Medicina e fisica. Pro e contro del loro rapporto sempre più stretto.

Aperto da iano, 18 Aprile 2023, 03:06:47 AM

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iano

Silvano Tagliagambe. Medicina e scienza | Filosofia | Rai Cultura

Non sono riuscito ad esportare il link.
Lo trovate su rai scuola.
Finalmente credo di aver capito da dove derivi la posizione di Ipazia sul covid, per la quale confermo ancor più la mia diversa posizione dopo aver visto questo video, breve e chiaro nell'esposizione.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ivo Nardi

Citazione di: iano il 18 Aprile 2023, 03:06:47 AMSilvano Tagliagambe. Medicina e scienza | Filosofia | Rai Cultura

Non sono riuscito ad esportare il link.
Lo trovate su rai scuola.
Finalmente credo di aver capito da dove derivi la posizione di Ipazia sul covid, per la quale confermo ancor più la mia diversa posizione dopo aver visto questo video, breve e chiaro nell'esposizione.
Questo è il link:

https://www.raicultura.it/filosofia/articoli/2022/05/Silvano-Tagliagambe-Medicina-e-scienza--3402a5fd-ac49-452b-8101-eecbaa3f7576.html
Possiamo dare infinite interpretazioni a un riflesso confuso nell'acqua,
ma l'immagine che dà origine a quel riflesso è soltanto una.

iano

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Mi pare che oggi la "comunità scientifica" sia molto più scrupolosa quando opera irreversibimente su particelle (fisica) che su umani (medicina).

Condivido l'utopia del prof. Tagliagambe, ma mi sa che già tornare ad una medicina classica precovidemica sarebbe un bel passo avanti in termini bioetici e sperimentali rispetto all'ammassamento minerale dei centri covaccinali, dove non si è operata neppure una sperimentazione classica su cavie paganti e semicoatte - cacciando i casi avversi sotto il tappeto e senza alcuno screening preliminare, non dico personalizzato ma almeno di massima (del resto, andando alla cieca, come avrebbero potuto ?) -  e si è rivolta l'azione solo al profitto e allo smaltimento della merce.








pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

Il modello Galileano promuove la verità che sta dietro le apparenze, dove all'apparenza non si concede nulla di positivo.
Non si pone Galilei il problema dell'origine di quelle apparenze e dell'eventuale ruolo funzionale utilmente giocato fin lì.
Ma procedendo su questa strada virtuosa tracciata da Galilei, la fisica dei primi tre decenni del novecento perde la verità di vista, potendo procedere pragmaticamente solo rinunciando alla verità come bussola, e non certo per preconcetta avversione ad essa, ma arrendendosi ai nuovi fatti, per cui nessuno scienziato definirebbe oggi vere le teorie fisiche.
La perdita di centralità della verità sta appunto  nella pragmatica constatazione dei nuovi fatti che conducono alle nuove teorie, che hanno però a loro volta tutta l'aria di utili apparenze dentro l'ambito di teorie pur corrette, ma incomplete.
Incomplete perchè non sembrano contenere in sè una accettabile completa verità.
Come dicono a Genova, nell'acqua che non si vuole bere ci si annega, per cui oggi siamo costretti a galleggiare, per sopravvivere, su nuove apparenze, ma alle quali non si può però non concedere una considerazione positiva.
Non si può non concedere perchè conosciamo la loro origine, diversamente da Galilei.
In questa, obtorto collo, involontaria restaurazione delle ''positive'' apparenze, che si riprendono la scena a scapito della verità, la medicina, inevitabilmente influenzata dalla fisica, viene sballottata e ancora sembra esserlo.
Ma dietro a questa polemica attualissima sembrano riflettersi le passate lotte dentro la fisica, presenti ancora solo nella percezione che se ne ha da fuori, perchè dentro la fisica in effetti sono state quanto meno messe da parte con pragmatica rassegnazione. 
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
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iano

Il punto centrale di tutta la questione è secondo me sottaciuto ed è che se veramente il nostro approccio volesse essere pragmatico dovremmo riconoscere che certe questioni di salute pubblica la natura lasciata se stessa sà bene come risolverle.
Perchè allora ci si vuole sostituire con presunzione alla natura?
Solo in nome di qualche vita in più da salvare, ma in totale dispregio dispregio della verità, la cui mancata conoscenza dovrebbe indurci a una prudente inazione?
Ma questa logica conservativa, se la avesse applicata Galilei,
non saremmo arrivati a questo punto qua.
Male fece dunque esso ad andare contro le apparenze su cui si reggeva la società di allora, solo per giungere a nuove apparenze, che diversamente da come lui potè fare, non si possono oggi ignorare denigrandole in modo se non gratuito?
Ognuno farà la sua scelta, ma nel momento in cui decideremo per un interventismo che si metta di traverso ,al naturale corso della natura, suggerendo ''perfino'' in modo sacrilego, di esserne comunque naturale parte ( e perchè no?), dobbiamo sapere che non avremo a che fare con altro che con apparenze, questa volta però ben documentate rispetto ai tempi di Galilei, il cui ruolo è da rivalutare in senso funzionale.
Le teorie fisiche, benché nessuno vieti agli scienziati di lavorarvi per una tensione verso la verità, hanno in subordine un valore d'uso al quale io credo sarebbe arrivato il momento di rassegnarvisi pragmaticamente.
Questo comunque è quello che gli scienziati tendenzialmente oggi fanno, ma non la società civile per ben scusabile inerzia.
Il vero problema oggi ben evidenziato è il crescere di questa inerzia, che ci pone in tal senso in una posizione certamente svantaggiosa oggi rispetto ai tempi di Galilei.
Non c'è più una chiesa che si oppone al nuovo con tacito sostegno delle masse, per cui bastava che eventualmente che Galilei convincesse il Papa per convincerli tutti.
Ci sono proprio le masse in prima persona ad opporre resistenza senza una guida riconosciuta.
Viviamo oggi i risvolti problematici di una pratica che  in sè è auspicabile, e che nonostante tutto merita di essere ancora promossa.
Ipazia è sicuramente un buon esempio di ciò, encomiabile per impegno, al di là dell'essere con essa d'accordo o meno, e io non sono d'accordo, ma allo stesso tempo non posso vantare neanche un lontano paragonabile impegno.
Quindi in ogni caso, chapeau.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
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Ipazia

Si è sostituita una falsificazione della realtà più aggiornata rispetto a quella fuori tempo massimo dei numi.

La presa di coscienza di tale moderna falsificazione stenta ad affermarsi, ma è già storicamente matura: giocare con violenza a fare gli dei è più devastante che crederci. Prometeo si è incatenato da solo alla rupe e per il momento ci resta.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

Citazione di: Ipazia il 20 Aprile 2023, 08:28:27 AMSi è sostituita una falsificazione della realtà più aggiornata rispetto a quella fuori tempo massimo dei numi.

La presa di coscienza di tale moderna falsificazione stenta ad affermarsi, ma è già storicamente matura: giocare con violenza a fare gli dei è più devastante che crederci. Prometeo si è incatenato da solo alla rupe e per il momento ci resta.
Va bene, diciamo che accetto come al solito di non poter comprendere  i tuoi liofilizzati interventi, conscio della mia ignoranza.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Citazione di: iano il 20 Aprile 2023, 08:34:26 AMVa bene, diciamo che accetto come al solito di non poter comprendere  i tuoi liofilizzati interventi, conscio della mia ignoranza.
Era in risposta al tuo dettagliato ragionamento, solo che al posto dello scetticismo, ci metto la verifica del vero e del falso (senza riferimenti criptici a saperi misteriosi).

Lo scetticismo è il sintomo della patologia, ma non la terapia. La quale sarà pure provvisoria, ma è meglio che perseverare nell'errore fino alla metastasi.
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