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Sapere e metafisica

Aperto da bobmax, 12 Aprile 2023, 23:17:13 PM

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Pensarbene

Conosco persone che vivono bene, sono felici, lavorano e creano senza preoccuparsi di queste cose.
Forse vi sembrerà strano, ma la media e alta cultura interessano, ad essere ottimisti,il 10 % degli esseri umani.
Al resto basta l'esperienza personale, la formazione professionale e quello che hanno bisogno.
Questa è la realtà che io non giudico affatto, ne prendo atto e basta. 
Anche gli animali si comportano così: esperienza,tecniche di attacco,difesa,riproduzione e soddisfazione dei loro bisogni.
Qualcuno mi dirá: ma l'uomo non è solo un animale...
Bene, che cos'è?
E qui sta il punto perchè, se il suo status specifico e individuale fosse chiaro,naturale e soddisfacente,si comporterebbe di conseguenza, se lo "godrebbe" e basta 
Se non lo fosse, capisco il perché dei discorsi di cui parliamo e di molti altri, ma c'è un punto importante: quei discorsi hanno forse dato,fino ad ora,a specie e individui UNO STATUS CHIARO,NATURALE E SODDISFACENTE?
NO!
E allora a che cosa servono se non ad essere loro l'oppio dei popoli, la panacea, il coadiuvante,
il placebo e così via?!
E adesso torno al fatto che,  comunque,  la stragrande maggioranza degli esseri umani si comporta come ho detto all'inizio. 
Siccome specie e individui non hanno uno status chiaro  naturale e gratificante, siccome millenni di cultura, scienze e tecnologia non l'hanno neppure generato come tale, quelle persone fanno bene a vivere come vivono.
Perlomeno esistono, lavorano  creano e godono quello che possono godere.
Non è forse il massimo dei sistemi di vita ma funziona   per miliardi e  miliardi di esseri umani nell'attesa di un miracolo o di una catastrofe che non arriveranno mai!!!
Qualcuno ne approfitta e molto, è vero, ma questo è un altro discorso.










Ipazia

Tralasciando le escatologie (che vengono dopo) il pitecantropo diventa metafisico nel momento in cui si rende conto che aguzzando i neuroni può soddisfare meglio i suoi bisogni e desideri di sovravvivenza di fronte ad una natura che è tutto fuorché materna.

Deinde philosophari.

Con tutte le fantasticherie escatologiche del caso ma pure con un'evoluzione etica imposta dalla seconda natura umana: la vita sociale "civilizzata". Che neppure essa è gestibile basandosi solo su zanne, artigli e, poco sopra, clave. Qui appare il logos; e la filosofia.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Citazione di: Pensarbene il 31 Dicembre 2023, 11:56:38 AMConosco persone che vivono bene, sono felici, lavorano e creano senza preoccuparsi di queste cose.
Forse vi sembrerà strano, ma la media e alta cultura interessano, ad essere ottimisti,il 10 % degli esseri umani.
Al resto basta l'esperienza personale, la formazione professionale e quello che hanno bisogno.
Di questo dato non ne sarei così sicuro, comunque concordo. Nel mio caso parlo di filosofia con le persone che conosco e vedo chiaramente un netto risveglio , perlomeno della curiosità, nei confronti delle domande fondamentali della filosofia. Quindi è vero che  molti sono più interessati al calcio. La maggior parte delle persone è così presa dalle cose di tutti i giorni che il pensare all esistenza occupa l'ultimissimo posto . Per loro il mondo è diventato qualcosa di ordinario e di cui non c'è  da sapere altro se non per i fatti puramente pratici. Per un filosofo il mondo non smette di essere qualcosa di misterioso e stupefacente . " Signori e signore , siamo sospesi nel vuoto! " ma alla maggior parte delle persone la cosa non stupisce, è la gravità no? cosa c'è da stupirsi?
Chiedersi da dove viene il mondo e il senso della vita nel mondo non sta sullo stesso piano del chiedersi quale squadra vincerà quest'anno nella champions League perchè sono domande che coinvolgono l'intera umanità da quando l'uomo è apparso su questo pianeta e ha alzato lo sguardo verso il cielo.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 31 Dicembre 2023, 12:06:13 PMCon tutte le fantasticherie escatologiche del caso ma pure con un'evoluzione etica imposta dalla seconda natura umana: la vita sociale "civilizzata". Che neppure essa è gestibile basandosi solo su zanne, artigli e, poco sopra, clave. Qui appare il logos; e la filosofia.
e qui appare la metafisica  (logos). della quale tu stessa avevi detto quando te ne ho chiesto ragioni :

14 Marzo 2022, 08:27:11 AM  Ipazia:

La filosofia è costituita su metafisiche che a lungo andare si rivelano essere mitologie. L'Uno, la cosa in sé,  l'iperuranio, il mondo dietro il mondo,...e pure il logos e la sua archè. 
Il pensiero umano si nutre di analisi e sintesi e i due tipi di scrittura esemplificano il duplice approccio al logos.
Relazionandosi tra loro e rendendosi traducibili (analisi e sintesi)  in una supersintesi logica che è sapere libero, indeterminabile secondo una archè fissa e immutabile, ma piuttosto evolventesi nel suo tempo, per nulla nichilistico, ma creativo. Come si conviene alle creature del logos, qualunque cosa lo abbia generato ed esso sia.


pensi ancora così del logos? io penso che esso sia soggetto a diverse interpretazioni che sono altrettanto logiche e sintetiche.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

#64
Sì. Il logos è la capacità di comunicare e scambiarsi informazioni, elaborando le stesse dialetticamente fino a sintesi epistemiche ed etiche in continua evoluzione secondo il fluire del mondo naturale e antropologico. La metafisica è il distillato di tale processo e non può che evolversi con esso.

Il logos è l'archè dell'universo antropologico nel suo staccarsi dal mondo naturale così come l'evoluzione lo consegna ai viventi. Che la maggior parte delle persone non se ne occupi significa solo che c'è qualcun altro che se ne occupa per loro, ponendoli in una condizione di sottomissione in un mondo progettato, narrato e diretto da altri. Già Eraclito sollevò la questione prima di Socrate-Platone.

Socrate, quando pose la questione nell'agorà ateniese, venne condannato a morte da coloro che volevano l'esclusiva. Come tanti eretici e atei dopo di lui.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Ci sono persone più evolute e intelligenti di altre,questo è vero ed è uno dei motivi per i quali io scrivo e discuto su questo forum.
Quello che io voglio dire è che è sbagliato ragionare, speculare,parlare e scrivere in nome dell'uomo e dell'umanitã.
Filosofi, pensatori e cultori della cultura dovrebbero farlo sulla base della LORO esperienza e personalità proponendo le loro idee e discutendole con altre esperienze e personalità.
Penso che mi abbiate capito.
Io non condivido nessuna tentazione totalitaria, globalistica,
uterina, insiemistica e questo anche in psicologia, sociologia,cosmologia e chi più ne ha più ne metta.
Mi ricordo Pagliarani in un incontro interessante a Milano.
Lui disse, cito a senso:"quando io incontro una persona,qui ed ora,metto da parte il mio bagaglio professionale e culturale,con l'idea che essa sia in qualche modo nuova e originale, inaspettata,inattesa e fonte di cambiamento, aria nuova.Con questa disposizione l'altra persona ha la possibilità, se vuole e se può,di atteggiarsi nello stesso modo con me."
Ecco quello che intendo ed è valido non solo verso le persone ma anche verso le culture,la natura,la scienza e la tecnologia.
Io non ho bisogno di metafisiche 
e di filosofie,di religioni o di ateismi, di teorie e di modelli.
Mi basta l'esperienza e il confronto di esperienze.Naturalmente mi piace discutere di quelle cose ma per me, l'essenziale è l'esperienza qui ed ora e il condividere esperienze qui ed ora.




 

Alberto Knox

Non mi resta che concludere che
Citazione di: Pensarbene il 31 Dicembre 2023, 14:17:07 PMl'essenziale è l'esperienza qui ed ora e il condividere esperienze qui ed ora.
è propio questo il problema della metafisica perchè essa per essere esplicitata richiede di andare oltre il qui ed ora.
Questo esercizio di voler andare oltre il limite è una disposizione naturale della ragione e perciò vera e consistente nella ragione, ma solo per essa. Non è una scienza perchè non possiamo conoscere in modo certo Dio, l anima e il mondo inteso nella sua totalità perchè tutto questo cade fuori dall esperienza del qui ed ora. La ragione ha in sè il fondamento della propia capacità gnoseologica che però non può prescindere mai dall esperienza.

Scrive kant nei prolegomeni a proposito dellametafisica;
"la metafisica, come disposizione naturale della ragione , è reale , ma per sè sola.
è anche dialettica e ingannatrice . Se dunque da essa vogliamo prenderne i principi , non possiamo mai trarne fuori una scienza . Ma soltanto una vana arte dialettica in cui una scuola può superare l altra.
Ma gnuna potrà mai procacciarsi un legittimo e durevole consentimento. "

Conclusione:
Semberebbe che la metafisica sia in scacco ma essa rimane come monito, come meta nel quale spingersi, non smetteremo mai di chiederci che cos'è il mondo, che cos'è Dio e chi siamo noi , dove andiamo e perchè siamo qui e altre domande profonde come la vita e la morte , l'inconoscio , il sogno , il libero arbitrio ecc
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Pensarbene

Io sono  un cultore della filosofia orientale e del buddismo Zen in particolare.
Lo Zen ti libera dalle elucubrazioni 
e ti mette qui ed ora in un modo diretto e naturale.
Ho praticato arti marziali imparando proprio che, stando nel qui ed ora, con la mente libera e il corpo libero di agire, non agire o reagire si vince.
Premetto che parlo del Thai Chi in generale e dell' Aikido in particolare 
Non amo i Kata, gli schemi e cose del genere,quando combattevo io non assumevo nessuna posizione precotta nè atteggiamenti  rituali.
In pratica stavo in piedi e aspettavo ...tutto qui...la risposta veniva da sola.
 

 

Ipazia

Citazione di: Alberto Knox il 31 Dicembre 2023, 16:10:36 PMNon mi resta che concludere cheè propio questo il problema della metafisica perchè essa per essere esplicitata richiede di andare oltre il qui ed ora.
Questo esercizio di voler andare oltre il limite è una disposizione naturale della ragione e perciò vera e consistente nella ragione, ma solo per essa. Non è una scienza perchè non possiamo conoscere in modo certo Dio, l anima e il mondo inteso nella sua totalità perchè tutto questo cade fuori dall esperienza del qui ed ora. La ragione ha in sè il fondamento della propia capacità gnoseologica che però non può prescindere mai dall esperienza.

Scrive kant nei prolegomeni a proposito dellametafisica;
"la metafisica, come disposizione naturale della ragione , è reale , ma per sè sola.
è anche dialettica e ingannatrice . Se dunque da essa vogliamo prenderne i principi , non possiamo mai trarne fuori una scienza . Ma soltanto una vana arte dialettica in cui una scuola può superare l altra.
Ma gnuna potrà mai procacciarsi un legittimo e durevole consentimento. "

Conclusione:
Semberebbe che la metafisica sia in scacco ma essa rimane come monito, come meta nel quale spingersi, non smetteremo mai di chiederci che cos'è il mondo, che cos'è Dio e chi siamo noi , dove andiamo e perchè siamo qui e altre domande profonde come la vita e la morte , l'inconoscio , il sogno , il libero arbitrio ecc

Kant aveva ragione nei confronti di una produzione metafisica, che andava per la maggiore, fondata sull'iperuranio religioso o idealistico. Ma lui stesso, elaborando il concetto di "trascendentale", aprì le porte ad una meta-fisica coi piedi sulla "fisica".
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Sì, un piede sulla fisica e un piede sul soggetto , nel criticismo trascendentale di kant troviamo la netta differenza fra la concezione di trascendentale classica di Platone e quella di kant dove la prima poneva l'idea o l'iperuranio trascendere il mondo fisico e dal qualemondo terreno non ha nulla a che fare, l'peruranio è là chissà dove da qualche parte staccato dal mondo terreno. Per kant trascendetale è qualcosa di diverso che si mette in gioco fra le strutture a priori , ovvero spazio e tempo e categorie e l'oggetto conosciuto che si mette in gioco in quanto oggetto.  Io devo mettere in gioco il mio "a priori" Ma spazio e tempo e categorie sono strutture vuote , non hanno nessun contenuto, esse si riempiono di espierienza ed entrambe fanno si che io possa costruire conoscenza. Questo significa trascendentale in kant , quando ciò che viene prodotto trascende sia l'oggetto perchè ha bisogno dell "a priori " ma trascende anche l "a priori" perchè senza esperienza quelle stesse strutture sarebbero vuote.

Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

L'a-priori è physis che l'universo antropologico trascende, ma nel far ciò deve assumersi le sue responsabilità elaborando una "nuova scienza"  funzionante nel mondo che edifica. Un ethos con la sua etica. Hic Rhodus hic salta. Oppure casca...l'asino.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
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Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 02 Gennaio 2024, 08:39:15 AML'a-priori è physis che l'universo antropologico trascende, ma nel far ciò deve assumersi le sue responsabilità elaborando una "nuova scienza"  funzionante nel mondo che edifica. Un ethos con la sua etica. Hic Rhodus hic salta. Oppure casca...l'asino.
Abbiamo bisogno di una nuova scienza? questa "nuova scienza" se deve progredire in maniera fertile e certa deve farlo attraverso quello che kant ha rappresentato in una formula, ovvero,  "giudizi sintetici a priori" .  Nella conoscienza   facciamo sintesi dell esperienza ma le regole con cui facciamo sintesi devono essere certe , ovvero devono essere  a-priori, cioè quelle strutture mentali  universali e necessarie che ci daranno certezza di ciò che abbiamo aquisito  e che sono spazio e tempo e categorie. Queste strutture sono strutture trascendentali a-priori.

un ultima cosa; qual'è la differenza fra a-priori e "innate", allora le idee innate di Cartesio e invece kant ci parla di a-priori. Qual'è la differenza?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

#72
A priori c'è solo la natura e, pur con tutti i loro limiti e millanterie, ne capiscono di più le neuropsicoscienze, sociologia e a antropologia, rispetto a Cartesio e Kant, che hanno fatto da (venerabile) battistrada.

La nuova scienza può essere solo a-posteriori, indagando ciò che il trascendentale umano ha prodotto a partire dalle condizioni oggettive - a priori - di tale vincolata produzione.

Lo "schematismo" neuropsicologico moderno  penso abbia sulla cognizione qualche marcia in più rispetto allo schematismo kantiano.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 02 Gennaio 2024, 14:05:04 PMLo "schematismo" neuropsicologico moderno  penso abbia sulla cognizione qualche marcia in più rispetto allo schematismo kantiano.
E menomale! dopo 250 anni sarebbe triste se così non fosse. Kant ha gettato le basi su come viene strutturata, organizzata l'esperienza attraverso gli schemi mentali da cui giungono le percezioni e dal quale ricaviamo conoscienza certa.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

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