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Riconosci i due filosofi

Aperto da Un ipocrita, 27 Aprile 2017, 19:28:40 PM

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Un ipocrita

Salve, più che una riflessione filosofica vorrei chiedere informazioni riguardo a due filosofi che feci quando ero alle superiori ma di cui non riesco a ricordare il nome.
Ora mi frusterete l'anima per come parlo, cercherò di essere più chiaro possibile..

Il primo filosofo divideva la storia dell'uomo in diverse fasi: nella prima nasce come essere privo di coscienza collettiva, quindi sente di esistere ma non si conosce; la seconda fase è quella in cui impara a conoscere se stesso e il suo ambiente ed inizia a notare che esistono altre entità simili a lui; la terza fase sancisce il cambiamento: l'uomo inizia a relazionarsi con gli altri uomini. A questo punto credo nasca la civilità.. ma potrei sbagliare di grosso.

Il secondo filosofo invece parlava della storia dell'uomo da un altro punto di vista: l'uomo nasce come bestia e lotta con gli altri uomini per la sopravvivenza, poi due uomini temendo per la loro vita decidono di non combattersi ma allearsi, così nascono le leggi e lo stato. (E' molto semplificato, è per evitare di dire anche blasfemie)

Grazie

sgiombo

IL secondo potrebbe forse essere Hobbes, con le sue tesi sull' "homo homini lupus" (e -tanto per riderci su- un mio collega aggiungeva "medicus medico lupissimius") e di "stato - Leviatano".

Phil

... e il primo potrebbe essere Locke (solitamente i due autori vengono accostati in "storia della filosofia" alle superiori), ma non ci giurerei...

green demetr

Il secondo è sicuramente Hobbes. 

In effetti il primo potrebbe essere Locke.

Non mi torna molto il termine coscienza collettiva. Visto che entrambi sono dei materialisti. Homo ex machina.

...

come non detto  ;D


http://aulalettere.scuola.zanichelli.it/come-te-lo-spiego/2015/03/06/una-persona-e-la-propria-coscienza-john-locke-e-il-problema-dellidentita/
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Lou

forse il primo potrebbe pure essere Rousseau...
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

sgiombo

Citazione di: Lou il 28 Aprile 2017, 10:09:05 AM
forse il primo potrebbe pure essere Rousseau...
CitazioneRousseau era venuto in mente anche a me, ma non vi avevo accennato perché lo conosco pochissimo (purtroppo).

Un ipocrita

Credo di aver trovato il filosofo che meglio riassume il concetto che avevo spiegato nel primo paragrafo: Hegel, parlando di valore sociale e politico nel passaggio da coscienza individuale a coscienza collettiva che permette dialetticamente di raggiungere l'autocoscienza che termina (ma non lo ricordavo) coincidendo con il pensiero filosofico. Riassunto nel rapporto Servo-Padrone.
Il fatto è che non riuscivo a ricondurre il fatto della lotta di classi della fine del '700 con l'evoluzione della coscienza.

Locke invece, come tutti gli empiristi riconduce la riflessione filosofica della coscienza al pensiero di Cartesio e quindi con l'obiettivo di definire la conoscenza delle idee degli oggetti come pensiero.

Rousseau dal canto suo, parla di coscienza nell'accezione più moderna, ma si concentra sugli aspetti pedagogici.

Vi ringrazio comunque della partecipazione :)

Lou

"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

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