Può esistere una verità tale che non sia una filosofia?

Aperto da Dario, 23 Agosto 2023, 12:42:44 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Dario

Supponiamo che esista una serie di insegnamenti, ci vanno anni per comprenderli appieno. Visti da fuori sembrano una filosofia, ma chi ha capito questi insegnamenti dice che sono la Verità e non sono quindi una filosofia. Può esistere quindi una non-filosofia a livello teorico o devo considerare questi insegnamenti una filosofia comunque, anche se chi li ha compresi appieno dice che non è possibile perchè questi insegnamenti vengono prima della filosofia?

Uno spunto di riflessione, in un certo modo la filosofia soddisfa l'ego, quindi ogni ragionamento è di natura egoistica, questi insegnamenti mirano a dissolvere l'ego, quindi dal punto di vista egoico la non-filosofia può esistere. Esiste come quel fondamento senza ego che non ha bisogno di ulteriori definizioni. (Ovviamente io ragionandoci sopra così distruggo il lavoro di dissoluzione dell'ego, ma vabbè ^^)
Brevi video di Filosofia, Psicologia e Religione:
=
https://www.youtube.com/channel/UCmwD_FPN0TDF5yZFnaik-mg
=

Ipazia

Sfido qualsiasi episteme ad emergere in assenza di un cervello senziente. Philo-sophia è l'attività del cervello senziente umano. Magari i marziani sapranno fare di meglio, ma questo passa il convento terrestre. Non c'è episteme senza soggetto senziente, indipendendentemente dalla realtà (e verità connessa) su cui l'episteme si interroga e specula.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Dario

Citazione di: Ipazia il 23 Agosto 2023, 13:21:15 PMSfido qualsiasi episteme ad emergere in assenza di un cervello senziente. Philo-sophia è l'attività del cervello senziente umano. Magari i marziani sapranno fare di meglio, ma questo passa il convento terrestre. Non c'è episteme senza soggetto senziente, indipendendentemente dalla realtà (e verità connessa) su cui l'episteme si interroga e specula.
Si questo è quello che penso, ma si può provare che non esiste una non-filosofia? Intendo in maniera formale. Se qualcuno mi dice "questa non è una filsofia" vorrei poter argomentare e dirgli, no guarda che questa, comunque tu la chiami è una filosofia, per questa, quella e quest'altra ragione.
Brevi video di Filosofia, Psicologia e Religione:
=
https://www.youtube.com/channel/UCmwD_FPN0TDF5yZFnaik-mg
=

Alberto Knox

Citazione di: Dario il 23 Agosto 2023, 13:30:54 PMsi può provare che non esiste una non-filosofia? Intendo in maniera formale. Se qualcuno mi dice "questa non è una filsofia" vorrei poter argomentare e dirgli, no guarda che questa, comunque tu la chiami è una filosofia, per questa, quella e quest'altra ragione.
Basterebbe provare dunque, facciamo che sia io il tuo interlocutore e ti dico; la matematica( equindi l'algebra e la geometria)  non è un opinione e come tale non può essere una filosofia. Vediamo come smonti questa posizione.
Ti aiuto; Se vale il principio di non contraddizione allora dobbiamo davvero assumere che 2+2 faccia quattro ovunque e per chiunque?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

#4
Citazione di: Dario il 23 Agosto 2023, 13:30:54 PMSi questo è quello che penso, ma si può provare che non esiste una non-filosofia? Intendo in maniera formale. Se qualcuno mi dice "questa non è una filsofia" vorrei poter argomentare e dirgli, no guarda che questa, comunque tu la chiami è una filosofia, per questa, quella e quest'altra ragione.

La filosofia è eminentemente metafisica e la metafisica è la ricerca dell'araba fenice denominata: essere. Ciò vale sia in occidente che in oriente. Ogni speculazione su "ciò che è" è ontologia: filosofia naturale (scienza) e filosofia umana (etica, estetica).

Filosofico è ciò che si interroga sui modi e limiti del sapere (epistemologia), e non disdegna di dare una sbirciatina mentale oltre i limiti (metafisica trascendentale).

Saggezza filosofica è non fingere ipotesi spacciandole per verità, ovvero, avere sempre la sensibilità intellettuale del limite, che ci libera dai cattivi assoluti: infinito, eterno, vero.

La non-filosofia è ignoranza, merce assai diffusa nell'universo antropologico.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#5
Citazione di: Dario il 23 Agosto 2023, 12:42:44 PMSupponiamo che esista una serie di insegnamenti, ci vanno anni per comprenderli appieno. Visti da fuori sembrano una filosofia, ma chi ha capito questi insegnamenti dice che sono la Verità e non sono quindi una filosofia. Può esistere quindi una non-filosofia a livello teorico o devo considerare questi insegnamenti una filosofia comunque, anche se chi li ha compresi appieno dice che non è possibile perchè questi insegnamenti vengono prima della filosofia?

Uno spunto di riflessione, in un certo modo la filosofia soddisfa l'ego, quindi ogni ragionamento è di natura egoistica, questi insegnamenti mirano a dissolvere l'ego, quindi dal punto di vista egoico la non-filosofia può esistere. Esiste come quel fondamento senza ego che non ha bisogno di ulteriori definizioni. (Ovviamente io ragionandoci sopra così distruggo il lavoro di dissoluzione dell'ego, ma vabbè ^^)
Forse gli insegnamenti non vengono prima della filosofia, ma dopo, e tendono a distruggere la filosofia.
In sostanza l'operazione filosofica ammette il suo inverso, e viceversa, nel senso che una volta distrutta la filosofia la si può diversamente ricostruire, con una maggior consapevolezza di cosa si sta facendo, consapevolezza acquisita appunto nell'opera di distruzione.
Devi rompere il giocattolo per capire come è fatto, e quando lo rompi spesso ci trovi altro da quello che ti aspettavi.
Quale bambino rompendo un giocattolo non è rimasto deluso dal contenuto, e tanto più lo è quanto  più si immedesima nel giocattolo, legando ad esso le proprie egoistiche aspettative.
Il ricordo del processo di costruzione di una filosofia può essere andato perso, presentandosi come  una serie di apparenti ovvietà, per cui l'impressione è che la filosofia parli di ciò che non occorre dire, e che sia dunque esercizio banale.. Ma l'ovvietà nasce solo dall'abitudine e dalla dimenticanza del processo di costruzione.
Questo processo può essere però richiamato ripercorrendolo al contrario, decostruendo la filosofia e questo mi sembra appunto il compito del Tao, che però è solo metà del percorso ciclico filosofico, e quindi comunque è filosofia, seppur nel suo processo inverso.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Dario

Citazione di: iano il 23 Agosto 2023, 21:02:06 PMForse gli insegnamenti non vengono prima della filosofia, ma dopo, e tendono a distruggere la filosofia.
In sostanza l'operazione filosofica ammette il suo inverso, e viceversa, nel senso che una volta distrutta la filosofia la si può diversamente ricostruire, con una maggior consapevolezza di cosa si sta facendo, consapevolezza acquisita appunto nell'opera di distruzione.
Devi rompere il giocattolo per capire come è fatto, e quando lo rompi spesso ci trovi altro da quello che ti aspettavi.
Quale bambino rompendo un giocattolo non è rimasto deluso dal contenuto, e tanto più lo è quanto  più si immedesima nel giocattolo, legando ad esso le proprie egoistiche aspettative.
Il ricordo del processo di costruzione di una filosofia può essere andato perso, presentandosi come  una serie di apparenti ovvietà, per cui l'impressione è che la filosofia parli di ciò che non occorre dire, e che sia dunque esercizio banale.. Ma l'ovvietà nasce solo dall'abitudine e dalla dimenticanza del processo di costruzione.
Questo processo può essere però richiamato ripercorrendolo al contrario, decostruendo la filosofia e questo mi sembra appunto il compito del Tao, che però è solo metà del percorso ciclico filosofico, e quindi comunque è filosofia, seppur nel suo processo inverso.
Non so se ho capito. Forse può esistere qualcosa che non è una filosofia ma ci si può costruire una filosofia sopra? Per me il Tao è una filosofia a tutti gli effetti mentre tu mi dici che il Tao distrugge la filosofia, riesci ad approfondire?
Brevi video di Filosofia, Psicologia e Religione:
=
https://www.youtube.com/channel/UCmwD_FPN0TDF5yZFnaik-mg
=

iano

#7
Citazione di: Dario il 23 Agosto 2023, 22:54:52 PMNon so se ho capito. Forse può esistere qualcosa che non è una filosofia ma ci si può costruire una filosofia sopra? Per me il Tao è una filosofia a tutti gli effetti mentre tu mi dici che il Tao distrugge la filosofia, riesci ad approfondire?

Anche per me è filosofia, ma in negativo, per cui non tutti la vedono come filosofia, ma come una collezione di insegnamenti sparsi.
Per fare un esempio, i numeri negativi abbiamo fatto fatica ad accettarli, ma adesso sono considerati numeri a tutti gli effetti.
E' quindi una filosofia a tutti gli effetti e non la qualifico come negativa per denigrarla.
Se costruisci una filosofia o la deostruisci stai facendo comunque un percorso filosofico, e uno non è meno importante dell'altro.
Non sono comunque un esperto di  Tao in particolare, e in generale non lo sono di alcuna altra filosofia.

Non costruisci una filosofia su una non filosofia, ma il Tao per come lo vedo nella mia ignoranza ti invita a non dare nulla per scontato e rivedere tutte le tue certezze, e questo processo non potrà che influenzare le tue nuove costruzioni filosofiche, che immancabilmente arriveranno, perchè non siamo noi a decidere di fare filosofia, ma la facciamo in quanto pensiamo.
Chi fà ''propriamente'' filosofia poi, il cosiddetto filosofo, si suppone che usi più consapevolezza degli altri nel farla.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#8
Può esistere una verità tale che non sia una filosofia?

La verità è qualcosa che percepiamo, come il tempo, ma il fatto che li percepiamo non dimostra la loro esistenza, mentre non abbiamo dubbi sull'utilità di queste percezioni, così come non abbiamo dubbi sull'utilità di misurare la temperatura, sebbene sappiamo che la temperatura non esiste.
Non credo che la verità esista, ma capisco che chi ci crede tenterà di raggiungerla per vie dirette o indirette, e io consiglio, a chi volesse tentare, le vie indirette, perchè non mi pare sia possibile farlo per via diretta, che sia quella  logica o più generalmente filosofica.
Se qualcuno trova la strada per giungervi potrà indicarla ad altri, perchè di più non potrà fare non avendo seguito la via razionale.
Ci saranno alla fine diversi individui illuminati, che però non potranno essere certi di condividere la stessa illuminazione, non potendola comunicare.
Se invece si può comunicare è perchè si è seguita la via scientifica.
Questa verità allora sarà una sequenza di simboli, ma non riesco a immaginare come una banale sequenza di simboli possa racchiudere la verità, possa cioè equivalere alla mia percezione, visto che comunque non è indagando la natura di questa percezione che si ricerca, per via diretta o indiretta, la verità.
Mi pare in sostanza contraddittorio cercare quale sia la verità senza prima sapere cosa sia la verità.
Se una verità esiste non è certo una filosofia, e in genere non è una sequenza di simboli.
Avendo smesso da tempo di credere nella verità, cioè a non derivarne l'esistenza dalla mia percezione della verità, mi sembra di essermi tolto un grosso peso di dosso, e in particolare sapere che il mondo possa essere pieno di illuminati mi lascia indifferente, perchè sostanzialmente è un loro fatto privato.
A coloro che gridano al nichilismo rispondo che si vive bene senza cercare la verità, se uno riesce a farsi bastare la sua percezione, sulla quale mi pare poco si indaghi, dando per scontato ingenuamente che essa sia prova della sua esistenza.
Ma quale sarebbe l'utilità di questa percezione, se non c'è un corrispettivo esistente?
E' quella di vivere  a tutti gli effetti in un mondo che pur non essendo reale,  possiamo scambiarlo senza troppi inconvenienti per realtà.
Oggi si parla di mondi virtuali come fossero una novità, ma la novità sta solo nell'aver iniziato a capire che i mondi sono per loro natura costruiti, quindi sempre virtuali, e funzionano da interfaccia con la realtà.
Fino a un certo punto  abbiamo usato solo una di queste interfacce e perciò abbiamo creduto fosse unica,  come una immaginiamo debba essere la realtà in effetti quanto univoca la  verità.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

#9
Intendere la filosofia come sistema è aporetico fin dalle origini del pensiero filosofico. Con Eraclito in occidente, e con le filosofie orientali dell'apparenza ingannevole, si è preso atto fin dall'antichità classica che il divenire scompagina ogni certezza, ogni verità assoluta e che il reale è dialettico (divenire), non statico (essere).

L'impermanenza è la verità filosofica più assoluta che la storia della filosofia ci consegna e al suo interno ci è dato creare permanenze provvisorie in cui la vita e i processi materici della natura possono esistere ed essere "compresi".

Tale esistenza, divenuta autocosciente, non può sfuggire alla tentazione di rendere se stessa eterna, ma deve seguire vie traverse: paradisi, illuminazioni e fama, fissando il divenire in istantanee su cui sia possibile istituire ontologie, il cui merito maggiore è la consapevolezza dei propri limiti e delle proprie verità.

La varietà, durata e riproducibilità dei processi reali permette tale operazione, fecondata da un "eterno ritorno" alle origini del pensiero, per poter pensare ancora diversamente, nell'incessante mutare degli eventi.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Discussioni simili (5)