Sull'assurdità del Complottismo

Aperto da daniele22, 21 Marzo 2023, 21:31:00 PM

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davintro

Citazione di: Ipazia il 26 Marzo 2023, 16:21:02 PMDa quando Essere, Dio, anima e trascendente sono diventati Scienza, diciamo da Kant in poi, la filosofia, se vuole sopravvivere come sapere attivo, non antiquario, deve confrontarsi con questa nuova, totalizzante e sussuntrice, categoria metafisica.

Questioni come il fideismo scientista e l'anatema (anti)complottista non riguardano l'epistemologia, ma la visione del mondo, e quindi vanno affrontate in sede filosofica.

Perché la covidemia ? Perché è la parte ideologica della epidemia influenzale e la ferita maggiore che essa ha inferto alle coscienze è di tipo metafisico, non fisico. Nel quale ultimo aspetto, apparentemente più "scientifico", ha scontato tutti i pregiudizi e orrori dell'ideologia che ha cercato di imporre, violando fondamenti della dignità umana attinenti all'etica ed in particolare alla bioetica, argomenti squisitamente filosofici.

Rimane comunque la sezione spirituale, in cui è possibile, senza interferenze, che sarebbero di cattivo gusto, confrontarsi sui temi trascendenti della metafisica "tradizionale".

Kant non ha mai preteso di sostituire la metafisica con la "Scienza". La sua critica gnoseologica mirava (erroneamente secondo me) a squalificare la metafisica come discorso razionale, limitandolo a una fede che poi restava peraltro necessaria a supportare la morale nei suoi postulati, cosa ben diversa dal negare in generale le sue pretese di verità sostituendole con quelle delle scienze. Sostenere l'impossibilità di fondare le verità della metafisica su base razionale non implica affatto negarle in assoluto come verità. Il tentativo di sostituzione della filosofia con la scienza è successivo, riguarda il Positivismo ottocentesco, che per farlo però finisce (di fatto auto-contraddicendosi) a utilizzare categorie metafisiche come una visione totalizzante della storia, come in Comte, per cui si ritiene l'uomo capace di poter immaginare tutto il corso della storia e prevederne gli esiti sulla base di un'idea di progresso lineare in cui la scienza (sociologia in particolare) avrebbe, eliminando via via gli "errori" della religione e della metafisica, prodotto un'epoca di piena felicità e realizzazione per l'umanità, col calendario degli scienziati che sostituisce quello dei santi. Evidente come una concezione della storia di tal genere presupponga uno sguardo che la osserva dall'esterno, per poterla cogliere nelle sue tendenze complessive, e questo sguardo dall'esterno, cioè metafisico, non è altro che la riproposizione del paradigma provvidenzialista cristiano (seppur secolarizzato), di modo che, nell'assumere un punto di vista religioso e metafisico sulla storia, e contemporaneamente, rigettando la religione e metafisica in favore della scienza, il positivismo cade necessariamente nell'invalidare i suoi stessi presupposti.

Ho sempre considerato la sezione "spiritualità" del forum come lo spazio dove discutere del fenomeno religioso/spirituale nei suoi aspetti più strettamente fideistici e sentimentali, e dunque ben distinti dalla metafisica, che invece approccia i contenuti teologici in chiave di argomentazione razionale, e per questo perfettamente in linea all'interno della sezione filosofica. E nel riconoscere la netta differenza tra una concezione filosofica di Dio come può essere quella di Cartesio o argomentata con prove alla Tommaso d'Aquino e la religione come fede nei miracoli, veggenti, apparizioni ecc. non è nemmeno necessario essere credenti. Proprio stamattina vedevo su Youtube un video di Piergiorgio Odifreddi, ateo convinto e militante, che interpellato sul fenomeno di una statua della Madonna che sembrerebbe piangere, ribadiva la necessità di separare un livello nobile, intellettuale, filosofico della religione (elitario, avendo probabilmente in testa tra gli altri il suo amico Ratzinger) e la religiosità popolare che necessita di fede in fatti come miracoli, riconosceva l'impossibilità di ridurre la religione a fenomeni di superstizione e credulità popolare, di ridurre, parole sue "la spiritualità con lo spiritismo"(anche perché, aggiunta mia, è puro materialismo ritenere che entità extra-mondane come Dio o anime dei morti possano rendersi visibili ai 5 sensi del corpo umano, anziché rispettare la spiritualità per quel che è, dimensione di cui avere un'esperienza puramente interiore e intelligibile, e non corporea, con modalità ben distinte da quelle fisiche a cui invece il veggente la riporta). Se uno che, a modo suo, ha sempre combattuto culturalmente la religione, ne riconosce la complessità tale da non poterla ridurre a un fideismo superstizioso, direi che forse ci si può fidare...

Claudia K

Citazione di: Ipazia il 26 Marzo 2023, 17:53:18 PMQuello che c'entra Brusaferro con Speranza. Una faccia, una razza.
Tipico esempio , questo, di rigore intellettuale teso alla ricerca della Verità: questi sì che sono argomenti! 

OT : pensare che per mio costume ho rinunciato alla stessa battuta  (ritenendola davvero bassina) , laddove sarebbe stata d'incanto, nell'assimilare le facce dei gemelli Giovanardi!  :))

Ipazia

@davintro

Affermare le pretese metafisiche dello scientismo e la divinizzazione della Scienza non comporta una automatica condivisione di tale processo, bensì la necessità di confrontarsi con esso in tutte le situazioni, sempre più opprimenti, in cui tale feticcio viene (im)posto. La critica filosofica ha un nuovo, ingombrante, soggetto metafisico con cui confrontarsi, oltre il soggetto trascendente della tradizione filosofico-religiosa.

La metafisica ha aperto il suo raggio d'azione e non può ignorare le velleità metafisiche della numificata Scienza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Claudia K

Citazione di: Ipazia il 26 Marzo 2023, 19:17:41 PMLa metafisica ha aperto il suo raggio d'azione e non può ignorare le velleità metafisiche della numificata Scienza.
Pensando al complottismo viene spontaneo (a me) il dubbio opposto : che sia la metafisica (quando non addirittura la sola Storia della metafisica) ad avere velleità scientifiche.

davintro

Citazione di: Ipazia il 26 Marzo 2023, 19:17:41 PM@davintro

Affermare le pretese metafisiche dello scientismo e la divinizzazione della Scienza non comporta una automatica condivisione di tale processo, bensì la necessità di confrontarsi con esso in tutte le situazioni, sempre più opprimenti, in cui tale feticcio viene (im)posto. La critica filosofica ha un nuovo, ingombrante, soggetto metafisico con cui confrontarsi, oltre il soggetto trascendente della tradizione filosofico-religiosa.

La metafisica ha aperto il suo raggio d'azione e non può ignorare le velleità metafisiche della numificata Scienza.
Penso sia opportuna una distinzione fondamentale e cercare di superare forse un equivoco. Quando io contesto il portare argomenti tratti dai risultati delle scienze naturali per discutere in sede filosofica, non sto affatto contestando la legittimità filosofica di critica e riflessione sulla scienza intesa nella sua generalità. La riflessione sulla scienza, sui suoi limiti e possibilità è un classico tema della filosofia, e non c'è da aspettare Galilei o Kant, sin dai tempi dell'egemonia della metafisica classica i filosofi hanno dibattuto sul problema dei rapporti tra piano sensibile e intelligibile della conoscenza, del rapporto fisica-metafisica ecc. Ma un conto è riflettere sulla scienza a partire dalla comprensione del senso essenziale, generale del suo metodo, dei propri contenuti di sapere per valutarne i limiti e le possibilità, le relazioni col piano della vita umana nel suo complesso, un altro entrare nel merito dei risultati scientifici, conseguenti all'applicazione del metodo stesso. La filosofia necessita della prima cosa, non della seconda (se non questa, come interessante stimolo a focalizzare l'attenzione del filosofo su determinati temi). Non necessita di conoscere i risultati delle scienze per individuare l'essenza dell'oggetto attorno cui esse delimitano il loro ambito di ricerca, e del metodo a partire da cui poter riconoscere i confini epistemici del campo entro cui quella scienza particolare può presumere di indagare in modo razionale la verità. Questo lavoro di mappatura, di trascrizione dei confini dei singoli ambiti di sapere è compito peculiare del filosofo, vedi il progetto husserliano fenomenologico di tracciare ontologie regionali, di far emergere il senso universale delle tipologie di realtà a cui le varie scienze sono riferite. Il filosofo può fare questo nella stessa misura in cui chiunque, pur non essendo avvocato o dentista, senza possedere le specifiche competenze del mestiere, può comprendere il senso generale di questi mestieri per la società al punto da rendersi conto che quando ha mal di denti è dal dentista che bisogna andare, e se si ha un problema legale dall'avvocato. E anzi, è proprio restando nelle argomentazioni dei risultati scientifici che sarebbe invece impossibile rendersi conto dei limiti e delle possibilità delle scienze stesse, per il semplice motivo che il riconoscimento dei limiti della scienza presuppone il riconoscimento di un piano di realtà oltre il limite della scienza stessa, e ciò presuppone l'intuizione di tale piano di realtà, dunque un punto di vista sovra-scientifico, vale a dire filosofico.

Ipazia

Mi pare un modo riduttivo di intendere la filosofia. Sarebbe come limitare la critica delle religioni ai testi sacri senza potersi occupare del tipo di organizzazioni religiose che da quei testi sono nate, spesso discordanti tra loro per motivi che oltrepassano la sfera teorica.

Con la scienza scientistizzata la critica filosofica è ancor più costretta ad entrare nei meandri del funzionamento delle singole discipline, se non altro per motivi etici, di fronte ad una scienza medica o sociale che vuole imporre alla filosofia la sua visione del mondo. Piacerebbe anche a me un mondo di politici che fanno i politici e scienziati che fanno solo ricerca, ma mi trovo invece politici e scienziati che pretendono di legiferare in campo etico e quindi, quantomeno, mi devo chiedere con quale legittimazione lo fanno. I risultati delle scienze, e di alcune in particolare, cambiano i modi di vita e i contesti valoriali ben oltre l'ambito specialistico di cui si occupano e talvolta lo fanno con arroganza, propria di un'ideologia totalitaria che non fa prigionieri.

Abbiamo interlocutori per i quali non esistono piani di realtà oltre il limite della scienza stessa e quindi non resta che difendere i propri spazi vitali, anche teoretici, o soccombere.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

davintro

Citazione di: Ipazia il 27 Marzo 2023, 00:20:25 AMMi pare un modo riduttivo di intendere la filosofia. Sarebbe come limitare la critica delle religioni ai testi sacri senza potersi occupare del tipo di organizzazioni religiose che da quei testi sono nate, spesso discordanti tra loro per motivi che oltrepassano la sfera teorica.

Con la scienza scientistizzata la critica filosofica è ancor più costretta ad entrare nei meandri del funzionamento delle singole discipline, se non altro per motivi etici, di fronte ad una scienza medica o sociale che vuole imporre alla filosofia la sua visione del mondo. Piacerebbe anche a me un mondo di politici che fanno i politici e scienziati che fanno solo ricerca, ma mi trovo invece politici e scienziati che pretendono di legiferare in campo etico e quindi, quantomeno, mi devo chiedere con quale legittimazione lo fanno. I risultati delle scienze, e di alcune in particolare, cambiano i modi di vita e i contesti valoriali ben oltre l'ambito specialistico di cui si occupano e talvolta lo fanno con arroganza, propria di un'ideologia totalitaria che non fa prigionieri.

Abbiamo interlocutori per i quali non esistono piani di realtà oltre il limite della scienza stessa e quindi non resta che difendere i propri spazi vitali, anche teoretici, o soccombere.
Meglio avere un'idea riduttiva, ma ben chiara e delimitata, della filosofia piuttosto che esasperarne l'allargamento di prospettiva al punto da arrivare a considerare i filosofi come degli aspiranti tuttologi che presumono di potere entrare in concorrenza nella valutazione dei risultati specifici delle scienze con i ricercatori con anni di studio ed esperienza alle spalle, non tenendo conto  dei confini epistemici. Se tanta gente, purtroppo, si forma una cattiva immagine dei filosofi, è anche per colpa degli atteggiamenti di alcuni di questi, alla Cacciari o Fusaro, che vanno in tv e invece di occuparsi dei temi specificatamente attinenti alla filosofia (metafisica), pretendono di parlare di vaccini o entrare nel merito degli studi scientifici pensando di saperne più degli scienziati stessi. Questa è solo pessima pubblicità per la filosofia, che viene presentata come un atteggiamento supponente che, partendo da una prospettiva astratta e generica, pretende di poter parlare di tutto senza rispetto per le specializzazioni. Di fronte a questo scenario quello che va fatto che per far cessare il conflitto tra scienza e filosofia è quello di ribadire con forza la distinzione dei campi d'indagine, ribadire che la filosofia non si occupa di "tutto" (semmai di "totalità", che è una cosa diversa), ma, come ogni altra forma di sapere, ha un proprio contenuto specifico, la sfera del sovrasensibile e dei princìpi primi dell'Essere, lasciando alle scienze naturali la piena legittimità sulle cause seconde, terze ecc. 

Ipazia

#112
Cacciari e Fusaro fanno politica e non entrano nel merito della ricerca scientifica, ma delle panzane spacciate per scienza. La covidemia ne ha spacciate di così grossolane che si sbufalavano da sole in tempo quasi reale. Non mi pare che nessuno di loro sia entrato negli aspetti più tecnici di tali panzane, passando la parola a virologi, epidemiologi, biologi, endocrinologi, oncologi,... indipendenti, la trattazione delle bufale rivelabili nelle propalate cause seconde, terze, ecc. da parte della comunità scientifica politicamente "corretta" (vedi eloquio Speranza-Brusaferro).

Cacciari e Fusaro possono anche aver dedotto elementi di "filosofia della prassi", etica e politica, da questo bailamme affaristico-politico-tecnoscientifico, ma senza mai sostituirsi agli specialisti delle questioni tecnoscientifiche criticate. Lo hanno fatto nella legittima espressione della loro specializzazione filosofico-politica. Tirando l'acqua al loro mulino, e su questo si può discutere e non concordare.

Di metafisico in questa vicenda c'è davvero poco che vada oltre una bulimica volontà di potenza degenerata in affarismo becero e inumano. Su questo la filosofia ha molto da dire. A partire da Ippocrate e dai principi etici fondamentali, che "non sono d'oggi, non di ieri, vivono sempre, nessuno sa quando comparvero né di dove."
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

L',uomo cerca sempre dei contenitori prima ancora dei contenuti.
Questo ha dato  origine alle ideologie e,in generale,alla cultura fatta di sistemi chiusi andati poi in entropia .
Una cultura aperta non sceglie partigianerie, orti e palazzi,strade o laboratori ma PENSA E RAGIONA in base ai dati,ai fatti e ai risultati 
Nel caso dei vaccini,ad esempio, DATI,FATTI E RISULTATI sembrano comunque confermarne una relativa validità.
Dunque,io  non mi sono vaccinato per le ragioni che ho spiegato,non ho avuto problemi di COVID e sono contento.
Conosco persone che si sono vaccinate senza alcuna reazione,altre meno,qualcuna di più, .
queste persone avevano più anticorpi validi e sufficienti nei test fatti mesi dopo e non si sono ammalate.
Questa è la mia esperienza relativa ai dati,fatti e risultati.
Per quanto riguarda gli altri dati,fatti e  risultati,bisogna considerare il fatto che:
a)ogni stato fa la sua politica medica e STATISTICA 
b)qualcuno di essi ha sparato e lamentato dati,fatti e risultati E  assumendo poi misure coercitive PALESEMENTE  VOLTE A SPAVENTARE GLI ALTRI PAESI SPINGENDOLI SULLA STESSA STRADA ANCORA PRIMA CHE SI MANIFESTASSERO.
Quei FARI della gestione pandemica,tra cui l'Italia,hanno svolto un ruolo chiave durante la pandemia nel senso detto sopra.
Questo fa dubitare della trasparenza e della reale natura della pandemia,perlomeno nella sua gestione.
Infine i guadagni ipermiliardari dei... miliardari
suscitano ancora più dubbi quasi confermando quelli precedenti.
Io sto facendo un ragionamento logico in base ai dati,ai fatti e ai risultati dubbi compresi.
Non sto con nessuno in particolare,mi pare che questa sia cultura corretta,aperta ad eventuali altri dati,fatti e risultati.
Infine dico una cosa: buona o mala fede a parte,questa pandemia è stata la terza mondiale dopo la peste e l'influenza di inizio novecento.Quindi,l 'umanità ha vissuto pochissime esperienze  di questo genere e solo la seconda affrontata con un vaccino.
La terza, virus covid,ha sorpreso tutti e steso tutto il pianeta:quando  un virus esce non torna indietro e fa il suo lavoro.Gli esseri umani non possono fare altro che combatterlo con tutti i mezzi a disposizione,vaccini compresi e questo qualunque sia stata la natura della pandemia:nessuno voleva distruggere o veder distrutta la specie!!!
Poi,come in tutte le cose umane,ci sono stati imbrogli,brogli,menzogne,esagerazioni e lauti guadagni, oscurità e chiarezze,paura, severità,
ecc ...
Ecco,questa è la mia opinione attuale,dopo aver scritto e discusso con voi le mie e le vostre idee in merito.


Claudia K

Citazione di: Ipazia il 27 Marzo 2023, 00:20:25 AMCon la scienza scientistizzata la critica filosofica è ancor più costretta ad entrare nei meandri del funzionamento delle singole discipline, se non altro per motivi etici, di fronte ad una scienza medica o sociale che vuole imporre alla filosofia la sua visione del mondo.
Hai espresso splendidamente quello che, nella mia lettura, è sia il complesso della metafisica di essere surclassata dalla fisica, e sia - peggio, e perfettamente incarnato dal complottismo - il tentativo assai poco filosofico di ristabilire un "primato" della metafisica  mistificando piani , in applicazione di quel tentativo di screditamento random dell'avversario che è l'ABC dell'eristica e che culmina in modo intellettualmente inconcepibile (e tipico del complottismo) di far propri ALCUNI risultati della scienza ed usarli artatamente per (tentare di) screditarla in toto. 

E' stato detto anche su questo Forum in tutti i modi possibili : la scienza si occupa del mondo fisico e delle sue leggi (fisiche) che a tutti si impongono per se stesse; la scienza ha strumenti e metodo per progredire nella conoscenza del mondo fisico in qualunque direzione e ambito di esso. Può applicarsi con pari profitto all'esplorazione dello spazio, al combattere la fame nel mondo, o al perfezionamento di armi di distruzione (nucleare, chimica, batteriologica, ecc.) . 
E poichè è ormai concretamente impossibile che qualuque ricerca scientifica, in qualunque ramo, possa essere svolta dal proprio studiolo di casa e non necessiti di apparati di ricerca da miliardi di dollari...l'indagine etica riguarda eventualmente gli enti che sponsorizzano la tale o tal'altra ricerca, ma non certo la scienza in sè (la quale ti rende risultati certi e dimostrabili, poichè ottenuti con Metodo, quale che sia l'applicativo a cui è chiamata). 

E in questo è l'assurdità del complottismo : nell'aver deliberatamente confuso a priori questi piani e nell'aver continuato a volerli confondere malgrado ogni evidenza, e per di più partendo dal  preconcetto di pura fantasia di "occulti poteri forti" coordinatisi  all'unisono per "schiavizzare o decimare l'umanità". 
Tutto ciò mentre i poteri forti di questa Terra andavano saltando qua e là proprio per la gestione della pandemia (sempre Trump e Johnson per tutti) e mentre...a dirla tutta...se un mondo sovrappopolato avesse visto "poteri forti" voler sfoltire i rami secchi della improduttività ...a ciò era perfettamente funzionale la diffusione del covid, che in ottica filonazista era provvidenziale per fare eugenetica e sgombero di costosi improduttivi : colpiva mortalmente anziani e fragili! 
La scienza si adopera per combattere questa calamità, e ci riesce, ma...al complottista non va bene neanche questo! Fa dietrologia immotivata e indimostrabile anche su questo, e arriva ad accusare sfrontatamente e inconcepibilmente la scienza di chissà quali reconditi progetti di decimazione di massa...persino quando è chiarissimo e dimostrabilissimo che, per l'intanto, i suoi vaccini sono il primo e fondamentale strumento che l'ulteriore  decimazione l'ha EVITATA


davintro

Citazione di: Ipazia il 27 Marzo 2023, 11:56:14 AMCacciari e Fusaro fanno politica e non entrano nel merito della ricerca scientifica, ma delle panzane spacciate per scienza. La covidemia ne ha spacciate di così grossolane che si sbufalavano da sole in tempo quasi reale. Non mi pare che nessuno di loro sia entrato negli aspetti più tecnici di tali panzane, passando la parola a virologi, epidemiologi, biologi, endocrinologi, oncologi,... indipendenti, la trattazione delle bufale rivelabili nelle propalate cause seconde, terze, ecc. da parte della comunità scientifica politicamente "corretta" (vedi eloquio Speranza-Brusaferro).



Pensare di potersi sostituire alla comunità scientifica nell'applicazione dei criteri di attribuzione di autorità accademica, valutando determinati virologi come più attendibili di altri solo in quanto strumentalizzabili per portare acqua al mulino delle loro visioni ideologico-complottiste, dal mio punto di vista vuol dire eccome "entrare nel merito della ricerca scientifica". Come potrebbe mai uno che ha l'umiltà di non considerarsi esperto in un settore presumere di individuare quali sarebbero gli esperti a cui affidarsi? Gli esperti possono razionalmente riconoscersi solo fra loro. Sarebbe come se un totale ignorante di filosofia o storia della filosofia pretendesse di dar torto a Platone, per fare un esempio, citando a casaccio pensatori antiplatonici mai letti o studiati, conosciuti solo per sentito dire, senza alcuna considerazione delle differenze di spessore argomentativo e culturale, senza la quale è impossibile stabilire torti e ragioni. Tutto questo non ha nulla a che fare con una sana filosofia della scienza, che si limita a indagare il fenomeno "scienza" nei suoi tratti più generali ed essenzialistici, senza alcuna pretesa di entrare in concorrenza con gli specialistici che il metodo scientifico lo applicano nel concreto giovandosi di tutte le strutture del caso.

davintro

Citazione di: Claudia K il 27 Marzo 2023, 12:42:31 PMHai espresso splendidamente quello che, nella mia lettura, è sia il complesso della metafisica di essere surclassata dalla fisica, e sia - peggio, e perfettamente incarnato dal complottismo - il tentativo assai poco filosofico di ristabilire un "primato" della metafisica  mistificando piani , in applicazione di quel tentativo di screditamento random dell'avversario che è l'ABC dell'eristica e che culmina in modo intellettualmente inconcepibile (e tipico del complottismo) di far propri ALCUNI risultati della scienza ed usarli artatamente per (tentare di) screditarla in toto.



Da convinto sostenitore della metafisica non posso essere dell'idea che la confusione dei piani sia un fenomeno culturale orientato in favore di un  primato della metafisica o comunque di qualcosa che della metafisica farebbe il gioco. La confusione epistemica fisica-metafisica fa danni a entrambi, alla ricerca scientifica perché la inquina applicando criteri che non possono essere verificati dal metodo scientifico, alla metafisica perché di fatto, nel momento in cui la categoria di studiosi, i filosofi, ad essa attinenti, il  tempo ed energia che impiegano a googlare da dilettanti allo sbaraglio in cerca di no vax da citare nelle trasmissioni televisive dai siti come Byoublu è tempo ed energia tolta al loro campo di studi di pertinenza, la ricerca teoretica, che viene così trascurata creando una falla culturale. La metafisica è definita dai temi che la costituiscono, non dalle persone che si definiscono tali e poi spostano la forma mentis da quei temi ad altri che non le competono. La metafisica non è cattiva scienza, chi usava i testi sacri per contrastare in campo scientifico Galilei e Copernico non stava facendo metafisica, perché non sono i temi scientifici che la riguardano. Sarebbe anche interessante notare che i classici nomi dei filosofi più impegnati sul tema Covid, Fusaro, Agamben, Cacciari, non sono certo ascrivili alle correnti più interessati alla riproposizione dei temi della metafisica classica, ma rientrano piuttosto, in forme diverse in quel filone ermeneutico novecentesco che ritiene superata la metafisica. Cioè non stiamo parlando di un Vittorio Possenti, che si occupa di ontologia scolastica o di una Ales Bello da sempre impegnata nell'ambito di una fenomenologia di ispirazione cristiana, per fare due nomi di pensatori viventi che ancora tengono vivo in Italia il pensiero metafisico. La metafisica vera non ha alcun interesse a combattere la scienza o a impicciarsi di questioni scientifiche nel senso di entrare nel merito dei risultati della ricerca (l'epistemologia è cosa diversa), proprio perché ha il senso della trascendenza del suo piano di indagine rispetto a quello fisico.  

Claudia K

Citazione di: davintro il 27 Marzo 2023, 15:53:39 PMLa metafisica vera non ha alcun interesse a combattere la scienza o a impicciarsi di questioni scientifiche nel senso di entrare nel merito dei risultati della ricerca (l'epistemologia è cosa diversa), proprio perché ha il senso della trascendenza del suo piano di indagine rispetto a quello fisico.  
Certo, la metafisica vera sì. 
Che nulla ha da spartire con il "paludamento da metafisici" allestito con sola arroganza per affermare un qualche primato di conoscenza in qualunque ambito. 

daniele22

Citazione di: atomista non pentito il 23 Marzo 2023, 11:34:54 AMPerché non basta ? Per il semplice fatto che il "depistaggio" dell'individuo dall'attenzione sulle cose importanti e' come un volano ben lanciato che fino a quando non si schiantera' contro qualcosa di piu' "potente" ( cambiamenti climatici , guerre per l'acqua ecc ?) NON MOLLERA' LA PRESA. Alla fine se ho la pancia piena e sto al caldo non avro' tutto 'sto stimolo a ragionare sui migranti morti ( a ragionarci seriamente intendo , non con gli inutili alti lai che si sentono ogni volta) o ad altri aspetti NOSTRI del tipo morire in attesa di un'ecografia o indecenti pensioni sociali ecc ecc. "Panem et circenses" funziona sempre meglio ragazzi.
Ciao atomista, innanzitutto mi scuso con te proprio perché dimostri di non essere affetto da analfabetismo funzionale, sempre per quel che possano valere le mie tesi. Infatti la tua risposta è perfetta. Ovviamente cassare la politicanza italiota come difetto da cui sarebbe avulsa la ricercanza scientifica, economica, italiota o mondiale che sia, sarebbe un limite dell'osservatore poco accorto. Da un certo punto di vista è peraltro abbastanza facile sparare sui politici, ma proprio perché siamo noi, io no pure se debbo sottostare ai risultati elettorali, ad eleggere i politici, dovremmo pur prendere atto che saremmo fatti della loro stessa stoffa, e se tanto mi dà tanto ... non aggiungo oltre.
Detto questo, l'assurdità del complottismo starebbe, a mio vedere, nel non rendersi conto di qualcosa. Tempo fa si era parlato della legge del più forte. Comunque, partendo da distante, penso sia condivisibile sostenere che l'idea di Dio fu messa in discussione ufficialmente dalla nascita della Filosofia. Ebbene ... secondo te ... E' possibile vedere in questo fenomeno il coacervo del complotto? Cioè, si riesce a scorgere in questa nascita lo sfogo di un sentimento di ribellione della propria ragione nei confronti della ragione di Dio? Un saluto

Ipazia

#119
La filosofia non può essere rinchiusa nel recinto dogmaticamente cristallizzato della metafisica platonica e neo. Ed anche la metafisica stessa ha bisogno di un aggiornamento che la tenga al passo con la riflessione ormai secolare che ha superato la "morte di Dio" e l'autorità accademica politicamente costituita (T.Kuhn). I filosofi citati lo sanno e non sono per questo meno specialisti rispetto ai metafisici dell'Essere "duro e puro".

Le baggianate della scienza covidemica, e il retroterra affaristico che le ha generate e imposte, sono talmente evidenti, sbufalate dai fatti e dagli specialisti non arruolati, che ritenere unici competenti i produttori delle stesse è improponibile anche alla luce del semplice buonsenso e dell'euristica più terra terra.

Che la filosofia si assuma compiti politici era auspicato persino dal padre eccelso della metafisica: Platone.

Non vi è filosofo in tutta la storia che non abbia messo il suo sapere a servizio della polis, quindi non strappiamoci le vesti perché lo fanno Agamben, Cacciari e Fusaro. Ce ne fossero di più nell'omertosa palude dell'attuale filosofia embedded.

Che si critichi il filosofo che fa a-letheia è paradossale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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