Se sia filosoficamente sensato coltivare la speranza.

Aperto da Koba II, 25 Dicembre 2023, 09:08:41 AM

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Pensarbene

Per un momento immagino la sparizione di tutti gli scritti e tradizioni, immagini e video, film ecc ... che non hanno ottenuto risultati storicamente e fino all'attualità.
Un gran bel peso di meno per la specie e gli individui, nonché per la natura e il.puanwta tutto!
Che cosa resterebbe secondo voi?
Datemi la prima cosa che vi viene in mente.
A me un pugno di umani e un pugno di creazioni di ogni genere,
il resto svanirebbe come neve al sole :P

Pio

Scommettiamo che le armi resterebbero sicuramente?  :(
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

anthonyi

Per me é sconcertante il nichilismo che esprimi, Pensarbene. I tuoi due ultimi post sono in realtà collegati perché  il senso é nell'identita e l'identità é fatta anche dalla storia. 
E' chiaro che se tu cancelli la storia cancelli anche gran parte del senso, ma é una tua scelta, una scelta nichilista che per fortuna in tanti non fanno. 

Koba II

Citazione di: Pensarbene il 26 Dicembre 2023, 08:31:27 AMQuesto è vero se intendi un senso relativo alla specie e agli individui.Dare un senso alla specie umana  su questa terra è una impresa improba e piena di trappole.
La risposta migliore sarebbe quella di dire:"non ne ha uno, è nata casualmente e si è evoluta naturalmente"
Se questo fosse il senso, quale sarebbe quello di un individuo umano?
Non ne avrebbe uno, sarebbe qui per caso e naturalmente per poi sndarsene.
Questo risolverebbe i problemi e libererebbe specie e individui per omnia saecula saeculorum.
Però....per la Signora Umanità e per i Signori Umani ciò sarebbe troppo.poco, una banalità...QUINDI...blablabla...www.... 8)

Non credo che il senso sia comprensibile solo con lo svelamento dell'origine.
Che all'inizio della vicenda vi sia un Dio o un microrganismo, non cambia il fatto che certe esperienze siano vissute come degne di essere indagate con la massima attenzione senza escludere alcuna possibilità.
Prendiamo l'asserzione cristiana "Dio è amore". Che sia venuta prima l'idea dell'esistenza di un Dio, e poi l'associazione della sua natura all'amore, oppure il contrario, non cambia.
Perché di fatto nell'amore si vive qualcosa che sembra trascinarci verso un piano della realtà diverso. Così la domanda giusta non è: "qual'è la causa dell'amore?", ma "cos'è che mi impedisce di amare?". E la risposta potrà essere per esempio il fatto di sentirsi sotto assedio, sfruttato, incompreso, lontano. Tutte cose che contemplano l'accettazione sicura di un Io, il quale però ci incatena allo scontro con l'altro, al destino della guerra.

Pensarbene

Citazione di: anthonyi il 26 Dicembre 2023, 09:14:42 AMPer me é sconcertante il nichilismo che esprimi, Pensarbene. I tuoi due ultimi post sono in realtà collegati perché  il senso é nell'identita e l'identità é fatta anche dalla storia.
E' chiaro che se tu cancelli la storia cancelli anche gran parte del senso, ma é una tua scelta, una scelta nichilista che per fortuna in tanti non fanno.
il nichilista resta senza niente, quando mai noi resteremmo senza un niente se tenessimo solo ciò che ha dato buoni frutti?
Che ha fatto Cristo del pero senza frutta e di colui che ha nascosto il talento(soldi)sotto terra per non perderlo senza farlo fruttare??
Cristo nichilista?
Anche quando diveva che chi da scandalo agli altri dovrebbe essere gettato in mare con una macina legata al collo?
Uhei...ussignuuuur

@Pio
forse si, ma non sarebbero contro niente e nessuno, utili , semmai, come le erano, a loro modo,  le armi per i cow boy:  sparare a serpenti, coyote affamati, guidare le mandrie facendo rientrare eventuali gruppi devianti dalla mandria ecc....
Altroché il west dei film!!!

daniele22

@Pensarbene @anthonyi
Antonin Artaud, nel suo saggio "il teatro e il suo doppio" espresse un concetto semplice e molto realistico: anche se bruciassero tutte le biblioteche del mondo l'essere umano resterebbe comunque intatto nella sua integrità. Il senso della vita, dico io, ce l'avete sotto il naso; se continuate a produrre pensieri che emanano stupide parole significa solo che siete dei sofisti della peggior specie. Ma ormai avete le ore contate, sempre che le mie speranze siano ben riposte

Pensarbene

Se non riesci a capire il senso allegorico e metaforico dei post, prendendoli alla lettera,  confondi il sofismo con l'allegoria.
Per quanto riguarda le ore contate, pensa alle tue oppure ricomincia a contarle.
Straussignuuur  :P

Socrate78

Ma perché siete tutti pacifisti? In tutti i post che sto leggendo lo vedo chiaramente e io vi voglio ora dire che io NON lo sono affatto e non lo sono mai stato dentro di me. Pensarbene è poi il campione del pacifismo, tanto da negare il senso dell'Io proprio per questo. La verità è che il mondo non è altro che un campo di battaglia in cui ogni essere vivente per sopravvivere e per affermare se stesso (o il gruppo) lotta in ogni modo e appunto la vita per perpetuarsi ha bisogno della distruzione di altre creature viventi che soccombono in quanto inadatte all'affermazione di sé , Mors tua vita mea, ecco il principio su cui si fonda ogni cosa. I leoni sono fatti per predare ed uccidere le gazzelle e le gazzelle con le loro doti di velocità per far morire di fame i leoni. Si parla tanto di rispetto per la natura, rispetto per tutto l'ambiente e per ogni essere vivente, ma allora io chiederei a questi pacifisti buonisti una cosa che li smonterebbe subito: "Ma tu se dovesse beccarti una bella polmonite non prenderesti l'antibiotico per uccidere i batteri?" :D quindi se si dovesse essere coerenti con quest'idea del rispetto si MORIREBBE, perché sarebbero i batteri e i virus a vincere, come vincerebbero i tumori, che sempre in quanto cellule fanno parte della natura. Anche la comunicazione nasconde la volontà di affermazione di sé e di potenza, perché in ogni dibattito ognuno in fondo vuol sempre cercare di convincere l'altro delle proprie tesi (è una lotta per aver ragione) e vince chi è più abile, anche più astuto nel trovare argomenti, lo avevano capito benissimo i sofisti dell'antica Grecia, l'arte di aver ragione consiste nel far apparire come più forte la tesi più debole, quindi anche nell'ingannare ed infatti anche in natura gli animali che si mimetizzano in fondo non ingannano? Hanno un'astuzia istintiva, che serve per il danno del predatore e per la loro vita e riproduzione.
E poi se si guarda alla storia si nota proprio come sia stata proprio la guerra a far progredire le civiltà, gli antichi Romani con le loro conquiste hanno portato la civiltà a popoli che non avevano una legislazione scritta ed erano analfabeti, che vivevano in tribù e comunque si ammazzavano lo stesso tra loro ed attraverso le loro conquiste questi popoli si sono evoluti, a tutto c'è un prezzo da pagare, sempre.

Pensarbene

Socrate, ti ha fatto male la cicuta, o forse hanno sbagliato pianta:era segale cornuta?
Come vedi non sono poi molto pacifista  e a me l'Io piace, il mio e quello altrui.
Non amo invece i "super io" e gli pseudo Io,mi bastano gli Io funzionali.Detto questo, tu hai chiarito una delle caratteristiche umane ma non hai parlato delle altre. 
Se gli esseri umani  basassero il loro rapporto su "mors tua vita mea" non esisterebbe umanità ma una razza schifosa e basta.
In realtá le  posizioni sono 2:
1)vita mea, vita tua e viceversa
2)vita mea, mors tua e vicversa
3)mora mea,mora tua e viceversa.
Solo la prima è costruttiva e vale la pena assumere anche se, ogni tanto , si scivola nelle altre.






Socrate78

 Caro Pensarbene, ti piacciono gli Io funzionali? Benissimo, ma sai almeno che cosa significa? In tutto questo si esprime appunto la volontà dell'Io di ridurre l'altro a strumento, a mezzo (le macchine, le cose funzionano, come questo PC che in questo momento sto usando..... :D ), non dimostra appunto che di volontà di potenza si tratta? Comprendi adesso? Tutto questo nasconde l'egoismo strumentale umano, che vuole, per affermarsi, ridurre il singolo a strumento asservito al gruppo, al sistema, alle regole, è la reificazione dell'uomo, che esisteva nel socialismo reale marxista secondo me esiste anche adesso in determinate società collettiviste (Cina e Giappone), in cui l'individuo non fa altro che essere una pedina e vive stressato, schiavo delle aspettative sociali, e viene poi spesso emarginato se non risponde più ai canoni imposti. Questo discorso porterebbe appunto ad eliminare, emarginare da tutti e ghettizzare, quelle personalità e quegli Io non funzionali, e secondo me la peggiore illusione è quella di stabilire che cosa sia bene e che cosa sia male per un individuo, perché semplicemente non possiamo saperlo vista la complessità dell'esistenza e delle variabili. Mi dispiace, ma io il marciume lo vedo nei grandi ideali, eccome.
Buona vita.


Pensarbene

l'Io funzionale è il perno di una sistemica mentale integrata.
Lasciate a se stesse, le parti che costituiscono la personalitá si svitano letteralmente o  caotizzano.
Probabilmente non abbiamo la stessa idea di Io funzionale,forse è questione di nome.

daniele22

Nemmeno io sono un pacifista Socrate. Sono solo un tipo abbastanza pacifico. Non so se hai visto l'ultimo video di Cacciari che ho postato in cui dice, parlando di Aristotele, che ci deve essere qualcosa di più forte del logos che fa uscire il nostro logos. Queste cose che dici riflettono il tuo primo ingresso nel forum nel quale dicevi che la natura non ti sembrava orientata al bene dell'individuo. Noncurante delle risposte più che esaustive che ti furono date allora per orientare meglio il tuo giudizio ti ripresenti ancor oggi con lo stesso schema assecondando così il teorema dell'illustrissimo viator, la buona sorte sia sempre con lui. Mors tua vita mea hai detto infatti due post orsono. Mi chiedo pertanto cosa vi sia di così forte che a distanza di sette anni ti ripropone ancora identico. Tu e Pensarbene parlate tanto di "io", importante di sicuro, ma tralasciate con noncuranza quello che lo precede, che lo fonda. Allora ti chiedo, tanto per curiosità: tu ti comporti così?, cioè, mettendo in pratica quello che sostieni filosoficamente?
Ritornando invece al mio intervento precedente non penso sia generalizzabile una formula chiara che connetta ottimismo/pessimismo e suicidio/omicidio, o almeno bisognerebbe distinguere quale sia la componente maggiore che determina l'insorgere di ottimismo/pessimismo, ovvero se sia maggiore l'esperienza nella sua globalità, oppure se derivi da mere speculazioni dell'io nei confronti dei propri simili. Certamente la matassa non è semplice da sbrogliare, specialmente per una donna dato che i maschi si divertono assai a farsi la guerra, ma se ci si trovasse nel secondo caso, allora sarebbe il pessimista ad essere potenzialmente più guerrafondaio dell'ottimista perché in questo caso la personalizzazione del male nell'altro lo esporrebbe a grande rischio. Fermo resta che tutti sperano. La differenza la fa tutta la ragionevolezza di quel che si spera. Se la ragione, intesa come onesta analisi di ciò che si spera, è giusta sarebbe comunque giusto lottare ... faticoso senz'altro

Ipazia

Non si tratta di buonismo ma di trovare, almeno tra umani, un modus vivendi pacifico e collaborativo. La guerra non porta civiltà, ma solo distruzione e odio. Non esiste alcuna civiltà così superiore da giustificare la distruzione di altri consessi umani. Se non passano questi principi siamo davvero senza speranza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Ipazia, e se il modus vivendi terrestre fosse proprio quello che è?

Ipazia

Quale ? Quello delle latomie, di Israele o di una comunità di nativi americani ? Il modus vivendi, e pensandi, si evolve e modifica. 

I postumi hanno un corollario di memoria a cui attingere per orientarsi al meglio nel mare di contraddizioni dialettiche che li circonda. Dicendo "No" quando si deve, nel rispetto della riflessione sull'esperienza  storica e dell'etica da tale riflessione generata.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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