Rapporto tra scienza, verità ed ideologia.

Aperto da Socrate78, 22 Giugno 2021, 18:09:36 PM

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daniele22

Jacopus, se l'uomo sta evolvendo nel senso etico-morale non è certo grazie alla scienza. Se dà  invece alcuni timidi segnali di essere sul punto di fare un piccolo passo evolutivo mi sembra di vederlo in questi ultimi 8 9 mesi di pandemia che ci stiamo slurpando già da un bel po'. Sembra che siamo cotti al punto giusto. Sarà la famosa angoscia citata dal tedesco Heidegger? E' un'angoscia collettiva però, non dell'individuo. Sarà che non ci aspettavamo i limiti della medicina? Poveretta, in fondo è come sparare sull'ambulanza, dato che la medicina non è nè la fisica nè la chimica. Facile sparare al giorno d'oggi. Pensa pure quel che credi Jacopus, basta che ci credi onestamente

Jacopus

Daniele. Secondo me che uno/due di miliardi di persone vivano meglio, materialmente ed eticamente, non è questione di fede o malafede. È un fatto. Io stesso, proiettato nel medioevo, non avrei avuto nè il tempo nè i mezzi per dialogare su questi problemi e se lo avessi fatto sarei stato trattato come un pazzo. Ció è avvenuto per un processo continuo di sensibilizzazione (te la immagini nel 1400 una manifestazione a difesa di una vittima dei gendarmi della Serenissima?) e perché abbiamo scaricato questo consumo di energia (che ci serve per vivere meglio) sul terzo mondo e sull'ambiente naturale.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

daniele22

Citazione di: Jacopus il 25 Giugno 2021, 07:50:12 AM
Daniele. Secondo me che uno/due di miliardi di persone vivano meglio, materialmente ed eticamente, non è questione di fede o malafede. È un fatto. Io stesso, proiettato nel medioevo, non avrei avuto nè il tempo nè i mezzi per dialogare su questi problemi e se lo avessi fatto sarei stato trattato come un pazzo. Ció è avvenuto per un processo continuo di sensibilizzazione (te la immagini nel 1400 una manifestazione a difesa di una vittima dei gendarmi della Serenissima?) e perché abbiamo scaricato questo consumo di energia (che ci serve per vivere meglio) sul terzo mondo e sull'ambiente naturale.


Ciao Jacopus. Fino a un certo punto il tuo discorso mi ricorda il signor Marcello Pera, il quale sosteneva che in un dialogo tra due persone sincere, rappresentanti due nazioni antitetiche in materia di concezioni etico morali, nel giro di poco tempo avrebbero fatto sortire una "superiorità" in una delle due posizioni a confronto riconosciuta da entrambi. La storia dei miei post in questo forum nega tale posizione.
C'è però l'ultima frase che dici in quest'ultimo post che mi lascia perplesso. Io non son certo un giovane, ma oggi si sente dire che i giovani sono scarsi nella comprensione del testo. In questo caso debbo ammettere che mi è incomprensibile quel che dici a fronte di tutto quel che hai detto prima di quell'ultima frase.
In ogni caso non mi sembra che noi si viva meglio o peggio di altri in assoluto.
Se guardiamo ai progressi etici mi balza a mente il veganesimo e la legge Zan, che altro non sono se non sensibilizzazioni parossistiche che ci porteranno prima o dopo a scoparci chini davanti ai nostri piedi mentre camminiamo. Diversità, diversità, diversità!!! Basta ya con le diversità, è ora di ritrovare l'uguaglianza coi nostri diritti e doveri. Adesso va di moda inginocchiarsi evocando il logo "Black live matter". Ma cosa si intende? Devo inginocchiarmi per ripudiare il razzismo? Se mi inginocchiassi lo farei in primo luogo per protestare le angherie a volte brutali della polizia non nei confronti dei neri, ma nei confronti di tante persone giallo rosse nere e bianche.
Se tu pensi che il progresso stia in un rasaerba piuttosto che in un falcetto, posso darti anche un po' di ragione, ma nella nostra civiltà tutto viene distorto dal fatto che che con gli aggeggi di varie fogge che ci circondano impieghiamo sì meno fatica e meno tempo, per dedicare però il tempo guadagnato ad altre minorfatiche. E giorno dopo giorno accumuliamo sempre più minorfatiche, senza contare che grandifatiche son sempre lì in agguato. Mai un minuto di pace, godimento e riflessione, ma soprattutto non si gioca mai. Tutto è così troppo dedicato alla nostra serietà di vivere

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