"Li ho uccisi perchè erano felici!"

Aperto da anthonyi, 30 Settembre 2020, 07:45:14 AM

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Jacopus

#45
CitazioneTu hai richiamato il caso di Donato Bilancia, caso estremamente interessante per le mie argomentazioni, quando venne catturato disse ai carabinieri di sentirsi sollevato perché finalmente l'avevano fermato. Disse che si sentiva dominato da una forza interiore che gli imponeva di commettere i crimini seriali che aveva commesso e alla quale non riusciva a resistere.


Donato Bilancia, nelle lettere inviate al suo perito, Vittorino Andreoli, parla di una personalità B1, che era la sua personalità pseudo-normale, di un ladro professionista, con una vita piuttosto strampalata, dedita al gioco d'azzardo e alle donnine allegre, a cui si sostituì negli ultimi sei mesi, prima del suo arresto, una personalità B2, a cui effettivamente non seppe resistere, dominata da una furia omicida. Parlare di influsso del maligno però non spiega granchè.
E' molto più illuminante sapere qualcosa dell'infanzia di Bilancia, che ci perviene dalla testimonianza dello stesso Andreoli. Bilancia proveniva da una famiglia del sud, trasferitasi a Genova nei primi anni '60. Il padre era un oscuro ma onesto impiegato e la madre casalinga. Bilancia assistette lungo tutta la sua infanzia e adolescenza ai litigi dei genitori che si concludevano regolarmente con l'aggressione violenta del padre contro la madre. Già questo è ormai considerato un fattore estremamente critico per la sopravvenienza di un comportamento delinquenziale, ovvero aver assistito ripetutamente a violenze fisiche di un genitore contro l'altro o di entrambi.
Bilancia, fra i suoi ricordi, ripete ossessivamente, che la madre esponeva, in segno di scherno, le sue lenzuola bagnate, a causa dell'enuresi notturna, per umiliarlo di fronte a tutto il quartiere e lui provava, quando si accorgeva di ciò, ad asciugare l'urina, anche con il calore del suo corpo. Ricorda inoltre, altrettanto dettagliatamente come il padre avesse l'abitudine, quando lui era bambino, di abbassargli le mutande e di mostrare il suo pene piccolo alle sue cuginette. Un atto di una violenza enorme, nella mente di un bambino e non a caso Bilancia, non solo si ricorda di questi episodi, ma fu tormentato, nel corso della sua vita sentimentale dal continuo dubbio che il suo pene non fosse adeguatamente grande e quindi che fosse incapace di amare le donne. Tra i 20 e i 30 anni subì il suicidio del fratello che si buttò sotto il treno insieme a suo figlio, l'unico nipote, amato e viziato da Bilancia. Bilancia ricorda anche che il trasferimento dal sud al nord avvenne per motivi non bene identificati, come se vi fossero dei segreti in famiglia e ricorda anche che il padre era geloso della madre, che si intratteneva a lungo con il vicino, piuttosto che con il fruttivendolo o con il giornalaio. In tutto ciò il padre risulta come un grande assente, portatore onesto della "pagnotta" ma incapace di svolgere il ruolo di "guida" che ogni figlio richiede al proprio padre.
In qualche modo la personalità di Bilancia si struttura come quelle di molte persone profondamente ferite: pochi o nulli rapporti, spesso improntati sulla manipolazione. Desiderio di riscattarsi in modo del tutto disfunzionali, come, nel suo caso, attraverso i furti, il gioco d'azzardo o l'attività sessuale sfrenata. Nella sua ricostruzione Bilancia è anche onesto, scrive che probabilmente altre persone con le sue stesse esperienze non sono per questi diventati dei serial killer. Però di fattori critici per diventare un soggetto violento ce ne sono molti:
1) trasferimento da un luogo d'Italia ad un altro, con interruzione di tutti i legami familiari e amicali. Va ricordato che una grande percentuale di reati ed atti violenti nel nord Italia è stata la conseguenza di una difficile integrazione dei flussi di migranti da sud a nord.
2) Violenza assistita di un genitore.
3) Umiliazioni in pubblico da parte di coloro che invece dovrebbero proteggerti e credo che questa da sola basti a produrre una rabbia enorme, che se non gestita può fare sfaceli.
4)Assenza di un padre capace di fare da guida.
5)Influenza dell'ambiente della periferia di Genova, che lo allontanò in fretta dalla scuola e da ogni percorso eventuale di integrazione.
6)Apprendimento di un ruolo deviante attraverso le progressive esperienze di carcerazione.


Un menù di ingredienti molto potente fra cui spicca, ripeto, per importanza, il punto 3). Infatti fu il tradimento di un amico a scatenare la furia omicida di Bilancia, un tradimento che in una particolare epoca della sua vita, fu la replica del tradimento originario dei genitori.
In quell'epoca in cui Bilancia stava rendendosi conto che la sua vita stava passando, senza che fosse riuscito a costruire qualcosa nel mondo degli affetti, senza una compagna, senza figli, senza amici. In questo particolare momento passò dalla personalità B1 a quella B2, con la precisa intenzione di farsi punire, o meglio di punire e farsi punire contemporaneamente. Infatti tutti i delitti commessi da Bilancia furono improntati alla massima leggerezza e incompetenza, e solo il fatto che fossero commessi senza alcun movente (tranne i primi 3) rese difficile la sua identificazione. A leggere il carteggio con Andreoli, si resta invece stupiti e anche morbosamente curiosi, di come progettava i suoi furti, ovvero con una preparazione degna di un ingegnere, furti da professionista che gli fruttavano entrate cospicue, tanto che all'apice della sua ricchezza possedeva diversi appartamenti e aveva conti bancari importanti. Ricchezza che poi dilapidava al gioco.
Non vedo neppure in questo caso l'intervento del maligno, ma solo l'intervento di una famiglia disfunzionale, l'aver subito diversi traumi piuttosto importanti, un ambiente sensibile al richiamo della devianza e forse anche una certa predisposizione caratteriologica, che si armonizzò con gli altri punti critici indicati.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 05 Ottobre 2020, 00:24:54 AM



Donato Bilancia, nelle lettere inviate al suo perito, Vittorino Andreoli, parla di una personalità B1, che era la sua personalità pseudo-normale, di un ladro professionista, con una vita piuttosto strampalata, dedita al gioco d'azzardo e alle donnine allegre, a cui si sostituì negli ultimi sei mesi, prima del suo arresto, una personalità B2, a cui effettivamente non seppe resistere, dominata da una furia omicida. Parlare di influsso del maligno però non spiega granchè.


Ciao Jacopus, il fatto che Bilancia si sentisse dominato indica che la sua coscienza era in B1, ed è rimasta in B1, altrimenti non parlerebbe così. La sua personalità in B1 era già il prodotto di tutte le sofferenze e umiliazioni della sua vita, e se veramente il tradimento dell'amico di cui parli fosse stato così determinante allora avrebbe fatto evolvere la personalità B1 verso gli omicidi ( In realtà io sapevo che Bilancia faceva già il killer a pagamento, se però prima non aveva ancora ucciso nessuno allora il salto di personalità è ancora più grande, ed inspiegabile) senza che il Bilancia sentisse il bisogno di parlare di un'altra personalità.
Secondo me parlare di un'entità aliena che può dominare la volontà di qualcuno in certi casi permette di spiegare alcune cose. L'azione umana è sempre guidata dall'esperienza acquisita, anche nell'ambito della violenza. Le persone violente imparano a essere tali fin da piccole, iniziano con piccole cose e poi vanno avanti facendone sempre di più grandi.
In questi casi particolari, invece, abbiamo il compimento di grandi atti di violenza senza una presa di esperienza. La presenza di una volontà aliena spiega questo perché all'esperienza di vita dell'individuo si sostituisce l'esperienza di questa entità aliena.

Jacopus

#47
Anthony. Alcune persone fortemente traumatizzate vivono esperienze di dissociazione. Per superare la sofferenza di una situazione si riesce ad esempio a pensarsi altrove. In questo stato di trance si possono commettere delitti. Il disturbo borderline di personalità come il disturbo dissociativo sono i candidati ideali, senza dover scomodare la schizofrenia. In quest'ultimo disturbo infatti la perdita di contatto con la realtà è strutturato e (quasi) definitivo, mentre nel dissociato e nel  borderline è possibile, anzi è normale, recuperare il principio di realtà.
Ogni storia ha le sue peculiarità. Nel caso di Bilancia siamo in un ambito non ancora dissociato, ma  molto vicino ad esso. Per  certi aspetti la sua esperienza ricorda il delinquente "per senso di colpa", teorizzato da Freud. Ovvero chi, essendo stato colpevolizzato in modo estremo, non fa altro che cercare di essere punito. E Bilancia si è sempre autopunito,  sia con storie sentimentali sbagliate, sia con il gioco d'azzardo. Ad un certo punto vi è stato un passaggio ad un livello di autopunizione superiore, dovuto a contingenze vitali, a passaggi tipici nella storia di ogni uomo (fare il bilancio della propria vita) e ad un innesco contingente, la classica goccia che fa traboccare il vaso.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

#48
Uno può anche essere d'accordo di parlare metaforicamente di "possessioni del demonio" così come può essere d'accordo di semplificare la sessualità parlando di "cicogne", il punto è che quando queste affermazioni vengono prese seriamente possono ledere in maniera molto significativa la vita delle persone. Fino agli anni 60, in metà degli stati USA, agli epilettici era vietato sposarsi per leggi rettaggio di quell'idea che l'epilessia fosse una forma di possessione del demonio (retaggi che risalgono all'età del bronzo). Ippocrate tuttavia, già escludeva la possibilità che si trattasse di forme di possessione, l'idea quindi sarebbe di tornare a forme di medicina pre-ippocratiche, come purtroppo tutt'ora avviene, a scapito dei sofferenti. Era su questo forum che un utente ormai non più qui ci raccontò delle sue esperienze con gli esorcismi, e tutt'ora mi chiedo se non sia possibile procedere legalmente verso persone che ledono attivamente la salute delle persone allontanandoli da percorsi di guarigione fondati scientificamente, ma se c'è posto per l'omeopatia immagino che gli esorcismi non siano da meno. Ricordo ancora da bambino quando mi andai a far segnare per il fuoco di sant'Antonio, cento preghiere e rovi strisciati sulle mie gambe non curarono la mia allergia ai pollini delle graminacee. Queste determinazioni diagnostiche sul demonio, servono ad aiutare le persone, o a dare "prove" a chi non ne ha bisogno?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 05 Ottobre 2020, 10:26:45 AM
Uno può anche essere d'accordo di parlare metaforicamente di "possessioni del demonio" così come può essere d'accordo di semplificare la sessualità parlando di "cicogne", il punto è che quando queste affermazioni vengono prese seriamente possono ledere in maniera molto significativa la vita delle persone. Fino agli anni 60, in metà degli stati USA, agli epilettici era vietato sposarsi per leggi rettaggio di quell'idea che l'epilessia fosse una forma di possessione del demonio (retaggi che risalgono all'età del bronzo). Ippocrate tuttavia, già escludeva la possibilità che si trattasse di forme di possessione, l'idea quindi sarebbe di tornare a forme di medicina pre-ippocratiche, come purtroppo tutt'ora avviene, a scapito dei sofferenti. Era su questo forum che un utente ormai non più qui ci raccontò delle sue esperienze con gli esorcismi, e tutt'ora mi chiedo se non sia possibile procedere legalmente verso persone che ledono attivamente la salute delle persone allontanandoli da percorsi di guarigione fondati scientificamente, ma se c'è posto per l'omeopatia immagino che gli esorcismi non siano da meno. Ricordo ancora da bambino quando mi andai a far segnare per il fuoco di sant'Antonio, cento preghiere e rovi strisciati sulle mie gambe non curarono la mia allergia ai pollini delle graminacee. Queste determinazioni diagnostiche sul demonio, servono ad aiutare le persone, o a dare "prove" a chi non ne ha bisogno?

Ciao Inverno, forse quello a cui ti riferisci sugli esorcismi sono proprio io, sono un esorcizzato ed effettivamente all'inizio della partecipazione a logos credo di averne parlato in qualche posto (Erano i tempi quando c'era sgiombo). Allora il desiderio di parlare di quell'esperienza era forte, oggi molto meno, perché mi rendo conto di quanti problemi ci siano ad affrontare certe questioni.
Comunque già che ci siamo, sappi che la Chiesa cattolica vieta coloro che autorizza all'esorcismo di realizzarlo nei confronti di persone che non siano già state adeguatamente visitate da uno psichiatra, il quale sia del parere che il problema che ha di fronte non è di origine psichiatrica. E qui viene il bello, perché la psichiatria mica lo sa da dove si originano le patologie psichiatriche, la capacità di spiegarle è dell'ordine del 10-20 %, per cui il parere dello psichiatra, più che essere un parere tecnico, è un'attestazione di fede.
Se quello psichiatra non crede che possa esserci un fondamento spirituale, allora dirà che il problema è di origine psichiatrica, se invece ci crede allora ...
Purtroppo le patologie psichiatriche (Dal ragionamento escludo le demenze senili) sono un sui generis nel campo della medicina, la gran parte delle patologie sono descritte in maniera sintomatologica, perché non c'è altro modo di descriverle. L'effetto dei geni è molto relativo, e non potrebbe essere altrimenti perché essendo patologie che riducono fortemente la capacità riproduttiva come farebbero questi geni a essere presenti in maniera così diffusa da generare così tanti malati (Parliamo del 2-4 % della popolazione, comunque per forme gravi). In  alcuni casi c'è causa batterica, in alcuni altri un avvelenamento, ma nella gran parte dei casi non si sa da dove vengano quelle patologie.


Questo vuol dire (E qui rispondo a Jacopus) che il chiamare in causa disturbi borderline, doppia personalità, disturbo dissociativo è sempre e comunque una descrizione del fenomeno, e mai una spiegazione della sua vera causa.
Un saluto

Jacopus

#50
Per Anthony. Rischiamo l'Ot, ma vorrei sottolineare che la psichiatria si occupa del corpo ma anche della società, ed è per questo che è guardata con estremo sospetto dai tutori dell'ordine, salvo poi riscattarsi ai loro occhi, se assume le sembianze di gendarme in camice bianco.
Ed è per questo che è spesso descrittiva, non avendo alcun valore esplicativo,  misurare la glicemia ad uno schizofrenico. La malattia mentale, proviene nella stragrande maggioranza dei casi da una sofferenza ambientale e in una minoranza di casi da altri fattori. Essere nati da una donna alcoldipendente, ad esempio, aumenta notevolmente la possibilità che il feto diventi un soggetto psichicamente problematico. Lo dicono le statistiche ma anche la risonanza magnetica, la Pet, ed altri strumenti per la rilevazione fisica del SNC. Proprio questi strumenti hanno evidenziato che il cervello di uno schizofrenico è strutturato in modo diverso da quello di un soggetto di controllo. Quello che va indagato è capire perché vi sono queste variazioni. Una ipotesi   che condivido, è quella che ritiene la modifica della struttura neuronale, condizionata dalle esperienze del soggetto e da quelle di almeno due precedenti generazioni, capaci di incidere sul patrimonio genetico del singolo a livello epigenetico. Tanto per fare un esempio, il fascismo continua a sopravvivere epigeneticamente anche se è terminato nel 1945.
Pertanto la psichiatria non si limita a descrivere sintomi ma cerca l'eziologia delle malattie, ma essendo queste connesse con la storia e la società,  risultano meno "scientifiche" di una banale terapia anti-influenzale. Ma se l'alternativa è accettare gli esorcismi, direi che di spiegabile vi è ancor meno. È molto più credibile e noto agli specialisti, che i pensieri deliranti che hanno ad oggetto Dio, il demonio, i santi, sono diffusi fra le persone "fragili". È maestoso il caso del presidente Schreber, rispetto al quale Canetti rappresentò una grande metafora del potere.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

Citazione di: anthonyi il 05 Ottobre 2020, 17:55:08 PM
Ciao Inverno, forse quello a cui ti riferisci sugli esorcismi sono proprio io, sono un esorcizzato ed effettivamente all'inizio della partecipazione a logos credo di averne parlato in qualche posto (Erano i tempi quando c'era sgiombo). Allora il desiderio di parlare di quell'esperienza era forte, oggi molto meno, perché mi rendo conto di quanti problemi ci siano ad affrontare certe questioni.
No, non eri tu, era uno che diceva di praticarne su altri o aver collaborato a praticarli, che è diverso. E' curiosa questa distinzione che poni, tra gli psichiatri che non conoscerebbero l'origine dei disturbi (ma vengono interpellati prima di procedere) e invece .. gli esorcisti che conoscono  questa origine? (ma nessun psichiatra interpellerebbe un esorcista). Il punto è che quel poco che gli psichiatri possono conoscere (non ho idea se la percentuale che dai sia corretta) è qualcosa che possiamo conoscere tutti, perchè è in qualche modo dimostrato, ciò che l'esorcista crede di conoscere è invece una materia tutta diversa. L'esorcismo è una pratica che esiste dalla notte dei tempi, venivano fatti (con suppongo lo stesso successo) dove il cristianesimo non è mai esistito e in nome del dio scoiattolo o della dea montagna, venivano fatti prima che Gesù nascesse e prima che Mosè ricevette le tavole, veniva fatti cantando mantra indiani e ballando coi piselli al vento, e se venivano fatti significa che avevano una (io credo piuttosto modesta) percentuale di successo nel creare uno shock carismatico tale da far rinsavire il malato da vari disturbi psichici. Le possibilità sono due, o questi riti sfruttano dei meccanismi del cervello comuni a tutti gli esseri umani e molto materiali, o il demonio cristiano è particolarmente gentile e si fà scacciare con qualsiasi pratica una determinata cultura consideri atta allo scacciare demoni.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

sapa

Ciao Inverno, quello che dici è perfetto. Però non tiene conto del fatto che per praticare esorcismi bisogna fare una scuola e degli studi appropriati, non è semplicemente una danza con il pisello al vento. Se non sbaglio, all'interno della Chiesa cattolica esiste un "ufficio" apposito sul tema, insomma il demonio cristiano, più che "gentile", è considerato come un sottoposto indisciplinato, che, se gli si dice che non deve stare in un posto e lui ci va lo stesso, va ammonito e scacciato. E in ogni modo, anche quando sembra star quieto, monitorato. Il fatto è che bisogna crederci....E io non ci credo, con rispetto per chi ci crede, naturalmente.  Ritengo che la prima soluzione che prospetti, quella delle zone del cervello comuni, possa essere una spiegazione di fenomeni del genere.

anthonyi

Citazione di: InVerno il 06 Ottobre 2020, 00:40:19 AM
Citazione di: anthonyi il 05 Ottobre 2020, 17:55:08 PM
Ciao Inverno, forse quello a cui ti riferisci sugli esorcismi sono proprio io, sono un esorcizzato ed effettivamente all'inizio della partecipazione a logos credo di averne parlato in qualche posto (Erano i tempi quando c'era sgiombo). Allora il desiderio di parlare di quell'esperienza era forte, oggi molto meno, perché mi rendo conto di quanti problemi ci siano ad affrontare certe questioni.
No, non eri tu, era uno che diceva di praticarne su altri o aver collaborato a praticarli, che è diverso. E' curiosa questa distinzione che poni, tra gli psichiatri che non conoscerebbero l'origine dei disturbi (ma vengono interpellati prima di procedere) e invece .. gli esorcisti che conoscono  questa origine? (ma nessun psichiatra interpellerebbe un esorcista). Il punto è che quel poco che gli psichiatri possono conoscere (non ho idea se la percentuale che dai sia corretta) è qualcosa che possiamo conoscere tutti, perchè è in qualche modo dimostrato, ciò che l'esorcista crede di conoscere è invece una materia tutta diversa. L'esorcismo è una pratica che esiste dalla notte dei tempi, venivano fatti (con suppongo lo stesso successo) dove il cristianesimo non è mai esistito e in nome del dio scoiattolo o della dea montagna, venivano fatti prima che Gesù nascesse e prima che Mosè ricevette le tavole, veniva fatti cantando mantra indiani e ballando coi piselli al vento, e se venivano fatti significa che avevano una (io credo piuttosto modesta) percentuale di successo nel creare uno shock carismatico tale da far rinsavire il malato da vari disturbi psichici. Le possibilità sono due, o questi riti sfruttano dei meccanismi del cervello comuni a tutti gli esseri umani e molto materiali, o il demonio cristiano è particolarmente gentile e si fà scacciare con qualsiasi pratica una determinata cultura consideri atta allo scacciare demoni.

Ciao Inverno, chi ti ha detto che gli esorcisti conoscono l'origine dei disturbi psichiatrici ? Io ho solo detto che a me sembra paradossale che la Chiesa, in un intento di tipo scientista, chieda alla scienza quello che non può dare. E' un po' l'equivalente di quello che viene fatto per le guarigioni prodigiose chiedendo di verificare se esiste una spiegazione medica alla guarigione stessa, con la differenza che la medicina ordinaria ha conoscenze che permettono di dare quel tipo di risposte, la psichiatria no.
Naturalmente è perfettamente possibile che il rito dell'esorcismo contenga elementi materiali che offrano una risposta a problemi psichici, anche il solo effetto placebo, d'altronde tutti i riti religiosi, a partire dalla preghiera, esistono per il loro effetto psicologico ed educativo (Tu lo contesterai, ma io la penso così).
Per esperienza, comunque, posso dirti che quel male (Che sia di origine psichiatrica o spirituale) non ha nessuna gentilezza, a dispetto delle semplificazioni cinematografiche è impossibile da sradicare, anche se imparando a gestirlo (O meglio a gestire i propri pensieri e le proprie azioni anche con l'aiuto degli strumenti religiosi) è possibile tenerlo sotto controllo.

Socrate78

Anch'io ho pensato all'azione del demonio per il killer di Lecce, infatti Satana per definizione odia la felicità dell'uomo poiché a lui, in quanto angelo decaduto, tale felicità è negata per sempre (e per sua colpa) e quindi in particolare, come afferma in molti esorcismi, la sua azione si esplica nel tentare di distruggere la felicità delle coppie che si amano, provocando tradimenti, sospetti reciproci sino alla distruzione della relazione. Il demonio è nella solitudine e nell'odio più assoluti, e quindi vorrebbe che anche l'uomo condivida tale terribile condizione, e secondo me ha agito nella mente del killer di Lecce per infondere odio ed invidia. Non si può dimostrare questa cosa ovviamente, ma l'ho pensata anch'io.

InVerno

#55
Citazione di: anthonyi il 06 Ottobre 2020, 14:30:03 PMPer esperienza, comunque, posso dirti che quel male (Che sia di origine psichiatrica o spirituale) non ha nessuna gentilezza, a dispetto delle semplificazioni cinematografiche è impossibile da sradicare, anche se imparando a gestirlo (O meglio a gestire i propri pensieri e le proprie azioni anche con l'aiuto degli strumenti religiosi) è possibile tenerlo sotto controllo.
Quello che posso contestare è che le preghiere possano alterare la realtà esterna, che poi una persona facendolo avverta sensazioni positive è incontestabile e anche...superfluo. Ho avuto anche io una crisi psicotica una decina di anni fa, l'abilità di linguaggio era radicalmente alterata, utilizzavo parole per libera associazione di idee in qualcosa che potrebbe anche assomigliare alla glossolalia, sentivo il cervello come se si fosse  "ribaltato", quasi come un farebbe un solido dentro ad un liquido, e una serie di altre sensazioni difficili da descrivere, ma la sensazione di "ribaltamento" mi ha perseguitato per giorni, come se il mio equilibrio mentale fosse in mano ad un funambolo sempre in procinto di cadere, o di essere "posseduto", era così insostenibile che ho anche pensato che l'unica uscita fosse il suicidio, poi grazie a una certa esperienza nel manipolare la mia mente, mi sono ripreso. Tutto era nato non da un avvelenamento o da qualche processo chimico rintracciabile, stavo semplicemente pensando molto intensamente a qualcosa di molto importante per me. Io nella precedente risposta ti ho dato, e forse non si era capito, parecchie concessioni ai tuoi argomenti, ho concesso che esista un piano spirituale dove i demoni operino, quello che mi manca di capire è come fai a poter essere convinto si tratti di Satana e non di un qualsiasi altro demone che le altre culture identificano e scacciano con metodi completamente differenti rivolgendosi a divinità diverse, non avendo mai letto il Faust di Marlowe da cui gli esorcisti nostrani sembrano trarre a piene mani. Se si trattasse di Satana, non si compiacerebbe di ricevere  un rito pagano? Eppure se questi riti vengono tramandati è perchè evidentemente hanno una percentuale di successo che li giustifica, e la mitologia cristiana non sembra essere un sine qua non, perciò perchè Satana, compreso di tutto quel bagaglio di nozioni ad esso correlate? Per esempio la glossolalia tradizionalmente è correlta ad essere posseduti dallo Spirito Santo, nel mio caso cosa dovrei pensare? Sono stato posseduto da Satana o dallo SS?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

baylham

Ma Satana non conosce i Canti e le Operette morali di Leopardi?
E' così ignorante del fatto che la felicità è uno stato transitorio, effimero, relativo? Non c'è alcun bisogno di lui per distruggere la felicità, basta l'entropia, il divenire.
Anzi, forse Satana, o meglio il male, è necessario perché lo stato di felicità sia possibile.
Che poi i poveri diavoli non traggano un poco di felicità dalle loro azioni malvagie mi pare oltremodo insensato.


Socrate78

Comunque ognuno è LIBERO e dev'essere LIBERO anche di credere nel demonio e nei demoni, secondo me non si tratta di metafore, ma di realtà reali, che agiscono purtroppo sulla mente e sull'anima di determinate persone: gli esorcisti ad esempio testimoniano di persone che levitano sotto l'azione del maligno, che rivelano di conoscere tutti i peccati del sacerdote senza poterlo sapere naturalmente e Gesù stesso nei Vangeli si dice che aveva scacciato demoni, secondo me l'aveva fatto davvero, non si trattava di mali naturali, ma proprio di possessioni demoniache, anche se oggi si tende ad interpretare tutto in questo modo. Del resto voi non potete dimostrare proprio un bel niente, siete mossi dal pregiudizio ateista che queste cose non esistono e quindi interpretate tutto in base a quello che è un fatto di FEDE NEGATIVA, cioè che il soprannaturale demoniaco e per voi anche quello positivo (Dio) non esiste. Leopardi? Un altro ateo che aveva negato tutto ciò che era sacro, e quindi il suo ateismo lo portava a svalutare il mondo con il pessimismo cosmico, non è vero che la felicità è uno stato effimero, per quelli che sono saldi nella fede in Dio e ne compiono le opere nella vita la felicità è un'esperienza ben solida e reale.

anthonyi

Citazione di: InVerno il 07 Ottobre 2020, 11:24:54 AM


Quello che posso contestare è che le preghiere possano alterare la realtà esterna, che poi una persona facendolo avverta sensazioni positive è incontestabile e anche...superfluo.
.....
quello che mi manca di capire è come fai a poter essere convinto si tratti di Satana e non di un qualsiasi altro demone che le altre culture identificano e scacciano con metodi completamente differenti rivolgendosi a divinità diverse, non avendo mai letto il Faust di Marlowe da cui gli esorcisti nostrani sembrano trarre a piene mani.

Ciao Inverno, pensa te che la sensazione che ho io, invece, è che il combinato disposto esorcismo (Il 8/10/2007, domani fanno 13 anni) insieme a preghiere e controllo interiore nei tempi successivi mi abbiano reso capace di vedere la realtà per quello che è, quando la stessa visione era in precedenza alterata da questo "male interiore".
Convinzioni interiori direi che non ne ho. Ho un forte approccio scientifico, sostenuto anche da studi di alto livello, che più che altro mi fa porre domande, e costruire interpretazioni sulle molteplici sollecitazioni che il mio cervello trasmette alla mia coscienza.
Pensa che nel periodo iniziale, dopo l'esorcismo, rifiutavo nei miei ragionamenti di dare un nome a questa cosa che muoveva e sollecitava parti della mia mente, e del mio corpo. La chiamavo appunto cosa. Non credo, comunque, che il problema sia il nome, o la cultura dalla quale questo nome proviene. Quello che è significativo è che si tratta di qualcosa di intelligente, che elabora delle strategie ben precise, nella manipolazione della mente. Può agire producendo pensieri, distorcendo ragionamenti, facendo apparire o sentire cose inesistenti, sollecitare stimoli. In questi anni ho analizzato bene le sue reazioni, che sento nella forma di fruscii più o meno forti nella testa, reazioni al sacro(soprattutto cristiano, ma anche di altre religioni), reazioni ai miei pensieri, alle mie emozioni, alle notizie di cronaca nera (Ho ancora scolpite in mente le fortissime sollecitazioni che sentivo per il caso di Amanda Knox, che capitò poco tempo dopo il mio esorcismo, quando ero ancora "caldo", sollecitazioni talmente forti che cominciavano circa 30 secondi prima che il giornalista ne cominciasse a parlare).

InVerno

#59
Citazione di: Socrate78 il 07 Ottobre 2020, 15:40:48 PM
Comunque ognuno è LIBERO e dev'essere LIBERO anche di credere nel demonio e nei demoni, secondo me non si tratta di metafore, ma di realtà reali, che agiscono purtroppo sulla mente e sull'anima di determinate persone: gli esorcisti ad esempio testimoniano di persone che levitano sotto l'azione del maligno, che rivelano di conoscere tutti i peccati del sacerdote senza poterlo sapere naturalmente e Gesù stesso nei Vangeli si dice che aveva scacciato demoni, secondo me l'aveva fatto davvero, non si trattava di mali naturali, ma proprio di possessioni demoniache, anche se oggi si tende ad interpretare tutto in questo modo. Del resto voi non potete dimostrare proprio un bel niente, siete mossi dal pregiudizio ateista che queste cose non esistono e quindi interpretate tutto in base a quello che è un fatto di FEDE NEGATIVA, cioè che il soprannaturale demoniaco e per voi anche quello positivo (Dio) non esiste. Leopardi? Un altro ateo che aveva negato tutto ciò che era sacro, e quindi il suo ateismo lo portava a svalutare il mondo con il pessimismo cosmico, non è vero che la felicità è uno stato effimero, per quelli che sono saldi nella fede in Dio e ne compiono le opere nella vita la felicità è un'esperienza ben solida e reale.
Non hai capito come funziona l'onere della prova, chi sostiene qualcosa deve dimostrarla, non il contrario. Anzi, lo hai capito benissimo, perchè nella vita usi precisamente lo stesso principio in ogni singola decisione, ma ti fà comodo ribaltarlo solo intorno a Dio. Se io ti dicessi che conosco un albero in Giappone al piede dei quale sono seppelliti un milione di euro, tu faresti bene a chiedermi come possa dimostrarlo onde di fare un viaggio inutile, e non partire lo stesso perchè nessuno può dimostrare il contrario. L'ateismo non esiste, è un termine usato dai religiosi per perseguire con la violenza gli apostati, se dovessimo identificarci per quello in cui non crediamo o di cui siamo scettici (compreso Zeus, verso il quale sei un ateo) non finiremmo più. Invero, sono rimasto molto sorpreso anche io, che in testi antropologici e scientifici vengano riportate "levitazioni", il punto è che come dimostrano i filmati a cui questi testi fanno riferimento, è un utilizzo improprio del termine per descrivere persone che inarcano la colonna vertebrale in maniera effettivamente grottesca, ma che non ha niente a che fare con corpi che svolazzano senza toccare terra, e se vuoi sostenere il contrario, indovina, l'onere della prova spetta a te. E' brutto lo so, ma il mondo funziona così perchè altrimenti ci sarebbero una miriadi di allocchi a scavare sotto un albero in Giappone.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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