Perché nella specie umana il legame genitoriale si prolunga così tanto?

Aperto da Socrate78, 22 Maggio 2019, 12:04:40 PM

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Socrate78

Come mai nella specie umana il legame di attaccamento tra genitore/figlio si prolunga così tanto? A mio avviso è troppo. Negli animali normalmente dopo la fase di accudimento il genitore lascia completamente libero il figlio di sperimentare la vita, di apprendere liberamente, mentre nell'uomo spesso questo legame diventa oppressivo, impedisce tante volte alla persona di maturare tenendola legata al nido famigliare, genera anche in alcuni casi patologie a livello mentale (complessi edipici, ecc.). Un poeta inglese diceva pressappoco così: "Scappa via prima che puoi dalla famiglia "Get out as early as you can" e  tu stesso non avere figli" "Dont'have any child yourself", proprio per evitare i rischi di un attaccamento eccessivo e potenzialmente malsano.  Sarebbe auspicabile per me che ci fosse un'evoluzione della stessa specie umana che veda un minore attaccamento del figlio al genitore, anche perché tanto più ci si lega emotivamente alla famiglia d'origine tanto più si soffrirà quando i genitori moriranno, quindi tanto vale considerare proprio questo legame come il meno importante in assoluto. Sarebbe bellissimo anzi nascere già adulti e formati, senza dipendere sin dall'inizio da nessuno. Ci avete mai riflettuto?

viator

Salve Socrate78. Sinceramente non riesco a capire se tu poni certe questioni per generare (volumetricamente) nuove discussioni oppure perchè sinceramente vorresti veder chiariti i quesiti che poni.
A livello di discussione, mi auguro che questa raggiunga le migliaia e decine di migliaia di interventi.
A livello di quesito, mi pare che tu non voglia dedicarti ad autonoma riflessione ma preferisca che lo facciano altri.
La risposta al quesito secondo me fa parte della stucchevole ovvietà. Ma non chiederla a me perchè te la darei in modi da farti "venire i nervi". Ci penserà certo qualcun altro.

Una unica osservazione a proposito di : "Sarebbe bellissimo anzi nascere già adulti e formati, senza dipendere sin dall'inizio da nessuno. Ci avete mai riflettuto?".

Ma formati da chi ? E poi il non aver mai dovuto sperimentare la dipendenza da qualcuno impedirebbe lo sviluppo di ogni genere di sentimento non egoistico. Praticamente diverremmo tutti quanti dei Viatorini come me. Che Dio (o qualcun altro) ce ne scampi !! Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

iano

 Nelle specie animali sono distribuiti diversi gradi di precocità , e presumibilmente solo quando questo grado si dimostra vantaggioso alle circostanze la specie sopravvive.
Non credo quindi che ci siano gradi giusti o sbagliati in assoluto e a ogni grado è sempre relativo un mix di svantaggi e vantaggi.
Quindi , a cercarli , di svantaggi se ne possono trovare sempre e per ogni specie.
Se la specie sopravvive però è perché i vantaggi pesano di più.
Quindi anche quelli vanno cercati per par condicio.😁
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Gran parte delle cure parentali umane è, a differenza degli altri animali, di tipo culturale. Non per sfizio, ma perchè l'arma che garantisce sopravvivenza agli umani è la cultura. In altre epoche fino a pochi decenni fa, e da qualche parte nel mondo anche oggi, bambini che da noi frequentano le elementari sono impiegati in attività lavorative. Non credo sia il modo migliore per valorizzare la specificità antropologica. Il mancato rispetto dei tempi dell'età evolutiva è un crimine contro l'umanità.
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pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Socrate78 il 22 Maggio 2019, 12:04:40 PM
Come mai nella specie umana il legame di attaccamento tra genitore/figlio si prolunga così tanto? A mio avviso è troppo. Negli animali normalmente dopo la fase di accudimento il genitore lascia completamente libero il figlio di sperimentare la vita, di apprendere liberamente, mentre nell'uomo spesso questo legame diventa oppressivo, impedisce tante volte alla persona di maturare tenendola legata al nido famigliare, genera anche in alcuni casi patologie a livello mentale (complessi edipici, ecc.). Un poeta inglese diceva pressappoco così: "Scappa via prima che puoi dalla famiglia "Get out as early as you can" e  tu stesso non avere figli" "Dont'have any child yourself", proprio per evitare i rischi di un attaccamento eccessivo e potenzialmente malsano.  Sarebbe auspicabile per me che ci fosse un'evoluzione della stessa specie umana che veda un minore attaccamento del figlio al genitore, anche perché tanto più ci si lega emotivamente alla famiglia d'origine tanto più si soffrirà quando i genitori moriranno, quindi tanto vale considerare proprio questo legame come il meno importante in assoluto. Sarebbe bellissimo anzi nascere già adulti e formati, senza dipendere sin dall'inizio da nessuno. Ci avete mai riflettuto?

No Socrate, quello che scrivi non lo condivido. La vita è esperienza di vita, si viene al mondo con la possibilità di imparare, ed imparando si cresce, questo vale sia per il singolo, sia per tutta la comunità umana che accresce la sua conoscenza, generazione dopo generazione. In quest'ultimo caso il forte legame genitore-figlio è necessario, è necessario quell'amore che lega, anche se quell'amore produce sofferenza quando si perde.
Il tuo ragionamento somiglia a quello di chi dice: "Se la vita è sofferenza, allora che senso ha vivere, meglio la morte." Si tratta di un ragionamento errato nei presupposti, la sofferenza, o perdita dell'amore è definita come differenza rispetto a un tempo preesistente nel quale c'era felicità, o amore, per cui la vita è sia felicità, sia sofferenza, e in questo la sofferenza ha una funzione di protezione, serve a non farci fare azioni sbagliate.
La morte invece, anche quella morte dello spirito che si realizza con la negazione di ogni legame affettivo, è la negazione di tutto.
Un saluto.

InVerno

Citazione di: Socrate78 il 22 Maggio 2019, 12:04:40 PMSarebbe auspicabile per me che ci fosse un'evoluzione della stessa specie umana che veda un minore attaccamento del figlio al genitore, anche perché tanto più ci si lega emotivamente alla famiglia d'origine tanto più si soffrirà quando i genitori moriranno, quindi tanto vale considerare proprio questo legame come il meno importante in assoluto.
A parte il fatto evidente che tutti moriranno, genitori, fidanzate, amici, cani.. e questo non rende i rapporti con essi meno importanti.. La famiglia rimane l'albero da cui sei caduto, e benchè alcuni si sforzino tanto di apparire come se fossero rotolati molto lontano.. quando vanno dallo psicologo si ricordano che tanto lontano non sono rotolati. Puoi prendere quanti aerei vuoi, il rapporto con i tuoi genitori ti perseguiterà tutta la vita nel bene e nel male, e la differenza tra il vederlo come un fantasma del passato o una realtà del presente, sta solo nella tua abilità di interpretarlo e risolverlo.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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