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Transumanesimo e Sini

Aperto da green demetr, 03 Novembre 2019, 22:19:04 PM

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bobmax

Citazione di: donquixote il 04 Novembre 2019, 18:27:49 PM
Citazione di: Eutidemo il 04 Novembre 2019, 13:30:41 PMCiao Ipazia :) L'uomo cominciò a diventare "tecnologico" da quando prese a scheggiare la prima selce; non c'è nessuna differenza rispetto a quando iniziò ad utilizzare la stessa selce per realizzare il primo microchip di computer. Si tratta solo di stadi successivi di maturazione tecnologica dell'"homo artifex"; niente di più e niente di meno.
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Non è così, altrimenti le scimmie che usano le pietre per rompere le noci di cocco o gli uccelli che adattano i rami secchi e li cementano con saliva e fango per costruire i nidi sarebbero assimilabili all'uomo, per non parlare dei castori che costruiscono dighe o delle termiti che innalzano grattacieli. Gli strumenti tecnologici dell'uomo assumono una valenza ontologicamente diversa da quando passano dall'essere estensioni del "fare" umano che ogni uomo è in grado di controllare e che dipende esclusivamente dalla sua volontà (come ogni castoro è in grado di costruire una diga, ogni ape una cella nel favo, ogni uccello un nido eccetera) a qualcosa di totalmente diverso che rende l'uomo dipendente e in qualche modo "estensione" dello strumento che solo pochissimi "specialisti" sono in grado di costruire, controllare e modificare (la lancia, la zappa, la carrucola o anche il mulino non sono minimamente assimilabili all'aeroplano, al computer o al telefonino).


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Ma ogni strumento, anche il più sofisticato, non è che il risultato di una serie di azioni semplici, che nulla hanno di diverso dallo scheggiare la prima selce.

Occorre certamente un'organizzazione, una collaborazione, che non sono tuttavia una prerogativa umana.
Nell'uomo la tecnica si è sviluppata enormemente (probabilmente per le corde vocali e le mani prensili con il pollice opponibile), ma la sua essenza è rimasta la medesima.

Non vi è perciò alcuna differenza ontologica tra l'azione dell'uomo e quella dell'animale (d'altronde su cosa mai si fonderebbe questa differenza?)

Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

green demetr

Rispondo un pò a tutti, sono stato abbastanza sommario prima e me ne scuso.  :'(


Sini ha fatto una critica serrata ad Heidegger, che sostanzialmente attacca il suo approccio metafisico.

Sini non si dispiace che la filosofia sia morta, anzi egli è il primo a dirlo che sia infine morta.

Questo non significa che la sua archeologia (archeologia della filosofia) non possa essere ancora utile nel nuovo mondo scientifico.

Quindi sostanzialmente propone una filosofia (che forse un giorno non si chiamerà più nemmeno così) di carattere scientifico. Ossia delle narrazioni scientifiche.

Oserei dire che si tratta di una nuova filosofia della scienza.

Infatti sono rimasto sorpreso di questo attacco frontale alla scienza, normalmente lui non li compie questi discorsi.

Credo sia solo una provocazione affinchè ognuno riprenda il fare filosofia nella maniera corretta. Ossia personalmente. E' un messaggio per una platea di ragazzi, ricordiamocelo.

Personalmente Ipazia, non Dialetticamente.  Spero ci siamo capiti al volo.


Per quanto riguarda il pensiero debole, sinceramente dovete argomentare meglio, dove lo ravvisate.

Il pensiero debole vorrei ricordare nasce in Italia con Vattimo, e viene proseguito a tutt'oggi dalla meravigliosa rivista Aut-Aut, che ultimamente si è comunque discostata da quello stesso pensiero che aveva imbracciato allora (pensiamo agli anni 70, e al suo clima temporale).

Dunque sinceramente non capisco a cosa vi riferiate (Franco).

Bobmax il contributo di Sini è per lo più a livello linguistico, ossia una storia della lingua, che si dà come storia delle prassi.

Prende presto distanza dal superamento della metafisica (ossia dal nichilismo).
( e quindi franco, sini è d'accordo con te)

Cosa che per esempio mi allontana da lui senza indugio. (e quindi ancora non ho capito a cosa punti franco!)

Ma appunto questione di scelte!

Non capisco infine cosa intendi Bobmax quando parli di eutidemo che ha i piedi bien piantati per terra.

Dipende. Approfitto anche per fare alcuni appunti a Eutidemo, entrando ben inteso nel suo discorso (che non è quello di Sini).


Anzitutto la sua definizione di uomo come specie che si trasforma è errata.

Oggi sappiamo benissimo che le modificazioni del DNA possono variare alcune parti di un  animale, ma è IMPOSSIBILE che da un pesce nasca un rettile.

Le ricerche di Darwin vanno riviste al più presto.

In questo forum vi ho più volte parlato delle nuove teorie neo-darwiniane.
Che praticamente sono costrette a fare un patto col diavolo con Gould e pensare l'evoluzione a salti.

Rimane un mistero come questo salto possa essere effettuato

Per ulteriore approfondimento vedere ancora lo stesso video che ormai dico da anni.

EVODEVO (teoria della evoluzione-devoluzione)

https://www.youtube.com/watch?v=5jpATs42GIE

************

Comunque si può apprezzare l'idea di Eutidemo, e prendere il transumanesimo come effettivamente si presenta (quello si eutidemo), ossia come pretesa di superamento biologico dello stato attuale naturale.

Sono d'accordo ovviamente con Eutidemo ma non dal lato naturale (infatti Sini critica proprio il SUPPOSTO dato naturale, e enfatizza invece la storia delle pratiche, che è poi il suo ramo filosofico, per questo ho criticato Eutidemo, forse avendo ascoltato solo il primo passo e non conoscendo Sini, ne ha tratto delle sue conclusioni, ma va bene ci stà).

Ultima risosta a Eutidemo:

cit Eutidemo
"Ma è tutto qui; sempre "umani" (o almeno "hominadae") resteremo...perchè ormai siamo "tassonomicamente" troppo specializzati, per diventare cervi!
Altrimenti, dovremmo dire che siamo già "transumani"...rispetto alla specie ominide che ci ha preceduto; almeno secondo quello che sarebbe stato il loro punto di vista!
Un saluto "

Allora visti le precauzioni per l'uso di cui sopra abbiamo parlato.

Si sono d'accordo con te!  ;)

ma infatti alla fine il transumanesimo come dice Sini è solo l'ennesima moda.

(una volta nell'800 si chiamava lammarkismo, vedi i lavori del prof. Giorgio Israel, ma sempre di quella cosa si tratta. Ossia dell'uomo ROBOT, come vado dicendo da ANNI).

Anzi diciamocelo "una stupidata!", peccato solo che questa stupidità abbia a che fare con la nostra vita del futuro.

Infine per tornare al tenere i piedi per terra di Bobmax e del bel passaggio di DonQuixote che ci ricorda anche che la tecnica è una volontà dell'essere umano.

Certo! ma il filosofo guardate che i piedi per terra ce li ha sempre!!!

Anzi fu proprio il suo carattere materiale che mi portò lontando dalla religione. (il che è un bene, anche per la religione, che ho ripreso negli ultimi anni).

Il fatto che a partire dall'avere i piedi per terra, si eserciti a guardare oltre il proprio naso NON SIGNIFICA che diventi pura astrazione.

Ripeto il video è per giovani studenti di filosofia, che devono esercitari ad una astrazione più scientifica e meno banalizzante.

L'ho postato solo per ricordare a quelli che sono contro Nietzche ed Heidegger, come questi filosofi anche se criticabili, RIMANGONO dei giganti del pensiero.

Voglio dire molti di noi sono adulti, quindi ovviamente è molto difficile cambiare paradigma di sguardo.

Ma insomma qualche riflessione a latere infine è uscita.

Quindi alla fine sono stato contento di aver aperto questo topic!!

ciao a tutti e grazie per i contributi finora postati.

Spero di non aver lasciato "indietro" alcuno.

Se per caso l'ho fatto non esitate a farmelo notare!!!

Ormai mi sono preso l'impegno....ahimè!  ;)
Vai avanti tu che mi vien da ridere

paul11

Se come dice Sini, nella modernità(Nietzsche, Husserl, Heidegger) si fa esperienza con un'altra verità, perché la verità si articola nella molteplicità dei corpi e dei discorsi, in maniera che non è traducibile in una unica verità.
E ancora: la verità non è giudizio, non è un principio di non contraddizione.
E infine: l'umano è quello da fare, non quello che è.


Gli suggerirei di prendere seriamente in considerazione di scrivere " La fenomenologia della menzogna! " E spiegare finalmente e senza chiacchiere, come l'uomo sia riuscito nei millenni a costruire quegli stessi discorsi e quegli stessi strumenti ,senza giudizio, senza non contraddizione, eppure fondando una cultura.


A margine della discussione in riferimento a Bobmax:
Nell'uomo la tecnica si è sviluppata enormemente (probabilmente per le corde vocali e le mani prensili con il pollice opponibile), ma la sua essenza è rimasta la medesima.

Non vi è perciò alcuna differenza ontologica tra l'azione dell'uomo e quella dell'animale (d'altronde su cosa mai si fonderebbe questa differenza?)


Con il "plesso" ,utilizzando il termine di Sini, su cui potrei essere d'accordo.Non è scindibile lo strumento dal discorso, in altri termini la tecnica dal linguaggio.Il superamento del limite di efficienza di ogni strumento ha sfidato l'uomo a costruire, progettare altri strumenti sempre più efficienti e quindi potenti.

Eutidemo

Ciao Green. :)
Come avevo scritto, avevo appena ascoltato i primi cinque minuti della videoconferenza (che ancora non ho avuto il tempo di completare), per cui il mio post non era affatto una critica a Sini; come mai avrei potuto criticare qualcosa che non conosco?

***
Io criticavo piuttosto l'utilizzo di una  terminologia impropriamente filosofica   ("transumanesimo", "trasvalutazione nicciana" ecc.), per inquadrare un fenomeno di mero carattere naturalistico, come la predisposizione dell'uomo, dalla preistoria ad oggi, a fare ricorso alla tecnologia per migliorare le proprie condizioni di vita; la filosofia è una cosa, ma il suo utilizzo terminologico improprio è un'altra cosa.

***
Quanto al fatto, come dici tu, che "io non abbia ancora capito cosa sia la filosofia, essendo essa l'esatto opposto di quello che io ho detto", considerato che nel mio post io non ho minimamente proposto alcuna definizione della filosofia, non riesco proprio a capire come essa possa essere "l'esatto opposto di quello che io NON ho mai detto". :D
Sotto il profilo logico-filosofico, la tua asserzione "non sequitur!"

***
Per cui attendo che tu mi dia la "tua" definizione di filosofia, perchè può anche darsi che coincida con la mia!

Un saluto! :)

green demetr

Citazione di: paul11 il 05 Novembre 2019, 01:04:34 AM
Se come dice Sini, nella modernità(Nietzsche, Husserl, Heidegger) si fa esperienza con un'altra verità, perché la verità si articola nella molteplicità dei corpi e dei discorsi, in maniera che non è traducibile in una unica verità.
E ancora: la verità non è giudizio, non è un principio di non contraddizione.
E infine: l'umano è quello da fare, non quello che è.


Gli suggerirei di prendere seriamente in considerazione di scrivere " La fenomenologia della menzogna! " E spiegare finalmente e senza chiacchiere, come l'uomo sia riuscito nei millenni a costruire quegli stessi discorsi e quegli stessi strumenti ,senza giudizio, senza non contraddizione, eppure fondando una cultura.


A margine della discussione in riferimento a Bobmax:
Nell'uomo la tecnica si è sviluppata enormemente (probabilmente per le corde vocali e le mani prensili con il pollice opponibile), ma la sua essenza è rimasta la medesima.

Non vi è perciò alcuna differenza ontologica tra l'azione dell'uomo e quella dell'animale (d'altronde su cosa mai si fonderebbe questa differenza?)


Con il "plesso" ,utilizzando il termine di Sini, su cui potrei essere d'accordo.Non è scindibile lo strumento dal discorso, in altri termini la tecnica dal linguaggio.Il superamento del limite di efficienza di ogni strumento ha sfidato l'uomo a costruire, progettare altri strumenti sempre più efficienti e quindi potenti.


Ottimo suggerimento Paul, sebbene immagino la tua fosse ironia.

Ma vedi quella storia della menzogna è stata già scritta da Nietzche.

Inoltre non capisco a cosa ti riferisca quando parli di una cultura senza giudizi e senza autocontradizioni.

Prova ad articolare meglio appena hai un pò di tempo.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

bobmax

Ciao Green Demetr

Sono convinto che Sini sia oscuro perché non crede in ciò che dice.

Non si tratta di una difficoltà dell'ascoltatore nel cercare di capire, ma proprio della mancanza di fiducia dello stesso Sini in ciò che espone!

Sini vuol fare del bene. E così propone una narrazione che ritiene possa avere effetti positivi, ma che già lui stesso sa non essere vera.

Lo spacciare una storiella per verità a fin di bene, è  pressoché inevitabile per il buon politico, che non può sempre dire la verità: il popolo può non essere pronto a riceverla. 

Ma un filosofo non se lo può permettere!
Per il filosofo esiste solo la Verità! 

Già attribuirgli il tentativo di una filosofia della scienza dimostra il suo fallimento.
La filosofia non è mai di qualcosa!

E così Sini, con tutte le sue buone intenzioni, non fa che cercare di corrompere le giovani menti...
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Citazione di: bobmax il 04 Novembre 2019, 23:41:04 PM
Citazione di: donquixote il 04 Novembre 2019, 18:27:49 PM
Citazione di: Eutidemo il 04 Novembre 2019, 13:30:41 PMCiao Ipazia :) L'uomo cominciò a diventare "tecnologico" da quando prese a scheggiare la prima selce; non c'è nessuna differenza rispetto a quando iniziò ad utilizzare la stessa selce per realizzare il primo microchip di computer.[/size] Si tratta solo di stadi successivi di maturazione tecnologica dell'"homo artifex"; niente di più e niente di meno.

Non è così, altrimenti le scimmie che usano le pietre per rompere le noci di cocco o gli uccelli che adattano i rami secchi e li cementano con saliva e fango per costruire i nidi sarebbero assimilabili all'uomo, per non parlare dei castori che costruiscono dighe o delle termiti che innalzano grattacieli. Gli strumenti tecnologici dell'uomo assumono una valenza ontologicamente diversa da quando passano dall'essere estensioni del "fare" umano che ogni uomo è in grado di controllare e che dipende esclusivamente dalla sua volontà (come ogni castoro è in grado di costruire una diga, ogni ape una cella nel favo, ogni uccello un nido eccetera) a qualcosa di totalmente diverso che rende l'uomo dipendente e in qualche modo "estensione" dello strumento che solo pochissimi "specialisti" sono in grado di costruire, controllare e modificare (la lancia, la zappa, la carrucola o anche il mulino non sono minimamente assimilabili all'aeroplano, al computer o al telefonino).

Ma ogni strumento, anche il più sofisticato, non è che il risultato di una serie di azioni semplici, che nulla hanno di diverso dallo scheggiare la prima selce.

Occorre certamente un'organizzazione, una collaborazione, che non sono tuttavia una prerogativa umana.
Nell'uomo la tecnica si è sviluppata enormemente (probabilmente per le corde vocali e le mani prensili con il pollice opponibile), ma la sua essenza è rimasta la medesima.

Non vi è perciò alcuna differenza ontologica tra l'azione dell'uomo e quella dell'animale (d'altronde su cosa mai si fonderebbe questa differenza?)

Abbandonare il pensiero dialettico rifugiandosi nel pensiero monodimensionale ha questi esiti nefasti. Non mi resta che concordare con donquixote. L'ape e l'architetto. Il superamento è qualitativo non solo quantitativo. Nel bene e nel male. L'aldilà meglio lasciarlo ai teologi. ll transumanare resta problema antropologico non banalizzabile, che ridefinisce nel tempo antropologico i concetti cardine di verità, oggettività, scienza, tecnica, filosofia, etica, valori, utilità,...

Conservando l'antiquariato, certamente, perchè qualche ferro vecchio riesce ancora ad aprire il sesamo del presente allargando gli orizzonti del futuro (la moda è non saperlo, reinventando il già inventato, generalmente banalizzandolo). In ciò sta il grande spettacolo. Ma è Eraclito, non palingenesi, che lascio volentieri anche questa ai teologi.

Citazione di: green demetrMa vedi quella storia della menzogna è stata già scritta da Nietzche.

Volevo dirlo io ma green ha anticipato. FN vi ha aggiunto la sua modica dose, da storicizzare postumamente. Ma per la trasvalutazione in cui ancora siamo quella storia della menzogna basta e avanza. Perfino contro FN medesimo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

green demetr

Citazione di: Eutidemo il 05 Novembre 2019, 06:18:08 AM
Ciao Green. :)
Come avevo scritto, avevo appena ascoltato i primi cinque minuti della videoconferenza (che ancora non ho avuto il tempo di completare), per cui il mio post non era affatto una critica a Sini; come mai avrei potuto criticare qualcosa che non conosco?

***
Io criticavo piuttosto l'utilizzo di una  terminologia impropriamente filosofica   ("transumanesimo", "trasvalutazione nicciana" ecc.), per inquadrare un fenomeno di mero carattere naturalistico, come la predisposizione dell'uomo, dalla preistoria ad oggi, a fare ricorso alla tecnologia per migliorare le proprie condizioni di vita; la filosofia è una cosa, ma il suo utilizzo terminologico improprio è un'altra cosa.

***
Quanto al fatto, come dici tu, che "io non abbia ancora capito cosa sia la filosofia, essendo essa l'esatto opposto di quello che io ho detto", considerato che nel mio post io non ho minimamente proposto alcuna definizione della filosofia, non riesco proprio a capire come essa possa essere "l'esatto opposto di quello che io NON ho mai detto". :D
Sotto il profilo logico-filosofico, la tua asserzione "non sequitur!"

***
Per cui attendo che tu mi dia la "tua" definizione di filosofia, perchè può anche darsi che coincida con la mia!

Un saluto! :)

Ciao Eutidemo, forse non ti sei accorto, ma ho risposto meglio al tuo post poco sopra, prescindendo da quello che ti avevo scritto nel primo post. (si avevo capito che l'avevi visto solo nelle parti iniziali!  ;)   infatti ho corretto la mia posizione  :) )

Per tornare a quel primo intervento mio, mi riferivo alla questione scientifica.
La filosofia non si limita diciamo a fornire degli spazi di certezza, ma significativamente si interroga su quegli spazi di certezza, fino a farli diventare terreno di dubbio e ripensamento.
E sarebbe il senso generale che Sini tenta di far capire a delle giovani menti, che come all'epoca ho testato sono ormai completamente dentro il mondo scientifico.
Non si parla di Kant come una volta si faceva, si parla di scienza, di natura di ecologia. Si sta perdendo cioè completamente il livello di messa in dubbio dei saperi.
Cosa necessaria affinchè si torni a domandare di filosofia con molto più rigore.
Il che tra parentesi è anche quello che la scienza gli chiede di fare.
Lasciando da parte che la scienza nasce dalla filosofia, ormai temo che quello sia un lontano ricordo.
E' proprio a partire insomma dal discorso dei giovani che Sini intrattiene questa lezione, veramente molto ostica.
Di solito nell'adulto vi è stata una lotta per riconoscere i propri valori, nel giovane sembra esserci una accettazione della verità così come è detta. Senza ragionarci sopra.
Penso per questo che in questa conferenza sia stato insolitamente provocatorio.


Comunque sul discorso generale che hai fatto ti confermo che mi sembra che siamo d'accordo come scritto qualche post sopra questo.
Aspetto feed back.

Cosa è la filosofia per me?
Per me è sempre stato un demone redentore. Un demone che chiarifica ogni mio dissidio interiore. Una compagna di vita in una sola parola.
Ma non credo c'entri molto con quanto finora ci siamo detti.

Ciao!  ;)
Vai avanti tu che mi vien da ridere

bobmax

Sono convinto che Eutidemo abbia i piedi per terra (scusami Eutidemo se ti nomino in terza persona) perché la sua fede nella Verità lo porta a non volersi ingannare. E perciò a indagare con la maggior lucidità possibile quello che c'è.

Questo non significa affatto conoscere la verità, anzi! Ma è indispensabile per inoltrarsi nel mondo alla sua ricerca.

Eutidemo mi ricorda il buon dottore nel romanzo "La peste" di Camus.
Lui vuol fare del bene e rimane in città ad aiutare i malati, mentre la moglie muore lontana.
E alla fine del romanzo si ritrova ad osservare da una terrazza la vita che riprende a scorrere finita la peste.

A vederlo mi si stringe il cuore.
E vorrei gridargli, no! Non abbatterti perché ancora non conosci la Verità!
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

green demetr

Citazione di: bobmax il 05 Novembre 2019, 09:58:10 AM
Ciao Green Demetr

Sono convinto che Sini sia oscuro perché non crede in ciò che dice.

Non si tratta di una difficoltà dell'ascoltatore nel cercare di capire, ma proprio della mancanza di fiducia dello stesso Sini in ciò che espone!

Sini vuol fare del bene. E così propone una narrazione che ritiene possa avere effetti positivi, ma che già lui stesso sa non essere vera.

Lo spacciare una storiella per verità a fin di bene, è  pressoché inevitabile per il buon politico, che non può sempre dire la verità: il popolo può non essere pronto a riceverla.

Ma un filosofo non se lo può permettere!
Per il filosofo esiste solo la Verità!

Già attribuirgli il tentativo di una filosofia della scienza dimostra il suo fallimento.
La filosofia non è mai di qualcosa!

E così Sini, con tutte le sue buone intenzioni, non fa che cercare di corrompere le giovani menti...


Bobmax si ho capito quello che intendi dire, ma addirittura corrompere le giovani menti come fosse un Socrate qualsiasi (che invece il lato politico ce l'aveva bene in mente)!

E' vero la verità in Sini non è mai contemplata fino in fondo.
Ma infatti lo dice a metà lezione "attenzione ora quello che vi dirò non dovrei dirvelo, proprio rispetto a quanto detto prima" ossia che la verità è dento i discorsi.

Ma lui non sta facendo un discorso dialogico, la sua è una lezione.
E così sarebbe una lezione in solitudine.

Mentre la filosofia è quel nesso tra discorsi che si trasmettono un sapere concordato.

Non è che la verità non esista, è che la verità filosofica è sempre quella verità all'interno di una comunità che decide che quella verità sia tale.
Ma il vero passaggio importante che non ha riportato in questa lezione, è che questa verità è solo una soglia a cui la storia deciderà se aderire o meno.

Perciò la verità è un transito
tra una generazione ed un altra.

Sta alla bravura dell'una e dell'altra stare dentro il presente a cavallo tra passato e futuro.

E' una filosofia che perciò fa i conti col nostro morire, e con la traccia che lasciamo di noi stessi.

Non è una verità facilmento afferrabile, se non addirittura inafferabile.
Ma questa tua ( e non solo tua, molti ex-studenti se ne lamentano) visione di un Sini approssimativo o poco incisivo a livello filosofico, è a mio modo di vedere eccessiva.

Certo forse nel transito non riusciamo più a vedere la verità.
Ma perchè questa verità sia tale è necessario ritornare a questionare quella verità.

La verità è sempre presunta. Financo quella deduttiva (dal meccanicismo al quantismo).

Bisogna sempre ridefinire le coordinate di riferimento.

Io non credo che Sini sia soltanto il transito, credo si sopratutto la traccia.

Certo in periodi di cambio degli assetti umani, o di crisi economiche come la nostra, tu vorresti una filosofia più sicura. Lo capisco, ma non è che Sini ogni tanto non provi a essere realista, come quando recentemente è stato messo nelle classe dei saggi da parte del sindaco di Milano.
Per poi tornare al pubblico con la coda tra le gambe.

E' ovvio! il politico e il filosofico non sembrano proprio competergli.
Vogliamo fargliene una colpa?

Io continuo a vederelo come il massimo filosofo Italiano.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

bobmax

@Ipazia 

Dialettica à la carte!
Un po' di materialismo condito da un po' di spiritualismo quanto serve... E il gioco è fatto!

Quando la realtà materiale finisce di risultare troppo brutta per essere affrontata...

Così il libero arbitrio esiste di certo! Su che base non si sa, ma "deve" esistere...

E intanto il nichilismo, di cui non si comprende neppure l'essenza, avanza.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

green demetr

Citazione di: bobmax il 05 Novembre 2019, 10:17:33 AM
Sono convinto che Eutidemo abbia i piedi per terra (scusami Eutidemo se ti nomino in terza persona) perché la sua fede nella Verità lo porta a non volersi ingannare. E perciò a indagare con la maggior lucidità possibile quello che c'è.

Questo non significa affatto conoscere la verità, anzi! Ma è indispensabile per inoltrarsi nel mondo alla sua ricerca.

Eutidemo mi ricorda il buon dottore nel romanzo "La peste" di Camus.
Lui vuol fare del bene e rimane in città ad aiutare i malati, mentre la moglie muore lontana.
E alla fine del romanzo si ritrova ad osservare da una terrazza la vita che riprende a scorrere finita la peste.

A vederlo mi si stringe il cuore.
E vorrei gridargli, no! Non abbatterti perché ancora non conosci la Verità!

Guarda che a Eutidemo gli vogliamo bene!

Purtroppo ultimamente non riesco a leggere i suoi illuminanti passaggi sulle cose giuridiche. Ma ricordo con piacere le vecchie discussioni.

Cioè la legge Segre è passata senza essere votata dalla destra.....quanto può essere grave??? Stiamo parlando di cose legate all'olocausto!!
Posso capire (per finta ma non comprendo comunque) che oggi il giovane lo faccia per goliardia (caso Balotelli), ma l'adulto?
Per non parlare del filosofo: Fusaro è completamente uscito di senno.

La verità a volte svia anche le menti più brillanti.
Non vedete come nella gente monti un odio incredibile? Non è forse l'insieme delle prassi a renderlo possibile?

Sono avvilito.

Scusate l'off topic!  :'(
Vai avanti tu che mi vien da ridere

bobmax

Alcuni anni fa, andai ad una sua conferenza che seguiva la stessa traccia di questa (a furia di stare nel pubblico manca il tempo per meditare...).

In coda, dopo sperticate lodi da parte del pubblico, sono intervenuto osservando come il suo discorso fosse sostanzialmente materialista, senza alcuna considerazione dell'incomprensibile Trascendenza.

E lui cosa replicò?

Che la Trascendenza è comprensibilissima!
Seguito dall'applauso della sala.

Questo per dare un'idea della devastazione a cui giunge il pensiero che perde la propria fede nella Verità.

Ma i prodromi vi erano già tutti. Tipici di chi parla di scienza e non ne ha neppure una vaga idea.

Come quando confonde la probabilità con il caso.

Sì probabilmente è il maggior filosofo italiano, e questo la dice lunga su come siamo conciati...
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Sariputra

Citazione di: bobmax il 05 Novembre 2019, 12:01:27 PMAlcuni anni fa, andai ad una sua conferenza che seguiva la stessa traccia di questa (a furia di stare nel pubblico manca il tempo per meditare...). In coda, dopo sperticate lodi da parte del pubblico, sono intervenuto osservando come il suo discorso fosse sostanzialmente materialista, senza alcuna considerazione dell'incomprensibile Trascendenza. E lui cosa replicò? Che la Trascendenza è comprensibilissima! Seguito dall'applauso della sala. Questo per dare un'idea della devastazione a cui giunge il pensiero che perde la propria fede nella Verità. Ma i prodromi vi erano già tutti. Tipici di chi parla di scienza e non ne ha neppure una vaga idea. Come quando confonde la probabilità con il caso. Sì probabilmente è il maggior filosofo italiano, e questo la dice lunga su come siamo conciati...

E tu vai a fare 'ste domande in un consesso di filosofi attuale?  ;D  ;D 
Eri quasi a rischio linciaggio...
Complimenti per il coraggio , comunque.
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

bobmax

Citazione di: Sariputra il 05 Novembre 2019, 12:16:32 PM
Citazione di: bobmax il 05 Novembre 2019, 12:01:27 PMAlcuni anni fa, andai ad una sua conferenza che seguiva la stessa traccia di questa (a furia di stare nel pubblico manca il tempo per meditare...). In coda, dopo sperticate lodi da parte del pubblico, sono intervenuto osservando come il suo discorso fosse sostanzialmente materialista, senza alcuna considerazione dell'incomprensibile Trascendenza. E lui cosa replicò? Che la Trascendenza è comprensibilissima! Seguito dall'applauso della sala. Questo per dare un'idea della devastazione a cui giunge il pensiero che perde la propria fede nella Verità. Ma i prodromi vi erano già tutti. Tipici di chi parla di scienza e non ne ha neppure una vaga idea. Come quando confonde la probabilità con il caso. Sì probabilmente è il maggior filosofo italiano, e questo la dice lunga su come siamo conciati...

E tu vai a fare 'ste domande in un consesso di filosofi attuale?  ;D  ;D
Eri quasi a rischio linciaggio...
Complimenti per il coraggio , comunque.

Grazie, ma non penso si tratti di coraggio...
È il demone, che interviene e fa quello che vuole.

Mi è capitato tante volte di intervenire e suscitare irritazione se non addirittura avversione.

Ma è più forte di me...
Appunto, il demone.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

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