Scienza smentita da sè stessa?

Aperto da Pensarbene, 08 Giugno 2023, 13:04:28 PM

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Pensarbene

Sto leggendo in questi giorni alcuni articoli che riportano le dichiarazioni della rivista Nature relative alla verificabilità degli studice scoperte proposte dalla rivista e, in generale, dalla panoramica scientifica.
Uno è questo,che ho proposto nel forum Scienza come informazione:

https://www.riflessioni.it/logos/index.php?action=go;url=aHR0cHM6Ly93d3cucmFkaW9yYWRpby5pdC8yMDIzLzA2L25hdHVyZS1zY2llbnphLXBhbmRlbWlhLWNsaW1hLw

Eccone altri:

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/altre-news/frodi-scientifiche-la-rivista-nature-corre-ai-ripari-amp&ved=2ahUKEwiB17KXwLP_AhW7wQIHHZagCqwQFnoECBAQAQ&usg=AOvVaw1-rMZxeFJ48qTa-k5vlIdG

E ancora:

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.ilpost.it/2021/10/17/scienza-politica/%3Famp%3D1&ved=2ahUKEwiB17KXwLP_AhW7wQIHHZagCqwQFnoECA8QAQ&usg=AOvVaw2R_2CnEzyxJIlnSOdfdi-T


Attualmente si è aperto lo "show della scoperta
sorprendente"e la "promozione d'immagine" connessa a "nuovi e meravigliosi strumenti".
In pratica,il circo del West di Buffalo Bill,con la scienza,al posto del West e tanti piccoli Bill che sventolano trionfalmente o incantevolmente prodezze di vario genere.
Ho ubblicato questa discussione in Filosofia perchè sembrerebbe proprio che la serietà e il rigore scientifico si siano volatilizzatiNon parlo nemmeno di Popper che sarebbe troppo chiedere e aspettarsi ma almeno un po' di coerenza delle riviste blasonate e degli scienziati in campo con il metodo e i fini della ricerca e divulgazione scientifiche
Io non posso fare niente,ovviamente, se non stigmatizzare questo genere di cose ignorando,nel contempo ,il battage internettiano e pseudoinformativo.

NB chiedo ai mod di cancellare il thread che avevo aperto in scienze,grazie!

Claudia K

Citazione di: Pensarbene il 08 Giugno 2023, 13:04:28 PMIo non posso fare niente,ovviamente, se non stigmatizzare questo genere di cose ignorando,nel contempo ,il battage internettiano e pseudoinformativo.
Ma in effetti (secondo me) fai già moltissimo nel momento in cui sei consapevole che esista un " battage internettiano e pseudoinformativo".  ;)

Ipazia

#2
La Scienza è diventata la religione del nostro tempo e attraverso la Figlia, la Tecnica, elargisce urbi et orbi messaggi di salvezza eterna mediante la Rete delle sue chiese. Che tutto sia al femminile è una velenosa vendetta del Patriarcato, che ha ulteriormente insozzato la politica politicante arruolando il peggio mondiale dell'universo femminile, fattosi a immagine e somiglianza del Padre.

Questo è lo stato di cose e non resta che cercare la salvezza sgusciando attraverso le strettissime maglie della polizia tecnoreligiosa, custode implacabile della postverità scientifica, troppo strette anche per una mosca. Forse un virus: homo homini virus. Meglio un fantasma: il fantasma della libertà.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

#3
Secondo voi,questa stupidità generale,anche da parte di persone che non lo sono,specie se laureate e responsabili di parti e di ruoli sociali e professionali significativi,a chi e a che cosa serve veramente?
Lasciando da parte il solito...resta l'insolito e,secondo me l'insolito è molto più attivo e presente di quanto si creda.
QUESTO PIANETA "OSPITA" QUALCUNO E QUALCOSA CHE NON DOVREBBE OSPITARE,TOLLERA QUALCUNO CHE NON DOVREBBE TOLLERARE O QUANTO MENO,FAVORIRE E SEGUIRE.
Qui,la normalità è anormale anche in ciò che apparentemente lo è,l'anormalità trionfa e la gente diventa qualcuno e qualcosa che ,in teoria,non potrebbe o non dovrebbe essere.
Qualche volta penso ad un'infezione mentale generale causata da un virus o da entità parassitarie che non conosciamo e di cui non ci rendiamo conto.
Sinceramente,non vedo ragioni perchè lo status umano sia quello che è,potere e ricchezze comprese ,perchè qualsiasi essere umano appena appena ...umano non si comporterebbe così.
Allora:
a)nel corso dei secoli,una parte di umamità si è arresa a un 'altra,minoritaria e astuta, ,spregiudicata e senza valori,vestita di "luce" intellettuale  e di conoscenze,oltre che di tecnologie.
oppure
b)qualcuno e qualcosa sta nell'umanità e non è umano
oppure tutte e due le cose.
Ma dietro a tutto questo io percepisco un ODIO cieco sordo e muto contro la vita e il vivere la vita pienamente connesso a un TERRORE inconscio e stradiffuso e permeante
quasi tutto e tutti .
IN PRATICA ,A PARTE LA NATURA,GLI ANIMALI, I VEGETALI  E IL PIANETA FISICO, TUTTO IL RESTO HA PAURA E ESISTE IN UNO STATO DI DISGRAZIA CONTINUO,DI NON ESISTENZA VERA e REALE ,DI PROVVISORIETÀ E DI SOSPENSIONE COME IN UN LIMBO NELL'ATTESA E NELLA RICERCA DI UN FALSO TRIONFO O DI UNA CATASTROFE.
In pratica,un vero e proprio INFERNO che ricorda,in parte,l'ADE e in parte il pianeta Solaris del libro omonimo.
Ora ,anche senza fare un discorso religioso ,è evidente che QUESTO MONDO È IL RISULTATO
DI UNA INTERFERENZA PAZZESCA E GENERALIZZATA NEI CONFRONTI DEI VIVENTI  E NON VIVENTI TERRENI.UNA INTERFERENZA CHE TRASFORMA VITA E NON VITA IN UNA CARICATURA ASSURDA E RIDICOLA,TRAGICOMICA.
E QUESTO È IL PEGGIO CHE POSSA CAPITARE AD UN PIANETA,PEGGIORE DI UNA SUA DISTRUZIONE TOTALE CHE RISPARMIEREBBE AI VIVENTI DOLORE,SCHIAVITÙ,SPEGNIMENTO E MORTE LENTA.
Su questo io sono sicuro e non cambio nè cambierò mai idea O:-)
E dico un'altra cosa,se fosse veramente così,se qualcuno  avesse la possibilità
di provvedere in merito e lo facesse,mi troverebbe d'accordo qualsiasi cosa facesse purchè veramente e definitivamente risolutiva.
Trovo imperdonabili e quanto meno inutili pianeti di questo genere.





Claudia K

Citazione di: Pensarbene il 10 Giugno 2023, 04:16:21 AMSecondo voi,questa stupidità generale,anche da parte di persone che non lo sono,specie se laureate e responsabili di parti e di ruoli sociali e professionali significativi,a chi e a che cosa serve veramente?
SOLO MIA OPINIONE :
- della "stupidità generale" non mi meraviglio quanto te, non avendo mai creduto (ed avendo infinite prove) che non siano lauree o ruoli a comprovare Intelligenza; 
- penso che lo "stupido con laurea" sia solo potenzialmente più pericoloso dello "stupido simplex", perchè ancora beneficia presso  i più semplici dell'aura indimostrata secondo cui "ne sa di più", con tanto di reverenza; se poi lo stupido con con laurea ricopre (magari per raccomandazioni e spintarelle) ruoli socialmente significativi...ahhh...allora c'è da tremare. Ma sempre stupido resta, pure con la laurea e tutte le specializzazioni del Globo, e pure con i distintivi, oltre alle chiacchiere che normalmente erutta utilizzando il gergo più escludente possibile  :)) (sempre funzionalissimo a chi non ha niente da dire, ma vuole suggestionare il prossimo con la supercazzola cervellotica, grazie alla quale otterrà il vantaggio d'essere  considerato "autorevole" dai semplici, e quindi pure idolatratato dai semplici, ovvio, che diverranno i suoi orgogliosi followers (non hanno capito niente e niente potevano capire, ma..."sentono" quella inferiorità che gli è stata voluta far sentire, e da semplici arrancano per salire sul carro di quello che ritengono il vincente. 
- fin qui sarebbe storia eterna di  ogni Tempo e Luogo, ma i nostri tempi e le nostre tecnologie li complicano di parecchio. In  pillole: competitività-aggressività-individualismo sono dell'animale umano (come degli altri animali). E la stupidità ...anche. Solo che...tra un individualismo materialista sempre più rafforzato dalla "caduta degli dei", e la platea offerta dal web...praticamente a chiunque non abbia granchè da fare.......il mix già diventa esplosivo.  MA NON BASTA:
- è mica un caso che l'analfabetismo funzionale sia il dramma del terzo millennio! E' il caso devastante dei tanti "studiati" che...messi alla prova... DIMOSTRANO di non capire quel che leggono, pur avendo TEORICAMENTE tutte le basi per poterlo capire!  In qualche caso è proprio deficit cognitivo, malgrado titoli conseguiti con spintonamenti vari, ma nella media drammatica degli altri...è probabilmente che la mole di "informazioni" da cui si è bombardati non CONSENTA alcuna ponderata riflessione, se non ai pochissimi che per indole e cultura annusano la stolta ingannevolezza di tante "informazioni" buttate in rete e poi pappagallate nella vita reale...; MA NON BASTA ANCORA :
- (qui parlo di Italia) una vita che per CHIUNQUE si è complicata su livelli da nevrosi indotta, anche soltanto a livello burocratico (e non parliamo di quello economico-lavorativo) IN NOME DELLA "SEMPLIFICAZIONE" sbandierata da 40 anni, e cos'è se non un'altra arma BEFFARDA (istituzionale, questa volta) che mira (oltre che al divide et impera) soprattutto al non lasciarti più neanche il TEMPO per riflettere? 

Non c'è bisogno (per me) di pensare agli alieni. 
Basta avere le coordinate di cosa sia l'animale uomo, e riflettere sul fatto che questo sistema certamente fa comodissimo a chi è al potere o aspira a conseguirlo, e che sfrutta ed incentiva pro domo sua quelle che sono banalissime ed eterne peculiarità dell'animale umano. 
E per far questo non occorre essere più intelligenti degli altri. Basta essere più manigoldi e furbastri rispetto alla media, mentre l'Intelligenza resta Altra Cosa. 

Pensarbene

Sono d'accordo,brava.
Infatti,se le persone fossero un po' più intelligenti e adulte sul serio ,il mondo sarebbe molto meglio di  quello che è.

iano

#6
Tutta questa sfiducia nella scienza è legittima, ma andrebbe detto che parliamo più di sfiducia nell'uomo, perchè la scienza è cosa umana.
Se la rivista Nature fà autocritica vuol dire che la comunità scientifica-umana possiede buoni anticorpi, forse perchè questa comunità ''del fare'' è stata la prima ad essersi globalizzata, quindi difficile da imbrigliare ad uso personale.
Se da un lato l'opposizione alla scienza c'è sempre stata, svolgendo  una funzione nel bene e nel male, è interessante notare che non sembra più esserci una ''chiesa'' in particolare che se ne faccia carico.
Sembra si tratti di un movimento trasversale, che viene dal basso, di cui ognuno può farsi sacerdote, nel bene e nel male.
Ma la sfiducia nella scienza, è bene essere chiari, è prima di tutto sfiducia in sè stessi.
E' la normale alienazione che genera il percorso umano, il fare dell'umanità, a generare questa sfiducia .
E' un disagio diffuso che non trova più un referente accreditato, per cui ognuno si sente autorizzato a salire sul pulpito per esternarlo.
Mi auguro che a questa fase ne segua una più costruttiva, nella quale si torni a fare pace con se stessi, finendo di sperare che gli alieni ci portino via.
Una fase in cui alla notizia data da ''Nature'' si plauda come una fase positiva del nostro fattivo percorso umano.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#7
Parlo di normali fasi che si alternano fra positive e negative, ma credo anche che viviamo una fase molto speciale.
E' la madre di tutte le rivoluzioni, anche se confusamente percepita.
Non si tratta infatti di fare il solito tagliando al senso comune, perchè qui è la possibilità di possedere ancora un senso comune ad essere messa in discussione.
Non è la percezione dei nostri sensi infatti ad essere messa in discussione, ma i nostri stessi sensi a divenire obsoleti.
Prima di condividere un nuovo senso comune andrebbero condivisi i nuovi sensi, che sono gli strumenti scientifici.
Il primo passo è capire che i nuovi sensi possono essere alieni a noi, ma solo nel senso che non sono incorporati.
Ci sentiamo alienati perchè non abbiamo ancora rivisto come si deve il concetto di alienazione, come tutto ciò che non è nostra parte fisica.
In fondo la questione è molto semplice, anche se la si complica affermando che ci sentiamo alienati da ciò che non controlliamo.
E' una falsa percezione, perchè non è vero che controlliamo tutto ciò che costituisce la nostra integrità fisica.
la soluzione in sè quindi, se non facile da accettare, è però semplice da dire.
Non siamo una unità fisica, ma una unità funzionale, fatta di parti la cui intima fisica ne ha finora garantito una soddisfacente relazione.
Proviamo quindi a vedere il bicchiere mezzo pieno.
Non occorre più quella immensa fatica evolutiva di dover inglobare in una unità fisica le nostre parti funzionali, grazie alle cresciute capacità relazionali.
In qualche modo siamo sempre stati alieni noi stessi, ma iniziamo ad accorgere solo adesso, perchè siamo alieni a noi stessi quando le nostre parti non si relazionano in armonia.
L'alienazione non è quindi disintegrazione fisica, ma il non riuscire a relazionare in modo soddisfacente tutte le nostre potenziali parti.
Che siano incluse o non incluse in un unico corpo è relativo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Pensarbene

#8
Se io compero Nature e ne leggo gli articoli,mi aspetto di imparare qualcosa di vero,reale e verificabile, ripetibile e convalidabile.
Anzi,mi aspetto di leggere qualcosa di già verificato, ripetuto,convalidato,visto che Nature è una delle riviste accreditate scientificamente più importanti del mondo.
Se Nature ammette di non esserlo,posso pensare che anche le altre non lo siano,quindi la credibilità dell'informazione scientifica mondiale va a farsi fottere,figurarsi quella internettiana e mediatica!
Questo è coerente con lo status mentale del pianeta ,la sua entropia e la noia conseguente.
La febbre informativa e il bombardamento di notizie sono tentativi inutili di fermare la morte entropica del sistema,il loro essere moda e "virali" è il segnale dello status mentale della gente,la ricerca e l'accento sullo spazio una ben poco rassicurante reazione allo sprofondo terrestre.
Sembra di assistere alla fine del mondo così come viene descritta nei classici religiosi artistici e non:squilli di trombe,raccolta di gente ,arrivo di Dio.
Soltanto che le trombe sono stonate e squillano musicaccia,la gente  è rimbambita e passiva,Dio non c'è e al suo posto ci sono strani...."dei" che non sanno più che pesci pigliare per tenere in piedi baracca e burattini.
L' effetto è comico, in un certo senso,le recite e trame si cortocircuitano a vicenda copiaincollandosi in un unico teatro mentre miliardi di attori  aspettano un finale miracoloso o tragico riproponendolo compulsivamente.
È chiaro che si tratta di un terminale,cosa volete che vi dica. Non è la prima volta che succede e non sarà neppure l'ultima sulla Terra e altrove.
Dopo tutto nessun pianeta è eterno e infinito,in fondo,alla Terra è andata ancora bene:guardate che è successo a Venere e Marte moltissimi anni fa!






Ipazia

L'alienazione sta nella pretesa scientista di surrogare la religione. La disillusione catastrofica sta nel trovare il surrogato illusorio quanto il modello antiquato.

L'inafferrabile oggetto del contendere è la verità.

Che nel concistoro delle gerarchie scientifiche ci sia qualcuno che comincia ad aver mal di pancia ed un irrefrenabile impulso a gettare la tonaca alle ortiche è segno che lascia spiragli di speranza contro la transumanazione totale che generalizza, con i potenti mezzi di una tecnoscienza a libro paga, in un'unica specie semibiologica, l'idiota artificiale e l'idiota naturale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#10
Citazione di: Pensarbene il 11 Giugno 2023, 17:39:29 PMSe io compero Nature e ne leggo gli articoli,mi aspetto di imparare qualcosa di vero,reale e verificabile, ripetibile e convalidabile.
Anzi,mi aspetto di leggere qualcosa di già verificato, ripetuto,convalidato,visto che Nature è una delle riviste accreditate scientificamente più importanti del mondo.
Se Nature ammette di non esserlo,posso pensare che anche le altre non lo siano,quindi la credibilità dell'informazione scientifica mondiale va a farsi fottere,figurarsi quella internettiana e mediatica!
Questo è coerente con lo status mentale del pianeta ,la sua entropia e la noia conseguente.



Con lo stesso spirito altri si approcciano ai testi sacri.
L'dea è che esista comunque un individuo a noi trascendente.
Se personalizziamo la scienza, da un lato possiamo distinguercene, in quanto distinte sono le persone, e dall'altro possiamo usarla come succedaneo di Dio, cioè di colui che possiede quella verità che possiamo sperare di ottenere attraverso la sua mediazione.
Secondo me la ripetibilità non porta ad una verità che non si sa bene cosa sia, ma ad altro che invece si sà bene cosa sia, la condivisione.
Quindi sbagli secondo me se ti aspetti dalla scienza qualcosa di vero e reale.
Comprendo bene quindi che alla fine tu ti dichiari deluso e annoiato.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#11
Il problema è che, se ognuno di noi può riprodurre nel proprio garage le esperienza di Galilei, condividendole in toto, anche gli scienziati oggi non possono che condividere una parte minima dell'esperienza scientifica, quella  relativa al loro ristretto settore. Alcuni di essi credono di poter perfino ovviare a ciò cercando di ridurre la scienza significativa a quella del loro settore.
Tentativo comprensibile, che ci dice come il disagio non sia confinato ai soli non addetti ai lavori.
L'unica soluzione alternativa è quella di una pratica filosofica che  non sia aliena alla scienza senza perdere la sua indipendenza.
Una capacità di non perdersi nei particolari, guardando nella storia della scienza ciò che si ripete, invece di gridarli ogni volta come assoluta novità.
Sopratutto capire che anche gli scienziati e i sacerdoti di ogni chiesa devono campare, problema che condividono con la nuova categoria degli influenzer, alcuni dei quali specializzati a dare addosso alla scienza.
Quest'ultimi si riconoscono non tanto da quello che dicono, perchè ognuno può dire quel che che vuole, ma dalla incapacità di mettere insieme più di tre parole senza perdere di eleganza, che hanno perciò grande influenza su quella maggioranza costituita da quelli che non riescono a metterne in fila due .
Quelli che...hanno ragione perchè scrivono in maiuscolo.
Jannacci sono certo condividerebbe.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Pensarbene

Anche il modello del Big bang riproduce "scientificamente" l'idea della creazione.
Anche il darwinismo lo fa idealizzando natura e mutazioni,casualità e causalità.
La scienza e la realigione si assomigliano più di quello che si ...creda e io non trovo usato negativo anzi.
Negativo è ,invece,è il non rispettare  i propri limiti e le proprie modalità di pensiero e azione.
Se io sono religioso penso e agisco in modo religioso,o meglio ,anche religioso.
Se io sono uno scienziato penso e agisco da scienziato quando sto facendo i mio lavoro. Se uso un metodo che mi dice:"solo le ipotesi verificabili e verificate possono essere ritenute valide e prolegomeni di una teoria" RISPETTO IL MIO METODO E NON PUBBLICO COSE SE NON LE VERIFICO PRIMA E SE NON SONO VERIFICABILI DA ALTRI.
Questa è la differenza tra scienza e non scienza.
Però,siccome io ho imparato tanto dalle mie esperienze e da quello che ho potuto condividere con altri,sia in termini di fede che di scienze,io dico che fede e scienza non sono incompatibili A MENO CHE UNO LE CONFONDA CON LE LORO ESTREMIZZAZIONI E  FONDAMENTALISMI.


iano

#13
@Pensarbene.
Non tutti i religiosi sono santi e non tutti gli scienziati sono irreprensibili.
Però tu dici, se anche la rivista più autorevole in campo scientifico sbarella, allora di cosa stiamo parlando?
E' un discorso corretto, ma semplicistico, fatto apposta per chi ha pregiudizi sulla scienza, cercando ogni indizio su internet che possa confermare i suoi pregiudizi.
E questa è l'impressione che di te mi sono fatto.
Potremmo rispondere che ''Nature'' non ha una autorevolezza indiscutibile, a differenza della bibbia, che può essere reinterpretata, ma di cui non si può  mettere in discussione l'autorevolezza, pena il decadimento della religione che su essa si fonda.
La scienza decade in continuazione perchè evolve, facendo tesoro dei passi falsi.
L'autorevolezza degli scienziati si misura in quante volte i loro colleghi citano le loro pubblicazioni, e se queste pubblicazioni insistono su determinate riviste parimenti queste acquisteranno autorevolezza.
Non c'è una classifica definitiva però, perchè è in continuo aggiornamento.
Nature non è la bibbia, e la scienza gli sopravviverà.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Le affermazioni di Nature sul grado di verità di ciò che pubblica sono scientificamente corrette. Ingannevole è mettere la scienza Scienza al posto di Dio e aspettarsi qualcosa di infalsificabile. Se alla falsificabilità implicita della ricerca scientifica aggiungiamo la falsificazione esplicita degli sponsor il quadro della verità sub specie humanitatis è completo.

Benvenuti nel mondo reale dove si impara, a proprie spese, a diventare scienziati di se stessi, oltre che medici.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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