Quante sono le probabilità che esistano altre forme di vita intelligenti?

Aperto da Eutidemo, 18 Aprile 2016, 06:50:12 AM

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and1972rea

Citazione di: Eutidemo il 18 Aprile 2016, 06:50:12 AM
Credo che sia una domanda più che legittima, chiedersi se noi siamo le uniche creature viventi nell'Universo, ovvero se esistano, altrove nello spazio, altre  ...
Secondo me è razionalmente e scientificamente molto probabile che la vita intelligente , così per come la conosciamo, esiste nello spazio ed è esistita o esisterà nel tempo. Se , infatti,  consideriamo ripetibile e ripetuto nello spazio e nel tempo qualsiasi fenomeno fisico osservato , non vedo perché debba fare eccezione il modo in cui atomi e molecole si sono organizzate per formare quel che chiamiamo vita intelligente qui sulla terra. Se esistono gli atomi di idrogeno in tutto l'universo,  e con essi esistono uguali sistemi di stelle, pianeti, galassie distribuite in ogni dove, se fenomeni come la luce, la gravità, e altri tipi di forza si ripetono con la stessa natura in ogni ambito dello spazio conoscibile, se ogni fenomeno fisico conosciuto non è singolare ed eccezionale cosí per come la scienza non può che definirlo, ebbene, è chiaro che persino l'uomo o una formica si trovano distribuiti uniformemente nell'universo e conformati nella medesima natura fisica. Se, al contrario, consideriamo il creato come tale nella sua accezione religiosa del termine, bé, solo allora è razionale poter credere che vi possa essere una ragione di natura volontaria che abbia confinato la natura umana ai soli esseri umani.
Per quanto riguarda l'assenza certa di contatti espliciti e diffusi da parte di forme di vita intelligenti extraterrestri , be', direi che questo rappresenti più un indizio forte della loro effettiva presenza intelligente che della loro supposta assoluta inesistenza.

Eutidemo

And1972rea scrive che, se,  consideriamo ripetibile e ripetuto nello spazio e nel tempo "qualsiasi fenomeno fisico osservato", non si vede perché debba fare eccezione il modo in cui atomi e molecole si sono organizzate per formare quel che chiamiamo vita intelligente qui sulla terra. 
Secondo me, pur rispettando al massimo tale opinione, non è un ragionamento che fila molto; perchè confonde il "possibile" con il "probabile".
Ed infatti, anche la Birreria della Peroni vicino casa mia, è un fenomeno fisico facilmente osservabile; ed è fuor di dubbio che gli atomi e le molecole che la compongono, siano le stesse che esistono in qualsiasi altra parte dell'Universo.
Ma vogliamo considerare anche tale fenomeno fisico ripetibile e ripetuto nello spazio e nel tempo, in tutto l'Universo?
Personalmente, non penso proprio che il Cosmo sia popolato da altre birrerie della Peroni, come quella sotto casa mia :-)
Ed infatti, quanto è più alta la complessità di un fenomeno fisico verificatosi in un determinato punto dell'Universo, ed in un breve momento del tempo, tanto più è improbabile che esso si sia verificato anche in un altro punto dell'universo stesso.
Come ho già scritto, infatti:
1) Nei 4,374 miliardi di anni di durata del pianeta terra, le "eccezionali" condizioni necessarie perchè dalla materia inerte si passasse alla vita, si sono verificate per un periodo "brevissimo"...circa lo 0,057% del tempo trascorso dalla nascita della terra ad adesso (almeno stando a quanto ho letto); ora, infatti, sulla terra, la vita non nasce più spontaneamente dalla materia.
Ciò è accaduto solo in un "breve" istante, in un piccolo pianeta.
2) La complessità dei polimeri di DNA può essere sorprendentemente elevata, dal momento che ogni filamento può contenere diversi milioni di nucleotidi; ad esempio, il più grande cromosoma umano (il cromosoma 1) contiene quasi 250 milioni di paia di basi, tutte diverse, ma connesse tra di loro. 
Per cui, ribadendo quanto già detto, sono perfettamente d'accordo con And1972rea che, poichè esistono gli atomi di idrogeno in tutto l'universo,  e con essi esistono uguali sistemi di stelle, pianeti, galassie distribuite in ogni dove, è sicuramente "possibile" che la vita, anche intelligente, esista anche in altre parti dell'Universo.
Su questo non ci piove!
Però non lo ritengo affatto "probabile".
Secondo me, infatti, sostenere che nell'Universo esista altra vita come la nostra, perchè i tasselli che compongono l'Universo, i 109 elementi, sono gli stessi dovunque, è come sostenere che lanciando in aria le 21 lettere dell'alfabeto su tutti i pianeti del Cosmo, alla fine, esse ricadranno a terra componendo casualmente la Divina Commedia (o l'elenco telefonico di Milano).
La cosa è sicuramente "possibile", perchè, tutto sommato, la Divina Commedia è pur sempre composta dalle stesse 21 lettere dell'alfabeto.
Ma mi concederete anche che è altamente "improbabile", data la combinazione estremamente lunga e complessa dei caratteri di stampa da cui è composta l'opera dantesca, che essi si combinino casualmente proprio nel modo giusto (o, almeno, che ciò accada più di una volta).
Quindi, allo stesso modo, data la combinazione estremamente lunga e complessa degli acidi nucleici che costituiscono un essere vivente, ritengo altamente "improbabile" che ci sia altra vita nell'Universo; già è stato un caso davvero straordinario che sia accaduto sul nostro pianeta (ma, anche qui, la cosa non accade ormai più)! 
Per ottenere, poi, che tale vita divenga pure intelligente, sempre a spanne, direi che sarebbe come lanciare in aria per miliardi di miliardi di volte le 21 lettere dell'alfabeto...sperando, alla fine, di ottenere casualmente la combinazione corrispondente all'intera letteratura mondiale degli ultimi duemila anni.
Per quanto, invece, riguarda l'assenza certa di contatti espliciti e diffusi da parte di forme di vita intelligenti extraterrestri, potrei anche essere d'accordo con And1972rea; se sono veramente intelligenti, infatti, chi diamine glielo farebbe fare a comunicare con noi :-D

Sariputra

@ Eutidemo
Dopo molto rimuginare e disseppellire ricordi ( nelle domeniche di pioggia cosa c'è di più malinconicamente dolce?...) rieccomi a sfidarti con una nuova possibilità. E se invece la vita come noi la conosciamo fosse solo un esperimento (malriuscito invero...) di una specie pre-esistente a noi e sviluppatasi proprio su questo pianeta o altro a noi vicino (Marte? Venere?...Ah le cronache marziane...)?
Specie che potrebbe esistere ancora ( i famosi avvistamenti) oppure che si è estinta o, ipotesi da brivido, è in mezzo a noi e tu potresti essere uno di Loro . O potrei esserlo io?... 8)
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

and1972rea

Citazione di: Eutidemo il 24 Aprile 2016, 15:58:05 PM
And1972rea scrive che, se,  consideriamo ripetibile e ripetuto nello spazio e nel tempo "qualsiasi fenomeno fisico osservato", non si vede perché debba fare eccezione il modo in cui atomi e molecole si sono organizzate per formare quel che chiamiamo vita intelligente qui sulla terra...
Di certo la birreria di Eutidemo non è un fenomeno fisico ripetibile, cosí come la bottiglia di birra davanti al mio piatto che mi sto bevendo or ora, quello che è ripetibile sono le birrerie di cui ne è  zeppo il mondo, e le bottigliette da 33 cl che riempiono gli scaffali di migliaia di supermercati. Di certo And1972rea così come Eutidemo , potendo loro occupare un solo luogo per ciascun istante , non sono di per sé stessi moltiplicabili, ma sono fenomenicamente ripetibili e già ripetuti in atto oltre ogni principio possibilistico in miliardi di altri individui che ripetono la loro stessa natura fenomenologica. Allo stesso modo, miliardi di fenomeni abissalmente complessi si ripetono nel tempo e nello spazio del nostro universo diversamente per ciascuno di essi,ma ugualmente indistinguibili nella loro natura fisica. Nonostante non vi sia alcun singolo atomo di carbonio che possa dirsi moltiplicabile , quindi , ritroviamo quel fenomeno come osservabile in ogni luogo dell'universo in cui sia esplosa una stella abbastanza grande e vecchia da averlo generato. In conclusione, non solo ritengo altamente probabile l'esistenza di forme extraterrestri intelligenti del tutto simili all'Uomo, ma credo altresi fermamente nell'esistenza  di birrerie eccellenti anche al di fuori del nostro sistema solare!

Eutidemo

Citazione di: and1972rea il 24 Aprile 2016, 19:25:05 PM
Citazione di: Eutidemo il 24 Aprile 2016, 15:58:05 PM
Di certo la birreria di Eutidemo non è un fenomeno fisico ripetibile, cosí come la bottiglia di birra davanti al mio piatto che mi sto bevendo or ora, quello che è ripetibile sono le birrerie di cui ne è  zeppo il mondo, e le bottigliette da 33 cl che riempiono gli scaffali di migliaia di supermercati. Di certo And1972rea così come Eutidemo , potendo loro occupare un solo luogo per ciascun istante , non sono di per sé stessi moltiplicabili, ma sono fenomenicamente ripetibili e già ripetuti in atto oltre ogni principio possibilistico in miliardi di altri individui che ripetono la loro stessa natura fenomenologica. Allo stesso modo, miliardi di fenomeni abissalmente complessi si ripetono nel tempo e nello spazio del nostro universo diversamente per ciascuno di essi,ma ugualmente indistinguibili nella loro natura fisica. Nonostante non vi sia alcun singolo atomo di carbonio che possa dirsi moltiplicabile , quindi , ritroviamo quel fenomeno come osservabile in ogni luogo dell'universo in cui sia esplosa una stella abbastanza grande e vecchia da averlo generato. In conclusione, non solo ritengo altamente probabile l'esistenza di forme extraterrestri intelligenti del tutto simili all'Uomo, ma credo altresi fermamente nell'esistenza  di birrerie eccellenti anche al di fuori del nostro sistema solare!
E' indubbiamente vero che miliardi di fenomeni abissalmente complessi si ripetono nel tempo e nello spazio del nostro universo diversamente per ciascuno di essi, ma ugualmente indistinguibili nella loro natura fisica; ma più essi sono "organizzativamente" complessi (come le birrerie e ed il "primo" essere vivente), più è difficile che essi si verifichino, identicamente, a distanza di tempo,e  in distanti punti dell'Universo.
Tanto è vero che, negli ultimi tre miliardi e mezzo di anni, pur essendo variate infinite volte le condizioni climatiche della Terra, la "nascita della vita dalla materia" , sembra sia accaduta UNA VOLTA SOLA.
E poi basta!
Quindi, se ne desume che la scaturigine originaria della vita non è un fenomeno che si ripeta con molta facilità, visto che negli ultimi tre miliardi e mezzo di anni (sia pure in un pianeta favorevole), la vita non è MAI PIU' scaturita dalla materia.
Ed è quasi un secolo che si tenta, inutilmente, di produrla artificialmente, pur creando appositamente tutte le condizioni per la sua nascita.
Al riguardo, recentemente, "Syn 3.0" segna un nuovo, significativo passo in avanti verso la creazione della vita artificiale; si tratta del primo batterio sintetico con un Dna ridotto al minimo, cioè solo 473 geni, rispetto ai 3,2 miliardi di paia di basi di DNA, contenenti ciascuno all'incirca 20.000/25.000 geni, di una nostra cellula. 
E' ancora controverso se tale "pseudobatterio" possa considerarsi effettivamente "vivo"; ma, comunque, l'estrema difficoltà che da decenni incontriamo nel voler creare "premeditatamente" la vita (pur con le attrezzature più moderne e sofisticate a nostra disposizione), dovrebbe farci capire quanto sia difficile che la vita possa prodursi "spontaneamente", per il casuale rimescolamento dei suoi elementi di base.
Ripeto, sarebbe come se lanciando ripetutamente in aria dei tasselli con su scritte le lettere dell'alfabeto, sperassimo che, alla fine, ricadendo a terra, essi componessero "randomicamente" la Divina Commedia; già è difficile farlo apposta (in laboratorio), figuriamoci a caso.
Ovviamente la cosa è possibile -perchè è successa-, ma sicuramente è molto improbabile; ed infatti, solo considerando i 4 miliardi di anni di vita della terra, finora, la nascita della vita è successa UNA VOLTA SOLA, per il concorso di migliaia di eccezionali cause concomitanti , che non si erano mai verificate prima, e che non si sono più verificate dopo. ;)

and1972rea

Citazione di: Eutidemo il 24 Aprile 2016, 15:58:05 PM


E' indubbiamente vero che miliardi di fenomeni abissalmente complessi si ripetono nel tempo e nello spazio del nostro universo diversamente per ciascuno di essi, ma ugualmente indistinguibili nella loro natura fisica; ma più essi sono "organizzativamente" complessi (come le birrerie e ed il "primo" essere vivente), più è difficile che essi si verifichino, identicamente, a distanza di tempo,e  in distanti punti dell'Universo.
Tanto è vero che, negli ultimi tre miliardi e mezzo di anni, pur essendo variate infinite volte le condizioni climatiche della Terra, la "nascita della vita dalla materia" , sembra sia accaduta UNA VOLTA SOLA.
E poi basta!
Quindi, se ne desume che la scaturigine originaria della vita non è un fenomeno che si ripeta con molta facilità, visto che negli ultimi tre miliardi e mezzo di anni (sia pure in un pianeta favorevole), la vita non è MAI PIU' scaturita dalla materia.
Ed è quasi un secolo che si tenta, inutilmente, di produrla artificialmente, pur creando appositamente tutte le condizioni per la sua nascita.
Al riguardo, recentemente, "Syn 3.0" segna un nuovo, significativo passo in avanti verso la creazione della vita artificiale; si tratta del primo batterio sintetico con un Dna ridotto al minimo, cioè solo 473 geni, rispetto ai 3,2 miliardi di paia di basi di DNA, contenenti ciascuno all'incirca 20.000/25.000 geni, di una nostra cellula.
E' ancora controverso se tale "pseudobatterio" possa considerarsi effettivamente "vivo"; ma, comunque, l'estrema difficoltà che da decenni incontriamo nel voler creare "premeditatamente" la vita (pur con le attrezzature più moderne e sofisticate a nostra disposizione), dovrebbe farci capire quanto sia difficile che la vita possa prodursi "spontaneamente", per il casuale rimescolamento dei suoi elementi di base.
Ripeto, sarebbe come se lanciando ripetutamente in aria dei tasselli con su scritte le lettere dell'alfabeto, sperassimo che, alla fine, ricadendo a terra, essi componessero "randomicamente" la Divina Commedia; già è difficile farlo apposta (in laboratorio), figuriamoci a caso.
Ovviamente la cosa è possibile -perchè è successa-, ma sicuramente è molto improbabile; ed infatti, solo considerando i 4 miliardi di anni di vita della terra, finora, la nascita della vita è successa UNA VOLTA SOLA, per il concorso di migliaia di eccezionali cause concomitanti , che non si erano mai verificate prima, e che non si sono più verificate dopo. ;)
Cominciamo dunque con il considerare che solamente la porzione di universo da noi osservabile contiene dai 300 ai 500 miliardi di galassie, in ciascuna di esse vi possono essere da decine fino centinaia di miliardi di stelle; se ogni galassia avesse anche un solo pianeta dalle caratteristiche chimico fisiche possedute dalla Terra in uno solo dei momenti geologici che l'hanno caratterizzata negli ultimi 3,5 miliardi di anni, significherebbe che vi sono dai 300 ai 500 miliardi di pianeti, solamente nella infinitesimale porzione di universo da noi visibile,  in grado di aver potuto proseguire lo stesso cammino chimico fisico e geologico che ha prodotto la vita sul nostro pianeta. Se qualcosa può accadere in natura, semplicemente , accade, è accaduto o accadrà in una certa porzione dello spazio , quartum non datur..., e delle tre , la seconda rende ancor più probabile le altre due. Il paragone con le ventuno lettere governate dal caso al quale viene affidata la stesura della Divina Commedia non calza affatto con quel che abbiamo appurato succedere in Natura, le lettere dell'alfabeto  non potranno mai rimescolarsi fra loro per ripetere una sequenza dettata dall'immaginazione umana con la medesima probabilità che le particelle naturali hanno nell'aggregarsi fra loro per dare origine ad una entità che è il prodotto di precise leggi che regolano la natura. In sostanza, se si avvicinano fra loro a casaccio un certo numero di molecole di ossigeno e di idrogeno in determinate condizioni di pressione e temperatura , esse potranno unirsi solo e soltanto in un determinato modo , ogni molecola di ossigeno si combinera' sempre e comunque solo con 2 di idrogeno per dare origine , sempre e comunque, a 2 molecole di acqua. Ció non accade ,invece, con le lettere dell'alfabeto, le quali , così come appare nell'esempio fuorviante di Eutidemo, non hanno alcun vincolo probabilistico che le conduca a formare una sequenza piuttosto che un'altra. Il cammino che ha percorso la vita sulla terra non è stato un cammino di fortunate coincidenze, la via seguita dalla materia alla vita é un tracciato che preesiteva alla vita stessa,e che si trova ovunque vi è la Natura a costruirlo, e che è stato semplicemente percorso dalla materia qui sulla terra, così come altrove nell'universo,  questa è la mia idea, e difficilmente mi si potrà convincere dell'unicita' della birra terrestre o della vita intelligente su questo pianeta. Dell'unicita' della Divina Commedia , quindi, né sono convinto, ma scommetto che un Canzoniere in salsa extraterrestre in qualche pittoresca biblioteca non terrestre si potrà un giorno leggere anche qui sulla Terra.

Eutidemo

Per rispondere a and1972rea, non è affatto vero che:"... se qualcosa può accadere in natura, semplicemente, accade, è accaduto o accadrà in una certa porzione dello spazio...".
E' una proposizione logicamente e fisicamente erronea, perchè si può passare dalla categoria dell'"esse" a quella del "posse", ma non viceversa: "ab esse ad posse valet, sed a posse ad ess non valet consequentia".
In parole povere, visto che sulla Terra la vita c'è, vuol dire che doveva per forza essere possibile che ci fosse, altrimenti non ci sarebbe; ma, il fatto che la vita sia teoricamente possibile anche in altre parti dell'Universo (non ho mai negato questo), non comporta che, però, essa debba necessariamente esserci.
Semmai, appunto, si può discutere di quanto sia più o meno "probabile", tale "possibilità".
Parlando, allora, di "probabilità", and1972rea osserva che: "...le lettere dell'alfabeto  non potranno mai rimescolarsi fra loro per ripetere una sequenza dettata dall'immaginazione umana con la medesima probabilità che le particelle naturali hanno nell'aggregarsi fra loro per dare origine ad una entità che è il prodotto di precise leggi che regolano la natura". 
E perchè mai?
Ad ogni modo, come già ho detto in un mio precedente intervento, se fosse così facile che le condizioni fisiche e chimiche per la nascita dalla vita si producessero "per caso", come mai l'immaginazione umana, con tutte le risorse messe a a disposizione della scienza moderna, non è ancora riuscita a creare "prederminatamente" una sequenza di DNA come quella delle creature viventi?
Quindi, se l'immaginazione umana è riuscita a creare "ad arte" la Divina Commedia, ma non la Vita, mi sembra lecito desumerne che è ancora più improbabile che la vita possa generarsi per caso.
Anche se, qui sulla terra, è successo.
Il biglietto vincente per la Lotteria di Capodanno è uno solo.
:-)

and1972rea

Per rispondere ad Eutidemo...Be', ovviamente, le categorie arisroteliche di atto e potenza sono un poco superate, e difficilmente applicabili alle moderne conoscenze acquisite dalla scienza. É, infatti, evidente che esse dipendono dall'antico  e ormai del tutto inadatto concetto di tempo, concetto che la scienza usava per spiegare i fenomeni fisici con modelli descrittivi oggi obsoleti . Potenza e atto possono essere distinte soltanto dal tempo (ció che mai sarà in atto ,mai potrà essere in potenza,  ciò che non sarà mai non è nemmeno possibile che sia, e solo ciò che è stato o che sarà in atto potrà anche poter essere stato potenza prima dell'atto ), e ,se consideriamo (come in effetti, oramai, la scienza è costretta a fare) spazio e tempo come aspetti correlati di una realtà unica, allora constateremmo che i fenomeni naturali hanno luogo a prescindere dagli antichi concetti univoci  di potenza e atto o da quelli di causa ed effetto. E cosí riscontriamo effetti che avvengono sicronicamente rispetto alle cause che li producono, e azioni generate da potenzialità che sono, oltre ogni definizione, atto ancor prima di essere potenza. Quindi, se qualche cosa può accadere in Natura, oramai è assodato che esso è già accaduto, accade, o accadrà sopra un unico piano dello spazio e del tempo, il quale piano non separa il tempo dallo spazio con alcun concetto assimilabile all'antica idea di "non essere". Similmente, ciò che in natura fosse logicamente assodato che non potrà mai accadere, ovviamente non è mai accaduto e mai accadrà . Riguardo alla attuale incapacità degli uomini di riprodurre artificialmente la vita, faccio notare che questo non equivale  ad una impossibilita' per sé stessa assoluta, del resto , nemmeno siamo ancora in grado di abitare la superficie marziana, ma è logico che ,come tutte le cose possibili, ciò avverrà, prima o poi, e per il solo fatto che è possibile che questo avvenga, questo avverrà.

Eutidemo

Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PM
Per rispondere ad Eutidemo...Be', ovviamente, le categorie arisroteliche di atto e potenza sono un poco superate, e difficilmente applicabili alle moderne conoscenze acquisite dalla scienza. É, infatti, evidente che esse dipendono dall'antico  e ormai del tutto inadatto concetto di tempo, concetto che la scienza usava per spiegare i fenomeni fisici con modelli descrittivi oggi obsoleti . Potenza e atto possono essere distinte soltanto dal tempo (ció che mai sarà in atto ,mai potrà essere in potenza,  ciò che non sarà mai non è nemmeno possibile che sia, e solo ciò che è stato o che sarà in atto potrà anche poter essere stato potenza prima dell'atto ), e ,se consideriamo (come in effetti, oramai, la scienza è costretta a fare) spazio e tempo come aspetti correlati di una realtà unica, allora constateremmo che i fenomeni naturali hanno luogo a prescindere dagli antichi concetti univoci  di potenza e atto o da quelli di causa ed effetto. E cosí riscontriamo effetti che avvengono sicronicamente rispetto alle cause che li producono, e azioni generate da potenzialità che sono, oltre ogni definizione, atto ancor prima di essere potenza. Quindi, se qualche cosa può accadere in Natura, oramai è assodato che esso è già accaduto, accade, o accadrà sopra un unico piano dello spazio e del tempo, il quale piano non separa il tempo dallo spazio con alcun concetto assimilabile all'antica idea di "non essere". Similmente, ciò che in natura fosse logicamente assodato che non potrà mai accadere, ovviamente non è mai accaduto e mai accadrà . Riguardo alla attuale incapacità degli uomini di riprodurre artificialmente la vita, faccio notare che questo non equivale  ad una impossibilita' per sé stessa assoluta, del resto , nemmeno siamo ancora in grado di abitare la superficie marziana, ma è logico che ,come tutte le cose possibili, ciò avverrà, prima o poi, e per il solo fatto che è possibile che questo avvenga, questo avverrà.
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Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMNon mi sembra affatto assodato che, se qualche cosa può accadere in Natura, oramai è certo che esso è già accaduto, accade, o accadrà  sopra un unico piano dello spazio e del tempo; semmai ciò potrebbe avvenire in qualche mondo parallelo, sempre che tale teoria possa essere prima o poi dimostrata.
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMMa,  sopra l'unico piano dello spazio e del tempo del nostro Universo, tutto ciò che può accadere è possibile sia che accada, sia che non accada; altrimenti cadremmo in contraddizione.
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMAd esempio, se c'è un derby Roma Lazio, ed io affermo che è possibile che vinca la Roma, è la stessa cosa che se io dicessi che è anche possibile che la Roma perda; altrimenti dovrei dire che la Roma vincerà sicuramente.
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMPeraltro, ben "poteva" accadere che i Dinosauri si evolvessero in una specie intelligente, ma "non è" accaduto e non accadrà "mai più", perchè si sono estinti per colpa di un meteorite (pare); quindi, ciò che "può" essere, non è detto che, poi, "sia" effettivamente.
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMSiamo invece d'accordo sul fatto che se fosse logicamente assodato che un evento non potrà mai accadere, ovviamente non è mai accaduto e mai accadrà; per esempio, un quadrupede con otto zampe!
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PM:-)
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMRiguardo, infine, alla attuale incapacità degli uomini di riprodurre artificialmente la vita, sono PERFETTAMENTE D'ACCORDO con  and1972rea, che questo non equivale  affatto ad una impossibilità di attuare tale progetto; anzi, sono personalmente convinto che è molto probabile che alla fine ci riusciremo, perchè cominciamo ad acquisire sempre più le conoscenze e le tecniche adeguate.
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMNè ho mai escluso che nel resto dell'Universo possa esserci altra vita (magari anche intelligente); l'ho già ripetuto fino alla noia, sin dal principio...certo che è "possibile".
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMDubito, invece, che possa considerarsi anche "probabile", in base agli argomenti esposti, e nel merito dei quali ci si è astenuti dall'entrare.
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMNe ripeto uno solo, per non farla troppo lunga.
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMSe fosse così facile che le condizioni fisiche e chimiche per la nascita dalla vita si producessero "PER CASO" un po' dappertutto, come mai l'intelligenza umana, con tutte le risorse messe a a disposizione della scienza moderna, non è ancora riuscita a creare "prederminatamente", "consapevolmente" e "scientemente" una sequenza di DNA come quella delle creature viventi?
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMEppure, in laboratorio, gli scienziati hanno a disposizione tutti gli elementi di cui è composta la materia vivente; e di creature vive da "ricopiare", ne hanno a josa sottomano.
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMSono convinto che, prima o poi, ci riusciranno sicuramente...ma perchè "LO STANNO FACENDO APPOSTA"!!!
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMQuindi, se l'immaginazione umana è riuscita a creare "ad arte" la Divina Commedia, ma non ancora la Vita (nemmeno avendola sottomano, e potendola "ricopiare"), mi sembra lecito desumerne che è ancora più difficile e improbabile che la vita possa generarsi "PER CASO", data l'estrema complessità del codice genetico, e l'eccezionalità delle condizioni in cui si è formato sulla terra...una sola volta in quattro miliardi di anni.
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMMai prima, e mai più dopo, sul nostro pianeta.
Citazione di: and1972rea il 01 Maggio 2016, 15:32:18 PMPossibilità e probabilità sono cose diverse.
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and1972rea

Ad Eutidemo,
Semplicemente, il derby lo vince solo chi può vincerlo, e i dinosauri non sono diventati esseri intelligenti ,perché non potevano diventarlo. Se qualche cosa è razionalmente possibile ,allora esisterà realmente, cio' che è possibile ,é hegelianamente ,non aristotelicamente ,attuale. È, quindi, razionalmente possibile la vita intelligente oltre il pianeta Terra? Basta rispondere a questo per conoscere anche la realtà dei fatti.

maral

Da un punto di vista logico formale ciò che può esserci non può non esserci, ma il problema è come, dove e quando.
La scienza, pur ammettendo la base logica come necessaria (la medesima aristotelica), non può fermarsi ad essa e non procede quindi per sola deduzione, ma al contrario, parte dal qui e ora per come scientificamente modellabile, per andare a cercare l'ente che ubbidisce ai suoi criteri di verifica e definizione.

and1972rea

Citazione di: maral il 14 Maggio 2016, 18:47:07 PM
Da un punto di vista logico formale ciò che può esserci non può non esserci, ma il problema è come, dove e quando.
La scienza, pur ammettendo la base logica come necessaria (la medesima aristotelica), non può fermarsi ad essa e non procede quindi per sola deduzione, ma al contrario, parte dal qui e ora per come scientificamente modellabile, per andare a cercare l'ente che ubbidisce ai suoi criteri di verifica e definizione.
Il dove ed il quando sono relativi, come dimostrato scientificamente , i secondi ed i millimetri in un certo sistema di riferimento diventano milioni di anni e altrettanti anni luce per un altro.

Jean

buongiorno Eutidemo,

un nostro giovane nuovo utente (alquanto simpatico) propone un suo racconto/ipotesi, vedi qui:

http://www.riflessioni.it/logos/presentazione-nuovi-iscritti/ciao-a-tutti!/

Avendo cominciato a leggerlo ne ho riscontrato una certa corrispondenza (tutta da verificare) con l'argomento della discussione, così ho pensato di proporvi di leggerlo... nuovi suggerimenti da giovani forze... :) 

cordialmente
Jean

Andrea Molino

Ringrazio Jean per la citazione del mio breve saggio!
Non so rispetti il tema di questa sezione... diciamo che tende a "tagliare la testa al toro".

Ho passato molti anni alla ricerca di una teoria "convincente" sulla natura dell'universo e sul senso della vita tentando di conciliare le speranze religiose, con le certezze scientifiche perché non potevo contare sulla Fede ne accettare le limitazioni imposte dalla Fisica: non potevo prescindere dalla logica, ma non riuscivo nemmeno a credere che che la mia vita terminasse nell'oblio.

Ergo, ho continuato a meditare sull'argomento e ad interessarmi a qualunque nuovo spunto di pensiero fino a quando, ho accumulato abbastanza informazioni da riuscire ad unire i puntini e vedere il disegno complessivo: Noi tutti stiamo vivendo in un'ambiente di realtà virtuale!

Nel mio breve saggio, scritto dal punto di vista di un individuo che in qualche modo è riuscito ad entrare in contatto con il suo alter ego reale recuperando la conoscenza, racconto come l'umanità sia giunta a vivere in questo universo virtuale. Nel testo, cerco di proporre argomentazioni che ovviamente non costituiscono una prova incontrovertibile, ma che messe tutte insieme, spero possano almeno insinuare il dubbio.

Sarò lieto di ricevere obbiezioni e confutazioni perché, al momento, io non riesco a trovare una visione più realistica di quella che ho esposto: in effetti, anche se mi dimostrerete che sto sbagliando, in quanto esperto informatico, sono convinto che l'umanità andrà in quella direzione!

Buona Lettura!

Andrea Molino

Mentre scrivevo la presentazione del post precedente, ho deciso di cambiare il nome del saggio e questa è la nuova copertina:



Potete leggerlo liberamente su Wattpad a questo indirizzo:
https://www.wattpad.com/story/74000705-mente-irreale

Spero che accetterete il piccolo fastidio della registrazione, ma potete usare quella di facebook se ne avete una.
Per me il vantaggio è che posso sapere quante volte è stato letto il saggio, e i lettori possono commentare e votare.
La storia è il corso d'opera e la modifico in base a nuove idee e ai commenti dei lettori.

Se, siete assolutamente refrattari alle nuove registrazioni potete leggere il pdf qui:
www.easytarg.com /Documents/Tutorials/MenteIrreale.pdf

Ciao a Tutti e Buona letttura!
Andrea

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