Buddismo oggi...

Aperto da bluemax, 30 Gennaio 2018, 15:22:34 PM

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bluemax

Non so dove postarlo ma forse fa parte della spiritualità "in genere"...


Ammetto che la vita "sociale" e sentimentale per un PRATICANTE buddista è a volte molto difficile.
Per quanto mi riguarda non sono particolarmente attratto da oggettistica, ho imparato a vedere l'oggetto come un qualcosa privo di ogni qualità che gli viene attribuita (bello, brutto, figo, ecc... ecc...) non mi va di fare carriera in quanto non vedo come una "carriera" possa essere sinonimo di "successo nella vita".
Sono alla continua ricerca di perfezionarmi (e ancora sono in altissimo mare... ) e sinceramente parlando non riesco ormai piu' ad alterarmi per qualcosa, visto che spesso (sempre) lo trovo futile e banale e dannoso per la mia mente.

Nelle discussioni, quando vedo che uno/a persona VUOLE aver ragione, tendo a dargliela in quanto per me la discussione è finita in quel precioso istante. Non amo i bei vestiti ma preferisco quelli "comodi" e nel possibile cerco di evitare di fare del male a qualcuno o se posso, cerco di rendermi utile.
Apprezzo enormemente ogni forma di vita. Vedo ogni animale come una mente che si stà evolvendo di vita in vita... 

Ma tutto questo ha un enorme prezzo nella vita sociale.
Ormai le relazioni che ho avuto ho ed avro' non si contano piu', passo di relazione in relazione come una pallina di un flipper che passa da lato in lato per poi finire in buca e le motivazioni sono sempre ormai le solite.

La determinazione di non alterarmi (quindi prendersi cura della mia mente) è vista sempre come MENEFREGHISMO, il non avere come obbiettivo quello di aumentare i propri averi viene visto come una persona RINUCIATARIA che non tiene alle cose importanti della vita (inutile spiegare che per me le cose importanti sono altre).
l'impossibilità di modificare i miei punti di vista sono visti spesso come TESTARDAGGINE (soprattutto da parenti cattolici. Inutile far osservare loro che mentre la mia è una scelta ponderata e ricercata il loro è stato un imprinting generazionale accettato. Ho smesso di dirlo perchè si alterano :D ) , il vivere una vita nel cercare risposte e migliorarsi interiormente viene vista spesso come una perdita di tempo, l'essere gentili ed educati viene vista come DEBOLEZZA... l'apprezzare TUTTE le cose della vita (belle e brutte) in quanto manifestazioni karmiche viene vista come pazzia (le cose brutte vanno evitate non analizzate).

insomma... ammetto che le relazioni con l'altro sesso, almeno in questa società, non dico siano difficili da instaurare (in quanto, come dicevo, si passa da una relazione all'altra in modo costante e continuativo) ma sicuramente non sono durature.

Pare che il modo di essere non possa assolutamente essere accettato dall'altro sesso.

Devi costantemente dimostrare di ESSERE qualcuno, dimostrare di AVERE qualcosa, sopravvaricare altri del tuo stesso sesso per DIMOSTRARE DI ESSERE QUALCUNO e quando questo non avviene... (perchè non mi interessa) ecco che la donna comincia a guardarti in modo differente... come un debole, un fallito. (Valle a spiegare che ci vuole molta piu' forza nel rimanere calmi che reagire come un animale)

beh... insomma... ammetto che per un buddista praticante la vita di coppia sia molto difficile oggi...

Da pochi giorni frequento una ragazza (donna visto che ha 42 anni) marocchina...
ci siamo conosciuti... abbiamo passato delle belle serate... sino a quando la fatidica domanda... "ma tu di che religione sei ?" °_°
(ho immediatamente pensato... e che centra sta cosa ora ? )
io... "Beh... sto cercando di essere buddista... "
Lei... "Hai mai letto qualcosa del corano ? Il corano è verità ! "

beh... per me quella frase è stata la fine di una nuova relazione cominciata da poche settimane... so già dove andremmo a finire...

insomma... mondo difficile :D


concludo... dicendo che anche la mia visione della SESSUALITA' è vista come un qualcosa di ALIENO. (e forse lo è).
Per me è molto piacevole, ammetto, la sessualità, ma non la trovo molto differente da un qualsiasi altro gioco. Non è un fine ne un obbiettivo. Non ne sono schiavo e per quanto mi riguarda non ci sono regole scritte di comportamento ne regole sul numero di partecipanti. Tendo ad adeguarmi al gioco che l'altra persona desidera.
Spesso, vista la mia mancanza di gelosia, (sono responsabile dei miei pensieri e delle mie azioni non delle tue) vengo visto come MENEFREGHISTA ed incapace di provare AMORE perchè amare significa PROTEGGERE E POSSEDERE (cose che per me sono aliene ammetto... )

InVerno

L'accusa di ignavia è il colmo che devi sopportare per avere una vita spirituale (non importa se buddista) possibilmente equidistante dalle diverse impellenze materiali, prenditela a ridere perchè non c'è soluzione, ti perseguiterà fino alla bara, la gente non sopporta di dare il sangue per cose ,caricarle di significato, e vedere un tizio con la pagliuzza in bocca poco di la, è normale. Magari ti prendi in carico (almeno filosoficamente) questioni molto più gravi, ma se non dai il sangue per quello che da un altro non sei "noi" ma sei "altro", e perciò sei fuori. Al massimo chiediti se non sei tu ad ostentare certi atteggiamenti per aderire ad un archetipo buddhista, quella si che sarebbe una fregatura che ti deluderebbe più avanti. Assodato ciò, sei chi sei e non ragionar di loro ma guarda e passa. Una partner si trova, la troverai, certo che se vai a cena con islamici praticanti un po te le cerchi da solo :)
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Sariputra

#2
;D  ;D  ;D  ;D


Ma se fai questo effetto oggi, che potresti definirti un samanera laico ;), cosa succederà quando sarai un arahant? .... ;D  :'(


A parte gli scherzi, bel testo ! E aggiungo che mi ci ritrovo in parecchie esperienze anche della mia giovinezza, anche se...dipende molto dal tipo di donne che frequenti. Alcune sono attratte dagli esseri "spirituali" ( o che si vendono per tali... ;D ) , del genere: " Wow!...Come sei sensibile e affascinante...e alto, come sei "alto". Altro che quel tànghero di mio marito..."   :D
Ho un pò "giocato" con questa storia , insieme al caro Jean, nel topic "Sono un essere inadeguato"...( un pò di pubblicità così arrivo a 5.800 visite... :D ).


Però passare di donna in donna... :(, non va bene  per un aspirante arahant...no...non va bene...decisamente... ( e poi... anche le ammucchiate? :-[ ...No, direi proprio di no... >:(  >:(  >:(  ;D ).

P.S. Sottoscrivo il commento di InVerno. Bisogna farci l'abitudine. Passati i 50 va molto meglio... :D ( ma cercati una brava figliola buddhista, no?...)
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

bluemax

Citazione di: InVerno il 30 Gennaio 2018, 16:04:36 PM
Al massimo chiediti se non sei tu ad ostentare certi atteggiamenti per aderire ad un archetipo buddhista, quella si che sarebbe una fregatura che ti deluderebbe più avanti. Assodato ciò, sei chi sei e non ragionar di loro ma guarda e passa. Una partner si trova, la troverai, certo che se vai a cena con islamici praticanti un po te le cerchi da solo :)

interessante questa cosa... devo rifletterci...

PS. Sia ben inteso che non sto cercando nessuna... le cose accadono. Il problema è che accadono spesso e finiscono molto in fretta... forse troppo... 
(ciao e grazie :) )

bluemax

Citazione di: Sariputra il 30 Gennaio 2018, 16:05:09 PM
 ( ma cercati una brava figliola buddhista, no?...)
provato... sono asessuate... :D 

(scherzo... ovviamente :) ciao... )

iano

Le religioni , le filosofie e gli ideali , sono la tessitura della società.
Se aderisci con convinzione ad una minoranza devi mettere in conto di essere un pesce fuor d'acqua.
Capisco il tuo problema , ma per contro essere accettato dalle ragazze perché si aderisce ai dei cliché non è neanche il massimo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Apeiron

#6
Quello che descrivi, @bluemax, è un problema molto diffuso. Dal punto di vista materiale chiaramente stiamo meglio dei tempi del Buddha e quindi riceviamo molte soddisfazioni dai "piaceri dei sensi" (vuoi mettere la differenza tra gustarsi una bella pizza seguita da un buonissimo dolce e andare a chiedere l'elemosina due volte al giorno  ;D ). Il punto è che ora abbiamo troppe "comodità", dipendiamo moltissimo dalla tecnologia, materialmente stiamo bene e in genere riteniamo, almeno inconsciamente, che la realtà "ordinaria" sia l'unica. In quest'ottica effettivamente perchè cercare di "rinunciare/trascendere" il mondo? Perchè non gustarsi i doni della vita e i piaceri mondani? Perchè non aspirare al successo e perchè una volta ottenuto non ci possiamo "sedere sugli allori"? In fin dei conti se la realtà ordinaria è l'unica realtà, non c'è trascendenza di alcun tipo ecc perchè dovremmo "rinunciare"? Sinceramente se fosse così avrei veramente difficoltà a contraddire queste argomentazioni. L'unico motivo per cui uno può rinunciare è effettivamente secondo me l'insoddisfazione o la depressione. Ma se questa insoddisfazione non "mostra" l'esistenza di "qualcosa" di oltre all'ordinario perchè non ammettere che è "mera" depressione e quindi trattarla solo con la terapia?

Come puoi immaginare secondo me la realtà non si limita a quella "ordinaria", secondo me, anzi, la realtà che vediamo è la punta dell'iceberg. E personalmente ritengo che nell'antichità quando la società umana non era così "ben sviluppata" la mente poteva essere più facilmente libera dai condizionamenti esterni da "entrare in contatto" con aspetti della realtà "non ordinari", che magari danno una "felicità" più geniuna, vera e "stabile" di quella "promessa" dai "piaceri mondani". Ergo si spiegano così l'esistenza di "rinuncianti" in molte religioni. E solo così, secondo me, si può effettivamente "giustificare" una scelta radicale, come quella ad esempio di diventare "bhikkhu" o frate (ma anche "banalmente" senza scomodare le religioni per seguire le orme di alcuni filosofi greci) e così via. Se uno è convinto che l'unica realtà sia quella ordinaria, l'unico motivo per cui può distaccarsi è per avversione alla realtà stessa. Ma come probabilmente sai il Buddha (e non solo lui ma anche gli stoici, i cristiani rinuncianti ecc) ci dice espressamente che un monaco deve essere libero di avversione e "attaccamento". E come detto nel topic sull'IO Buddha credeva anche nelle rinascite, nell'esistenza di altri mondi. Come puoi vedere in quest'ottica si capisce di più una vita da "rinunciante" - anzi in quest'ottica i "rinuncianti" in un certo senso sono coloro che non rinunciano, paradossalmente  ;D

Ergo con il "crollo" delle religioni organizzate e con l'aumento del "benessere materiale" secondo me si persa la "trascendenza" (in generale, non relativa ad una certa particolare religione) ed ergo certi stili di vita non sono più comprensibili come una volta  :)

In fin dei conti se non si fosse mai creduto alla "trascendenza" non credo che una religione come il buddhismo sarebbe mai nata (al massimo sarebbero state inventate delle "tecniche di rilassamento"...). Lo stesso vale, direi, per tutte (o quasi) le altre religioni. E per la maggior parte delle filosofie dell'antichità.
"[C]hi non pensa di trovarsi nell'indigenza non può desiderare quello di cui non pensa di aver bisogno" (Diotima - Simposio, Platone)

InVerno

Citazione di: Sariputra il 30 Gennaio 2018, 16:05:09 PM:D ( ma cercati una brava figliola buddhista, no?...)

No! Cribbio (sic!)
A parte che son ben "sessuate" altrochè, e fortunatamente si tolgono le scarpe solo per le foto su instagram (altrimenti avrebbero i miei stessi calli orripilanti di chi cammina nei boschi senza scarpe) ma essendo che vivo il terzo mese in solitudine perchè la mia partner ha deciso per l'ennesima volta di trovare se stessa in indocina (sisi, ridete delle mie corna, capita a tutti) , io consiglio di evitare! O meglio dipende dall'età, superati i cinquanta forse è meglio un rapporto pacifico e accogliente, ma prima (caso mio) è molto più stimolante qualcuno dell'altra sponda. Insomma a questa marocchina dovevi rispondere per le rime, non per fare di tutta l'erba un fascio ma mi è capitata un esperienza che pare assolutamente eguale a quella da bluemax descritta, e ho passato alcune delle serate più intellettualmente stimolanti della mia vita. Se ti arrendi a "il corano è verità" ti arrendi facile, c'era del buono, dovevi scavare e sopratutto scandalizzare.. Accasare invece è tutta un altra cosa, in quel caso è meglio che sia della tua sponda. In fondo ci hai raccontato di quel che non cerchi ma non di quello che cerchi!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Sariputra

#8
cit.InVerno:
... vivo il terzo mese in solitudine perchè la mia partner ha deciso per l'ennesima volta di trovare se stessa in indocina (sisi, ridete delle mie corna, capita a tutti) ...

Ah, ecco..! Adesso capisco tutto... ;D


Scusa...Non è che voglia girare il coltello nella piaga... :(
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

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