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Nulla è contro-natura

Aperto da Voltaire, 02 Novembre 2016, 22:21:47 PM

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Voltaire

Riprendendo Hegel, non si può dire che qualche cosa è contro natura poiché questa qualche cosa, esistendo, fa parte della natura stessa.
A volte si dice che un qualcosa non è naturale, ad esempio: un fulmine che cade a cielo aperto.
Questo poiché in "natura" (nella vita di tutti i giorni) non succede. Non perché l'evento non si possa verificare, ma perché normalmente non ci sono le condizioni per farlo accadere.
Trovo quindi insensato commentare la caduta di fulmine a cielo aperto con: "Questo evento non è naturale"
Quando invece si dovrebbe dire (e forse lo si intende come accezione della parola "naturale") :"Questo evento non è comune/ è straordinario/ecc"
Trovo anche stupido il separare l'uomo dalla natura dicendo ad esempio: "gli OGM sono contro natura"; e questo per 2 motivi diversi:
1)Gli OGM sono naturali in quanto si possono creare
2)Anche nel caso in cui ci si riferisca al termine "naturale" con l'accezione di "legge naturale" (quale è quella del minimo sforzo: per cui non si verifica ordinariamente la caduta di un fulmine a cielo aperto), si sta commettendo un errore a non pensare che il motivo per cui vengono creati gli OGM sia lo stesso che fa cadere un fulmine durante un temporale: la legge del minimo sforzo.Questo perché noi siamo delle "cose" naturali e quindi obbediamo alle leggi della natura.Il creare gli OGM fa parte della manifestazione del "minimo sforzo" nella produzione di alimenti o organismi che ci siano utili e adatti alle nostre esigenze.

sgiombo

#1
Citazione di: Voltaire il 02 Novembre 2016, 22:21:47 PM
Riprendendo Hegel, non si può dire che qualche cosa è contro natura poiché questa qualche cosa, esistendo, fa parte della natura stessa.
A volte si dice che un qualcosa non è naturale, ad esempio: un fulmine che cade a cielo aperto.
Questo poiché in "natura" (nella vita di tutti i giorni) non succede. Non perché l'evento non si possa verificare, ma perché normalmente non ci sono le condizioni per farlo accadere.
Trovo quindi insensato commentare la caduta di fulmine a cielo aperto con: "Questo evento non è naturale"
Quando invece si dovrebbe dire (e forse lo si intende come accezione della parola "naturale") :"Questo evento non è comune/ è straordinario/ecc"
Trovo anche stupido il separare l'uomo dalla natura dicendo ad esempio: "gli OGM sono contro natura"; e questo per 2 motivi diversi:
1)Gli OGM sono naturali in quanto si possono creare
2)Anche nel caso in cui ci si riferisca al termine "naturale" con l'accezione di "legge naturale" (quale è quella del minimo sforzo: per cui non si verifica ordinariamente la caduta di un fulmine a cielo aperto), si sta commettendo un errore a non pensare che il motivo per cui vengono creati gli OGM sia lo stesso che fa cadere un fulmine durante un temporale: la legge del minimo sforzo.Questo perché noi siamo delle "cose" naturali e quindi obbediamo alle leggi della natura.Il creare gli OGM fa parte della manifestazione del "minimo sforzo" nella produzione di alimenti o organismi che ci siano utili e adatti alle nostre esigenze.
Citazione"L' ignoranza é come la notte in cui tutte la vacche sembrano scure" (sempre Hegel, filosofo da me scarsissimamente conosciuto e ancor meno amato)

Si, in  ultima analisi tutto é naturale.

Anche fare un sorpasso azzardato e andare a sbattere contro un TIR da duecento tonnellate in un tragico scontro frontale (o portare l' umanità al' estinzione in conseguenza della distruzione delle condizioni naturali della sua sopravvivenza).

Oppure guidare con prudenza e campare bene e a lungo (o limitare le produzioni e i consumi in modo da non segare il ramo su cui siamo appollaiati come umanità).

La natura può essere tante cose diverse: bellezza, bruttezza, magnanimità, taccagneria, divertimento, noia, conoscenza, ignoranza, vita, morte...

La natura é sempre quella, ma gli effetti delle scelte che naturalissimamente (tutte naturalissimamente) compiamo possono essere assi diversi...

green demetr

Citazione di: Voltaire il 02 Novembre 2016, 22:21:47 PM
Riprendendo Hegel, non si può dire che qualche cosa è contro natura poiché questa qualche cosa, esistendo, fa parte della natura stessa.
A volte si dice che un qualcosa non è naturale, ad esempio: un fulmine che cade a cielo aperto.
Questo poiché in "natura" (nella vita di tutti i giorni) non succede. Non perché l'evento non si possa verificare, ma perché normalmente non ci sono le condizioni per farlo accadere.
Trovo quindi insensato commentare la caduta di fulmine a cielo aperto con: "Questo evento non è naturale"
Quando invece si dovrebbe dire (e forse lo si intende come accezione della parola "naturale") :"Questo evento non è comune/ è straordinario/ecc"
Trovo anche stupido il separare l'uomo dalla natura dicendo ad esempio: "gli OGM sono contro natura"; e questo per 2 motivi diversi:
1)Gli OGM sono naturali in quanto si possono creare
2)Anche nel caso in cui ci si riferisca al termine "naturale" con l'accezione di "legge naturale" (quale è quella del minimo sforzo: per cui non si verifica ordinariamente la caduta di un fulmine a cielo aperto), si sta commettendo un errore a non pensare che il motivo per cui vengono creati gli OGM sia lo stesso che fa cadere un fulmine durante un temporale: la legge del minimo sforzo.Questo perché noi siamo delle "cose" naturali e quindi obbediamo alle leggi della natura.Il creare gli OGM fa parte della manifestazione del "minimo sforzo" nella produzione di alimenti o organismi che ci siano utili e adatti alle nostre esigenze.

Non posso che essere d'accordo.

La stupidità presunta, (per quel che mi riguarda lapalissiana),  va però spiegata.

E non può altro che essere nel background culturale, cattolico ahimè. Siamo alle solite. :-\

Poi è ovvio che almeno per quel che riguarda gli ogm, bisogna fare i conti con la sostenibilità organica del corpo.

Però qui apriremmo il 3d sulla bio-etica, troppo vasto, ma che di sicuro contiene anche questo 3d.






Vai avanti tu che mi vien da ridere

sgiombo

#3
Citazione di: green demetr il 03 Novembre 2016, 10:17:16 AM
Citazione di: Voltaire il 02 Novembre 2016, 22:21:47 PM
Riprendendo Hegel, non si può dire che qualche cosa è contro natura poiché questa qualche cosa, esistendo, fa parte della natura stessa.
A volte si dice che un qualcosa non è naturale, ad esempio: un fulmine che cade a cielo aperto.
Questo poiché in "natura" (nella vita di tutti i giorni) non succede. Non perché l'evento non si possa verificare, ma perché normalmente non ci sono le condizioni per farlo accadere.
Trovo quindi insensato commentare la caduta di fulmine a cielo aperto con: "Questo evento non è naturale"
Quando invece si dovrebbe dire (e forse lo si intende come accezione della parola "naturale") :"Questo evento non è comune/ è straordinario/ecc"
Trovo anche stupido il separare l'uomo dalla natura dicendo ad esempio: "gli OGM sono contro natura"; e questo per 2 motivi diversi:
1)Gli OGM sono naturali in quanto si possono creare
2)Anche nel caso in cui ci si riferisca al termine "naturale" con l'accezione di "legge naturale" (quale è quella del minimo sforzo: per cui non si verifica ordinariamente la caduta di un fulmine a cielo aperto), si sta commettendo un errore a non pensare che il motivo per cui vengono creati gli OGM sia lo stesso che fa cadere un fulmine durante un temporale: la legge del minimo sforzo.Questo perché noi siamo delle "cose" naturali e quindi obbediamo alle leggi della natura.Il creare gli OGM fa parte della manifestazione del "minimo sforzo" nella produzione di alimenti o organismi che ci siano utili e adatti alle nostre esigenze.

Non posso che essere d'accordo.

La stupidità presunta, (per quel che mi riguarda lapalissiana),  va però spiegata.

E non può altro che essere nel background culturale, cattolico ahimè. Siamo alle solite. :-\

Poi è ovvio che almeno per quel che riguarda gli ogm, bisogna fare i conti con la sostenibilità organica del corpo.

Però qui apriremmo il 3d sulla bio-etica, troppo vasto, ma che di sicuro contiene anche questo 3d.

CitazioneDi fatto buona parte (probabilmente maggioritaria) di chi si oppone all' uso degli OGM non é cattolica ed é più o meno, e in molti casi del tutto, emancipata dal presunto "solito" background culturale, cattolico (e un' altra parte é cattolica ma ragiona laicamente); e la sua opposizione deriva da un laicissimo "principio prudenza" per il quale, stante la "potenza trasformativa" (in senso costruttivo come distruttivo; con molteplici effetti, previsti e non previsti) raggiunta dalle odierne forze produttive sociali (per dirla a la Marx e Engels; o comuqnue delle tecniche disponibili), é necessario (sarebbe necessario!) "andare -razionalisticamente- con i piedi di piombo" prima di introdurre nuove produzioni e nuovi consumi onde evitare possibili danni alla salute di tutti noi e perfino non improbabili fatali, irrimediabili conseguenze per l' umanità intera e la sua sopravvivenza.

Molto meglio accorgersi che si poteva fare un sorpasso che si é evitato piuttosto che accorgresi che non si poteva fare e ci si sta schiantando a duecentocinquanta-trecento all' ora complessivi in uno scontro frontale con un TIR da duecento quintali (...e ve lo dice un automobilista, ma soprattutto motociclista, alquanto spericolato!).
E (contrariamente alla metafora del sorpasso, che é per questo inadeguata), i rischi mortali che la potenza raggiunta dalle forze trasformative comporta riguardano irreversiblmente l' intera umanità, non uno o pochi individui!


P.S.: sono ateo e comunista; ma se qualcuno mi taccia di "cattocomunismo" mi fa involontariamente quello che personalmente ritengo un complimento!

baylham

Hai trascurato completamente l'opposizione tra naturale ed artificiale, dove con il secondo si intende prodotto dall'uomo. I prodotti transgenici non sono contro natura, bensì non sono naturali perché sono il risultato di una tecnologia umana.

La tua argomentazione è una giusta critica al giusnaturalismo. Tuttavia è possibile immaginare qualcosa di impossibile e quindi contro natura, ad esempio è contro natura che l'uomo possa volare senza strumenti artificiali.

green demetr

Citazione di: sgiombo il 03 Novembre 2016, 10:54:36 AM
Citazione di: green demetr il 03 Novembre 2016, 10:17:16 AM
Citazione di: Voltaire il 02 Novembre 2016, 22:21:47 PM
Riprendendo Hegel, non si può dire che qualche cosa è contro natura poiché questa qualche cosa, esistendo, fa parte della natura stessa.
A volte si dice che un qualcosa non è naturale, ad esempio: un fulmine che cade a cielo aperto.
Questo poiché in "natura" (nella vita di tutti i giorni) non succede. Non perché l'evento non si possa verificare, ma perché normalmente non ci sono le condizioni per farlo accadere.
Trovo quindi insensato commentare la caduta di fulmine a cielo aperto con: "Questo evento non è naturale"
Quando invece si dovrebbe dire (e forse lo si intende come accezione della parola "naturale") :"Questo evento non è comune/ è straordinario/ecc"
Trovo anche stupido il separare l'uomo dalla natura dicendo ad esempio: "gli OGM sono contro natura"; e questo per 2 motivi diversi:
1)Gli OGM sono naturali in quanto si possono creare
2)Anche nel caso in cui ci si riferisca al termine "naturale" con l'accezione di "legge naturale" (quale è quella del minimo sforzo: per cui non si verifica ordinariamente la caduta di un fulmine a cielo aperto), si sta commettendo un errore a non pensare che il motivo per cui vengono creati gli OGM sia lo stesso che fa cadere un fulmine durante un temporale: la legge del minimo sforzo.Questo perché noi siamo delle "cose" naturali e quindi obbediamo alle leggi della natura.Il creare gli OGM fa parte della manifestazione del "minimo sforzo" nella produzione di alimenti o organismi che ci siano utili e adatti alle nostre esigenze.

Non posso che essere d'accordo.

La stupidità presunta, (per quel che mi riguarda lapalissiana),  va però spiegata.

E non può altro che essere nel background culturale, cattolico ahimè. Siamo alle solite. :-\

Poi è ovvio che almeno per quel che riguarda gli ogm, bisogna fare i conti con la sostenibilità organica del corpo.

Però qui apriremmo il 3d sulla bio-etica, troppo vasto, ma che di sicuro contiene anche questo 3d.

CitazioneDi fatto buona parte (probabilmente maggioritaria) di chi si oppone all' uso degli OGM non é cattolica ed é più o meno, e in molti casi del tutto, emancipata dal presunto "solito" background culturale, cattolico (e un' altra parte é cattolica ma ragiona laicamente); e la sua opposizione deriva da un laicissimo "principio prudenza" per il quale, stante la "potenza trasformativa" (in senso costruttivo come distruttivo; con molteplici effetti, previsti e non previsti) raggiunta dalle odierne forze produttive sociali (per dirla a la Marx e Engels; o comuqnue delle tecniche disponibili), é necessario (sarebbe necessario!) "andare -razionalisticamente- con i piedi di piombo" prima di introdurre nuove produzioni e nuovi consumi onde evitare possibili danni alla salute di tutti noi e perfino non improbabili fatali, irrimediabili conseguenze per l' umanità intera e la sua sopravvivenza.

Molto meglio accorgersi che si poteva fare un sorpasso che si é evitato piuttosto che accorgresi che non si poteva fare e ci si sta schiantando a duecentocinquanta-trecento all' ora complessivi in uno scontro frontale con un TIR da duecento quintali (...e ve lo dice un automobilista, ma soprattutto motociclista, alquanto spericolato!).
E (contrariamente alla metafora del sorpasso, che é per questo inadeguata), i rischi mortali che la potenza raggiunta dalle forze trasformative comporta riguardano irreversiblmente l' intera umanità, non uno o pochi individui!

Siamo d'accordo sul lato della prudenza, ma potremmo anche dire della sostenibilità.

D'altronde se proprio vogliamo fare un breve off-topic, gli ogm sarebbero necessari, in quanto il boom demografico non accenna a diminuire, e anzi dovrebbe aumentare, parliamo di numeri da capogiro.
Visto il generico aumento della prospettiva di vita. Chi nutrirà questa gente?
Falso ideologico o mera constatazione non saprei. Diciamo che pone il problema intellettuale.

x baylham

credo che anche l'artificiale sia da contemplare come naturale in quanto frutto del lavoro. (e il lavoro è naturale)
Vai avanti tu che mi vien da ridere

sgiombo

Citazione di: green demetr il 03 Novembre 2016, 11:11:12 AM


Siamo d'accordo sul lato della prudenza, ma potremmo anche dire della sostenibilità.

D'altronde se proprio vogliamo fare un breve off-topic, gli ogm sarebbero necessari, in quanto il boom demografico non accenna a diminuire, e anzi dovrebbe aumentare, parliamo di numeri da capogiro.
Visto il generico aumento della prospettiva di vita. Chi nutrirà questa gente?
Falso ideologico o mera constatazione non saprei. Diciamo che pone il problema intellettuale.

x baylham

credo che anche l'artificiale sia da contemplare come naturale in quanto frutto del lavoro. (e il lavoro è naturale)
CitazioneNon vedo come l' uso deglo OGM potrebbe -di per sé- risolvere il problema (per me squisitamente politico; necessitante di soluzioni politiche) della sovapopoplazione (umana); preciso questa mia convinzione anche se mi rendo conto che forse quanto da me negato non é precisamente quello che afferma Green Demetr (forse non é letteralmente un' obiezione a quanto qui sopra sostenuto).
Per me sperare in un mirabolante incremento della produzione di fattori nutritivi grazie agli OGM, oltre che irrealistico (e non affatto ingenuamente e disinterssatamente porpagandato da imprese transnazionali e ricercatori), é, allo stato attuale delle conoscenze, pericoloso; e in ogni caso, anche ammesso e non concesso, potrebbe al massimo dare un limitatissimo contributo al problema, che richiederebbe ben altro per ressere risolto.

Concordo pienamente con le precisazioni di Baylham.

green demetr

Citazione di: sgiombo il 03 Novembre 2016, 11:37:43 AM

Per me sperare in un mirabolante incremento della produzione di fattori nutritivi grazie agli OGM, oltre che irrealistico (e non affatto ingenuamente e disinterssatamente porpagandato da imprese transnazionali e ricercatori), é, allo stato attuale delle conoscenze, pericoloso;


Pericoloso? ti riferisci al problema degli allergeni?

Indubbiamente servirebbe più tempo per constatare gli effetti sopratutto se si vorrà allargare il discorso di vendita in scala mondiale.

Sul problema politico, siamo d'accordo, anche se immagino di diversa opinione su come questo avverrà.

Vai avanti tu che mi vien da ridere

sgiombo

Citazione di: green demetr il 03 Novembre 2016, 12:07:14 PM
Citazione di: sgiombo il 03 Novembre 2016, 11:37:43 AM

Per me sperare in un mirabolante incremento della produzione di fattori nutritivi grazie agli OGM, oltre che irrealistico (e non affatto ingenuamente e disinterssatamente porpagandato da imprese transnazionali e ricercatori), é, allo stato attuale delle conoscenze, pericoloso;


Pericoloso? ti riferisci al problema degli allergeni?

Indubbiamente servirebbe più tempo per constatare gli effetti sopratutto se si vorrà allargare il discorso di vendita in scala mondiale.

Sul problema politico, siamo d'accordo, anche se immagino di diversa opinione su come questo avverrà.

CitazionePenso che sia pericoloso, oltre all' uso massiccio che sarebbe necessario di OGM, soprattutto cullarsi nell' illusione che possa dare un importante contributo alla soluzione del problema (come sembrerebbero suggerire i professoroni spesso intervistati in TV).

Voltaire

Citazione di: green demetr il 03 Novembre 2016, 11:11:12 AM
credo che anche l'artificiale sia da contemplare come naturale in quanto frutto del lavoro. (e il lavoro è naturale)
Esatto, l'uomo fa parte della natura e così le sue creazioni

maral

Il discorso non è semplice.
Di sicuro l'uomo non è fuori dalla natura, essendone comunque un prodotto e quindi il medio (naturale) con cui la natura si produce e soprattutto si conosce, ma vi si trova come in bilico, dove questo stare in bilico si traduce sia nel domandarsi sulla natura (come se essa fosse qualcosa che si può considerare in oggetto, separata e diversa da noi), sia in un'angoscia originaria che pone l'uomo a interrogarsi su se stesso, sulla sua natura e a voler trasformare la natura per poterla abitare sicuro e tranquillo.
Di per sé la natura pare non essere interessata per nulla all'essere umano, né di meno né di più di quanto possa interessarle una pulce o un lombrico che, al contrario dell'uomo sono a tutti gli effetti nella natura e quindi non si pongono quel problema esclusivamente umano che consiste nel potersi continuare a ritrovare in ciò che la natura comunque dispone (magari anche e soprattutto, almeno su questo pianeta, a mezzo dell'uomo stesso, un mezzo che si illude di essere il demiurgo che sceglie e crea ciò che vuole per i fini che lui progetta).
Il discorso sugli OGM è un discorso che andrebbe anch'esso inteso nel suo ambito perfettamente naturale e insieme antropologico. E' da quando sono stati scoperti agricoltura e allevamento (non così tanto tempo fa dopotutto, meno di una decina di millenni or sono, un tempo che su scala cosmica è meno di un battito di ciglia) che gli esseri umani hanno progettato e prodotto OGM. Sono OGM (progettati e manipolati dall'uomo) praticamente tutto il cibo "naturale" di cui ci cibiamo e gran parte degli animali che abbiamo addomesticato: ciò che andrebbe considerato non è l'OGM in quanto tale, ma il fattore potenza, ossia l'entità rispetto al tempo con cui oggi si possono produrre queste trasformazioni, ed è la prospettiva che questa potenza pone su se stessa (e illude magari di risolvere problemi come la fame, che hanno ben poco a che vedere con la "soluzione" OGM). Il problema è che l'uomo è chiamato sempre più a vivere in una continua modificazione che lui stesso induce, senza riuscire a modificare se stesso con pari velocità, dunque, nella misura in cui egli stesso è natura, non è capace più di comprendersi né di ritrovarsi in ciò che va facendo, anche quando lo fa con grande competenza tecnica.
Dopotutto, parafrasando Sgiombo, il problema non è l'autostrada, ma come riusciamo (o meglio, non riusciamo) ad andare in autostrada.



Garbino

Nulla è contro-natura.

Ho seri dubbi che ciò che sia artificiale diventi naturale soltanto perché è l' uomo, elemento naturale, ad interagire con ciò che è naturale e trasformandolo appunto in prodotti artificiali. C' è qualcosa che non mi torna e poco logico in questo ragionamento. Ma anche ammesso e non concesso che gli OGM possano essere considerati naturali, ciò non ne inficia la possibile pericolosità. Non è infatti che la bomba atomica, se considerata naturale, tutto ad un tratto possa diventare anche innocua.

Sono d' accordissimo con Maral e Sgiombo sul fatto che sia prevalente il come riusciamo o non riusciamo ad andare in autostrada, ma che soprattutto nel contesto degli OGM non sappiamo affatto dove l' autostrada conduce e se le fondamenta resisteranno. A mio avviso, la strada ( o autostrada ) che si è intrapresa con gli OGM è molto pericolosa e dagli effetti che potrebbero essere devastanti. Quello che assolutamente ignoriamo sono gli effetti sulla natura, compreso l' uomo che ne farebbe ( ne fa ) uso alimentandosi. 

Poi sinceramente trovo veramente illusorio e sono profondamente pessimista sulla possibilità che gli OGM potrebbero risolvere la fame nel mondo quando attualmente vengono distrutte tonnellate di prodotti naturali perché considerati in eccedenza al fabbisogno del mercato. L' unico vantaggio economico a cui il capitalismo può tendere è la diminuzione dei costi di produzione che garantisce automaticamente guadagni maggiori. Oppure, e ciò mi spaventa ancor di più, che gli studi sugli OGM possano essere utili alla realizzazione di armi bio-chimiche, che non è assolutamente da scartare.

Ultima cosa che volevo aggiungere e su cui volevo far riflettere è che da quando è stato approvato l' uso dei cereali per la produzione di idrocarburi, le farine in commercio per l' uso alimentare stanno sempre più peggiorando di qualità, come di riflesso è peggiorata la qualità del pane e della pasta e di tutti gli altri articoli alimentari che vengono prodotti con i cereali. 

E' inutile velarsi gli occhi, questo è il capitalismo e c' è poco da illudersi. Soprattutto sugli OGM.

Garbino Vento di Tempesta

Phil

Per evitare equivici, come sempre credo convenga partire dalla definizione dei termini in gioco: 
1) cosa si intende per "natura"?
2) il "contro" del contro-natura, va inteso come semplice negazione (non-naturale) o come ciò che si oppone all'inerzia e alle tendenze della natura?
3) per naturale possiamo intendere lo "spontaneo ed innato" (come le stagioni o gli istinti) e per contro-natura il "tecnologico" o l'"artificiale" (il proiettare la propria immagine su un monitor a 100 km di distanza)?

Domandone: se l'uomo è per natura "homo technicus" (la clava, la ruota, la capanna, etc. sono un prodotto artificiale di tecnica ma frutto della naturale ragione umana), non è per lui "naturale" essere arrivato, nei millenni, alla manipolazione genetica? Dove finisce la tecnica-naturale (se c'è) e dove inizia la tecnologia contro-natura?

Citazione di: Voltaire il 03 Novembre 2016, 12:44:03 PM
Citazione di: green demetr il 03 Novembre 2016, 11:11:12 AMcredo che anche l'artificiale sia da contemplare come naturale in quanto frutto del lavoro. (e il lavoro è naturale)
Esatto, l'uomo fa parte della natura e così le sue creazioni
In ciò sarei cauto, almeno dal punto di vista strettamente logico: l'uomo fa parte della natura, ma questo non vale necessariamente per tutte le sue produzioni (ciò è sicuramente plausibile, ma non semplicemente per "proprietà transitiva"), proprio come il pizzaiolo è membro dell'arte culinaria, ma quando ti porge lo scontrino ti dà qualcosa che non rientra esattamente nell'ambito culinario :)

Voltaire

Citazione Non è infatti che la bomba atomica, se considerata naturale, tutto ad un tratto possa diventare anche innocua
Come non mi sembra che sia innocuo un buco nero, un asteroide, un terremoto ecc


CitazioneCitazione da Phil:

CitazionePer evitare equivici, come sempre credo convenga partire dalla definizione dei termini in gioco: 
1) cosa si intende per "natura"?
2) il "contro" del contro-natura, va inteso come semplice negazione (non-naturale) o come ciò che si oppone all'inerzia e alle tendenze della natura?
3) per naturale possiamo intendere lo "spontaneo ed innato" (come le stagioni o gli istinti) e per contro-natura il "tecnologico" o l'"artificiale" (il proiettare la propria immagine su un monitor a 100 km di distanza)?

Domandone: se l'uomo è per natura "homo technicus" (la clava, la ruota, la capanna, etc. sono un prodotto artificiale di tecnica ma frutto della naturale ragione umana), non è per lui "naturale" essere arrivato, nei millenni, alla manipolazione genetica? Dove finisce la tecnica-naturale (se c'è) e dove inizia la tecnologia contro-natura?
3)Il tecnologico è tanto spontaneo quanto lo sono le stagioni, in quanto è tappa evolutiva dell'uomo
Sarebbe come dire che gli le ali che i volatili hanno sviluppato durante l'evoluzione non siano spontanee
2)entrambi poiché nulla si oppone alla natura e nulla può essere qualcosa che nella natura non è compreso
1)La natura è la realtà, il suo manifestarsi e svolgersi, prendendo la definizione da wikipedia:
"La natura è l'insieme di tutte le cose esistenti considerato nella sua forma complessiva, nella totalità cioè dei fenomeni e delle forze che in esso si manifestano."
Vedila così: il sottoinsieme uomo fa parte dell'insieme natura

Citazione proprio come il pizzaiolo è membro dell'arte culinaria, ma quando ti porge lo scontrino ti dà qualcosa che non rientra esattamente nell'ambito culinario 
Secondo questo ragionamento anche un prodotto creato dall'uomo non è artificiale

maral

Credo sia logico considerare comunque l'uomo un elemento della natura e quindi anche ciò che produce e trasforma. Non è detto però che quello che l'uomo produce e trasforma e soprattutto il modo con cui lo fa vada a vantaggio della sopravvivenza dell'uomo stesso (dell'uomo, ripeto, non della natura come tale, ma semmai della natura intesa come quel contesto che garantisce all'essere umano di esistere). Quando parliamo di "naturale" e di minaccia alla "natura" da parte dell'attività antropica, in realtà questa minaccia riguarda quel contesto ecologico, culturale e sociale (frutto di millenni di trasformazioni umane) in cui l'uomo può abitare, ove il poter abitare va inteso sia in senso fisico che psichico. Quando ci troviamo in una cosiddetta "riserva naturale", tra prati verdi e montagne innevate, ci troviamo comunque in un ambiente che da millenni è stato profondamente modificato dagli esseri umani. Ambienti davvero naturali sono rimasti pochissimi sul pianeta e comunque anche questi hanno subito modificazioni indirette da parte dell'uomo.
Se la tecnologia resta a mio avviso un fenomeno del tutto naturale, lo sviluppo tecnologico, per quello che ha provocato soprattutto dalla rivoluzione industriale in avanti, con la scoperta delle fonti di energia fossili, ha determinato in modo esponenziale un rischio di impatto enorme per la vita dell'uomo sul pianeta (dell'uomo e non della natura), oltre a un modo di pensare e quindi di vivere (in uno stato di pressocché totale dipendenza dai prodotti tecnologici) che ci rende praticamente impossibile uscire da questa corsa sempre più accellerata.
Personalmente sono contrario agli OGM e alle manipolazioni genetiche, non abbiamo ancora una scienza in grado di valutare la complessità dei fenomeni ecosistemici, per non parlare di quelli sociali da cui lo scienziato pensa sia lecito per lui tirarsi fuori, limitandosi al discorso tecnico per come lo studia in condizioni di riproducibilità controllata. Non solo, ma lo stesso controllo proprio dell'operatività scientifica tende a nascondere o a sottovalutare la probabilità del fenomeno imprevisto in contesti più complessi. Purtroppo però mi rendo anche conto che di fatto ci sono ben poche vie di uscita: il prodotto tecnologico comunque lo si veda, esercita sulla stragrande maggioranza degli esseri umani un effetto seduttivo irresistibile, legato alla potenza facilitante che sembra poter offrire a chi lo possiede. Gli OGM (o altri modi per progettare e modificare il genoma con la bio ingegneria) prima o poi ce li ritroveremo ovunque, come oggi ovunque si trovano ovunque cellulari, computer, automobili e via dicendo e ci sembra del tutto "naturale" e anche indispensabile il possederli.

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