Metafisica del coronavirus

Aperto da Ipazia, 23 Marzo 2020, 19:58:13 PM

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Ipazia

#495
Nella mia ingenuità maieutica ero rimasta ferma alla dialogica socratico platonica in cui le conclusioni si traggono alla fine della discussione e non si impongono fin dall'inizio (fake news, antiscienza, e talebanate covidemiche varie).

Posto che la demenzialità (e la miserrima figura della "scienza" di regime) sta tutta dalla parte del "vaccino sperimentato, immunizzante e sicuro", si sarebbe dovuto quantomeno non tromboneggiare, come qualche post qui sopra, sul vaccino toccasana a prescindere da quello che i discenti avrebbero dovuto reperire con la loro ricerca.

Ricerca che sta cacciando la covidemia dalla parte delle fake news e di quella forma vilmente affaristica della defunta scienza che è la $cienza.

Da come si indottrinano i ragazzi, mi sono resa conto di quanto si sia involuto in senso totalitario il regime liberal-liberista rispetto ai miei anni giovanili in cui si andava di manganello contro il dissenso, ma in cui la scuola non si sarebbe mai permessa di lobotomizzare così pacchianamente chi era affidato alle sue cure e missione.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

Citazione di: Phil il 29 Agosto 2022, 11:06:48 AMIl "compito" (che prende spunto da questo articolo) ...

Se questa è la madre, si riconferma il detto: "la madre dei cretini è sempre incinta". Documento prezioso, a futura memoria, anche penale mi auguro, di bufale doc di autonominati sbufalatori doc.

Certo nel dicembre 2020 era impensabile uno sbufalamento così clamoroso di tutte le previsioni qui contenute. Imperdibile questa: "I vaccini sono approvati dalle Autorità competenti solo dopo averne verificato i requisiti di qualità e sicurezza, come per tutti i farmaci sul mercato". Peraltro falsa anche rispetto ai criteri autorizzativi dell'epoca. Cosa ben nota a chi mente sapendo di mentire.

Norimberga o cara ...
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: InVerno il 29 Agosto 2022, 19:08:08 PMc) Nonostante le teorie novax sono assurde, il rischio di "americanizzazione" della sanità è vero e concreto, e l'idea di fare "pubblicità ai vaccini" sicuramente  fa parte di una cosmologia più complessa di mercificazione della sanità. Davvero questo compito poteva essere svolto solamente sul vaccino? Orson Welles e gli alieni erano noiosi? Serviva una scelta medica di attualità? Ho come il sospetto che siamo nella metapubblicità: l'autore chiede ad altri di fare pubblicità su argomenti controversi per farsi pubblicità: well played, autore - fuck you, bambini.





Quindi per te le pubblicità progresso su questioni e servizi sociali sono una forma di mercificazione. 
Per te, inverno, quindi, é legittima la pubblicità della coca cola, che fa male, e magari lo sarebbe anche quella delle sigarette, ma non quella che spinge a vaccinarsi (questo mentre i no vax tranquillamente fanno pubblicità contraria con un mare di fake). 



Jacopus

Io ci ho rinunciato da un pezzo, Anthony. Parlare con un no-vax è come parlare a un muro. Se gli mostri dei dati a favore dei vaccini, replicherà che sono frutto di trame di big-pharma. Se fai un discorso senza dati, così generico, ti apostroferà come "appecorato". Se parli della tua esperienza diretta, ti guarderà gelidamente, e non risponderà nulla, così da non poter interpretare se il suo silenzio è un silenzio compassionevole o il silenzio che si comunica ai bambini, quando fanno affermazioni troppo da grandi. E' una battaglia persa. A me personalmente ormai interessa di più capire i motivi (di solito difensivi o reattivi) dei no-vax, che entrare in polemica (inutile e priva di un reale confronto, se non come insulso sfogatoio).
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

Citazione di: anthonyi il 29 Agosto 2022, 22:58:34 PMQuindi per te le pubblicità progresso su questioni e servizi sociali sono una forma di mercificazione.
Per te, inverno, quindi, é legittima la pubblicità della coca cola, che fa male, e magari lo sarebbe anche quella delle sigarette, ma non quella che spinge a vaccinarsi (questo mentre i no vax tranquillamente fanno pubblicità contraria con un mare di fake).
Sigarette e cocacola sono altre cose, in europa è vietato fare pubblicità di trattamenti sanitari (bancone a parte) perchè la pubblicità per sua stessa natura cela gli aspetti negativi e tutte le persone civili (no americani) ritengono che le scelte mediche debbano tenere in conto di essi in maniera individuale e non emotiva. Lì tralaltro si parla di "fare pubblicità al vaccino" che mi sembra una discreta pretesa, neanche alla "campagna vaccinale" che sarebbe almeno più comprensibile e che potrebbe essere oggetto di pubblicità progresso etc.

Io tralaltro non ho proprio capito quale dovrebbe essere il senso di questa pagina, suppongo mi manchino le altre del libro, non vi trovo niente di educativo riguardo a come affrontare le informazioni e distinguere fakenews, e neanche capisco che cosa ne abbia da guadagnare un bambino nel fare pubblicità ad alcunchè (tanto meno un vaccino), a meno che non abbia scelto "marketing" già dopo l'esame di quinta elementare. Se non cominciare a pensare alla medicina e alla scienza come "questione di marketing", cioè avvicinarlo alle posizioni di Ipazia. Pura eterogenesi dei fini.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Ricordo, inverno, che a scuola a me fecero fare la pubblicità al latte, nel senso di progettare la confezione, con tutte le immagini contenute.
Se era educativa quella, perché non dovrebbe esserlo quella del vaccino, che non é certo illegale visto che se ne sono già viste in televisione, l'ultima é anche con un premio nobel.

Jacopus, se la pubblicità esiste é perché é efficace, magari non su tutti ma su tanti si, io non voglio convincere i novax alla ipazia, mi basta isolarli, evitare che il loro credo si espanda verso persone incerte. 

Ipazia

#501
Citazione di: Jacopus il 29 Agosto 2022, 23:59:43 PMIo ci ho rinunciato da un pezzo, Anthony. Parlare con un no-vax è come parlare a un muro. Se gli mostri dei dati a favore dei vaccini, replicherà che sono frutto di trame di big-pharma. Se fai un discorso senza dati, così generico, ti apostroferà come "appecorato". Se parli della tua esperienza diretta, ti guarderà gelidamente, e non risponderà nulla, così da non poter interpretare se il suo silenzio è un silenzio compassionevole o il silenzio che si comunica ai bambini, quando fanno affermazioni troppo da grandi. E' una battaglia persa. A me personalmente ormai interessa di più capire i motivi (di solito difensivi o reattivi) dei no-vax, che entrare in polemica (inutile e priva di un reale confronto, se non come insulso sfogatoio).

Il problema è il covax, no i vaccini in generale; per quanto la covidemia abbia aperto un vaso di Pandora che riguarda tutta la farmacodipendenza  e la sociobiopolitica vaccinale.

Se uno non inorridisce di fronte alla bufala planetaria del "covaccino sperimentato, immunizzante e sicuro" - molti medici e ricercatori sono inorriditi e stanno raccogliendo materiale per il dossier "Norimberga" - viene da dubitare non solo della sua comprensione del significato e valore della scienza, ma pure del suo rispetto per la vita umana.

Il confronto, anche politico, resta sul piano scientifico, senza sconto alcuno allo scientismo ideologico a libro paga. L'alternativa è tra scienza e $cienza, non tra scienza e antiscienza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

Citazione di: anthonyi il 30 Agosto 2022, 05:01:47 AMJacopus, se la pubblicità esiste é perché é efficace, magari non su tutti ma su tanti si, io non voglio convincere i novax alla ipazia, mi basta isolarli, evitare che il loro credo si espanda verso persone incerte.

Perfetta dimostrazione del concetto di scienza di regime.

Buttarla in caciara ideologico-poliziesca è l'arma letale di ogni regime, quella che permette la sussunzione terminale dell'umano al gregge.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

Citazione di: Jacopus il 29 Agosto 2022, 23:59:43 PM...A me personalmente ormai interessa di più capire i motivi (di solito difensivi o reattivi) dei no-vax, che entrare in polemica (inutile e priva di un reale confronto, se non come insulso sfogatoio).

E già qui parti col piede sbagliato, perché:

1) no-vax non è una setta religiosa o partitica come vorrebbe l'ideologia di regime, ma una galassia di posizioni che vanno dall'ideologia alla scienza.

2) di fronte alla parte più scientifica dei no-covax, com'è corretto identificarli, i motivi difensivi e reattivi sono piuttosto caratteristici dei pro-covax, che di fronte a contestazioni documentate e dubbi fondati si barricano dietro un fideistico "lo dice la Scienza !", mostrando così la loro incapacità di sostenere un dibattito minimamente razionale su basi non fideistiche. Credo quia absurdum est.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Phil

Citazione di: InVerno il 30 Agosto 2022, 01:03:17 AMIo tralaltro non ho proprio capito quale dovrebbe essere il senso di questa pagina, suppongo mi manchino le altre del libro, non vi trovo niente di educativo riguardo a come affrontare le informazioni e distinguere fakenews, e neanche capisco che cosa ne abbia da guadagnare un bambino nel fare pubblicità ad alcunchè (tanto meno un vaccino), a meno che non abbia scelto "marketing" già dopo l'esame di quinta elementare. Se non cominciare a pensare alla medicina e alla scienza come "questione di marketing", cioè avvicinarlo alle posizioni di Ipazia. Pura eterogenesi dei fini.
Credo di capire le tue perplessità, tuttavia le smorzerei proprio considerando come il contesto didattico non sia una scuola di marketing o un'università, ma una scuola media in cui i confini disciplinari non sono troppo da prendere sul serio. I ragazzi (e non solo, ma non divaghiamo) apprendono molto e meglio con giochi di simulazione, anche se non necessariamente verosimili e, aggiungerei, non necessariamente da leggere come indottrinamento e plagio delle giovani menti (questione di quantità e qualità di tali "giochi": per una singola paginetta piuttosto diplomatica, non ne farei un dramma). Ad un ragazzino delle medie si può anche chiedere «cosa cambieresti della tua città se fossi il sindaco?» senza temere che l'alunno si lanci in ardite promesse elettorali o senza aspettarsi che saggiamente chieda prima di leggere il bilancio del comune; se "da grande" si occuperà di pubblicità o politica lo farà di certo con meno infantilismo d'adesso, ogni cosa a suo tempo. L'età del target dei lettori spiega adeguatamente anche (@Ipazia) come mai il testo di riferimento linkato sopra sia semplicistico, sintetico e poco "dubitativo" (non a caso, non si entra nel merito dei «requisiti di qualità e sicurezza»); nessun genitore avveduto, quando dà una medicina al figlio, gli ricorda tutti gli effetti collaterali scritti sul bugiardino, né gli fa scegliere liberamente se prenderla o meno, come se si parlasse fra pari (questione di ruoli necessari, di male minore, etc. robaccia da adulti che i ragazzi avranno modo di scoprire, ed utilizzare loro stessi, crescendo).

Circa le tematiche di attualità a scuola, nel mio piccolo, sarei persino favorevole a trattarle prima di quelle storiche (penso ad esempio che la storia della filosofia andrebbe studiata "all'indietro", proprio come nei libri gialli si parte dal morto e poi si indaga a ritroso, ma questa è un'altra storia): preferisco un bambino vagamente informato sul Covid a quello che sa dirmi tutto della peste nei «Promessi sposi», ma poi crede che il Covid lo attaccano i pipistrelli o, tanto per dire, non sa cogliere le differenze fra il nazismo e la gestione pandemica quando sente adulti accostare infelicemente i due fenomeni. In quest'ottica, affrontare, seppur nei limiti del contesto, il tema delle fake news relazionate al Covid, chiedendo agli alunni di rifletterci sopra, credo sia molto più utile, didatticamente, che riflettere su tematiche più aliene alla realtà che li circonda; prima iniziano ad oliare gli ingranaggi del senso critico, ciascuno con i suoi tempi e modi, guardandosi attorno (e non tanto al passato), meglio è; ne avranno certamente bisogno e magari sapranno dare una oliata anche a quelli di mamma e papà.
La questione delle domande di autovalutazione, scritte addirittura in prima persona, la trovo uno spunto interessante, soprattutto in un'epoca in cui abbondano i giudizi altrui e le nuove generazioni hanno bisogno di farsi una corazza per incassarne di ogni tipo; un po' di sana autoreferenzialità, se non di autocomprensione e auto-nomia, credo sia un invito non superfluo (certo, molti si promuoveranno sbrigativamente con "quattro sì", ma sono sicuro ci sarà almeno una minoranza che su quelle quattro domande ci spenderà un momento con gli ingranaggi accesi, momento importante, anche per chi non farà il giornalista...).

anthonyi

Citazione di: Ipazia il 30 Agosto 2022, 09:18:45 AMIl problema è il covax, no i vaccini in generale; per quanto la covidemia abbia aperto un vaso di Pandora che riguarda tutta la farmacodipendenza  e la sociobiopolitica vaccinale.

Se uno non inorridisce di fronte alla bufala planetaria del "covaccino sperimentato, immunizzante e sicuro" - molti medici e ricercatori sono inorriditi e stanno raccogliendo materiale per il dossier "Norimberga" - viene da dubitare non solo della sua comprensione del significato e valore della scienza, ma pure del suo rispetto per la vita umana.

Il confronto, anche politico, resta sul piano scientifico, senza sconto alcuno allo scientismo ideologico a libro paga. L'alternativa è tra scienza e $cienza, non tra scienza e antiscienza.
Peccato però che dalla parte dei conovax gli scienziati siano un po' pochini. Qualche medico domiciliare, qualche primario non di livello in cerca di notorietà, e occasionalmente un nobel un po' fuori di testa, e comunque ormai fuori dalle attività di ricerca.
Dalla parte dei covax, invece, ci sono tutti gli altri, magari con specifiche critiche e questioni perfettamente ammissibili in un ambito di ricerca. 

sapa

Comunque, per riportare a terra la discussione, ci si è vaccinati per lavorare. La prima dose e poi le altre per continuare a essere "  in regola". L ideologia c' entra assai poco. Io ogni tanto mi sorprendo a rivisitare col ricordo quanto accaduto 2 anni fa, con chiusure assurde sul terrazzo di casa, parxhi chiusi, divieti di uscire dal quartiere e dai comuni e altre costrizioni dal sapore " bellico". E prima di tutto questo, le rassicurazioni: " da noi il morbo non entrerà, basta starnutire nel gomito e lavarsi le mani, siamo i più avanti...". Alla faccia del bicarbonato di sodio! Per dirla col grande Totò :-[

anthonyi

Citazione di: Ipazia il 30 Agosto 2022, 10:39:34 AM2) di fronte alla parte più scientifica dei no-covax, com'è corretto identificarli, i motivi difensivi e reattivi sono piuttosto caratteristici dei pro-covax, che di fronte a contestazioni documentate e dubbi fondati si barricano dietro un fideistico "lo dice la Scienza !"

Ma quali sono queste contestazioni documentate? L'efficacia dei vaccini covid é stata dimostrata al di là di ogni ragionevole dubbio, con riduzioni di mortalità e malattia grave oltre il 90 %, certo che lo dice la scienza, ma lo dice perché lo ha rilevato.

Kobayashi

Sono costernato dall'ottimismo di alcuni post...
Il punto fondamentale è che il testo tratta i dubbi nei confronti del vaccino come esclusivo effetto della disinformazione, come risultato di un approccio irrazionale (tant'è che si consiglia di leggere su un sito le risposte di noti scienziati alle fake news più diffuse). Come se non ci fossero motivi per una discussione critica sugli aspetti scientifici della costruzione e dell'efficacia di un vaccino.
Da questo punto di vista il metodo suggerito dal testo scolastico non è scientifico, ma psicologico, sociologico.
Quindi non c'è nulla di interessante e di educativo, e non solo per certi aspetti attinenti la pubblicità fatti notare da inVerno, ma soprattutto, secondo me, perché avere un approccio scientifico, realmente razionale (cosa che è mancato drammaticamente nel dibattito pubblico in Italia e credo anche all'estero) significa conoscere i limiti della costruzione tecnologica di un farmaco o altro. Voglio dire, non solo le spinte di interessi economici e politici esterni, ma soprattutto le difficoltà tecniche, gli approcci a volte necessariamente approssimativi della prassi scientifica. La perdita di questo sfondo di concretezza e limitatezza dell'impresa scientifica ha poi portato alla contrapposizione di due chiese (con le conseguenze tossiche che ben conosciamo...), quella che predica la perfezione e l'infallibilità della scienza, e quella che ne denuncia l'essere al servizio del capitalismo.

anthonyi

Citazione di: sapa il 30 Agosto 2022, 11:19:55 AM. L ideologia c' entra assai poco. Io ogni tanto mi sorprendo a rivisitare col ricordo quanto accaduto 2 anni fa, con chiusure assurde sul terrazzo di casa, parxhi chiusi, divieti di uscire dal quartiere e dai comuni e altre costrizioni dal sapore " bellico". 
Magari potresti ricordare, sapa, anche il sapore bellico per chi questa guerra l'ha combattuta in prima linea, con gli ospedali e i cimiteri che scoppiavano. E potresti riflettere sul fatto che queste chiusure servivano proprio per contenere queste esplosioni. 

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