Nietzsche - La compassione

Aperto da gaudy29, 24 Maggio 2018, 16:50:10 PM

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green demetr

Citazione di: bobmax il 28 Maggio 2018, 18:31:41 PM
Per Green Demetr
Forse sono io ad aver mal interpretato, forse Nietzsche è comunque riuscito a guardare oltre. D'altronde sono stati impossibili da mantenere, si torna sempre indietro dove il divenire è legge.
Il fatto è che percependo la passione e la sofferenza di questa grande anima viene naturale l'impulso di avvertirlo: "No, non disperare così! I giochi sono ancora aperti! Il divenire non è verità assoluta."

Mi piace la tua interpretazione, per quanto non si allinei con la mia.

Vedi io penso che i giochi sono aperti proprio perchè l'essere umano è in grado di soffrire.

Come la psicanalisi insegna noi siamo un Sintomo, cosa che la filosofia ancora fa fatica ad accettare presa come è dall'ossessione della conoscenza, che altro non è che il feticismo.

Poichè il soggetto è la raccolta dei suoi oggetti, la scienza è ciò che li indaga.
Ma noi non siamo soggetto.

La grande lezione Nicciana è quindi proprio il rendersi conto di come sorpassare il soggetto.

Laddove Nietzche mi è nemico, in quanto anti-metafisico, e nega l'origine, mi è amico, anzi maestro, in quanto è il più grande indagatore del destino.

Il destino è ciò che è l'uomo, una volta che sorpassa la sua genealogia, ossia la sua formazione come soggetto.

Formazione che in occidente è fondazione.

In questo senso Nietzche è un pensatore profondamente rivoluzionario, in grado di mettere in discussione la cultura (giudaico-cristiana), di metterle il marchio infamante di malattia.
E di andare oltre. Dove compete all'uomo, ossia nel mare del nichilismo.

In psicanalisi sarebbe un discorso che non sia del sembiante (patriarcale, appunto giudaico-cristiano).

Il nichilismo è laddove compare il fantasma, ossia dove al vuoto subentra ciò che è l'uomo.

Appunto l'uomo è il suo fantasma.

Saluti sinceri.


Vai avanti tu che mi vien da ridere

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