Metafisica del coronavirus

Aperto da Ipazia, 23 Marzo 2020, 19:58:13 PM

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baylham

Citazione di: Ipazia il 03 Novembre 2021, 07:43:36 AM
Più le bufale ultravax vengono sbufalate, più gli interessi in gioco si incattiviscono. Il terrapiattista ultravax ritiene normale pure la rottamazione della Costituzione che al primo articolo ora solennemente dichiara:

L'italia è una dittatura covidemica fondata sul vaccino. La sovranità appartiene al capitale che ne fa quello che vuole.


Ritengo che i giudici e la Corte Costituzionale siano in grado di giudicare se la legislazione di emergenza sanitaria sia costituzionale opporre no.
Per me non c'è alcuna rottamazione della Costituzione e delle sue regole democratiche.

Ho l'impressione che i dissidenti del pensiero unico siano i principali cultori di un pensiero unico.






atomista non pentito

Mi pare incontrovertibile che la vaccinazione (ove) posta in atto abbia contribuito a diminuire l'impatto del virus sulle attivita' , sulle malattie e sulle morti. Che poi sia un bene od un male e' abbastanza relativo. Per i caprioli che incontravo ad ogni allenamento ed ora mi capita molto piu' raramente di incontrare .... evidentemente e' un male , hanno meno liberta'. Cosa capitera' fra 5 anni a chi e' vaccinato ? E chi lo sa  , qualcosa si puo' ipotizzare , certamente , essendo una situazione parzialmente nuova , non se ne ha totale esperienza. Qualcuno ci marcia ? Certamente , trovatemi una attivita' umana , anche la piu' nobile , che non scateni interessi..... figuriamoci una "cosa" che potrebbe interessare 7 miliardi di "consumatori". Era meglio una subitanea redistribuzione delle ricchezze ed un bell'isolamento di due anni con il panettiere unico abilitato a spostarsi per portare i suoi prodotti a domicilio insieme al pizzicagnolo per non morire di fame ? A mio parere si , ma e' una situazione realizzabile solo quanto lo e' la concretezza di Paperopoli ( almeno in questo universo). Io le mie conclusioni le ho gia' tratte gli altri hanno il diritto di trarre le loro.

Ipazia

Il potere è una bestia tautologica autoreferenziale e i giudici costituzionali non fanno eccezione adattando la legge al potere del momento. Cosa che le pieghe ambigue di ogni legge permettono e la magistratura italiana ha mostrato che quanto ad acrobazie non ha da imparare nulla da nessuno. Basti pensare al valzer delle sentenze contrastanti tra loro. Beati i paesi che non hanno costituzioni, ingiurie quotidiane alla verità dei fatti.

Jacopus mi stupisco di te: servono mica i link e neppure una laurea in virologia per capire che il "vaccino" lo stanno sperimentando su cavie inconsapevoli, non è  immunizzante (ormai lo ammette anche il potere), e ha effetti avversi abnormi per un trattamento sanitario su persone sane. Si aggiunga pure che, in quanto vaccino, è una ciofeca i cui benefici durano da zero a pochi mesi. E basta leggere le cronache quotidiane per constatare una crescita anomala di morti improvvise di persone giovani e sane e la debacle della vigilanza post vaccinale, a fronte della ormai acquisita certezza che non si tratta di acqua benedetta.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: atomista non pentito il 03 Novembre 2021, 11:12:35 AM
. Era meglio una subitanea redistribuzione delle ricchezze ed un bell'isolamento di due anni con il panettiere unico abilitato a spostarsi per portare i suoi prodotti a domicilio insieme al pizzicagnolo per non morire di fame ?
Ciao atomista, dubito che dopo la subitanea redistribuzione delle ricchezze si trovi qualcuno disposto a fare il panettiere o qualunque altro lavoro, preferendo tutti la funzione di meri consumatori della ricchezza subitaneamente redistribuita.

Kobayashi

Citazione di: baylham il 03 Novembre 2021, 09:46:04 AM
Per me non c'è alcuna rottamazione della Costituzione e delle sue regole democratiche.

L'ostinazione della minoranza no-vax si spiega con l'amplificazione della sfiducia (legittima) nei confronti delle istituzioni democratiche.
In effetti non si può più dire da decenni che nei Paesi occidentali ci sia vera democrazia.
Per gli Usa si è utilizzato il termine "plutocrazia", ovvero governo dei ricchi: un paese in cui si può fare politica solo se si dispone di almeno un paio di milioni di dollari (per una campagna elettorale al Congresso) non può essere considerato concretamente democratico, anche se mantiene le stesse istituzioni di una repubblica democratica.
E tutte queste istituzioni in 30-40 anni hanno ampiamente mostrato di non svolgere più il proprio ruolo.
Caso esemplare, quasi banale, per i media, il confronto tra il watergate e il dossier Cia sulle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein. Da una parte un giornalismo che indaga e costringe un presidente americano a dimettersi, dall'altra la semplice accettazione di una menzogna senza indagini approfondite.
Il disprezzo per i media mainstream ha insomma il suo bel perché.
Ma si potrebbe continuare con tante altre istituzioni o autorità di garanzia etc.: il loro complessivo mal funzionamento riduce di molto la reale democraticità degli Stati.
Però il legittimo sospetto, la sana critica, è qualcosa di diverso rispetto al delirio dei no-vax.
Con loro si assiste invece ad un processo di trasformazione del sospetto e dell'attenzione in qualcosa di assoluto, di radicale. Per cui i dati dell'epidemia sono falsi (le istituzioni sanitarie mentono), i medici mentono, i giornalisti sono pappagalli ammaestrati a ripetere il verbo costruito dalle case farmaceutiche in collisione con le autorità governative di tutto il mondo, e via dicendo.

niko

#200
Citazione di: anthonyi il 03 Novembre 2021, 06:40:13 AM
Ciao niko, devi sapere che bolsonaro è messo sotto accusa per crimini umanitari nel suo paese, perché ha omesso di porre in essere qualsiasi tipo di restrizione cautelativa nei confronti della pandemia.
Quello che tu definisci 2G (ma poi non eravamo solo noi italiani ad aver fatto un uso dittatoriale del green pass?) in realtà non sarebbe altro che un tipo di restrizione cautelativa, il non vaccinato, infatti, anche se tamponato e negativo, comunque è un soggetto ad alto rischio di effetti gravi dalla malattia, ed essendo più facilmente infettabile, comunque incrementa il rischio che qualcuno sia contagiato.




All'inizio di questa pandemia, pensavo che il neoformato dovere (isterico e da socialismo cinese) alla salute, si sarebbe affiancato al più ragionevole e costituzionalmente esistente dal dopoguerra in poi diritto alla salute, e si sarebbe creato un inquietante parallelismo e convivenza. Per usare una metafora biomedica, pensavo che il dovere alla salute, rispetto al preesistente diritto alla salute su cui si era innestato, fosse un tumore.


Che tra i due modi di intendere la salute, come diritto e come dovere, si sarebbe instaurata una inquietante, ma possibile, convivenza.

Naturalmente ero troppo ottimista, perché con ogni comportamento imposto ai cittadini per diminuire la "probabilità" o la "gravità" del contagio, mascherine lockdown, 2g, obbligo vaccinale, finanche divieto di manifestare, di fatto va sempre in scena lo stesso processo/confessione farsa della Stato che prima sembra processare/confessare se stesso, essere in colpa da un punto di vista di quello che dovrebbe essere un assetto normale della vita sociale e un sincero interesse per il benessere dei cittadini per non avere abbastanza posti letto in ospedale o abbastanza medici di famiglia per malati leggeri in vista di avere e di dover fronteggiare un eventuale aumento dei contagi nella sua popolazione (tutto deve fermarsi perché in una logica economica e non propriamente sanitaria "mancano le risorse", gli ospedali si "intasano": per mea culpa grandissima, sembra cantare lo Stato in questa fase 1 della sceneggiata) e poi, fatto a se stesso il processo o la confessione apparentemente durissima e severissima, con colpo di scena finale si auto-assolve perché tanto, l'eventuale aumento dei contagi, seppure ci sarà (e quasi sempre c'è), sarà colpa dei cittadini che non avranno rispettato le misure imposte dallo Stato stesso (vivere in una gabbia di vetro per paura d una malattia), e quindi se si ammaleranno meriteranno, loro sì, di essere malcurati o lasciati a crepare.


Per loro culpa grandissima.


Capito cosa intendo? Se c'è una pandemia per cui si suppone non basteranno i medici di famiglia e i posti letto in ospedale, si aumentano i medici di famiglia e i posti letto in ospedale con ogni mezzo, reclutando professionisti e indennizzandoli per il lavoro che lasciano, costruendo ospedali con i prefabbricati, creando elenchi di personale sanitario "riservista" da reclutare all'ultimo momento al bisogno, proprio come in guerra. Tutto il personale che può servire per far funzionare un ospedale o un presidio sanitario con un addestramento necessario breve, quindi oss e burocrazia, si recluta tra i disoccupati e i giovani volontari, non c'è bisogno neanche di formarlo in tempi lunghi o di rilevarlo con indennizzo rispetto a dove lavorava in precedenza. Con ogni mezzo, perché la vita non deve "fermarsi", e gli ospedali non devono "intasarsi" nonostante una pandemia, e così si trasmetterebbe un messaggio di speranza e resistenza, e non di terrore e resilienza.


Non si instaura una dittatura con misure draconiane, securitarie, biotecnologiche e ingiuste per contenere la pandemia perché la volontà di aumentare fino al massimo possibile i luoghi di cura sul territorio delle singole metropoli non c'è. Se mancano i posti letto in ospedale, ebbene siano aumentati i posti letto in ospedale, non siano fatti esperimenti biologici e sociologici sulla popolazione, esperimenti da sinopticon, più che da panopticon, per riprendere un forum recente. L'atto del vedere e del guardare ridiventa fondamentale quando il descrittivo ridiventa prescrittivo, e tale atto deve essere condiviso da tutti gli internati, non basta più che lo faccia solo la guardia.


Il dovere alla salute, palesatosi in tutta la sua amortale e amorale forza in questi ultimi due anni di pandemia, si sta mangiando, pezzo per pezzo,
il pre-pandemico e postdopoguerra diritto alla salute.
Se il popolo si tiene in salute, lo Stato non spende per curarlo. Meglio ancora, lo Stato non affronta proprio in senso antropologico la questione della cura, della morte e dell'istinto di morte. Se c'è dovere alla salute, la malattia è colpa, nella sua gestione si torna verso un'epoca teocratica. Se c'è dovere alla salute, la malattia è residuo, si sogna di eliminarla del tutto e diventare automi amortali, o quantomeno che l'elite dei sani lo diventi. Il paradiso tecnologico in terra.

Il dovere nuovo, dovere alla salute, che si è installato sul diritto vecchio, diritto alla salute, è un cancro, e non è un tumore. Lo distrugge ogni secondo di più, e non è in condizione di essere distrutto dall'interno. Riflettiamo seriamente si ci sta bene o no una società in cui come cittadini dobbiamo dimostrare allo stato di essere sani per ottenere dei diritti o addirittura scampare da delle sanzioni. In cui dobbiamo dimostrare non solo di essere sani, ma di avere ancora buona probabilità di esserlo in futuro, rinunciando alla nostra stessa ragione che ci dice che il futuro è indeterminato,  e non in un futuro di decenni, ma tipo nelle prossime ventiquattro o quarantotto ore, come è con il nesso diritti/tamponi, che ora viene considerato anche troppo poco sanitario/securitario e quindi da abolire.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

atomista non pentito

"Redistribuire a livello globale la ricchezza, e fermare ancora per qualche anno l'economia. Una scelta difficile da perseguire ed ovviamente con molti accaniti e potenti oppositori".

x Anthony : era da Jacopus la citazione.

viator

Salve niko. Citandoti : "Il dovere alla salute, palesatosi in tutta la sua amortale e amorale forza in questi ultimi due anni di pandemia, si sta mangiando, pezzo per pezzo,
il pre-pandemico e postdopoguerra diritto alla salute.
Se il popolo si tiene in salute, lo Stato non spende per curarlo. Meglio ancora, lo Stato non affronta proprio in senso antropologico la questione della cura, della morte e dell'istinto di morte. Se c'è dovere alla salute, la malattia è colpa, nella sua gestione si torna verso un'epoca teocratica. Se c'è dovere alla salute, la malattia è residuo, si sogna di eliminarla del tutto e diventare automi amortali, o quantomeno che l'elite dei sani lo diventi. Il paradiso tecnologico in terra".

Vedo che sia della Costituzione che dell'organizzazione sanitaria hai capito quasi tutto.


Manca solo il fatto che mai è esistito e mai potrà esistere un diritto od un dovere alla salute, aspetti questi che vengono citati con la massima disinvoltura da chiunque si occupi di favoleggiamento del Diritto.


Infatti esistono - o dovrebbero esistere - il diritto alle cure ed il dovere di accettare quanto dispongono le Autorità (ricordati che Repubblica, Costituzione, Rappresentanti, Autorità sono tutti nati - in Italia - dalla gloriosa Resistenza Democratica)..................per evitare che i comportamenti dei singoli possano danneggiare la collettività. Saluti.




Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: niko il 03 Novembre 2021, 11:50:11 AM
Citazione di: anthonyi il 03 Novembre 2021, 06:40:13 AM
Ciao niko, devi sapere che bolsonaro è messo sotto accusa per crimini umanitari nel suo paese, perché ha omesso di porre in essere qualsiasi tipo di restrizione cautelativa nei confronti della pandemia.
Quello che tu definisci 2G (ma poi non eravamo solo noi italiani ad aver fatto un uso dittatoriale del green pass?) in realtà non sarebbe altro che un tipo di restrizione cautelativa, il non vaccinato, infatti, anche se tamponato e negativo, comunque è un soggetto ad alto rischio di effetti gravi dalla malattia, ed essendo più facilmente infettabile, comunque incrementa il rischio che qualcuno sia contagiato.




All'inizio di questa pandemia, pensavo che il neoformato dovere (isterico e da socialismo cinese) alla salute, si sarebbe affiancato al più ragionevole e costituzionalmente esistente dal dopoguerra in poi diritto alla salute, e si sarebbe creato un inquietante parallelismo e convivenza. Per usare una metafora biomedica, pensavo che il dovere alla salute, rispetto al preesistente diritto alla salute su cui si era innestato, fosse un tumore.


Che tra i due modi di intendere la salute, come diritto e come dovere, si sarebbe instaurata una inquietante, ma possibile, convivenza.

Naturalmente ero troppo ottimista, perché con ogni comportamento imposto ai cittadini per diminuire la "probabilità" o la "gravità" del contagio, mascherine lockdown, 2g, obbligo vaccinale, finanche divieto di manifestare, di fatto va sempre in scena lo stesso processo/confessione farsa della Stato che prima sembra processare/confessare se stesso, essere in colpa da un punto di vista di quello che dovrebbe essere un assetto normale della vita sociale e un sincero interesse per il benessere dei cittadini per non avere abbastanza posti letto in ospedale o abbastanza medici di famiglia per malati leggeri in vista di avere e di dover fronteggiare un eventuale aumento dei contagi nella sua popolazione (tutto deve fermarsi perché in una logica economica e non propriamente sanitaria "mancano le risorse", gli ospedali si "intasano": per mea culpa grandissima, sembra cantare lo Stato in questa fase 1 della sceneggiata) e poi, fatto a se stesso il processo o la confessione apparentemente durissima e severissima, con colpo di scena finale si auto-assolve perché tanto, l'eventuale aumento dei contagi, seppure ci sarà (e quasi sempre c'è), sarà colpa dei cittadini che non avranno rispettato le misure imposte dallo Stato stesso (vivere in una gabbia di vetro per paura d una malattia), e quindi se si ammaleranno meriteranno, loro sì, di essere malcurati o lasciati a crepare.


Per loro culpa grandissima.


Capito cosa intendo? Se c'è una pandemia per cui si suppone non basteranno i medici di famiglia e i posti letto in ospedale, si aumentano i medici di famiglia e i posti letto in ospedale con ogni mezzo, reclutando professionisti e indennizzandoli per il lavoro che lasciano, costruendo ospedali con i prefabbricati, creando elenchi di personale sanitario "riservista" da reclutare all'ultimo momento al bisogno, proprio come in guerra. Tutto il personale che può servire per far funzionare un ospedale o un presidio sanitario con un addestramento necessario breve, quindi oss e burocrazia, si recluta tra i disoccupati e i giovani volontari, non c'è bisogno neanche di formarlo in tempi lunghi o di rilevarlo con indennizzo rispetto a dove lavorava in precedenza. Con ogni mezzo, perché la vita non deve "fermarsi", e gli ospedali non devono "intasarsi" nonostante una pandemia, e così si trasmetterebbe un messaggio di speranza e resistenza, e non di terrore e resilienza.


Non si instaura una dittatura con misure draconiane, securitarie, biotecnologiche e ingiuste per contenere la pandemia perché la volontà di aumentare fino al massimo possibile i luoghi di cura sul territorio delle singole metropoli non c'è. Se mancano i posti letto in ospedale, ebbene siano aumentati i posti letto in ospedale, non siano fatti esperimenti biologici e sociologici sulla popolazione, esperimenti da sinopticon, più che da panopticon, per riprendere un forum recente. L'atto del vedere e del guardare ridiventa fondamentale quando il descrittivo ridiventa prescrittivo, e tale atto deve essere condiviso da tutti gli internati, non basta più che lo faccia solo la guardia.


Il dovere alla salute, palesatosi in tutta la sua amortale e amorale forza in questi ultimi due anni di pandemia, si sta mangiando, pezzo per pezzo,
il pre-pandemico e postdopoguerra diritto alla salute.
Se il popolo si tiene in salute, lo Stato non spende per curarlo. Meglio ancora, lo Stato non affronta proprio in senso antropologico la questione della cura, della morte e dell'istinto di morte. Se c'è dovere alla salute, la malattia è colpa, nella sua gestione si torna verso un'epoca teocratica. Se c'è dovere alla salute, la malattia è residuo, si sogna di eliminarla del tutto e diventare automi amortali, o quantomeno che l'elite dei sani lo diventi. Il paradiso tecnologico in terra.

Il dovere nuovo, dovere alla salute, che si è installato sul diritto vecchio, diritto alla salute, è un cancro, e non è un tumore. Lo distrugge ogni secondo di più, e non è in condizione di essere distrutto dall'interno. Riflettiamo seriamente si ci sta bene o no una società in cui come cittadini dobbiamo dimostrare allo stato di essere sani per ottenere dei diritti o addirittura scampare da delle sanzioni. In cui dobbiamo dimostrare non solo di essere sani, ma di avere ancora buona probabilità di esserlo in futuro, rinunciando alla nostra stessa ragione che ci dice che il futuro è indeterminato,  e non in un futuro di decenni, ma tipo nelle prossime ventiquattro o quarantotto ore, come è con il nesso diritti/tamponi, che ora viene considerato anche troppo poco sanitario/securitario e quindi da abolire.
Nel tuo discorso, niko, tu tendi a vedere questa competizione tra i doveri dello stato, e i diritti dei cittadini.
Lo stato, però, è fatto dai cittadini, cioè i doveri dello stato, sono doveri dei cittadini di finanziare il soddisfacimento di questi doveri, di pagare il costo dei medici e degli ospedali che tu dici dovrebbero essere di più.
E dovrebbero essere di più perché una minoranza di cittadini ha deciso di non vaccinarsi.
Ora se tu vedi la cosa dal punto di vista del cittadino vaccinato, è facile capire il suo interesse ad evitare una spesa che potrebbe essere evitata con un minimo di buonsenso da parte di quella minoranza, perché d[size=78%]ifendersi dal covid con il vaccino e la soluzione più efficiente di qualsiasi cura conosciuta a tutt'oggi. [/size]

baylham

Citazione di: niko il 03 Novembre 2021, 11:50:11 AM
Capito cosa intendo? Se c'è una pandemia per cui si suppone non basteranno i medici di famiglia e i posti letto in ospedale, si aumentano i medici di famiglia e i posti letto in ospedale con ogni mezzo, reclutando professionisti e indennizzandoli per il lavoro che lasciano, costruendo ospedali con i prefabbricati, creando elenchi di personale sanitario "riservista" da reclutare all'ultimo momento al bisogno, proprio come in guerra. Tutto il personale che può servire per far funzionare un ospedale o un presidio sanitario con un addestramento necessario breve, quindi oss e burocrazia, si recluta tra i disoccupati e i giovani volontari, non c'è bisogno neanche di formarlo in tempi lunghi o di rilevarlo con indennizzo rispetto a dove lavorava in precedenza. Con ogni mezzo, perché la vita non deve "fermarsi", e gli ospedali non devono "intasarsi" nonostante una pandemia, e così si trasmetterebbe un messaggio di speranza e resistenza, e non di terrore e resilienza.


Questa proposta di "terapia ospedaliera" dimostra una scarsa comprensione della dinamica economica e sanitaria di una pandemia.
Nessun paese o popolazione al mondo ha reagito in questo modo, ci sarà una ragione per cui non funziona così.
Evidentemente Covid 19 ha insegnato ben poco.


Invito anche ad approfondire la bivalenza del concetto di economizzare e la sua strutturale indeterminatezza, incertezza, che spiega benissimo perchè gli individui e le istituzioni sono strutturalmente impreparate a gestire situazioni straordinarie.

Jacopus

Mi associo alla critica di Baylham. Il personale sanitario non si addestra. Occorre studio, formazione e tirocini. Parliamo di ars medica, non di piastrellisti (con tutto il rispetto per i piastrellisti). L'addestramento riguarda forme di lavoro molto semplici e in via di estinzione nelle attuali società ipercomplesse. Per fare un lavoro apparentemente semplice come quello di Oss servono minimo due anni. Creare riservisti della sanità è una assurdità, visto che a breve, a meno che non vengano "molti" laureati in medicina africani ed asiatici, avremo molta difficoltà a coprire i ruoli necessari per far funzionare la normale macchina sanitaria. Non per mancanza di soldi ma per mancanza di persone fisiche. Se vogliamo fare le cose improvvisate non si capisce bene perché allora non va bene un vaccino di cui si contesta l'improvvisazione. Rispetto al terrore che serpeggia, è sufficiente vaccinarsi. Personalmente l'ho fatto anch'io, nonostante fossi dubbioso a causa degli alti valori anticorpali che avevo. Dubbi del tutto infondati. Ho avuto febbre bassa per mezza giornata e nessun altro effetto e mi sento sufficientemente sicuro e senza essere preda di alcun terrore.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

Primum non nocere. E' una questione etica, non di terrore irrazionale. A tale principio primo dovrebbe sottostare qualsiasi farmaco eticamente testato. Cosa che non è per questo affare di sanità globale che, bioeticamente, ha sostituito il "Todesangel" Josef Mengele ad Ippocrate. Col bel risultato di avere espulso una marea di medici e personale sanitario di lungo corso con esperienza professionale e spirito ippocratico tappando i buchi con rider a cottimo sotto ricatto. Comandati da una gerarchia sempre più mengeliana. Pessimo affare per chi ha bisogno di cura e scienza medica. Ma grandi affari per i fornitori della medicina mengeliana.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

#207
Citazione di: baylham il 03 Novembre 2021, 16:34:22 PM
Citazione di: niko il 03 Novembre 2021, 11:50:11 AM
Capito cosa intendo? Se c'è una pandemia per cui si suppone non basteranno i medici di famiglia e i posti letto in ospedale, si aumentano i medici di famiglia e i posti letto in ospedale con ogni mezzo, reclutando professionisti e indennizzandoli per il lavoro che lasciano, costruendo ospedali con i prefabbricati, creando elenchi di personale sanitario "riservista" da reclutare all'ultimo momento al bisogno, proprio come in guerra. Tutto il personale che può servire per far funzionare un ospedale o un presidio sanitario con un addestramento necessario breve, quindi oss e burocrazia, si recluta tra i disoccupati e i giovani volontari, non c'è bisogno neanche di formarlo in tempi lunghi o di rilevarlo con indennizzo rispetto a dove lavorava in precedenza. Con ogni mezzo, perché la vita non deve "fermarsi", e gli ospedali non devono "intasarsi" nonostante una pandemia, e così si trasmetterebbe un messaggio di speranza e resistenza, e non di terrore e resilienza.


Questa proposta di "terapia ospedaliera" dimostra una scarsa comprensione della dinamica economica e sanitaria di una pandemia.
Nessun paese o popolazione al mondo ha reagito in questo modo, ci sarà una ragione per cui non funziona così.
Evidentemente Covid 19 ha insegnato ben poco.


Invito anche ad approfondire la bivalenza del concetto di economizzare e la sua strutturale indeterminatezza, incertezza, che spiega benissimo perchè gli individui e le istituzioni sono strutturalmente impreparate a gestire situazioni straordinarie.


la ragione è che così si sarebbe riparato ai guasti di quarant'anni di gestione neoliberista della sanità, si sarebbe creata salute e tranquillità (anziché terrore) per tutti, riduzione della differenza di potere e di ricchezza sociale tra ricchi e poveri, e non giro di soldi per pochi, e terrore securitario nell'aumento esponenziale della povertà per tutti gli altri.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

niko

#208
Citazione di: baylham il 03 Novembre 2021, 16:34:22 PM
Citazione di: niko il 03 Novembre 2021, 11:50:11 AM
Capito cosa intendo? Se c'è una pandemia per cui si suppone non basteranno i medici di famiglia e i posti letto in ospedale, si aumentano i medici di famiglia e i posti letto in ospedale con ogni mezzo, reclutando professionisti e indennizzandoli per il lavoro che lasciano, costruendo ospedali con i prefabbricati, creando elenchi di personale sanitario "riservista" da reclutare all'ultimo momento al bisogno, proprio come in guerra. Tutto il personale che può servire per far funzionare un ospedale o un presidio sanitario con un addestramento necessario breve, quindi oss e burocrazia, si recluta tra i disoccupati e i giovani volontari, non c'è bisogno neanche di formarlo in tempi lunghi o di rilevarlo con indennizzo rispetto a dove lavorava in precedenza. Con ogni mezzo, perché la vita non deve "fermarsi", e gli ospedali non devono "intasarsi" nonostante una pandemia, e così si trasmetterebbe un messaggio di speranza e resistenza, e non di terrore e resilienza.


Questa proposta di "terapia ospedaliera" dimostra una scarsa comprensione della dinamica economica e sanitaria di una pandemia.
Nessun paese o popolazione al mondo ha reagito in questo modo, ci sarà una ragione per cui non funziona così.
Evidentemente Covid 19 ha insegnato ben poco.


Invito anche ad approfondire la bivalenza del concetto di economizzare e la sua strutturale indeterminatezza, incertezza, che spiega benissimo perchè gli individui e le istituzioni sono strutturalmente impreparate a gestire situazioni straordinarie.


Io non ho mai detto che i medici si addestrano, quelli che leccano le buste, puliscono le scale e rispondono al telefono, quelli si addestrano, e un ospedale ha bisogno anche di quelli per funzionare, un oss oggigiorno proprio per insegnare il nulla cosmico assoluto e tirare in lungo il corso per mangiarci sopra e creare nei discenti un'immaginario di pseudo etica giustificatoria dello sfruttamento (so di cosa parlo per esperienza diretta), si prepara in un anno, quando un tempo si chiamavano inservienti e lo si faceva con la terza media, ecco, quello che io sto sostenendo è che l'emergenza avrebbe dovuto riportarci a una mentalità pre-neoliberista, e non ultra-neoliberista. Con annesse durate ragionevoli, e non ideologiche, stagistiche -in quanto fonte di lavoro gratis- e parcheggio-logiche degli "addestramenti" , quantomeno in quello che c'è da fare con urgenza.

Poi più passa il tempo, meno si hanno giustificazioni per non rispondere all'emergenza creando posti letto e luoghi di cura, un anno e mezzo comincia ad essere un tempo sufficiente anche per riqualificare un medico che prima faceva altro a occuparsi di covid o di servizi pubblici diversi saturati dall'arrivo del covid, ma ci vorrebbe la volontà di farlo, e i soldi per farlo, un sacco di medici non sono "eroi" ma hanno già lavori nel privato strapagati, passerebbero armi e bagagli a occuparsi di covid se lo stato li pagasse altrettanto e di più di come era prima, ma la mentalità non è di creare le risorse sanitarie scarse che "oggettivamente" mancano, è costruire terrore ed esperimenti biologici, sociali e securitari giustificati dalla scarsità di risorse, che quindi è alla base di tutto e deve rimanere tale.




Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

#209
Vivendo in una regione in cui la sanità pubblica si è trovata meno impreparata di altre, non posso che dare ragione a Niko. Arrivando addirittura a superare con più facilità la seconda fase dell'epidemia, più gravosa e cruenta della prima in cui la novità aveva preso di sorpresa le strutture sanitarie venete.

Constatare ora che una percentuale significativa di quel personale è stato falcidiato dalla ragion di stato covidemica e che tale decimazione ha lasciato anche nei sopravvissuti, corresponsabili e/o ricattati, macerie materiali e spirituali difficilmente ricomponibili a danno pure degli assistiti, è ulteriore motivo di disgusto per la svolta autoritaria in atto.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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