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Teoria del caos.

Aperto da iano, 07 Giugno 2021, 22:51:36 PM

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iano

Di solito viene introdotta con l'esempio del battito d'ali di una farfalla che genera un uragano, in stile perfettamente  deterministico, seppur volutamente  paradossale, e quindi forse fuorviante.
La teoria ci dice che un mondo perfettamente deterministico non è perciò perfettamente prevedibile.
Chi può infatti prevedere che a una farfalla si possa imputare un uragano, seppure ciò non possa escludersi a priori?
Se possiamo descriverlo mediante una equazione la teoria ci dice che il mondo è prevedibile , a meno dell'errore sperimentale con cui determiniamo le variabili dell'equazione, fin tanto che le soluzioni dell'equazione varino in un range dimensionale tanto più simile a quello in cui si muovono le variabili dell'equazione, e quanto più lontano a quello del range in cui varia l'errore.
Quando ciò non avviene il risultato è il caos, cioè un mondo prevedibile solo in teoria, ma non di fatto.
La scienza quindi si è appropriata a modo suo del caos contrapponendolo di fatto al caso.
A naso però direi che la storia del caos non coincide con quella del determinismo.
Rimane comunque affascinante il come si riescano a convertire i termini a un diverso significato alla bisogna, snaturandoli nel precisarli, perché magari la nostra percezione del caos, per quanto vaga e confusa, di certo non coincide con la precisa definizione che ne da' la teoria,  che allo stesso tempo può apparirci però convincente e accettabile.

Non è propriamente questo il compito che si propone la teoria, ma di fatto ci da' una definizione ricevibile della "confusa" idea del caos.
A volte sembra davvero che gli scienziati rubino il mestiere ai filosofi, sarà magari perché  tutti comunque uomini siamo, alla fine.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

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