Scarfacebook - Il libro sfregiato

Aperto da Jean, 10 Febbraio 2019, 16:32:50 PM

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Jean

Ci son molti modi di "sfregiare" materialmente un libro, esternamente ed internamente, sino all'estremo del bruciarlo  in un rogo. 
Come ve ne sono senza doverlo neppure toccare... recensioni negative (per non dir di peggio) fino al ritiro dalla circolazione e ultimo il divieto di pubblicazione.

La storia del libro è un po' la storia dell'uomo, dalle prime incisioni ai giorni nostri dove...  il progresso tecnico scientifico viene a mutare il significato del nostro esistere.

Infatti anche il libro ha mutato forma trasferendosi sempre più nella realtà elettronica e virtuale, nella quale si sono altresì succedute differenti modalità di scrittura ed interazione... ad esempio questo forum e quelle più potenti, i social network, facebook su tutti, oggetto del post, per il quale ho coniato il neologismo scarfacebook  che rende una connotazione negativa... il motivo?

 
... il significato di Scarface dovrebbe essere lo stesso sia per il film originale 'Lo sfregiato' di Howard Hawks, che per il remake di Brian De Palma. 

Sia Tony Camonte che Tony Montana sono giovani intraprendenti che bramano il potere. Tony Camonte ogni mattina si sveglia e fuori dalla finestra legge la scritta illuminata "The world is yours", fino a convincersi che il mondo può davvero essere suo...


... mi ha ricordato il modus operandi del suo fondatore che potete leggere qui https://it.wikipedia.org/wiki/Mark_Zuckerberg  

e sul quale è stato prodotto un film di successo https://it.wikipedia.org/wiki/The_Social_Network .


Il "disinvolto" operare di facebook è stato messo in luce dal recente (e imponente) scandalo Cambridge Analytica, 

seguito a ruota dalla "campagna di lobbying aggressiva per combattere i critici di Facebook, spostare la rabbia pubblica verso le compagnie rivali e scongiurare una regolamentazione dannosa" 
https://www.wallstreetitalia.com/bufera-su-facebook-critici-accostati-a-soros-per-screditarli/ 

e ancora da un altro altrettanto inquietante:
https://www.wallstreetitalia.com/il-nuovo-scandalo-facebook-e-peggio-di-cambridge-analytica/ 

che accomuna i grandi big: Apple, Amazon, Microsoft, Spotify e Netflix e che ha dato avvio alla campagna #DeleteFacebook.

Ma le cose non sono granché mutate e facebook ha ripreso a macinare utili... forse perché la dipendenza dei suoi fruitori è ormai irreversibile.
 

Perché dunque "Il libro sfregiato"
Perché si ricordi che come il libro è un prodotto dell'uomo... l'uomo è un prodotto del libro, della forma di comunicazione ammessa
E quando questa è corrotta, manipolata e distorta da inenarrabili interessi lo stesso animo dell'uomo ne subisce l'influenza.  
 

Per finire riporto gli obiettivi di un corso in Filosofia della comunicazione e del linguaggio:

a) sviluppi nodali della filosofia della conoscenza, di quella del linguaggio e della comunicazione;
b) riflessione sui linguaggi con specifica enfasi sui linguaggi usati nella società attuale;
c) analisi delle diverse componenti della comunicazione umana, strutture, moduli e registri adeguati ai differenti contesti socio-culturali e crono-topologici;
d) comprensione delle problematiche legate alla comunicazione distorta, patologica, direzionata.

... rilevando che ciò di cui ho scritto vi rientra a pieno titolo.

J4Y

iano

#1
L'uomo fa' i media e i media fanno l'uomo ed ogni media lo fa' a modo suo.
Nessuna generazione come la nostra ha vissuto tutto ciò sulla propria pelle.
Si è sempre cercato perciò di addomesticare i media , ma inutilmente.
Ovviamente nel passare da un media ad un altro la prima riflessione è su ciò che si perde , ma poi bisogna concentrarsi su cosa si guadagna.
Cosa abbiamo guadagnato?
Siamo ancora li' a leccarci le ferite e a maledire e non siamo ancora abbastanza lucidi forse per rispondere a questa domanda.
Eppure l'esperienza col nuovo media è abbastanza matura per tentare una risposta.
Come questo media ha cambiato la nostra vita in positivo?
L'impressione immediata che se ne ricava è che uno vale uno , fosse anche un anonimo e in politica sappiamo a cosa ha portato.
Ma in effetti uno non vale uno e sono nati i conflitti fra uno e l'altro.
In teoria questa vicinanza, questo avvicinamento fra uno e l'altro , se ha aperto la porta ad un conflitto latente, finora rimasto inespresso per i limiti dei vecchi media , può comportare una crescita per gli uni e gli altri.
Ciò che sembra venire meno è l'autorita' di politici ,scienziati etc...
Ma ciò che in effetti la vicinanza a queste autorità ha fatto venir meno e il tipo di attestato di stima , che col vecchio media giocoforza viveva di fiducia.
Dal punto di vista politico stiamo verificando che chi agiva ,grazie alla nostra fiducia forzata , lo faceva non solo male , ma anche bene.
La democrazia rappresentativa, vista come limite necessario fino a un certo punto, ha dimostrato invece di essere un sistema , pur coi suoi limiti , virtuoso.
Siccome però non si può censurare la democrazia diretta , laddove i nuovi media la consentono, l'unica soluzione è una crescita culturale media , e si spera che i nuovi media possano contribuire anche a ciò.
Io , nel mio piccolo , in tal senso , sento di essere cresciuto e non saro' il solo.
Bisogna solo capire che non è come leggere un libro , ma tutta un altra cosa , che sappiamo cos' è perché la stiamo vivendo , anche se non sappiamo ancora bene esprimerla.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Jean

Grazie dell'intervento, Iano,

pensavo che questo argomento potesse interessare, considerato che sovente leggo nei post appunto riferimenti ad ogni tipo di media del passato e del presente e ci son qui persone che per lavoro, interesse o altro conoscono il mondo dei "media" dall'interno.

Cerco come te di rimaner ottimista per il futuro tuttavia non credo possa avvenire attraverso una crescita culturale media (in altro senso) come dici... e neppure a causa di una qualche improbabile rivoluzione (quelle recenti, non meno di quelle remote, pare siano di molto pilotate...).
Si sa che quando un potere ne ha necessità usa l'informazione (nei media che la gestiscono) come un'arma... ma oggi l'informazione stessa sta divenendo una tra le più pericolose forme di potere, consolidando ed accrescendo il suo campo d'azione, dove il nostro scarfacebook non manca di riservarci in merito sgradite news:

https://www.repubblica.it/cronaca/2019/03/05/news/lobbying_facebook-220757249/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P1-S1.4-T1



Ma anche nel nostro piccolo orticello di casa non mancano "piattaforme" nelle quali la trasparenza, comparata al potere che gestiscono, è alquanto sbilanciata...  e come in campo medico... più li si lascia fare e meno li potrai estirpare...
 
J4Y

Lou

#3
L'argomento è interessante e me lo ero perso.
Personalmente ritengo che i recenti social network rappresentino una forma di rivoluzione nell'informazione e dell'informazione. I social network sono fenomeni antichissimi, la comunicazione e l'informazione sono per loro natura "social network", diciamo così con licenza di neologismo, ma l'ingrediente che contraddistingue quelli odierni, a mio parere, sta nella fruibilità e nelle modalità in cui si esplicita la stessa, pur figlia di prassi passate che al loro tempo sollevarono forse gli stessi che scetticismi che ogni innovazione dell'informazione reca in sè.
Mi piacque molto Eco quando scrisse di un ritorno a Gutemberg, dove la rivoluzione del telefono e gli antichi telegrafi sbiadivano, di fronte a una seconda rivoluzione Gutemberghiana che è, internet, il web e i social network odierni. Specchi rinnovati di antichi bisogni.
Facebook è forse uno scarbook, o forse solo uno scarabocchio, di una esigenza di comunicazione le cui vie si diramano inaspettate riproponendo gli stessi interrogativi in merito ai poteri e ai linguaggi, le loro metamorfosi, che cambiamo e ci cambiano, per ritornare a porci nel mezzo delle domande, pare in un perpetuo interagire comunicativo, eclettico, scettico, trasformista, significante e insignificante, e come ognuno di noi cerca il criterio per poterli distinguere.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

Lou

L'articolo non è recente, però è interessante e ho pensato di inserirlo in questo topic in cui tocca temi ad esso attinenti,la funzione dei social e dei nuovi media, inseriti però, all'interno di quella che potremmo chiamare una visione del mondo, della storia e della società complessiva. (credo che ne esistano anche versioni in italiano.)

Building Global Community
M. ZUCKERBER - GIOVEDÌ 16 FEBBRAIO 2017
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

Jean

Grazie Lou,
ritengo assai importante il contributo che hai postato, riguardando il social network da 2,2 miliardi di utenti attivi al 7.1.2019...
perciò l'ho tradotto con google (non è venuto male, eh, l'A.I...) e qui copiato.
Intanto me lo son letto... e prossimamente lo commenterò.
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Alla nostra comunità,

Nel nostro viaggio per connettere il mondo, discutiamo spesso di prodotti che stiamo costruendo e aggiornamenti sulla nostra attività. Oggi voglio concentrarmi sulla domanda più importante: stiamo costruendo il mondo che tutti noi vogliamo?
La storia è la storia di come abbiamo imparato a riunirci in numero sempre maggiore - dalle tribù alle città alle nazioni. Ad ogni passo, abbiamo costruito infrastrutture sociali come comunità, media e governi per darci la possibilità di realizzare cose che non potevamo fare da sole.
Oggi siamo vicini a fare il nostro prossimo passo. Le nostre più grandi opportunità sono ora globali - come la diffusione della prosperità e della libertà, la promozione della pace e della comprensione, il sollevamento delle persone dalla povertà e l'accelerazione della scienza. Le nostre più grandi sfide hanno anche bisogno di risposte globali - come porre fine al terrorismo, combattere i cambiamenti climatici e prevenire le pandemie. Il progresso ora richiede che l'umanità si unisca non solo come città o nazioni, ma anche come comunità globale.
Questo è particolarmente importante adesso. Facebook significa avvicinarci e costruire una comunità globale. Quando abbiamo iniziato, questa idea non era controversa. Ogni anno, il mondo è diventato più connesso e questo è stato visto come una tendenza positiva. Eppure ora, in tutto il mondo, ci sono persone lasciate indietro dalla globalizzazione e movimenti per ritirarsi dalla connessione globale. Ci sono domande sul fatto che possiamo creare una comunità globale che funzioni per tutti e se il percorso da seguire sia quello di collegare più o invertire la rotta.
Questo è un momento in cui molti di noi in tutto il mondo stanno riflettendo su come possiamo avere l'impatto più positivo. Mi viene in mente il mio detto preferito sulla tecnologia: "Sopravviviamo sempre ciò che possiamo fare in due anni e sottovalutiamo ciò che possiamo fare in dieci anni". Potremmo non avere il potere di creare il mondo che vogliamo immediatamente, ma tutti possiamo iniziare a lavorare a lungo termine oggi. In tempi come questi, la cosa più importante che noi di Facebook possiamo fare è sviluppare l'infrastruttura sociale per dare alle persone il potere di costruire una comunità globale che lavori per tutti noi.
Negli ultimi dieci anni, Facebook si è concentrato sul collegamento di amici e famiglie. Con questa base, il nostro prossimo obiettivo sarà lo sviluppo dell'infrastruttura sociale per la comunità - per sostenerci, per tenerci al sicuro, per informarci, per l'impegno civico e per l'inclusione di tutti.
Riunirci tutti insieme come comunità globale è un progetto più grande di qualsiasi organizzazione o azienda, ma Facebook può contribuire a rispondere a queste cinque importanti domande:
In che modo aiutiamo le persone a costruire comunità di supporto che rafforzino le istituzioni tradizionali in un mondo in cui l'appartenenza a queste istituzioni è in declino?
Come aiutiamo le persone a costruire una comunità sicura che previene i danni, aiuta durante le crisi e ricostruisce in un mondo in cui chiunque in tutto il mondo può influenzarci?
Come aiutiamo le persone a costruire una comunità informata che ci espone a nuove idee e costruisce una comprensione comune in un mondo in cui ogni persona ha una voce?
Come aiutiamo le persone a costruire una comunità impegnata civilmente in un mondo in cui la partecipazione al voto a volte include meno della metà della popolazione?
Come aiutiamo le persone a costruire una comunità inclusiva che rifletta i nostri valori collettivi e l'umanità comune dai livelli locali a quelli globali, che abbracciano culture, nazioni e regioni in un mondo con pochi esempi di comunità globali?
La mia speranza è che molti di noi impegneranno le nostre energie per costruire l'infrastruttura sociale a lungo termine per riunire l'umanità. Le risposte a queste domande non verranno tutte da Facebook, ma credo che possiamo svolgere un ruolo.
Il nostro lavoro su Facebook è quello di aiutare le persone a ottenere il maggiore impatto positivo mitigando le aree in cui la tecnologia ei social media possono contribuire alla divisione e all'isolamento. Facebook è un work in progress e ci dedichiamo all'apprendimento e al miglioramento. Prendiamo sul serio la nostra responsabilità e oggi voglio parlare di come intendiamo fare la nostra parte per costruire questa comunità globale.
 
Comunità di supporto
Costruire una comunità globale che lavori per tutti inizia con milioni di piccole comunità e strutture sociali intime a cui ci rivolgiamo per i nostri bisogni personali, emotivi e spirituali.
Che si tratti di chiese, squadre sportive, sindacati o altri gruppi locali, tutti condividono ruoli importanti come infrastrutture sociali per le nostre comunità. Forniscono a tutti noi un senso di scopo e speranza; convalida morale che siamo necessari e parte di qualcosa più grande di noi stessi; conforto che non siamo soli e una comunità ci sta guardando; tutoraggio, orientamento e sviluppo personale; una rete di sicurezza; valori, norme culturali e responsabilità; incontri sociali, rituali e un modo per incontrare nuove persone; e un modo per passare il tempo.
Nella nostra società, abbiamo relazioni personali con amici e familiari, e poi abbiamo relazioni istituzionali con i governi che stabiliscono le regole. Una società sana ha anche molti strati di comunità tra noi e il governo che si prendono cura dei nostri bisogni.
Quando ci riferiamo al nostro "tessuto sociale", di solito intendiamo i molti gruppi di mediazione che ci uniscono e rafforzano i nostri valori.
Tuttavia, negli ultimi decenni vi è stato un notevole declino nell'importante infrastruttura sociale delle comunità locali. Dagli anni '70, l'appartenenza ad alcuni gruppi locali è diminuita di un quarto, tagliando tutti i segmenti della popolazione.
Il declino pone domande più profonde accanto a sondaggi che mostrano che grandi percentuali della nostra popolazione mancano di un senso di speranza per il futuro. È possibile che molte delle nostre sfide siano almeno tanto sociali quanto economiche: legate alla mancanza di comunità e alla connessione a qualcosa di più grande di noi stessi. Come mi ha detto un pastore: "Le persone si sentono sconvolte: molto di ciò che si stava insediando in passato non esiste più".
Le comunità online sono un punto luminoso e possiamo rafforzare le comunità fisiche esistenti aiutando le persone a riunirsi sia online che offline. Allo stesso modo, il collegamento con gli amici online rafforza le relazioni reali, lo sviluppo di questa infrastruttura rafforzerà queste comunità e consentirà di formarne di completamente nuovi.
Una donna di nome Christina è stata diagnosticata una malattia rara chiamata Epidermolisi bollosa - e ora è un membro di un gruppo che collega 2.400 persone in tutto il mondo in modo che nessuno di loro deve soffrire da solo. Un uomo di nome Matt stava allevando da solo i suoi due figli e ha dato il via al gruppo dei Padri neri per aiutare gli uomini a condividere consigli e incoraggiamenti mentre allevano le loro famiglie. A San Diego, più di 4.000 membri della famiglia militare fanno parte di un gruppo che li aiuta a stringere amicizia con altri coniugi. Queste comunità non interagiscono solo online. Loro tengono riunioni, organizzano cene e si sostengono a vicenda nella loro vita quotidiana.
Abbiamo recentemente scoperto che oltre 100 milioni di persone su Facebook sono membri di quelli che chiamiamo gruppi "molto significativi". Questi sono gruppi che, una volta entrati, diventano rapidamente la parte più importante della nostra esperienza di social network e una parte importante della nostra struttura di supporto fisico. Ad esempio, molti nuovi genitori ci dicono che entrare a far parte di un gruppo genitoriale dopo aver avuto un figlio si adatta a questo scopo.
C'è una reale opportunità di connettere più di noi con gruppi che saranno un'infrastruttura sociale significativa nelle nostre vite. Più di un miliardo di persone sono membri attivi dei gruppi di Facebook, ma la maggior parte non cerca i gruppi da soli - gli amici inviano inviti o Facebook li suggerisce. Se possiamo migliorare i nostri suggerimenti e aiutare a connettere un miliardo di persone con comunità significative, questo può rafforzare il nostro tessuto sociale.
Andando avanti, misureremo i progressi di Facebook con gruppi basati su gruppi significativi, non su gruppi in generale. Ciò richiederà non solo di aiutare le persone a connettersi con gruppi significativi esistenti, ma anche di consentire ai leader della comunità di creare gruppi più significativi con cui le persone possano connettersi.
Le comunità fisiche di maggior successo hanno assunto leader, e abbiamo visto lo stesso anche con i gruppi online. A Berlino, un uomo di nome Monis Bukhari gestisce un gruppo dove aiuta personalmente i rifugiati a trovare case e posti di lavoro. Oggi, gli strumenti di Facebook per gli amministratori di gruppo sono relativamente semplici. Abbiamo in programma di costruire più strumenti per consentire ai leader della comunità come Monis di gestire e far crescere i loro gruppi nel modo che preferiscono, in modo simile a quello che abbiamo fatto con Pages.
La maggior parte delle comunità è composta da molte sottoregioni e questa è un'altra area chiara per lo sviluppo di nuovi strumenti. Una scuola, per esempio, non è una singola comunità, ma molti piccoli gruppi tra classi, dormitori e gruppi di studenti. Proprio come il tessuto sociale della società è costituito da molte comunità, ogni comunità è composta da molti gruppi di connessioni personali. Abbiamo in programma di espandere i gruppi per supportare le sub-comunità.
Possiamo guardare molte attività attraverso la lente della costruzione della comunità. Guardare i video della nostra squadra o serie TV preferita, leggere il nostro giornale preferito o giocare al nostro gioco preferito non sono solo intrattenimento o informazione, ma un'esperienza e un'opportunità condivise per riunire persone a cui interessano le stesse cose. Possiamo progettare queste esperienze non per il consumo passivo ma per rafforzare le connessioni sociali.
Il nostro obiettivo è rafforzare le comunità esistenti aiutandoci a riunirci sia online che offline, oltre a permetterci di formare comunità completamente nuove, trascendendo la posizione fisica. Quando lo facciamo, oltre al collegamento online, rafforziamo le nostre comunità fisiche riunendoci di persona per sostenerci a vicenda.
Una società sana ha bisogno di queste comunità per supportare i nostri bisogni personali, emotivi e spirituali. In un mondo in cui questa infrastruttura sociale fisica è in declino, abbiamo una reale opportunità per contribuire a rafforzare queste comunità e il tessuto sociale della nostra società.
 
Comunità sicura
Mentre costruiamo una comunità globale, questo è un momento di verità. Il nostro successo non si basa solo sulla possibilità di catturare video e condividerli con gli amici.

Le minacce odierne sono sempre più globali, ma l'infrastruttura per proteggerci non lo è. Problemi come il terrorismo, disastri naturali, malattie, crisi dei rifugiati e cambiamenti climatici richiedono risposte coordinate da un punto di vista mondiale. Nessuna nazione può risolverli da soli. Un virus in una nazione può diffondersi rapidamente agli altri. Un conflitto in un paese può creare una crisi di rifugiati attraverso i continenti. L'inquinamento in un punto può influenzare l'ambiente in tutto il mondo. Gli attuali sistemi dell'umanità sono insufficienti per affrontare questi problemi.
Molte persone impegnate si uniscono alle organizzazioni no-profit globali per aiutare, ma spesso il mercato non riesce a finanziare o incentivare la costruzione dell'infrastruttura necessaria. Mi aspettavo da tempo più organizzazioni e start-up per costruire strumenti di salute e sicurezza usando la tecnologia, e sono stato sorpreso da quanto poco di ciò che deve essere costruito sia stato tentato. Esiste una reale opportunità per costruire un'infrastruttura di sicurezza globale e ho indirizzato Facebook a investire sempre più risorse per soddisfare questa necessità.
Per alcuni di questi problemi, la comunità di Facebook si trova in una posizione unica per aiutare a prevenire i danni, assistere durante una crisi o riunirsi per ricostruire in seguito. Ciò è dovuto alla quantità di comunicazione attraverso la nostra rete, alla nostra capacità di raggiungere rapidamente persone in tutto il mondo in caso di emergenza e alla vasta scala della qualità intrinseca delle persone aggregata nella nostra comunità.
Per evitare danni, possiamo costruire un'infrastruttura sociale per aiutare la nostra comunità a identificare i problemi prima che accadano. Quando qualcuno pensa al suicidio o si fa del male, abbiamo costruito un'infrastruttura per dare ai suoi amici e strumenti di comunità che potrebbero salvarsi la vita. Quando un bambino scompare, abbiamo costruito un'infrastruttura per mostrare avvisi di ambra - e più bambini sono stati salvati senza danno. E abbiamo sviluppato infrastrutture per lavorare con organizzazioni di sicurezza pubblica in tutto il mondo quando veniamo a conoscenza di questi problemi. Andando avanti, ci sono ancora più casi in cui la nostra comunità dovrebbe essere in grado di identificare i rischi legati alla salute mentale, alle malattie o ai crimini.
Per aiutare durante una crisi, abbiamo costruito un'infrastruttura come il Controllo di sicurezza in modo che tutti possiamo far sapere ai nostri amici che siamo al sicuro e controllare gli amici che potrebbero essere colpiti da un attacco o da un disastro naturale. Il controllo di sicurezza è stato attivato quasi 500 volte in due anni e ha già informato le persone che le loro famiglie e i loro amici sono al sicuro più di un miliardo di volte. Quando c'è un disastro, i governi ci chiamano spesso per assicurarci che il controllo di sicurezza sia stato attivato nei loro paesi. Ma c'è altro da costruire. Recentemente abbiamo aggiunto strumenti per trovare e offrire riparo, cibo e altre risorse durante le emergenze. Nel corso del tempo, la nostra comunità dovrebbe essere in grado di aiutare durante guerre e problemi in corso che non si limitano a un singolo evento.
Per ricostruire dopo una crisi, abbiamo costruito la più grande infrastruttura sociale del mondo per un'azione collettiva. Alcuni anni fa, dopo un terremoto in Nepal, la comunità di Facebook ha raccolto $ 15 milioni per aiutare le persone a riprendersi e ricostruirsi - il che è stato il più grande sforzo di soccorso finanziato dal crowdfunding della storia. Abbiamo visto uno sforzo simile dopo le riprese al nightclub Pulse di Orlando quando persone in tutto il paese hanno organizzato donazioni di sangue per aiutare le vittime che non avevano mai incontrato. Allo stesso modo, abbiamo costruito strumenti in modo che milioni di persone potessero impegnarsi a diventare donatori di organi per salvare gli altri dopo gli incidenti, ei registri hanno registrato aumenti maggiori negli accessi rispetto al passato.
Guardando al futuro, una delle nostre più grandi opportunità per mantenere le persone al sicuro è costruire l'intelligenza artificiale per comprendere più rapidamente e accuratamente ciò che sta accadendo nella nostra comunità.
Ogni giorno ci sono miliardi di post, commenti e messaggi sui nostri servizi e, poiché è impossibile esaminarli tutti, esaminiamo i contenuti una volta che ci vengono segnalati. Ci sono stati eventi terribilmente tragici - come i suicidi, alcuni in diretta - che forse avrebbero potuto essere prevenuti se qualcuno avesse capito cosa stava succedendo e li avesse denunciati prima. Ci sono casi di bullismo e molestie ogni giorno, che il nostro team deve essere avvertito prima di poter dare una mano. Queste storie mostrano che dobbiamo trovare un modo per fare di più.
L'intelligenza artificiale può aiutare a fornire un approccio migliore. Stiamo ricercando sistemi in grado di esaminare foto e video per segnalare i contenuti che il nostro team dovrebbe esaminare. Questo è ancora molto presto in fase di sviluppo, ma abbiamo iniziato a vederlo in alcuni contenuti e genera già circa un terzo di tutti i report al team che recensiscono i contenuti per la nostra community.
Ci vorranno molti anni per sviluppare pienamente questi sistemi. In questo momento, stiamo iniziando a esplorare modi per usare l'intelligenza artificiale per distinguere tra notizie sul terrorismo e propaganda terroristica, così da poter rimuovere rapidamente chiunque cerchi di utilizzare i nostri servizi per reclutare un'organizzazione terroristica. Questo è tecnicamente difficile in quanto richiede la costruzione di IA in grado di leggere e comprendere le notizie, ma dobbiamo lavorare su questo per aiutare a combattere il terrorismo in tutto il mondo.
Mentre discutiamo mantenendo la nostra comunità al sicuro, è importante sottolineare che la parte di mantenere le persone al sicuro è proteggere la sicurezza e la libertà individuali. Siamo forti sostenitori della crittografia e l'abbiamo integrata nelle più grandi piattaforme di messaggistica del mondo: WhatsApp e Messenger. Mantenere la nostra comunità al sicuro non richiede compromettere la privacy. Da quando abbiamo creato la crittografia end-to-end in WhatsApp, abbiamo ridotto lo spam e i contenuti dannosi di oltre il 75%.
Il percorso da seguire è riconoscere che una comunità globale ha bisogno di infrastrutture sociali per proteggerci dalle minacce in tutto il mondo e che la nostra comunità si trova in una posizione unica per prevenire disastri, aiutare durante le crisi e ricostruire in seguito. Mantenere la comunità globale al sicuro è una parte importante della nostra missione e una parte importante di come misureremo i nostri progressi in futuro.
 
 .................

continua
 
 

Jean

 Comunità informata
Lo scopo di ogni comunità è di riunire le persone per fare cose che non potremmo fare da sole. Per fare questo, abbiamo bisogno di modi per condividere nuove idee e condividere una comprensione comune sufficiente per lavorare davvero insieme.
Dare a tutti una voce è stata storicamente una forza molto positiva per il discorso pubblico perché aumenta la diversità delle idee condivise. Ma l'anno scorso ha anche dimostrato che potrebbe frammentare il nostro senso condiviso della realtà. È nostra responsabilità amplificare gli effetti positivi e mitigare i cattivi, continuare ad aumentare la diversità e rafforzare la nostra comprensione comune, in modo che la nostra comunità possa creare il più grande impatto positivo sul mondo.
Le due preoccupazioni più discusse dell'anno scorso riguardavano la diversità dei punti di vista che vediamo (bolle filtrate) e la precisione delle informazioni (notizie false). Mi preoccupo di questi problemi e li abbiamo studiati approfonditamente, ma temo anche che ci siano effetti ancora più potenti che dobbiamo mitigare attorno al sensazionalismo e alla polarizzazione che portano a una perdita di comprensione comune.
I social media offrono già punti di vista più diversi rispetto ai media tradizionali. Anche se la maggior parte dei nostri amici sono come noi, conosciamo tutti persone con interessi, convinzioni e background diversi che ci espongono a prospettive diverse. Rispetto ad ottenere le nostre notizie dalle stesse due o tre reti TV o leggere gli stessi giornali con le loro coerenti opinioni editoriali, le nostre reti su Facebook ci mostrano contenuti più diversi.
Ma il nostro obiettivo deve essere quello di aiutare le persone a vedere un quadro più completo, non solo prospettive alternative. Dobbiamo stare attenti a come lo facciamo. La ricerca mostra che alcune delle idee più ovvie, come mostrare alla gente un articolo dalla prospettiva opposta, in realtà approfondiscono la polarizzazione inquadrando altre prospettive come estranee. Un approccio più efficace è mostrare una serie di prospettive, permettere alle persone di vedere dove si trovano le loro opinioni su uno spettro e giungere a una conclusione su ciò che pensano sia giusto. Nel corso del tempo, la nostra comunità identificherà quali fonti forniscono una gamma completa di prospettive in modo che i contenuti emergano naturalmente di più.
La precisione delle informazioni è molto importante. Sappiamo che ci sono informazioni errate e persino contenuti falsi su Facebook, e lo prendiamo molto sul serio. Abbiamo fatto progressi nel combattere le beffe nel modo in cui combattiamo lo spam, ma abbiamo ancora molto lavoro da fare. Stiamo procedendo attentamente perché non c'è sempre una linea chiara tra bufale, satira e opinione. In una società libera, è importante che le persone abbiano il potere di condividere la propria opinione, anche se gli altri pensano che abbiano torto. Il nostro approccio si concentrerà meno sulla messa al bando della disinformazione e più sull'affiorare di ulteriori prospettive e informazioni, incluso il fatto che le pedine contesteranno l'accuratezza di un oggetto.
Mentre abbiamo ancora del lavoro da fare sulla diversità delle informazioni e sulla disinformazione, sono ancora più concentrato sull'impatto del sensazionalismo e della polarizzazione, e sull'idea di costruire una comprensione comune.
I social media sono un mezzo breve in cui i messaggi di risonanza vengono amplificati molte volte. Questo premia la semplicità e scoraggia le sfumature. Al suo meglio, questo focalizza i messaggi ed espone le persone a idee diverse. Nel peggiore dei casi, semplifica eccessivamente argomenti importanti e ci spinge verso estremi.
La polarizzazione esiste in tutte le aree del discorso, non solo nei social media. Si verifica in tutti i gruppi e le comunità, comprese le aziende, le aule e le giurie, e di solito non è correlato alla politica. Nella comunità tecnologica, ad esempio, la discussione intorno all'IA è stata semplificata eccessivamente per la paura della paura esistenziale. Il danno è che il sensazionalismo allontana le persone dalle opinioni bilanciate e sfumate verso gli estremi polarizzati.
Se questo continua e perdiamo la comprensione comune, anche se eliminassimo ogni disinformazione, le persone semplicemente enfatizzerebbero diverse serie di fatti per adattarsi alle loro opinioni polarizzate. Ecco perché sono così preoccupato per il sensazionalismo nei media.
Fortunatamente, ci sono chiari passi da fare per correggere questi effetti. Ad esempio, abbiamo notato che alcune persone condividono storie basate su titoli sensazionali senza mai leggere la storia. In generale, se diventi meno propenso a condividere una storia dopo averlo letto, è un buon segno  il titolo era sensazionale. Se hai più probabilità di condividere una storia dopo averla letta, spesso è un segno di contenuti approfonditi. Recentemente abbiamo iniziato a ridurre il sensazionalismo in News Feed prendendo in considerazione questo per pezzi di contenuto, e andando avanti segnali come questo identificheranno anche editori sensazionali. Ci sono molti passi che abbiamo intrapreso e continueremo a prendere per ridurre il sensazionalismo e aiutare a costruire una comunità più informata.
La ricerca suggerisce che le migliori soluzioni per migliorare il discorso possono derivare dal conoscersi come persone intere anziché solo opinioni - qualcosa che Facebook potrebbe essere univoco adatto a fare. Se ci connettiamo con le persone su ciò che abbiamo in comune - squadre sportive, programmi TV, interessi - è più facile avere un dialogo su ciò su cui non siamo d'accordo. Quando lo facciamo bene, diamo a miliardi di persone la possibilità di condividere nuove prospettive mitigando gli effetti indesiderati che accompagnano qualsiasi nuovo mezzo.
Un settore delle notizie forte è anche fondamentale per la costruzione di una comunità informata. Non basta dare alle persone una voce senza che la gente si dedica a scoprire nuove informazioni e ad analizzarle. C'è ancora molto da fare per supportare il settore delle notizie per assicurarsi che questa vitale funzione sociale sia sostenibile: dalle notizie locali in crescita, ai formati di sviluppo più adatti ai dispositivi mobili, al miglioramento della gamma di modelli di business su cui le organizzazioni di notizie fanno affidamento.
 
Connettere tutti a Internet è anche necessario per costruire una comunità informata. Per la maggioranza delle persone in tutto il mondo, il dibattito non riguarda la qualità del discorso pubblico, ma se hanno accesso alle informazioni di base di cui hanno bisogno, spesso legate alla salute, all'istruzione e ai posti di lavoro.
Infine, voglio sottolineare che la stragrande maggioranza delle conversazioni su Facebook sono sociali, non ideologiche. Sono amici che condividono barzellette e famiglie che restano in contatto attraverso le città. Sono persone che trovano gruppi, siano essi nuovi genitori che allevano figli o pazienti con nuova diagnosi affetti da una malattia insieme. A volte è per la gioia, che si uniscono attorno alla religione o agli sport. E a volte è per la sopravvivenza, come i rifugiati che comunicano di trovare un riparo.
Qualunque sia la tua situazione quando entri nella nostra comunità, il nostro impegno è di continuare a migliorare i nostri strumenti per darti il ​​potere di condividere la tua esperienza. Aumentando la diversità delle nostre idee e rafforzando la nostra comprensione comune, la nostra comunità può avere il maggiore impatto positivo sul mondo.
 
Comunità civicamente impegnata
La nostra società rifletterà i nostri valori collettivi solo se ci impegneremo nel processo civico e partecipiamo all'autogoverno. Esistono due tipi distinti di infrastruttura sociale che devono essere costruiti:
Il primo incoraggia l'impegno nei processi politici esistenti: il voto, l'impegno con le questioni e i rappresentanti, il parlare e, talvolta, l'organizzazione. Solo attraverso un impegno drammaticamente più grande possiamo garantire che questi processi politici riflettano i nostri valori.
Il secondo è la creazione di un nuovo processo per i cittadini di tutto il mondo per partecipare al processo decisionale collettivo. Il nostro mondo è più connesso che mai e affrontiamo problemi globali che attraversano i confini nazionali. Come la più grande comunità globale, Facebook può esplorare esempi di come la governance della comunità possa funzionare su vasta scala.
Il punto di partenza per l'impegno civico nel processo politico esistente è sostenere il voto in tutto il mondo. Colpisce il fatto che solo la metà degli americani che hanno diritto al voto partecipano alle elezioni. Questo è basso rispetto ad altri paesi, ma la democrazia si sta allontanando in molti paesi e c'è una grande opportunità in tutto il mondo per incoraggiare la partecipazione civica.
Nelle elezioni negli Stati Uniti l'anno scorso, abbiamo aiutato più di 2 milioni di persone a registrarsi per votare e poi a votare. Questo è stato tra i maggiori sforzi di affluenza degli elettori nella storia, e più ampio di quelli di entrambi i principali partiti messi insieme. In ogni elezione in tutto il mondo, continuiamo a migliorare i nostri strumenti per aiutare più persone a registrarsi e votare, e speriamo di poter finalmente consentire a centinaia di milioni di persone in più di votare alle elezioni rispetto a oggi, in ogni paese democratico del mondo.
L'impegno civico locale è una grande opportunità oltre che nazionale. Oggi, la maggior parte di noi non sa nemmeno chi sono i nostri rappresentanti locali, ma molte politiche che hanno un impatto sulle nostre vite sono locali, ed è qui che la nostra partecipazione ha la maggiore influenza. La ricerca suggerisce che leggere le notizie locali sia direttamente correlato con l'impegno civico locale. Questo dimostra come la costruzione di una comunità informata, di comunità locali di supporto e di una comunità impegnata civicamente siano tutti collegati.
Al di là del voto, la più grande opportunità è aiutare le persone a rimanere impegnate con le questioni che contano per loro ogni giorno, non solo ogni pochi anni nelle urne. Possiamo aiutare a stabilire un dialogo diretto e la responsabilità tra le persone e i nostri leader eletti. In India, il Primo Ministro Modi ha chiesto ai suoi ministri di condividere le loro riunioni e informazioni su Facebook in modo che possano ascoltare direttamente su Facebook   i feedback diretti dei cittadini. In Kenya, interi villaggi sono riuniti in gruppi di WhatsApp, compresi i loro rappresentanti. Nelle recenti campagne in tutto il mondo - dall'India e dall'Indonesia attraverso l'Europa agli Stati Uniti - abbiamo visto che il candidato con il più grande e più seguito seguito su Facebook vince di solito. Proprio come la TV è diventata il mezzo principale per la comunicazione civica negli anni '60, i social media stanno diventando questo nel 21 ° secolo.
Questo crea un'opportunità per noi di connetterci con i nostri rappresentanti a tutti i livelli. Negli ultimi mesi, abbiamo già aiutato la nostra community a raddoppiare il numero di connessioni tra le persone e i nostri rappresentanti, rendendo più semplice la connessione con tutti i nostri rappresentanti in un clic. Quando ci colleghiamo, possiamo impegnarci direttamente in commenti e messaggi. Ad esempio, in Islanda, è comune etichettare i politici nelle discussioni di gruppo in modo che possano portare le questioni della comunità al parlamento.
 
segue

Jean

A volte le persone devono parlare e dimostrare per quello che credono sia giusto. Da Tahrir Square al Tea Party - la nostra comunità organizza queste dimostrazioni utilizzando la nostra infrastruttura per eventi e gruppi. Ogni giorno le persone usano le loro voci per condividere le loro opinioni in modi che possono diffondersi in tutto il mondo e trasformarsi in movimenti. The Women's March è un esempio di questo, in cui una nonna con una connessione Internet ha scritto un post che ha portato i suoi amici a iniziare un evento su Facebook che alla fine ha trasformato milioni di persone in marcia nelle città di tutto il mondo.
Dare voce alle persone è un principio a cui la nostra comunità si è impegnata sin dall'inizio. Mentre guardiamo avanti alla costruzione dell'infrastruttura sociale per una comunità globale, lavoreremo alla costruzione di nuovi strumenti che incoraggino un impegno civico riflessivo. Impegnandoci a usare le nostre voci diventerà solo più importante.
 
Comunità inclusiva
Costruire una comunità globale inclusiva richiede la creazione di un nuovo processo per i cittadini di tutto il mondo per partecipare alla governance della comunità. Spero che possiamo esplorare esempi di come il processo decisionale collettivo possa funzionare su vasta scala.
Facebook non è solo tecnologia o media, ma una comunità di persone. Ciò significa che abbiamo bisogno di norme comunitarie che riflettano i nostri valori collettivi per ciò che dovrebbe e non dovrebbe essere consentito.
Nell'ultimo anno, la complessità dei problemi che abbiamo visto ha superato i nostri processi esistenti per governare la comunità. Abbiamo visto questo errore con l'abbattere di video degni di nota relativi a Black Lives Matter e alla violenza della polizia, e nel rimuovere la foto storica del Terror of War dal Vietnam. Abbiamo visto questo nel classificare incitamento all'odio nei dibattiti politici in entrambe le direzioni, eliminando account e contenuti che dovrebbero essere lasciati in sospeso e lasciare contenuti che erano odiosi e dovrebbero essere eliminati. Sia il numero di problemi che la loro importanza culturale sono aumentati di recente.
Questo è stato doloroso per me perché sono spesso d'accordo con chi ci critica che stiamo commettendo errori. Questi errori non sono quasi mai perché teniamo posizioni ideologiche in conflitto con la comunità, ma sono invece problemi di scala operativa. La nostra filosofia guida per gli standard comunitari è cercare di riflettere le norme culturali della nostra comunità. In caso di dubbio, preferiamo sempre dare alle persone il potere di condividere di più.
Ci sono alcune ragioni per l'aumento dei problemi che abbiamo visto: le norme culturali stanno cambiando, le culture sono diverse in tutto il mondo e le persone sono sensibili a cose diverse.
Innanzitutto, la nostra comunità si sta evolvendo dalla sua origine connettendoci con la famiglia e gli amici fino a diventare una fonte di notizie e di discorsi pubblici. Con questo cambiamento culturale, i nostri standard comunitari devono adattarsi per consentire contenuti più degni di nota e storici, anche se alcuni sono discutibili. Ad esempio, un video estremamente violento di qualcuno che muore sarebbe stato contrassegnato come disturbante e abbattuto. Tuttavia, ora che usiamo Live per catturare le notizie e pubblichiamo video per protestare contro la violenza, i nostri standard devono adattarsi. Allo stesso modo, una foto che ritragga qualsiasi nudità infantile sarebbe stata sempre smontata - e per una buona ragione - ma ora abbiamo adattato i nostri standard per consentire contenuti storicamente importanti come la foto di Terror of War. Questi problemi riflettono la necessità di aggiornare i nostri standard per soddisfare le aspettative in evoluzione dalla nostra comunità.
In secondo luogo, la nostra comunità si estende su molti paesi e culture e le norme sono diverse in ogni regione. Non sorprende il fatto che gli europei trovino più spesso la colpa di abbattere immagini che raffigurano scene di nudità, dal momento che alcune culture europee accettano maggiormente la nudità rispetto, ad esempio, a molte comunità in Medio Oriente o in Asia. Con una comunità di quasi due miliardi di persone, è meno fattibile disporre di un unico insieme di standard per governare l'intera comunità, quindi dobbiamo evolvere verso un sistema di governance più locale.
Terzo, anche all'interno di una determinata cultura, abbiamo opinioni diverse su ciò che vogliamo vedere e su ciò che è discutibile.  
Potrei star bene con un discorso più politicamente carico, ma non voglio vedere nulla di sessualmente allusivo, mentre potresti essere a posto con la nudità ma non voglio vedere discorsi offensivi. Allo stesso modo, potresti voler condividere un video violento in una protesta senza preoccuparti di disturbare gli amici che non vogliono vederlo. E così come è brutta esperienza vedere contenuti discutibili, è anche una terribile esperienza sentirsi dire che non possiamo condividere qualcosa che riteniamo importante. Ciò suggerisce che dobbiamo evolvere verso un sistema di controllo personale sulla nostra esperienza.
In quarto luogo, operiamo su una scala tanto ampia che anche una piccola percentuale di errori causa un gran numero di esperienze negative. Esaminiamo oltre cento milioni di contenuti ogni mese e anche se i nostri revisori ottengono correttamente il 99% delle chiamate, si tratta comunque di milioni di errori nel tempo. Ogni sistema avrà sempre degli errori, ma credo che possiamo fare meglio di quello che siamo oggi.
Ho passato molto tempo nell'ultimo anno a riflettere su come migliorare la nostra governance della comunità. Seduto qui in California, non siamo nella posizione migliore per identificare le norme culturali in tutto il mondo. Invece, abbiamo bisogno di un sistema in cui tutti possiamo contribuire a stabilire gli standard. Sebbene questo sistema non sia completamente sviluppato, voglio condividere un'idea di come potrebbe funzionare.
I principi guida sono che gli standard comunitari dovrebbero riflettere le norme culturali della nostra comunità, che ogni persona dovrebbe vedere il minor contenuto discutibile possibile, e ogni persona dovrebbe essere in grado di condividere ciò che vuole mentre viene detto che non possono condividere qualcosa di così poco come possibile. L'approccio consiste nel combinare la creazione di un processo democratico su larga scala per determinare gli standard con l'intelligenza artificiale per aiutarli a rafforzarli.
L'idea è di dare a tutti nella comunità opzioni su come vorrebbero impostare la politica dei contenuti per se stessi. Dov'è la tua linea sulla nudità? Sulla violenza? Sul contenuto grafico? Su parolacce? Ciò che decidi saranno le tue impostazioni personali. Ti porremo periodicamente queste domande per aumentare la partecipazione e quindi non dovrai scavare per trovarle. Per coloro che non prendono una decisione, il default sarà qualunque sia la maggioranza delle persone nella tua regione selezionata, come un referendum. Ovviamente sarai sempre libero di aggiornare le tue impostazioni personali in qualsiasi momento.
Con una gamma più ampia di controlli, il contenuto verrà rimosso solo se è più discutibile rispetto a quanto consentito dalle opzioni più permissive. All'interno di tale intervallo, i contenuti non dovrebbero semplicemente essere mostrati a nessuno i cui controlli personali suggeriscono che non vorrebbero vederli, o almeno dovrebbero prima vedere un avviso. Sebbene continueremo a bloccare i contenuti in base agli standard e alle leggi locali, la nostra speranza è che questo sistema di controlli personali e referendum democratici dovrebbe ridurre al minimo le restrizioni su ciò che possiamo condividere.
Vale la pena notare che i principali progressi nell'intelligenza artificiale sono necessari per comprendere testi, foto e video per giudicare se contengono discorsi di incitamento all'odio, violenza grafica, contenuti sessualmente espliciti e altro ancora. Al ritmo attuale della nostra ricerca, speriamo di iniziare a gestire alcuni di questi casi nel 2017, ma altri non saranno possibili per molti anni.
Nel complesso, è importante che la governance della nostra comunità sia in grado di adattarsi alla complessità e alle esigenze delle sue persone. Ci impegniamo a fare sempre meglio, anche se ciò comporta la creazione di un sistema di votazione mondiale per darti più voce e controllo. La nostra speranza è che questo modello fornisca esempi di come il processo decisionale collettivo possa funzionare in altri aspetti della comunità globale.
 
Questo è un momento importante per lo sviluppo della nostra comunità globale, ed è un momento in cui molti di noi in tutto il mondo stanno riflettendo su come possiamo avere l'impatto più positivo.
La storia ha avuto molti momenti come oggi. Dal momento che abbiamo fatto i nostri grandi salti dalle tribù alle città alle nazioni, abbiamo sempre dovuto costruire infrastrutture sociali come comunità, media e governi per farci prosperare e raggiungere il livello successivo. Ad ogni passo abbiamo imparato come incontrarci per risolvere le nostre sfide e realizzare cose più grandi di quelle che potremmo fare da sole. Lo abbiamo già fatto e lo faremo di nuovo.
Mi tornano in mente le osservazioni del presidente Lincoln durante la guerra civile americana: "Possiamo avere successo solo con un concerto, non è possibile che qualcuno di noi riesca a immaginare meglio?" ma, "possiamo fare di meglio?" I dogmi del passato tranquillo sono inadeguati al presente burrascoso, l'occasione è colma di difficoltà e dobbiamo rialzarci con l'occasione, poiché il nostro caso è nuovo, quindi dobbiamo pensare di nuovo, agire di nuovo ".
Ci sono molti di noi che stanno per riunire le persone e connettere il mondo. Spero che avremo l'obiettivo di prendere la prospettiva lunga e costruire la nuova infrastruttura sociale per creare il mondo che vogliamo per le generazioni a venire.
È un onore essere in questo viaggio con te. Grazie per essere parte di questa community e grazie per tutto ciò che fai per rendere il mondo più aperto e connesso.
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seguono risposte utenti

J4Y

Jean

Chi abbia avuto la pazienza di leggersi le tre pagine della dichiarazione d'intenti di Scarfacebook potrebbe chiedersi quanto la mission dell'impresa ne rispetti la vision (questi son ormai i termini in uso):  

Se, come si è detto, la vision rappresenta una specie di sogno volto a definire lo scopo per cui un'attività commerciale esiste, la mission aziendale detiene l'onere di trasformare i concetti astratti proposti dalla stessa vision in qualcosa di concreto e capace di dare un ruolo effettivo all'impresa.
In poche parole, è come se la mission (che quindi rappresenta il sentiero da seguire per realizzare la vision), servisse a stabilire le risorse da adoperare al fine di raggiungere determinati obiettivi fissati all'inizio. Chiaramente, affinché questi due elementi (vision e mission) possano dare degli effettivi riscontri, devono sempre procedere di pari passo.
Oltre a ciò va poi anche detto che la mission (rispetto alla vision) ha la facoltà di mostrare con maggiore evidenza le modalità per arrivare ai risultati stabiliti, focalizzandosi in modo più accentuato sul presente e fornendo un buon piano operativo contenente le azioni da svolgere giorno per giorno.
https://www.danea.it/blog/mission-vision-aziendale/
 


Al riguardo riporto un estratto dell'intervista al direttore degli scavi di Paestum che commenta lo stato delle cose (social network) alla luce degli ultimi avvenimenti in Nuova Zelanda:

 
Crede che i social network abbiano fallito nella loro missione di connettere le persone, agendo piuttosto come cassa di risonanza di sentimenti estremi?
"Ma qual è la la missione di un social network? Alla fine sono aziende come tante altre. E non comprendo il loro meccanismo di comunicazione. Facebook, molte volte, sembra tirar fuori il peggio delle persone, tra aggressività, rancore, odio, razzismo. Mi cancello non per messaggi scritti contro di me, ma per ciò che leggo. Conosco persone rispettabilissime, con cui parlo sempre volentieri. Poi, in rete, diventano irriconoscibili, tra post e commenti al vetriolo".

Lei però è anche un uomo di comunicazione, ed è innegabile che quella online sia più immediata e veloce.

"Certo. Infatti, la pagina del Parco archeologico di Paestum, continuerà a funzionare. Io mi riferisco all'uso personale dei social network. Mi documento da tempo: la comunicazione tra persone è una cosa che mi affascina. Il mio non è un rifiuto totale di internet, tutt'altro. È più un tentativo di "minimalismo digitale", come si legge nel bel libro di Cal Newport. La domanda da porsi è: le cose positive attraverso Facebook possono essere ricavate solo così? O ci sono altri metodi? Secondo me sì".

Per esempio?

"Oggi, grazie alla rete, si può essere informati sul momento, sapere più cose, persino sapere come si mangi in un posto e quanto si spenda. Tutte cose ottime. Poi, però, c'è la comunicazione vera, quella faccia a faccia a faccia, a voce, o attraverso un'email. Parole che non seguono un "trend", un "tag", senza la schiavitù di un "repost". Si legge sempre più che l'eccessiva connettività produca ossessioni e disturbi. Basta farne un uso moderato e virtuoso. Il nostro cervello si è evoluto in millenni: è uno strumento nato per comunicare, attraverso un contenuto, i gesti, persino il tono della voce. Potenzialità frustrate da un like o da una emoticon, che per me rappresentano uno schiaffo all'evoluzione umana".
https://napoli.repubblica.it/cronaca/2019/03/17/news/gabriel_zuchtriegel_basta_coi_social_c_e_troppo_odio_mi_cancello_da_facebook_-221847544/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P16-S1.4-T1
 

I segnali d'insofferenza aumentano e anche se non produrranno granché (... si gioca ad armi impari, vedi fatturati...) almeno, nelle loro nicchie, mantengono la critica presente.

Intanto Scarfacebook continua a far notizia a causa dei suoi comportamenti a dir poco "leggeri"...
 
Facebook, milioni di password visibili allo staff in semplici file di testo

Clamorosa falla di sicurezza del social network: le credenziali degli utenti accessibili a chiunque in azienda senza essere criptate. Il problema, svelato dalla stampa Usa e confermato dal social, sarebbe ora risolto.
https://www.repubblica.it/tecnologia/sicurezza/2019/03/21/news/facebook_password-222179458/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P18-S1.4-T1
 
 


Eh, già, la vision e la mission... il diavolo e l'acquasanta...
 
J4Y

Jean

Continuo a credere, nonostante il poco interesse fin qui rilevato, che la privacy in internet e particolarmente nei social network sia una questione importante, motivo per il quale continuo a postare aggiornamenti e notizie in merito.

Se vi par troppo lungo è sufficiente leggere i grassettati per una sintesi... è a causa di quel "troppo potere" e la quasi sicurezza (per loro...) di eventualmente cavarsela con una sanzione pecuniaria che permane quella "fastidiosa" e purtroppo ampia zona grigia dietro le loro attività e belle parole (... vision & mission... ah beh, si beh...).  

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Non c'è pace per il social sul fronte privacy. Quattro giorni dopo il post con cui il ceo Mark Zuckerberg ha invitato a una regolamentazione di internet, chiedendo anche l'aiuto dei governi, Facebook si è ritrovato tra l'altro di fronte all'ennesima denuncia di violazione, questa volta attraverso Amazon. I ricercatori della società di sicurezza UpGuard, secondo Bloomberg, hanno segnalato che una quantità vasta di informazioni degli utenti sarebbe stata esposta inavvertitamente sui server del colosso di Seattle dedicati al cloud computing (Amazon Web Service).

"Abbiamo troppo potere", aveva detto il numero uno del social blu nel nuovo mea culpa, dopo che per mesi è stato nell'occhio del ciclone per le varie controversie sulla privacy e la protezione dei dati personali.

https://www.repubblica.it/tecnologia/sicurezza/2019/04/04/news/facebook_non_chiedera_piu_ai_nuovi_utenti_la_password_dell_email-223274898/?ref=RHPF-VT-I0-C6-P2-S1.6-T2

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Facebook si è persa: altri 540 milioni di dati di utenti trovati online
Facebook "si è persa" 146 gigabyte di dati contenenti più di 540 milioni di commenti, account, Mi Piace e altre attività degli utenti. Altro che "Houston, we've had a problem", come disse l'astronauta Jimm Lovell della problematica missione Apollo 13; qui siamo a "Menlo Park, we have a problem". Al numero 1 di Hacker Way della piccola cittadina californiana, dove c'è il quartier generale del più noto social network del mondo, è esplosa un'altra grana.
Il team di UpGuard Cyber ​​Risk ha scoperto che due dataset di app di Facebook sviluppati da terze parti sono rimasti esposti online su server Amazon S3, configurati per il download pubblico. Uno fa riferimento alla società di mediazione culturale Mexico Colectiva – ed è quello più preoccupante perché è di appunto 146 gigabyte; l'altro riguarda i backup di 22.000 utenti, password, like, amici, musica, film, libri e altri contenuti dell'app del social network "At the pool". Quest'ultima però appare meno drammatico poiché il progetto di startup correlato si è chiuso nel 2014 e il sito non è più raggiungibile.
Il dettaglio più inquietante è che malgrado le recenti rassicurazioni di Facebook nei dataset sono presenti molti dati del social network legati agli interessi degli utenti, a dimostrazione che gli sviluppatori nel tempo hanno potuto avvantaggiarsene notevolmente.
"I dati sugli utenti di Facebook sono stati diffusi ben oltre i limiti di ciò che oggi può controllare Facebook", spiegano gli esperti di UpGuard Cyber ​​Risk. "Combina la moltitudine dei dati personali con tecnologie di archiviazione spesso mal configurate per l'accesso pubblico e il risultato è una lunga sequenza di dati di utenti di Facebook che continuano a emergere online".
Come se non bastasse l'azienda è stata correttamente informata il 10 gennaio del 2019 e il 14 gennaio 2019, ma non è stata fornita risposta. Però interrogando Amazon Web Services il 28 gennaio 2019 si è avuta conferma che Facebook è stata aggiornata dei fatti. Solo il 3 aprile del 2019, grazie a un'indagine di Bloomberg, Facebook ha ammesso di aver risolto il problema dell'esposizione di un bucket di archiviazione AWS S3 chiamato "cc-datalake". Un'altra svista che sembra fare il pari con quella del bug relativo al sistema di archiviazione delle password emerso a marzo oppure alla bizzarra prassi – già risolta – di domandare le password delle mail ai nuovi utenti.
Secondo UpGuard Cyber ​​Risk questa vicenda evidenzia ancora una volta tutti i problemi generati dalla raccolta di informazioni di massa: "I dati non scompaiono naturalmente e una posizione di archiviazione abbandonata può o non può ricevere l'attenzione richiesta". Inoltre si pone due questioni. La prima è che Facebook "ha facilitato la raccolta di dati sulle persone e il loro trasferimento a terzi, che sono diventati responsabili della sua sicurezza". La seconda è che si sta parlando di una massa di dati così vasta ed eterogena che una volta condivisa con gli sviluppatori di app è difficile da gestire.
Già, ma sebbene il problema sia complesso secondo la senatrice Elizabeth Warren (Dem) è giunto il momento che i colossi del mercato digitali si accollino ogni responsabilità in caso di furti di dati o leak. Ieri ha presentato una proposta di legge che fa riferimento a responsabilità penali per le violazioni dei dati personali con sanzioni che potrebbero considerare anche il carcere.
"Quando i proprietari di piccole imprese imbrogliano i loro clienti, vanno in prigione", ha sottolineato. "Ma quando i dirigenti di grandi aziende supervisionano enormi frodi che colpiscono decine di migliaia di persone, spesso vanno via con buonuscite multimilionarie".
"Se i massimi dirigenti sapessero che rischiano le manette per non aver ragionevolmente sorvegliato le compagnie che gestiscono, avrebbero un reale incentivo a monitorare meglio le loro operazioni e ad eliminare ogni illecito prima che sfugga di mano".
https://www.tomshw.it/altro/facebook-si-e-persa-altri-540-milioni-di-dati-di-utenti-trovati-online/


 
J4Y

green demetr

Non ho letto l'intero intervento perchè troppo lungo e poco filosofico nella sua stesura intellettuale.

Comunque so benissimo di cosa si parla. Si tratta dei BIG DATA. Come anche tu hai sottolineato coinvolgendo altre aziende.

Il problema filosofico alla base è però quello ideologico: ossia quale è l'impianto su cui si regge questa duplice relazione fra servitori, che si fanno asservire e padroni, che non sanno come simbolicamente re-imporre la propria superiorità identitaria. (identità. sto leggendo l'ultimo libro di fukuyama, e essendo un assiduo uditore di zizek, so benissimo che il dibattito intellettuale, è ancora legato a motivi liberali, come se questi esistessero)
Ora secondo la filosofia idealista non è per niente una questione di identità, ma anche se rimanessimo nel povero di concetto dibattito quotidiano, la mera riproduzione della narrattiva degli attacchi e dei contrattacchi, mi pare una sterile prova di immaturità.

Perchè è chiaro che se il movimento liberal contro i big data, ha una visione aziendale, anch'esso in realtà non fa che ri-testimoniare la necessità dei big data. (proprio perchè ciò che è liberale è in realtà fascista)

Nessuna intellettualità, nessuna razionalità. Come al solito nei secoli dei secoli. AMEN
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Jean

Ciao green,

... immagina che tu debba rivolgerti ad una (striminzita) platea di persone ben diverse da te, gente che (se) ha studiato (lo ha fatto) ai suoi tempi ed oggi si informa e legge poco, persone non avvezze all'approfondimento alle quali il tuo rimandar agli autori e fonti ottiene l'effetto d'allontanarli ancor più.

In ciò, ovviamente non v'è nulla di sbagliato, non essendovi (almeno qui) alcun obbligo di venir incontro alle deficienze altrui, mie per primo, che, onestamente, non mi hanno permesso d'apprezzare la profondità che avverto nel tuo intervento (grazie).

Da ciò posso stimare la distanza tra il mio status (d'ignorante relativamente ai tuoi argomenti) e quello di uno studioso qual sei. Cosa che ha sospeso sin oggi il mio desiderio di rispondere... in attesa che altri, forniti dell'intellettualità e razionalità che non scorgi negli antagonisti ai big data (o padroni del vapore, come s'usava dire un tempo) confutino o avvalorino la tua analisi.

Ma costoro, se ci sono, non si son fatti avanti... argomento non interessante o qualche altro motivo? 
Qual che sia verrebbe da concordar con te non esservi nulla di nuovo sotto il sole... quelli che ben capiscono come vanno le cose e ne approfittano (indegnamente) per non farle intendere a quelli che le subiscono, nell'eterno (sarà mai?) gioco del padrone e servitori.

Ma quelli che capiscono e non se ne approfittano e magari son d'animo più tenero, pur se non compassionevole... come si pongono (se lo vogliono) al livello del lato maggiore della piramide, la base dei negletti?


Un caro saluto
Jean

Jean

https://video.repubblica.it/tecnologia/tech/zuckerberg-chiede-a-roger-waters-una-sua-canzone-per-uno-spot-insulti-e-offese-come-risposta/389594/390311?ref=RHTP-BS-I278612739-P4-S5-T1

Ogni tanto il denaro non riesce a comprarsi tutto... specialmente quando viene offerto a chi ne ha in abbondanza – potrebbe obbiettare qualcuno. Lasciamolo ben obbiettare, c'è (ancora) una relativa libertà di espressione, come quelle "colorite" usate da Waters... subito etichettate "insulti e offese" dal giornalista.


Eh, ma per un artista esser un po' sopra le righe è quasi (quasi, non sempre e comunque) d'obbligo, un po' come per i giornalisti ergersi a difensori di etiche/morali... proprie o altrui..?


Cordialement
Jean

Ipazia

Oscena la censura di Scarfacebook sulla materia covidemica. Il Capitale li fa (sempre più grossi) e poi li accoppia. Sulla tutela di dati sensibili ci ho messo una pietra sopra tanti anni fa di fronte alla Digos. Internet ha reso un inciampo quella pietra, permettendomi di giocare con molteplici identità. A volta mi chiedo pure io quale sarà quella vera. Forse la anagrafica, che non compare da nessuna parte. Ma già lo so che è un segreto di pulcinella.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri