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Sull'Onesta Intellettuale

Aperto da acquario69, 24 Luglio 2016, 02:54:54 AM

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acquario69

che cose' l'onesta intellettuale?

e' metter da parte il proprio ego per poter vedere al di la di questo in serena obiettività (l'ego acceca)

la capacita di osservare noi stessi dall'esterno,quindi con distacco,e' dunque la prova effettiva della razionalità lasciando così da parte la sterile soddisfazione di comodo (del tutto inutile,del tutto controproducente e assolutamente irrazionale) dei propri istinti di "pancia"

e' saper riconoscere i propri limiti,che e' pure l'unico modo per avere la possibilità di superarli (per chi vuole superarli a meno che ci si autogratifichi -sempre irrazionalmente- sul proprio autolesionismo) 

paul11

Sono tutti e tre i punti da te toccati.
Il rapporto di onestà è fra la propria conoscenza e la propria umanità, è il rapporto fra conoscenza e coscienza che apre sempre ad un contraddittorio, perchè la conoscenza non basta mai.ma l'atto di onestà intellettuale è un atto di apertura al dialogo perchè toglie il pregiudizio, l'apriorismo che noi siamo o diciamo la verità.
Dobbiamo condviderla, conviverla, saperci ascoltare per migliorare. E' il sano metodo per comunicare fra noi.
Ed è la fondamentale esperienza di far tesoro delle altrui esperienze.

Aniel

Onesta' intellettuale e' forse anche sapere che c'e' sempre da imparare, anche da chi tanto intellettuale non e' se per''intellettuale' intendiamo tutta una serie di conoscenze nel campo delle scienze,arti e filosofie)
Non dipende tanto dalla quantita' di conoscenze che abbiamo e da come le esprimiamo, ma piu' che altro il lettore coglie l'intento di chi scrive , e' vero che ognuno lo coglie a modo proprio, ma quando vi e' un'intento di scrivere oltre che con la penna anche con 'il cuore',( creando un campo vibratorio nel discorso di una qualita' superiore,) di questo se ne accorgono tutti.Per qualita' superiore intendo anche il rispetto per l'interlocutore o gli interlocutori.
Perche' onesta' intellettuale e'anche essere accessibili a piu' persone possibili, con l'arte di dire cose 'difficili con parole semplici', ma e' solo una mia opinione, molto personale, e poi ognuno ha il suo stile, perche' perfortuna nel mondo non siamo tutti uguali...E' come nell'architettura: c'e' lo stile gotico e lo stile barocco, non tutti hanno gli stessi gusti!!!!, vero e' che lo stile ci rappresenta.
Ciao acquario, scusa, cosa intendi per soddisfazione di comodo? forse una gratificazione personale, egoica e deleterea al fine della condivisione di tutti?(mi sa che voglio cominciare a voler scrivere anch'io in modo molto piu' corretto a scapito della spontaneita'!!! ).Certo che, ad essere onesti l'ingrediente dell'umilta' deve essere piu' considerato...di questi tempi....serve per riflettere prima di scrivere, ma ripeto sono solo solo impressioni di una signora che vorrebbe in questo momento farsi un bel tuffo in un lago limpido, nel vero senso materiale del concetto....a essere onesti...adesso vado.

Phil

Secondo me, sulla scia di quanto già scritto dagli altri, l'onestà intellettuale, come altre forme di onestà, da un lato è una trasparenza che non ha nulla da temere (poiché non c'è nulla che venga nascosto o camuffato), dall'altro, è il rispetto di norme condivise anche quando queste risultano scomode, mettono a disagio e pongono dei "problemi" (e proprio come le altre forme di onestà, anche quella intellettuale, è tanto più manifesta quanto più viene messa alla prova da una situazione concreta...).
Direi che l'onestà intellettuale è quella che pratichiamo quando giochiamo a "carte scoperte", con noi stessi e con gli altri, e quando chiamiamo ogni "carta" con il nome che ha, e non con quello che vorremmo avesse: per cui "presupposto" non è sempre "verità", "speranza" non è "certezza", "opinione" non è "oggettività", "fiducia" non è "dimostrazione", "ipotesi" non è "causa", etc e, ovviamente, viceversa...
Recentemente ho anche sperimentato come l'onestà intellettuale (correggetemi se sbaglio) possa essere anche l'ammettere semplicemente di non avere risposte... anche quando ci si trova a non condividere le risposte proposte da altri, e questi magari vorrebbero avere una contro-risposta e non si accontentano del socratico "non-sapere"...

sgiombo

CitazioneIn caso di discussione "teorica pura", senza conseguenze pratiche, é anche la buona fede di ammettere di essersi sbagliati e di cambiare opinione (o anche di non avere un' opinione).
(Rilevo con soddisfazione una discreta concordanza in proposito).

E in caso di discussione su scelte pratiche (per esempio per decidere come votare a un' elezione o a un referendum) evitare l' uso di informazioni false e argomentazioni ingannevoli o "retoriche" o "tendenziose", atte a convincere non in base alla verità ma facendo leva su impulsi emotivi forti e sottoponibili con difficoltà alla critica razionale.
In sostanza "onestà intellettuale" è per me sinonimo di "buona fede".

acquario69

Citazione di: Aniel il 24 Luglio 2016, 15:41:49 PMCiao acquario, scusa, cosa intendi per soddisfazione di comodo?

penso a quelle situazioni dove e' più facile rivolgersi all'esterno anziché guardarsi dentro.
ad ogni modo riflettere di per se,non credo che preclude al tempo stesso il desiderio di farsi un tuffo al lago :)

Citazione di: Phil il 24 Luglio 2016, 15:47:46 PMSecondo me, sulla scia di quanto già scritto dagli altri, l'onestà intellettuale, come altre forme di onestà, da un lato è una trasparenza che non ha nulla da temere (poiché non c'è nulla che venga nascosto o camuffato), dall'altro, è il rispetto di norme condivise anche quando queste risultano scomode, mettono a disagio e pongono dei "problemi" (e proprio come le altre forme di onestà, anche quella intellettuale, è tanto più manifesta quanto più viene messa alla prova da una situazione concreta...).

in questo senso e per come la vedo io l'onesta intellettuale e' anche,quando capita,una prova con se stessi da superare.

Citazione di: sgiombo il 24 Luglio 2016, 16:27:55 PM
Citazione
In sostanza "onestà intellettuale" è per me sinonimo di "buona fede".

a me un dubbio verrebbe perché tante volte succede ed e' successo che si commettono azioni,ritenute in buona fede giuste e corrette,per se stessi o per altri,ma che in realtà non lo erano affatto 

sgiombo

Citazione di: acquario69 il 25 Luglio 2016, 06:45:09 AM
In sostanza "onestà intellettuale" è per me sinonimo di "buona fede".

[/quote]a me un dubbio verrebbe perché tante volte succede ed e' successo che si commettono azioni,ritenute in buona fede giuste e corrette,per se stessi o per altri,ma che in realtà non lo erano affatto
[/quote]


Naturalmente si può sbagliare in tutta onestà intellettuale (che non significa certo "infallibilità").
Ed é appunto quando si è in malafede che (sbagliando o meno) si viene meno all' onestà intlletuale.

Jacopus

L'onestà intellettuale non è un valore in sé a mio giudizio. Altrimenti si possono fare azioni, come fa notare Acquario, che agli occhi di chi le compie sono oneste intellettualmente ma non lo sono nella realtà dei fatti. Penso che l'onestà intellettuale debba muoversi sempre all'ombra di un valore superiore che è la dignità degli uomini.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

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