Nella comunicazione la manipolazione è inevitabile?

Aperto da Socrate78, 13 Aprile 2023, 20:29:56 PM

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Socrate78

Secondo voi, siamo tutti a livello diverso dei manipolatori degli altri, o meglio nella comunicazione la manipolazione è inevitabile? Iniziamo da un presupposto fondamentale: secondo me nessuno comunica in maniera fine a se stessa, ma sempre per uno scopo preciso, che può essere informare, persuadere, far provare compassione o viceversa avversione per qualcosa, esprimere un desiderio, produrre un cambiamento nell'altro, comandare, giudicare, ecc. Ma tutti questi scopi di comunicazione si riducono sostanzialmente ad una cosa sola: far pensare o far agire l'altra persona in una determinata maniera. Ora, non è questa appunto manipolazione dell'Io altrui? Anche chi apparentemente vuole informare in maniera assolutamente oggettiva, in realtà intende produrre nella persona determinate azioni che derivano dalla sua volontà, e quindi inevitabilmente con le sue parole la influenza, ne manipola le scelte. Prova ne è il fatto che nessuno informa mai in maniera veramente oggettiva, ma se lo fa è sempre per un doppio scopo, per far comprare un prodotto, per farlo usare perché ritiene giusto che l'altro lo faccia, oppure l'insegnante che trasmette il suo sapere vuole che i suoi studenti in quel momento si interessino a quell'argomento e non magari ad altro (forse più importante), quindi vuole appunto manipolare le reazioni altrui. Allo stesso modo avviene nell'ambito affettivo: tante volte si sentono dire le frasi "Se mi vuoi bene, allora dovresti rinunciare ad agire in questo modo", oppure "Se ti dò questi consigli lo faccio per il tuo bene", sono tutte forme di manipolazione affettiva in cui si gioca sul senso di colpa altrui.
Quindi mi chiedo: nella comunicazione la manipolazione è inevitabile? Possono esistere forme di comunicazione pura in cui si rispetta totalmente la libertà dell'altro e non si cerca quindi di influenzarlo?

Aspirante Filosofo58

Ogni essere umano è a sé: le informazioni che gli arrivano sono interpretate in modo assolutamente unico e irripetibile. 
Qualche decennio fa mi capitò di partecipare ad un esperimento: io ero tra gli auditori. Una persona lesse un comunicato ad un'altra.; poi questa riferì ad un'altra, che non aveva assistito alla spiegazione,ciò che aveva capito. Dopo quattro passaggi, chi spiegava diceva il contrario di ciò che era stato letto all'inizio! 
Ovviamente poi ci sono anche le manipolazioni, ma questo è un altro discorso.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Ipazia

Metterei in campo anche la comunicazione dialogica che ha come fine la verifica del proprio sapere e convinzioni, la comunicazione socratica. Per nulla strumentalizzante e biecamente manipolativa.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Comunicare non è la cosa più importante,comunicare è utilitaristico e funzionale,ma non è indispensabile 
Si può vivere comunicando poco,e forse è la cosa migliore.
Manipolazione?
Mani era il Dio dei matti
Pol...azione:azione che polarizza gli altri su sè stessi
Gioco di parole per chiarire il termine:chi manipola ha paura di chiedere,quindi imbroglia,seduce,minaccia, ricatta...e lo fa in un modo mimetico.
Quindi è anche un sabotatore altrui ,un parassita , un demonio , uno pseudo angelo ,un bambino o un adulto che si comporta come un bambino.
I bambini sono maestri della manipolazione,dovrebbero ricevere il premio Ignobel per la manipolazione:quello che riescono a fare in materia è quasi irresistibile!
La parte bambina degli adulti è la protagonista di ogni manipolazione,buona meno buona,molto poco buona,cattiva...
Le donne poi ,piccole e grandi ,sono insuperabili in questo,di fronte a una donna che manipola BENE , un uomo è un verme disarmato pronto ad essere infilato sull'amo e poi "mangiato"!
Come sapete ,schiavitù e cannibalismo sono proibiti...  :-*

bobmax

Occorre secondo me considerare cosa sia in realtà la comunicazione.

E poiché ogni considerazione dipende dalle premesse, bisogna prima stabilirle. E questa è una scelta metafisica.

Se fondiamo questa scelta sulla nostra fede nella Verità, allora possiamo partire dal fatto che il Bene è.
Da ciò tutto ne consegue.

Cosa è allora la comunicazione?
È l'esistenza che cerca Dio.

Questa ricerca è alimentata dall'amore. Che muove ogni cosa. La muove perché ritorni a Dio.

La comunicazione è sempre e solo manifestazione d'amore.
È il figlio, che gettato nel mondo, vuol tornare a casa. Anche se neppure ne è ancora consapevole.

È perciò la meccanica spirituale di Simone Weil.
Con l'amore che attraversa i quattro stadi di Bernardo.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Pensarbene

La tua è una idea ma non è una regola 
Sei in linea con Viktor Frankl:

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://it.m.wikipedia.org/wiki/Viktor_Frankl&ved=2ahUKEwio7LGX2Kj-AhXhgv0HHTDKBDUQFnoECBoQAQ&usg=AOvVaw1M7bLy3571KNFxwixqR4Lhn

Io credo in Dio ma penso che Lui segua una linea di non intervento e distacco dalle cose terrene,dando una mano a chi se la merita o l'accetta.
Dio serve il meglio dell'umanità, non vuole essere servito,non pretende adorazione e le altre cose che pretende,,invece,  il diavolo.
Nei Vangeli è scritto:" il Padre cerca quegli adoratori" ma la traduzione non è corretta bisognerebbe dire :"quegli adoratori cercano Dio e Dio li accoglie come tali MA NON LI CERCA LUI"











Aspirante Filosofo58

Io non sono così sicuro dell'esistenza di Dio, per cui non so se sia possibile o meno comunicare con Lui, né tantomeno se l'uomo possa manipolare Dio o viceversa. Invece, mi preme maggiormente la comunicazione tra gli uomini: essi esistono ma faticano a comunicare perché ognuno ha degli schemi mentali ben precisi e in genere ogni essere umano tende a fossilizzarsi proprio in quegli schemi, perché l'abitudine è meno faticosa; pensare fuori dai propri schemi mentali richiede uno sforzo notevole che i più non sanno, non possono o non vogliono compiere. Anche le informazioni nuove che arrivano sono comunque filtrate sulla base di quelle già esistenti, e non, viceversa, considerate valide a prescindere.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Claudia K

#7
Citazione di: Socrate78 il 13 Aprile 2023, 20:29:56 PMnella comunicazione la manipolazione è inevitabile? Possono esistere forme di comunicazione pura in cui si rispetta totalmente la libertà dell'altro e non si cerca quindi di influenzarlo?
Quello della manipolazione (dilagante) non mi sembra un problema legato alla comunicazioone, quanto piuttosto legato alla onestà intellettuale-sensibilità-intelligenza di chiunque  comunichi.

Si può comunicare qualcosa di assai elaborato e di cui si è davvero convinti (e che magari è proprio corretto) premettendo un affatto manipolatorio "secondo me" o "penso che", così INVITANDO il prossimo al confronto e dialogo, offrendo ovvia disponibilità ad ascoltare le di lui ragioni e contestazioni. E qui di "comunicato manipolatorio" non vedo proprio nulla.
OPPURE:
si può comunicare qualcosa di totalmente sgangherato e sorretto solo dallo "è così perchè lo dico io, e se non lo capisci è perchè sei stato manipolato/fregato da altri!". E questo è lo schema classicissimo della comunicazione SOLO manipolatoria (oltre che sostanzialmente offensiva e sprezzante) da cui guardarsi per non sprecare il proprio Tempo. Tanto...con chi ti VUOLE/DEVE manipolare...funziona come con i call center : l'operatore telefonico ha in mano, in un fogli A4 lo schema di "conversazione" che dovrebbe portare all'acquisto. All'operatore non frega assolutamente niente di te e di quel che dici: gli interessa acquisre il tuo consenso. Seguirà lo schemino ad albero del finto dialogo preconfezionato per portarti al consenso e ha già la risposta scritta da pappagallare sia che tu ti mostri incline al consenso e sia che tu ti mostri molto refrattario, sempre fermo restando che lo schemino preconfezionato è mirato SOLO alla tua adesione e SUO vantaggio..

Regola aurea salva Tempo e anche dignità relazionale (per me) è...chiudere la conversazione senza perdere Tempo con i giochini manipolatori e del tutto irrispettosi dell'altrui Intelligenza, che sono sempre dispotici e non di rado truffaldini.






iano

#8
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 14 Aprile 2023, 08:23:39 AMIo non sono così sicuro dell'esistenza di Dio, per cui non so se sia possibile o meno comunicare con Lui, né tantomeno se l'uomo possa manipolare Dio o viceversa. Invece, mi preme maggiormente la comunicazione tra gli uomini: essi esistono ma faticano a comunicare perché ognuno ha degli schemi mentali ben precisi e in genere ogni essere umano tende a fossilizzarsi proprio in quegli schemi, perché l'abitudine è meno faticosa; pensare fuori dai propri schemi mentali richiede uno sforzo notevole che i più non sanno, non possono o non vogliono compiere. Anche le informazioni nuove che arrivano sono comunque filtrate sulla base di quelle già esistenti, e non, viceversa, considerate valide a prescindere.
Diciamo che la manipolazione ''scientifica'' si basa sulla conoscenza di meccanismi comuni a tutti noi, ma ciò non esclude che ognuno ha poi un proprio schema mentale che determina un personale percorso coi propri tempi, per cui si riesce a comunicare in modo efficace, al di là degli intenti non sempre noti a noi stessi, quando si conosce l'altrui schema, lasciando cadere la parola giusta al momento giusto, che funziona, secondo i miei intenti coscienti, quando aiuta a prendere coscienza l'altro del suo percorso mentale.
E' una manipolazione se vogliamo anche questa, ma non indirizzata a nulla di particolare, non interessata ad altro che, a che ognuno acquisisca di sè maggiore consapevolezza, acquisita la quale non si potrà più essere quelli di prima, perchè quando si esce dai propri automatismi mentali non si può che ridefinirai, osservandoli.
Però è impossibile riuscirci da soli, perchè nessuno, compresi noi stessi, ci conosce come chi ci osserva standoci accanto.
Siamo un libro aperto per tutti , meno che per noi stessi, e bisogna evitare che la comunicazione diventi un entrare nel percorso mentale altrui come un elefante dentro un negozio di cristalli, che è un indiretto invito per gli altri fare lo stesso con noi.
Ci vuole delicatezza nel comunicare, ma è difficile che la usi chi credendo di conoscere la verità decide, pur con buone intenzioni, di voler fare il tuo bene, ottenendo l'effetto opposto a quello desiderato.
Perchè per costui qualunque mezzo è giustificato dal fine.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

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