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Scienza e scientismo

Aperto da 0xdeadbeef, 04 Settembre 2018, 20:21:23 PM

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iano

Citazione di: Carlo Pierini il 07 Settembre 2018, 12:01:40 PM
Citazione di: iano il 06 Settembre 2018, 18:18:38 PMVisto che per te [l'eliocentrismo] è una verità così lampante , potresti giustificarla , senza ricorrere ad autorevoli  citazioni,cioè con parole tue?
Sono sicuro che non ci riuscirai , capendo in tal modo il tuo errore.
[/quote

CARLO
Che significa "giustificare" una verità come quella espressa dall'eliocentrismo?
Si , cosa significa "La terra gira intorno al Sole"?
In che senso la consideri una verità?
Come ho gia' detto non riuscirai a rispondere e perciò capirai il tuo errore.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

paul11

#31
Siamo nel tempo in cui ha vinto S. Tommaso, deve vedere per  credere, è nel sensible e nella materia che riteniamo che vi sia la verità e questa strada culturale scelta, esplicitamente o implicitamente già da Aristotele la  scienza moderna lo ha enormemente ampliata dando un effettivo e reale potere sulla materailità.
Non è l'argomentazione, il procedimento teoretico la logica o la matematica, perchè la metafisca , la vera metafisca è rigorosa, basta leggersi testi di Tommaso d'Acquino sulla dogmatica o la scolastica.
Persino la dialettica "negativa" di Severino è rigorosa, e ha avuto"scontri" con docenti di logica senza perdere la tenzone.
Il fatto è che Dio, non l'ha visto nessuno e Gesù...........ma sarà davvero esistito o se è esistito ha davvero compiuto quello che scrivono i Vangeli?
Il fatto che Severino dimostra che l'eterno è vero e il divenire contraddittorio, ma la pratica,,,,,,,,,,,dice il contrario, avvalora
chei non è la logica, non sono i numeri a decidere la verità, quell'essere se si vuole anche irrazionale che è l'uomo segue
ciò che gli conviene all'uopo.

E' l'ontologia della materia che ha vinto sulla razionalità metafisca.Non c'è nessun ragionamento che tenga, logica o numeri.
LA potenza è piegare il dominio naturale, obnulare quello spirituale che è invisibile e quindi non veritiero.
La dimostrazione è la prova fisica, nessun ragionamento tiene nella scienza moderna senza un oggetto fisico-naturale.
Persino la teoria della relatività è dovuta essere accettata dopo dimostrazioni fisiche, anni e anni dopo Einstein.
Tutto questo è perchè la scienza dà potere all'uomo. ribadisco, un "tipo" di potere fisico.

La scienza teorica è già oltre quella sperimentale galileiana e la quantistica, la relatività sarebbero oltre la meccanica classica.......
ma ancora sussite e vince quella classica: perchè? Perchè è a misura di uomo con la natura del pianeta Terra.
La teoria della gravità newtoniana è utile e funziona(questi due termini utile e funzionale sono le fondamenta della scienza e cultura attuale) e va benissimo nella convenzione fisica del rapporto uomo che cammina e vive sul pianeta terra.
ma se esco dal pianeta allora ho necessità di altre teorie fisiche.
Il convenevole, la convenienza è ciò che permette alla teoria di essere avvalorata come pratica, come prassi e quindi di essere utilizzata....perchè funziona.

Perchè è scomparsa la psicanalisi e ha vinto la neurologia?Perchè l'effetto del farmaco è ritenuto superiore alla seduta psicanalitica ( e poi......il potere economico degli utili sui fatturati dell'industria del farmaco.....),  perchè è spiegato
come un aprire o bloccare trasmissioni di informazioni chimicofisiche, proprio come un antidolorifico.
Quindi la medicina segue la cultura scientifica e l'uomo è solo un corpo fisico, checchè se ne possa dire il contrario.

Fin da quando la cultura ha accettato che la prova fisica sia la verità(relativa, non assoluta) ha dispiegato la conoscenza nei diversi domini con la metodica scientifica e fin quando non troverà spiegazioni sulla teoria che vorrebbe la quantità di antimateria pari a quella della materia, che l'energia oscura e la materia oscura è inspiegabile domina di gran lunga la quantità fisica di ciò che è oggi spiegabile, non vedo alternative.Sarà la stessa scienza,come è già avvenuto ,ad entrare in contraddizione, nel rapporto fra fisica classica, relatività e quantistica e fin quando la "stringa", l'elemento oggi ritenuto fondamentale nella formazione delle micro particelle, non sarà scoperta, noi saremo condizionati dalla prova fisica che dimostra,che avvalora la teoria perchè l'uomo ha scelto questo tipo di cultura.
Lo scientismo è la pseudo filosofia che vorrebbe spodestare la filosofia a favore della scienza.

Carlo Pierini

#32
Citazione di: paul11 il 07 Settembre 2018, 18:32:27 PM
Il fatto è che Dio, non l'ha visto nessuno e Gesù...........ma sarà davvero esistito o se è esistito ha davvero compiuto quello che scrivono i Vangeli?

CARLO
Dio si manifesta soggettivamente nell'ispirazione artistica (poesia, musica, letteratura, filosofia, ecc.), nel mito (Gesù è mito), nel simbolo, nel sogno (somnia a Deo missa sunt), nelle visioni, nelle aspirazioni ideali, nell'amore, nella bellezza, ...ma anche nel dolore e nella disperazione più profondi.
E si manifesta oggettivamente come Logos, come Verità ultima, come Legge di tutte le cose; cioè, come Principio Universale.

<<In principio era il Logos, il Logos era presso Dio e il Logos era Dio. Tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste>>. (Giovanni, 1:1-4)

<<Poiché da me uscirà la Legge stessa, e farò sì che il mio giudizio riposi anche come una luce per i popoli>>. (Isaia, 51: 4)

<<Tornerò a Sion e siederò in mezzo a Gerusalemme; e Gerusalemme sarà chiamata 'la città di verità'>>.  (Zaccaria: 8,3)

<<Nella storia del pensiero il Logos è stato identificato con la ragione in quanto:
1 – sostanza o causa del mondo;
2 – persona divina.
La dottrina del Logos come sostanza o causa del mondo è stata per la prima volta difesa da Eraclito (...) che lo considerava come legge del mondo. (...) Questa concezione fu fatta propria dagli Stoici i quali videro nella ragione il "principio attivo" che ordina e guida il principio passivo, la materia. Il principio attivo, dicevano, è il Logos che è nella materia, cioè Dio. (...) Per Plotino il Logos è lo stesso Intelletto divino in quanto ordine del mondo. (...) Per la dottrina di Filone di Alessandria il Logos è un ente intermediario tra Dio e il mondo, il tramite della creazione divina>>.   [N. ABBAGNANO: Dizionario di Filosofia - pg. 547]


sgiombo

#33
Non credo proprio che Severino abbia potuto vincere alcuna "tenzone" con docenti di logica (fra l' altro chi sarebbero mai stati i pretesi "arbitri" o i "giudici di gara"?).

Per me non dimostra affatto "che l'eterno è vero e il divenire contraddittorio" (anche perché il divenire non é affatto "contraddittorio" e la pratica non é affatto contraria alla logica e ai "numeri", ma casomai alle farneticanti e illogiche pretese di Severino di negare il divenire).

Della scienza moderna fa parte a pieno titolo la matematica pura (anche se é una scienza logica e non empirica), la quale tiene benissimo senza riferirsi o applicarsi ad alcun oggetto fisico-naturale (mentre d' altra parte le scienze naturali fanno benissimo a richiedere conferme empiriche, ché altrimenti sarebbero mere fantasticherie, magari esteticamente o letterariamente valide, ma senza fondamenti veritativi delle loro affermazioni; e meno male che anche la teoria della relatività è dovuta essere accettata dopo dimostrazioni fisiche! Peraltro in buona parte ben precedenti la morte di Einstein).

La scienza classica "galileiana" o "newtoniana" o "maxwelliana" non ha né vinto né perso contro relatività e meccanica quantistica perché non si tratta di competitori sportivi: semplicemente ne é stata "dialetticamente superata".

Se la scienza funziona o é perché ha "un culo della madonna" (cioè in seguito a una serie incredibile di circostanze fortuite), oppure perché qualcosa di vero sulla realtà oggettiva ci dice.
Personalmente propendo fortemente per la seconda ipotesi.

La neurologia ha fondamenti scientifici, la psicoanalisi neanche per idea: non c' é "partita"...
Ma purtroppo la psicoanalisi é viva e vegeta, in questi tempi di profonda decadenza civile, morale, culturale: altro che scomparsa!
...E poi il potere economico degli psicanalisti (e degli "scientologisti", degli astrologhi, degli esorcisti, dei Di Bella e di tanti altri lucratori sulle sofferenze degli ingenui!

La medicina segue (anche) la cultura scientifica e l'uomo per essa non é affatto solo un corpo fisico, checchè se ne possa dire il contrario.

Personalmente credo che la teoria che vorrebbe la quantità di antimateria pari a quella della materia, che postula energia oscura e materia oscura e stringhe verranno falsificate  entrando in contraddizione con i fatti empiricamente osservabili (ma staremo -anzi, quasi sicuramente staranno- a vedere).

Resta peraltro verissimo che lo scientismo (che é una forma di irrazionalismo, N.d.R) è la pseudo filosofia che vorrebbe spodestare la filosofia (anche e soprattutto quella buona, razionalistica, non solo e non tanto quelle di Severino, Heidegger, Nietzche, e così via "irrazionalizzando", dalle quali non ha nulla da temere...) a favore della scienza.

0xdeadbeef

A Paul11
Beh, come commentare in maniera appropriata queste acute riflessioni dell'amico Paul11?
Non sono troppo d'accordo sul punto ove dici della volontà di potenza "nietzscheiana", che sarebbe
di altro tipo rispetto alla potenza "scientifica" (anzi, che quest'ultima sarebbe un "tipo" - laddove,
presumo, quella di Nietzsche non avrebbe specificazione).
Proprio la deriva, l'"estensione" scientista di cui dicevo, dimostrerebbe che la potenza dell'apparato
tecno-scientifico ambisce a ben altro che non a stare nel "recinto" costituito dalla scienza vera e propria.
In questo senso, a me sembra, la potenza dell'apparato tecno-scientifico va sempre più costituendosi come
potenza senza alcuna specificazione (e cioè in maniera del tutto identica alla potenza "ontologica" di
Nietzsche).
Eccellente la tua riflessione sul nostro tempo, che affermi essere quello di S.Tommaso (chiaramente non
d'Aquino...). E' assolutamente vero ciò che sostieni sulla teoria della relatività, sulla meccanica classica
newtoniana, sull'utile e sul funzionale quali fondamenti della scienza e della cultura attuale, sulla
psicanalisi che perde nei confronti della neurologia.
Ma, mi chiedo, se l'"utile" domina incontrastato con quale strumento l'uomo fronteggia il pensiero del
divenire (prosaicamente: della malattia e della morte)? Non con il pensiero di Dio, mi verrebbe da dire,
visto che "Dio è morto" (e non è certo morto perchè l'ha detto Nietzsche...).
Non con lo scientismo, direi, che personalmente intendo come "una" tecnica; ma forse con "la" tecnica
(concetti che qui intendo in maniera speculare al tuo "tipo" di potenza) nel suo senso generico e
senza specificazioni.
Forse, cioè, con la volontà di potenza, cioè con il sostituire l'Uomo a Dio (anche la religione credo parli
in termini millenaristici di un tale evento, come la, o una, fase finale della storia...).
Ma dove può trovare, l'uomo, una potenza maggiore di quella che l'apparato tecno-scientifico gli offre?
Severino afferma che laddove la preghiera smuovesse le montagne, l'uomo sarebbe prontissimo a lasciare
l'apparato tecno-scientifico e ad abbracciarla, ma finchè ciò non succede...
Ecco allora che allo scopo di incrementare la propria potenza (in un gioco in cui mezzo e scopo si
confondono annullandosi), l'uomo estende e "potenzia" (con lo scientismo) lo strumento che gli fornisce
la maggior potenza: l'apparato tecno-scientifico.
saluti

viator

Salve, Carlo Pierini. Ti ringrazio della segnalazione nonostante io non ami le citazioni, neppure quelle da autorevoli dizionari. Filosofare - secondo me - consiste essenzialmente nell'esercitare la critica verso le convenzioni ed il senso comune. I dizionari sono appunto dei repertori di significati convenzionali.
Figurati quanto mi impressionano i loro contenuti, visto anche che io cerco costantemente di esprimermi con termini che non richiedono la consultazione di dizionari ! Saluti sinceri.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Carlo Pierini

Citazione di: viator il 07 Settembre 2018, 22:25:41 PM
Salve, Carlo Pierini. Ti ringrazio della segnalazione nonostante io non ami le citazioni, neppure quelle da autorevoli dizionari. Filosofare - secondo me - consiste essenzialmente nell'esercitare la critica verso le convenzioni ed il senso comune. I dizionari sono appunto dei repertori di significati convenzionali.
Figurati quanto mi impressionano i loro contenuti, visto anche che io cerco costantemente di esprimermi con termini che non richiedono la consultazione di dizionari ! Saluti sinceri.

CARLO
Se gli uomini non si mettono d'accordo sul significato dei termini, ogni comunicazione o dialogo è solo tempo perso. Per questo esistono i dizionari. Ma se ami il solipsismo, il tuo metodo è perfetto.

Carlo Pierini

Citazione di: iano il 07 Settembre 2018, 18:28:44 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 07 Settembre 2018, 12:01:40 PMIANO
Cosa significa "La terra gira intorno al Sole"?
CARLO
Non mi sembra un concetto moto complicato. Cos'è che ti risulta oscuro?

IANO
In che senso la consideri una verità?

CARLO
Perché esistono migliaia di osservazioni e di esperimenti che lo certificano. 
Tu, invece, non la consideri una verità?

paul11

#38
Citazione di: 0xdeadbeef il 07 Settembre 2018, 21:02:46 PM
A Paul11
Beh, come commentare in maniera appropriata queste acute riflessioni dell'amico Paul11?
Non sono troppo d'accordo sul punto ove dici della volontà di potenza "nietzscheiana", che sarebbe
di altro tipo rispetto alla potenza "scientifica" (anzi, che quest'ultima sarebbe un "tipo" - laddove,
presumo, quella di Nietzsche non avrebbe specificazione).
Proprio la deriva, l'"estensione" scientista di cui dicevo, dimostrerebbe che la potenza dell'apparato
tecno-scientifico ambisce a ben altro che non a stare nel "recinto" costituito dalla scienza vera e propria.
In questo senso, a me sembra, la potenza dell'apparato tecno-scientifico va sempre più costituendosi come
potenza senza alcuna specificazione (e cioè in maniera del tutto identica alla potenza "ontologica" di
Nietzsche).
Eccellente la tua riflessione sul nostro tempo, che affermi essere quello di S.Tommaso (chiaramente non
d'Aquino...). E' assolutamente vero ciò che sostieni sulla teoria della relatività, sulla meccanica classica
newtoniana, sull'utile e sul funzionale quali fondamenti della scienza e della cultura attuale, sulla
psicanalisi che perde nei confronti della neurologia.
Ma, mi chiedo, se l'"utile" domina incontrastato con quale strumento l'uomo fronteggia il pensiero del
divenire (prosaicamente: della malattia e della morte)? Non con il pensiero di Dio, mi verrebbe da dire,
visto che "Dio è morto" (e non è certo morto perchè l'ha detto Nietzsche...).
Non con lo scientismo, direi, che personalmente intendo come "una" tecnica; ma forse con "la" tecnica
(concetti che qui intendo in maniera speculare al tuo "tipo" di potenza) nel suo senso generico e
senza specificazioni.
Forse, cioè, con la volontà di potenza, cioè con il sostituire l'Uomo a Dio (anche la religione credo parli
in termini millenaristici di un tale evento, come la, o una, fase finale della storia...).
Ma dove può trovare, l'uomo, una potenza maggiore di quella che l'apparato tecno-scientifico gli offre?
Severino afferma che laddove la preghiera smuovesse le montagne, l'uomo sarebbe prontissimo a lasciare
l'apparato tecno-scientifico e ad abbracciarla, ma finchè ciò non succede...
Ecco allora che allo scopo di incrementare la propria potenza (in un gioco in cui mezzo e scopo si
confondono annullandosi), l'uomo estende e "potenzia" (con lo scientismo) lo strumento che gli fornisce
la maggior potenza: l'apparato tecno-scientifico.
saluti
Ciao Mauro(Oxdeadbeaf),
rispondo sulla parte a te non chiara: la potenza per Nietzsche.
Adatto che sto finendo di studiare(io non leggo, studio...)  Così parlò Zarathustra , il suo capolavoro, mi è chiara la sua chiave di lettura che si può sintetizzare in : ama la vita per quello che ti dà, non farti morali assurde su trascendenze divine che colpevolizzano la tua esistenza e dall'altra non essere un uomo meschino che cerca potere e denaro.
La volontà di potenza è interiore ,non è esteriore, e per questo Nietzsche è filosofo e Heidegger lo riteneva l'ultimo metafisico.
Fra i sensi di colpa di religioni che hanno ridotto l'uomo a sentirsi colpevole per essere nato e la tecnica della potenza esteriore che hanno alienato l'uomo ad essere un robot, non è ancora stata percorsa la strada di accettare la vita per quello che dà coltivando innanzitutto la propria interiorità maltrattata dalle religioni espiatorie e dalle tecniche dove potere e denaro sono lo scopo.

Come vado da tempo dicendo forse un rimedio è depotenziare le figure culturali che sono a fondamento della religione e della tecnica che entrambe colpiscono proprio quello che non accettano falsamente ,che un uomo possa essere semplicemente umano nella sua umanità,senza sensi di colpa e doveri verso qualcuno, senza pesi interiori che gli sono stati attribuiti dalla cultura, senza l'ipocrita ruolizzazione della tecnica che non ci accetta per quello che siamo ma per quello che esibiamo esteriormente all'interno della sua logica.
Forse se riuscissimo a toglierci delle zavorre, ci accorgeremmo di vivere più leggeri, di saper accettare la vita e semplicemente viverla giorno dopo giorno

Carlo Pierini

#39
Citazione di: sgiombo il 07 Settembre 2018, 20:56:40 PM
La neurologia ha fondamenti scientifici, la psicoanalisi neanche per idea: non c' é "partita"...

CARLO
La neurologia ha fondamenti scientifici finché descrive eventi neuronali fisicamente misurabili. Ma quando parla di eventi psichici (per esempio, l'identità di stati neuronali e stati mentali), ha ...un piede nella scienza e un piede nella metafisica (un sogno, un sentimento, un'idea filosofica, un ragionamento sono stati psichici, ma non sono entità biologiche, non sono governati dalle leggi fisico-chimiche).
A meno che per "scienza" non si intenda, in generale, qualunque forma di conoscenza che fornisca sufficienti garanzie di validità dei propri assunti, indipendentemente dal metodo matematico-sperimentale. Ma allora anche la psicologia potrebbe essere "scienza": si tratterebbe "solo" di valutare la sufficienza o meno delle garanzie di validità che essa fornisce, sulla sola base della concordanza dei suoi assunti con gli eventi psichici osservati. Ma, come puoi immaginare, non è certamente una passeggiata! Perché senza elementi di riferimento equivalenti alle "leggi di natura", alla "misura matematica" e alle "verifiche sperimentali" contemplate nella scienza classica, sarebbe pressoché impossibile stabilire se abbia ragione Freud, o Adler, o Jung, o Maslow, o Assaggioli!
Per questo considero il Principio di Complementarità e la teoria degli archetipi (i numeri sono archetipi della quantità) estremamente importanti: perché saranno i fondamenti di quella "mathesis universalis" grazie alla quale la Metafisica si eleverà al rango di scienza rigorosa, come sognavano Husserl, Leibniz, Cartesio, Lullo, Bruno, ecc.

Carlo Pierini

#40
Citazione di: paul11 il 08 Settembre 2018, 01:33:14 AM
La volontà di potenza è interiore ,non è esteriore, e per questo Nietzsche è filosofo e Heidegger lo riteneva l'ultimo metafisico.
Fra i sensi di colpa di religioni che hanno ridotto l'uomo a sentirsi colpevole per essere nato e la tecnica della potenza esteriore che hanno alienato l'uomo ad essere un robot, non è ancora stata percorsa la strada di accettare la vita per quello che dà coltivando innanzitutto la propria interiorità maltrattata dalle religioni espiatorie e dalle tecniche dove potere e denaro sono lo scopo.

CARLO
Chiunque sia animato da genuini e personali ideali etici di vita si sentirà naturalmente in colpa quando le circostanze lo indurranno a tradirli, ad offenderli; e, al contrario, sentirà crescere e maturare la propria "potenza", la propria umanità, l'amore di sé ogni volta che avrà contribuito in qualche modo alla loro espressione, alla loro realizzazione.
Tutto ciò appartiene alla natura umana, non a quella dei robot.
Solo per questo è così importante liberarsi "nietzschianamente" da alienanti e fasulli "comandamenti" esterni introiettati (il Super-io freudiano) - siano essi religiosi, sociali, o familiari - e coltivare le proprie aspirazioni ideali (non senza un confronto con quei "comandamenti").
Il che, è ben lungi dall'imperativo nietzschiano di distruggere in sé ogni sentimento morale.

0xdeadbeef

A Paul11
Beh, direi che Heidegger riteneva Nietzsche l'ultimo metafisico proprio perchè, secondo lui (Heidegger)
la metafisica è nata nel momento stesso in cui è stato affermato il "divenire" (e con esso, naturalmente,
un "iperuranio" di entità indivenienti).
Quindi Nietzsche ultimo metafisico in quanto ultimo (definitivo?) "tecnico", laddove per "tecnica" si intenda
appunto il rimedio contro l'angoscia suscitata dal divenire (dunque la volontà di potenza come tecnica in
tal modo intesa).
Che dire? Questa è null'altro che una interpretazione; ma, personalmente, è quella che, diciamo, "preferisco"...
E' chiaro che l'"oltreuomo" nietzschiano (che in troppi traducono con "superuomo"; e già questo è indicativo
di come Nietzsche sia stato frainteso) non è un uomo meschino, che cerca potere e denaro. Ma, di fatto, nella
"morte di Dio" l'uomo questo è diventato.
Perchè Nietzsche, come del resto ogni filosofo, non inventa o crea un bel nulla; semmai "scopre", "denuda"
un qualcosa che già è (e questo qualcosa che già è, al tempo di Nietzsche, è appunto la morte di ogni valore
"eterno ed immutabile").
Nietzsche, nella veste di "oltreuomo" afferma: "vengo troppo presto" (ora non ricordo in quale opera è
questo passo). Ma non è, a ben vedere, un giungere che se fosse avvenuto nei tempi, diciamo, "dovuti"
avrebbe avuto successo. Non era allora e non è adesso il tempo per l'"oltreuomo" (se non forse, chissà, per
una sparuta ed insignificante minoranza di "eletti"), perchè nella morte di ogni valore "eterno" ad
emergere non è un uomo finalmente "libero" da ogni vincolo, ma un uomo che nel valore eterno trovava
un freno alla sua meschinità (adesso invece "libera" di esplicarsi a tutta potenza).
Un uomo quindi debole, e che in quanto debole non sa rassegnarsi all'indeterminatezza (da qui la sua
"ricostituzione dell'inflessibile" nelle "certezze" dello scientismo...).
Che altro dire? Certo sono consapevole che la mia lettura è quella di un conservatore, di un tradizionalista
(confesso che a certe conclusioni e riletture sono giunto soprattutto per "colpa" di Dostoevskij...), ma
a me sembra comunque quella "giusta".
saluti e stima.

0xdeadbeef

A Carlo Pierini (in riferimento alla risposta #26)
La scienza non ha, nella storia, una definizione univoca, mi pare appurato.
Una volta, ad esempio, era scienza ciò che era assolutamente vero ed accertato (e così era per quel Kant
che tu accusi del contrario...), e questa definizione veniva ad opporsi a quella di "opinione".
Ora mi pare proprio che le cose non stiano esattamente allo stesso modo (l'assolutamente vero è una
espressione considerata, giustamente, anti-scientifica).
Il geocentrismo rispetta uno dei criteri di fondo della metodologia scientifica: l'osservazione diretta
(fino a prova contraria si vede il sole muoversi e la terra stare ferma...). Galileo e/o Copernico
mi pare scoprirono l'eliocentrismo a seguito di certi calcoli fatti su certe distanze di certi pianeti,
ma poterono scoprirlo solo a seguito dell'invenzione del cannocchiale, mi pare ovvio.
Quel che dicevo in quella risposta è che se il geocentrismo, come ogni altra enunciazione scientifica,
fosse una "assoluta verità" Galileo, Copernico e il cannocchiale sarebbero stati presto
distrutti e dimenticati...
Voglio dire: è chiaro che l'"assolutamente vero" non può essere una espressione scientifica, tant'è
che il geocentrismo, pur fondato su un criterio scientifico, è stato dimostrato essere falso (pur se
gli stessi termini di "vero" e "falso" sono usati più per comodità che altro).
saluti (adesso però non ho davvero da dire altro su quest'argomento)

Sariputra

@Oxdedbeef,+
condivido in larghissima parte la tua lettura ( a parte il discorso Nietzsche che, come si sa, non apprezzo...) e, anche per me, Dostoevskij è stato uno di quelli che ha intuito tra i primi che l'uomo, "finalmente" liberato dalle catene degli assoluti, non si sarebbe rivolto affatto verso la crescita umana  come si teorizzava ma bensì a quella, molto meno nobile...della pancia!!
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

sgiombo

Citazione di: Carlo Pierini il 08 Settembre 2018, 02:01:11 AM
Citazione di: sgiombo il 07 Settembre 2018, 20:56:40 PM
La neurologia ha fondamenti scientifici, la psicoanalisi neanche per idea: non c' é "partita"...

CARLO
La neurologia ha fondamenti scientifici finché descrive eventi neuronali fisicamente misurabili. Ma quando parla di eventi psichici (per esempio, l'identità di stati neuronali e stati mentali), ha ...un piede nella scienza e un piede nella metafisica (un sogno, un sentimento, un'idea filosofica, un ragionamento sono stati psichici, ma non sono entità biologiche, non sono governati dalle leggi fisico-chimiche). 


CitazioneSgiombo:
Infatti in questi casi studia le correlazioni fra coscienza e cervello, confrontando eventi neurofisiologici intersoggettivamente osservabili "in terza persona" con le contemporanee, coesistenti esperienze coscienti "in prima persona" così come si rivelano non intersoggettivamente ma in maniera meramente soggettiva all' introspezione ai "titolari" dei cervelli osservati intersoggettivamente "in terza persona": non é "neurofisiologia pura". 

Invece la psicoanalisi é (secondo il mio modesto parere, ovviamente) un ' accozzaglia di fantasie (spesso perverse) senza alcun riscontro scientificamente" testato" in alcun modo.



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