Per l'uno il due è paradossale.

Aperto da iano, 24 Dicembre 2023, 06:58:36 AM

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iano

Conoscendo le leggi fisiche posso interagire con la realtà, ma per conoscere le leggi fisiche devo interagire con la realtà.
Questo è un esempio di dualità paradossale. Forse neanche felice.
Voi potete fare anche meglio.
Ma comunque ogni volta che di una dualità faremo, di uno dei due poli, il nostro punto di vista, necessariamente, perchè non possiamo assumerli contemporaneamente entrambi, questa assunzione ci farà vedere quella dualità in modo paradossale.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

La realtà è fatta di interazioni che comprendono anche l'osservatore. La riproducibilità del fenomeno supera teoreticamente la necessità dell'osservatore, sostituito dal calcolo.

Se il calcolo è esatto la sonda arriva su Marte anche in assenza di osservatore.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#2
Citazione di: Ipazia il 24 Dicembre 2023, 07:58:08 AMLa realtà è fatta di interazioni che comprendono anche l'osservatore. La riproducibilità del fenomeno supera teoreticamente la necessità dell'osservatore, sostituito dal calcolo.

Se il calcolo è esatto la sonda arriva su Marte anche in assenza di osservatore.
Sintesi ''perfetta'' la tua, e anche quando non si tratta di una sonda le cose si presume vadano ''come'' devono andare. Però la sonda su Marte non ci arriva se non c'è un osservatore che ce la manda.
Come si producono gli eventi?
Non c'è un come.
Il come non serve a produrli, ma a riprodurli.
Sono un pò provocatorio, lo sò, ma ho come l'impressione che ci sia una sottigliezza che ci sfugge.
Dire che i fenomeni obbediscono alle leggi naturali ha un che di stonato, ma non saprei neanche dire bene perchè mi suona così.
Forse vi sento ancora un eco fuori tempo dei magici tempi andati.
Quello che intuisco è che, o rivalutiamo in parte il pensiero magico, oppure la natura non obbedisce a formule scritte o pronunciate.

 


Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#3
In sostanza credo che l'essenza di tutti i paradossi stia nel fatto che ciò che traiamo dalla nostra interazione con la realtà sia sempre duale, ma la sua descrizione non lo è, perchè essa richiede di assumere un punto di vista che non può essere duale.
Se la nostra descrizione di queste dualità è geometrica,  paradossalmente però non possiamo fare centro col compasso su due punti diversi contemporaneamente.
Quindi si fà centro su un polo, decretandone così una esistenza di grado indubitabile, e si ricava poi l'altro come esistente di  grado minore, soggetto a eterna discutibilità. Ma il loro grado di esistenza, qualunque sia, non può che essere lo stesso, quindi se non si può evitare di assumere  un unico punto di vista per volta, però non dovremmo mancare di assumerli tutti in successione, e se non lo facciamo ijn modo preventivo è solo perchè l'averne assunto solo uno sembra funzionare.
Funziona in effetti, ma solo finché non saltano fuori i paradossi, e che saltino fuori è solo questione di tempo.
Ad esempio facendo centro sui corpi, dandovi certa esistenza, si ricavano le fantasmagoriche azioni, più o meno a distanza, ma adesso credo sia maturo il tempo di fare il viceversa, anche perchè più la scienza indaga la solida materia, più ci trova dentro il vuoto esistenziale.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Citazione di: iano il 24 Dicembre 2023, 11:59:17 AMSintesi ''perfetta'' la tua, e anche quando non si tratta di una sonda le cose si presume vadano ''come'' devono andare. Però la sonda su Marte non ci arriva se non c'è un osservatore che ce la manda.
Come si producono gli eventi?
Non c'è un come.
Il come non serve a produrli, ma a riprodurli.
Sono un pò provocatorio, lo sò, ma ho come l'impressione che ci sia una sottigliezza che ci sfugge.
Dire che i fenomeni obbediscono alle leggi naturali ha un che di stonato, ma non saprei neanche dire bene perchè mi suona così.
Forse vi sento ancora un eco fuori tempo dei magici tempi andati.
Quello che intuisco è che, o rivalutiamo in parte il pensiero magico, oppure la natura non obbedisce a formule scritte o pronunciate.

Nessuna magia: gli eventi avvengono anche in assenza di osservatori. Il gatto vivo o morto non dipende dall'osservatore, ma dal suo stato di salute.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

L' universo è esistito, esiste e esisterã  indipendentemente dall'umanità, per fortuna.
La terra non si sa..   ancora per un po'?

Alberto Knox

Citazione di: iano il 24 Dicembre 2023, 06:58:36 AMConoscendo le leggi fisiche posso interagire con la realtà, ma per conoscere le leggi fisiche devo interagire con la realtà.
Questo è un esempio di dualità paradossale. Forse neanche felice.
non è felice perchè creata ad hoc Iano.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

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