Perchè il materialismo basta

Aperto da SamuelSilver, 15 Settembre 2018, 19:04:40 PM

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Carlo Pierini

Citazione di: Phil il 22 Settembre 2018, 00:19:27 AM
Citazione di: Carlo Pierini il 21 Settembre 2018, 22:58:51 PM
PHIL
Ribadisco che simpatizzo molto per il monismo materialista (ma non posso escludere che ci sia qualcosa di immateriale: per ora, è infalsificabile!),

CARLO
Spero che tu ricordi che anche la tesi monista è infalsificabile.  :)
PHIL
Quel "per ora" fa tutta la differenza: per ora, l'immaterialismo è infalsificabile e il monismo materialista è infalsificato (ma resta in teoria falsificabile),

CARLO
Affinché il monismo sia da considerare falsificabile (e quindi scientifico) si deve poter immaginare almeno un esperimento che, qualora la teoria sia errata, ne possa dimostrare integralmente l'erroneità. Tu sei in grado di immaginare un simile esperimento?
La risposta è "no" a-priori, perché, trattandosi di una teoria che deve comprendere in sé dei contenuti non oggettivabili quantitativamente (pensieri, fantasie, sogni, ideali, ecc.), non può essere considerata scientifica (è scientifica solo a metà, la metà neurobiologica).

Carlo Pierini

#136
Citazione di: sgiombo il 21 Settembre 2018, 23:51:19 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 21 Settembre 2018, 23:14:29 PM
CARLO
Io ti ho dato una definizione sintetica di cosa intendo per noumeno. Tu puoi fare altrettanto?


CitazioneMa tu puoi una buona volta smettere di fingere di non aver letto ciò che ho scritto un' infinità di volte?
Oppure, se sei sincero, leggerlo una buona volta, anzichè chiedermi di scriverlo per la -ad occhio e  croce- trecentesima volta?

CARLO
Te ne propongo una di Hegel (ammiratore di Kant); dimmi se ti aggrada:

<<La cosa in sé (e sotto la parola cosa è compreso anche lo spirito, Dio) esprime l'oggetto in quanto si astrae da tutto ciò che esso è per la coscienza, da ogni determinazione del sentimento come da ogni pensiero determinato. È facile vedere che cosa resti, — il pienamente astratto, l'interamente vuoto, determinato solo come un di là, il negativo della rappresentazione, del sentimento, del pensiero determinato, ecc.. Ma è anche ovvia l'osservazione che questo caput mortuum stesso è soltanto il prodotto del pensiero; del pensiero, appunto, che si è spinto fino alla pura astrazione, del vuoto io, che fa suo oggetto questa vuota identità di se stesso. La determinazione negativa, che questa astratta identità ottiene come oggetto, è anche essa registrata tra le categorie kantiane, ed è egualmente qualcosa di ben noto, come quella vuota identità. — Perciò si deve soltanto meravigliarsi di aver letto così spesso che non si sa che cosa sia la cosa in sé; laddove non v'è niente di più facile a sapere che questo>>.
(HEGEL - Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio)


Per il resto dei tuoi post, ...giochi in una difesa rigida e serrata, eviti i confronti con i casi di "vita vissuta", dài risposte sibilline esponendo il meno possibile le tue idee... insomma non trovo molto interessante il confronto. Ma questa questione del noumeno mi sembra talmente sfacciata - da parte di Kant, naturalmente - che qualche altro post posso dedicarglielo. Sempre che interessi anche a te.

sgiombo

Citazione di: Phil il 22 Settembre 2018, 00:15:51 AM
@sgiombo

Prendo mestamente atto dell'incapacità (in parte sicuramente anche mia) di comprenderci chiaramente; mi soffermo solo su questo spunto interessante:
Citazione di: sgiombo il 21 Settembre 2018, 23:12:43 PM
Il pensiero é un caso particolare della mente esattamente allo stesso modo in cui il legno della sedia su cui siedi é un caso particolare della materia: se per assurdo (ammesso e non concesso) la realtà del pensiero non dimostrasse la realtà della mente, allora, esattamente nello stesso identico modo la realtà del legno della sedia su cui siedi non dimostrerebbe la realtà della materia.
[...]
Come dire: nego che esista la materia: esiste il ferro, il legno, la plastica, la pietra, ecc. e tutte queste cose seppur forse correlate, non necessitano, fino a prova contraria, di un "contenitore concettuale" unico, infatti ognuna può essere identificata e analizzata autonomamente; dunque la tesi "nego che esista la materia" non viene falsificata da fatti e osservazioni, non contraddicendo la realtà).
Il discorso filerebbe anche... se non fosse che la materia, in quanto tale, ha proprietà (composizione atomica, peso, dimensioni, proprietà organolettiche, etc.) le cui differenti "declinazioni" portano alle diversità dei materiali in cui possiamo classificarla. La classificazione ha quindi una sua coerenza evidente, verificabile e intersoggettiva che riporta direttamente alle qualità generali del "contenitore unico" (la materia, in questo caso).
Possiamo dire lo stesso, con ugual solidità epistemologica, della "mente" (contenitore unico) e di tutto l'elenco che hai fatto (pensieri, ragionamenti, sentimenti, desideri, soddisfazioni, insoddisfazioni, ricordi, immaginazioni, ecc.)?
CitazioneCerto che sì!

E' tutto ciò che é avvertito alla coscienza (sentito, esattamente come la materia) e non é misurabile direttamente né indirettamente (come lo sono le "qualità secondarie della materia: diverse lunghezze d' onda della luce dei diversi colori).
Lo possiamo classificare in ricordi, immaginazioni, ipotesi, predicati, aspirazioni, desideri, ecc.


Comunque classificabilità (più o meno "organica") =/= realtà e anche =/= certezza della realtà (di qualcosa).

e

Intersoggettività =/= realtà e anche =/= certezza della realtà (di qualcosa)

O credi forse che una discarica sia meno reale o meno certamente reale di un ordinata e ben "classificata" collezione di insetti, francobolli o monete? (Prova a dirlo a quelli che ce l' hanno sotto casa!).
Oppure che il desiderio sessuale che provi vedendo Monica Bellucci (lo so, sono vecchio e non riesco a farmi piacere Belen Rodrguez o altre oggi più a là page; mi sono anzi sforzato per non citare ad esempio l' insuperabile sebbene ormai addirittura da tempo defunta Liz Taylor!) che ti si concede sia un po' meno certamente reale che Monica Bellucci?


P.s.
Giusto per non farci mancare un'autocitazione:
Citazione di: Phil il 19 Settembre 2018, 13:26:52 PM
Lo stesso è accaduto, nella storia, alla materia, al punto che oggi, quando parliamo di materia, sappiamo che è una generalizzazione molto imprecisa e vaga, ma nondimeno si riferisce a qualcosa che c'è; con la mente siamo un passo indietro: prima bisogna verificare che ci sia, poi man mano che l'analisi e le conoscenze in merito avanzano, potremmo anche continuare ad usare il termine generico (cosa che stiamo già facendo ora, avendo però saltato il primo, cruciale, passo).

CitazioneIo trovo la conoscenza della materia odierna (non della mente che non é misurabile; ma non per questo é meno reale o meno cetamente reale!) abbastanza precisa (e vera).
Certamente molto di più di quella della materia come era intesa al tempo dell' alchimia.



Ancora con questa pretesa negazione dell' evidenza empirica la più immediata e indubitabile dei fatti ? ! ? ! ? !

Cioé che l' esistenza della mente é almeno altrettanto verificata di quella della materia, se non di più ? ! ? ! ? !

Guarda che non é che a forza di ripetere e ripetere una falsità questa a un cero punto diventa verità ! ! !
Non "funziona così".

sgiombo

#138
Citazione di: Phil il 22 Settembre 2018, 00:32:56 AMErrore (vedi l' intervento successivo)

sgiombo

#139
Citazione di: Phil il 22 Settembre 2018, 00:32:56 AM
La definizione di monista materialista mi calza a pennello, ne ho declamato più volte la mia affinità e non ne sono affatto allergico  :)

Sempre a proposito di coerenza logica, lo stesso Phil che qui (# 133 di questa discussione) fa questa perentoria affermazione, ribadita con parole leggermente diverse ben tre volte in una sola riga (!), solo ieri, nell' intervento # 108, proclamava:

"Per pilastro della "filosofia della mente" intendevo, non il monismo materialistico (da cui non riesci proprio a separami, nonostante la marea di autocitazioni che me ne differenziano)" [evidenziazione in grassetto mia, N.d.R.].

e "Accetto serenamente, con buona pace di tutto quanto ho scritto e autocitato finora, che la mia proposta sia travisata in mero monismo materialista" [evidenziazione in grassetto mie, N.d.R.].

Inoltre nella riposta a Sari immediatamente qui sotto respinge ripetutamente "la solita etichetta" che indebitamente gli attribuiremmo, e che a me pare con tutta evidenza (salvo diversa spiegazione da parte sua) sia proprio quella di "monista materialista" che "gli calza a pennello, ne ha declamato più volte la sua affinità e non ne é affatto allergico".

E inoltre afferma:
<<la mia attesa non è né monisticamente materialista, né messianica, ma pazientemente "in bianco">>, che non mi sembra affatto monismo materialistico, ma casomai agnosticismo.

Phil

Citazione di: Sariputra il 22 Settembre 2018, 01:34:52 AM
In questo caso mi sembra che il problema non sia l'aspettare (che cosa? Sempre la risposta "scientifica" presumo tu intenda? Quindi già orienti la ricerca e accetti solo una risposta che sia scientifica riduzionista a cui sola conferisci il valore di possibile risposta..) ma il confrontarsi di  visioni filosofiche diverse sulla realtà. [...] La riposta non sappiamo se ci sarà, e in che modo, di che tipo, ecc.
Concordo con l'ultima frase, ma non con le precedenti che (ingannate dalla solita etichetta) prevedono che io accetti una risposta solo scientifica... certo, sostengo che, da umani razionali, possiamo fare attivamente ricerca scientifica (che ci ha già fornito alcune risposte interessanti) e non mi stupirebbe se un giorno avesse qualcosa da dire in merito. Ricerche di altro tipo possono dare risposte? Ben vengano (pur non avendo in mente quali possano essere), ribadisco di non essere "anti" e una valida concorrenza in questi casi aiuta. L'importante secondo me è, nell'attesa, che ci sia una ricerca su più percorsi (e uno di questi, a mio modesto parere, poteva essere anche quello che non usa il concetto di "mente"... se a qualcuno suona una scempiaggine, pazienza! :) ).

Intendiamoci: con buona pace della suddetta etichetta (ma se ne esiste una più pertinente la prenoto come mia!) non ritengo affatto impossibile (solo meno probabile) una rivelazione di una divinità o di altre entità che per ora ci sfuggono, e non lo dico sarcasticamente; la mia attesa non è né monisticamente materialista, né messianica, ma pazientemente "in bianco"... proprio perché non ho preconcetti (e non vedo indizi per averne) su quale sia la risposta (che poi mi sbilanci personalmente con differenti gradi di probabilità fra le soluzioni possibili, non significa volerne accettarne a priori solo una!).

Citazione di: Sariputra il 22 Settembre 2018, 01:34:52 AM
Allo stesso modo, caro Phil, capita che quando scrivo io compromettano ciò che scrivo secondo pregiudizi del genere: la spiritualità è solo una favola,o sarcasmi vari attribuendomi pregiudizi che non mi appartengono affatto...
In quanto "relativista monista materialista possibilista spiritualista etc." ;D , hai tutta la mia comprensione e solidarietà  :)

Citazione di: Sariputra il 22 Settembre 2018, 01:34:52 AM
Ma non è pregiudizio in questo caso! Sei tu stesso che hai abdicato al cercare risposta nella filosofia e ti affidi alla scienza empirica. E di cosa si occupa la scienza empirica ?
La filosofia, correggimi se sbaglio, non può verificare cosa (e se) sia "la mente", può usarla come concetto, può teorizzarla (come ha teorizzato di tutto in passato), può indicarci un metodo per studiarla (scetticismo metodologico? ;) ), ma per verificarne la realtà la filosofia può solo vestirsi da epistemologia e dare una mano alla scienza. Riconoscere che la filosofia (teoretica, etc.) sia incapace di verificare la realtà meglio della scienza, mi sembra un dato di fatto; per quanto riguarda invece l'epistemologia, senza il braccio operativo della scienza (e della tecnica) credo resti piuttosto monca.

Phil

#141
@Sgiombo

Ci riprovo: la sospensione precauzionale del concetto di "mente" (la mia umile proposta di ricerca) non ha niente a che fare con il monismo materialista: interpretare la suddetta proposta alla luce di tale etichetta, crea infatti tutti i fraintendimenti che ne sono seguiti: credere erroneamente che il risultato della ricerca debba essere secondo me solo materia, etc.


Nel dettaglio:
Citazione di: Phil il 22 Settembre 2018, 00:32:56 AM
La definizione di monista materialista mi calza a pennello, ne ho declamato più volte la mia affinità e non ne sono affatto allergico  :)
Affinità confermata... eppure, che ci sia anche dell'altro? (v. messaggi a Sariputra).

"Per pilastro della "filosofia della mente" intendevo, non il monismo materialistico (da cui non riesci proprio a separami, nonostante la marea di autocitazioni che me ne differenziano)" [evidenziazione in grassetto mia, N.d.R.].
Il mio differenziarmene è in quelle citazioni (e nei suddetti post con sariputra).
N.b. Affinità =/= identificazione 100% (tuttavia, se continuate a insistere ancora un po', vi asseconderò, dandovi ragione  ;D )

e "Accetto serenamente, con buona pace di tutto quanto ho scritto e autocitato finora, che la mia proposta sia travisata in mero monismo materialista" [evidenziazione in grassetto mie, N.d.R.].
[/quote]
La mia proposta non era monistica materialistica, ma scetticismo metodologico.


[Aggiornamento]
Citazione di: sgiombo il 22 Settembre 2018, 11:38:22 AM
E inoltre afferma:
<<la mia attesa non è né monisticamente materialista, né messianica, ma pazientemente "in bianco">>, che non mi sembra affatto monismo materialistico, ma casomai agnosticismo.
Allora aggiungiamo anche "agnosticismo" alla lista delle etichette: "relativista monista materialista agnostico..."; l'importante è leggere quello che scrivo usando l'etichetta giusta (eppure, quanto sarebbe funzionale e facile leggere semplicemente il senso di quello che scrivo?  :) )

sgiombo

Citazione di: Phil il 22 Settembre 2018, 11:47:01 AM

La filosofia, correggimi se sbaglio, non può verificare cosa (e se) sia "la mente", può usarla come concetto, può teorizzarla (come ha teorizzato di tutto in passato), può indicarci un metodo per studiarla (scetticismo metodologico? ;) ), ma per verificarne la realtà la filosofia può solo vestirsi da epistemologia e dare una mano alla scienza. Riconoscere che la filosofia (teoretica, etc.) sia incapace di verificare la realtà meglio della scienza, mi sembra un dato di fatto; per quanto riguarda invece l'epistemologia, senza il braccio operativo della scienza (e della tecnica) credo resti piuttosto monca.

Non so l' ottimo Sari, ma personalmente io ti correggo: 

La filosofia può studiare la mente (che non si dimostra ma si constata esattamente come la materia) in quanto ontologia e non in quanto epistemologia (e non affatto "dando una mano alla scienza").

La scienza sarà casomai in rado di  verificare la realtà materiale meglio della scienza, e non la realtà in toto, che comprende anche la mente (a meno che la mente, alla faccia della ripetutamente proclamata sospensione del giudizio in proposito, dell' appena sopra ribadito "scetticismo metodologico", non esista di sicuro, che di sicuro la realtà in toto sia materiale (come a tratti affermi: "La definizione di monista materialista mi calza a pennello, ne ho declamato più volte la mia affinità e non ne sono affatto allergico   "), mentre molto coerentemente a tratti lo neghi.

Phil

Citazione di: Carlo Pierini il 22 Settembre 2018, 02:52:23 AM
Affinché il monismo sia da considerare falsificabile (e quindi scientifico) si deve poter immaginare almeno un esperimento che, qualora la teoria sia errata, ne possa dimostrare integralmente l'erroneità. Tu sei in grado di immaginare un simile esperimento?
In teoria si, basterebbe verificare un'apparizione di tipo mistico (si vede l'immateriale) o anche un semplice fantasma o ogni altro evento in cui qualcosa di non materiale si manifesta, scardinando la nostra idea di "percezione del materiale".

Phil

Citazione di: sgiombo il 22 Settembre 2018, 12:06:37 PM
la realtà in toto sia materiale (come a tratti affermi: "[/size]La definizione di monista materialista mi calza a pennello, ne ho declamato più volte la mia affinità e non ne sono affatto allergico "), mentre molto coerentemente a tratti lo neghi.
Mi sa che ci siamo "accavallati" scrivendo e forse hai saltato un post
Citazione di: Phil il 22 Settembre 2018, 12:00:23 PM
Affinità confermata... eppure, che ci sia anche dell'altro? (v. messaggi a Sariputra).
[...]
N.b. Affinità =/= identificazione 100% (tuttavia, se continuate a insistere ancora un po', vi asseconderò, dandovi ragione  ;D )
[...]
Allora aggiungiamo anche "agnosticismo" alla lista delle etichette: "relativista monista materialista agnostico..."; l'importante è leggere quello che scrivo usando l'etichetta giusta (eppure, quanto sarebbe funzionale e facile leggere semplicemente il senso di quello che scrivo?  :) )

sgiombo

Citazione di: Phil il 22 Settembre 2018, 12:00:23 PM
@Sgiombo

Ci riprovo: la sospensione precauzionale del concetto di "mente" (la mia umile proposta di ricerca) non ha niente a che fare con il monismo materialista: interpretare la suddetta proposta alla luce di tale etichetta, crea infatti tutti i fraintendimenti che ne sono seguiti: credere erroneamente che il risultato della ricerca debba essere secondo me solo materia, etc.

Citazione"monismo materialistico" non significa affatto <<sospensione precauzionale del concetto di "mente">> bensì affermazione certa, non dubbia della realtà della sola materia == negazione certa, non dubbia della realtà della mente (che sarebbe invece "agnosticismo").

.


Nel dettaglio:
Citazione di: Phil il 22 Settembre 2018, 00:32:56 AM
La definizione di monista materialista mi calza a pennello, ne ho declamato più volte la mia affinità e non ne sono affatto allergico  :)
Affinità confermata... eppure, che ci sia anche dell'altro? (v. messaggi a Sariputra).
CitazioneSì, qualcos' altro di platealmente contraddittorio con tale affinità!




"Per pilastro della "filosofia della mente" intendevo, non il monismo materialistico (da cui non riesci proprio a separami, nonostante la marea di autocitazioni che me ne differenziano)" [evidenziazione in grassetto mia, N.d.R.].
Il mio differenziarmene è in quelle citazioni (e nei suddetti post con sariputra).
N.b. Affinità =/= identificazione 100% (tuttavia, se continuate a insistere ancora un po', vi asseconderò, dandovi ragione  ;D )
CitazioneMa differenza =/= identità:

Se sei qualcosa di differente da un monista materialista, allora non sei monista materialista (anche se autoconraddittoriamente lo proclami un giorno sì e uno no: quello in cui te ne differenzi).



e "Accetto serenamente, con buona pace di tutto quanto ho scritto e autocitato finora, che la mia proposta sia travisata in mero monismo materialista" [evidenziazione in grassetto mie, N.d.R.].
La mia proposta non era monistica materialistica, ma scetticismo metodologico.
CitazioneQuesto i giorni pari.
Mentre nei giorni dispari "La definizione di monista materialista ti calza a pennello, ne hai declamato più volte la tua affinità e non ne sei affatto allergico  "




[Aggiornamento]
Citazione di: sgiombo il 22 Settembre 2018, 11:38:22 AM
E inoltre afferma:
<<la mia attesa non è né monisticamente materialista, né messianica, ma pazientemente "in bianco">>, che non mi sembra affatto monismo materialistico, ma casomai agnosticismo.
Allora aggiungiamo anche "agnosticismo" alla lista delle etichette: "relativista monista materialista agnostico..."; l'importante è leggere quello che scrivo usando l'etichetta giusta (eppure, quanto sarebbe funzionale e facile leggere semplicemente il senso di quello che scrivo?  :) )
[/quote]
CitazioneSono etichette che ti cuci addosso tu stesso, anche se autocontraddittoriamente. 
(o secondo te proclamare che <<la mia attesa non è né monisticamente materialista, né messianica, ma pazientemente "in bianco">> non é agnosticismo ma invece monismo materialistico?

sgiombo

Citazione di: Phil il 22 Settembre 2018, 12:13:26 PM
Citazione di: sgiombo il 22 Settembre 2018, 12:06:37 PM
la realtà in toto sia materiale (come a tratti affermi: "[/size]La definizione di monista materialista mi calza a pennello, ne ho declamato più volte la mia affinità e non ne sono affatto allergico "), mentre molto coerentemente a tratti lo neghi.
Mi sa che ci siamo "accavallati" scrivendo e forse hai saltato un post
Citazione di: Phil il 22 Settembre 2018, 12:00:23 PM
Affinità confermata... eppure, che ci sia anche dell'altro? (v. messaggi a Sariputra).
[...]
N.b. Affinità =/= identificazione 100% (tuttavia, se continuate a insistere ancora un po', vi asseconderò, dandovi ragione  ;D )
[...]
Allora aggiungiamo anche "agnosticismo" alla lista delle etichette: "relativista monista materialista agnostico..."; l'importante è leggere quello che scrivo usando l'etichetta giusta (eppure, quanto sarebbe funzionale e facile leggere semplicemente il senso di quello che scrivo?  :) )
CitazioneGià risposto pochi minuti fa: aggiungi dell' altro autoconraddttoriametne.

E autocontraddittoriamente (con quella di "monista materialista") l' etichetta di "agnostico" te la dai da te!.

Phil

Citazione di: sgiombo il 22 Settembre 2018, 12:20:05 PM
Sono etichette che ti cuci addosso tu stesso, anche se autocontraddittoriamente.
Magari per provare ad assecondare chi sa ragionare solo tramite etichette chiuse (v. tutti i post precedenti in cui provare ad uscire da un'etichetta o "personalizzarla" un po', ha mandato in tilt gli interlocutori che hanno iniziato a confondere scetticismo e monismo, proposta e approccio, dimostrazione e circolo vizioso, preconcetto e attesa, etc.).

Facciamo così: sono un "philista", che ha come "ingredienti" tutti quegli approcci (in differenti %) e se per qualcuno la "ricetta" è indigesta e incomprensibile... forse preferirà mangiare altro, di meno complesso  :)

sgiombo

Citazione di: Phil il 22 Settembre 2018, 12:39:50 PM
Citazione di: sgiombo il 22 Settembre 2018, 12:20:05 PM
Sono etichette che ti cuci addosso tu stesso, anche se autocontraddittoriamente.
Magari per provare ad assecondare chi sa ragionare solo tramite etichette chiuse (v. tutti i post precedenti in cui provare ad uscire da un'etichetta o "personalizzarla" un po', ha mandato in tilt gli interlocutori che hanno iniziato a confondere scetticismo e monismo, proposta e approccio, dimostrazione e circolo vizioso, preconcetto e attesa, etc.).

Facciamo così: sono un "philista", che ha come "ingredienti" tutti quegli approcci (in differenti %) e se per qualcuno la "ricetta" è indigesta e incomprensibile... forse preferirà mangiare altro, di meno complesso  :)

Infatti per quel che mi riguarda preferisco di certo e di gran lunga "mangiare " la coerenza logica e la sensatezza piuttosto che l' autocontraddizione, l' insensatezza (anche se pretesa essere "maggiore complessità": mi é comunque "indigesta").

So ragionare solo evitando contraddizioni, coerentemente.

Carlo Pierini

#149
Citazione di: Phil il 22 Settembre 2018, 12:08:45 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 22 Settembre 2018, 02:52:23 AM
Affinché il monismo sia da considerare falsificabile (e quindi scientifico) si deve poter immaginare almeno un esperimento che, qualora la teoria sia errata, ne possa dimostrare integralmente l'erroneità. Tu sei in grado di immaginare un simile esperimento?


PHIL
In teoria si, basterebbe verificare un'apparizione di tipo mistico (si vede l'immateriale) o anche un semplice fantasma o ogni altro evento in cui qualcosa di non materiale si manifesta, scardinando la nostra idea di "percezione del materiale".


CARLO
Sei scusato perché hai ammesso di essere a digiuno sugli studi di psicologia del profondo realizzati in questi ultimi 90-100 anni.
Le apparizioni di cui parli tu non falsificherebbero solo il monismo, ma scardinerebbero tutta la Fisica dalle fondamenta (creazione di materia dal nulla). Si tratta cioè di superstizioni.
Le cosiddette "visioni mistiche", invece, sono irruzioni di contenuti inconsci estremamente significativi nella sfera cosciente (simboli archetipici, mitologemi e persino "voci", "odori" o altre impressioni sensoriali). Tali immagini interiori possono essere percepite come tali, cioè come dei sogni a occhi aperti, ma spesso sono talmente "reali" da essere proiettate nello spazio esterno come se fossero fisicamente presenti. Come scrive Jung:

"Normalmente l'immagine interiore manca di una proiezione nello spazio, benché eccezionalmente possa anche apparire per così dire all'esterno. Questo modo di manifestarsi va designato come arcaico. [...] Negli stadi primitivi di evoluzione, l'immagine interna si trasferisce facilmente nello spazio come visione o come allucinazione uditiva, senza per questo essere patologica".  [JUNG: Tipi psicologici - pg.490]

"Il fatto che l'inconscio appaia proiettato non ha in sé nulla di sorprendente: è come se non potesse venir percepito in altro modo. [...] Naturalmente la proiezione non è un evento volontario, ma qualcosa che muove incontro alla coscienza "dal di fuori", un'apparenza dell'oggetto, dove il soggetto resta ignaro di essere lui stesso la fonte di luce che fa brillare l'"occhio di gatto" della proiezione.     [JUNG: Mysterium coniunctionis - pg.105]

"Nella meditazione, il discepolo orienta la sua volontà vitale verso una consapevolezza priva di contenuti [...] verso uno stato psichico che forse si potrebbe definire come un distacco della coscienza dal mondo, un suo ritirarsi in un punto, per così dire, fuori dal mondo. In tal modo la coscienza è al tempo stesso vuota e non vuota. Essa non è più colma delle immagini delle cose, ma semplicemente le contiene. La pienezza del mondo, che finora l'assillava in modo immediato, non ha certo perduto nulla della sua ricchezza e bellezza, ma non domina più la coscienza. La magica pretesa delle cose è finita, in quanto si è sciolto l'originario coinvolgimento della coscienza col mondo. Dato che l'inconscio non viene più proiettato all'esterno, viene meno la primordiale participatión mystique con le cose e la coscienza non è più oppressa da intenzioni coatte, ma si dissolve in contemplazione".   [JUNG: Il segreto del fiore d'oro - pgg.52/53]

In questi thread ci trovi due esempi concreti di "visioni" non proiettate:

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/gli-archetipi-esistono-io-li-ho-'visti'!/

Per cui torniamo al nostro esperimento "popperiano". Una "visione mistica" è invisibile oggettivamente, quindi non ha alcun valore scientifico. Pertanto, se vuoi considerare il monismo una teoria falsificabile (cioè scientifica) devi inventarti un esperimento diverso. Io sono certo ce non ci riuscirai, ma ...tentar non nuoce.  :)  

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