Metafisica del coronavirus

Aperto da Ipazia, 23 Marzo 2020, 19:58:13 PM

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iano

#300
Ciao Ipazia.
Io non vorrei che questa tua fissa di suddividerci in sfruttatori e sfruttati, dinamica sociale non confutabile ma non so' quanto evitabile, possa distrarci dal nocciolo del problema, che riguarda le dinamiche della scienza e della tecnologia.
Quanto sono evitabili quelle? Molti ragionano come se lo fossero.
Secondo me esistono solo due opzioni. Essevi partecipi o limitarsi a subirle.
Mi chiedo quanto queste ondate di no-qualunque cosa abbia che fare con la presa di coscienza di chi finora si è limitato a subire senza saperlo.
Comunque al di la' della nostra opinione personale è di questo fenomeno nella sua globalità che dovremmo discutere, partendo da un punto fermo, che la scienza e la tecnologia  non si possono fermare, ma si possono solo governare partecipandovi sempre più attivamente.
Finché continuiamo a guardare l'impresa scientifica come quella cosa  che ci porta a raggiungere una verità in se', la verità per la verità, non potremo poi far altro che lamentarci che questa presunta verità abbia conseguenze applicative in se' non desiderabili.
È arrivato il momento di considerare l'impresa come impresa umana, che perde ogni significato quando umana non è, non nel senso etico difficile da definire in assoluto, ma nel senso che perde significato se non è partecipata da tutti.
Voglio credere che questo continuo dire no a ogni cosa equivalga alla fase di una umanità che sta cercando di diventare adulta nel suo rapporto con la sua scienza, cioè nel suo rapporto con la sua essenza, cioè  con quel modo diverso di essere animali che ci caratterizza, che è comprensivo di un interagire coi virus in modo nuovo.
Giusto o sbagliato noi così agiamo, perché questo siamo, un esperimento evolutivo fra tanti, senza essere le cavie di alcun sperimentatore, che non sia la natura.
Finora mi ed parso di vedere per lo più  bambini che si rifiutano di crescere.
Chi da' la colpa agli sfruttatori, chi ai genitori/ scienziati, chi agli orchi, chi al lupo cattivo, chi dice che è arrivato il momento di fare altro, ma cosa altro non sa' dire.


Considerate come filosofi di abbandonare la ricerca della verità come cosa in se', come il lupo delle favole che ci terrorizza, ma rassicurati al contempo dal fatto che dalle favole non esce.
I lupi sono ormai fra noi, in senso anche non metaforico. Sono fuori dalle nostre porte, siamo noi.


Fuori di metafora i veri lupi hanno tanti di quegli anticorpi derivati da immunità di gregge,detto senza offesa per loro, che ci fanno impallidire.
Noi ce li dobbiamo costruire.
Però bisogna che decidiamo una volta per tutti se ciò ci condanna o ci rende superiori.
Ovviamente nessuna delle due cose.
Siamo un esperimento a parte, come tutti lo sono, della "natura padrona e sfruttatrice."
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#301
Però, a a pensarci, alla dinamica sociale degli sfruttati e degli sfruttatori, si può rimediare divenendo uomini compiuti.
Forse viviamo un'epoca di transizione ancora non compiuta, fra cio' che eravamo e ciò che andiamo ad essere, animali tecnologici alla massima espressione.
La tecnologia diventa strumento di oppressione se ne deleghiamo l'uso, non sentendola ancora nostra.
Non possiamo così competere ad armi pari .
Forse non potremo mai eliminare la dinamica fra sfruttati e sfruttatori ma possiamo elevare il livello della competizione, e lo dice uno che ormai da essa si sente tagliato fuori, ma che cerca di dare il proprio contributo filosofico a beneficio di chi ha ancora energie inespresse da spendere.
Per quanto possa sentirmi parte della categoria degli sfruttati mi sembra infantile dare di ciò la colpa ai poteri forti.
Non sono loro ad essere forti, sono io ad essere debole, e sono debole nella misura in cui non mi accetto pienamente come uomo, quell'uomo che è in divenire.
Come si può pensare che per questa rivoluzione in atto, possa essere sempre buona la stessa vecchia filosofia?
Non esistono filosofie giuste una volta per tutte, perché  non esiste un uomo come tale una volta per tutte.
E' arrivato il momento di riguardare la filosofia come ricerca della verità in se'.
Senza una nuova filosofia non se ne esce.
Considerate che non possiamo farne a meno, e questo già lo sapete se siete qui, ma usate un po' più la testa e un po' meno i libri, attraverso i quali potrete capire non cosa sia saggio, ma le dinamiche del pensiero che poi però dovrete usare. Se siamo qui dobbiamo produrre filosofia e non limitarci a rimasticarla.
Certo, detto da un ignorante non amante dello studio, puzza forte, eh...ma tant'è...🙏
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
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Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

anthonyi

Intanto sembra che il libro scritto dal fondatore di Ippocrate. Org su come guarire dal covid a casa sia diventato un best seller. Tutti proventi che, insieme alle donazioni che riceve, vanno ad affluire sul conto che tiene aperto in Svizzera.
Alla faccia della metafisica, e degli ingenui novax che finiscono in TI oppure direttamente al cimitero.

Ipazia

Caro iano, la questione se essere partecipi o bastian contrari è questione assai fisica (macro) e per nulla metafisica. Non stiamo discutendo di aletheia, verità,  ma di potere, e di postverità funzionale al potere in un sistema veritativo (comunità scientifica) che mai come nel caso covidemia si è visto così appecorato in tempo di pace. Gli unici paragoni possibili li troviamo in tempo di guerra. Qualcuno dirà: ma siamo i guerra. Contro chi ? Chi è il nemico ? Qui lo si spiega pacatamente senza contrapposizioni manichee.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

"appecorato". Termine interessante e tratto ovviamente dalla "Free Street University". Se fosse vero tutto il mondo persecutorio che leghi al fantastico mondo della Covidemia, controlla, se per caso, dopo questo eclatante attacco agli interessi globali di BIGPHARMA, la psicopolizia non sia appostata dietro quegli alberi giù in fondo.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

viator

Citazione di: Ipazia il 16 Dicembre 2021, 16:34:21 PM
Quello che si capisce "tutto e subito" è la volontà dei padroni del mondo di ridurre l'umanità a labrat di una sperimentazione diretta non da una scienza super partes, antropologicamente pura,  ma dagli stessi affaristi stregoni che su questa sperimentazione lucrano profitti globali, scudati dai danni più di una centrale atomica. Altra cosa che si capisce è la morte della bioetica in quello che pomposamente si autodefiniva "mondo libero".

Salve Ipazia. Scusami ma.......a proposito di "capire" vorrei chiederti se tu qui scrivi per far capire qualcosa oppure perchè a te piace scrivere e basta.

Guarda che forse per qualcuno degli amici lettori LABRAT è una razza canina parente dei Labrador (non un topo), mentre SUPER PARTES potrebbe essere parente stretto di SUPER ARRIVAS oppure di SUPERMEN...........inoltre gli SCUDATI DANNI potrebbero risultare il contrario di SUDATI GUADAGNI.

Ti confesso di non aver mai finora capito (pur apprezzando la tua concisione e precisione) se la tua prosa risulti conseguenza di una tua naturale propensione alla cerebralità più spinta (sorretta da adeguata cultura e dalla conoscenza di più lingue sia classiche che moderne) oppure se in essa trovi sfogo anche una qualche forma di personale compiacimento psicologico.

(In realtà - lo confesso - io sarei pure invidioso : quali vette dialettiche mi sono negate !). Saluti, ed abbi un poco più di democratica pazienza e proletaria comprensione per gli ignoranti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Labrat, l'ho tratto da un video israeliano (un bel museo degli e/o/rrori "avversi"), in uno dei fronti stabularizzati  :D più caldi del pianeta. L'ho subito dedicato all'affarista stregone (questa è mia) Burioni,  che vede noi come sorci rinchiusi nella tana, cui contrappongo  i sorci (rat) da laboratorio rinchiusi in uno stabulario (globale), inoculati, cui egli appartiene. Appunto lab-rat.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#307
Citazione di: Ipazia il 16 Dicembre 2021, 18:37:47 PM
Caro iano, la questione se essere partecipi o bastian contrari è questione assai fisica (macro) e per nulla metafisica. Non stiamo discutendo di aletheia, verità,  ma di potere, e di postverità funzionale al potere in un sistema veritativo (comunità scientifica) che mai come nel caso covidemia si è visto così appecorato in tempo di pace. Gli unici paragoni possibili li troviamo in tempo di guerra. Qualcuno dirà: ma siamo i guerra. Contro chi ? Chi è il nemico ? Qui lo si spiega pacatamente senza contrapposizioni manichee.
Ho visto il video e condivido tutto.
Ho trovato argomenti vecchi e nuovi dentro un quadro coerente, coerente anche con auto pratiche da me sperimentate su come fare a calmarsi e ad abbassare la pressione sanguigna , decelerare i battiti del cuore, etc...anche se sempre col dubbio se stessi facendo la cosa giusta, pur riuscendo a farlo, perché è un po' come farsi prescrizioni da solo.
Sono consapevole non da adesso che prendere tutte le medicine che ti prescrivono è da pazzi, se non coadiuvate dall'indispensabile integratore del sapersi ascoltare conoscendosi.
Che le cause farmaceutiche abbiano libertà di martellarci con la pubblicità  convincendoci a prevenire quello che mai ci sarebbe venuto lo so' bene.
Da questo video però non traggo alcuna controindicazione al vaccinarsi.
Il numero di virus che dobbiamo affrontare è certamente superiore a quello che dovremmo affrontare con una condotta di vita globale, non solo individuale, più prudente.
Ma una volta che il virus c'è bisogna scegliere se affidarsi alla sorte o al vaccino, quando c'è.
L'unica cosa che contesto del video è l'atteggiamento filosofico che ne traspare, che distingue fra pratiche naturali e no.
L'approccio olistico va bene e io lo pratico, e quando non lo pratico so di sbagliare, e altre volte non si può fare a meno di sbagliare. È comunque una saggezza che si acquisisce sulla propria pelle per tentativi ed errori non dissimile dall'approccio riduzionistico in tal senso. Ma stiamo parlando di due approcci entrambi estremi che presentano rischi simili. Uno rischia di prescrivermi troppe medicine che ti portano alla morte.
L'altro di lesinartele con pari esito.
Mi trascino da decenni un problema di salute per il fatto che un dottore mi ha convinto, secondo un suo approccio forse troppo olistico, a non farmi operare , convincendomi con facilità, perché farsi tagliuzzare non è cosa cui andiamo incontro con leggerezza.
Avrebbe fatto meglio a dirmi che si trattava di una operazione facile e senza conseguenze particolari, e che comunque do io che dovevo decidere.
È da un pezzo che non riconosco ai dottori una autorevolezza a prescindere, integrandola col mio buon senso derivato da esperienza e conoscenza olistica di me stesso, ma temo che stiamo vivendo oggi un problema contrario, di indebita sfiducia generalizzata verso la medicina occidentale, che fa pendere la bilancia verso quella orientale, con esiti non meno dannifici. Trovo interessante il video, e autorevole il suo autore, ma non sarebbe un bene per la mia salute credere che lui non lo faccia per soldi, mentre altri invece si, e non cambia il discorso se lui è un privato e l'altra è una industria.
Non  ci trovo comunque nessuna indicazione contraria alla vaccinazione di massa.
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iano

#308
Ciò che ho notato nel mio piccolo è che i dottori riduzionisti, al pari di quelli olistici , hanno dato risposte parimenti evasive alle domande dei pazienti. Più che dire lavatevi le mani e lavarsele, non hanno fatto.
Si tratta comunque di approcci in evoluzione e si spera sempre in meglio, da qualunque parte arrivino, posto che non c'è una parte completamente giusta e una completamente sbagliata.
Una cosa è cosa sia giusto o sbagliato fare, e un altra è il modo giusto o sbagliato di farlo.
Posto che devo ancora capire cosa c'entra la metafisica in questa discussione, e per questo vi ho partecipato poco, il ricorso al vaccino, una volta che il virus c'è, non è obbligatorio, ma è obbligatorio evitare i danni che possiamo fare andando in giro non vaccinati.
Nella mia cerchia di amici non si fanno pranzi e cene di gruppo perché i no vax pretendono di parteciparvi, e forse hanno ragione ad offendersi se non li si invita. Si può ben rinunciare per rispettare la loro scelta, anche quando loro pretenderebbero di non rinunciare a nulla.
Quella di rispettare scelte che non condividiamo,,facendo delle rinunce, alla fine diventerà una buona abitudine, ma non sempre le rinunce derivano da una scelta amichevole.
Chi rinuncia al vaccino sta rinunciando a parecchie cose, e chi non rinuncia dovrebbe sostenere la sua libera scelta, rinunciando per solidarietà a qualcosa. Ma ci sono dei limiti, c'è un economia da portare avanti ma che non può andare avanti marciando sui cadaveri, solo perché qualcuno affascinato dal magari nuovo, per lui, approccio olistico, lo fraintende.
Se si vuole rinunciare al vaccino come pratica non naturale lo si dica chiaramente.
Che la tecnologia sia cosa innaturale è una fissa di molti.
Se si ritiene che l'immunità di gregge sia la strada naturale, e perciò giusta, ditelo chiaramente, ma rispettate anche il mio diritto di starvi lontano un miglio, e senza tirare in ballo a chi conviene produrlo e pubblicizzarlo, che è solo un dettaglio.
Non si approfitti del modo sbagliato in cui si fanno le cose per dire che si fanno cose sbagliate.
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iano

#309
Mi pare alla fine che il diverso approccio filosofico sia fondamentale per capire come si sia creato questo casino, e metafisica o non metafisica e di questo che dovremmo qui parlare.
Non si può evitare di avere una filosofia, e questa guida le scelte anche di chi nega di averla.
Essa agisce comunque sempre sotto traccia, ma questo mi sembra il momento di tirala fuori e metterla ben in evidenza, perché se cechiamo una causa, quella, nel bene e nel male, è la causa, e di questo qui dovremmo parlare.
Nell'interessante e istruttivo Video linkato da Ipazia, fra tant'è chiacchiere condivisibili a un certo punto appare la filosofia di chi lo ha fatto, quando parla di approcci naturali alle cure mediche.
Certo lui non esclude l'approccio riduzionista, anzi lo reputa indispensabile, ma allo stesso tempo ci fa' capire che lo ritiene innaturale. Voi condividete questa sua filosofia?
So' che la maggioranza di voi la condivide. Io no.
Se l'approccio deve essere olistico deve considerare l'uomo nel suo insieme, compreso di tecnologia, e quindi di vaccini.
Se per per avere il fuoco non aspettiamo più i fulmini, cosa aspettiamo a vaccinarci?
Aspettiamo che sia il covid a fulminarci in modo naturale, o vogliamo comportarci da uomini interi, comprensivi di tecnologia?
Usando il vaccino non facciamo altro che replicare un fenomeno naturale, per cui il nostro corpo sa difendersi da solo dai virus. La nostra sarà pure una rozza imitazione della natura, sempre perfettibile.
Però  dobbiamo decidere chi siamo secondo quale specificità, se siamo fra i tanti che aspettano o se siamo quelli che agiscono per definizione di  specie.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
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Ipazia

Col vaccino sperimentale, ed in particolare il tipo mRna, non si replica ciò che avviene in natura, ma si forzano delle reazioni biochimiche ignorando gli effetti che poi si sono verificati nei più svariati sistemi immunitari individuali. L'imitazione della natura assomiglia, allo stadio sperimentale attuale, più alle ali di Leonardo che a quelle di un aeroplano.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#311
Dubito che qualunque cosa facciamo , nella lunga storia della vita qualcuno non l'abbia già fatto.
La differenza è che noi decidiamo di farlo , ma è meglio se decidiamo di farlo tutti insieme, e non lasciare che siano solo  in pochi a sbagliare.
Ciò che si può fare decidendo si può fare anche lasciando fare al solo caso.
Noi ci distinguiamo solo per riuscire ad accorciare i tempi nel giungere ai risultati, non per i risultati in se', ne' perché ci sottraiamo invero del tutto al caso, perché in fondo a cosa equivale una decisione se non a tirare un dado?
La differenza è che noi li tiriamo.
Non mi pare che gli altri animali mostrino una dipendenza al gioco.
Noi invece scommettiamo su tutto.
Scommettiamo che un giorno riusciremo a volare?


Noi, come esperimento evolutivo, siamo solo un esperimento fra tanti.
Una scommessa fra tante, e il trucco della vita è che se tanti scommettono qualcuno vince e quindi vince la vita.
La nostra però è una scommessa molto particolare , non si può negare.
Non c'è 'stata finora una specie che non si sia evoluta se non accettando compromessi con altre .
Ogni essere stesso, che noi diciamo individuo è in effetti un condominio.
Siamo finora cambiati in armonia con gli altri.
Non è più  così. Per dirla in termini filosofici stiamo tentando di trasformare ciò che diviene in ciò che è.
La nostra scommessa è che nessun condomino in futuro decida per noi.
Forse è bene e forse è male.
Ma possiamo fare diversamente essendo quel che siamo?
Ha il nostro libero arbitrio questo potere, o non è solo altro che un potente acceleratore del caso?
In tal caso potremo dirci ancora naturali, se questo ci può consolare.
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anthonyi

Citazione di: Ipazia il 16 Dicembre 2021, 23:25:42 PM
Col vaccino sperimentale, ed in particolare il tipo mRna, non si replica ciò che avviene in natura, ma si forzano delle reazioni biochimiche ignorando gli effetti che poi si sono verificati nei più svariati sistemi immunitari individuali. L'imitazione della natura assomiglia, allo stadio sperimentale attuale, più alle ali di Leonardo che a quelle di un aeroplano.
Cioè esattamente quello che si ottiene con un qualsiasi farmaco a sintesi chimica.
Riguardo poi all'ignoranza degli effetti mi pare che non ci sia, visto e considerato che la dimensione degli effetti collaterali osservati è estremamente limitata in confronto ai danni potenziali del virus. L'mrna, poi, viene degradato dall'organismo nel giro di alcune settimane, e allora come è possibile che vi siano effetti di lungo periodo?

Ipazia

#313
Citazione di: anthonyi il 17 Dicembre 2021, 05:14:19 AM
Citazione di: Ipazia il 16 Dicembre 2021, 23:25:42 PM
Col vaccino sperimentale, ed in particolare il tipo mRna, non si replica ciò che avviene in natura, ma si forzano delle reazioni biochimiche ignorando gli effetti che poi si sono verificati nei più svariati sistemi immunitari individuali. L'imitazione della natura assomiglia, allo stadio sperimentale attuale, più alle ali di Leonardo che a quelle di un aeroplano.
Cioè esattamente quello che si ottiene con un qualsiasi farmaco a sintesi chimica.
Prassi da cui è il caso di cominciare a diffidare, cercando rimedi meno "industriali" e più "esistenziali".
CitazioneRiguardo poi all'ignoranza degli effetti mi pare che non ci sia,
Dopo tanta sperimentazione sull'uomo, bioeticamente inaccettabile perché negata, si cominciano a conoscere gli effetti acuti.
Citazionevisto e considerato che la dimensione degli effetti collaterali osservati è estremamente limitata in confronto ai danni potenziali del virus.
Secondo la statistica del pollo, ma non nella realtà del labrat umano colpito individualmente.
CitazioneL'mrna, poi, viene degradato dall'organismo nel giro di alcune settimane, e allora come è possibile che vi siano effetti di lungo periodo?
Per la catena imprevedibile delle reazioni biochimiche genomiche innescate, sulle quali non sanno nulla neppure gli affaristi stregoni allo stadio attuale della sperimentazione.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Rimedi esistenziali? Fammi capire, tu curi il covid con la filosofia?  ::)

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