Metafisica del coronavirus

Aperto da Ipazia, 23 Marzo 2020, 19:58:13 PM

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niko

Citazione di: Jacopus il 09 Marzo 2021, 18:32:51 PM
Ripeto quello che ho già scritto. Il Covid 19 ha esaltato ciò che già stava accadendo, ovvero l'accentuazione delle diseguaglianze, non solo nella classica divisione mondo occidentale/terzo mondo, ma anche all'interno dello stesso mondo occidentale. Nessuna ricchezza viene eventualmente creata con la libertà di movimento in questa fase, perchè se attuata comporterebbe semplicemente il crollo del sistema sanitario, con l'impossibilità di curare anche tutto ciò che è extra-Covid. Ma la ricchezza è presente in modo fantastico nel nostro "mondo occidentale" solo che è mal distribuita e una diversa distribuzione non è prevista nella agenda tecnocratica. Esigendo libertà di movimento e di impresa, ingessate dal Covid, paventando complotti e trame da arcana imperii, otteniamo un duplice risultato negativo:
1) non cambiamo il trend negativo economico, specialmente in un paese come il nostro, che è un paese con una alta percentuale di ricchezza proveniente da servizi;
2) non cambiamo la filosofia di fondo del capitalismo, che è fondata sul consumo illimitato di risorse. Se invece si considerassero le risorse "finite" come effettivamente sono, si inizierebbe a pensare ad una loro più equa redistribuzione, magari pensando di privilegiare la sanità. Ma queste sono opzioni politiche e la politica è scomparsa per essere sostituita da semplici esecutori tecnici che fanno in modo che la macchina proceda senza che ci si ponga tante domande sull'origine della ricchezza e sulla sua disuguaglianza.


Il sistema sanitario non è una cosa intangibile, iscritta nella roccia, immodificabile, in tempi di pandemia può (deve!) essere ampliato e potenziato per permettere alla gente di circolare e avere libertà non ostante tutto, invece si è scelto di non potenziare, o potenziare poco e niente il sistema sanitario in termini strettamente di posti, strutture e personale, e perseguire solo una linea di contenimento, o al limite di contenimento più vaccini, e questa è una scelta politica.


Poi che accettare di perdere la libertà di riunione e di circolazione, libertà fondamentali alla democrazia e alla felicità individuale e di gruppo, sia una "preziosa" occasione di riflettere sulla limitatezza delle risorse in questa fase storica, me lo sarei risparmiato volentieri, le persone ragionevoli lo sanno già, che le risorse sono limitate intendo, non ci vuole un cataclisma "salvifico" ad aprire loro gli occhi, quelle irragionevoli, penso che tanto non lo capiranno mai...



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Jacopus

Evidentemente le persone irragionevoli sono ancora la stragrande maggioranza, perchè altrimenti invece di avere movimenti di piazza e migliaia di like per chi non vuole i "migranti", ci sarebbero identici movimenti di piazza e "like" per chi chiede maggiore giustizia sociale, che invece di solito, nel migliore dei casi, è chiamato, con un certo disprezzo, buonista. Sul sistema sanitario e sul suo depotenziamento, si tratta di una scelta politica, ovvio, ma è una scelta politica dettata da una certa interpretazione dell'agenda economica, secondo la quale la salute viene considerato un bene come ogni altro, suscettibile di transazioni e di gradazioni del comfort, come altri pilastri che si tende a privatizzare, come il sistema scolastico/formativo. Un potenziamento del sistema sanitario non si ottiene però da un giorno all'altro, e prevede tra l'altro una profonda integrazione con altri sistemi. Si possono anche formare bravi medici (e ci vogliono anni) bravi medici epidemiologici (altri anni), infermieri specializzati, ma servono anche tecnici informatici, programmatori, perchè altrimenti si fanno buchi nell'acqua come nel caso dell'app "Immuni". Servono anche strutture ospedaliere finalizzate e possibilmente costruite in muratura.
Ma non solo. Il Covid da questo punto di vista meriterebbe un monumento. Perchè o veniamo vaccinati tutti oppure il Covid si perpetuerà per sempre e noi saremo il suo vettore. E venir vaccinati tutti significa riscoprire, ahimè per i fautori dell'aristocrazia, la nostra natura identica. La globalizzazione ha presentato il conto attraverso un esserino invisibile e noi ci sbracciamo in mille buffi modi per capire quale direzione prendere, mentre l'unico modo "giusto" e "coerente" sarebbe quello della condivisione della ricchezza e dei vaccini.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

#152
Citazione di: Alexander il 09 Marzo 2021, 10:05:53 AM
Buongiorno Iano

Io non penso che l'"io" e l'individualità andrà a scemare. Intanto in quest'epoca che viviamo vediamo un rafforzarsi dell'individualismo. La molteplicità di opinioni sulla metafisica del sars-cov2 lo sta a dimostrare. La vivacità dialettica che si trova sul web, proprio a riguardo dell'origine, sviluppo, sfruttamento della pandemia è cosa positiva a mio giudizio. La si paga con poca scrupolosità scientifica? Pazienza. Ci pensano i CTS vari al riguardo. Importante è mantenere varietà di opinioni. Semmai si può lamentare un difetto di argomentazione, a volte. Sarebbe nefasto che l'uomo abdicasse all'avere un'opinione propria, seppur imperfetta o persino "sbagliata" (sbagliata per chi? Per l'etica corrente? Per la visione maggioritaria? Ecc.), delegando tutto all'onnipresente pressione mediatica su ciò che è "giusto" o "ingiusto". E' la prima volta, mi sembra, che globalmente si opera per arrivare ad un unico sentimento verso ciò che sta avvenendo. La pressione per uniformarsi tutti alla narrazione ufficiale è fortissima. Difficile sfuggire. Tanto per dare un'ordine d'idea: nella pandemia di "Spagnola" alcuni stati non ne parlarono quasi, nei giornali. I decessi furono moltissimi di più di quelli prodotti dal covid19. Eppure, per molta gente, la vita scorreva normale, soprattutto nelle campagne. Ci si ammalava e si moriva  e, con rassegnazione, fatalismo o fede, si portava la salma al cimitero. Un secolo dopo, la paura della morte, esponenzialmente aumentata nell'essere umano, fa sì che non si parli d'altro, da un anno, snocciolando cifre di positività e decessi (non disaggregati) ogni giorno, come prima notizia, assolutamente prima e senza confronto d'importanza con le altre notizie quotidiane. Questo per un virus la cui letalità non è nemmeno paragonabile a quella del virus della spagnola, che colpiva soprattutto i giovani tra i 20 e i 40anni. Eppure si parla di "catastrofe immane" (Mattarella). E anche questa è metafisica del coronavirus, secondo me. Non so se il termine "metafisica" è del tutto corretto, per un evento che avviene realmente. I morti ci sono, ovviamente, e non sono metafisici. Un conto è però la vittima e un altro ciò che "aleggia" sulla vittima, quasi che la normalità della morte naturale dovesse venire estirpata dalla vita sociale.E'  talmente forte la nuvola metafisica che aleggia sui cadaveri delle vittime, che la riprovazione sociale e mediatica per chiunque discuta su questo, s'interroghi, si arrabbi, ecc. è implacabile. Non è ammissibile avere un'altra opinione. Te la devi tenere ben stretta tra i denti, altrimenti la nuvola metafisica farà piovere sdegno  e improperi su di te. Così la gente, non avendo altro modo per parlarne, se non privatamente e, anche qui, facendo molta attenzione, utilizza i social per "sparare razzi di sale alla nuvola".

Bene, finalmente la questione metafisica che è il tema della discussione. Alcuni punti che ho nerettato ne parlano. La morte epidemica, che il mondo ricco pensava di avere definitivamente debellato (salvo l'AIDS..."ma quelli se lo sono andati pure a cercare"... ed è contrastabile con politiche "democratiche"), è riapparsa e subito grande fu il disordine sotto il cielo. Ben maggiore della Spagnola, come giustamente osservi. Non so in questa tempesta infodemica che fine farà l'Io, già malmesso di suo, ma è certo che tira una brutta aria da "si salvi chi può". E mica solo dal virus, ma dalla metafisica e metapolitica che avanza in cui i mai sopiti sbattere di stivali strepitano anche alle porte delle nostre tanto illusoriamente pacificate e democraticamente addobbate case.

P.S. uno stadio di metafisica infodemica pare (in)felicemente superato: "Andrà tutto bene" e cantate dal balcone. La metafisica del coronavirus ha già una sua storia e un suo passato.

Citazione di: Jacopus il 09 Marzo 2021, 19:01:39 PM
... Il Covid da questo punto di vista meriterebbe un monumento. Perchè o veniamo vaccinati tutti oppure il Covid si perpetuerà per sempre e noi saremo il suo vettore. E venir vaccinati tutti significa riscoprire, ahimè per i fautori dell'aristocrazia, la nostra natura identica. La globalizzazione ha presentato il conto attraverso un esserino invisibile e noi ci sbracciamo in mille buffi modi per capire quale direzione prendere, mentre l'unico modo "giusto" e "coerente" sarebbe quello della condivisione della ricchezza e dei vaccini.

Anche in ciò la metafisica del coronavirus appare implacabile eleggendo a cavie prioritarie della bigpharma vaccinista la stessa componente anagrafica più vessata dal morbo. Nessuno che dica: abbiamo già dato. Troppo buoni i nostri vecchietti. Disposti all'ultimo sacrificio per il bene dell'umanità assumendo per primi, con esiti ancora tutti da verificare, l'ostia tecnologica della salvezza postmoderna promessa.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alexander

#153
La metafisica del coronavirus chiama prepotentemente in causa la metafisica del sacrificio a cui tutti si devono sottomettere, per amore. Perché, come dice Draghi, abbiamo il dovere di sacrificarci per il bene altrui. Mi domando se lo pensava anche quando, con l'austerity e la troika,  la gente si suicidava per la crisi economica. Ma oggi , chiamato ad un nobile compito di salvezza ( metafisica del Salvatore), fa capire quanto sono importanti i singoli anziani, e quanto sono amati dalle istituzioni, pronte a tutto per salvarli. Persino i bimbi devono sacrificarsi, anche se non hanno la minima idea di cosa significa. Devono portare anche loro la mascherina (magari due sovrapposte), non abbracciarsi più all'asilo e non infilarsi più le dita nel naso. La maestra, con il visore e tripla mascherina, se no li redarguisce: guarda che se no il tuo nonnino, che ti vuole tanto bene (ricatto metafisico), si ammala e può morire. Il nonno muore? Bhuawww!!! Inghè! Il bimbo in lacrime. Moriva anche prima o ottantanni ? Sì, ma adesso muore come vittima della nostra incuria, della nostra mancanza di sacrificio; come vittima del bimbo che, in un impeto d'amore, abbraccia la compagnetta d'asilo.  Allora mettiamoli nelle prime pagine le innumerevoli foto delle vittime (Repubblica) a monito: guardate i loro volti, se non ci fosse stato il virus, ma soprattutto la vostra incuria, sottovalutazione, menefreghismo, mancanza di responsabilità sociale, negazionismo, sarebbero ancora vivi. Non è il virus, siete voi il problema (sottinteso). Non è la natura malvagia, siete voi i malvagi (tanto per citare il topic sulla natura). Siete voi che non accettate il sacrificio.  E' dall'alba dell'umanità che la metafisica del sacrificio aleggia sull'uomo. Si deve sempre sacrificare a qualcuno (dei) o qualcosa (società/nazione).Il sacrificio come responsabilità diretta chiama in causa la prossimità, il rapporto tra persone fisiche, ma non può essere esteso in senso astratto come una metafisica che lega la violazione dell'innocenza del bimbo alla morte naturale dell'ottantenne. Perché, se molti se lo sono dimenticati, morire è naturale. Tocca a tutti e di solito sopra gli ottantanni, in maggioranza. Quest'anno è toccato di più ? Sì, ma non è "colpa" (metafisica della colpa) del bimbo, del ragazzo che arde dal desiderio di vivere, ma di un virus, fino a prova contraria naturale. Purtroppo non si possono far sparire i bimbi e i giovani per non far contagiare i vecchi. Si possono rinchiudere in casa davanti un pc, soli, e buttare la chiave della loro scuola, questo sì. E' triste, ma è così.

Jacopus

Risposta ad Alexander. Se i migranti potessero votare, gli stessi discorsi sul sacrificio sarebbero fatti per salvare quanti più barconi possibili. Questa è logica "reale" non metafisica, sulla pandemia ed è una logica numerica, che "conteggia" vivi e morti e calcola cosa è più conveniente. Proprio perchè non necessitano di questo tipo di calcolo, talvolta i regimi autoritari riescono a fare delle scelte politiche impopolari sul breve periodo ma sane sul lungo.
Questa contrapposizione giovani/vecchi però è la riproposizione in termini di "nuda vita" delle solite contrapposizioni in fazioni, in bande, che contraddistinguono la vita italiana dalla fine del binomio papato/impero. Se il virus è naturale, e dobbiamo quindi accettarlo facendolo propagare, perchè abbiamo inventato la medicina? La medicina è tutto fuorchè naturale. Abbiamo un efficientissimo sistema immunitario che ci toglie dai guai molto meglio di qualsiasi cura.
Credo che tra la vita di un bambino e la vita di un anziano, il primo abbia più diritti e quindi il secondo sia "sacrificabile" ma qui giochiamo in due piano diversi. I sacrifici consistono in limitazioni della libertà, costose in termini personali, specialmente in un soggetto in via di sviluppo, ma non parliamo di vite, anche se in prossimità della loro fine inevitabile. Questi discorsi a me ricordano (alla lontana, fortunatamente) certi discorsi eugenetici e narcisistici, per cui i vecchi sono "inutili", "brutti" e ultimamente ci rubano anche "risorse" perchè hanno delle belle pensioni.
Ancora una volta si rovesciano le cause e si sviluppano discorsi "giusnaturalistici", mentre la causa fondamentale è la riduzione dell'uomo a "pezzo intercambiabile e sostituibile della Macchina.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

viator

Salve jacopus. Citandoti : "Ancora una volta si rovesciano le cause e si sviluppano discorsi "giusnaturalistici", mentre la causa fondamentale è la riduzione dell'uomo a "pezzo intercambiabile e sostituibile della Macchina".

Ma è normalissimo (anzi, "naturalissimo"). L'uomo,l'individuo, il singolo................non importa di quali valori e sensibilità sia portatore.........è sempre e sempre è stato un pezzo intercambiabiledella macchina.

Dai sacrifici umani alla Macchina Politeistica o Animistica in avanti, al tribalismo, ai Re, Imperatori, feudatari, Pontefici...................arrivando alla Macchina del Progresso, a quella del Socialismo Scientifico, a quella della Classe.............

Elevare il singolo al di sopra della intercambiabilità sacrificabile, significa farne un individuo privilegiabile ed antidemocratico e pure antisociale..........non trovi ?.

Poi, in via astrattamente filosofica..........come si fa a considerare la parte (il singolo) più degna ed importante della totalità (la Macchina sempre e comunque umana e comunque di fatale ontogenesi sempre e completamente naturale !) costruita dall'uomo stesso e che lo contiene ??.

A proposito di "capovolgimenti", mi sembra che tu voglia far diventare legge umana (il primato del valore del singolo sul valore del collettivo) ciò che secondo me contraddice la legge naturale. Saluti.

Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

leibnicht1

Metafisica di un virus...
Che tristezza infinita. "Quanto bon tempo!" diceva la mia nonna, nata nel 1906, a riguardo di codeste e cotante cazzate.
A parte Kant, il saggio noto di esplicazione della KrV dell'81, i "Prolegomena zu einer jeden kuenftigen etc. etc." Metafisica di un virus??
Vi prego, così non è possibile alcuna dialettica.

In solchen Augen sind verzauberten Seen

Ipazia

La metafisica è nata da una cazzata millenaria. Almeno il virus è  un soggetto reale che interagisce con l'umano modificandone i comportamenti e quindi si guadagna un posto legittimo nell'aeropago filosofico.
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simplex sigillum veri

Ipazia

Modifiche mica da poco che si innestano su tendenze epocali precedenti accelerandole a velocità ingestibili dalla parte maggioritaria di umani. Una parte sempre più soccombente. Il distanziamento sociale ha un carattere eugenetico sulla cui croce uncinata sta scritto: homo homini virus.

Il programma si serve di una tecnologia preesistente che pare fatta su misura per il suo scopo: lavoro, studio, vita, a distanza, a mezzo di supporti elettronici. Si fa ancora un'eccezione per l'attività motoria rigorosamente individuale, ma con il giannizzero pronto a sbarrarti la strada e a punire, in base a norme elaborate sul posto, proprio quella che tu stai facendo. Poco alla volta si diventa come i protagonisti del romanzo distopico cecità di Saramago. Tutte le certezze sulle magnifiche sorti e progressive di una affluente koinè occidentale appese all'azione di un virus. Con effetti imperativi più di tutta l'opera del filosofo di Koenigsberg e un'azione sulla fenomenologia dello spirito che rende reperto museale l'intera opera di Hegel.

Chissà cosa avrebbe pensato la nonna nata nel 1906 ? Vivendolo sul suo Leib, mica chiaccherandolo per bocca di suo nipote, attraverso il plexiglass di una RSA per tempi contingentati e inumani.  Decisamente LeibNICHT.
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Ipazia

Rileggendo i primi post di questa discussione, inclusi  i miei, mi accorgo quanto il virus abbia scavato nella metafisica umana modificandone i contenuti e gli orientamenti. Il richiamo all'ordine razionale, che all'inizio, pur da fronti e con prospettive diverse se non avverse, avrebbe risanato il tutto, è oggi meno sicuro, man mano che le soluzioni tecnoscientifiche ed esistenziali rivelano la loro precarietà e incertezza nel presente verso un futuro dagli esiti sempre più imprevedibili, ove la scommessa e l'azzardo si impongono sulla sedazione ideologica ormai esangue. Dal cui naufragio due elementi emergono dai flutti trasportati dalle correnti verso approdi reali e metafisici ancora ignoti.

La palingenesi vaccinale

Un anno fa pareva la soluzione al problema, oggi si scopre che la soluzione non è così trasparente e questo infiamma, come in ogni disputa metafisica, le opposte scolastiche vaccinali e non. Un anno fa ero decisamente dalla parte dell'ortodossia, oggi mi rendo conto che tra i prezzi dell'evoluzione umana su base tecnoscientifica ci sta pure la conversione del corpo umano in OGM, cosa che ha pure i suoi aspetti negativi nella cacogenetica a venire, supportata fin nel presente dalla fisica e metafisica del cadavere umano appeso ad un tubo. Estrema hybris di negazione della morte, come bobmax aveva osservato fin dall'inizio della discussione. Non ho ricette in proposito, ma la consapevolezza dell'intrusione della tecnoscienza, politicamente corretta e orientata, nella nostra vita e nelle profondità del nostro corpo non è una prospettiva rasserenante. Soprattutto se perseguita e garantita da:

La maschera

Ovvero il contrassegno palese della pandemia, per il quale ci vorrebbe il talento teatrale di Pirandello per mostrarne la miserabile nudità. Cara fin da subito alla più mascherata delle attività imprenditoriali: la moda (sotto il vestito, niente). Fatta sua all'istante, con simbologie personalizzate, dalla politica (sotto la maschera, niente). Poi giù giù, nel simbolico della metafisica gregaria, scolasticamente irregimentata nell'ortodossia mascherata. Cui, come da copione, risponde l'eresia nomask, perfettamente simmetrica all'eresia novax. La maschera, sempre più metafisicamente lontana dalla sua fisica del dpi, dispositivo di una tecnoscienza ridotta ad ancella zoppa, ma insopportabilmente petulante, del potere politico. Faticando assai, con le sue sole forze, a persuadere della sua verità.

La metafisica virale corre veloce, più della fisica intrusiva nel corpo essa modifica le coscienze verso approdi sconosciuti sulla cui diaspora quotidiana possiamo solo registrare appunti, impressioni, inerpicati per sentieri spesso interrotti che costringono a tornare sui propri passi per poter riprendere il cammino.
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viator

Salve Ipazia. Da bravo cavernicolo, mi sembra solo di aver capito che l'uomo non vuole assolutamente rinunciare alla facoltà di trombare, alle cui conseguenze - qualsiasi cosa accada - devono impersonalmente pensare scienza e società.

Ci penserà qualcos'altro a rendere evidente che la costrizione (biologica) genera la necessità (filosofica) di morire mentre la ricerca della gratificazione (psichica) genera la facoltà di trombare la quale - sempre a livello psichico - altro non è che un espediente per poter fingere che la costrizione della morte non esista. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

La reductio ad tubae escluderebbe anziani e non interessati dai piaceri della vita. Il che è  palesemente aporetico.
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sapa

Citazione di: Ipazia il 07 Aprile 2021, 10:03:39 AM
Rileggendo i primi post di questa discussione, inclusi  i miei, mi accorgo quanto il virus abbia scavato nella metafisica umana modificandone i contenuti e gli orientamenti. Il richiamo all'ordine razionale, che all'inizio, pur da fronti e con prospettive diverse se non avverse, avrebbe risanato il tutto, è oggi meno sicuro, man mano che le soluzioni tecnoscientifiche ed esistenziali rivelano la loro precarietà e incertezza nel presente verso un futuro dagli esiti sempre più imprevedibili, ove la scommessa e l'azzardo si impongono sulla sedazione ideologica ormai esangue. Dal cui naufragio due elementi emergono dai flutti trasportati dalle correnti verso approdi reali e metafisici ancora ignoti.

La palingenesi vaccinale

Un anno fa pareva la soluzione al problema, oggi si scopre che la soluzione non è così trasparente e questo infiamma, come in ogni disputa metafisica, le opposte scolastiche vaccinali e non. Un anno fa ero decisamente dalla parte dell'ortodossia, oggi mi rendo conto che tra i prezzi dell'evoluzione umana su base tecnoscientifica ci sta pure la conversione del corpo umano in OGM, cosa che ha pure i suoi aspetti negativi nella cacogenetica a venire, supportata fin nel presente dalla fisica e metafisica del cadavere umano appeso ad un tubo. Estrema hybris di negazione della morte, come bobmax aveva osservato fin dall'inizio della discussione. Non ho ricette in proposito, ma la consapevolezza dell'intrusione della tecnoscienza, politicamente corretta e orientata, nella nostra vita e nelle profondità del nostro corpo non è una prospettiva rasserenante. Soprattutto se perseguita e garantita da:

La maschera

Ovvero il contrassegno palese della pandemia, per il quale ci vorrebbe il talento teatrale di Pirandello per mostrarne la miserabile nudità. Cara fin da subito alla più mascherata delle attività imprenditoriali: la moda (sotto il vestito, niente). Fatta sua all'istante, con simbologie personalizzate, dalla politica (sotto la maschera, niente). Poi giù giù, nel simbolico della metafisica gregaria, scolasticamente irregimentata nell'ortodossia mascherata. Cui, come da copione, risponde l'eresia nomask, perfettamente simmetrica all'eresia novax. La maschera, sempre più metafisicamente lontana dalla sua fisica del dpi, dispositivo di una tecnoscienza ridotta ad ancella zoppa, ma insopportabilmente petulante, del potere politico. Faticando assai, con le sue sole forze, a persuadere della sua verità.

La metafisica virale corre veloce, più della fisica intrusiva nel corpo essa modifica le coscienze verso approdi sconosciuti sulla cui diaspora quotidiana possiamo solo registrare appunti, impressioni, inerpicati per sentieri spesso interrotti che costringono a tornare sui propri passi per poter riprendere il cammino.
Ciao Ipazia, concordo su quasi tutto, questa discussione è azzeccatissima, non capisco chi l'ha "bocciata" in un nano-secondo, alla domanda "Metafisica di un virus?". Unico appunto che faccio, sulla palingenesi vaccinale: non credo sia corretto dire che, vaccinandoci, ci trasformeremo in OGM. Piuttosto, sarà come mangiare un peperone geneticamente modificato e quindi, più che trasformare il nostro corpo in OGM, con la vaccinazione  diventeremo consumatori di organismi geneticamente modificati. E questo perchè il contenuto di alcuni vaccini è dichiaratamente di provenienza OGM. Dunque, non è in gioco solo la contrapposizione vax/no vax, ma anche quella OGM/no OGM. Dico questo perchè ho notato che questo discorso non viene sollevato da nessuno. E' anche probabile che la paura del virus faccia passare in secondo piano questo aspetto, ma di fatto stiamo per inoculare a una quantità enorme di persone delle sostanze a base di OGM. Sarà stato sicuramente fatto, anche qui, un bel calcolo dei "costi-benefici", come è prassi comune ormai fare,  di sicuro è che stavolta  gli OGM non sono tutti brutti e cattivi.

Ipazia

A scalare diventiamo anche noi OGM perché il nostro sistema immunitario perde la capacità di reagire alle aggressioni virali delegando tale funzione ad apporti esterni a loro volta OGM. Dopo la farmacodipendenza si va ancora più a fondo con la vaccinodipendenza. Due bambine sono nate da madri vaccinate con gli anticorpi indotti dal vaccino. Effetto scontato vista la condivisione del circolo sanguigno durante la  gestazione. Un bene, un male ? A lungo andare si vedrà.  Cosi come per gli OGM alimentari.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Più che di metafisica del coronavirus bisognerebbe parlare di metafisica narcisistico/antisociale, visto che gli oppositori al vaccino propongono una lettura, da un lato di una produzione del vaccino fondata esclusivamente sul profitto, e dall'altro si oppongono per un rischio individuale risibile, rispetto al beneficio collettivo. Vorrei ricordare che la poliomielite è stata debellata con un vaccino che comportava accertati rischi di paralisi tetraplegica.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

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