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Sulla comunità

Aperto da Ultima, 05 Febbraio 2021, 11:20:29 AM

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green demetr

Davintro, si d'accordo la società come messa a fuoco degli ideali dei gruppi.

Ma siccome è una tematica per me importantissima, voglio ricordare a tutti, e anche a te, ovvio, che la comunità, ovvero il discorso sulla comunità, si è arreso alla sua implosione ideologica. La decostruzione della scuola di francoforte degli anni 70, è poi venuta, nei pochi che l'hanno voluta accogliere, andata a sbattere contro le scogliere del diritto.
Che fosse per via intellettuale (La questione dell'ideologia come potere) o del diritto (la questione del confine, del nomos), a livello storico (quello che conta) è comunque valsa la caduta del pensiero ideologico (poi detto così), ossia il fallimento della politica partitocratica, fino all'attuale crisi della politica tout court.

Certamente i temi che Ultima tira in ballo sono secondari rispetto a quelli delimitati dalla teologia politica.
Ma di fatto sarebbero stati invece interessanti se il background di cui parlava fosse stato quello di un autrice di fantasy.
Infatti sarebbe stato il delirio, le paure di quell'autrice ad aver illuminato la storia letteraria, ovvero la questione della comunità sarebbe andata indietro ai miei ventanni, dove veramente la questioni dell'implosione, furono quelle del complotto, del tradimento, e del poli-amore.
Purtroppo il background che ci viene proposto è quello di un gioco RPG!! :D :D
Che al massimo utilizzerà le paure preconcette, ossia addirittura imposte, che questa miserabile società autofaga continua a darsi. (non esiste l'autorialità letteraria, solo il deplorevole capitalismo)
Dunque non c'è dialogo con Ultima. E il giudizio è dunque negativo.

E in fin dei conti viator temo abbia ragione...stiamo rispondendo ai vaneggiamenti della nuova gioventù remissiva e incapace di pensare.

Quello che vogliono è pollice su, pollice giù....ebbene io dico pollice giù! :D
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Ipazia

Citazione di: green demetr il 08 Febbraio 2021, 00:18:23 AM
Davintro, si d'accordo la società come messa a fuoco degli ideali dei gruppi.

Ma siccome è una tematica per me importantissima, voglio ricordare a tutti, e anche a te, ovvio, che la comunità, ovvero il discorso sulla comunità, si è arreso alla sua implosione ideologica. La decostruzione della scuola di francoforte degli anni 70, è poi venuta, nei pochi che l'hanno voluta accogliere, andata a sbattere contro le scogliere del diritto.
Che fosse per via intellettuale (La questione dell'ideologia come potere) o del diritto (la questione del confine, del nomos), a livello storico (quello che conta) è comunque valsa la caduta del pensiero ideologico (poi detto così), ossia il fallimento della politica partitocratica, fino all'attuale crisi della politica tout court.

Restano i fantasmi, i giochi di ruolo, evirati però dell'innocenza cara ad Eraclito, quindi del tutto inadatti a signoreggiare il loro tempo. Tacito parlava di deserto, i contemporanei di grande reset. Gioco per gioco, resta da scoprire che carte in mano hanno i resettatori.  Restando in superficie, senza immergersi troppo, come conviene al saggio in tempi di acque torbide.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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