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Sapere e metafisica

Aperto da bobmax, 12 Aprile 2023, 23:17:13 PM

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Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 15 Aprile 2023, 07:37:36 AMGli assiomi non sono dimostrati perchè sono evidenti.
uhm, evidenti dici. Dato che nella tua prospettiva un assioma è un enunciato dimostrato evidente dai fatti e con l'osservazione  allora può essere un assioma l'enunciato secondo cui il sorgere del sole è seguito dal tramonto a e così via ciclicamente . è un eunciato evidente in accordo con le osservazioni del sistema fisico proposto? sì lo è.
Sarebbe ragionavole, dunque , chiamarlo assioma?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

No perchè non vi è nessun collegamento logicamente necessario (casuale) fra A (alba) e B (tramonto) .
Credo ora di aver capito come inserisci gli assiomi nella fisica. Continuo a pensare che non sia propiamente corretto ma almeno ho capito il senso e si può procedere con il tema della discussione..
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

bobmax

Citazione di: Alberto Knox il 15 Aprile 2023, 12:50:00 PMuhm, evidenti dici. Dato che nella tua prospettiva un assioma è un enunciato dimostrato evidente dai fatti e con l'osservazione  allora può essere un assioma l'enunciato secondo cui il sorgere del sole è seguito dal tramonto a e così via ciclicamente . è un eunciato evidente in accordo con le osservazioni del sistema fisico proposto? sì lo è.
Sarebbe ragionavole, dunque , chiamarlo assioma?
Citazione di: Alberto Knox il 15 Aprile 2023, 13:41:53 PMNo perchè non vi è nessun collegamento logicamente necessario (casuale) fra A (alba) e B (tramonto) .
Credo ora di aver capito come inserisci gli assiomi nella fisica. Continuo a pensare che non sia propiamente corretto ma almeno ho capito il senso e si può procedere con il tema della discussione..
Sì, è un assioma.
Lo è finché non è logicamente dimostrato.
Proprio in quanto non c'è un collegamento logico necessario
Quando è dimostrato non è più un assioma.
Assioma è qualcos'altro.

Smette di essere assioma perché ormai dedotto.
La sua validità dipende da altri assiomi.

Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Alberto Knox

passiamo oltre a sta faccenda degli assiomi perfavore
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

D'accordo passiamo oltre. La metafisica è/ha un assioma ? Più di uno ?
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

bobmax

Sì, la metafisica è essa stessa un assioma.
Questo assioma è:
Essere = Nulla

È la coincidenza degli opposti.
È l'Uno.

Senza questo assioma, l'uomo è perduto nel regno illusorio della dissomilianza.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Parmenide concorderebbe senz'altro, e pure Severino. Passando per Spinoza, Kierkegaard, Jaspers...

Anche secondo me la metafisica ha/è un'assiomatica, insussumibile da qualunque altro sapere, la cui origine si perde nella notte dei tempi, direbbe Antigone, prima degli dei e della Legge.

Io la vedo un po' meno radicale, ma non meno perentoria (non rizomatica) nel definire l'umano e le sue possibilità trascendentali verso l'oltreumano, che non coincide col transumano. Nel regno (eracliteo) contingente del dissimile e contrapposto, qui ed ora. In futuro, non si sa.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

L'assunto secondo cui la realtà non si confonde con ciò che appare, con il mutamento , con il divenire, con la physis era opinione piuttosto diffusa , Platone la mantiene distinguendo fra la vera conoscenza delle idee e l'imperfetta conoscenza delle copie . Anche  Schopenhauer parla di realtà e rappresentazione che è il velo di Maya. In questo senso ogni sforzo di cercare un sapere reale nel mondo dei mutamenti transitori e rappresentazioni vuol dire cadere nelle illusioni delle apparenze. Della physis, che è il mondo del mutamento e quindi delle apparenze, non si può dire alcunché di vero. Non era così per i presocratici che cercavano l'archè dell essere , ovvero ciò che rimane immutato nei mutamenti . cosa si mantiene stabile nei cambiamenti? Qual è il principio , l'archè di tutte le cose? questo si domandavano.
Parmedine rivoluziona in qualche modo questa ricerca dell archè sostenendo che L'essere semplicemente è, e basta, è assolutamente indeterminato. Dunque, il mutamento non esiste, cosa che non era immaginabile per i filosofi precedenti e che farà discutere a lungo i successivi. 
indeterminato perchè l'essere parmedineo non è quello o quell altro elemento , semplicemente è.
Se vogliamo dare come assioma l'enunciato fondamentale di parmedine allora sicuramente sarebbe;
 l'essere è , il nulla non è ma cosa succede se faccio coincidere questi due opposti in un unico punto? non hanno nulla in comune propio come verità ed errore .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

bobmax

Citazione di: Alberto Knox il 16 Aprile 2023, 11:25:54 AML'assunto secondo cui la realtà non si confonde con ciò che appare, con il mutamento , con il divenire, con la physis era opinione piuttosto diffusa , Platone la mantiene distinguendo fra la vera conoscenza delle idee e l'imperfetta conoscenza delle copie . Anche  Schopenhauer parla di realtà e rappresentazione che è il velo di Maya. In questo senso ogni sforzo di cercare un sapere reale nel mondo dei mutamenti transitori e rappresentazioni vuol dire cadere nelle illusioni delle apparenze. Della physis, che è il mondo del mutamento e quindi delle apparenze, non si può dire alcunché di vero. Non era così per i presocratici che cercavano l'archè dell essere , ovvero ciò che rimane immutato nei mutamenti . cosa si mantiene stabile nei cambiamenti? Qual è il principio , l'archè di tutte le cose? questo si domandavano.
Parmedine rivoluziona in qualche modo questa ricerca dell archè sostenendo che L'essere semplicemente è, e basta, è assolutamente indeterminato. Dunque, il mutamento non esiste, cosa che non era immaginabile per i filosofi precedenti e che farà discutere a lungo i successivi. 
indeterminato perchè l'essere parmedineo non è quello o quell altro elemento , semplicemente è.
Se vogliamo dare come assioma l'enunciato fondamentale di parmedine allora sicuramente sarebbe;
 l'essere è , il nulla non è ma cosa succede se faccio coincidere questi due opposti in un unico punto? non hanno nulla in comune propio come verità ed errore .


Se li faccio coincidere ho l'annullamento della "negazione".

Cioè Dio, negazione della negazione.

È l'Uno.

L'Etica trova la propria pace.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Alberto Knox

Citazione di: bobmax il 16 Aprile 2023, 11:52:46 AMSe li faccio coincidere ho l'annullamento della "negazione".

Cioè Dio, negazione della negazione.

È l'Uno.

L'Etica trova la propria pace.
poichè l'una e la negazione dell altra, facendoli coincidere ho l annullamento della negazione stessa .

Se l'uno è ed è iindifferenziato non ha forma ne sostanza , ne nessun principio costitutivo (archè) non è definibile così come l' uno veniva inteso da Plotino .  dall uno deriva la molteplicità , ovvero il mondo sensibile e intelleggibile.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

#40
Citazione di: bobmax il 16 Aprile 2023, 11:52:46 AMSe li faccio coincidere ho l'annullamento della "negazione".

Cioè Dio, negazione della negazione.

È l'Uno.

L'Etica trova la propria pace.

Anche dal Nulla, che non è. E che viene doppiamemente nullificato dall'essere che è.

Monismo metafisico, che però deve fare i conti quotidianamente col molteplice fisico, cui non basta la verità metafisica per continuare ad esistere.

Se non si risolve questa aporia si cade nel nichilismo metafisico, laddove l'Etica trova una pace tombale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

C'era una volta l'osservatore e l'osservato, questo è l'inizio della favola metafisica, dal cui rapporto nasceva l'essere, mutevole, perchè mutevole era il loro rapporto.
In tal modo non si deve spiegare tutto, ma si può spiegare tutto, perchè la metafisica và oltre i fatti spiegandoli, perchè la spiegazione non è insita nei fatti.
Si può dire che viene indotta dai fatti, ma si potrebbe dire parimenti che venga imposta ai fatti per vedere l'effetto che fà, come sostiene Anil Seth in una intervista sulla ''Repubblica'' di ieri, resuscitando Hume.
Bisogna partire da due quindi. Uno non basta.
Bisogna partire dall'essere due , dalla monade quantità.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

bobmax

Citazione di: Alberto Knox il 16 Aprile 2023, 13:15:23 PMpoichè l'una e la negazione dell altra, facendoli coincidere ho l annullamento della negazione stessa .

Se l'uno è ed è iindifferenziato non ha forma ne sostanza , ne nessun principio costitutivo (archè) non è definibile così come l' uno veniva inteso da Plotino .  dall uno deriva la molteplicità , ovvero il mondo sensibile e intelleggibile.

L'Uno, che però ti interroga, tramite il suo essere nulla.
Ti rimanda la palla e domanda a te, proprio a te: "E adesso?"

Ed è questa l'unica autentica tua libertà: che il Bene sia.

Plotino tenne stretta la barra della assoluta inconoscibilità dell'Uno.
Ma non poté esimersi infine dall'affermare: "Il Bene è!"
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

bobmax

Citazione di: Ipazia il 16 Aprile 2023, 15:10:43 PMAnche dal Nulla, che non è. E che viene doppiamemente nullificato dall'essere che è.

Monismo metafisico, che però deve fare i conti quotidianamente col molteplice fisico, cui non basta la verità metafisica per continuare ad esistere.

Se non si risolve questa aporia si cade nel nichilismo metafisico, laddove l'Etica trova una pace tombale.

Non basta la verità metafisica perché è fondata sul Nulla.

Ma non è forse proprio questa mancanza assoluta il dono prezioso?
Non è proprio questo Essere = Nulla a chiamare in causa te stessa?
Senza più alcun appiglio, alcuna certezza, ti ritrovi a dover decidere:
Cosa conta davvero in questa vita?

E allora, di fronte al Nulla, sta a te, solo a te, stabilire se vuoi essere o non essere.

E se decidi di essere, allora sei figlia di Dio
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

bobmax

Citazione di: iano il 16 Aprile 2023, 16:26:22 PMC'era una volta l'osservatore e l'osservato, questo è l'inizio della favola metafisica, dal cui rapporto nasceva l'essere, mutevole, perchè mutevole era il loro rapporto.
In tal modo non si deve spiegare tutto, ma si può spiegare tutto, perchè la metafisica và oltre i fatti spiegandoli, perchè la spiegazione non è insita nei fatti.
Si può dire che viene indotta dai fatti, ma si potrebbe dire parimenti che venga imposta ai fatti per vedere l'effetto che fà, come sostiene Anil Seth in una intervista sulla ''Repubblica'' di ieri, resuscitando Hume.
Bisogna partire da due quindi. Uno non basta.
Bisogna partire dall'essere due , dalla monade quantità.

Sì, la spiegazione non può essere insita nei fatti.

I fatti posso alludere, risvegliare, diventare "cifre", ma poi sta a me, in perfetta solitudine, fare in modo che Dio sia.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

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