Si può prevedere il futuro?

Aperto da Eutidemo, 26 Dicembre 2019, 15:26:28 PM

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Eutidemo

Non sapevo se inserire questo POST nel mio TOPIC "La mano e la moneta", ovvero nel mio TOPIC "L'abuso della credulità altrui", perchè, in effetti ha attinenza con entrambi; per cui, nel dubbio, ho aperto un TOPIC a parte, perchè penso che lo meriti.

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Qualche anno fa, un mio amico, che, con mia viva disapprovazione, era dedito al "calcio scommesse online" (legale), cominciò a ricevere strane e-mail, le quali, per una "singola partita", gli "predicevano" gratuitamente il risultato delle "triple"; cioè, 1, 2, X.
Cioè, se ho ben capito come funziona la faccenda (della quale sono completamente all'oscuro), mentre una volta, per giocare una schedina del TOTOCALCIO, bisognava azzeccare almeno DODICI o TREDICI risultati, adesso si può scommettere una tripla anche su una singola partita; io pensavo che la cosa fosse illegale, ma, invece, pare che ci siano dei siti che lo consentono legalmente (o, almeno, lo consentivano fino a qualche anno fa). ::)

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In ogni caso, il fatto strano è che, per ben "quattro volte" le e-mail predissero al mio amico il risultato "esatto" delle TRIPLE; dopodichè, lo avvisarono che, se voleva ancora avvalersi delle loro "predizioni", doveva iscriversi a pagamento al loro sito.
Il mio amico, che è un matematico, calcolò, non so come, che la probabilità che ci azzeccassero così spesso sulle triple, era MOLTO ESIGUA (tanto più che alcuni risultati, come la Juve perdente in casa, erano davvero imprevedibili); per cui, lui sospettava qualcosa di losco, e, cioè, che si trattasse di partite truccate.
Da parte mia, pur non escludendo tale ipotesi, la ritenevo, però,  altamente improbabile; ed infatti, in caso di partite truccate, nessun delinquente munito di senno, secondo me, si sarebbe mai messo a fare una operazione del genere.
Non avrebbe avuto senso!
Però anche io sospettavo una truffa, sebbene non connessa a partite truccate. ???

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Non sono mai riuscito ad accertare con sicurezza di che tipo di raggiro si trattasse; ma, probabilmente, doveva essere qualcosa di molto simile alla cosiddetta "Cojonatura delle Capannelle", una truffa che era molto in voga all'Ippodromo delle Capannelle quando ero giovane...ma molto più in grande!
Ed infatti, al giorno d'oggi, con un "software" di selezione automatica, ci vuole poco ad inviare 900 e-mail a 900 giocatori online del calcio-scommesse, suddividendoli in gruppi di 300:
- al primo gruppo dei quali predire 1
- al secondo gruppo dei quali predire 2
- al terzo gruppo dei quali predire X
Dopodichè, sicuramente ad uno dei tre gruppi di 300 sarà stata fatta la predizione esatta; per cui, suddividendoli in altri tre gruppi di 100, si procede allo stesso modo, fino a che, alla fine, 11 persone avranno avuto la predizione giusta per ben 4 volte di fila (e arrivati a 3 o 4 persone, addirittura 5 volte, e ad uno 6 volte di fila)!
Aumentando o diminuendo il campione iniziale, ovviamente, aumenta o diminuisce il numero di predizioni giuste che possono farsi, di seguito,  a gruppi sempre più ristretti di persone.
Non so se questo fosse il loro sistema, però lo ritengo possibile! ;)

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In effetti, in teoria, sarebbero possibili più ipotesi:
- "Cojonatura delle Capannelle";
- "Partite truccate";
- Altri tipi di truffa che non mi vengono in mente;
- Capacità "divinatoria" da chiarroveggente, da parte di colui che invia le e-mail.
L'ultima ipotesi, sebbene possa apparire teoricamente possibile, in quanto non palesemente contradditoria (mentre invece, secondo me, forse, potrebbe anche considerarsi tale), va però incontro a vari inconvenienti.

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Ed infatti, se qualcuno fosse davvero in grado di "divinare" i risultati delle partite di calcio, si arricchirebbe scommettendo in proprio, e non certo condividendo -sia pure a pagamento- le sue previsioni con altri.
E lo stesso vale per chiunque si faccia pagare per prevedere il futuro; ed infatti, se davvero qualcuno fosse in grado di fare una cosa del genere, si arricchirebbe senza problemi in proprio, senza aver bisogno di coinvolgere altre persone nei propri guadagni.
Un autentico chiaroveggente, giocando in borsa, anche con un piccolo capitale iniziale, in pochi giorni diverrebbe l'uomo più ricco del mondo!
E, poichè pare che questo non sia mai accaduto (nessuno ha mai azzeccato "tutte" le sue operazioni di borsa, in sequenza), ne consegue che nessuno è "veramente" in grado di conoscere il futuro.

***
A parte tale aspetto, però, occorre anche considerarne altri.
Ed infatti è fuor di dubbio che, talvolta, ad esempio, uno si sogni che il giorno dopo riceverà la telefonata di un amico che non sente da anni; e che ciò, il giorno dopo, inevitabilmente si verifichi. 
E la stessa cosa vale per altri tipi di sogno.
Ma questo è solo un effetto "inevitabile" del "gioco delle probabilità"!
Ed infatti, sul pianeta, ogni notte sognano quasi OTTO MILIARDI di esseri umani, per cui:
- per il calcolo delle probabilità, almeno qualche milione si sognerà che il giorno dopo riceverà la telefonata di un amico che non sente da anni;
- per il calcolo delle probabilità, almeno qualche migliaio (o centinaio) vedrà davvero avverarsi il "sogno profetico".
Sarebbe altamente "improbabile" che ciò non si verificasse ogni notte (per non dire ogni settimana od ogni mese)!
Ovviamente, a propagare in giro la singolare notizia, sarebbero solo i pochi che hanno visto avverarsi il loro "sogno profetico"; non certo gli altri!
Per cui, a meno che un "preciso" sogno profetico non si ripeta, "documentatatamente" e "ripetutamente", tutte le notti, non c'è alcuna evidenza della effettiva esistenza di tale fenomeno; sebbene molte persone ne siano fermamente convinte.

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In ogni caso, sia per i sogni premonitori che per altre presunte profezie, in vita mia:
- ho sentito raccontare un sacco di predizioni EX POST!
- però non ho mai sentito una sola predizione EX ANTE!

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Mi spiego meglio!
Sia sui libri, sia sui giornali, sia in base a resoconti personali, ci sono racconti di "migliaia" di presunte predizioni; che, però, "si erano già avverate" nel momento in cui vengono raccontate, e "resocontate a posteriori"! ;D
Neanche una volta mi è mai accaduto di sentir predire uno specifico evento, PRIMA che questo accadesse. ;)

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Ad esempio, se qualcuno mi predicesse OGGI un determinato e circostanziato evento futuro (non provocabile ad arte) ed esso si avverasse "puntualmente" e "precisamente" così come descritto adesso, "forse" potrei considerarla una "predizione autentica".
Ad esempio: "Alle ore 18,12 del 14/10/2020 si verificherà un terremoto del terzo grado della scala Richter nel distretto di Hatiplar in Turchia, che avrà la durata di 12 minuti esatti, e che provocherà un numero di 25 feriti lievi e due gravi". ;)

***
Però faticherei molto a considerare una "predizione autentica", quella di qualcuno che mi raccontasse OGGI : "Io, nell'estate del 1962, avevo previsto con esattezza che la  sera del 9 ottobre 1963, nel neo-bacino idroelettrico artificiale del Vajont, si sarebbe verificato un disastro, che avrebbe provocato 1917 vittime, delle quali sarebbero stati recuperati solo 1500 cadaveri". ;D

***
Quanto alle furbesche pseudo-predizioni, in stile Nostradamus, del genere: "Ibis redibis non morieris in bello", se è per questo, anche io sarei capacissimo di farle. ;D
Ci vuole poco, volendo abusare della diffusissima credulità popolare!

***
Un altro discorso, comunque, riguarda la possibilità "teorica" di poter leggere il futuro.
Il che, secondo me, incontra due ostacoli logici:

a)
Salvo che il tempo non sia da considerarsi un "continuum" (cosa da dimostrare), il futuro "non esiste"; per cui, dato che non si può vedere quello che "non c'è", il futuro non può essere predetto.

b)
Anche ammesso che il futuro si possa teoricamente prevedere, come è possibile prevedere ciò che è in nostro potere determinare in modo differente da come viene previsto?
Ad esempio, se io potessi prevedere il futuro, potrei vedere in anticipo la frase che sto per scrivere; ma chi mi impedirebbe, una volta saputolo, di scriverla in modo diverso?
Al riguardo, infatti:

IN VIA DI PRIMA IPOTESI:
- se io la scrivessi in modo diverso, non avrei previsto niente;
- se, invece, io la scrivessi così come previsto, pur volendola scrivere in modo differente, vorrebbe dire che la mia volontà cosciente verrebbe coartata dalla mia previsione, in un modo molto difficile da capire.

IN VIA DI SECONDA IPOTESI:
Se io prevedessi non solo che scriverò una determinata frase, ma prevedessi pure che lo farò "spontaneamente" con libera determinazione nel momento in cui la scriverò, i casi sono due:
- se io la scrivessi in modo diverso da come previsto, non avrei previsto niente; ;)
- se, invece, io la scrivessi così come previsto, pur avendo deciso a posteriori di scriverla in modo differente (per contraddire la previsione), vorrebbe dire che la predizione era sbagliata, perchè ho scritto, sì, la frase prevista, ma non "spontaneamente" e con libera determinazione ...come avevo previsto! ;)

***
In conclusione, poichè si potrebbero verificare altre contraddittorietà logiche interne alla teoria, ritengo che essa sia insostenibile sia sotto il profilo teorico, sia sotto il profilo pratico.
Avevo previsto questa conclusione! :D

bobmax

Ogni evento non è che l'effetto di cause precedenti.
Escludendo gli eventi puramente casuali.

Ogni evento avvenuto prima e tale da poter influire sull'evento attuale non può essere escluso come sua possibile causa.

Di modo che la predizione di un evento è essa stessa possibile causa dell'evento stesso.
Inclusa evidentemente la volontà di fare o non fare.

La predizione di scrivere una frase volontariamente non può perciò mai essere esclusa del tutto. Non si può cioè considerarla a priori falsa.

Perché se "vera" non vi è alcuna possibilità che la frase non sia scritta o lo sia contro la propria volontà.

***

A prescindere dalle divinazioni, posso affermare con sicurezza, che tutte le volte che ho giocato al lotto ho vinto!
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

Ciao Bob. :)
Sono d'accordo con te che la predizione di scrivere una frase volontariamente non possa essere mai esclusa; ma questo non mi sembra che risolva il mio paradosso.
Ed infatti se io prevedessi non solo che scriverò una determinata frase, ma prevedessi pure che lo farò "spontaneamente" con libera determinazione nel momento in cui la scriverò, dovrei aver pure previsto che in futuro saprò che lo avevo previsto; previsione, questa, per la quale non mi serve la chiarroveggenza, perchè mi basta la logica per prevedere che, in futuro, ricorderò sicuramente ciò che è avvenuto in passato, e, cioè, che nel passato avevo previsto che nel futuro avrei scritto quella frase.
In questo modo, in un certo senso, si "passatizza" il "futuro"!
Ma il futuro, comunque, è futuro, e non passato, per cui, visto che le cose previste devono ancora accadere, io dovrei poter decidere di farle avvenire il modo differente.
Per cui, riguardo alla famosa frase:
- se io la scrivessi in modo diverso da come previsto, avrei fatto una previsione errata; ;)
- se, invece, io la scrivessi così come previsto, pur avendo deciso a posteriori di scriverla in modo differente (per contraddire la previsione), vorrebbe dire che la predizione era sbagliata, perchè ho scritto, sì, la frase prevista, ma non "spontaneamente" e con libera determinazione ...come avevo previsto! ;)
Un saluto!
:)

bobmax

Ciao Eutidemo

Citazione di: Eutidemo
... se io prevedessi non solo che scriverò una determinata frase, ma prevedessi pure che lo farò "spontaneamente" con libera determinazione nel momento in cui la scriverò, dovrei aver pure previsto che in futuro saprò che lo avevo previsto; previsione, questa, per la quale non mi serve la chiarroveggenza, perchè mi basta la logica per prevedere che, in futuro, ricorderò sicuramente ciò che è avvenuto in passato, e, cioè, che nel passato avevo previsto che nel futuro avrei scritto quella frase.

Non riesco a vedere il legame tra la previsione dello "scrivere" e della sua "spontaneità" con la previsione del "sapere"...
Perché il futuro "sapere" dovrei prevederlo e perché dovrei necessariamente sapere di averlo previsto?
Inoltre, perché "ricorderò sicuramente"?

Sono tutte condizioni non necessarie.
Potrei ricordarmi dopo di aver scritto liberamente, che quel fatto lo avevo comunque già previsto.
Senza neppure alcun bisogno di dover prevedere quando "saprò" di aver previsto. Semplicemente lo saprò, quando lo saprò. Prima o dopo lo scrivere che importa?

Quale logica può darti la sicurezza che un domani ricorderai qualcosa?

Secondo me, non c'è "sapere" o "ricordare" che tenga.

Invece logica vorrebbe che se la previsione è corretta, semplicemente scriverai spontaneamente quella frase. A prescindere da eventuali ricordi, conoscenze, ecc...
Che se presenti non faranno che appunto far avvenire ciò che era stato previsto.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

Ciao Bob. :)
E' ovvio, che, in un futuro ragionevolmente breve, io dovrei necessariamente sapere di averlo previsto, e che lo "ricorderò sicuramente".
Ed infatti, se io, in questo momento, avessi (o ricevessi) la predizione che tra un'ora scriverò, con libera determinazione e senza coazione, la frase : "Viva la pappa col pomodoro", è ovvio che, tra 50 minuti, io sarei in ansiosa attesa di vedere se tale predizione si avvererà o meno.
O no?

***
Orbene, se mi pungesse vaghezza di "falsificare" tale predizione, come già ho detto, a me pare che i casi siano soltanto due:
- se io la scrivessi in modo diverso da come previsto, avrei fatto una previsione errata; 
- se, invece, io la scrivessi così come previsto, pur avendo deciso a posteriori di volerla scrivere in modo differente (per contraddire la previsione), vorrebbe dire che la predizione era sbagliata, perchè ho scritto, sì, la frase prevista, ma non "spontaneamente" e con libera determinazione ...come avevo previsto! 

***
E' verissimo, come tu giustamente osservi,  che io potrei ricordarmi "dopo" di aver scritto liberamente, che quel fatto lo avevo comunque già previsto; il che accadrebbe sicuramente, se la previsione avvenisse a distanza di anni.
Ma a distanza di minuti, sicuramente no!
E, in via di ipotesi, se io potessi davvero leggere il futuro, la prima prova che farei sarebbe sicuramente "a breve"; proprio per vedere se posso falsificare la predizione!

***
E' vero che nessuna logica può darmi la sicurezza che un domani ricorderò qualcosa; anzi, più divento vecchio e più dimentico le cose!
Però, salvo nel caso in cui io venga colpito da un Halzheimer fulminante, fino adesso riesco ancora benissimo a ricordarmi quello che è successo un'ora fa (o dieci minuti fa); tanto più se si trattasse di un evento sorprendente come una previsione del futuro.

***
Però, per farti contento, potrei benissimo ridefinire la mia ipotesi nel seguente modo:
---------------------------------------------------
"Se io prevedessi non solo che scriverò una determinata frase, ma prevedessi pure che:
- la scriverò "spontaneamente" con libera determinazione nel momento in cui la scriverò;
-  inoltre la scriverò "memore" della predizione, nel momento in cui la scriverò;
ecco che ricadrei sempre in un paradosso, in quanto:
- se io la scrivessi in modo diverso da come previsto, avrei fatto una previsione errata; 
- se, invece, io la scrivessi così come previsto, pur avendo deciso a posteriori di volerla scrivere  in modo differente (per contraddire la previsione), vorrebbe dire che la predizione era sbagliata, perchè ho scritto, sì, la frase prevista, ma non "spontaneamente" e con libera determinazione ...come avevo previsto, e pur essendo perfettamente memore della predizione stessa, e volendo modificarla, mi viene impedito di volerla modificare."
E' sempre un serpente che si morde la coda!
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***
Indubbiamente la logica vorrebbe che se la previsione fosse corretta, io dovrei scrivere spontaneamente quella frase anche se memore della predizione e con l'intenzione di modificarla; ma la stessa logica comporta il paradosso che, in tal modo, la mia volontà non sarebbe più libera di decidere in modo autonomo dalla previsione, per cui, che io ne fossi consapevole o meno, la previsione sarebbe comunque ERRATA!

***
Secondo me, il paradosso sta nella difficoltà di "passatizzare" il futuro.
Ed infatti, solo riguardo al passato si può affermare che "Factum infectum fieri nequit" (e, cioè, che ciò che è stato fatto, detto o scritto non può più essere modificato); ma, per quanto concerne il futuro, la cosa è molto più ardua da asserire, in quanto, come sopra evidenziato, secondo me la cosa comporta non poche difficoltà logiche.
Questo, salvo a non voler considerare il tempo come un "continuum"; cioè come una pellicola fotografica, in cui tutti i "frame" sono "contemporanei" e "coesistenti".
Nel qual caso, in effetti, noi godremmo dello stesso libero arbitrio che hanno gli attori di un film, circa le scene che stanno per scorrere sullo schermo; ma che, però, sono già fissate sul "nastro celluloide"!
Speriamo di no!

Un saluto! :)

bobmax

Ciao Eutidemo

Scusami ma nel tuo ragionamento vi è una fallacia logica, che ti sfugge.

In sostanza tu ipotizzi (vuoi considerare) di ricevere/avere una previsione di un qualcosa che farai di tua volontà ma che potresti allora non volere.

Per vedere la fallacia, è sufficiente avvicinare sempre più la previsione ipotizzata (voluta) fino a giungere al tempo presente.
Ti troveresti così a ipotizzare di fare qualcosa di tua volontà pur non volendolo!
E' un'ipotesi assurda!
Perché vuoi (ipotizzi di) non volere ciò che vuoi...

Proiettando questa fallacia nel futuro, la nascondi a te stesso, ma l'errore rimane inevitabilmente. Sebbene sia più nascosto.

***

Vorrei precisare che non credo che alcuna divinazione sia possibile.
Ma per motivi che nulla hanno a che fare con la logica.

Difatti, sono convinto che la logica non sia Verità assoluta, sebbene sia indispensabile per il nostro esserci.
La logica è un dono di Dio.
Ma sbagliamo, e di brutto, a considerarla legge assoluta! Quasi che Dio vi debba sottostare...

E' un dono, utile per la ricerca di Dio, ma non è Dio.

Il considerare il tempo un "continuum" è un'altra trappola, in cui cade la mente che vuole afferrare la Verità. Ma una trappola è pure il non considerarlo affatto come una pellicola cinematografica.
Sono tutte ipotesi della mente logico/razionale che vuole com-prendere.
Mentre... non vi è niente da prendere!

Vorremmo applicare la nostra umile logica per imbrigliare il Tutto!
Mentre la logica va tenuta ben ferma, costi quello che costi, ma non per com-prendere... il suo fine è un altro. Ed è quello di giungere al limite.

Che noi si stia nel cosmo, e non nel caos, è solo un dono di Dio.
Un dono che potrebbe dissolversi in qualsiasi momento!
Altro che divinazione...

Di modo che è senz'altro corretto e auspicabile la messa in discussione del libero arbitrio. Ma non per trarne delle conclusioni!
E' importante considerare che il libero arbitrio è presumibilmente un'illusione, per giungere al limite del comprensibile. Là dove ogni certezza, fino ad ora scontata, inizia a vacillare...
E noi con essa.

Caro Eutidemo ti auguro ogni bene, e la beatitudine che solo il Nulla può donare.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

viator

Salve bobmax. Citandoti : "Difatti, sono convinto che la logica non sia Verità assoluta, sebbene sia indispensabile per il nostro esserci.
La logica è un dono di Dio.
Ma sbagliamo, e di brutto, a considerarla legge assoluta! Quasi che Dio vi debba sottostare..."

Hai ragione circa il fatto che la logica non possa raggiungere la verità assoluta.
Infatti è perfettamente illogico l'ipotizzare che una Legge Assoluta possa sovrastare o contenere Dio così come è assurdo che un Dio possa risultare estraneo o superiore ad una Legge Assoluta.
Infatti i concetti di Dio e di Assoluto non possono che risultare reciprocamente autoincarnanti. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

InVerno

#7
Ciao Eutidemo,
Nel mio suggerimento di letture https://www.riflessioni.it/logos/ultimo-libro-letto/la-fine-dell'alchimia-mervin-king/ avevo messo un libro che fa al caso tuo, non solo perchè esplora il concetto "incertezza radicale", declinazione economica alla tua domanda, ma anche perchè allude al fatto che la tua "cojonatura della Capanelle" è un trucco molto in voga tra i "consulenti finanziari". L'unica previsione del futuro di cui mi preoccupo è quella degli algoritmi, particolarmente quando parlo di qualcosa con un conoscente (a voce) e mi trovo i consigli per l'acquisto sul desktop, suppongo sia una coincidenza, ma trasmette un brivido orwelliano. Tu dici che per comprovare una previsione vuoi un resoconto dettagliato e certo spaziotemporalmente, ma se compro una lavatrice sempre una lavatrice è , anche se la compro un altro giorno e di un altro colore, la previsione dell'algoritmo può ritenersi fondata?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eutidemo

Ciao Inverno, :)
Hai perfettamente ragione!
Ed infatti, la cosiddetta "Cojonatura della Capanelle", sia pure in forma un po' più complessa, è un trucco molto in voga anche tra i "consulenti finanziari"; io, per scherzo (e solo in forma di simulazione), ne ho praticata una specie per stupire i miei amici, con le "OPZIONI BINARIE" online, laddove è estremamente facile realizzarlo.

***
Hai anche perfettamente ragione a preoccuparti unicamente della previsione del futuro da parte degli algoritmi; in essa, infatti, non c'è niente di "paranormale"...ma quasi!
Diciamo che c'è molto di "paraculo", ma all'ennesima potenza! ;D

***
Ovviamente, ma è superfluo precisartelo, il mio tema era:
- sulle presunte "previsioni paranormali" (o "preveggenza" di specifici eventi futuri);
- non sulle "previsioni normali", che possono farsi senza violare l'ordine naturale delle cose, e senza violare il meccanismo conosciuto del tempo.
Però, indubbiamente, alcune "previsioni normali" vengono fatte con tale abilità da scaltri lestofanti, da sembrare effettivamente "previsioni paranormali"!

Un saluto!  :)

Eutidemo

Ciao Bob. :)
Ho capito il tuo ragionamento, che è ineccepibile in astratto, ma non si attaglia affatto alla mia ipotesi; che hai alquanto travisato!
Ed infatti tu confondi:
- il "volere"
con
- l'"ipotizzare"
Non c'è dubbio, infatti, che non si può certo "non volere" quello che uno "vuole"; ma il mio caso "ipotetico" era completamente diverso.

***
Ed infatti, quando io "ipotizzo" di "prevedere paranormalmente" un evento futuro, non vuol dire che io "voglio" che esso si verifichi, ma solo che "magicamente", lo leggo nel futuro; magari in sogno, come solitamente pare che accada (a chi ci crede). ;)

***
Forse, se io avessi fatto l'ipotesi in terza persona, il concetto sarebbe stato più chiaro da comprendere.
Vale a dire:
---------------------------------------------
"Se un mago mi vaticinasse non solo che io scriverò una determinata frase tra un'ora, ma mi vaticinasse  pure che:
- la scriverò "spontaneamente", non sotto ipnosi, e con mia libera e cosciente determinazione nel momento in cui la scriverò;
-  inoltre la scriverò "memore" del suo vaticinio, nel momento in cui la scriverò.
In tal caso:
- se io, per smentire la sua previsione, la scrivessi in modo diverso da come vaticinato da lui, il mago avrebbe fatto una previsione errata; 
- se, invece, io la scrivessi così come previsto da lui, pur avendo deciso a posteriori di volerla scrivere  in modo differente (per contraddire il mago), vorrebbe dire che la predizione era sbagliata, perchè ho scritto, sì, la frase da lui prevista, ma non "spontaneamente" e con libera determinazione ...come aveva previsto il mago, e pur essendo perfettamente memore della predizione stessa, e volendo modificarla, mi viene (in qualche modo) impedito di volerla modificare (forse ipnotizzandomi)."
----------------------------------------------------
Il paradosso c'è tutto!

***
Mi fa comunque piacere che anche tu non creda che la divinazione del futuro sia possibile; sebbene non mi sia ben chiaro il perchè!
Nè capisco perchè tu ce l'abbia tanto con la logica; visto che, secondo quanto tu stesso scrivi, è anch'essa un dono di Dio! :)

***
Quanto a considerare il tempo un "continuum", sinceramente, non saprei proprio cosa pensare; perchè non trovo sufficienti indizi nè "pro" nè "contro" tale teoria!
Però, se tu non ci credi, mi suona strana la tua affermazione secondo la quale: "...la teoria del "continuum" è un'altra trappola, in cui cade la mente che vuole afferrare la Verità. Ma una trappola è pure il non considerarlo affatto come una pellicola cinematografica."
Ed infatti, tutti i sostenitori della teoria del "continuum", per spiegarla "lippis et tonsoribus" usano proprio la metafora della "pellicola cinematografica"! :)

*** 
Quanto al fatto che la mente logico/razionale che vuole "com-prendere", non capisce che non vi è niente da "prendere", io direi che i due verbi hanno un significato alquanto diverso.

***
Quanto al libero arbitrio può effettivamente darsi che si tratti di una mera illusione, come dici tu; potrebbe essere proprio così, ma spero proprio di no.
Però, onestamente, non lo so  ::)

***
Grazie per l'augurio, che contraccambio! :)

bobmax

Ciao Eutidemo

Vedo che non sono riuscito a farti vedere l'errore...

Mettere la cosa in terza persona non cambia niente, la fallacia logica rimane.

Ciò che tu ipotizzi (vuoi ipotizzare) è un assurdo di per se stesso.
Solo che non ne cogli l'assurdità perché mischi il presente con il futuro.
E riguardo alla "volontà" questo non è possibile: è erroneo.

Perché ciò che vuoi, lo vuoi adesso, in questo preciso istante.
Ed è "adesso" che puoi decidere (volere) che in futuro vorrai questo, piuttosto che quell'altro.
Ma quando quel futuro diventerà adesso... vorrai quel che vorrai allora (che sarà adesso). A prescindere da quanto avevi in precedenza deciso che avresti voluto.

Tu, invece, presupponi che il tuo volere "ora" coincida con il tuo volere "allora".
Un presupposto senza fondamento!

***

Non ce l'ho affatto con la logica!
Amo la logica, e soffro quando viene oltraggiata.
In particolar modo quando sono proprio io ad oltraggiarla...

Ti ricordi l'indovinello dei tre cappelli? Avevo risposto di getto, per poi accorgermi di aver sbagliato. Così mi corressi, ma l'errore era stato fatto...
E allora soffrii, ma non per l'errore in quanto tale, perché tutti sbagliano. Soffrii per la mia presunzione, l'arroganza del mio pensare che pretendeva di aver subito capito!

Il fondamento della logica è l'Etica.

***

Riguardo alla pellicola cinematografica era solo un modo per evitare ripetizioni:
Anche coloro che negano il continuum quando pretendono di conoscere un'alternativa cadono in una trappola. Perché pretendono di conoscere la "verità".

***

Comprendere vuol dire afferrare, ossia fare in qualche modo nostra una "verità".

Ma la Verità non può essere posseduta, "presa".
Semmai siamo noi, da sempre e per sempre, ad essere posseduti dalla Verità.

***

Riguardo al libero arbitrio... dovresti invece sperare che sia proprio un'illusione!

E' proprio con il suo svanire che Dio compare. Attraverso la beatitudine.

Il libero arbitrio, se reale, confermerebbe la scissione come assoluta.
Difatti il due è il sigillo dell'esserci. Non vi sarebbe esserci senza il molteplice.
Ma il due è pure l'origine di ogni male.

Viceversa la pace, il Bene, è nell'Uno.
Di modo che solo nell'Uno, che coincide con il Nulla, vi può essere libertà.

***

Un'ultima cosa riguardo al "volere"

Vorrei osservare che non è possibile volere di volere!
Cioè non posso fare in modo aver ora una volontà piuttosto che non averla.

Voglio o non volgio... non dipende da me. ;)
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

Ciao Bob. :)
Guarda che tutto il mio ragionamento era finalizzato a dimostrare proprio quello che sostieni tu; e, cioè, che le ipotesi conseguenti alla tesi "preveggenza", finiscono tutte in degli assurdi paradossi.
Ed infatti, i miei esempi riguardavano proprio il paradosso derivante da un ipotetico tentativo di mescolare il presente con il futuro!

***
Quanto al tuo discorso riguardo al "volere", senza offesa, esso non ha assolutamente alcuna pertinenza con la mia ipotesi!

***
Ed in verità, non riesco assolutamente a comprendere, dopo la mia ulteriore spiegazione, come tu possa continuare a confondere:
- quello che "uno vuole" (ha voluto o vorrà), ovvero "decide" (ha deciso o deciderà);
- con quello che "ad uno viene predetto in modo paranormale", cioè "divinato", a prescindere da quello che lui "vuole", o che gradirebbe sentirsi dire.

***
Si tratta principalmente di una questione semantica, a cui è collegata la questione filosofica:
a) VOLERE
"Tendere con decisione, o anche soltanto con il desiderio, a fare o conseguire qualche cosa, o essere risoluto" (e comandare o disporre) "che altri la faccia".
http://www.treccani.it/vocabolario/volere2/
b) DIVINARE
"Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d'intuizione."
http://www.treccani.it/vocabolario/divinare/ 

***
Non lo vedi che sono DUE COSE DIVERSE?
Ed infatti:
- se io "voglio" una cosa, non è detto che sia quella che mi "divinano";
- se mi "divinano" una cosa, non è detto che sia quella che avrei voluto".
Tu insisti nel confondere una cosa con l'altra!!!

***
Chiarito per l'ennesima volta tale concetto, la tua obiezione perde ogni senso, perchè non è "pertinente" a quanto io avevo scritto!

***
Ed infatti, tu scrivi: 
"Perché ciò che vuoi, lo vuoi adesso, in questo preciso istante. Ed è "adesso" che puoi decidere (volere) che in futuro vorrai questo, piuttosto che quell'altro. Ma quando quel futuro diventerà adesso... vorrai quel che vorrai allora (che sarà adesso). A prescindere da quanto avevi in precedenza deciso che avresti voluto."

***
Tale ragionamento potrebbe andar bene nel caso il cui uno sostenesse di poter volere o decidere oggi, quello che potrà volere o decidere domani; ma io non mi sono mai sognato di asserire una cosa così stupida.

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Io avevo detto una cosa COMPLETAMENTE diversa, e, cioè:
- che, se adesso mi predicessero che tra un'ora scriverò una determinata frase (spontaneamente, memore ecc), io potrei essere del tutto indifferente alla facenda; 
- però potrei legittimamente chiedermi, "in via di mera ipotesi" (e non decidendo adesso quello che voglio fare in futuro), cosa accadrebbe se, in futuro, io mi volessi rifiutare di scriverla.

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Se non sono riuscito a spiegarmi neanche adesso, ci rinuncio; però ti prego di non continuare a contestare cose che io non ho mai scritto.
Sarebbe un dibattito poco proficuo, come quello tra uno che dice: "Piove"!", e l'altro che replica "Non è vero, oggi è martedì!"  ;D

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Quanto al fatto che il fondamento della logica sia l'etica, la cosa piacerebbe anche a me; ma, purtroppo, non è così!
Ed infatti, sotto un profilo meramente "logico", il modo migliore per interrompere il flusso di migranti, sarebbe quello di silurarne i "barconi", e poi mitragliare in mare i sopravvisuti per evitare che lo raccontino in giro (come pare che fecero i nostri sommergibili durante la guerra di Spagna); ma, per quanto logicamente molto efficace, non mi sembra che sarebbe una soluzione molto "etica".
La logica non c'entra niente con le scelte meramente "valoriali"!
 
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"Comprendere" significa afferrare un concetto.
"Prendere", invece, significa afferrare un oggetto.
Nessuno direbbe mai: "Vuoi comprendere un caffè? e, se quello dice di non capire, domandargli: "Non mi hai preso?". ;D
 
*** 
Riguardo al libero arbitrio, tu dici che dovrei sperare che sia proprio un'illusione; non sono d'accordo.
Ed infatti, come potrei mai fare la volontà di Dio, se fossi privato della facoltà di scelta!
Senza considerare che, senza libero arbitrio, l'Etica (a cui tieni tanto) non avrebbe più senso; perchè nessuno avrebbe più colpa o merito per quello che fa. ::)

Un saluto! :)

bobmax

Ok Eutidemo, direi che ci siamo chiariti.
Proseguire non avrebbe senso.

Anche per il dovuto rispetto della logica. In quanto è un dono di Dio.

Eviterò ulteriori confronti o letture.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

Ciao Bob. :)
Sono d'accordo con te sul fatto che proseguire non avrebbe senso; anche perchè, sebbene per motivi diversi, mi pare che nessuno di noi due ritiene che sia possibile prevedere il futuro.
Per cui siamo sostanzialmente d'accordo!

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In ogni casi ci tengo a precisare che i tuoi ragionamenti, in sè e per sè, erano (quasi) tutti perfettamente corretti e condivisibili; solo che non erano attinenti  a quello che io intendevo dire io.
Però questo non significa affatto che sei tu che non avevi capito, ma soltanto che  sono io (anche a cusa dell'ipotesi un po' contorta), a non essere riuscito a spiegarmi con sufficiente chiarezza.
Della qual cosa chiedo venia! :-[

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Un saluto! :)

myfriend

Certo che il futuro si può prevedere. Visto che è stato già ampiamente dimostrato che il "tempo" non esiste...o meglio è una percezione creata dal nostro cervello.
Tuttavia, proprio perchè il nostro attuale cervello è "costruito" per creare la percezione dello spazio-tempo, il nostro attuale cervello non può prevedere il futuro.
Ma futuri cervelli nella scala evolutiva sicuramente supereranno l'illusione del tempo.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

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