Struttura e Sovrastruttura

Aperto da Jacopus, 28 Maggio 2021, 08:43:45 AM

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Jacopus

Il tema mi è stato suggerito dalla disputa fra Donald ed Ipazia, registrata nella discussione sull'anarchismo. Si tratta di un concetto sviluppato dal marxismo, secondo il quale è la struttura economica, non solo a condizionare la struttura culturale ma a plasmarla, rendendola coerente con il pensiero e gli obiettivi della classe dominante.
In un  saggio fondamentale, Weber rovesciò questo nesso causale, ipotizzando che le rivoluzioni capitalistico/borghesi fossero state originate dal pensiero religioso e precisamente dal calvinismo. È stato il calvinismo, con la sua fede che il popolo degli eletti sia individuabile in chi ha successo nella vita terrena a costruire le basi dell'individualismo, dell'accumulazione  e dell'assunzione della moneta come valore in sè, alienato da ogni suo possibile uso.
In sostanza vi fu un flusso continuo e duraturo di messaggi che partendo dalla base culturale e religiosa plasmò un modo di pensare, che, distillato della base religiosa, continua ad essere presente in larghi strati della società occidentale.
Il socialismo reale, fondato sull'idea del rovesciamento dei rapporti di potere ha comportato invece, alla lunga, dopo il momento leggendario dei primi anni, la restaurazione di un potere "zarista", sotto mentite spoglie.
È possibile interpretare questo passaggio "a rebour" proprio come una deficitaria interiorizzazione di valori? Come dice Donald, per una incompiuta educazione ed autoeducazione? Il cittadino sovietico non aveva avuto la possibilità di passare attraverso due secoli di guerre di religione e i sottostanti percorsi di apprendimento culturale. Al di sotto dell'uniforme socialista, continuava a battere il cuore del kulako, del pope, dell'aristocratico di campagna?
Senza essere ingenui, pertanto, come costruire un modello del cambiamento sociale che tenga contemporaneamente conto del peso, talvolta schiacciante, della "struttura", ma anche della "sovrastruttura", che nel caso in esame (calvinismo), fu sicuramente più efficace, visto che il capitalismo moderno è fra noi da almeno 400 anni, mentre il socialismo reale è durato nella sua versione più pura ("la Cina non la considero) una settantina di anni.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

baylham

Che il calvinismo sia scarsamente influente, una sovrastruttura appunto, è dimostrato dal fatto che il capitalismo e presente e diffuso in paesi che hanno religioni e culture diverse.
La struttura del capitalismo ha la sua infrastruttura nella biologia.
L'analisi di Marx è decisamente migliore di quella di Weber: è principalmente l'ideologia economica, quindi la struttura economica, ad influenzare l'ideologia religiosa. L'ideologia economica  ha influenzato l'ideologia religiosa cristiana, dando origine al calvinismo, che infatti è assai distante dal cristianesimo originale. Inoltre, a dimostrazione ulteriore della forza dell'ideologia economica, il "comunismo" cristiano delle origini è totalmente fallito alla prova dei fatti.

Ipazia

Citazione di: baylham il 28 Maggio 2021, 09:26:01 AM
Che il calvinismo sia scarsamente influente, una sovrastruttura appunto, è dimostrato dal fatto che il capitalismo e presente e diffuso in paesi che hanno religioni e culture diverse.
La struttura del capitalismo ha la sua infrastruttura nella biologia.
L'analisi di Marx è decisamente migliore di quella di Weber: è principalmente l'ideologia economica, quindi la struttura economica, ad influenzare l'ideologia religiosa. L'ideologia economica  ha influenzato l'ideologia religiosa cristiana, dando origine al calvinismo, che infatti è assai distante dal cristianesimo originale. Inoltre, a dimostrazione ulteriore della forza dell'ideologia economica, il "comunismo" cristiano delle origini è totalmente fallito alla prova dei fatti.
Condivido la replica a Jacopus. Quanto pesi la struttura materiale di una società ce lo sta dimostrando pure l'attuale rivoluzione tecnologica coi suoi pesanti condizionamenti a livello antropologico. Le infrastrutture le ha inventate l'homo sapiens ed indubbiamente si radicano nella natura, ma anche la viabilità si evolve e prima o poi ci si renderà conto che esiste anche la parte cooperativa e non solo quella accaparratrice nella socialità umana. Le fatidiche "contraddizioni del capitalismo" ce lo rammentano quotidianamente. Se non si possono chiedere miracoli alle sovrastrutture ideologiche, è sempre percorribile la soluzione di una diversa infrastrutturazione dell'universo antropologico.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

baylham

Riporto due esempi che illustrano bene l'infrastruttura biologica e che mostrano che il calvinismo è una piegatura del cristianesimo all'infrastruttura biologica, la vendita dell'anima del cristianesimo all'economia. Weber ha capovolto la realtà dei fatti.

Dal Vangelo di Marco, 17:27
Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!». I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: «Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio! E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: «E chi mai si può salvare?». Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio».

Dagli Atti degli Apostoli - Capitolo 5, 1:11

Un uomo di nome Anania con la moglie Saffira vendette un suo podere e, tenuta per sé una parte dell'importo d'accordo con la moglie, consegnò l'altra parte deponendola ai piedi degli apostoli. Ma Pietro gli disse: «Anania, perché mai satana si è così impossessato del tuo cuore che tu hai mentito allo Spirito Santo e ti sei trattenuto parte del prezzo del terreno? Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e, anche venduto, il ricavato non era sempre a tua disposizione? Perché hai pensato in cuor tuo a quest'azione? Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio». All'udire queste parole, Anania cadde a terra e spirò. E un timore grande prese tutti quelli che ascoltavano. Si alzarono allora i più giovani e, avvoltolo in un lenzuolo, lo portarono fuori e lo seppellirono. Avvenne poi che, circa tre ore più tardi, entrò anche sua moglie, ignara dell'accaduto. Pietro le chiese: «Dimmi: avete venduto il campo a tal prezzo?». Ed essa: «Sì, a tanto». Allora Pietro le disse: «Perché vi siete accordati per tentare lo Spirito del Signore? Ecco qui alla porta i passi di coloro che hanno seppellito tuo marito e porteranno via anche te». D'improvviso cadde ai piedi di Pietro e spirò. Quando i giovani entrarono, la trovarono morta e, portatala fuori, la seppellirono accanto a suo marito. E un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa e in quanti venivano a sapere queste cose.

daniele22

Citazione di: Ipazia il 28 Maggio 2021, 11:32:26 AM
Citazione di: baylham il 28 Maggio 2021, 09:26:01 AM
Che il calvinismo sia scarsamente influente, una sovrastruttura appunto, è dimostrato dal fatto che il capitalismo e presente e diffuso in paesi che hanno religioni e culture diverse.
La struttura del capitalismo ha la sua infrastruttura nella biologia.
L'analisi di Marx è decisamente migliore di quella di Weber: è principalmente l'ideologia economica, quindi la struttura economica, ad influenzare l'ideologia religiosa. L'ideologia economica  ha influenzato l'ideologia religiosa cristiana, dando origine al calvinismo, che infatti è assai distante dal cristianesimo originale. Inoltre, a dimostrazione ulteriore della forza dell'ideologia economica, il "comunismo" cristiano delle origini è totalmente fallito alla prova dei fatti.
Condivido la replica a Jacopus. Quanto pesi la struttura materiale di una società ce lo sta dimostrando pure l'attuale rivoluzione tecnologica coi suoi pesanti condizionamenti a livello antropologico. Le infrastrutture le ha inventate l'homo sapiens ed indubbiamente si radicano nella natura, ma anche la viabilità si evolve e prima o poi ci si renderà conto che esiste anche la parte cooperativa e non solo quella accaparratrice nella socialità umana. Le fatidiche "contraddizioni del capitalismo" ce lo rammentano quotidianamente. Se non si possono chiedere miracoli alle sovrastrutture ideologiche, è sempre percorribile la soluzione di una diversa infrastrutturazione dell'universo antropologico.


O Ipazia, di sicuro tu conosci Weber e Marx meglio di me, siendo che per me son solo poco più di due nomi. Per conto mio però le tue argomentazioni sono viziate dal pensare che le infrastrutture siano state inventate laddove secondo me si sono imposte attraverso un uso inconsapevole della legge del più forte. Ovverosia, le infrastrutture si sono affermate inconsapevolmente nel passaggio dalla legge del più forte alla legge del più forte e contestualmente del più astuto. Se guardi i poemi omerici, non potrebbero essere letti alla luce di tale paradigma?
Nell'Iliade c'è già il coacervo dell'astuzia proprio quando viene chiesto a Diomede di scegliersi un compagno per la sua missione nel campo dei troiani. Egli infatti, per suo stesso dire, sceglie Ulisse perché sa usare la mente meglio di tutti. Ma nonostante questo episodio non si può certo considerare l'Iliade un poema dedicato all'intelligenza. Nell'Odissea appare invece l'esaltazione della potenza dell'astuzia sempre però accompagnata dalla valenza della forza fisica, vista e considerata tale valenza dall'essere Ulisse anche un potente guerriero.

paul11

 Marx dice alcune cose ben importanti, che la struttura produttiva, il luogo dove si produce ricchezza, tende a trasformare la sovrastruttura, che è divenuto il luogo della ridistribuzione della ricchezza in termini di fisco, assistenza e previdenza nel Novecento fino a noi.
La dimostrazione è che lo Stato ragiona sempre più come un'azienda interessandosi molto dell'economia e poco del riformismo, soprattutto in quelle sovrastrutture non direttamente economiche.
Il calvinismo ha esaltato la tendenza alla prassi economica ,facendo del lavoro e della ricchezza derivata una sua impronta originale, anche se l'ispirazione viene dal protestantesimo.
Ma non ritengo così importante il calvinismo, poiché lo spirito culturale anglosassone, a prescindere dalla religione, è diverso dai latini, lo dimostra la Magna Carta inglese, lo dimostra Bacone e la cultura umanistica che tende a distaccarsi da ciò che è religione in senso stretto. Il calvinismo ha assecondato e "benedetto" in un certo senso  queste spinte culturali edonistiche.


La pedagogia anarco libertaria non ha nulla a che fare con le sovrastrutture culturali educative succedutesi nella storia dei potenti, la "comune" è il suo scopo. Quindi dovrebbero cadere le antiche servitù: il figlio succube dei genitori, lo sfruttato succube del padrone, il vinto succube del vincitore, vale a dire le servitù di famiglia, di economia, di guerra, poiché tutte tendono ai concetti di possesso e proprietà, dove l'aggettivo e pronome possessivo "mio" prevale su qualunque forma di fratellanza, solidarietà, vera.


Quindi direi che Marx se non ha centrato è andato molto vicino al rapporto economia/struttura e politica/sovrastruttura; il calvinismo ha esaltato ,enfatizzato ciò che storicamente stava sorgendo ,giustificando dei modi di vivere e di praticare economia. I due aspetti non si negano si compenetrano storicamente.


La relazione fra religione ed economia, fra economia e politica, fra struttura e sovrastruttura è implicita spesso e a volte esplicita ed ha per chiave di lettura la morale. Poichè se sono ammessi e quindi giustificati  certi comportamenti e motivazioni nel calvinismo è perché  questi ha cambiato la morale.

daniele22

Citazione di: paul11 il 04 Giugno 2021, 19:31:44 PM
Marx dice alcune cose ben importanti, che la struttura produttiva, il luogo dove si produce ricchezza, tende a trasformare la sovrastruttura, che è divenuto il luogo della ridistribuzione della ricchezza in termini di fisco, assistenza e previdenza nel Novecento fino a noi.


Ciao Paul11, penso anch'io che il protestantesimo e poi il calvinismo abbiano inciso, ma non più di tanto. Se Marx ha detto quello che tu dici, l'ha forse fatto criticando la ricchezza in quanto surplus di lavoro da gestire, ma sarebbe stato più corretto se avesse detto che la struttura produttiva è il luogo dove si produce innanzitutto il risultato del lavoro, e non  quindi della ricchezza. E forse per questo riuscì a fare un'aspra critica all'anarchia. Giusta sarebbe invece la concezione che la struttura produce una sovrastruttura attraverso un fenomeno simile a quello di cui parlo nel post numero 4 all'interno del Topic "Ermafroditismo e linguaggio"

Ipazia

La ricchezza è risultato del lavoro che è la combinazione di risorse naturali e risorse umane. La struttura è il luogo di dominio di risorse naturali e risorse umane. Laddove questa combinazione è privatizzata da un padrone individuale od oligarchico, per quanto lo detesti, devi sottostare a quel potere per sopravvivere. Per tale motivo la struttura comanda sulla sovrastruttura (etica, religiosa, ideologica, filosofica, politica, scientifica, artistica,...)
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Ipazia il 05 Giugno 2021, 22:24:10 PM
La ricchezza è risultato del lavoro che è la combinazione di risorse naturali e risorse umane. La struttura è il luogo di dominio di risorse naturali e risorse umane. Laddove questa combinazione è privatizzata da un padrone individuale od oligarchico, per quanto lo detesti, devi sottostare a quel potere per sopravvivere. Per tale motivo la struttura comanda sulla sovrastruttura (etica, religiosa, ideologica, filosofica, politica, scientifica, artistica,...)
Ma il potere, ipazia, è struttura o sovrastruttura? Tu parli di dominio delle risorse, ma questo non può che essere generato da una costruzione culturale, come la proprietà privata ad esempio. In assenza di sovrastrutture tu hai solo risorse naturali e risorse umane, ma non c'è alcun dominio su di esse (salvo che tu voglia considerare dominio la possibilità di ogni individuo di decidere quello che fa).

paul11

Citazione di: daniele22 il 05 Giugno 2021, 18:03:19 PM
Citazione di: paul11 il 04 Giugno 2021, 19:31:44 PM
Marx dice alcune cose ben importanti, che la struttura produttiva, il luogo dove si produce ricchezza, tende a trasformare la sovrastruttura, che è divenuto il luogo della ridistribuzione della ricchezza in termini di fisco, assistenza e previdenza nel Novecento fino a noi.


Ciao Paul11, penso anch'io che il protestantesimo e poi il calvinismo abbiano inciso, ma non più di tanto. Se Marx ha detto quello che tu dici, l'ha forse fatto criticando la ricchezza in quanto surplus di lavoro da gestire, ma sarebbe stato più corretto se avesse detto che la struttura produttiva è il luogo dove si produce innanzitutto il risultato del lavoro, e non  quindi della ricchezza. E forse per questo riuscì a fare un'aspra critica all'anarchia. Giusta sarebbe invece la concezione che la struttura produce una sovrastruttura attraverso un fenomeno simile a quello di cui parlo nel post numero 4 all'interno del Topic "Ermafroditismo e linguaggio"


I "passaggi produttivi" in agricoltura e in industria e i "passaggi di mano" nel commercio, dal produttore al grossista.....fino al dettaglio per i consumatori, generano valore aggiunto tant'è che
l'IVA= imposta sul valore aggiunto è appunto una "tassa".
Significa che produttivamente il lavoro di trasformazione di una materia prima in semilavorato e poi prodotto finito ,incorporano nei passaggi dei valori economici che sono certamente lavoro fisico ed intellettuale. Marx focalizza  il plusvalore del proprietario privato di quella fabbrica, il saggio di profitto sui capitali investiti nella produzione che produce ineguaglianza, poiché per produrre profitto deve essere più alto delle retribuzioni manuali, salari e intellettuali, stipendi.


Ho letto il topic sull'ermafroditismo e linguaggio; bisogna però intendersi cosa intendi per linguaggio. Se lo intendi nel senso biologico e insieme mentale, dove l'uno è un organismo "che informa di sé al mondo", mentre la comunicazione linguistica artistica, che è agli antipodi rispetto a quella biologica, seppur di natura probabilmente simile, nel passaggio della necessità di comunicare di un organismo biologico, alla volontà di comunicare(in termini ampi)di un artista ,di un politico, fino di un'intera cultura rispetto alle altre, mi pare che vi sia in effetti un legame fra struttura e sovrastruttura che è tipicamente umana, in quanto il mentale rispecchia sia la necessità che la volontà di informare con il linguaggio. In fondo, diceva qualcuno, comunicare è anche amare, tant'è che il linguaggi o rispecchia sia ciò che è chiamato razionale che l'irrazionale, vale adire ciò che è nella logica e ciò che non è racchiudibile nella logica. E infatti Marx è qui che sbaglia: cerca di razionalizzare economicamente l'uomo, ma l'uomo se è "alienato", "estraniato", significa che linguisticamente, ma irrazionalmente, non si sente "parte" e allora "informa del suo disagio il mondo". Quindi il problema non è il lavoro o il non lavoro, inteso come struttura, vivere per lavorare o vivere per sfuggire all'alienazione del lavoro. Sono i contenuti del lavoro che devono essere armonizzati con le esigenze umane, vale a dire l'uomo che si emancipa con il lavoro, dove trova un suo modo di espressione, appunto come nella creazione artistica.
Quindi se mutano i contenuti del lavoro, che è trasformazione, che è il modo di sostentamento, economia e struttura, solo allora può modificare la sovrastruttura: direi che il viceversa è difficilissimo, se non impossibile. Intendo dire che è più facile, per modo di dire perché è difficile anch'esso, mutare il lavoro, l'economia, la parte strutturale sociale, e da lì poter mutare la sovrastruttura culturale e politica; trovo molto più difficile che la cultura e la politica mutino, cambiando i contenuti del lavoro. La rivoluzione comunista ha fallito in primis non riuscendo a mutare la mentalità già nelle fabbriche con i "soviet", le fabbriche comuniste. Se anche qui vige la divisione del lavoro, la divisione della conoscenza,  se la fabbrica continua riprodurre il vecchio concetto pre-comunista, zarista, aristocratico, capitalista, non possono mutar le gerarco-funzioni dell'intero sistema che lega il sistema economico a quello politico culturale, la relazione fra struttura e sovrastruttura. La fabbrica deve diventare "comunità", dove ognuno si sente responsabile dell'andamento . Per far questo devono mutare motivazioni, intenti ,scopi.
Il processo di delega è deresponsabilizzarsi per caricare di responsabilità altri:questo non va bene.Perchè nessuno ,più di noi stessi, conosce i veri problemi che abbiamo,perchè li viviamo.


Riguardo agli interventi  di Ipazia e Anthonyi, direi, semplicemente, che se già nella creazione della ricchezza, nel processo del lavoro, vi è diseguaglianza questa viene rappresentata come immagine nella sua sovrastruttura culturale e politica.
La democrazia repubblicana attuale riflette la rappresentazione della forma economica di base, con le sue profonde ambiguità: le gerarco funzioni, gli organigrammi di un'azienda sono esattamente la funzionalità per analizzare uno Stato, ed è lo Stato che adatta la sua immagine all'economia che la precede, tant'è che la velocità del mutamento economico pone in crisi le forme politiche (la globalizzazione contro la sovranità, la diseguaglianza internazionale con le crisi locali )
Non c'entra la religione di per sé  che appartiene più alla psiche (intesa anche come anima) e alla mistica, Gesù non ha affatto benedetto il capitalista, tanto per intenderci, anzi, per cui semmai il cristianesimo nella nostra cultura ha perso nella modernità, è antimodernista. La religione diventa potente nelle pratiche se diventa vissuto, come un monaco in una abbazia. Questo è il motivo per cui il calvinismo asseconda, ma non precede la nascita di una forma economica.
Una rivoluzione che nascesse dall'alto, dalla sovrastruttura politica, dovrebbe come in Cina(maoismo) fare il "lavaggio del cervello". Imporre dittatorialmente la propria forma culturale dentro le pratiche economiche toccando le etiche, i comportamenti socio-economici

anthonyi

Ciao paul11, il tuo riferimento al concetto di eguaglianza è, a mio parere, problematico.
Il concetto di eguaglianza e una sovrastruttura culturale, perché tutti gli individui sono appunto, individui, e quindi per definizione, diversi.
Non ha senso affermare che la diseguaglianza insiste originariamente nel sistema economico, perché in buona parte il sistema economico e già sovrastruttura.
Se poi la questione è se la diseguaglianza che è definita nella sovrastruttura, sia proiezione della diversità che c'è nella struttura io credo che in buona parte sia così, e soprattutto che sia auspicabile che sia così nella misura in cui questa proiezione permette al sistema struttura sovrastruttura di essere più efficiente.

Ipazia

Citazione di: anthonyi il 06 Giugno 2021, 07:23:57 AM
Citazione di: Ipazia il 05 Giugno 2021, 22:24:10 PM
La ricchezza è risultato del lavoro che è la combinazione di risorse naturali e risorse umane. La struttura è il luogo di dominio di risorse naturali e risorse umane. Laddove questa combinazione è privatizzata da un padrone individuale od oligarchico, per quanto lo detesti, devi sottostare a quel potere per sopravvivere. Per tale motivo la struttura comanda sulla sovrastruttura (etica, religiosa, ideologica, filosofica, politica, scientifica, artistica,...)
Ma il potere, ipazia, è struttura o sovrastruttura? Tu parli di dominio delle risorse, ma questo non può che essere generato da una costruzione culturale, come la proprietà privata ad esempio. In assenza di sovrastrutture tu hai solo risorse naturali e risorse umane, ma non c'è alcun dominio su di esse (salvo che tu voglia considerare dominio la possibilità di ogni individuo di decidere quello che fa).
Il potere è il diritto di proprietà su una struttura socioeconomica (pre)esistente. L'accumulazione originaria della quale è avvenuta manu militari da etnie di invasori e da stratificazioni di classe all'interno della stessa etnia. Gli esiti di tale iniquo lockdown - materiale e giurico - mica si azzerano ad ogni nuova generazione, ma si ereditano a seconda del palazzo o tugurio in cui si nasce. E determinano la vita a venire di ciascun umano.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Ipazia il 06 Giugno 2021, 14:48:24 PM
Citazione di: anthonyi il 06 Giugno 2021, 07:23:57 AM
Citazione di: Ipazia il 05 Giugno 2021, 22:24:10 PM
La ricchezza è risultato del lavoro che è la combinazione di risorse naturali e risorse umane. La struttura è il luogo di dominio di risorse naturali e risorse umane. Laddove questa combinazione è privatizzata da un padrone individuale od oligarchico, per quanto lo detesti, devi sottostare a quel potere per sopravvivere. Per tale motivo la struttura comanda sulla sovrastruttura (etica, religiosa, ideologica, filosofica, politica, scientifica, artistica,...)
Ma il potere, ipazia, è struttura o sovrastruttura? Tu parli di dominio delle risorse, ma questo non può che essere generato da una costruzione culturale, come la proprietà privata ad esempio. In assenza di sovrastrutture tu hai solo risorse naturali e risorse umane, ma non c'è alcun dominio su di esse (salvo che tu voglia considerare dominio la possibilità di ogni individuo di decidere quello che fa).
Il potere è il diritto di proprietà su una struttura socioeconomica (pre)esistente. L'accumulazione originaria della quale è avvenuta manu militari da etnie di invasori e da stratificazioni di classe all'interno della stessa etnia. Gli esiti di tale iniquo lockdown - materiale e giurico - mica si azzerano ad ogni nuova generazione, ma si ereditano a seconda del palazzo o tugurio in cui si nasce. E determinano la vita a venire di ciascun umano.
In realtà anche il concetto di accumulazione originaria è sovrastruttura funzionale alla legittimazione dello stato di diritto. Nella storia il diritto di proprietà è in continua trasformazione, anche se poi formalmente si ragiona come se fosse un molock assoluto.
A me sembrava, ipazia, che nel topic si discutesse del rapporto struttura sovrastruttura di impronta marxiana, se poi tu hai una rappresentazione differente, o un'interpretazione originale delle categorie marxiana me ne farò una ragione.
Ritengo comunque che banalizzare l'intuizione marxiana del rapporto struttura sovrastruttura a una dipendenza delle istituzioni sociali dal sistema economico renda poco merito alla forza di questa intuizione, e oltretutto indebolisce la forza della critica sociale.
Se affermi che un dato sistema economico è struttura stai dando ad esso un senso di forza e stabilità che non avrebbe se fosse definito sovrastruttura. Viste le tue posizioni ideologiche, secondo me, è un'interpretazione che non ti conviene.


Ipazia

#13
La struttura corrisponde secondo Marx al concetto di formazione sociale, ovvero a quell'insieme di condizioni materiali e giuridiche che caratterizzano una società in ordine al diritto di proprietà su territorio, risorse materiali ed umane, in toto o parzialmente. Non c'è nulla di naturalistico e immutabile nel concetto di struttura in Marx, fin dalla sua giovanile critica alla filosofia del diritto di Hegel, ma si tratta di rapporti giuridici storicamente determinati, reificati, ossificati. Apparentemente più solidi ed eterni delle più asseverate leggi naturali.

La sovrastruttura è la reificazione di tale apparenza, a cui concorrono gli scribi e farisei, gli intellettuali laici e religiosi, a supporto e mantenimento della struttura.
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simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Ipazia il 06 Giugno 2021, 15:43:19 PM
La struttura corrisponde secondo Marx al concetto di formazione sociale, ovvero a quell'insieme di condizioni materiali e giuridiche che caratterizzano una società in ordine al diritto di proprietà su territorio, risorse materiali ed umane, in toto o parzialmente. Non c'è nulla di naturalistico e immutabile nel concetto di struttura in Marx, fin dalla sua giovanile critica alla filosofia del diritto di Hegel, ma si tratta di rapporti giuridici storicamente determinati, reificati, ossificati. Apparentemente più solidi ed eterni delle più asseverate leggi naturali.

La sovrastruttura è la reificazione di tale apparenza, a cui concorrono gli scribi e farisei, gli intellettuali laici e religiosi, a supporto e mantenimento della struttura.
Evidentemente abbiamo interpretazioni differenti del pensiero marxiano, però considerare il diritto di proprietà come parte della struttura, e contemporaneamente tutta la struttura giuridica statale che è al servizio di questo diritto come parte della sovrastruttura è un po illogico. Se l'assegnazione dei diritti di proprietà è derivata dal sistema giuridico, allora questo vuol dire che la struttura dipende dalla sovrastruttura?

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