Prima ridere, poi filosofare ( o viceversa?...)

Aperto da Sariputra, 11 Ottobre 2016, 15:35:15 PM

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Sariputra

Che l'ironia , la risata sagace, il prendersi in giro siano un potente antidoto  alla disperante tristezza della pura filosofia ( e ben sappiamo che quasi tutti i filosofi non brillano certo per senso dell'umorismo...) e ne rappresentino la dimostrazione del preteso limite di spiegare la vita , mi hanno spinto ad avventurarmi in un terreno ignoto , ovviamente per me, giusto per respirare un pò di buon umore in questi giorni che anticipano l'inverno ormai alle porte.
Ci sono molte barzellette a sfondo filosofico, più di quante supponevo e molte , dopo aver fatto ridere...propongono e invitano pure alla riflessione.
Sentite questa:
Un uomo di novant'anni va dal medico e dice:"Dottore, la mia mogliettina diciottenne aspetta un bambino". Il dottore replica:"Lasci che le racconti una storia. Un uomo va a caccia, ma invece del fucile si porta dietro per sbaglio l'ombrello. All'improvviso, viene attaccato da un orso. Imbraccia l'ombrello, spara e lo uccide". L'uomo dice:" Impossibile. Dev'essere stato qualcun altro a sparare all'orso". Il dottore risponde:" E' proprio quello che volevo dire!".
Questa barzelletta dimostra la debolezza della cosiddetta "argomentazione per analogia", a cui ricorrono i sostenitori del Disegno Intelligente, i quali affermano che " se esiste un albero deve esserci per forza un Disegnatore Celeste di alberi".
Oppure questa:
Domanda: Chi è un sadico? Risposta: Uno che è gentile con un masochista.
Questa è attribuita a B.Russell e pone il problema fondamentale della morale, quello della reciprocità: "fai agli altri quello che vorresti gli altri facessero a te" ( la regola aurea).
Se un masochista dovesse seguire la regola aurea dovrebbe fare del male agli altri, quindi un sadico è un masochista che segue la regola aurea: fare cioè quello che vorrebbe fosse fatto a lui. Kant obietterebbe che infliggere del dolore agli altri in nessun modo può essere accettato come regola universale in un mondo vivibile.
G.B.Shaw ha riassunto il tutto con un'uscita geniale: " Non fare agli altri quello che vorresti gli altri facessero a te: potrebbero avere gusti diversi!".
Un'altra:
Un uomo prega Dio: "Signore, vorrei farti una domanda". Il Signore risponde:"Non c'è problema, avanti fammela". "Signore, è vero che per te un milione di anni sono solo un secondo?"."Sì, è vero"."Bene. Allora, che cosa sono per te un milione di dollari?"."Un milione di dollari, per me, sono un penny"."Ah, Signore, allora potrei avere un penny?" "Certo", dice il Signore." Aspetta un secondo"  ;D 
E per finire una più "popolana":
Il professore di filosofia, afflitto, dice al professore di ginnastica:
"Pensa, ogni volta che respiro muore un uomo".
E quello: "Hai provato a fare qualcosa per l'alito?" 
E non può mancare quella un pò triviale ( ma è medioevale, di Poggio Bracciolini, umanista, quindi la passiamo...):
Un tale di Gubbio, che avea nome Giovanni, ed era uomo molto geloso,non sapea trovar certo modo per sapere se sua moglie avesse avuto relazioni con altri. Ed il geloso pensò a una furberia degna di se stesso, e si castrò, con questo scopo, che, se sua moglie si fosse poi incinta, egli sarebbe stato sicuro del suo adulterio.
Buon inverno a tutti i filosofi !
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Apeiron

« Lo sforzo di capire l'universo è tra le pochissime cose che innalzano la vita umana al di sopra del livello di una farsa, conferendole un po' della dignità di una tragedia. » (Steven Weinberg)

A noi la scelta  ::)
"[C]hi non pensa di trovarsi nell'indigenza non può desiderare quello di cui non pensa di aver bisogno" (Diotima - Simposio, Platone)

Jean

Un uomo di novant'anni va dal medico e dice:"Dottore, la mia mogliettina diciottenne aspetta un bambino". Il dottore replica:"Lasci che le racconti una storia. Un uomo va a caccia, ma invece del fucile si porta dietro per sbaglio l'ombrello. All'improvviso, viene attaccato da un orso. Imbraccia l'ombrello, spara e lo uccide". L'uomo dice:" Impossibile. Dev'essere stato qualcun altro a sparare all'orso". Il dottore risponde:" E' proprio quello che volevo dire!".

... e per analogia, mi vuol dire che mia moglie...

Beh, volevo invitarla a considerare la faccenda...

Dottore, l'avevo già considerata... ma mi ha interrotto con la sua storiella...

Ah... nel qual caso mi scusi... cos'altro voleva dirmi?

Che non m'importa chi sia il cacciatore... m'importa di me, per quel che mi resta da vivere...

Mi scusi, non capisco...

Ho vissuto così a lungo (lo auguro anche a lei) da capire che voler andare sempre in profondità, sviscerare i problemi, arrovellarsi con le cause ecc. ... non son più attività che mi interessano... 
 
... punti di vista, priorità... cosa le interessa allora?

... ovvio, se son venuto da lei...

Continuo a non comprendere...

Vorrei sapere se son malato, magari di testa, ad accettare quello che mi succede, dopo essermi sposato... ben lo so, solo per interesse...

Lo dice lei, interesse... ma riguardo a problemi fisici o di "testa" non ne ravviso di particolarmente seri in lei, considerata l'età.

Già, bisogna sempre considerare l'età, vero?

Vero, se lei è contento così è affar suo...

Lei non sarebbe contento di vedere ogni giorno il sorriso di una giovane?

... se lo facesse per calcolo no davvero...

E dica, preferirebbe non saperlo?

No anche in questo caso... è sempre preferibile conoscere la verità.

... lei è sposato, dottore?

Certo... perché?

... presumo che non abbia dubbi...

Si figuri, ancora no, di sicuro!

... neanch'io... infatti so la verità... lei davvero la sa?


  
« Lo sforzo di capire l'universo è tra le pochissime cose che innalzano la vita umana al di sopra del livello di una farsa, conferendole un po' della dignità di una tragedia. » (Steven Weinberg)

A noi la scelta   





Cordialmente

Jean

 

Apeiron

Citazione di: Jean il 11 Ottobre 2016, 20:57:09 PMUn uomo di novant'anni va dal medico e dice:"Dottore, la mia mogliettina diciottenne aspetta un bambino". Il dottore replica:"Lasci che le racconti una storia. Un uomo va a caccia, ma invece del fucile si porta dietro per sbaglio l'ombrello. All'improvviso, viene attaccato da un orso. Imbraccia l'ombrello, spara e lo uccide". L'uomo dice:" Impossibile. Dev'essere stato qualcun altro a sparare all'orso". Il dottore risponde:" E' proprio quello che volevo dire!". ... e per analogia, mi vuol dire che mia moglie... Beh, volevo invitarla a considerare la faccenda... Dottore, l'avevo già considerata... ma mi ha interrotto con la sua storiella... Ah... nel qual caso mi scusi... cos'altro voleva dirmi? Che non m'importa chi sia il cacciatore... m'importa di me, per quel che mi resta da vivere... Mi scusi, non capisco... Ho vissuto così a lungo (lo auguro anche a lei) da capire che voler andare sempre in profondità, sviscerare i problemi, arrovellarsi con le cause ecc. ... non son più attività che mi interessano...   ... punti di vista, priorità... cosa le interessa allora? ... ovvio, se son venuto da lei... Continuo a non comprendere... Vorrei sapere se son malato, magari di testa, ad accettare quello che mi succede, dopo essermi sposato... ben lo so, solo per interesse... Lo dice lei, interesse... ma riguardo a problemi fisici o di "testa" non ne ravviso di particolarmente seri in lei, considerata l'età. Già, bisogna sempre considerare l'età, vero? Vero, se lei è contento così è affar suo... Lei non sarebbe contento di vedere ogni giorno il sorriso di una giovane? ... se lo facesse per calcolo no davvero... E dica, preferirebbe non saperlo? No anche in questo caso... è sempre preferibile conoscere la verità. ... lei è sposato, dottore? Certo... perché? ... presumo che non abbia dubbi... Si figuri, ancora no, di sicuro! ... neanch'io... infatti so la verità... lei davvero la sa? [/i] Cordialmente Jean 

Bella storia, così come era bello il post inziale anche se non l'ho detto. Non li commento perchè ognuno ha la sua prospettiva:) 

D'altronde dire prima "ridere" poi "filosofare" è filosofare  :)  e mi pare che un grande problema sia proprio quello che adesso tutti pensano a "ridere" e poco a "filosofare". Le cose che sono più grandi nell'uomo sono (1) la capacità di riflettere (conoscenza) (2) il provare e fare agire la compassione (etica), cosa che secondo me dipende dalla riflessione. Vorrei arrivare a 90 anni (se mai ci arriverò  ;D )  dopo aver speso una vita in cui ho cercato di dar più valore alle cose che ritengo essere più importanti.

"L'uomo non è che una canna, la più fragile di tutta la natura; ma è una canna pensante. Non occorre che l'universo intero si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d'acqua è sufficiente per ucciderlo. Ma quand'anche l'universo lo schiacciasse, l'uomo sarebbe pur sempre più nobile di chi lo uccide, dal momento che egli sa di morire e il vantaggio che l'universo ha su di lui; l'universo non sa nulla. Tutta la nostra dignità sta dunque nel pensiero. E' in virtù di esso che dobbiamo elevarci, e non nello spazio e nella durata che non sapremmo riempire. Lavoriamo dunque a ben pensare: ecco il principio della morale". (Pascal)
"[C]hi non pensa di trovarsi nell'indigenza non può desiderare quello di cui non pensa di aver bisogno" (Diotima - Simposio, Platone)

Sariputra

JOHA E LA MORTE

Un ragazzo piangeva ed urlava davanti alla bara del padre: "Padre! Ti stanno portando in un posto dove niente copre il pavimento. Non vi è luce, né cibo; né porta, né vicini che aiutino...".
Joha , allarmato dal fatto che la descrizione sembrava calzare a pennello, si rivolse al proprio padre: "Rispettabile Genitore, per Allah, lo stanno portando a casa nostra!".  ;D ;D ;D   
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

acquario69

secondo me può benissimo capitare che vi sia condensata "più" filosofia all'interno di una brevissima battuta (umoristica,ironica,sagace e al limite e per come la vedo io,anche sarcastica...) che in un volume di mille pagine.

inoltre credo che la cosa importante sia comunque la saggezza (filo-sofia) e non vedo perché non ci si debba arrivare anche e per l'appunto attraverso una risata.

capire al volo una battuta ad esempio e' come un flash che all'improvviso ti illumina all'istante su qualcosa che non si avrebbero le parole per spiegarlo..e quante me ne sono capitate quando lavoravo a diretto contatto col pubblico,di tutti i tipi e di tutte le categorie e in una citta come Roma che per tremila anni ne ha proprie viste di tutti i colori.

un altra (personale) parentesi al tema filosofia e umorismo risale anche ai ricordi di una rivista di fumetti che usci negli anni 80-90 a mio avviso strepitosa dal nome totem comics,con il suggestivo sottotitolo "perché tanto odio?"

eh gia..perche tanto odio ?!?

totem comic 

Jean

JOHA E LA MORTE

Un ragazzo piangeva ed urlava davanti alla bara del padre: "Padre! Ti stanno portando in un posto dove niente copre il pavimento. Non vi è luce, né cibo; né porta, né vicini che aiutino...".
Joha , allarmato dal fatto che la descrizione sembrava calzare a pennello, si rivolse al proprio padre: "Rispettabile Genitore, per Allah, lo stanno portando a casa nostra!".  
    
 
 
 Era una casa molto carina 
Senza soffitto senza cucina 
Non si poteva entrarci dentro 
Perchè non c'era il pavimento 
Non si poteva andare a letto 
in quella casa non c'era il tetto 
Non si poteva fare la pipì 
Perchè non c'era vasino lì

Ma era bella, bella davvero 
In via dei matti numero zero 
Ma era bella, bella davvero 
In via dei matti numero zero 

 
https://www.youtube.com/watch?v=GF-OVrnw_co
 

Sariputra

#7
Un certo saggio aveva acquistato fama di esser diventato irrazionale nella presentazione di fatti ed argomenti.
Fu deciso di metterlo alla prova affinchè le autorità del suo paese potessero pronunciarsi stabilendo se egli rappresentasse un pericolo per l'ordine pubblico.
Il giorno della prova egli passò solennemente cavalcando un asinello, con la testa rivolta dalla parte della coda dell'animale.
Quando giunse l'ora di difendersi disse ai giudici: "Quando mi vedeste poco fa da che parte ero rivolto?". "Dalla parte sbagliata", risposero i giudici.
"Voi illustrate il punto", rispose, "perché Io, da un punto di vista, ero volto dalla parte giusta. Era l'asino che era girato dalla parte sbagliata".... ;D ;D ;D

Adesso da un altro punto di vista:

Uno sciocco inveiva contro un asinello che non gli dava alcuna retta.
Uno più saggio di lui, che lo osservava, gli disse: "Idiota! L'asinello non imparerà mai il tuo linguaggio: meglio che tu te ne stia in silenzio e cerchi invece di apprendere la lingua che parla l'asino".  ;D ;D
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.


Sariputra

#9
Schopenhauer entra in gelateria:
"Desidera? " chiede il gelataio.
Schopenhauer: "No".
Esce

Nietzsche entra in gelateria.
Nietzsche entra in gelateria.
Nietzsche entra in gelateria.
Ad libitum.

Leopardi entra in gelateria.
Commesso: "Buongiorno, desidera?"
Leopardi ordina. Il commesso lo serve. Leopardi fissa il gelato.
Leopardi :"Non sarà mai buono come pensavo".
Esce sconsolato.

:)  :)  ::)
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Jean

Il gelataio (del Krshna bar) al termine del giorno fa (tristemente) i conti... un cliente entrò e dopo aver dato un'occhiata alle vaschette disse di non desiderare un gelato... beh, poteva almeno prendere un caffè, accidenti...

Ne entrò un altro e una volta servito, senza manco assaggiarlo, bofonchia sulla bontà del gelato... che tipo, era così sconsolato che non gli parve il caso di fargli pagar nulla...


Certo che se i (pochi...) clienti son tutti così... un pensiero apparso nella sua mente tuttavia  mitiga lo sconforto del gelataio... una cosa buona non ci piace quando non ne siamo all'altezza... chissà se qualcuno l'aveva già pensato prima di lui... poi si accorge che la vaschetta del gelato ai fichi si sta misteriosamente svuotando...

sgiombo

Però pare che Leopardi, diabetico, sia morto per una abbuffata di gelato (personalmente, oltre che sommo poeta, lo ritengo anche filosofo migliore degli altri due e buongustaio; oddio, averlo per amico forse non avrebbe troppo rallegrato la compagnia...).

Sariputra

#12
Sant'Agostino entra dal gelataio.
Commesso: "Buongiorno. Desidera?"
Sant'Agostino: "Dunque, vorrei una vaschetta di gelato da un chilo, grazie. Solo cioccolato."
Il commesso lo serve. Sant'Agostino si siede e comincia a mangiare avidamente. Finita la vaschetta, si getta in terra, in preda a crampi allo stomaco e fitte alla testa.
Sant'Agostino: "Oddio! Oddio, come mi pento di aver mangiato tutto quel gelato!"
Improvvisamente i dolori cessano. Sant'Agostino ringrazia ed esce.  ;D  ;D  ;D


Plotino e Pitagora entrano dal gelataio.
Commesso: "Buongiorno. Desiderano?"
Entrambi, in coro: "Una vaschetta da un chilo di gelato. Per una festa."
Commesso: "Quanti gusti vi metto?"
Plotino: "Uno". Pitagora: "Dieci"
I due si fissano per un istante, e poi litigano uscendo dalla gelateria. :) :) 
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Jean

Gelato zen


Sari entra dal gelataio...


"Strano, non c'è il solito commesso...  mmh... che tipo strano, con quel vestito che par un saio ed i capelli rasi... mi ricorda qualcuno... vediamo se ha il senso dell'umorismo...

... Garçon!  

Oui, monsieur...

Il gelato di Leopardi, grazie...

Il commesso con la paletta prende un gusto da una vaschetta, lo depone su una coppetta mostrandolo per qualche secondo a Sari e poi risvuota il contenuto nella vaschetta del frigo. 
Cambia gusto e... stessa scena... terminati i gusti singoli riparte con due, poi con tre...
Sari, dapprima divertito e poi perplesso lo osserva per una buona mezz'ora... alla fine decide di por fine al gioco, se è un gioco.

Garçon..!  Basta così, grazie... e arrivederci, anche se dubito di tornare...

Il cliente ha sempre ragione... purchè paghi...

Pagar cosa, scusi?

O bella, tutti i gelati che ha preso...

Io non ho preso un bel nulla...

Non ha preso l'intero, ma una parte sì...

Una parte immaginaria... ha un prezzo anche quella?

Mi permetto di farle osservare che non era del tutto immaginaria come dice... per compiacerla durante una mezz'ora ho spatolato gusti e riempito coppette... 
 
Sì, che poi ha svuotato..!

Infatti, m'avesse chiesto il gelato del Santo (Agostino) glielo avrei di certo servito...

E perché non mi ha servito quello di Leopardi?

Perché lei non mi ha indicato qual era... così, con metodo scientifico, mi son dato pena di tentar tutte le possibili – infinite – combinazioni di gusti e quantità...

... veramente pensavo capisse che scherzavo e poi, non mi ha lasciato il tempo di dir nulla, dopo un paio di secondi svuotava le coppette!

Se lei ama scherzare io preferisco far sul serio... comunque il tempo l'ha trovato alfine per dir basta, no?

Senta, non ne facciamo una questione filosofica, era uno scherzo innocente... qual è il prezzo, mi dica...

Oh, semplice, venga qui, al posto mio...

Beh, mi par ragionevole...

Ecco, adesso son io da questa parte, tocca a me comandare...

... scusi la curiosità... perché si porta appeso alla cintola quel nodoso bastone?

... per pagar il gelato se non mi vien servito... 

Sariputra

#14
Jean entra dal gelataio.
Commesso: "Buongiorno. Desidera?"
Jean: "Mah, guavdi, avevo un appuntamento con Savi, qui davanti, due ove fa. L'ha mica visto?

N.B. Notare l'accento francese del filosofo Jean, con l'"r" moscia...

Justify si legge: Giustificami Jean , giustificami, giustificami ti prego... ;D ;D ;D ;D ;D    
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

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