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Carpe Deum!

Aperto da 2γ, 27 Febbraio 2017, 22:39:11 PM

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Prefazione
Non voglio prendere le distanze o cercare di trovare giustificazioni per quanto riguarda questo mio pensiero. Quel che penso è un  mio prodotto si può essere a favore o in disaccordo. Respingerò ogni critica qualora non sia costruttiva e ogni accusa infondata. "Considero una verità solo quando questa è per me" con questo aforisma (nonostane io non apprezzi molto Kierkegaard) riesco a superare il quotidiano impatto con le forze concomitanti, le quali sminuiscono la mia scomoda opinione su ciò che, invece, a loro fa comodo. Questo saggio non vuole attaccare nessuna religione in particolare, anche se, ahimè, il cristianesimo sarà onnipresente; odio il cristianesimo come ogni altra religione, il solo pensiero di verità che tenta di fissare mi produce conati. Non voglio uccidere il cristianesimo, ci ha già pensato il mio maestro. Io voglio fare un appello a tutti coloro che mi leggeranno: atei, credenti, agnostici leggettemi e formatevi una vostra opinione, anche del tutto contraria. Non c'è più tempo, dobbiamo prendere una decisione ed unirci.  Mi avvalgo della libertà di pensiero e di espressione anche per evadere la censura, visto che mi è stata negata la diffusione di tal pensiero più volte.
Carpe Deum!
Ancora oggi nel 2017 si crede in Dio. Cristiano, Islamico, Ebreo, Buddhista, non ha importanza: il problema è che si crede ancora in Dio. La prima domanda che dovete porvi per incominciare questo percorso è: che cosa mi dà Dio? Innanzitutto, si deve ripudiare ogni genere di risposta che non risponda veramente alla domanda; poi bisogna cercare la risposta in sè stessi e non nel prossimo, in quanto tu non sei nessun altro se non te stesso. Non riesco a trovare differenze tra le varie comunità religiose ed un branco di pecore guidate dal pastore e dal maremmano. La vita è un dare e un ricevere, è un principio inconfutabile, alla base di ogni sitema economico e di qualsiasi interazione sociale. Ogni confutazione di tal principio è una menzogna: basta fare i moralisti ed i falsi anti-materialisti! Chiunque vive una vita contro tal principio contaddice se stesso e gli altri. Dopo aver compreso che Dio non può dare nulla all'infuori dell'idea stessa di una giustificazione esistenziale, basata su una semplice supposizione immaginaria, si arriva alla seconda e ultima domanda: perchè sento la necessità di Dio? Ho davvero bisogno di qualcos'altro nella vita? La mia risposta è no. Il cristianesimo non ci dà altro che una prospettiva morale, ma essa è futile, perchè in realtà non è altro che le semplici regole della convinvenza civile, la quale è strettamente necessaria in una società e che dovrebbere essere insegnata ai propri figli. Comunque il senso della religione è avvicinarsi o in vita o oltre la stessa a Dio (Nirvana per il buddhismo), ma l'ebraismo, qui, si differenzia dalla concezione trascendentale di questo Dio lontano e irraggiungibile perdendo di credibilità e di senso. In ogni caso gli uomini hanno ancora bisogno di Dio, perchè non vogliono credere in se stessi, e dunque ripogono la loro fede altrove. Non c'è cosa più bella del soddisfare se stessi e gli altri, entro i limiti del diritto e della libertà; Io mi scaglio contro tutti quelli che prendono decisioni al posto degli altri: dal bambino battezzato per ordine dei genitori, alla ragazza promessa in sposa contro la sua volontà. "E la mia giustizia calerà su di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli": con ciò voglio esplicitare il passaggio della fede in Dio alla fede per l'umanità; ma gli uomini sono cattivi e sembra che solo tu sia il buon samaritano, così qualcosa cambia e conosci te stesso. Ogni cosa che ti riguarda riesci veramente a farla di tua proprietà. Comprendi a pieno la tua esistenza, che non deve avere un fine o uno scopo, se non all'infuori di quello che tu vuoi dargli. Tutto ciò di cui sto parlando non è l'esteta, non è il morale, non è il religioso, è il consapevole. Quando sei da solo non puoi che parlare con te stesso e questo è il tuo pensiero, non intraprendi una vera e propria conversazione, ma arrivi a contemplare la tua essenza. L'uomo ha ancora bisogno di Dio perchè è debole, perchè ha paura della morte, perchè vuole avere certezze, anche se false. La collettività lo costringe a restare chiuso nella gabbia per ordine di chi è più potente, così prova ad aprire la gabbia ed esce. Una volta uscito è spaventato dall'immensità di tutto e non vuole accettare la neutralità della sua posizione, così ritorna nella gabbia e ne mette un lucchetto: questo è quello che io defisco religione. L'ateo è differente una volta uscito dalla gabbia pensa che la sua libertà sia la liberazione dalla necessità dell'infinito, ma è in realtà fuggito dalla gabbia, in un'altra gabbia. Alcuni li chiamano deliri di onnipotenza, ma io non sono d'accordo, in quanto allora anche la teoria del singolo potrebbe esserlo. Io dico di mettere Dio al suo posto, ovvero fare di ogni vivente un Dio, in quanto dovrebbe essere onnipotente nei confronti della sua vita. Ho bisogno che la mia Italia divenga laica, ma la città del vaticano essendo il fulcro del turismo, gode di privilegi economici, i quali portano ad interferire indirettamente con la politica (es: legalizzazione delle droghe leggere, tassazione della prostituzione e eutanasia). Amo me stesso, chiamatemi Narciso, ma piuttosto morire se la pensassi diversamente. Dopo la tua morte non ci sarà il nulla, il Nirvana, il Paradiso o 72 vergini: ci sarà ciò che hai lasciato ai tuoi figli che lasceranno ai loro figli. Tu vivrai in eterno nella successione, come i tuoi precedenti vivono in te. Non abbandonare Dio, divienilo. Non seguire il pensiero degli altri, segui il tuo. Sappi che io ti amo e anche se tu mi odi, io ti amo perchè se ti odiassi, odierei me stesso: non siamo poi così diversi. Il mio amore non differisce dal tuo, e io mi arrabbio se questo amore non lo rivolgi a me, ma a Dio. A te Dio non sta dando e mai ti darà niente, Io ti sto dicendo ora la mia condizione da povero uomo, che non possiede nulla di realmente prezioso se non la voglia di farti vivere la tua vita, nel modo che tu vuoi (non infrangendo la propria libertà e quella altrui).
-2γ
Ti dico, bisogna avere ancora del caos dentro di sé, per poter generare la stella danzante. ::)

Duc in altum!

**  scritto da 2y:
CitazioneAncora oggi nel 2017 si crede in Dio. Cristiano, Islamico, Ebreo, Buddhista, non ha importanza: il problema è che si crede ancora in Dio.
Secondo me invece il problema è: "Chi non crede in Dio (Padre di Gesù per intenderci), non è vero che non crede in niente, perché comincia a credere a tutto". (Keith Chesterton)
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

#2
Citazione di: 2γ il 27 Febbraio 2017, 22:39:11 PM
Prefazione
Non voglio prendere le distanze o cercare di trovare giustificazioni per quanto riguarda questo mio pensiero. Quel che penso è un  mio prodotto si può essere a favore o in disaccordo. Respingerò ogni critica qualora non sia costruttiva e ogni accusa infondata.
La critica è accettabile, ma manca di argomentazioni...
Ti dico, bisogna avere ancora del caos dentro di sé, per poter generare la stella danzante. ::)

Duc in altum!

**  scritto da 2y:
CitazionePrefazione
Non voglio prendere le distanze o cercare di trovare giustificazioni per quanto riguarda questo mio pensiero. Quel che penso è un  mio prodotto si può essere a favore o in disaccordo. Respingerò ogni critica qualora non sia costruttiva e ogni accusa infondata.
Infatti, non solo sono in disaccordo come tu ben specifichi, ma senza la fede (quindi bye bye all'a-teo) in ciò che hai scritto nel tuo testo iniziale, giacché non c'è nessuna prova empirica che il tuo concetto sia vero, ogni tua critica a Dio è infondata e per niente costruttiva, poiché per me: "Chi non crede in Dio (Padre di Gesù per intenderci), non è vero che non crede in niente, perché comincia a credere a tutto". (Keith Chesterton)


Pace&Bene
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Non posso dimostrare l'inesistenza di Dio, come tu non puoi dimostrare l'esistenza. Stiamo facendo un discorso e il tuo rimanere ancorato al pensiero degli altri, va contro ciò a cui io credo, ciò in cui io ripongo la mia fede. Da queste tue ultime parole deduco che hai letto fino a dove ti era più comodo senza cogliere neanche in minima parte ciò che voglio trasmettere.
Ti dico, bisogna avere ancora del caos dentro di sé, per poter generare la stella danzante. ::)

Duc in altum!

**  scritto da 2y:
CitazioneNon posso dimostrare l'inesistenza di Dio, come tu non puoi dimostrare l'esistenza. Stiamo facendo un discorso e il tuo rimanere ancorato al pensiero degli altri, va contro ciò a cui io credo, ciò in cui io ripongo la mia fede. Da queste tue ultime parole deduco che hai letto fino a dove ti era più comodo senza cogliere neanche in minima parte ciò che voglio trasmettere.
Ma per trasmettere qualcosa, addirittura appellando alla fede personale, si necessita essere testimoni sinceri e autentici, quindi che novità potresti annunciare in una società dove l'egoismo e l'individualismo dell'Io regnano sovrani già da un bel tempo?

Inoltre se riponi il tuo credo nella fede, sei un credente, quindi incomincia a essere coerente con ciò e sostituisci il termine a-teo nel tuo testo iniziale, altrimenti diventa difficile poi conciliare il contenuto che vorresti trasmettere con la forma.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Se ho fede in me stesso e negli altri a cui voglio bene, sono credente? A-teo è giusto come termine, in quanto non  indica la mancanza di fede come sentimento, ma l' A (da alpha privativo in greco) indica il "senza", in questo caso Dio. Non confondiamo la religione con  la vita. Per me dovrebbe essere qualcosa di totalmente soggettivo, e non necessariamente ancorata alla vita di un individuo.
Ti dico, bisogna avere ancora del caos dentro di sé, per poter generare la stella danzante. ::)

Duc in altum!

**  scritto da 2y:
CitazioneSe ho fede in me stesso e negli altri a cui voglio bene, sono credente? A-teo è giusto come termine, in quanto non  indica la mancanza di fede come sentimento, ma l' A (da alpha privativo in greco) indica il "senza", in questo caso Dio.
Eh no, che fai un passo avanti e due indietro?!?!
Sei tu che hai detto che hai fede nel tuo Io, quindi sei tu che hai elevato l'Io al pari del mio Dio, o di ciò che chiunque decida di ritenere meritevole della propria fiducia.
Che fai te la suoni e te la canti??
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

**  scritto da 2y:
CitazioneNon confondiamo la religione con  la vita. Per me dovrebbe essere qualcosa di totalmente soggettivo, e non necessariamente ancorata alla vita di un individuo.
Perché tu potresti dimostrare che la vita non è religione? O che si è creata per caso? O che l'Io può soddisfare da solo, senza egoismo, il senso dell'esistenza? O generare una morale tale da essere oggettivamente cosa buona e giusta e che valga la pena di trasmettere al prossimo?
Quindi, come vedi, il tuo ammirevole ricorso alla fede per rispondere a tutto ciò non è né più né meno quello che sperimenta chi dona la propria fiducia a Dio piuttosto che all'Io.

Sia ben chiaro, io rispetto la tua fede nel tuo Io (ci mancherebbe, il libero arbitrio è tuo), cerco solo di argomentare che se pensi che sia differente da quella di chi ha fiducia in Manitù, allora devi provare a essere più franco e leale con te stesso.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Il discorso come vedi diventa sempre più ampio. Tu chiami Dio, ciò che io chiamo Io. Le carattesriche sono diverse. La fede che ho in me stesso e negli altri non è la fede in Dio. Il concetto di Dio mi serve per il paragone con l'Io. La concezione di un'oggetività infinita della divinità si scontra con l'infinita soggettività dell'Io. Inoltre Io è superiore a Dio, in quanto esiste realmente e è da folli ammetere il contrario, mentre l'idea di Dio, per ora, è solo una supposizione. Non intendo egoista colui che crede in se stesso: penso piuttosto che sia quanto di più parsiomonioso ci possa essere. Me la canto me la suono e pretendo anche la mancia. E ora ti dimostro che la vita non è religione. Perchè senti il bisogno di credere in qualcosa di superiore? Hai forse paura che tu non possa bastare a te stesso e sei costretto dunque ad appellarti a qualcuno o qualcosa a cui sottostare? La vita non è religione, perchè la religione impone dogmi che devono essere accettati irrazionalmente. La religione non esiste siamo noi ad averla creata, come la matematica. Infine quello che io professo come Io non sei altro che te in questo momento, che stai cercando di convincermi della verità del tuo pensiero. Il caso genera ogni cosa, è dal caso che è tutto cominciato: Il big bang, è una teoria del caso.
Ti dico, bisogna avere ancora del caos dentro di sé, per poter generare la stella danzante. ::)

Duc in altum!

**  scritto da 2y:
CitazioneIl discorso come vedi diventa sempre più ampio. Tu chiami Dio, ciò che io chiamo Io. Le carattesriche sono diverse.
Ma tu mica credi nel tuo Io invece che in Dio per le caratteristiche?!?! ...ma per la speranza che questa tua scelta dia una senso vero e giusto alla tua esistenza e ricolmi di pace e allegria tutti i tuoi dubbi. Stop.
Quindi nessuna differenza.

CitazioneLa fede che ho in me stesso e negli altri non è la fede in Dio.
Certo che è la stessa, ciò che cambia è il soggetto/oggetto su cui riversi tutto te stesso. Giacché non c'è prova empirica che tu sia più contento e sereno di chi ha riposto la sua in Dio ...anzi, basta guardarsi intorno per alimentare il dubbio su quanto sostieni (sempre e soltanto per fede)...

CitazioneIl concetto di Dio mi serve per il paragone con l'Io
Benissimo, ma chi ti ha concesso di poter usufruire di questo servizio, di questa libertà di poter considerare?
Per me è un dono, un regalo, per te sarà forse un merito alla tua intelligenza o bellezza?  :-\

CitazioneInoltre Io è superiore a Dio, in quanto esiste realmente e è da folli ammetere il contrario, mentre l'idea di Dio, per ora, è solo una supposizione.

Come può essere qualcosa di superiore l'Io se Dio non esiste (" Mi stupisco quando incontro una persona intelligente che combatte contro qualcosa che lui stesso afferma non esistere assolutamente" -Mahatma Gandhi)? Quindi questo paragone varrebbe solo in presenza di una certezza assoluta di Dio.

Poi visto che l'Io esiste realmente, come mai realmente non riesce a fare tutto il bene che desidera mentre compie tutto il male che non vuole?

Quindi il fatto che l'Io da solo possa completare il Mistero della vita e della nostra presenza in questo meraviglioso Universo, è possibile accettarlo solo per fede, solo nella supposizione che così è, solo con una bella scommessa di tutta la nostra esistenza!

CitazioneLa vita non è religione, perchè la religione impone dogmi che devono essere accettati irrazionalmente.


Che fai mi prendi in giro (scherzo ehhh!!  ;D ) ??!!!
Tu sei il primo che hai imposto dei dogmi: "...ho fede nel mio Io anche senza sapere come e perché esiste...", e poi dici che gli altri sono irrazionali?!?! :-\

CitazioneIl caso genera ogni cosa, è dal caso che è tutto cominciato: Il big bang, è una teoria del caso.

Ah, adesso qualcosa di coerente, la risposta che attendevo. Tu credi nel caso, allora il tuo Dio non è l'Io (poiché esso è una creatura che il caso ha generato), ma il Caso.
Benissimo, peccato che per credere che il "caso" non sia lo pseudonimo di Dio quando non si firma personalmente, si necessita la stessa fede di chi crede nell'oroscopo o in Zeus.

Pace&Bene
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

L'uomo produce più male che bene in quanto finito, ma non sempre e visto che mi hai citato gandhi, penso sia un valido esempio. No il mio Dio non è il caso. NON INTENDO DIO COME LO INTENDI TU. Il caso determina lo svolgimento degli eventi. La fede è diversa riguarda l'Io e nient'altro al di fuori dello stesso. Mi avvalgo della facoltà di usufruire di questo servizio come tu ti avvali dell'utilizzo dell'irrazionalità di Dio. Non è un merito, non è un regalo è una consapevolezza. La concezione dell'Io è vero non differisce da quella di Dio, per il procedere logico, bensì per la certezza che detiene. L'Io è superiore proprio perchè reale, rispetto a Dio. La frase che hai coniato non è mia infatti non l'hai potuta citare: non è necessario sapere come e perchè esiste se si riesce a dargli uno scopo o un fine che giovi anche al prossimo.
Ti dico, bisogna avere ancora del caos dentro di sé, per poter generare la stella danzante. ::)

giona2068

In verità non riesco a comprendere per quale ragione si debba dialogare con chi ha scelto di essere anticristo  rispondendo alle sue elucubrazioni mentali non suffragate da una esperienza di fede. Esempio: Nel post iniziale afferma che "dio" (quello frutto della sua immaginazione, non quello vero che non conosce) non può dare niente, ma non ha scoperto che il Signore Dio da la vita - non la vegetazione - a chi crede.
In quel tempo fu detto: Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti, in questo tempo cosa dobbiamo dire?

Duc in altum!

**  scritto da 2y:
CitazioneIl caso determina lo svolgimento degli eventi.
E chi l'ha prescritto il medico di famiglia?  ???
Questa è una probabilità che avvallandosi del tuo salto nel buio che sia così, produce la tua fede nel tuo Io, ma si può benissimo confutare con estrema semplicità che è Dio il creatore del tutto e che determina, rispettando il libero arbitrio che ci ha donato, lo svolgimento degli eventi.  8)

E' inutile sostenere che non hai posto il caso (o quel che tu voglia!) al luogo di Dio, giacché è inevitabile. ;)

CitazioneMi avvalgo della facoltà di usufruire di questo servizio come tu ti avvali dell'utilizzo dell'irrazionalità di Dio.

No, tu ti avvali di qualcosa che non hai la minima idea di come ti possa essere giunto, e ricolmi questo vuoto ontologico ed esistenziale con i dogma che la tua fede accetta per veri. Non sei il solo, invece di girare per l'Universo scendi sul pianeta Terra, ritorna tra noi!  :D
Benissimo, io non discuto questo, cerco di farti riflettere che non sei differente a chi usufruisce del ruo stesso servizio cambiando solo il soggetto/oggetto della tua fiducia riversata incondizionatamente.

Tu ti avvali della vita, e di tutto ciò che essa concerne (benissimo), senza sapere se sei fortunato o se devi dire grazie, quindi stai scommettendo il senso di essa su una delle svariatissime ipotesi possibili, e io scommetto su un'altra. Non c'è differenza nel merito, ma nella "divinità" preferita: tu l'Io e io Abbà.


CitazioneL'Io è superiore proprio perchè reale, rispetto a Dio.
Ma diviene minore quando tu proponi (parole tue): che cosa mi dà Dio?, perché sento la necessità di Dio? - di sostituire Dio, fonte e culmine dell'amore, con l'amore che tu t'illudi di trasmettere col tuo Io, per di più sentimento che hai appreso da solo e nato "accidentalmente" ...e uno dovrebbe anche crederti ragionevolmente! Mah... :-[
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

è la mia ultima risposta sul forum perchè ho capito che non siete pronti per i miei pensieri. Io pensavo mi criticaste il mio modo confusionario e troppo esplicito di trasmettere opinioni, ma mi è arrivato tutto il contrario. La cosa sconvolgengte è che ancora voi credete in un fantasma, che seppure esistesse si burlerebbe di voi dimostrandovi che la vostra vita è nulla. Svalorizzate il vero significato della vita. Tu, che vuoi avere ragione alla fine per stregua te la concedo vinta. Un' altra lezione mi è arrivata: NON SI CAMBIA L'OPINIONE ALTRUI. Molte cose ora ritornano io e te siamo diversi e non saremo mai allo stesso livello. Io pensavo, soggiogato anche dall'universalità del diritto, che un individuo potesse essere comparato ad un altro senza differenziarlo. Non è così evidentemente. Un ringraziamento speciale a  Duc In Altum che me l'ha fatto capire. Concludo con la grande speranza che tutti voi possiate cambiare e smettere di vivere di illusioni. Non giudico la vita delle persone senza conoscerle, ma ritengo che chi crede ancora oggi in Dio, specialmente in Italia (dove c'è la citta del Vaticano), non abbia il coraggio di affrontare di petto la propria vita. PS A quella gente consumata nel farsi dar retta, un amore così lungo... tu non darglielo in fretta!
Ti dico, bisogna avere ancora del caos dentro di sé, per poter generare la stella danzante. ::)