbedienza e della contaminazione genetica, in pratica una sorta di uomo/bestia in cui l'intelligenza (derivata da Adamo) si mescolava con istinti animali e si perverteva. L'albero della conoscenza del bene e del male è una metafora, significa albero genealogico in cui il bene (rappresentato dal DNA perfetto di Adamo) "conosce" (nel linguaggio biblico conoscere è sinonimo di avere rapporti carnali) il male rappresentato dai geni della femmina/madre che contaminano la discendenza quasi divina di Adamo.
La teoria dell'ibridazione (ne parlo anche nel mio post sul peccato originale) spiegherebbe molte cose, ad esempio il fatto che nella Bibbia si parla di due stirpi, quella della Donna e quella del Serpente (Io creerò inimicizia tra te e la Donna, tra la TUA stirpe e la SUA stirpe), tuttavia stando al racconto letterale la discendenza sarebbe solo di Adamo ed Eva, quindi com'è possibile? Si spiega con il fatto che il serpente della Bibbia è in realtà Eva, mentre la Donna sarebbe la compagna legittima data da Dio ad Adamo. Adamo infatti nel testo biblico ha chiamato sua moglie Eva dopo la ribellione, quando era in una condizione di opposizione a Dio e quindi ciò che decideva non era legittimo ma contro Dio stesso.
Gli altri figli avuti da Adamo ( Abele e Seth) sono infatti descritti come puri, buoni, e di conseguenza ciò non collima con la tesi secondo cui dopo il peccato TUTTA la discendenza di Adamo sarebbe corrotta e decaduta, Abele e Seth deriverebbero dall'unione di Adamo con la Donna (legittima compagna) e quindi sarebbero una stirpe immacolata.
Per quanto riguarda i tempi, Dio avrebbe rivelato a Don Guido che tali fatti sono molto anteriori nel tempo, in pratica il peccato originale risalirebbe a circa 50 milioni di anni fa, di conseguenza questo sarebbe il motivo per cui tali fatti legati a giganti, figli di Dio, Caino, ecc. non sembrerebbero plausibili se si considerano i tempi in cui secondo la scienza sarebbero apparsi i primi ominidi, circa 3 milioni di anni fa. L'umanità sarebbe iniziata molto prima e si sarebbe talmente ibridata da mimetizzarsi con altre specie tanto da renderla indistinguibile con gli altri animali.







iano

#6
È singolare l'abbinamento, non so' quanto voluto, fra longevità e statura fisica e morale.
Ne dovrei dedurre che  quei perfetti giganti , non potendosi migliorare, siano degradati in imperfetti elefanti, essendo l'animale che ne conserva ancora meglio le caratteristiche.
Ma se invece più seriamente parliamo di uomini Darwin non aveva alcun dubbio che la sua teoria li avrebbe offesi e indignati, rimandandone perciò la pubblicazione finché non si accorse che qualcuno, un certo Wallace , era giunto alle sue stesse conclusioni.
Darwin anche in questo non si sbagliava e il risentimento dell'uomo non si è ancora spento.
La teoria di Darwin suggerisce però di ridefinire cosa è specie, e quindi cosa è uomo.
Chi ha accettato di ridefinirsi non si sente più offeso.
Chi invece  vede in se' una perfezione originaria, seppur corrotta dal tempo, non può contrattare una nuova definizione di se' e continua a non digerire l'offesa.
Tutto ciò è comprensibile.
Quello che mi risulta incomprensibile è il modo in cui si confrontano testi sacri e scientifici.
I primii si prestano a molte diverse interpretazioni,e di modo che chi volesse strumentalizzarli avrebbe agio nell'impresa, i secondi a poche, eppure si interpretano da alcuni i secondi con la stessa larghezza di vedute dei primi a fini strumentali.
La non conoscenza dei testi scientifici e/o la loro non comprensione, che appare evidente in chi si imbarca in questo esercizio , non viene mai esposta, seppure appaia evidente.
Tutti siamo soliti trarre conseguenze da una pur sempre parziale comprensione delle teorie, ma queste valgono tanto quanto le conosciamo davvero, e quindi di solito poco, e quelle che si trovano esposte a introduzione di questa discussione non sfuggono alla regola.
Un aggravante sta nel fatto che la teoria in se' non è delle più difficili da comprendere.
Essa si presenta , diciamo per suo pregio e per suo difetto, esposta quasi in forma discorsiva, non presentando le necessarie astrusità delle teorie nate in laboratorio.
Tutte nascono dai fatti osservati, ma molto in minor misura quella di Darwin da fatti riproducibili.
Siccome poi si tratta della teoria di Darwin sembrerebbe sufficiente screditare Darwin per screditare la teoria.
Però come sopra detto è anche la teoria di Wallace, e di tanti altri uomini a seguire, che a me sembrano ancora più uomini, accettando di mettersi in gioco.
Se non si accetta di mettersi in gioco la teoria di Darwin non vale la pena leggerla, perché non là si capirà' e non se ne potrà che fare uso strumentale in grado massimo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#7
Se vogliamo tirare in ballo la scienza, e in particolare la genetica,  pur con le nostre parziali conoscenze, si legge in giro che la razza umana pura, o meglio ,quella meno degradata a partire dalla perfezione originaria, è quella africana.
Strano quindi il vezzo storico di irridere sia Darwin che la discendenza africana disegnandoli come scimmie. Strano perché la genetica ci dice che condividiamo meno geni con le scimmie di quanti ne condividiamo coi moscerini della frutta, detto sempre senza alcuna intenzione di offendere gli uomini , ne' tanto meno i moscerini.
Ma se Darwin disegnato come scimmia può apparire ridicolo, il rischio è che ancor più ridicolo appaia l'uomo che non accetti di ridisegnarsi.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Ma forse alla fine tutto si spiega con un problema di autorevolezza.
Non  esiste mai una  perfetta conoscenza e/o comprensione  dei testi cui facciamo riferimento, per cui soccorriamo a ciò con l'autorevolezza che attribuiamo ai loro autori, la quale però mostra essere un intoppo quando a partire da nuovi fatti si producono testi nuovi e alternativi perché non è facile rimangiarsi l'attribuzione di autorevolezza data, e tanto più quanto più abbiamo dovuto ricorrervi, come quando l'autore ci sembra un Dio.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

InVerno

#9
Citazione di: Socrate78 il 19 Aprile 2021, 22:16:48 PM
Per quanto riguarda i tempi, Dio avrebbe rivelato a Don Guido che tali fatti sono molto anteriori nel tempo, in pratica il peccato originale risalirebbe a circa 50 milioni di anni fa, di conseguenza questo sarebbe il motivo per cui tali fatti legati a giganti, figli di Dio, Caino, ecc. non sembrerebbero plausibili se si considerano i tempi in cui secondo la scienza sarebbero apparsi i primi ominidi, circa 3 milioni di anni fa. L'umanità sarebbe iniziata molto prima e si sarebbe talmente ibridata da mimetizzarsi con altre specie tanto da renderla indistinguibile con gli altri animali.
Reitero la domanda: poniamo che le rivelazioni a Don Guido siano autentiche, converrai che anche le rivelazioni bibliche lo sono, diverse persone si sono divertite a calcolare la cronologia esposta genealogicamente nella Bibbia, prendi una qualsiasi di queste datazioni e non superarai mai il 10mila ac, la più in voga è il 4000ac, neanche lo stesso campo di misura delle centinaia di migliaia, figurarsi dei milioni. Se Don Guido ha ragione, la Bibbia contiene informazioni false (letteralmente false, figurativamente discutibili), se la Bibbia contiene informazioni false riguardo alla datazione della creazione, non è dato sapere perchè quelle sui giganti sarebbero vere. Se la Bibbia sostiene che un gigante ha vissuto per mille anni, significa che egli ha vissuto per 1\6-1\10 del tempo passato dall'inizio della creazione. Puoi spiegare questo punto?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

sapa

Buongiorno, invito xxmaurizio a proseguire il suo excursus, che per ora si trova al livello di introduzione, come da lui stesso premesso. Il discorso è interessante, però che una volta ci fossero i giganti è una credenza piuttosto diffusa nel mondo antico. Mi piacciono i ragionamenti che tentano di razionalizzare le  cosmogonie religiose, che affondano spesso le proprie radici in terreni contigui, se non nello stesso proprio.

iano

#11
Citazione di: sapa il 20 Aprile 2021, 10:51:54 AM
Buongiorno, invito xxmaurizio a proseguire il suo excursus, che per ora si trova al livello di introduzione, come da lui stesso premesso. Il discorso è interessante, però che una volta ci fossero i giganti è una credenza piuttosto diffusa nel mondo antico. Mi piacciono i ragionamenti che tentano di razionalizzare le  cosmogonie religiose, che affondano spesso le proprie radici in terreni contigui, se non nello stesso proprio.
Avranno anche nei tempi antichi trovato ossa di dinosauri, e avranno provato a darsi una spiegazione .
Credenze diffuse come quelle dei draghi, serpenti piumati ( i dinosauri avevano le piume e i loro discendenti sono gli uccelli) e giganti ,non possono non avere una causa.
Il ritrovamento in Sicilia dei teschi di elefanti nani , ma comunque elefanti, hanno alimentato il mito di Polifemo e i suoi fratelli giganti.
La Bibbia non è certamente una collezione di gratuite fantasie, ma semplicemente un libro di sapienza  destinato ad essere superato , come tutti i libri di sapienza, senza essere mai accantonato del tutto.
Ad esempio la teoria di Newton viene ancora utilmente usata, pur essendo considerata superata.
Credere che un testo di sapienza ,antico o recente, sia depositario della verità, è possibile solo nella misura in cui questo credo derivi dall'autorevolezza attribuita all'autore.
Se l'autore è Dio, agli altri autori non resta che armonizzarsi al testo divino, a priori o a posteriori.
Non è banale dedurre da ciò che tutti diamo importanza ai fatti, ma dobbiamo fare i conti anche con la fede che porgiamo a certi autori.
Per far quadrare le cose alla fine abbiamo due possibilità.
1. Rimangiarci la fede data.
2. Distorcere i fatti.


Non è banale neanche sottolineare che una porzione di fede da dare tocca a chiunque perché nessuno da solo ha in se' l'autorità per avallare un qualsiasi testo.
Se si crede che nessun testo possieda la verità assoluta allora si è liberi di usarli tutti ,ognuno per quel che serve, riservandosi di poterne scrivere di nostro. Saremo allora uomini di scienza.
Se si crede che esista un testo che possieda la verità, allora saremo uomini di fede.
Ciò determina due mondi distinti.

La maggioranza degli uomini vive ora in un mondo, ora nell'altro, ma non si può vivere contemporaneamente nei due mondi e non si possono mischiare i diversi testi come un mazzo di carte sperando in una mano vincente.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#12
Esistono culture che non parlano di un diluvio universale?
Esistono culture che non si siano chieste cosa ci facciano le conchiglie in cima alle montagne?
Il diluvio universale si limita a spiegare un fatto.
Ma quando i fatti si accumulano le spiegazioni inevitabilmente si aggiornano.
Così oggi parliamo di evoluzione delle specie piuttosto che di creazione e di deriva dei continenti ed emersione delle croste oceaniche, piuttosto che di diluvi universali, nessuna delle quali  sono verità assolute, ma servono solo a spiegare i fatti disponibili al momento.
Quindi è ragionevole prestarvi fede, in attesa di nuovi fatti.
La vera rivoluzione del Darwinismo non risiede nel genio di un uomo, ma nelle nuove tecnologie che hanno permesso agli uomini di verificare con mano ,girando il mondo, quanto i testi di sapienza, bestiari, tavole botaniche e testi sacri , corrispondessero alla realtà. Le sorprese hanno superato di gran lunga le attese, tanto che a secoli di distanza si fatica ancora a prestarvi fede, o meglio a ritrattare la propria fede.
Il vero attrito fra fede e scienza non sta dove si crede.
Finché è stato possibile aggiornare i testi sacri, trascrivendoli infedelmente a buon fine, cioè  correggendone gli errori man mano che si evidenziavano, e di fatto aggiornandoli alle nuove evidenze, tutto è filato liscio.
Ma l'invenzione della stampa ha interrotto questo meccanismo.
Nessuna trascrizione, nessun aggiornamento, ma solo il susseguirsi di diversi testi che non possono che contraddirsi fra loro
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#13
E si contraddicono perché basati su fatti diversi.
Non possono non contraddirsi.
C'erano una volta i giganti, e ancora ci sono, ma hanno cambiato nome.
Giganti buoni che aiutano gli uomini a capire, nei limiti in cui possono.
Però non sono limiti fissi, e si spostano, come fossero continenti.
Allo stesso modo si sono spostati i "testi sacri" per minime impercettibili correzioni.
Poi il processo si è interrotto e ne è nato un problema apparentemente irrisolvibile.
Ma si tratta di un non problema.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

sapa

Citazione di: iano il 20 Aprile 2021, 19:32:01 PM
Esistono culture che non parlano di un diluvio universale?
Esistono culture che non si siano chieste cosa ci facciano le conchiglie in cima alle montagne?
Il diluvio universale si limita a spiegare un fatto.
Ma quando i fatti si accumulano le spiegazioni inevitabilmente si aggiornano.
Così oggi parliamo di evoluzione e deriva dei continenti, che non sono verità assolute, al pari del diluvio universale, ma servono solo a spiegare i fatti disponibili al momento.
Quindi è ragionevole prestarvi fede, in attesa di nuovi fatti.
La vera rivoluzione del Darwinismo non risiede nel genio di un uomo, ma nelle nuove tecnologie che hanno permesso agli uomini di verificare con mano ,girando il mondo, quanto i testi di sapienza, bestiari, tavole botaniche e bibbie, corrispondessero alla realtà. Le sorprese hanno superato di gran lunga le attese, tanto che a secoli di distanza si fatica ancora a prestarvi fede, o meglio a ritrattare la propria fede.
Il vero attrito fra re e scienza non sta dove si crede.
Finché è stato possibile aggiornare i testi sacri, trascrivendolo infedelmente, o meglio correggendone gli errori man mano che si evidenziavano, tutto è filato liscio.
Ma l'invenzione della stampa ha interrotto questo meccanismo.
Sì, iano, concordo e quando dico che questi tentativi di razionalizzazione e di interpretazione dei simboli dei testi sapienziali antichi mi piacciono, dico la verità, non è un modo di irridere l'argomento. In fondo, come giustamente dici, anche noi crediamo/sappiamo che, ben prima di noi, c'è stata realmente un' era di enormità gigantesche, di sconvolgimenti  disastrosi ed epocali. Però, crediamo/sappiamo anche che un vero e proprio diluvio universale probabilmente non c'è mai stato, così come descritto nella Bibbia, ma che ragionevolmente a un ciclo di surriscaldamento del pianeta sono seguiti lo scioglimento dei ghiacciai e l'innalzamento, lento ma inesorabile, dei livelli dei mari, con conseguenti spostamenti e fughe di esseri viventi, estinzioni di altri e via così. I simboli e le credenze dei testi antichi probabilmente hanno   tutti una spiegazione scientifica, non sono solo frutto di una fervida fantasia e di occhi e menti innocenti. E' per questo che non condivido molto la contrapposizione con la teoria dell'evoluzione, che ci conferma che sono esistiti dei giganti sulla Terra. La fusione tra sacro e profano, tra reale e immaginario, che scaturisce da questi post ( non è il primo) dove si cerca di interpretare dei simboli a me piace molto. Al netto delle varie fedi, che io non ho, ma che rispetto incondizionatamente.

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