Ragnatele di signficato

Aperto da Jacopus, 01 Gennaio 2025, 22:57:25 PM

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Jacopus

C. Geertz è stato uno dei più famosi antropologi. Oggi mi sono imbattuto in una sua frase interessante: "L'uomo è un animale appeso a ragnatele di significato da lui stesso costruite". La nostra peculiarità è tutta qui. Siamo biologicamente animali e non possiamo pretendere uno statuto speciale, eppure lo statuto speciale lo otteniamo nel momento in cui costruiamo (unici nel mondo animale) delle ragnatele di significato, così complesse ed estese, da sovrapporsi e appannare la nostra originaria identità animale.
Il mondo dei segni non è quindi solo una "skill", un attrezzo tecnico che ci ha permesso di accelerare il nostro sviluppo, ma è una mappa che orienta e ci dice chi siamo. Questo discorso è molto importante dal punto di vista etico, perchè può esserci la ragnatela che prescrive di uccidere la propria figlia se mangia cibo impuro oppure la ragnatela che promuove la possibilità di donare la propria moglie all'ospite che ci viene a trovare. In un mondo caotico come il nostro, accade allora che queste ragnatele sono tantissime e rendono difficile l'azione, poichè ognuno di noi è appeso a molte ragnatele diverse e talvolta antitetiche.
La consapevolezza è però quella di sapersi dire che è a partire dai costruttori di ragnatele, dei loro riparatori e dei loro difffusori, che si promuove o meno una certa visione dell'uomo. Se l'uomo X è appeso alla ragnatela dell'Homo homini lupus, le sue azioni si accorderanno a quella visione. Se l'uomo Y è appesa alla ragnatela dell'altruismo, allora anche lui cercherà di adeguarsi a quella ragnatela. Tutto ciò ha come ulteriore conseguenza, il fatto che noi siamo i responsabili delle nostre ragnatele di significato e non più la tradizione. O meglio: la tradizione crea la ragnatela di significato ma essa perde il suo valore di immutabilità. La sua trasmutazione è compito della responsabiiità degli uomini.
Il problema attuale, visto da questa prospettiva, è la presenza di molteplici ragnatele di significato, che vengono ormai considerate anch'esse un elemento come altri, da sottoporre al vaglio del mercato. Anche le ragnatele divengono merce e si moltiplicano, rendendo difficile sviluppare una ragnatela di significato condivisa e "buona", "eudaimonica".
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Koba II

L'immagine della ragnatela non fa capire una cosa fondamentale: i significati implicano una mutazione del modo di vedere le cose. I fili della ragnatela, cioè, non solo ci reggono, ma in qualche modo trasformano la nostra visione della realtà.
All'immagine di Geertz meglio allora quella di William Burroughs: il linguaggio come un virus capace di sovvertire la realtà, infiltrandosi e alterando l'organismo umano, e quindi la percezione del mondo.
Nulla toglie che questo potere, oltre ad essere subìto, possa essere esercitato (sapendo parlare e scrivere e immaginare, naturalmente). Quanti meravigliosi sabotaggi...
L'antropologo Jacopus Geertz che ci indica i diversi fili della ragnatela, a sua volta è bello che ancorato ad una di esse. E dicendo quello che dice, sbavando un po', produce i suoi filamenti, le sue trappole.
Una di esse consiste nel fingersi arbitro quando in realtà ci sono solo giocatori.

Alberto Knox

la filosofia va a caccia dell essenza dei significati. Cosa che non c'è. Non esiste una cosa del genere, solo il modo in cui un certo linguaggio si sviluppa e viene adottato. Non è una questione linguistica è una questione pubblica. Dove le ragnatele più a rischio sono quelle dei valori. Se non vi è unità nei valori non vi può essere unità sociale (società , insieme di soci) . Cosa ci rende soci oggi? in un era dove ciò che conta è l apparenza quindi essere alla moda, la bella casa , il bell aspetto i reality e i social network, intelligenza artificiale. Che posizione occupa la ragnatela dei valori in questo scenario?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.