Un ateo e la sua bizzarra prova dell'esistenza di dio

Aperto da epicurus, 04 Luglio 2017, 12:38:07 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

baylham

Citazione di: epicurus il 19 Luglio 2017, 15:32:36 PM
Ovviamente non basta questo a confutare la tua argomentazione, ma è un solido indizio che questa argomentazione abbia una fallacia da qualche parte.

Da qualche parte... ma dove?
Tu non lo dici nella tua argomentazione, ma in realtà tu stai applicando una distribuzione uniforme di probabilità su un insieme infinito di eventi. Hai infiniti eventi indipendenti e affermi che a priori ognuno ha uguale probabilità. Questo è matematicamente impossibile. Questo perché non è possibile associare ad ogni evento la stessa probabilità, ed avere che la somma di infinite probabilità sia uguale a 1. In teoria delle probabilità non è infatti possibile usare gli infinitesimi (e non basta dire "ma aggiungiamo gli infinitesimi").

L'argomentazione è secondo me perfettamente fondata e sensata dal punto di vista probabilistico, non è affatto fallace in quel senso. 
Ovviamente dimostra dal punto di vista probabilistico ciò che è già presupposto nell'ipotesi, nella distribuzione di probabilità a priori assunta.

Semmai la fallacia dipende dalle impostazioni, concezioni della probabilità che vengono adottate: se tra gli assiomi si assume anche l'additività completa allora il problema non è abbordabile con quella teoria.

Se invece, come fa De Finetti, si assume tra gli assiomi della teoria probabilistica la sola additività semplice, allora è possibile affrontare questo genere di problemi, eventi aleatori infinitamente numerabili con probabilità nulla,  in modo coerente e non contraddittorio.
 

maral

Citazione di: epicurus il 19 Luglio 2017, 11:44:32 AM
Ok, poniamo "Esiste il dio della religione x", "Esiste il dio della religione y", "Esiste il dio della religione z"..... hanno tutte singolarmente proprietà del 50%? Se sì, allora che esista almeno un dio di una qualsiasi religione ha probabilità praticamente certa. Altrimenti, che probabilità avrebbero le singole?
L'errore è quello di valutare probabilità di affermazioni di ordine diverso.
"Esiste Dio" presa in generale va valutata rispetto all'affermazione "non esiste Dio" presa in generale e non nei termini particolare di ogni Dio pensabile come esistente rispetto al generale "non esiste Dio" pensato come caso unico avente la stessa probabilità infinitesima di ogni caso particolare di presunta esistenza. Se si intende il generale come somma dei casi particolari, questa assunzione va fatta per entrambe le affermazioni, non solo per quella di esistenza. In altre parole la fallacia sta nel rendere l'affermazione dell'esistenza una somma di tutte le esistenze possibili, senza considerare la non esistenza come una somma di tutte le non esistenze possibili, ma come se avesse la stessa incidenza probabilistica di un singolo caso particolare della prima.
La fallacia del ragionamento è proprio nel calcolo di probabilità di eventi considerati del tutto casuali, a cui si può aggiungere ovviamente la considerazione che l'esistenza o meno di Dio può non essere (al 50% ? :)) un fattore casuale e in tal caso non sarà a priori probabilisticamente valutabile.

Discussioni simili (2)