Nietzsche e Zarathustra

Aperto da Visechi, 16 Gennaio 2025, 23:27:13 PM

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green demetr

Citazione di: daniele22 il 07 Febbraio 2025, 08:54:06 AMLa forza quindi non potrebbe che pervenire da una consapevolezza (conoscenza) nuova, inaudita. Del resto, se l'ateo rinunciasse una volta per tutte a quella balzana idea di avere un "minimo" di libero arbitrio, "minimo" che denuncia tutta la sua ignorante spocchiosità, gli sarebbe finalmente ben chiaro che l'unica cosa che può cambiare un suo comportamento in senso "migliorativo" è l'acquisizione di una nuova consapevolezza ... e non è detto che lui cambi, ma per certo è l'unica cosa che possa cambiarlo
Attenzione il libero arbitrio non ha alcun a che fare con i nostri bias.
Noi siamo liberi di scegliere all'interno dei nostri bias.
E' comunque la realtà a farci notare come siamo in bias. Vedi il processo di negatività in Hegel.
Noi dovremmi accettare di partira ognuno di noi da bias, ma la capacità di aderenza alla realtà ce l'ha data proprio la scienza, che fa del bias, proprio la base del nostro conoscere scientifico.
La dimostrazione per assurdo è la grande eredità della Grecia.
Il calcolo assume nuovi orizzonti.
Esistono giudizi astratti a priori, quelli della matematica.
In quel senso non siamo liberi. Non siamo liberi di dire cagate tipo la mela è una pera.
Nel transumanesimo se vuoi essere una pera pur essendo una mela invece sarà la regola, dire cagate.








Melancholia

green demetr

Citazione di: baylham il 06 Febbraio 2025, 00:29:50 AMi temi sviluppati da Nietzsche nella sua filosofia: il suo martello distruttore è arrugginito, appeso ad un chiodo.
Su questo non ci piove, ma non è un bene, direi proprio che è un male, anzi da nicciano ti dico che è il male assoluto non usare quel martello.

Naturalmente va saputo maneggiare, il troll se lo da sui piedi, sulla testa, e negli occhi.
Se no che troll è?
Melancholia

niko

Citazione di: green demetr il 26 Febbraio 2025, 02:56:11 AMAi vari troll del forum.
Voi dite che l'eterno ritorno è il tema centrale di Nicce.

Ma se vi è un eterno ritorno, e dunque l'uomo è sempre lo stesso uomo, come può esistere un super-uomo, altro tema che voi dite essere centrale in Nicce???



Come fa a essere dinamica visto che dici che tutto si ripete?

In cosa consiste questo dinamismo? Nel fatto che tutto si ripete?

Ma se tutto si ripete perchè si muore?

Volete dirmi per caso che Nicce credeva nella trasmigrazione dell'anima?

Tra l'altro voi dite che Nicce era darwinista. Ma come fa ad esserci evoluzione se tutto ritorna uguale?

etc etc etc

Forse è meglio che torniate a parlare di Darwin e Dawkins.

Nicce non lo capirete MAI.




Ma secondo te, no, mediamente, fa piu' la figura del deficiente un troll, o un tizio qualsiasi di passaggio (la marea ne deposita tanti...) che non interrogato parla e prende la parola per primo con un troll?

Vedi, perché se rispondi la prima, sei nella trascendenza, e quindi aspetti (e speri...) che la natura digradi dolcemente nel nulla/Dio evitando ogni anti hegeliana ripetizione, di se stessa in se stessa, con la seconda, sei nell'immanenza, e quindi puoi capire l'eterno ritorno.





Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

green demetr

Citazione di: niko il 26 Febbraio 2025, 19:03:19 PMevitando ogni anti hegeliana ripetizione,
La ripetizione non è anti-hegeliana, semplicemente non esiste alcuna ripetizione, come ha dimostrato Hegel.
TI riporto anche il primo dei filosofi:  Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento si disperde e si raccoglie, viene e va. (frammento 91a) cit Earclito.

Per capire Eraclito Nicce diceva che bisogna andare con lo scafandro.
Ora ti ripeto a te e a tutti i troll del forum: ma lasciate perdere nicce non lo capirite MAI.
E tanto io sarò sempre li a difenderlo.
Con me non si passa!

Parliamo come fanno tutti di kant di hegel, quelli si possono capire.
Melancholia

baylham

Citazione di: green demetr il 26 Febbraio 2025, 03:22:41 AMTEMI che in questo forum e nell'accademia non troverai MAI.


c'è da chiedersi il perchè non trovi?

ciauz!

Perchè sono temi di un filosofo esaltato e patetico, pura e pessima letteratura filosofica, a cominciare dal ridicolo ed insensato concetto di volontà di potenza.
Il volere è un processo mentale, che quindi non ha alcun potere, controllo della mente. Per questo avverti che la tua mente è libera, perchè non hai alcun controllo su di essa, mentre essa controlla la tua volontà, il tuo pensiero. Mente e volontà che dipendono da un processo di selezione evoluzionistico.
Il superuomo e la comunità di amici sono semplicemente una fetecchia letteraria.

niko

Citazione di: green demetr il 26 Febbraio 2025, 22:16:11 PMLa ripetizione non è anti-hegeliana, semplicemente non esiste alcuna ripetizione, come ha dimostrato Hegel.
TI riporto anche il primo dei filosofi:  Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento si disperde e si raccoglie, viene e va. (frammento 91a) cit Earclito.

Per capire Eraclito Nicce diceva che bisogna andare con lo scafandro.
Ora ti ripeto a te e a tutti i troll del forum: ma lasciate perdere nicce non lo capirite MAI.
E tanto io sarò sempre li a difenderlo.
Con me non si passa!

Parliamo come fanno tutti di kant di hegel, quelli si possono capire.


La vostra, intendo quellla di voi idealisti, è volontà di potenza: voi vedete nell'eterno ritorno una fisica, o addirittura una filosofia (quanto di più ridicolo :D ) perché non ci volete vedere la semplice situazione esistenziale e psicologica di una volontà (umana, troppo umana: la volontà di Nietzsche, non quella del personaggio letterario Zaratustra) che vuole, sanguignamente, il mondo (per i sordi > questo mondo) perché non può o non vuole volere l'immateriale o l'extramondano. Il mondo, è l'oggetto di una volontà demetafisicizzata, di una volontà che si è fatta carne. Questo mondo e non quell'altro. 

Non quell'altro, di mondo, si intende, tale per cui le masse, dai cristiani, agli hegeliani, ai consumisti bulimici da bacio Perugina, unica componente veramente attuale, del presente discorso, che tanto di cristiani e di hegeliani ne sono rimasti veramente pochi, vivono per la morte. 

Il doppio mondo, dionisiaco, è affermato contro il mondo dietro il mondo, apollineo e cristiano platonico. Contro la gerarchia e la dietrologia continue e asfissianti che i simili un po' meno evoluti, di Nietzsche, credevano di vedere tra reale e ideale. 

Nietzsche voleva sbattere i suoi contemporanei davanti a un paradosso, che poi è nient'altro che la vita reale. Se reale e ideale sono uguali, dov'è ora, cari contemporanei, la preferibilità dell'uno o dell'altro? Se perfino passato e futuro, lo sono? Che ne è, perfino del rapporto maschera-volto che voi credevate di vedere in essi e tra di essi? Se poniamo e accettiamo come premessa il fatto che due pupazzetti siano identici, sapreste ora indicare, tra due identici, quale sia quello "evidente" e quale sia quello dietrologico? Quello buono, e quello cattivo? Quello reale e quello illusorio? I giochi, in cui si trastullano gli uomini, mediamente sono stupidi. Sono tutte varianti del gioco gioco dei due pupazzetti.

Com'era professore? 

Noi dobbiamo amare la vita perché siamo destinati a morire?

E questo crede di averlo trovato in Nietzsche?

Secondo me, aime', Professore, questo, lei lo ha trovato in un bacio Perugina, e crede, di averlo trovato in Nietzsche, perché Nietzsche è contro, tutte le morali dell'effimero, è il profeta, e il cantore, dell'eterno ritorno.

Noi dobbiamo amare la vita, perché la nostra vita è tutto quello che abbiamo, e che avremo, e che abbiamo avuto, per tutta l'eternità. Nel nostro interesse. Non in quello della vita entificata stessa, che confina col nulla per senza essere il nulla.

La lezione cattedratica, se vogliamo pedantesca, del Nietzsche filosofo e soprattutto storico, della filosofia, è che voi dovete imparare, a vedere i caratteri, cioè i tipi umani, dietro la filosofia. Tu fai una certa filosofia, perché hai un certo carattere, e la tua filosofia è l'espressione del tua carattere. Il Nietzsche razzista, e addirittura sospettabile di nazismo ante litteram contraffatto che sia o no dalla sorella, è una versione parodizzata, e brutalizzata, del Nietzsche attento ai caratteri umani in quanto realtà e carnalità della filosofia e della sua storia, insomma è quello che succede quando si danno perle ai porci. Quello che era sarebbe dovuto essere un carattere, cioè il superuomo stesso, a un certo punto è diventato una razza. Diosanto. Il carattere, di Nietzsche, è un carattere che non vuole le illusioni metafisiche, di nessun tipo, e quindi, non potendo volere il nulla, finisce per volere, l'eterno ritorno dell'uguale.

La complessità, semmai, si dischiude quando si cerca di capire, che questo doppio mondo, dionisiaco, non è un doppio essere, o un doppio ente, o un doppio divenuto, ma un doppio divenire. Se quello che vuoi è il reale, quello che vuoi, è sfuggente. E lo devi accettare così com'è, sfuggente. Non puoi eternizzarlo. Nemmeno in una morale dell'effimero.

Le complessità fisiche, e metafisiche dell'eterno ritorno, stanno lì dove devono stare, cioè lì dove un desiderio, che non può più rivolgersi a una fantasia, si rivolge a una realtà, ma la vede come realtà diveniente, e si rende conto che, se vuole "afferarla" deve farsi esso stesso, in quanto desiderio, desiderio diveniente. La ragione, non si sostituisce, come un totem nel cielo, all'assurdo (decadenza, e di fatto errore, dell'occidente: non razionalità, ma mistica, della ragione), la ragione è uno strumento, che serve a dirci che l'assurdo, pur rimanendo tale e trionfando come tale, risponde a cause ben precise, quindi è diecimila volte più assurdo (non meno, assurdo!), di quanto all'uomo comune già non sembri. Quello che si moltiplica, quello che "ritorna" è il non senso, che pur rispondendo a leggi e principi razionali, rimane non senso. Nessuna causa, è esaurita dal manifestarsi del suo effetto. Socrate, aveva una vita atopica, e acronica, Nietzsche, mostra la atopicità e acronicità in generale di ogni vita. Socrate, è il destino, di chi non "regge", psicologicamente ed esistenzialmente, un desiderio panico, ovvero un desiderio che sia realmente, un desiderio, antimetafisico, della realtà, rivolto alla realtà. 

Soffrire, è sapere la differenza, tra il desiderio e la realtà. Non soffrire, è lanciarsi nel progetto, di annullare questa differenza. Rifare, daccapo, il mondo per rifarlo e al limite per il sottile piacere di di rifarlo, non per migliorarlo. La vita degli animali, delle piante, dei bambini. Che sono recuperati e non irrisi, nella figura del superuomo. Non soffrire è un porre, questa identità, un fatto positivo, perché la felicità non è, un puro negativo della sofferenza, ma è un qualcosa, non è, un puro gesto rancoroso consitente nel negare un qualcos'altro. La differenza tra desiderio e realtà che poi è la sofferenza, non si annulla verso un nulla, ma verso una sfilata, trionfante degli identici, di questi due termini, rivelatisi identici. Il contrario, esatto, di una via crucis. Dove la sofferenza, non è prezzo di niente, ma valore, di tutto. Gli identici, che differiscono, ancora, solo per il carattere, dell'essere, l'uno realtà, e l'altro desiderio. E ancora, e ancora, e ancora.
E in nulla-altro, nulla-di-altro. La vita, si spende completamente e sacrificalmente nell'essere se stessa fino a non avere più qualità residue, energie residue, targhette residue, macchie di sangue residue, di cui abbisognerebbe, per essere unica. Più cricifissa del crocifisso. Se tu sai, dell'eterno ritorno, allora cambi, le tue priorità. Compresa quella di venire qui a darmi del troll. Se ben ricordi, io ti ho già fatto, una domanda: ma scusa, se io sono un troll, tu che cavolo ci parli e ci interagisci a fare, con me? Vuoi forse qui rappresentare, l'eterno ritorno, dei simulacri atemporali, del troll? Ma allora, sai che ti dico: fatti una vita, se proprio di non ne hai già, e non ne vedi in giro già, abbastanza!



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

green demetr

Stento a credere che questo sia un forum di filosofia.
Abbandono la nave, vi lascio al vostro capitano.
Zero argomentazioni, zero prove di quello che dite.
Melancholia

green demetr

Citazione di: baylham il 27 Febbraio 2025, 12:00:34 PMIl volere è un processo mentale, che quindi non ha alcun potere, controllo della mente. Per questo avverti che la tua mente è libera, perchè non hai alcun controllo su di essa
Ma che stai delirando?
Io decido su cosa la mia mia mente si deve focalizzare.
Intenzionalità....
O signur che pazienza!

La volontà di potenza non c'entra niente coi processi mentali, è una considerazione etica.
Sempre che per te l'etica esista visto che noi non abbiamo controllo sulla nostra mente.
Sono le vaccate degli scienziati woke. 8)
Melancholia

green demetr

Citazione di: niko il 27 Febbraio 2025, 12:15:57 PMLa vostra, intendo quellla di voi idealisti, è volontà di potenza: voi vedete nell'eterno ritorno una fisica, o addirittura una filosofia
Devi essere un pò scemo, ti ripeto che l'eterno ritorno non esiste nella filosofia di Nicce.
E' il demone che sta parlando non Nicce.
E' lo stesso di quello scoppiato di Cartesio.
Grazie al cielo hai capito almeno che sono idealista, un punto in più, quasi mi commuovo, sei il primo che me lo dice dopo anni di frequentazione del forum.
Citazione di: niko il 27 Febbraio 2025, 12:15:57 PMperché non ci volete vedere la semplice situazione esistenziale e psicologica di una volontà (umana, troppo umana: la volontà di Nietzsche, non quella del personaggio letterario Zaratustra) che vuole, sanguignamente, il mondo (per i sordi > questo mondo) perché non può o non vuole volere l'immateriale o l'extramondano. Il mondo, è l'oggetto di una volontà demetafisicizzata, di una volontà che si è fatta carne. Questo mondo e non quell'altro. 
Ma che dici? certo che la vediamo la situazione e anzi la vogliamo!
Pensare al mondo "dopo" senza pensare a questo è da dementi.
La filosofia di nicce se ne sbatte del dopo, intanto vuole vedere chiaro il "prima".
Chiamalo scemo...non dovresti apprezzarlo da comunista?
Citazione di: niko il 27 Febbraio 2025, 12:15:57 PMIl doppio mondo, dionisiaco, è affermato contro il mondo dietro il mondo, apollineo e cristiano platonico. Contro la gerarchia e la dietrologia continue e asfissianti che i simili un po' meno evoluti, di Nietzsche, credevano di vedere tra reale e ideale. 
Si certo.
Il mondo dietro il mondo in particolare serviva per instaurare una gerarchia.
Nicce va oltre questo, ci si è soffermato Agamben (a cui rimprovero il fatto di approvare la guerra, foss'anco ideologica, come se la guerra fosse qualcosa di ineliminabile, un fato, una punizione divina, e non la manifesta volontà, volontà di potenza naturalmente, delle scelte umane di farsi guerra, comunità di nemici, invece che amici, come invece afferma in gloria nicce).
E' corretto!

Io sono idealista come partenza, moralmente sono nicciano.
Sono d'accordo con te che gli hegeliani sono tarati a vedere una vita impossibile da vivere....ma quello è un istinto di morte, direbbe freud.
Quindi si condivido la critica agli idealisti, ma solo quella politica.
Infatti la questione della morte in Hegel non è così facilmente dimenticabile.
Naturalmente nicce, con la sua morale dionisiaca e affermativa della vita, gli controbatte l'amore della morte, del tramontare IN NOME DEL FUTURO, della società degli amici.
L'esatto opposto della società dei nemici, che come vedi ci contraddistingue anche nella sezione politica.
Non c'è visione "superiore". In questo siamo ancora simili all'ultimo degli uomini, quello più vicino all'austrolopiteco che ad un umano che voglia essere SUPERUMANO. e cioè amico.
l'ultimo nicce si renderà conto, troppo tardi nei biglietti della follia che in realtà anche il cristianesimo cercava qualcosa di simile...ma poi dirà heidegger giustamente si è perso in seguito....

CONTINUA...
Melancholia

green demetr

Citazione di: niko il 27 Febbraio 2025, 12:15:57 PMNietzsche voleva sbattere i suoi contemporanei davanti a un paradosso, che poi è nient'altro che la vita reale. Se reale e ideale sono uguali, dov'è ora, cari contemporanei, la preferibilità dell'uno o dell'altro? Se perfino passato e futuro, lo sono? Che ne è, perfino del rapporto maschera-volto che voi credevate di vedere in essi e tra di essi? Se poniamo e accettiamo come premessa il fatto che due pupazzetti siano identici, sapreste ora indicare, tra due identici, quale sia quello "evidente" e quale sia quello dietrologico? Quello buono, e quello cattivo? Quello reale e quello illusorio? I giochi, in cui si trastullano gli uomini, mediamente sono stupidi. Sono tutte varianti del gioco gioco dei due pupazzetti.
Assolutamente d'accordo. L'idealismo hegeliano e secondo me anche il criticismo kantiano sembrano parlare di assoluto, come se la storia non esistesse.
Non la storia ideale (progressista salvifica) ma quella reale con tutte le sue brutture e storture.
Citazione di: niko il 27 Febbraio 2025, 12:15:57 PMNoi dobbiamo amare la vita perché siamo destinati a morire?

E questo crede di averlo trovato in Nietzsche?

Secondo me, aime', Professore, questo, lei lo ha trovato in un bacio Perugina, e crede, di averlo trovato in Nietzsche, perché Nietzsche è contro, tutte le morali dell'effimero, è il profeta, e il cantore, dell'eterno ritorno.

No, sembri proprio non capire questo pezzo.
Non noti che sarebbe in contraddizione con quello che anche tu finora hai ammesso.
Ossia che Nicce è uno storicista. Se esistesse un eterno ritorno, sarebbe il mondo dietro il mondo.
Questa visione del mondo, di stampo misticista è il contrario della filosofia nicciana.
Mi devi capire.
Professore chi? io sono un addetto a pulire la merda. 8) al massimo un callcenterista.
All'epoca volevo un lavoro umile per concentrarmi sulla filosofia.
Citazione di: niko il 27 Febbraio 2025, 12:15:57 PMa vedere i caratteri, cioè i tipi umani, dietro la filosofia. Tu fai una certa filosofia, perché hai un certo carattere, e la tua filosofia è l'espressione del tua carattere. Il Nietzsche razzista, e addirittura sospettabile di nazismo ante litteram contraffatto che sia o no dalla sorella, è una versione parodizzata, e brutalizzata, del Nietzsche attento ai caratteri umani in quanto realtà e carnalità della filosofia e della sua storia, insomma è quello che succede quando si danno perle ai porci. Quello che era sarebbe dovuto essere un carattere, cioè il superuomo stesso, a un certo punto è diventato una razza. Diosanto. Il carattere, di Nietzsche, è un carattere che non vuole le illusioni metafisiche, di nessun tipo, e quindi, non potendo volere il nulla, finisce per volere, l'eterno ritorno dell'uguale.

si è così, ma ancora una volta dici che voleva l'eterno ritorno.
è impossibile sarebbe di nuovo il mondo dietro il mondo.
Citazione di: niko il 27 Febbraio 2025, 12:15:57 PMSe quello che vuoi è il reale, quello che vuoi, è sfuggente. E lo devi accettare così com'è, sfuggente. Non puoi eternizzarlo. Nemmeno in una morale dell'effimero.
Ma nicce non vuole il reale nicce vuole che apri gli occhi sul reale.
nicce non si pone il problema della sfuggenza, infatti ciò che conta è sempre il qui e ora.
Ma non il qui e ora del paranoico, il qui e ora che si ripete all'infinito, che sarebbe un morire in vita, ma un qui e ora che si affaccia al futuro, che prende le energie dal futuro.
Noi siamo una freccia del tempo, un freccia del desiderio...ma il desiderio è il cuore, e io voglio che tu sia tutto cuore, e che vivendo tu perisca da immortale.
proprio perchè siamo mortali, noi possiamo essere amati.
nei passaggi enigmatici di umano troppo umano 2, si chiude con il filosofo che singhiozza.
E' l'amare che salva questo mondo, e questo mondo siamo noi.
nicce è uno scrittore vertiginoso.
nel finale lo perdo. va troppo oltre me.

come diceva carmelo bene, ed io non sono più io, nicce ragionava già con i vari mistici della storia.
Ma dall'altra parte della montagna.
Melancholia

green demetr

Citazione di: niko il 27 Febbraio 2025, 12:15:57 PMLe complessità fisiche, e metafisiche dell'eterno ritorno, stanno lì dove devono stare, cioè lì dove un desiderio, che non può più rivolgersi a una fantasia, si rivolge a una realtà, ma la vede come realtà diveniente, e si rende conto che, se vuole "afferarla" deve farsi esso stesso, in quanto desiderio, desiderio diveniente.
La realtà non si può afferrare. Non ci appartiene.
Afferra il primate, non l'uomo.
questi sono passaggi difficili. lo lascio così a monito dei ragazzi del futuro.
leggete nicce.
Melancholia

green demetr

Citazione di: niko il 27 Febbraio 2025, 12:15:57 PMLa ragione, non si sostituisce, come un totem nel cielo, all'assurdo (decadenza, e di fatto errore, dell'occidente: non razionalità, ma mistica, della ragione), la ragione è uno strumento, che serve a dirci che l'assurdo, pur rimanendo tale e trionfando come tale, risponde a cause ben precise, quindi è diecimila volte più assurdo (non meno, assurdo!), di quanto all'uomo comune già non sembri. Quello che si moltiplica, quello che "ritorna" è il non senso, che pur rispondendo a leggi e principi razionali, rimane non senso.
seeee come no, siamo alle solite nicce non è un filosofo, nicce il clown, nicce che dice che nulla ha senso.
ma bastaaaaa
Melancholia

green demetr

Citazione di: niko il 27 Febbraio 2025, 12:15:57 PMSoffrire, è sapere la differenza, tra il desiderio e la realtà. Non soffrire, è lanciarsi nel progetto, di annullare questa differenza. Rifare, daccapo, il mondo per rifarlo e al limite per il sottile piacere di di rifarlo, non per migliorarlo. La vita degli animali, delle piante, dei bambini. Che sono recuperati e non irrisi, nella figura del superuomo.
scrivi molto bene qui, approvo, bravo!
La sofferenza è ciò che preme a nicce.
infatti il primo tema di UTU (umano troppo umano) è proprio la grande salute (ossia appunto il valore del soffrire, come perturbante della salute, della vita eterna e di tutte le psicosi contemporanee, Nicce era già il guaritore della sua epoca e ancora di più di queste epoca....va letto certo! leggete nicce, guarite!)
Melancholia

green demetr

Citazione di: niko il 27 Febbraio 2025, 12:15:57 PME in nulla-altro, nulla-di-altro. La vita, si spende completamente e sacrificalmente nell'essere se stessa fino a non avere più qualità residue, energie residue, targhette residue, macchie di sangue residue, di cui abbisognerebbe, per essere unica. Più cricifissa del crocifisso. Se tu sai, dell'eterno ritorno, allora cambi, le tue priorità. Compresa quella di venire qui a darmi del troll. Se ben ricordi, io ti ho già fatto, una domanda: ma scusa, se io sono un troll, tu che cavolo ci parli e ci interagisci a fare, con me? Vuoi forse qui rappresentare, l'eterno ritorno, dei simulacri atemporali, del troll? Ma allora, sai che ti dico: fatti una vita, se proprio di non ne hai già, e non ne vedi in giro già, abbastanza!
il troll è quello che non ascolta, che parte con una idea preconcetta, non dà alcun riferimento reale.
Tu lo sei nel continuare a sviare dalla lettura di nicce, perchè ponendo l'eterno ritorno a base della sua filosofia e non invece come dovresti la CRITICA della volontà di potenza.
E' la volontà di potenza che crea l'idea dell'eterno ritorno, dell'eterno presente, dove tutto è stato già deciso.
Dove il capitalista l'avrà sempre vinta.
 Nicce era un conservatore anche un pò bigotto, ma la sua filosofia appartiene più alle istanze di critica culturale e di storia progressista di noi che siamo di sinistra.
cadere nel trappolone che vuole nicce nazista, è proprio quello di proporlo come fautore dell'eterno ritorno.
Un peccato perchè mi hai dimostrato di averlo letto, o di aver letto un buon riassunto.
Ma nicce è molto di più.
la questione gerarchica, che poi freud declina come edipica, è solo accennata.
E' invece CENTRALE.
Prima di scalare le vertiginose montagne di UTU2 o ZARATUSTRA, uno deve imparare ad andare in pianura.
A capire gli strappi che fa nicce, a capire l'andatura che dà al discorso,
fra una caduta e l'altra di cattivo gusto, ci sono troppo gemme da salvare.
LEGGETE NICCE.
con calma passetto per passetto.

Un filosofo conservatore, scontroso fino al dispetto, ma immenso nel suo incedere fra concetti mai visti e mai più eguagliati.
Melancholia

baylham

Citazione di: green demetr il 01 Marzo 2025, 07:33:17 AMMa che stai delirando?
Io decido su cosa la mia mia mente si deve focalizzare.
Intenzionalità....
O signur che pazienza!
La volontà di potenza non c'entra niente coi processi mentali, è una considerazione etica.
Sempre che per te l'etica esista visto che noi non abbiamo controllo sulla nostra mente.
Sono le vaccate degli scienziati woke. 8)


"Io decido su cosa la mia mia mente si deve focalizzare."
Io chi? L'uomo, il corpo, il piede, il cervello, la mente, l'ambiente, la società? Chi è l'io, il soggetto che decide, che vuole?

Se la mente, di cui la volontà è un processo parziale, è il controllore delle altre parti dell'uomo come fai a controllare la mente?



"Ogni «così fu» è un frammento, un lugubre caso, sino a tanto che la volontà creatrice non abbia detto: «Ma così io volli! Ma così io voglio! E così vorrò!».
Ma la volontà ha forse sinora osato parlare così? E quando è successo ciò? Fu mai sin qui la volontà liberata dalla sua propria follia?
Divenne essa la liberatrice di sè medesima e la dispensatrice di gioia a sè stessa? Ha essa dimenticato lo spirito della vendetta e il digrignar dei denti?
E chi insegnò a lei di riconciliarsi col tempo, questa sublime di tutte le riconciliazioni?
Più in alto d'ogni riconciliazione deve volere la volontà, la quale è brama di dominare. Ora chi le insegnò di voler anche dominare sul passato?"


"La volontà che vuole la volontà" è un cortocircuito logico, un esempio di inconsistente patetica esaltazione letteraria.


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