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Paura della morte

Aperto da daniele75, 08 Aprile 2020, 06:48:56 AM

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giopap

#15
Caro Daniele75, ci spieghi com' che nella discussione sull' "Istinto materno" da te aperta affermi che:


<<Per me l'amore si faceva a letto, era l'incontro piacevole tra genitali>>.

(omissis)


<<ho realizzato il mio sogno. Viaggio, non devo lavorare in eccesso, le responsabilita sono accettabili e poche>>.


(omissis)


<<Quel trangolino ben vestito con il pizzo attira i pelosi maschietti come mosche. Perché parliamoci chiaro, molti vanno sull'altare per assicurasi una scopata sicura sin che divorzio non li separi. Sarò cinico? Egoista? Io con le donne non ci so fare>>.


(le sottolineature sono mie)


Sei dunque, come tutti noi e contro quanto proclami, schiavo della piacevolezza degli incontri fra genitali, dei tuoi sogni, e del "triangolino"?


(Per parte mia, con moderazione e senza esserne schiava, coltivo anche tanti altri piaceri).

giopap

La cultura é uno dei tanti desideri che coltivo molto piacevolmente; ed é, soprattutto raggiunta una certa età, uno di quelli più facilmente conseguibili e gustabili provando immensa felicità.

daniele75

Il triangolino è piacevole ma non ne sono legato. Se non viaggio non soffro. Se pensi che rimango a letto giorni interi a meditare, per te sarebbe mortale. Ho 20 anni di esperienza riguardo la meditazione, te la consiglio, anche perche comprendi meglio gli effetti collaterali di certi genitali

giopap

Grazie del consiglio, ma a parte il fatto che per me non sarebbe affatto mortale meditare (é una delle cose che più piacevolmente faccio; con moderazione), mi sembra che ora anche tu convenga che tra non essere schiavi di "triangolini e affini" (come consiglia, fra i tanti altri, Epicuro) e considerare inevitabilmente, sempre e comunque "schiavitù" l' accondiscendere a qualsiasi desiderio, a qualsiasi condizione sia soddisfattibile, in qualsiasi misura (e dunque vegetare nello "spegnimento" o nella pretesa abolizione di ogni e qualsiasi desiderio, ammesso che ciò sia possibile) ce ne passa! 

daniele75

Quando non c'è "io" c'è liberazione, e quando c'è io c'è schiavitù. Considerando questo scrupolosamente, non tengo a nulla e nulla rifiuto.


Non tengo a nullae nulla rifiuto...
Cioè godo delle azioni ma esse non mi turbano. Sto nel centro, guardo l'altalena duale muoversi al di fuori della mia mente. Assaporo, ma non mi perdo nel sapore. Questo è il senso

giopap

Godo non meno di te di ciò che moderatamente, cum granu salis desidero, ma nella piena autocoscienza ovvero consapevolezza di me stessa, cercando di evitare o almeno limitare eccessivi turbamenti.

E se di fatto a me capita, significa a maggior ragione che é possibile farlo.

daniele75

Citazione di: giopap il 09 Aprile 2020, 08:12:12 AM
Godo non meno di te di ciò che moderatamente, cum granu salis desidero, ma nella piena autocoscienza ovvero consapevolezza di me stessa, cercando di evitare o almeno limitare eccessivi turbamenti.

E se di fatto a me capita, significa a maggior ragione che é possibile farlo.


La consapevolezza è fondamentale, ma comprendere il concetto di non dualità evita di cadere dall'altalena. I turbamenti non appaiono nella non dualità perché di fatto sono illusioni. Il mondo della dualità è illusione. Ruota una penna in senso orario, vedrai che dall'altra parte chi vede, dirà che la penna gira in senso contrario, perché la dualità è illusoria.

daniele75

Nella pagina del libro c'è una nuvola, la carta viene dalla legna, dall'acqua, dal sole, dalla pioggia, dal taglia legna, dal grano che nutre il taglialegna. Tutto è interconnesso, tutto è uno. Il foglio di carta rachiude ogni forma esistente, anche l'universo.

giopap

Non vedo che ci azzecchino con la nostra discussione la penna che gira in un senso o nell' altro, nuvola, carta, legna, taglialegna, pioggia, sole e tutto il resto che qui tiri in ballo.


Comunque vedo che non ti va di ammettere che ti sbagliavi pretendendo che la felicità si identificasse con l' autoannullamento di sé.
Per parte mia non lo pretendo di certo (non fa parte dei miei moderati e ragionevoli desideri, di cui non sono schiava).


E siccome trovo interessante il ragionare e confrontare le proprie idee con altri ma non ho alcun desiderio (di cui men che meno sono schiava; e dunque non ne ricaverei alcun piacere), di essere quello che chiude le discussioni, mentre ho la netta impressione che invece tu ci tenga tantissimo, onde contribuire a farti felice (non mi costa nulla, non pretendo di essere ringraziata), ti lascio volentieri l' onore dell' ultima parola.

daniele75

Citazione di: giopap il 09 Aprile 2020, 16:55:15 PM
Non vedo che ci azzecchino con la nostra discussione la penna che gira in un senso o nell' altro, nuvola, carta, legna, taglialegna, pioggia, sole e tutto il resto che qui tiri in ballo.


Comunque vedo che non ti va di ammettere che ti sbagliavi pretendendo che la felicità si identificasse con l' autoannullamento di sé.
Per parte mia non lo pretendo di certo (non fa parte dei miei moderati e ragionevoli desideri, di cui non sono schiava).


E siccome trovo interessante il ragionare e confrontare le proprie idee con altri ma non ho alcun desiderio (di cui men che meno sono schiava; e dunque non ne ricaverei alcun piacere), di essere quello che chiude le discussioni, mentre ho la netta impressione che invece tu ci tenga tantissimo, onde contribuire a farti felice (non mi costa nulla, non pretendo di essere ringraziata), ti lascio volentieri l' onore dell' ultima parola.


Intendevo dire che siamo un unico io, un unica cosa, i termini o parole che usiamo per dividere le cose ci allontanano dalla non dualità. La paura della morte nasce dal non comprendere che siamo consapevolezza eterna, non confinati in un corpo. Cerco di spiegarmi come posso. Non sonon laureato in filosofia, sono un semplice ricercatore. Spero di essere rimasto in tema. Pace

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