Scienza, filosofia, fede e "Testimoni di Darwin"

Aperto da Donalduck, 25 Giugno 2016, 13:21:13 PM

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Donalduck

Cerco qui di riprendere il filo del discorso del mio precedente post "Ma davvero chi non è d'accordo con i darwiniani è un retrogrado?" e focalizzarlo meglio, anche in base agli esiti di quella discussione. Lì il discorso si è allargato ed è poi scivolato su altri argomenti correlati sì, ma un po' troppo fuori tema (salvo un ultimo ritorno al tema principale che ha visto un confronto interessante ma inevitabilmente polemico tra l'apertura mentale da libero pensatore e la chiusura mentale accademica pseudoscientifica).

Cerco quindi di precisare meglio i miei obiettivi.
Per comodità definisco un acronimo che rappresenti l'esatto obiettivo delle mie critiche: TEGMS, ossia Teoria dell'Evoluzione Guidata da Mutazioni casuali e Selezione naturale, che rappresenta la vita come un risultato possibile di un meccanismo guidato dalle forze fondamentali (cieche) che la scienza ha finora individuato.

In sostanza mi convinco sempre di più che:

1) La TEGMS non solo non è un fatto, come alcuni dicono, ma non è neppure una teoria scientifica.
Si tratta di una ipotesi metafisica per di più priva di fondamento razionale (ossia non basata su fatti osservati e inferenze logiche) ma tenuta artificialmente in vita solo da un forte apporto di "energia ideologica".

2) Nessuno è in grado di fornire queste tanto sbandierate "prove" della TEGMS, o anche soltanto della sua plausibilità. Ne ho avuto conferma per l'ennesima volta anche nella discussione precedente, in cui invitavo a fornire queste prove, ma nessuno ne ha esibito neppure una.
Le uniche cose che la biologia ha provato sono:
A) L'evidente "parentela" tra le varie specie, che hanno in comune una gran quantità di caratteri strutturali, funzionali e genetici. Ad essere accertate sono solo le somiglianze, e non l'origine e la natura di queste somiglianze. L'unica cosa evidente è la somiglianza nel progetto ("scritto", almeno in parte, nel genoma), somiglianza che quindi potrebbe anche essere di natura "mentale" o "ideale" e non derivare da una diretta generazione fisica. Ossia le specie potrebbero benissimo non discendere l'una dall'altra per via riproduttiva ma essere semplicemente il risultato dell'applicazione (da parte di agenti sconosciuti operanti con modalità sconosciute) di progetti basati su principi comuni e derivati gli uni dagli altri.
B) La possibilità che mutazioni genetiche causate da errori di duplicazione possano diventare prevalenti se favoriscono la sopravvivenza e la proliferazione, in sostanza la sussistenza (ma non la rilevanza) del fattore mutazione-selezione limitatamente alla microevoluzione. Per quanto riguarda la macroevoluzione (ossia il passaggio da una specie a un'altra) invece, non esiste nessuna prova che il fattore mutazione-selezione possa avere un ruolo rilevante o anche solo rilevabile, e neppure che ci sia effettivamente un "passaggio" da una specie a un'altra, ossia che una specie sia generata fisicamente da un'altra.

3) La teoria della mutazione-selezione è strettamente legata a quella sull'origine "meccanica" della vita, la cosiddetta abiogenesi. Infatti è assai probabile, se non scontato, che chi crede nella TEGMS creda anche nell'abiogenesi. Perché accanirsi tanto a difendere la tesi di un'evoluzione priva di intelligenza, guidata solo da forze cieche, se non si dovesse estendere questa visione all'origine stessa della vita? E nel caso dell'abiogenesi l'assoluta mancanza di prove e l'estrema debolezza delle ipotesi si manifesta in tutta la sua evidenza. Resta solo la fede cieca, a sua volta generata da una visione materialistica del mondo, in cui il mondo interiore, psichico, spirituale, comunque lo si voglia chiamare, che noi percepiamo e viviamo con altrettanta evidenza di quello fisico, è considerato solo un "epifenomeno", tanto per sbarazzarsi di uno scomodo quanto macroscopico problema. L'attitudine che il grande scrittore umorista Douglas Adams chiamava "not my problem" a proposito di un divano comparso improvvisamente al centro di un campo di cricket (se non ricordo male) che nessuno dei numerosi spettatori vedeva, in quanto in contrasto con la propria visione del mondo.

Sia per l'abiogenesi che per la TEGMS è importante precisare che eventuali prove dovrebbero spiegare innanzitutto l'origine dell'organizzazione, della creazione di sistemi complessi che agiscono in collaborazione che non può che essere definita intelligente, in cui ogni elemento fa la sua parte in perfetta (o quasi) sinergia e sincronia e comunità di intenti (anche qui non esiste altro termine per definire l'evidente carattere finalistico anche delle più semplici caratteristiche del vivente come l'autoconservazione e la tendenza alla riproduzione). Le presunte "prove", o "passi avanti nel dimostrare" queste teorie sono solo irrilevanti esperimenti, come quelli su aggregazioni spontanee di organismi unicellulari (ma privi di organizzazione) che trarrebbero vantaggio da questa aggregazioni rivelandosi "più adatti" alla sopravvivenza, e altre amenità simili. Tutte cose lontane anni luce dal nocciolo del problema.

In sintesi, la tesi che sostengo, e che TEGMS e abiogenesi siano solo inconsistenti tesi filosofiche (loro malgrado) senza nulla di scientifico, sostenute da una fede irrazionale, da cui il termine "Testimoni di Darwin".

Data la scarsità di presunte prove dell'abiogenesi e invece l'abbondanza di presunte prove della evoluzione darwiniana, il dibattito è molto più vivo su quest'ultima, anche perchè il mainstream scientifico si è ormai sbilanciato a tal punto da definire l'"intuizione darwiniana" "una delle idee più brillanti della storia della scienza" (mentre io la considero l'esatto contrario). Ma, data la stretta parentela con l'abiogenesi, eventuali inrventi su questa non sarebbero fuori tema.
Spero che in questo caso la discussione (se ci sarà) si riveli più pacata e fruttuosa, e auspico che chi non è in grado (o non vuole) tenere a bada le proprie emozioni e limitarsi a rispondere alle argomentazioni piuttosto che mettere su carta virtuale i suoi travasi di bile, per poi magari abbandonare sdegnosamente il confronto, eviti questa discussione. Lasciamo queste cose ai talk-show televisivi.

Loris Bagnara

Silenzio assordante.
Ma a volte un silenzio è più eloquente di mille discorsi.

doxa

Donalduck ha scritto: "La TEGMS non solo non è un fatto, come alcuni dicono, ma non è neppure una teoria scientifica.
Si tratta di una ipotesi metafisica per di più priva di fondamento razionale (ossia non basata su fatti osservati e inferenze logiche) ma tenuta artificialmente in vita solo da un forte apporto di "energia ideologica".

"In sintesi, la tesi che sostengo, e che TEGMS e abiogenesi siano solo inconsistenti tesi filosofiche (loro malgrado) senza nulla di scientifico, sostenute da una fede irrazionale, da cui il termine "Testimoni di Darwin"."
Credere nel Dio creatore è forse razionale ? Anche il dio di Abramo onnipotente, onnisciente ed onnipresente è un'ipotesi metafisica.
Allora quale ipotesi più realistica proponi ?

sgiombo

#3
Citazione di: Loris Bagnara il 12 Luglio 2016, 19:45:42 PM
Silenzio assordante.
Ma a volte un silenzio è più eloquente di mille discorsi.
CitazioneUn silenzio per me assai confortante circa la considerazione che i frequentatori del forum giustamente hanno per le periodiche provocazioni dei seguaci del fondametalismo antidarwiniano!

paul11

Il problema è che il come si teorizza l'evoluzione, soprattutto umana è ideologico, da qualunque punto di vista; perchè condiziona nei fondamenti tutte le scienze sociali, dall'antropologia, all'etnologia, dalla sociologia, all'economia e politica.

Quindi la buona fede di ricercatori scienziati è stata strumentalizzata da scientisti, che a sua volta ha scatenato i fondamentalismi religiosi.

Il mio modesto parere è che manca una vera e propria teoria d'insieme, come invece è stato fatto per la scienza fisica, ma bisogna rispettare lo sforzo di scienziati onesti e intelligenti che ricercano con dati di fatto, esperimenti, reperti,che ci aiutano a capire , a riflettere la nostra natura, il mondo e questo magnifico ecosistema chiamato Terra-

sgiombo

Citazione di: paul11 il 13 Luglio 2016, 22:54:40 PM
Il problema è che il come si teorizza l'evoluzione, soprattutto umana è ideologico, da qualunque punto di vista; perchè condiziona nei fondamenti tutte le scienze sociali, dall'antropologia, all'etnologia, dalla sociologia, all'economia e politica.

Quindi la buona fede di ricercatori scienziati è stata strumentalizzata da scientisti, che a sua volta ha scatenato i fondamentalismi religiosi.

Il mio modesto parere è che manca una vera e propria teoria d'insieme, come invece è stato fatto per la scienza fisica, ma bisogna rispettare lo sforzo di scienziati onesti e intelligenti che ricercano con dati di fatto, esperimenti, reperti,che ci aiutano a capire , a riflettere la nostra natura, il mondo e questo magnifico ecosistema chiamato Terra-
CitazioneMi dispiace dovere reintervenire in questa discussione (la tipica ricorrente provocazione dei fondamentalisti antidarwiniani, che secondo me sarebbe stato preferibile continuare a ignorare).

La teoria dell' evoluzione biologica é scientifica e non ideologica.
Un indebito (scientificamente) uso ideologico né é stato e ne é fatto da varie correnti di pensiero tutte  più o meno reazionarie ("darwinismo sociale", "sociobiologia", scientismi vari).
Fra questi ideologi reazionari (non tanto in buona fede, nelle distorsioni antiscientifiche che hanno preteso di apportare alla teoria: geni pretesi "egoisti", ecc:) vi sono di fatto anche scienziati.

Gli strali antiscientifici dei fondamentalisti religiosi, secondo me più o meno altrettanto reazionari, ci sarebbero comunque stati (quando Copernico e Galileo hanno riproposto l' eliocentrismo l' hanno fatto premurandosi di prevenire accuratamente interpretazioni antireligiose, ma ai fonfamentalisti religiosi non é certo bastato...).

donquixote

Citazione di: sgiombo il 14 Luglio 2016, 10:32:37 AMMi dispiace dovere reintervenire in questa discussione (la tipica ricorrente provocazione dei fondamentalisti antidarwiniani, che secondo me sarebbe stato preferibile continuare a ignorare). La teoria dell' evoluzione biologica é scientifica e non ideologica. Un indebito (scientificamente) uso ideologico né é stato e ne é fatto da varie correnti di pensiero tutte più o meno reazionarie ("darwinismo sociale", "sociobiologia", scientismi vari). Fra questi ideologi reazionari (non tanto in buona fede, nelle distorsioni antiscientifiche che hanno preteso di apportare alla teoria: geni pretesi "egoisti", ecc:) vi sono di fatto anche scienziati. Gli strali antiscientifici dei fondamentalisti religiosi, secondo me più o meno altrettanto reazionari, ci sarebbero comunque stati (quando Copernico e Galileo hanno riproposto l' eliocentrismo l' hanno fatto premurandosi di prevenire accuratamente interpretazioni antireligiose, ma ai fonfamentalisti religiosi non é certo bastato...).

Peccato che la "scienza" moderna e occidentale, in qualunque maniera la si intenda, è sempre ideologia. La scienza è un metodo per leggere, spiegare e catalogare i fenomeni, ma gli stessi possono essere letti in più modi diversi. Ci potranno essere degenerazioni o corruzioni di questa ideologia, come del resto di tutte le ideologie, ma anche nella sua estrema "purezza" la scienza non ha nulla di "assolutamente oggettivo".
Un sasso che cade è un sasso che cade, e questo lo può vedere chiunque, ma quando ti metti ad ipotizzare le cause o addirittura le ragioni di questa caduta ricadi nel campo delle ideologie, ovvero degli schemi mentali umani che si utilizzano per descrivere e comprendere il mondo. Si tratta quindi, in questo caso, di giudicare la plausibilità e la verisimiglianza o meno delle teorie scientifiche che vogliono spiegare fenomeni molto ampi e complessi come quello del cambiamento e dell' "evoluzione", e non basta definirle "scientifiche" per assimilarle alla verità. Chi dice che una cosa è vera perchè l'ha detto la scienza è assimilabile a coloro che qualche secolo fa dicevano che una cosa è vera perchè l'ha detto la chiesa.
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

sgiombo

#7
Citazione di: donquixote il 14 Luglio 2016, 20:12:29 PM
Citazione di: sgiombo il 14 Luglio 2016, 10:32:37 AMMi dispiace dovere reintervenire in questa discussione (la tipica ricorrente provocazione dei fondamentalisti antidarwiniani, che secondo me sarebbe stato preferibile continuare a ignorare). La teoria dell' evoluzione biologica é scientifica e non ideologica. Un indebito (scientificamente) uso ideologico né é stato e ne é fatto da varie correnti di pensiero tutte più o meno reazionarie ("darwinismo sociale", "sociobiologia", scientismi vari). Fra questi ideologi reazionari (non tanto in buona fede, nelle distorsioni antiscientifiche che hanno preteso di apportare alla teoria: geni pretesi "egoisti", ecc:) vi sono di fatto anche scienziati. Gli strali antiscientifici dei fondamentalisti religiosi, secondo me più o meno altrettanto reazionari, ci sarebbero comunque stati (quando Copernico e Galileo hanno riproposto l' eliocentrismo l' hanno fatto premurandosi di prevenire accuratamente interpretazioni antireligiose, ma ai fonfamentalisti religiosi non é certo bastato...).

Peccato che la "scienza" moderna e occidentale, in qualunque maniera la si intenda, è sempre ideologia. La scienza è un metodo per leggere, spiegare e catalogare i fenomeni, ma gli stessi possono essere letti in più modi diversi. Ci potranno essere degenerazioni o corruzioni di questa ideologia, come del resto di tutte le ideologie, ma anche nella sua estrema "purezza" la scienza non ha nulla di "assolutamente oggettivo".
Un sasso che cade è un sasso che cade, e questo lo può vedere chiunque, ma quando ti metti ad ipotizzare le cause o addirittura le ragioni di questa caduta ricadi nel campo delle ideologie, ovvero degli schemi mentali umani che si utilizzano per descrivere e comprendere il mondo. Si tratta quindi, in questo caso, di giudicare la plausibilità e la verisimiglianza o meno delle teorie scientifiche che vogliono spiegare fenomeni molto ampi e complessi come quello del cambiamento e dell' "evoluzione", e non basta definirle "scientifiche" per assimilarle alla verità. Chi dice che una cosa è vera perchè l'ha detto la scienza è assimilabile a coloro che qualche secolo fa dicevano che una cosa è vera perchè l'ha detto la chiesa.
CitazionePeccato che il fatto -ovvio!- che la conoscenza scientifica sia sempre relativa, limitata e non "assolutamente oggettiva" (ma comunque, contrariamente alle ideologie,  intersoggettiva e pubblicamente verificabile) e che le teorie scientifiche siano (tutte; e non solo quella dell'evoluzione biologica!) in linea di principio da sottoporre sempre alla critica razionale ed alla verifica empirica (di fronte a sempre ulteriori osservazioni in linea di principio inesauribili) non le assimila per niente alle ideologie.

Infatti sia la gravitazione newtoniana, sia quella einsteiniana non sono affatto ideologia bensì scienza: tutt' altra cosa!
Ideologia sarà casomai l' eventuale pretesa che la gravitazione sia stata imposta al mondo da una divinità più o meno provvidente per suoi scopi più o meno palesi o imperscrutabili (la ricerca di "spiegazioni -ideologiche- circa le cause o addirittura le ragioni della caduta dei gravi"), che alla scienza newtoniana e/o einsteiniana può o meno essere "aggiunta"  non inficiandone comunque minimamente il carattere scientifico.
Proprio esattamente
come alla teoria scientifica dell' evoluzione biologica si può pretendere di aggiungere le farneticazioni ideologiche reazionarie del cosiddetto "darwinismo sociale", della "sociobiologia", ecc., senza comunque con questo inficiarne minimamente il carattere scientifico).

Chi dice che una cosa è vera perchè l'ha detto la scienza si colloca completamente al di fuori di un atteggiamento scientifico, e dunque é del tutto ovviamente assimilabile a coloro che qualche secolo fa (ma a me risulta ve ne siano anche oggi; in particolare fra i sostenitori delle varie ideologie riconducibili al cosiddetto "disegno intelligente") dicevano che una cosa è vera perchè l'ha detto la chiesa.
Ma il fatto che ci siano gli scientisti acritici non può certamente essere usato come un argomento razionale (scientifico né filosofico) contro la scienza biologica e la teoria scientifica  dell' evoluzione per mutazioni genetiche casuali e selezione naturale.

Loris Bagnara

La riapertura di questa discussione poteva essere una buona occasione per tirare le fila da entrambe le parti, e sintetizzare gli argomenti fondamentali a beneficio di tutti.

Donalduck lo ha fatto molto bene, a mio avviso, per la parte di coloro che nutrono dubbi nei confronti del darwinismo.

Ma dall'altra parte, si continua a vedere il nulla.
Come nella prima discussione, anche in questa non si vede l'ombra di una risposta soddisfacente ai dubbi e ai quesiti posti.
Solo chiacchiere di natura ideologica e accuse ("provocatori", "fondamentalisti" e stupidaggini del genere).

Ma se il darwinismo è così comprovato al di sopra d'ogni dubbio, non dovrebbe poi essere così difficile fornire argomenti concreti, anziché chiacchiere e accuse, no?

Il fatto è (per me stupefacente) che i darwinisti non sentono nemmeno il bisogno di fornirle queste prove.
Non può che essere andata così. Perchè? Perché non ci sono alternative, per loro.

Ma anche fosse vero che non ci sono alternative (e non è vero), un teoria non diventa più vera per il semplice motivo che non si riesce a trovare altre valide soluzioni. i problemi restano, e allora sarebbe intellettualmente più onesto ammettere la propria insufficienza, la propria ignoranza.
Un franco e onesto "non lo so" sarebbe più apprezzabile, che non ridicole accuse di fondamentalismo e di provocazione rivolte a coloro che i problemi li rilevano.

sgiombo

Citazione di: Loris Bagnara il 15 Luglio 2016, 11:45:17 AM
La riapertura di questa discussione poteva essere una buona occasione per tirare le fila da entrambe le parti, e sintetizzare gli argomenti fondamentali a beneficio di tutti.

Donalduck lo ha fatto molto bene, a mio avviso, per la parte di coloro che nutrono dubbi nei confronti del darwinismo.

Ma dall'altra parte, si continua a vedere il nulla.
Come nella prima discussione, anche in questa non si vede l'ombra di una risposta soddisfacente ai dubbi e ai quesiti posti.
Solo chiacchiere di natura ideologica e accuse ("provocatori", "fondamentalisti" e stupidaggini del genere).

Ma se il darwinismo è così comprovato al di sopra d'ogni dubbio, non dovrebbe poi essere così difficile fornire argomenti concreti, anziché chiacchiere e accuse, no?

Il fatto è (per me stupefacente) che i darwinisti non sentono nemmeno il bisogno di fornirle queste prove.
Non può che essere andata così. Perchè? Perché non ci sono alternative, per loro.

Ma anche fosse vero che non ci sono alternative (e non è vero), un teoria non diventa più vera per il semplice motivo che non si riesce a trovare altre valide soluzioni. i problemi restano, e allora sarebbe intellettualmente più onesto ammettere la propria insufficienza, la propria ignoranza.
Un franco e onesto "non lo so" sarebbe più apprezzabile, che non ridicole accuse di fondamentalismo e di provocazione rivolte a coloro che i problemi li rilevano.
CitazioneSono sempre stato riluttante a intervenire in questa discussione perché mi aspettavo l' ennesima provocazione dei fondamentalisti antidarwiniani.
Che puntualmente é arrivata.

E nella quale per parte mia non sono assolutamente disposto a farmi trascinare.

Mi guarderò bene dal leggere le sicure ulteriori provocazioni in arrivo; chi le farà quasi sicuramente sarà euforico di proclamare solennemente (ma falsamente) la solita balla che i "darwiniani" non avrebbero argomenti: buon per lui, dato che si contenta gode (per quanto mi rguarda per fortuna posso permettermi ben altre soddisfazioni).

FINE DEL MIO INTERESSAMENTO A QUESTA DISCUSSIONE.



paul11

Citazione di: sgiombo il 15 Luglio 2016, 12:30:21 PM
Citazione di: Loris Bagnara il 15 Luglio 2016, 11:45:17 AMLa riapertura di questa discussione poteva essere una buona occasione per tirare le fila da entrambe le parti, e sintetizzare gli argomenti fondamentali a beneficio di tutti. Donalduck lo ha fatto molto bene, a mio avviso, per la parte di coloro che nutrono dubbi nei confronti del darwinismo. Ma dall'altra parte, si continua a vedere il nulla. Come nella prima discussione, anche in questa non si vede l'ombra di una risposta soddisfacente ai dubbi e ai quesiti posti. Solo chiacchiere di natura ideologica e accuse ("provocatori", "fondamentalisti" e stupidaggini del genere). Ma se il darwinismo è così comprovato al di sopra d'ogni dubbio, non dovrebbe poi essere così difficile fornire argomenti concreti, anziché chiacchiere e accuse, no? Il fatto è (per me stupefacente) che i darwinisti non sentono nemmeno il bisogno di fornirle queste prove. Non può che essere andata così. Perchè? Perché non ci sono alternative, per loro. Ma anche fosse vero che non ci sono alternative (e non è vero), un teoria non diventa più vera per il semplice motivo che non si riesce a trovare altre valide soluzioni. i problemi restano, e allora sarebbe intellettualmente più onesto ammettere la propria insufficienza, la propria ignoranza. Un franco e onesto "non lo so" sarebbe più apprezzabile, che non ridicole accuse di fondamentalismo e di provocazione rivolte a coloro che i problemi li rilevano.
CitazioneSono sempre stato riluttante a intervenire in questa discussione perché mi aspettavo l' ennesima provocazione dei fondamentalisti antidarwiniani. Che puntualmente é arrivata. E nella quale per parte mia non sono assolutamente disposto a farmi trascinare. Mi guarderò bene dal leggere le sicure ulteriori provocazioni in arrivo; chi le farà quasi sicuramente sarà euforico di proclamare solennemente (ma falsamente) la solita balla che i "darwiniani" non avrebbero argomenti: buon per lui, dato che si contenta gode (per quanto mi rguarda per fortuna posso permettermi ben altre soddisfazioni). FINE DEL MIO INTERESSAMENTO A QUESTA DISCUSSIONE.


E a me spaice per te Sgiombo,perchè non hai letto ben quello che ho scritto.
Se unna teoria è un insieme di ipotesi,che ogni scienziato continua a riformulare per branche scientifiche di competenza, il paleontologo il biologo molecolare ,l'embriologo, ovvero se le frantumazioni delle conoscenze avessero tessere che combaciassero forse potremmo dire di una teoria evoluzionistica seria.
Il  dna umano  è simile a più del 90% a quello del moscerino della frutta? Va bene, adesso i genetisti mi spieghino il 10% mancante che fa sì che un moscerino è diventato un umano.
Le domande chiave, come nasce la vita, come un primate sia diventato umano ,non sono assolutamente chiari e la paleontologia è piena di buchi teorici ,non sapendo ricondurre a un filo di senso scientifico tutti i vari reperti disseminati sul pianeta nelle diverse età storiche, ogni reperto rimette in discussione l'intero impianto.

E per ultimo sei contraddittorio quando dici che non è ideologica la teoria evoluzionista.
Ci sono due strade, la via sociale e la via individuale,tu scegli la via sociale e la cultura dominante  ha invece fatto vincere la via individualista, del principio edonistico, utilitaristico del parassita umano che succhia avidamente dal gruppo con le armi dell'astuzia,vale a dire frega il prossimo tuo per te stesso quando e quanto più puoi.
Le teorie delle èlite, la teoria utilitaristica, la teoria neo contrattualista,l'atomismo sociale. l'individualismo dentro la competizione economica, che cosa sono se non la teoria evoluzionista come giustificazione dell'individualismo che utilizza il sociale non come fine, ma come mezzo per perseguire i suoi scopi egoistici. Si servono della competizione evoluzionista per giustificare la competizione economica con il relativo individualismo.
Hanno ridotto l'uomo ad un animale con parvenze bestiali.

Donalduck

Citazione di: altamarea il 12 Luglio 2016, 22:48:51 PM
Credere nel Dio creatore è forse razionale ? Anche il dio di Abramo onnipotente, onnisciente ed onnipresente è un'ipotesi metafisica.
Allora quale ipotesi più realistica proponi ?
Credere è sempre irrazionale. La credenza presuppone per sua intima natura un apporto irrazionale, che serve a colmare i vuoti lasciati da argomenti razionali insufficienti, oppure da una franca mancanza di interesse per la razionalità. Questo apporto irrazionale può essere di natura intellettuale (il desiderio di "far quadrare le cose"), ideologico (un ateo può essere portato verso il darwinismo per il semplice fatto che sembra opporsi a certi dogmi di natura religiosa), emotivo (la cosiddetta "fede", o la semplice fiducia), ma ci deve essere. Perché, se avessi sufficienti motivi razionali per ritenere qualcosa "vero" non avrei bisogno di credere, mi basterebbe osservare, "constatare". Si crede a qualcosa che non è evidente, altrimenti si "vede".

Prima di formulare un'ipotesi, il punto di partenza è riconoscere che nessuno ha un'ipotesi non dico dimostrabile (col che smetterebbe di essere una sempice ipotesi) ma con un dimostrabile alto grado di probabilità di avvicinarsi alla verità, sull'origine della vita e sulla sua evoluzione. Se si vuole assumere un atteggiamento scientifico, bisogna attenersi ai fatti, e i fatti (fino a prova contraria che nessuno ha mai dato), lasciano spazio alle ipotesi più disparate, ma non convergono in maniera evidente su nessuna direzione.
Quindi, quello che si può fare è solo formulare ipotesi. Tu mi chiedi quale ipotesi più relistica della mutazione-selezione potrei fornire.

La mia ipotesi preferita è l'unica che abbia trovato che rispetti sia la natura fisica che quella psichica (senza eliminare arbitrariamente una delle due, assecondando le inclinazioni aggressive e assolutiste di un certo modo di intendere la conoscenza): che la psiche sia una dimensione dell'esistenza che compenetra un tutto multidimensionale, dotata di sue specifiche forze analoghe a quelle fisiche del "modello standard", che applicano alla materia impulsi guidati da consapevolezza, razionalità, intelligenza, sensibilità, sentimento.
Naturalmente non potrei portare argomenti convincenti a favore di questa ipotesi, perché i dati a disposizione non sono sufficienti a confermare o smentire né questa, né altre ipotesi.
C'è chi ipotizza o sostiene che siamo stati creati da un essere "onnipotente" non ben identificato, altri invece da più esseri, inseriti in complicate cosmogonie, altri che siamo di origine extraterrestre (spostando il problema un po' più in là)... e poi c'è l'abiogenesi, la "generazione spontanea". Quest'ultima si differenza dalle altre perchè non fornisce un modello, sia pur vago, sia pur fantasioso, che consenta una qualche rappresentazione del processo di formazione della vita. Si limita a profetizzare che "un giorno" si scoprirà e si capirà tutto.
La mia ipotesi, pur essendo molto vaga e astratta, almeno fissa dei passaggi logici: se le forze agenti sono quelle stesse dell'intelligenza, di quella stessa intelligenza e di quella coscienza che viviamo ogni giorno, sappiamo bene che è in grado di realizzare progetti complicati, atti e  meccanismi complicati e perfettamente coordinati in grado di compiere azioni estremamente complesse ed efficaci, e molto altro: tutto ciò, insomma, che ritroviamo negli esseri viventi. Viceversa, supporre che forze cieche come quelle elettromagnetiche e gravitazionali possano, combinandosi casualmente, dare origine a un fenomeno come la vita, e addirittura la coscienza e l'intelligenza, non poggia né su fatti osservabili, né su qualunque inferenza razionale: è arbitrio puro e semplice. E' un'ipotesi indimostrabile come le altre, ma in più arbitraria, ingiustificata, non ragionata, ma voluta.

Comunque sia, se vogliamo rimettere le cose al loro posto, queste ipotesi le dobbiamo collocare tutte nel territorio di loro competenza: la filosofia, la metafisica. Sono questioni che la scienza non ha i mezzi per affrontare. Qualcuno dice che un giorno li avrà. Bene, se ne riparlerà, in termini scientifici, se e quando la scienza dovesse acquisire i mezzi conoscitivi necessari. Ma fino a quel momento, l'ipotesi di uno scienziato sull'origine e l'evoluzione della vita vale quanto quella di chiunque altro.

Donalduck

Citazione di: Loris Bagnara il 15 Luglio 2016, 11:45:17 AMIl fatto è (per me stupefacente) che i darwinisti non sentono nemmeno il bisogno di fornirle queste prove.
Quello che è ancora più stupefacente è che questa storia sta andando avanti da almeno un secolo. A quanto ho letto,  l'ostracismo, le campagne denigratorie, o, quando possibile, la semplice mancanza totale di considerazione nei confronti di tutti i tentativi di far notare le evidenti falle di questa "teoria", risale almeno al neo-darwinismo. Un miscuglio di una sorta di malintesa opposizione al dogmatismo religioso, insieme a ideologie di stampo positivista in filosofia, e della "libera concorrenza" in economia (con le sue derivazioni sociologiche) è andato a formare un mastice che si attacca con estrema facilità alle menti umane disabilitandone alcune funzioni nella percezione e elaborazione di determinati aspetti della realtà. E' il funzionamento di tutte le fedi: certe aree di pensiero sono interdette alle facoltà razionali, e il normale giudizio è sostituito da risposte precostituite che scavalcano ogni attività razionale. L'irritabilità fa parte della sindrome. E' chiaro che, per quanto l'effetto del "mastice" sia forte, rimane un residuo di consapevolezza punzecchiato dall'impossibilità di trovare argomenti razionali a sostegno del dogma, che si vuol spacciare invece per razionale. Questo non può non creare un certo disagio, che viene espresso con l'ostentazione di superiorità, con denigrazioni a priori e con atteggiamenti del tutto simili a quelle dei politici colti con le mani nel sacco, disposti a inventare le giustificazioni più assurde con la più sfacciata tracotanza pur di non ammettere i loro errori e i loro abusi.
Incuranti del ridicolo, i Testimoni di Darwin vedono come un affronto la richiesta di prove, così come il facoltoso personaggio fermato per eccesso di velocità vede come un affronto la richiesta di documenti da parte di un modesto funzionario di polizia. "Come si permette? Lei non sa chi sono io!". E purtroppo questa farsa secolare non accenna a finire, e quel che è peggio è che ormai si è diffusa la peggiore di tutte le mistificazioni: che chi si oppone a questo dogma sia un retrogrado, uno che vorrebbe far retrocedere non solo la scienza, ma la civiltà tutta, per tornare a menti guidate da miti e superstizioni. Proprio il contrario della verità: l'intento (almeno di una certa parte dei critici dell'evoluzionismo) è invece di liberare la scienza (e il pensiero umano nel suo insieme) da questo scoglio fideistico in cui si è andata (solo in parte, per fortuna) a incagliare.
La cosa grave, è che questo "blob" sia andato a contaminare proprio quella che dovrebbe costituire il baluardo della razionalità, la comunità scientifica, favorendo ancora una volta il predominio della fede (e dietro di essa, spesso i più bassi interessi) sulla ragione, proprio nei territori in cui quest'ultima dovrebbe dominare incontrastata.

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