Destino della cultura, kantismo e platonismo, antimarxismo.

Aperto da PhyroSphera, 11 Dicembre 2022, 19:27:04 PM

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PhyroSphera

Se intesa pragmaticamente e non come descrizione del mondo, la distinzione, introdotta da Kant, tra fenomeno e noumeno, è un riferimento senza dubbio valido ancora oggi e per il futuro.

L'idealismo di Fichte, Schelling ed Hegel mostrò la contraddittorietà nel concepire la "cosa in sé" indipendentemente dal pensiero: intuitivamente non intellettualmente ha senso dire che esistono le cose, non la cosa in sé.
Il pessimismo di Schopenhauer che faceva uso di quella distinzione aveva ed ha il proprio significato non nel descrivere il vero mondo ma nell'indicare il falso.
Il rifiuto nietzschiano del concetto di noumeno aveva il suo senso in relazione ad una situazione d impossibilità culturale solo transitoria, dovuta a una crisi della civiltà tedesca ed europea di allora.
L'impiego della stessa distinzione da parte di Jaspers serviva a denotare la relatività e assolutezza dell'esistenza non a definire la forma della realtà stessa...
La contrarietà del marxismo più intransigente alle nozioni di fenomeno e noumeno invece conduce ad una antifilosofia, in quanto tali nozioni servono alla cultura per protrarre il sistema tecnico-scientifico e per continuare ad avvalersi delle religioni; esse infatti evitano che la cultura cada negli inganni delle apparenze.

La distinzione, quanto a linguaggio originata dal pensiero greco, di fenomeno e noumeno, era già diversamente presente nelle religioni dell'India, quale contenuto filosofico-metafisico, emergente dal mito e senza una filosofia, in particolare fisica, a farne da base, come invece poi in antica Grecia.
La contrarietà marxista riprecipita, per antioccidentalismo, la cultura alle condizioni prefilosofiche dell'antico Oriente, precludendone l'esito filosofico tramite la negazione del valore indipendente delle religioni e impedendo la prosecuzione delle scienze a causa di un materialismo non filosofico, ingenuo, intromesso nella filosofia dalla quale le scienze dipendono... È il mito della Grande Madre, che il pensiero junghiano, debitore della riflessione kantiana, aveva ravvisato a fondamento della mentalità delle ideologie politiche marxiste-comuniste: un mito dal quale Marx, rifiutando le ideologie caratteristiche dell'Occidente, dipendeva contraddittoriamente; mentre egli infatti additava le religioni come oppio dei popoli, praticava per parte propria l'idoleggiamento della materia, diventato poi nei suoi accoliti idolatria fino alla ribellione alla stessa filosofia (nonostante il materialismo marxista avesse preso le mosse dal materialismo spinoziano, interpretato forzosamente in senso ateo ma non senza un residuo di misticismo panteista).

La interpretazione pragmatica del fenomeno e del noumeno si presenta quale un'assoluta necessità culturale, per la sopravvivenza dell'Occidente politico oltre tutte le proprie mancanze ed errori, per il persistere di un salvifico riferimento al Mistero da parte delle civiltà non solo occidentali e per la continuazione ecologica di prassi scientifiche e tecniche nel Villaggio Globale.
Il platonismo che fa da base alle nozioni di fenomeno e noumeno è alla base non dell'abuso sulle odierne scienze e tecniche ma del corretto uso di esse e la spiritualità da cui quelle nozioni originano è espressione di una realtà comune a tutte le pratiche religiose e per l'utilità di esse non per la superstizione che potrebbe allignare su di esse.


Mauro Pastore

Ipazia

Volentieri lascierei l'Occidente tramontare nel suo noumeno, se questa tirata avesse qualche rapporto con la realtà dei fatti storici e delle filosofie connesse. Ormai la "cosa in sè" non interessa più nessun pensiero razionale, nè ad occidente, nè ad oriente.

Interessa qualche frangia teistica che pensa di nobilitare la sua teologia con concezioni filosofiche degne di rispetto storico, ma epistemicamente superate.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

Per il marxismo l'equivalente concettuale del noumeno e' la struttura/materia, e il fenomeno la sovrastruttura/ideologia.

Tale distinzione, non e' gratuita, ma getta il SOSPETTO (che non e' il disincanto o il velo di maya, ma un'attitudine critica nel ricercare) sull'equita' e sulla trasparenza, appunto, dei rapporti sociali capitalisti, e sulla loro fenomenologia politico economica.

La caverna, da cui uscire, e' quella dei rapporti sociali mercificati e feticistizzati, per contemplare il reale automovimento della materia, vivente e non.

Non e' difficile, da capire, a meno che non si voglia, fingendo di dibbattere, solo rivendicare il primato, ideologico appunto, sulla distinzione tra fenomeno e noumeno.

Pero' qui bisognerebbe aprire la sezione di forum:

"Antimarxismo gratuito della domenica"

Al nobile fine di consentire tanto agli utenti marxisti, quanto a quelli totalmente disinteressati dalla annosa questione di marxismo e antimarxismo, che immaggino saranno molti di piu', di glissare su certe perle.

Personalmente l'unica grande madre che conosco e mi interessa e' la Russia Eurasiana, e mi basta e mi avanza.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

green demetr

Il noumeno pragmatico   :D :D :D :D ma che confusione c'hai in testa?

E lascia perdere Nietzche, perchè dovete sempre chiamarlo in causa voi pretoni.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

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