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Tutti filosofi.

Aperto da iano, 07 Giugno 2021, 22:24:11 PM

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iano

Non so' perché, ma mi viene in mente un mitico venditore ambulante di biglietti della lotteria a Genova.
Il suo slogan era : tutti ricchi! tutti ricchi! " ; bastava comprare da lui un biglietto della lotteria.
l'unico povero restava lui, che con quell'attività di certo non si arricchiva. :D


E allora siamo tutti filosofi se compriamo un pensiero ?
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

No, ma neppure se componiamo un pensiero. Il sapere non è a buon mercato.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

Citazione di: Ipazia il 08 Giugno 2021, 09:35:56 AM
No, ma neppure se componiamo un pensiero. Il sapere non è a buon mercato.
A meno che non riusciamo a venderlo. 😁
Perché sembra in effetti che si tenti di affermarsi vendendo i propri pensieri.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Il primo requisito di una merce è che serva a qualcosa. Vale anche per il sapere. E massimamente per il sapere filosofico la cui verificabilità è molto più incerta delle carabattole tecnologiche. Pare che la durata nel tempo sia una buona pietra di paragone ma, come rammenta un importante gerarca nazista, neppure quella è sicura al 100%.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#4
Ma il carattere del filosofo è quello di un accumulatore compulsivo, invogliato dal fatto che lo spazio contenitore sembra indefinito.
La cosa non sembra avere un senso, finché ciò che sembra superfluo non trova un uso inatteso.
Avere un attrezzo pronto all'uso risolve un problema diversamente irrisolvibile di fatto ,dovendosi costruire l'attrezzo giusto al momento.
Siamo qui per tenere i nostri attrezzi ben oliati, anche se non sappiamo se avremo mai modo di usarli.
Somiglia più ad un assicurazione a vita  contro gli eventi più improbabili, che a un biglietto della lotteria a breve scadenza.
Ciò che esclude la possibilità che diventi un giocatore è il fatto che per giocare devi prima conoscere le regole.
Un costo nascosto del biglietto della lotteria.
Anche il capire come fare a incassare l'eventuale vincita mi sembra una fatica di troppo.
L'unica possibilità di arricchirmi per me  è il dissotterrare un tesoro per il piacere di scavare in se'.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

daniele22

Buongiorno a tutti. Dato che non riesco ancora a capire in modo chiaro se le mie idee di filosofo da bar siano più o meno condivisibili, vorrei dunque proporre a tutti voi il mio biglietto della lotteria. Le istruzioni per accedervi sono contenute in 5000 parole (35 minuti di lettura circa, ma anche meno ). Gli eventuali premi saranno distribuiti dallo stato italiano non so dove e quando. Attendo almeno un paio di vostre autorizzazioni a procedere nei modi consentiti dal Forum

Phil

@daniele22

Proporre un proprio testo in un topic intitolato «tutti filosofi» mi sembra molto pertinente, tuttavia credo che, se vuoi che la tua proposta assurga ad argomento centrale di (eventuale) discussione, tu possa tranquillamente aprire un altro topic ad hoc, senza richiedere "autorizzazioni a procedere" (o intendevi "manifestazioni d'interesse"? Se così fosse, eccone una).

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