Parlando di etica, natura, emozioni, in attesa della fine del mondo

Aperto da Koba II, 27 Ottobre 2024, 09:54:43 AM

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misummi

stai parlando a te stesso,cambia registro e magari ti leggo.

iano

Concludendo io credo che le teorie scientifiche non abbiano una sostanza diversa da quella delle favole, ma che a differenza delle classiche favole hanno una aderenza diretta con i fatti, e non solo eventualmente indiretta per la saggezza che possono contenere.
La differenza fra le favole e le teorie scientifiche è che le prime sono volutamente inventate, ma per quanto inventate sarà difficile sostenere che nascano dal nulla, mentre le seconde sono necessariamente inventate seppur sia evidente che non nascano dal nulla. Sia le une che le altre possono comunque, ognuna a modo suo, indicarci come muoverci nella realtà, pur essendo entrambe sostanzialmente irreali, non coincidendo cioè con la realtà.
Non coincide ad esempio con la realtà che esista una specie umana, anche se questa è la nostra percezione, e se non esiste allora non può dominare il pianeta. Esiste solo una vita che si arrabatta chiedendo ad ogni suo individuo componente , diverso da ogni altro, di dare il suo irripetibile contributo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Il pericolo che corre oggi la filosofia è di trasformarsi nella più classica delle favole basandosi solo sulla propria percezione della realtà, perchè come constato su questo forum, anche chi sente il giusto dovere di far riferimento alla scienza, spesso la deforma volutamente o meno, per ricondurla alla propria percezione.
Però io credo che la filosofia non possa accettare questo limite, che limite non era quando tutta la nostra scienza era effettivamente racchiusa nella nostra naturale percezione.
Oggi però si richiede di provare a trascendere una naturale percezione, che comunque ci terremo cara, ma senza più poter fare riferimento ad essa in modo esclusivo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Citazione di: misummi il 30 Novembre 2024, 07:50:50 AMstai parlando a te stesso,cambia registro e magari ti leggo.

Che ci si esprima per compiacere il proprio prossimo è umano, però forse un forum di filosofia è il posto meno adatto per farlo.
Certo ci teniamo tutti ad essere letti, ma non può ridursi a questo il contenuto dei nostri scritti.
Sono certo che ne converrai e vorrai perciò non interrompere un dialogo solo perchè non si mostra compiacente il tuo interlocutore.
Spero quindi che tu possa trovare nei miei successivi post motivo per continuarlo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

misummi

iano,rileggi quello che ho scritto.Io discuto per il piacere di discutere e non per compiacere o essere compiaciuta.Quando uno ararareggia :)) lo lascio ararareggiare senza alcun problema 

iano

Citazione di: iano il 30 Novembre 2024, 08:09:46 AMNon coincide ad esempio con la realtà che esista una specie umana, anche se questa è la nostra percezione, e se non esiste allora non può dominare il pianeta.
Mi spiego meglio.
Se la teoria dell'evoluzione è una necessaria favola, la sua utilità ha però un limite.
Se le specie sono una necessità narrativa, il chiedersi poi quale specie domini il pianeta, va oltre la stretta necessità per cui la favola è nata.

Infine, se da un lato mi aspetto che qualcuno possa vedere nel mio ''provocatorio'' punto di vista una volontà di denigrare la scienza, essendo un rischio che ho deciso di correre, non essendo comunque  questa la mia intenzione, mi riterrò in ogni caso soddisfatto se da questa mia provocazione qualcuno trarrà motivo per rivalutare l'importanza delle favole, categoria nella quale rientrano a pieno titolo le teorie filosofiche, credendo io ormai  sia chiaro che in tal modo non intenda denigrarle, anzi...
In ogni favola c'è sempre un aderenza alla realtà, però, almeno nella misura in cui ne abbiamo coscienza, non dovremmo confondere la favole con la realtà, tenendo conto che non sempre questa coscienza vi è, non dipendendo ciò del tutto dalla nostra volontà. Teniamo solo conto che questa nostra capacità rimane attiva anche indipendentemente dalla nostra volontà
Il nostro mondo, quello in cui viviamo, nasce in effetti dalla nostra capacità di immedesimarci nelle favole che ci raccontiamo.
Pare  a me che si tenga troppo poco conto di questa nostra naturale capacità che si traduce in chiaro nel nostro amore per il teatro, amore che noi, a differenza dei greci, che ad esso edificavano ''templi'' non secondi a quelli degli dei, mostriamo più pudore nel mostrare, come se si trattasse di una favola, che è si per adulti, ma pur sempre una favola.
E' invece l'espressione più evidente della nostra creatività grazie alla quale riusciamo a campare dentro a questa realtà.
Può in effetti il teatro fare più degli dei, del quale essi sono solo personaggi e questa secondo me è il punto di vista da cui bisognerebbe considerare l'impresa scientifica, come parte comunque non esaustiva dell'umana impresa.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Citazione di: iano il 30 Novembre 2024, 07:50:22 AMHai raccontato l'evoluzione in modo sostanzialmente corretto, ma al modo di una favola della ''cattiva notte''.
Dopo tutti questi miei post dovrebbe esserti chiaro che io volevo lodarti, piuttosto che no, permettendomi solo di farti notare che della tua favola è uscita una edizione aggiornata e corretta, nominata teoria dell'evoluzione, e di cui comunque non uscirà mai l'edizione definitiva.
Per cui non è mai il caso di fasciarsi troppi la testa prendendo per vera una edizione che non è definitiva, senza pur trovare in ciò motivo di fuggire le nostre responsabilità, che restano comunque individuali, e non riferibili ad entità che ci comprendano e/o a noi superiori, compresa l'umanità come specie.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Citazione di: misummi il 30 Novembre 2024, 08:51:11 AMiano,rileggi quello che ho scritto.Io discuto per il piacere di discutere e non per compiacere o essere compiaciuta.Quando uno ararareggia :)) lo lascio ararareggiare senza alcun problema

ok :), l'ho letto solo adesso.
Però per quanto qui ci fustighiamo verbalmente a vicenda poi restiamo sempre amici.
A volte è solo questione di aver la pazienza di vedere quale sia il valore di ognuno di noi, che non sempre viene fuori a prima botta, e di cui anche il nostro ''buon'' Green ti assicuro non manca.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

misummi

Citazione di: iano il 30 Novembre 2024, 09:39:48 AMok :), l'ho letto solo adesso.
Però per quanto qui ci fustighiamo verbalmente a vicenda poi restiamo sempre amici.
A volte è solo questione di aver la pazienza di vedere quale sia il valore di ognuno di noi, che non sempre viene fuori a prima botta, e di cui anche il nostro ''buon'' Green ti assicuro non manca.
siete sado masochisti?
Detti questo,mi piace la tua idea di considerare la scienza come una favola per adulti.
Però, se gli adulti fossero davvero adulti, pensi che gli piacerebbe ancora come favola?
A me, ad esempio, la tavola dei gemelli di Einstein non mi diverte perchè è troppo ....fantastica. Credere che la materia energia rallenti o acceleri le sue trasformazioni temporali per via della velocjmità mi sembra un manifesto futurista non una bella fiaba!

iano

Citazione di: misummi il 30 Novembre 2024, 11:36:13 AMsiete sado masochisti,allora senti questa:  "un masochista incontra  un sadico e lo implora:picchiamiii!!!
E il sadico: Non ci penso nemmeno !"
Capita?
L'ho capita, e diffonderò il verbo. :D
Però è vero, per comprendere gli altri un pò di sano masochismo ci vuole.
Il trucco credo stia nel restare se stessi immedesimandosi in diverse parti, accettando la fatica di essere attori.
E' anche se ci pensi una rivalsa sul destino che ti ha assegnato la tua parte, senza che tu potessi sceglierla.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Koba II

Citazione di: iano il 30 Novembre 2024, 11:40:11 AML'ho capita, e diffonderò il verbo. :D
Però è vero, per comprendere gli altri un pò di sano masochismo ci vuole.
Il trucco credo stia nel restare se stessi immedesimandosi in diverse parti, accettando la fatica di essere attori.
E' anche se ci pensi una rivalsa sul destino che ti ha assegnato la tua parte, senza che tu potessi sceglierla.

Possibile che tu non abbia ancora capito che "misummi" è solo la quarta manifestazione dello stesso utente?
"hystoricum", "pensarebene", "pandizucchero", e ora "misummi".

iano

Citazione di: Koba II il 30 Novembre 2024, 12:05:00 PMPossibile che tu non abbia ancora capito che "misummi" è solo la quarta manifestazione dello stesso utente?
"hystoricum", "pensarebene", "pandizucchero", e ora "misummi".

Non mi sono sfuggite le coincidenze, e l'ho anche scritto.
Ho scritto, ''ti prego dimmi che non sei il revival di Pensarbene, ma non ho avuto risposta e il post non l'ho più ritrovato... cancellato forse.
Il cambiamento  nella eventuale nuova reincarnazione comunuque non è male, perchè avrebbe perso molta della sua permalosità.
Deve avere ragione aspirante filosofo, oppure è che a fingere di essere  virtuosi per ingannare il prossimo si resti invischiati nella parte che si recita come resuscitando a vita nuova ancora in vita, a riprova della funzione terapeutica di questo forum.
Infatti comincio a chiedermi se fra di noi ce ne sia uno normale, e che non sia un manicomio quello al quale ci siamo iscritti.
Certamente non era normale uno che si era presentato con un ''Non credete perciò che io meriti il premi Nobel?'', una volta capito che non stava scherzando.
Se questi post non verranno cancellati, sentiremo cosa ha da dire Misummi, che sembra effettivamente l'ultimo nickname di chi si è stufato di inventarseli.
Se pure così stanno le cose, gli rinnovo comunque il benvenuto in questo forum.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

misummi

a proposito di favole,iano, ho scritto qualche post fa:
"Detti questo,mi piace la tua idea di considerare la scienza come una favola per adulti.
Però, se gli adulti fossero davvero adulti, pensi che gli piacerebbe ancora come favola?"
Questo è un discorso interessante da fare,perchè gli esseri umani amano le affabulazioni di ogni genere.
Pensa che tutta la specie o quasi recita la favola della Bella Addormentata nel B(F)osco nell'attesa di un miracolo o di una catastrofe 
La potenza delle favole è insospettata e insospettabile e chi lo capisce ha nelle mani il mondo.

iano

Citazione di: misummi il 30 Novembre 2024, 13:48:23 PMPerò, se gli adulti fossero davvero adulti, pensi che gli piacerebbe ancora come favola?"
Cara Misummi o caro Pensarbene, se uno ha una naturale capacità di credere, come io ho supposto abbia l'uomo, ciò può trasformarsi in creduloneria, o in alternativa nel riuscire ad affrontare con la giusta leggerezza questa vita, ma senza esagerare fino ad esporsi al ridicolo, come faceva Pensarbene.
La differenza fra il bambino e l'adulto è che il bambino ci crede e che l'adulto crede di non crederci più, perchè non è da adulti credere ancora nelle favole.
Intravedo in prospettiva nuovi modi, ma non del tutto praticabili ancora per noi, riservati agli uomini che verranno, ai quali ben appariranno le nostre scienze come favole, come a noi appaiono quelle degli uomini che furono.
Non è chiamandole scienza che le favole cambiano natura.
Ma la verità è che si tratta di una capacità innata, e che abbia inoltre come io penso una valenza vitale, per cui non è certo intenzione mia ridicolizzare questa capacità.
Questo mondo può essere pure una illusione (dove ad illusione io do un senso positivo) nella quale sia vitale però immergersi, e il modo che abbiamo noi di farlo, forse ancora primitivo, è quello di crederci.
Certo non è dichiarandosi ''uomo nuovo'' , cambiando nome o nickname  che lo si diventa, ma è comunque un modo di iniziare ad immedesimarsi nella parte, capire come si fa a immergersi in una nuova illusione vitale sapendo di farlo, rendendo obsoleta la capacità di credere che fin qui ci ha sostenuto, divenendo produttori consapevoli di favole necessarie per interfacciarci con la realtà, senza perciò dover fare necessariamente della realtà una favola.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Koba II

Citazione di: iano il 30 Novembre 2024, 13:43:21 PMInfatti comincio a chiedermi se fra di noi ce ne sia uno normale, e che non sia un manicomio quello al quale ci siamo iscritti.


Anch'io sempre più spesso mi chiedo la stessa cosa.
Trovo che sia un po' preoccupante.
Che questo forum sia in realtà solo la chat interna di un "sanatorio" alpino per melanconici con disturbi più o meno severi della personalità?
Allora sì che certi messaggi risulterebbero del tutto comprensibili...

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