Sull'assurdità del Complottismo

Aperto da daniele22, 21 Marzo 2023, 21:31:00 PM

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Claudia K

Citazione di: atomista non pentito il 23 Marzo 2023, 11:34:54 AMPerché non basta ? Per il semplice fatto che il "depistaggio" dell'individuo dall'attenzione sulle cose importanti e' come un volano ben lanciato che fino a quando non si schiantera' contro qualcosa di piu' "potente" ( cambiamenti climatici , guerre per l'acqua ecc ?) NON MOLLERA' LA PRESA. Alla fine se ho la pancia piena e sto al caldo non avro' tutto 'sto stimolo a ragionare sui migranti morti ( a ragionarci seriamente intendo , non con gli inutili alti lai che si sentono ogni volta) o ad altri aspetti NOSTRI del tipo morire in attesa di un'ecografia o indecenti pensioni sociali ecc ecc. "Panem et circenses" funziona sempre meglio ragazzi.
Avete riassunto problemi concreti. Alcuni planetari (es. mutamenti climatici) altri di sola politicanza italiota (es. sanità, lavoro, welfare ITALIANI, perchè se sali in Europa di  'sti problemi già non c'è traccia o quasi).

Come si fa per Logica (chiedo) a mixare il tutto e vagheggiare di uscirne con un "anti-sistema" che pretenderebbe di essere planetario, e che poi si palesa puntualmente in forme e contenuti quanto meno imbarazzanti ?

iano

#31
Le teorie non falsificabili hanno la potenzialità di girare dentro un loop infinito.
Ma ciò non garantisce che lo faranno per sempre, o che continueranno a farlo allo stesso modo per cui volendole studiare scientificamente bisognerebbe  indagare le loro ''curve di azione'' per vedere se scopriamo significativi andamenti costanti.
Azzarderei che le teorie non falsificabili se non si arrestano però tendono ad esaurirsi da sole, o comunque a stabilizzarsi su un minimo.
Le stesse teorie falsificabili in fondo non smettono di agire anche quando falsificate.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

atomista non pentito

Non e' una questione di mixare e non e' vero che i problemi sono solo in italia. Il fatto e' che qui per alcuni aspetti sono peggio a causa della nostra decadente imperialita' romana. Un popolo "bolso" senza identita' residua. Amen. I problemi comunque li hanno ovunque (in questo periodo a Parigi non e' che passeggi tranquilla con il naso per aria ) e non e' che perché i problemi appartengono a cause e realta' diverse , se occorrono su uno stesso territorio , non si sommino e si acuiscano.  Sul fatto che in europa non ci siano gli stessi problemi aspetterei un attimo e mi farei un giro sotto la patina dorata. Magari a piedi o con i mezzi , dove ci sono. Attenta alla borsetta ( esattamente come a Napoli o a Torino)

Claudia K

Citazione di: atomista non pentito il 23 Marzo 2023, 13:05:44 PMNon e' una questione di mixare e non e' vero che i problemi sono solo in italia. Il fatto e' che qui per alcuni aspetti sono peggio a causa della nostra decadente imperialita' romana. Un popolo "bolso" senza identita' residua. Amen.
Concordo sul "popolo bolso e senza identità" (d'altra parte...è il popolo di cui si può comprare il voto con i benefits più variegati...dal "vi toglierò l'ICI" di 30anni fa al recentissimo  "vi daremo il reddito di cittadinanza a pioggia"....). 
Ma non mi pare proprio che - già solo in UE e con tanto di normative comunitarie tendenzialmente omologanti - l'italiano medio viva la stessa condizione del tedesco medio, o dello svedese medio, ma neanche del francese medio, e non a caso i francesi si sono mobilitati in massa alla sola idea della pensione a 64 anni, mentre in Italia - contentino di qua e contentino di là - fra un po' si arriverà nell'indifferenza generale alla pensione oltre i 70...
E abissalmente diversi sono (per dire) i problemi interni USA rispetto a quelli UE. Mentre, come saggiamente scriveva qualche utente, se il braccio di ferro fosse (come è) tra ottica occidentale e anti-occidentale...mai dimenticare che l'ottica occidentale ha il suo indubbio fascino e le sue indubbie potenzialità, che nessuno (salvo vertici e oligarchi) cambierebbe scientemente con regimi alla cinese o alla russa. 

Ipazia

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

#35
Citazione di: Phil il 23 Marzo 2023, 10:34:29 AM... mentre in ambito informativo e social è sicuramente più impervio, fermo restando che l'alternativa al fact-checking è la Babele disinformativa in cui la realtà sprofonda nelle sabbie mobili di tumulti ideologici e licenze poetiche.

Tertium datur: diffidare di tutti a cominciare dai factchecker, dopo che li abbiamo visti in azione nella covidemia (OMS, FDA, EMA, AIFA, ISS, CTS, FB, Open, RAI, governi, comunità scientifica, ordini professionali sanitari,...).

Meglio la Babele, dove è possibile scavare qualcosa di vero, che il Ministero della Verità, con vigilanza armata, soppressione della critica ed esecuzione degli infedeli. Meglio il tumulto che il diktat del pensiero unico, "politicamente corretto ed eticamente corrotto"(cit.). Licenza poetica ?
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Claudia K

#36
Citazione di: iano il 23 Marzo 2023, 13:00:18 PMLe teorie non falsificabili hanno la potenzialità di girare dentro un loop infinito.
Ma ciò non garantisce che lo faranno per sempre, o che continueranno a farlo allo stesso modo per cui volendole studiare scientificamente bisognerebbe  indagare le loro ''curve di azione'' per vedere se scopriamo significativi andamenti costanti.
A me sembra che un significativo test generale sia stato servito proprio dalla pandemia.
Lo riassumo dal mio punto di vista : prima del covid non si aveva la percezione diffusa del complottismo come movimento ideologizzato. La percezione diffusa era piuttosto quella di capitoli di diffidenza vissuti con particolare intensità e veemenza da chi la proiettava su questo o quell'argomento e senza apparente collegamento tra un settore e l'altro (e magari anche il votato  all'antiscienza in Medicina  rideva con commiserazione del terrapiattista, senza vivere alcuna prossimità con esso).
La pandemia, invece, deve essere stata vissuta come "la grande occasione epocale" in cui la regìa complottista ha ritenuto di poter chiamare a raccolta tutte le proprie "forze", essendo necessitata ad incrementarle e non certo a falcidiarle.

Il risultato è stato a dir poco patetico per uno tsunami di ragioni, prima delle quali (parlando di Medicina) : è ovvio che non puoi raccontare al mondo che la stessa Medicina che allunga e migliora la vita umana in tutto il mondo...sia "Il Nemico". Non c'è neanche da ragionarci, è istintivo perchè è realtà che passa sulla pelle di ognuno.
Aggiungiamo che la petizione "anti-sistema tout court", slatentizzata con eccessiva euforia a monte, dalla regia, trova comunque l'ostacolo del normodotato medio, che...per quanto possa essere convinto che tutto sia perfettibile...ha equilibrio sufficiente per non essere portato per il naso a buttare il bambino insieme all'acqua sporca.
Da ultimo, proprio per una sintesi estrema: come è normale che avvenga a chiunque si mobiliti ed affanni per promuovere l'indimostrato e totalmente preconcetto...il complottismo fatica assai a trovare testimonials, e quelli che trova...intanto mancano personalmente di ogni autorevolezza, e nè possono rimpiazzarla e/o rinnovarla dovendo sostenere l'insostenibile.
In parallelo pop mi viene in mente Emilio Fede : non era mica uno stupido. Ma l'essersi votato anema e core alla causa insostenibile del suo paròn...non ha portato alcun vantaggio apprezzabile al paròn e ha disintegrato lui.
E quindi: con la slatentizzazione tentata a livello planetario delle proprie finalità "ideologiche", il complottismo ha permesso di misurare abbastanza precisamente quali siano le potenziali "curve di azione", rivelatesi di una modestia imbarazzante e con presa (momentanea e del tutto inaffidabile) dei soli ultra-ultrasemplici, che per le stesse ragioni per cui abboccano al complottismo possono abbocare dopo tot ore a tutt'altro e magari al suo contrario.
Come peraltro, rimanendo a livello Italia, si è visto in 3D con le utlime politiche, con le decine di listarelle di tutti i rampichini novax che speravano di cavalcare l'onda e ne sono rimasti impietosamente affogati.

InVerno

Citazione di: Ipazia il 22 Marzo 2023, 16:25:25 PM
La paranoia dilaga. Cosa non si fa per esorcizzare la realtà.

Citazione di: Ipazia il 22 Marzo 2023, 09:43:31 AMDi fronte a tale macchina da guerra, il mantra che funziona sempre è cherchez l'argent.
L'ho fatto, è stato facile, ho trovato un etichetta, "made in China", sulle mie mutande intendo. Ma da quando abbiamo accettato fosse necessario indossare uno strato di tessuto tra i genitali e le cosce? A che cosa serve esattamente? Per migliaia di anni i nostri avi hanno girato senza, come ci hanno convinto a sacrificare la libertà dei nostri genitali per insacchettarli? Sveglia! Andate a vedere cosa è successo a Marylin Monroe quando ha provato a contrastare il dogma della mutanda, dimostrando che si può essere sexy anche senza metterle, eppure gli studi scientifici finanziati da BigSlip vorrebbero farci credere che chi non le indossa cucca di meno, un obbligo surrettiziamente imposto, non ti obbligo ma se non le metti ti farò credere che non ti riproduci. E il balsamo? Prima di vendono un prodotto per sgrassare i capelli, poi un prodotto per ingrassarli di nuovo, doppio risultato, doppio argent per i magnaschei. Abbiamo fondato un movimento, stiamo per ribaltare il tavolo, siccome non portiamo mutande, a noi le balle girano veloce il doppio che agli altri!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Che il factchecking sia una bufala mediatica lo dimostra l'occasione perduta quando si è trattato di sbufalare la fake news del secolo:

Il (co)vaccino: sperimentato, sicuro e immunizzante.

Che venisse sperimentato su cavie inconsapevoli di plebe umana, era evidente anche ad un bambino (e la comunità scientifica dov'era ?), coi bugiardini che cambiavano in corso d'opera e schifezze affaristiche che sparivano a suon di morti.

Mentre le fake news covaccinali stavano "come d'autunno sugli alberi le foglie", e cadevano in rapida successione, i factchecker del regime covidemico continuavano a dirottarti, appena digitavi qualcosa su google, sul catechismo della bufala planetaria, politicamente implementata in faq che si pronunciano fac e si scrivono fuck, redatte per il parco buoi della sperimentazione quasi coatta, e coatta del tutto per una quota parte di sfigati.

E la comunità scientifica dov'era ? Lei che doveva svolgere il ruolo elettivo di factchecker in una materia che la riguardava direttamente. Era impegnata a far fuori chi nel suo seno voleva fare factchecking seriamente. Per tal motivo merita la dannazione eterna e la covidemia passerà alla storia come damnatio memoriae della fellonia della comunità scientifica.

Ora si svegliano, ma è tardi. Il danno è compiuto e il factchecking del passato dà un verdetto irreversibile.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

davintro

Citazione di: Claudia K il 23 Marzo 2023, 10:38:34 AM...Alla pari con l'allucinazione psicotica...
Eppure...il fact-checking ha il suo bel ruolo anche in queste diatribe.
Probabilmente non lo si avverte fino a quando si assiste alle diatribe da spettatori più che altro divertiti, anche perchè dall'osservatore di discreta cultura è sempre dato per implicito che qualunque ricerca che pretenda di essere scientifica debba necessariamente seguire il metodo scientifico.
Ma quando (per disavvenura o fessaggine, come accaduto a me in altri luoghi del web) scivoli nel vivo di uno di questi "confronti"...davvero tocchi con mano almeno due fattori che incarnano le  basi più granitiche della  "anti-scientificità"...pur nella pretesa di voler disquisire di scienza e di dettarvi anche legge!
Il primo fattore, rilevabile in breve volgere di tempo anche dallo spettatore divertito, è che le tesi avversate dal complottista non sono mai esaminate, bensì bollate e rifiutate a prescindere come "effetto di lobotomizzazione di chi le sostiene" (e se nella comunità scientifica avesse mai avuto spazio un simile atteggiamento...saremmo ancora a cercare di curarci con i decotti di malva...).
Il secondo, che si può apprezzare soltanto se si presta attenzione ai dati, è un crash logico da far tremare i polsi, e che ha la sua "logica" proprio nel fatto che il complottismo persegua il <no a prescindere> ideologizzato in funzione "anti-sistema" e non affatto l'ottimizzazione del percorso scientifico. E proprio in materia scientifica il crash esplode en plein air, soprattutto quando il tema è, come per il covid, di interesse planetario e i "dati" - vuoi sanitari e vuoi statistici - non possono essere raccolti in autonomia dal proprio studiolo e pc.  E pertanto era REGOLARE, in queste diatribe, dover constatare come i dati ufficiali e disponibili al mondo...dai complottisti venissero seviziati e stuprati in interpolazioni cervellotiche che non di rado superavano la vis e inventiva di un bravo comico del non sense. E sempre con l'arroganza complottista dello "i dati tuoi manco li guardo, perchè sei lobotomizzato dal sistema"...
Evidente che nessuna delle parti potesse cambiare idea ascoltando le motivazioni dell'altra : il complottista neanche ascolta e per non distrarsi dalla mission "anti-sistema" va solo di <no a prescidere> e tentativo di imporre le fantasiose interpolazioni di chi lo imbocca; e chi, invece, abbia interesse al dibattito scientifico non può certamente trovarne traccia nella postura complottista.


Mi pare che più o meno stiamo dicendo cose simili, cioè l'accusa di essere lobotomizzati, cioè vittime della propaganda, imbevuti da un sistema informativo inquinato è ciò che porta il complottismo a essere impermeabile a ogni tentativo di smentita empirica. Da ciò non consegue, rispondendo anche a Phil, il fatto che si debba abbandonare l'utilizzo importantissimo del "fact-checking (semmai trovare un corrispettivo in lingua italiana, trovo l'abuso degli anglicismi anche in casi in cui si può tranquillamente utilizzare un corrispettivo italiano, insopportabile, ma è solo un mio gusto), ma solo essere consapevole dei suoi limiti, nei confronti di un lavoro diverso, di messa in discussione delle fondamenta ideologiche, soggettive a partire dalle quali i dati vengono interpretati, selezionati, deformati in funzione di conferma delle proprie tesi predefinite. E questo lavoro non lo fa il fact-checking, ma la filosofia. I presupposti culturali, sentimentali da cui muove il complottista consistono a mio avviso in una rivendicazione di una concezione dell'uomo e del mondo di tipo olistico e spirituale, molto condizionata però da letture di sapore new age (mutuata da una certa parodizzazione delle culture orientali), che lo porta ad assumere una certa forma mentis. Una forma mentis in cui si esaspera il primato della sintesi e dell'unità degli aspetti a scapito dell'analisi e delle distinzioni, e che non tiene conto della distinzione ontologica, e conseguentemente epistemologica tra il piano del sovrasensibile, dei princìpi primi, di cui si occupa la metafisica, e quello sensibile appannaggio del sapere scientifico. La rivendicazione (a parole) dei valori umanistici e spirituali che è tipico degli ambienti culturali da cui le teorie complottiste prendono linfa viene posta in contrapposizione col metodo scientifico, accusato di "scientismo", materialismo nel rigettare la concezione olistica. A me, da sempre convintamente anti-materialista e sostenitore di una visione della filosofia di tipo metafisico e spirituale, piange il cuore a vedere concetti a me cari come "spiritualità", "trascendentale", "interiorità" decontestualizzati e strumentalizzati in funzione del sostenere visioni che vanno a confliggere col metodo scientifico, finendo solo col propagandare l'idea di un falso conflitto tra scienza e spiritualità, e a spingere per reazione i sostenitori della scienza verso posizioni sempre riduzioniste e antispirituali, portati a confondere la spiritualità autentica con quella deformata da chi non tiene conto della distinzione dei piani d'indagine. Ecco che fioriscono teorie come il tumore conseguenza dei sensi di colpa repressi interiormente o l'empatia e la meditazione come cura del cancro (ora sto un pò caricaturizzando per rendere bene l'idea). Alla base di tutto c'è la negazione del confine che separa intelligibile e sensibile, metafisica e fisica, con le categorie della prima applicate a un campo che non le appartiene, stesso errore epistemico dei teologi anticopernicani che usavano i testi sacri letteralmente interpretati per studiare l'universo fino a che il cattolicissimo Galilei non distinse il libro della natura da quello della salvezza, facendo un grande favore non solo alla scienza, ma alla religione stessa, spiritualizzandola, portandola a rivolgere il suo focus dall'esteriorità naturale e cosmologica all'interiorità dell'uomo, errore speculare a quello dello scientismo che ritiene di poter applicare le categorie naturalistiche al campo filosofico, fuoriuscendo dai limiti epistemici della scienza stessa, impossibilitata a indagare il mondo sovrasensibile. Di fronte a tutto questo il lavoro culturale, enorme e a lungo termine, è quello di ricordare come non ci sia alcuna contrapposizione tra scienza e spiritualità una volta distinti i campi ontologici di riferimento (che beninteso non vuol dire separarli completamente a livello sostanzialistico, alla stregua del dualismo res extensa, res cogitans), da cui discende anche la motivazione a tematizzarli in degli approcci teoretici distinti, dato che da oggetti di studio di diversa natura anche i metodi di ricerca dovranno essere diversi, pena l'inadeguatezza del metodo alla realtà oggettiva da conoscere (verità è adeguazione dell'intelletto alla cosa in sé). Una volta riconosciuto come piano spirituale e materiale richiedano approcci epistemologici diversi di studio cadrà la falsa tesi secondo cui dall'essere convinti dell'esistenza di Dio o dell'immortalità dell'anima sul piano metafisico dovrebbe necessariamente discendere il mancato rispetto del metodo  scientifico per ciò che riguarda il nostro corpo, e doversi affidare allo sciamano anziché al medico.

Sarebbe interessante aprire pure una breve parentesi (che però richiederebbe una discussione a parte) sulle responsabilità, riguardo il proliferare in Occidente di questa mentalità New age, di un Cristianesimo, che a livello di rappresentanti ufficiali sembra negli ultimi anni sempre più ripiegato sull'attenzione alle tematiche etico-sociali (che lo faccia "da destra" alla Ruini sulle crociate sui "valori non negoziabili" o "da sinistra" alla Bergoglio con la metafora della Chiesa ospedale da campo o con i temi della povertà o dell'ambiente messi in primo piano rispetto a quelli teologici), lasciando vuoti culturali enormi dal punto di vista delle persone più interessate alla dimensione teoretica e contemplativa della spiritualità che, vedendo il cristianesimo trascurare l'eredità filosofica della classicità greca che aveva assorbito, sembra sempre più proiettato sui temi sociali, delegano altrove, in forme di spiritualità più ingenue, meno razionalmente strutturate come la New Age, il compito di guida esistenziale: "alle magie di moda delle religioni orientali che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero" cantava Guccini in una delle sue più belle canzoni.

Ipazia

#40
I factchecker,



Concordo con @davintro che bisognerebbe trovare una denominazione in lingua italiana. Io proporrei: azzeccagarbugli. Così si capisce subito con che sottospecie umana si ha a che fare.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Phil

Citazione di: Ipazia il 23 Marzo 2023, 15:17:17 PMLicenza poetica ?
Non so se ho capito la domanda, ma essendo rivolta a me, provo comunque a rispondere: sì, la licenza poetica del «diffidare di tutti»(cit.) è l'"anima della sagra" nei bassifondi della Babele, dove i disillusi del culto della Scienza, in ritardo di almeno un secolo, scoprono che la scienza non si presta ad essere nemmeno il vitello d'oro, perché è lenta e fallibile, e allora fanno baccano con i loro coperchi senza avere niente che bolle in pentola, secondo il primordiale motto «meglio il tumulto»(cit.) potenziato dalla trance agonistica (dell'arroganza) del «lo so già, non mi servono le fonti». Se poi la scienza, con i suoi tempi, prosegue nel suo lavoro, le tocca anche sentirsi chiedere dov'era quando la politica faceva la politica, come se la scienza dovesse occuparsi anche (della "salute") della politica, e non viceversa.
Ricordo che c'è stato un oscurantismo che bruciava gli scienziati perché "corrotti dal Diavolo", ora si rischia di "bruciarli" (socialmente) perché corrotti dal capitalismo; mala tempora. La scienza, pur con le sue innegabili mele marce, come fa dai suoi albori, è cauta ma comunque disposta a criticare le proprie prassi, tuttavia ora rischia di essere declassata a secchione concorrente di un reality, con il pubblico da casa che vorrebbe decidere (per fortuna non è così), dall'alto della sua "competenza", chi lasciare in gioco e chi eliminare (ovviamente, con il senno di poi siamo tutti premi Nobel mancati e criticare gaiamente il «factchecking del passato» ha la stessa valenza epistemica di rimproverare a Newton di non aver intuito la quantistica). Questo significa contaminare la scienza con una sua lettura esclusivamente politica e al contempo imbronciarsi quando la politica non gioca a carte scoperte con il popolo quando parla di scienza (come se il popolo, quello della democrazia rappresentativa sotto il segno dell'astensione, quello che non riesce ad elaborare il lutto della sua stessa ingenua fiducia tardo-illuministica per la scienza, fosse abbastanza maturo da saper gestire il proprio comportamento in tempo di crisi).
A volte pare quasi non conti ciò che la scienza (quella della ricerca) fa, ma solo se ci dice o meno quello che noi già crediamo (e qui l'importanza delle fonti e del fact-checking, per chi non è assordato dai suddetti coperchi, si spiega da sé); questo sì che è ridurre la scienza a fede (ideologica). Si ringrazia giustamente una squadra di pompieri quando, venendo comunque pagati per farlo, spengono un incendio, acclamati senza imputargli la responsabilità di vittime e dei danni, tuttavia quando un'equipe di scienziati produce un vaccino, ecco che sono burattini di Big Pharma, a libro paga della $cienza, i nuovi "preti", etc. ammenoché, ovviamente, non ci dicano ciò che conferma la nostra ideologia, allora sì che, finalmente, fanno scienza e i loro dati sono limpidi e attendibili.
Anche stavolta, non c'è tertium e se pensiamo davvero che sia «meglio la Babele»(cit.) senza fact-checking ("Eco perdonali perché non sanno quello che fanno"), non ha nemmeno senso sperare di scovarci una qualche verità; senza controllare (check) i fatti (facts), non la riconosceremmo nemmeno.

P.s.
Effettivamente (@InVerno) ti dirò di più, secondo me c'è una lobby segreta della biancheria intima (specialmente quella venduta da ambulanti ucraini filo-Nato, più che filo di Scozia), in malcelata combutta con Big Pharma: ho un amico che ha avuto un'allergia cutanea alla biancheria intima, è andato dal medico e questo gli ha subito prescritto una crema, di quelle costose, ma lui, che è uno sveglio, ha capito subito che quelle mutande gliele avevano vendute apposta per poi mandarlo in Farmacia ad ingrassare i capitalisti; prima gli fanno pagare le mutande, poi le medicine per i danni causati dalle mutande, così possono pagarsi il viaggio in prima classe per fare i loro riti in quella foresta americana. Inoltre, per controllare, ha letto anche il bugiardino online e quando ha visto che quella crema poteva a sua volta provocare reazioni allergiche, avere effetti collaterali importanti, e in tal caso bisognava contattare, indovina un po', ancora un medico, così da fargli spendere altri soldi in farmaci imperfetti, lui non c'è cascato, non fa mica la cavia di mestiere. Così ha aspettato un paio di settimane e l'allergia gli è passata da sola, gratis e senza rischiare mutazioni genetiche. $cienza, pensiero unico dell'intimo acrilico e factchecking epidermico, beccatevi questo.

Pensarbene

Si dice che l'uomo sia gregario e mediano per natura.
Il ciclismo è una buona metafora della vita:
a)ognuno ha una bicicletta e dei compagni,degli assistenti,degli sponsor, tappe e traguardi.
A volte la strada è piana,altre volte più collinare,altre volte faticosa di montagna.
Alcuni guadagnano maglie,uno solo la maglia gialla o rosa, altri si accontentano dei salari,alcuni di dopano e così via.
La vita è così,il fatto è che gli esseri umani non si adattano attivamente e creativamente a ciò senza cercare di cambiarlo ma di usarlo al meglio.
Così,alla fine,si sentono dire:"hai voluto la bicicletta,adesso pedala!"
Oppure:"o mangi questa minestra o salti dalla finestra"
"Non sputare sul cibo che stai mangiando"
Frasi che sembrano cattive ma in sé stesse non lo sono,dipende da chi e come  vengono dette e perché:insomma,alla fine bisogna poi...PEDALARE scegliendo e variando i percorsi  adatti alla nostra personalità e rilassarci durante le pause.

Ipazia

#43
Credo quia absurdum est. Per quanto sia nudo il re, il fedele lo vedrà sempre vestito di abiti miracolosi e circondato da cortigiani meravigliosi a servizio del mistero, inarrivabile per la plebe dei non iniziati, cui è legittimo nascondere la verità e manipolare il destino.

Se c'è una cosa positiva nella rete è aver tolto il monopolio della dottrina agli imbecilli di regime, concedendola pure a chi non appartiene né al regime, né all'imbecillità. Quello che Eco non aveva, o non voleva aver, capito.

Senza la rete la covidemia sarebbe stata infinitamente più plumbea nel pensiero e assassina nei fatti. Visto che, malgrado i banner del factchecking di regime, ha permesso velocemente di mostrare la nudità del re e la falsità dei sarti.

Opera di verità che ha permesso alla parte non marcia della scienza di sopravvivere e denunciare il crimine che emerge sempre più in tutta la sua efferatezza.

Rendendo un servizio alla scienza e all'umanità. E al checking dei facts. Pure sempre più peer reviewed, ora che la bulimia da profitto ha esaurito le sue vittime e mostrato le sue piaghe. Riportando le pecorelle smarrite della comunità scientifica entro il recinto della decenza professionale dove hanno molto da farsi perdonare, feriti da curare e decessi da prevenire. Fino al prossimo "complotto".

P.S. MRna non è un vaccino: è una terapia genica assai invasiva e pericolosa (Montagnier, Malone, Gismondo,...), dagli effetti finora imprevedibili. Ora ci sono le cavie, i dati e i danni, tutti i facts del caso. Il fedele evoluto almeno su questo dovrebbe documentarsi senza "fette di prosciutto" sui neuroni.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Tra un po' ne arriva un'altra,non appena si risolve in qualche modo la guerra in Ucraina."Tente la gente nel dubbio,nella confusione, paura e dipendenza: l'avrete in pugno"
Storia docet!

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