materialismo storico e morale

Aperto da davintro, 23 Febbraio 2018, 18:42:42 PM

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sgiombo

Citazione di: Freedom il 16 Gennaio 2019, 10:05:30 AM
Citazione di: sgiombo il 15 Gennaio 2019, 21:35:48 PM
Devo esser sincero (d' altra parte tu non hai certo trattato coi guanti la dittatura del proletarito;
Bè, con un nickname come il mio non potevi aspettarti opinione diversa.  ;D
CitazioneDissento:  per me la dittatura del proletariato é (nei fatti, non nelle ideologie o false coscienze) molto più democratica e garantisce molte più libertà di qualsiasi  forma di  dittatura del capitale (compresa la "democrazia" parlamentare borghese).




Citazione di: sgiombo il 15 Gennaio 2019, 21:35:48 PM
e anche la rivoluzione culturale maoista che mi guarderei bene dal condannare sommariamente)
La Cina sfrutta la mano d'opera e l'ambiente (con conseguenze ambientali devastanti) al pari degli Stati Uniti d'America se non peggio. Ha le maggiori responsabilità relativamente al fenomeno cosiddetto della globalizzazione nella sua accezione negativa essendo entrata nel WTO in maniera corsara e producendo una concorrenza sleale di spessore mondiale. Tralascio la faccenda che riguarda le figlie femmine perché orribile solo a pensarsi. A me piace la cultura, la mentalità, lo spirito dell'Oriente e a tutt'oggi non riesco a non provare simpatia per la Cina ma sono veramente tremendi. Tra l'altro sono diventati praticamente soci quasi alla pari con gli Usa: detengono quasi la metà dei Tresury americani (il debito pubblico!) e sono dunque indissolubilmente legati a quell'economia.
Citazione
Ti informo che la Cina, con tutti i suoi limiti, complessivamente é già più avanti degli USA nella riconversione ecologica della sua economia, pur partendo da una posizione pazzescamente più arretrata.

Giustamente lotta nell' agone economico internazionale senza alcuna sudditanza verso l' imperialismo occidentale, sui terreni obiettivi di scontro reale, compreso il WTO (al quale lì' Occidente é stato costretto ad ammetterla molto obtorto collo).
Di "sleale" (ammesso e non concesso che in rapporti di mercato la "lealtà" abbia alcun senso: non per niente per i Greci classici e i Romani che in proposito a sapevano lunga il dio dei commercianti e dei ladri era il medesimo Ermes o Mercurio) c' é casomai il protezionismo fanfaronesco di Trump (tipica espressione di economie deboli, se non, come quella in questione, con le pezze sul culo, come sempre  sono i protezionismi).
Di "orrori" circa le figlie femmine da parte del governo cinese non ne conosco.
Constato invece che é riuscito nella titanica e immensamente meritoria impresa di controllare le nascite, contrariamente per esempio a quello indiano.

Se ti piace la cultura occidentale odierna, te la lascio godere quasi tutta a te!

Che  i Cinesi stiano tenendo sempre più gli USA per le palle mi é di molto conforto.




Citazione di: sgiombo il 15 Gennaio 2019, 21:35:48 PM
Il tuo mi sembra il tipico atteggiamento anarchico che auspica tutto il meglio possibile senza durezze, sangue, sofferenze, eroismi, anche errori e in qualche misura relative iniquità e crimini, senza alcuna disponibilità a sporcarsi le mani (o la propria piissima coscienza immacolata).
E così (non) facendo non cambia proprio nulla nell' iniquissimo e umanicida stato di cose presente (e anzi in qualche misura oggettivamente lo rafforza).

I parti della storia non conoscono tagli cesarei e anestesie!
La mia posizione, non lo nego, presta il fianco alla critica che fai. L'anarchico ritiene che ogni uomo debba avere una legge interiore, ben più severa di quella esteriore, alla quale obbedire disciplinatamente. E così facendo, sempre secondo il pensiero anarchico, si dovrebbero creare le condizioni per costruire una gran bella civiltà.
Citazione
A me risulta che ci siano anche altri pensieri anarchici meno "intimistici".

Siamo tuttavia nel campo delle utopie.
Citazione
Qui concordo.
Ed é proprio per questo che sono comunista e non anarchico.

Ma per rispondere alla tua obiezione, ricorrerò alla mia parte cristiana. La cui ricetta, quella vera però cioè quella di Gesù Cristo, non è quella bigotta, non quella fanatica e nemmeno, forse, quella del magistero papale. Lo so sono un mezzo eretico ma tant'è.
La medicina è dunque applicare il rapporto di forza, perché non sono un ingenuo e dunque so che certe cose non possono accadere tramite persuasione, ma cum grano salis. Da un certo punto di vista possiamo chiamarla "correzione fraterna." "Da come vi amerete gli uni gli altri capiranno che siete miei discepoli." Ma l'amore è anche dare uno schiaffone a chi si comporta male.
Caspita, rileggendo comprendo che non riesco a spiegarmi e, addirittura, potrei anche fare la figura dell'ipocrita.
Citazione
NO, solo dell' ingenuo (in buona fede, con positivi, rispettabilissimi sentimenti, ma di fatto controproducenti; o almeno "non producenti") , secondo me.

Te la dico così: io frequento e difendo gli ultimi per vocazione naturale. E faccio il sindacalista. E so bene cosa significa lavorare sui rapporti di forza. E' una strada stretta e forse deraglierò ma resto convinto che si possa coniugare insegnamento cristiano e rivoluzione. Anzi, quella cristiana è la rivoluzione più radicale che esista.
Citazione
Ovviamente dissento sulla considerazione di quella cristiana come la rivoluzione più radicale che esista.

Che si possa (non senza difficoltà (appunto "da eretici o quasi") coniugare insegnamento cristiano e rivoluzione é un fatto empiricamente assodato da tempo (dunque non posso che concordare; peraltro molto di buon grado, con molta soddisfazione).

Freedom

Citazione di: sgiombo il 16 Gennaio 2019, 10:40:25 AM
Ovviamente dissento sulla considerazione di quella cristiana come la rivoluzione più radicale che esista.
Ti rispondo solo su questo perché è in realtà il passaggio decisivo. Posto che tu condivida (mi pare di sì ma smentiscimi se lo ritieni opportuno :) ) che lo snodo fondamentale sul quale lavorare per "cambiare il mondo" è combattere l'avidità.

Ebbene, il Vangelo è un continuo affrontare, sconfiggendola, l'avidità. Il giovane ricco perde il treno di poter seguire Cristo perché non riesce a staccarsi dai suoi averi. Addirittura il cristianesimo cosiddetto primitivo, abolisce la proprietà privata! Non cito ma, se non conosci il passaggio e se ti va, puoi dare un'occhiata agli "Atti degli Apostoli" dove tutti i discepoli si disfano dei loro averi e li mettono a disposizione della comunità cristiana. A dimostrazione dell'importanza, della vitale importanza di questa azione, uno dei discepoli che fa il furbo e si vuole tenere una parte degli averi per sé, muore all'istante fulminato dalla "giustizia divina". Se non è comunismo poco ci manca.

Ma la rivoluzione cristiana va avanti e si radicalizza andando oltre l'umana immaginazione: "se uno ti dà uno schiaffo tu porgi l'altra guancia". Capisco che sembri, allo stato, sostanzialmente impraticabile, ma stiamo comunque parlando di ideali. Anche il comunismo, almeno per ora, sembra impraticabile.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Ipazia

Citazione di: Freedom il 16 Gennaio 2019, 10:05:30 AM
La Cina sfrutta la mano d'opera e l'ambiente (con conseguenze ambientali devastanti) al pari degli Stati Uniti d'America se non peggio.

L'Europa si sta dando molto da fare per superarli entrambi. La Cina è all'avanguardia nella ricerca sull'energia rinnovabile e quanto alla mano d'opera è passata dal feudalesimo alla modernità in molto meno di quanto occorse all'Europa. Grazie alla "dittatura" comunista.

Citazione di: Freedom il 16 Gennaio 2019, 10:05:30 AM

Ha le maggiori responsabilità relativamente al fenomeno cosiddetto della globalizzazione nella sua accezione negativa essendo entrata nel WTO in maniera corsara e producendo una concorrenza sleale di spessore mondiale.


La Cina post rivoluzione culturale maoista esporta operai, ingegneri, ricercatori, aziende, merci, tecnologia. L'Africa post rivoluzione culturale capitalista esporta prostitute, questuanti, criminali e nullafacenti semianalfabeti, non solo incapaci di esercitare attività legali in proprio, ma di difficile integrazione lavorativa pure nelle aziende europee. Per non parlare del sociale. L'accezione negativa del dumping mercantile è puro bias propagandistico che non tiene conto del dumping, ben più pestilenziale, dei paradisi fiscali ove si moltiplicano esponenzialmente i profitti del capitalismo transnazionale che non paga pegno. Per quello cinese basterebbero le barriere doganali come si è sempre fatto. Invece il Capitale trova più vantaggioso, nella sua guerra infinita contro gli schiavi, delocalizzare.

Citazione
Tralascio la faccenda che riguarda le figlie femmine perché orribile solo a pensarsi.

Trovo molto più orribile, e apocalittico in prospettiva, doverci far carico dell'esubero della maleducazione demografica di un altri paesi e continenti. L'emancipazione femminile e il disagio maschile cinesi correggeranno questo errore, ben più facilmente della Bomba demografica usata come arma impropria contro l'intera umanità. La quale deve piuttosto essere eternamente grata ai cinesi che hanno scelto la via della procreazione responsabile ed ecocompatibile.

Citazione
A me piace la cultura, la mentalità, lo spirito dell'Oriente e a tutt'oggi non riesco a non provare simpatia per la Cina ma sono veramente tremendi. Tra l'altro sono diventati praticamente soci quasi alla pari con gli Usa: detengono quasi la metà dei Tresury americani (il debito pubblico!) e sono dunque indissolubilmente legati a quell'economia.

Condivido la simpatia per la cultura orientale e il loro qi, di cui la Cina, dopo il Giappone, sta dando prova a tutto il mondo. Intelligenza che consiste anche nel conoscere il nemico così da vicino da potergli stringere le palle in una ferrea morsa finanziaria. Disinnescando parimenti quell'altra Bomba non meno minacciosa.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Freedom

Vedo, Ipazia, che la Cina ti sta proprio a cuore. Ho letto le tue ragioni cioè la tua difesa di quel grande Paese e, non lo nego, mi hai quasi convinto.

Nel senso che, pur ribadendo le mie osservazioni con special riguardo al dumping salariale che ritengo imperdonabile anche perchè, per osmosi, ha devastato i salariati di tutto il mondo. E, anzi, aggiungendone di nuove che mi vengono in mente: penso a piazza Tienanmen e, in buona sostanza allo scimmiottare il nostro modello produttivo marcio. Ciò che tu chiami conoscere il nemico così da vicino da potergli stringere le palle in una ferrea morsa finanziaria.E' vero ma, in realtà, è solo un aspetto della questione. Il rovescio della medaglia è che la Cina è costretta a sperare, e, probabilmente, fare qualcosina in più che sperare, che gli Usa rimangono floridi e lo rimangono a lungo. Almeno sino alla scadenza dei Treasury in loro possesso........

Ciò nondimeno, dicevo, le tue motivazioni, diciamo pro Cina, rappresentano un importante spunto di cui tenere conto. E così farò.  
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

sgiombo

#94
Citazione di: Freedom il 16 Gennaio 2019, 14:05:42 PM
Citazione di: sgiombo il 16 Gennaio 2019, 10:40:25 AM
Ovviamente dissento sulla considerazione di quella cristiana come la rivoluzione più radicale che esista.
Ti rispondo solo su questo perché è in realtà il passaggio decisivo. Posto che tu condivida (mi pare di sì ma smentiscimi se lo ritieni opportuno :) ) che lo snodo fondamentale sul quale lavorare per "cambiare il mondo" è combattere l'avidità.

Ebbene, il Vangelo è un continuo affrontare, sconfiggendola, l'avidità. Il giovane ricco perde il treno di poter seguire Cristo perché non riesce a staccarsi dai suoi averi. Addirittura il cristianesimo cosiddetto primitivo, abolisce la proprietà privata! Non cito ma, se non conosci il passaggio e se ti va, puoi dare un'occhiata agli "Atti degli Apostoli" dove tutti i discepoli si disfano dei loro averi e li mettono a disposizione della comunità cristiana. A dimostrazione dell'importanza, della vitale importanza di questa azione, uno dei discepoli che fa il furbo e si vuole tenere una parte degli averi per sé, muore all'istante fulminato dalla "giustizia divina". Se non è comunismo poco ci manca.

Ma la rivoluzione cristiana va avanti e si radicalizza andando oltre l'umana immaginazione: "se uno ti dà uno schiaffo tu porgi l'altra guancia". Capisco che sembri, allo stato, sostanzialmente impraticabile, ma stiamo comunque parlando di ideali. Anche il comunismo, almeno per ora, sembra impraticabile.

Il cristianesimo lo conosco piuttosto bene perchè sono stato, sia pure in anni lontani, "un bravo ragazzo dell' oratorio" (perfino "cherichetto"; non abusato da alcun prete, ci tengo a precisare).

A quindici anni, quando ho cominciato a ragionare "con la mia testa" sono diventato ateo.
A venti (grazie soprattutto alla formidabile esperienza del governo cileno di "Unidad Popular" presieduto dal companero presidente Salvador Allende, il cui nome avrei poi dato a mio figlio; governo sostenuto fra l' altro da due sia pur piccoli partiti Cristiani -"Movimento di Azione Popolare Unitaria" e "Sinistra Cristiana"- oltre che da Comunisti e Socialisti) sono diventato comunista; le due cose sono state del tutto reciprocamente indipendenti: sarei sicuramente diventato comunista anche se fossi rimasto cristiano.

Ma il comunismo dei primi cristiani, almeno se dobbiamo credere alle fonti evangeliche e agli Atti degli apostoli, (a parte l' ovvio fatto che con la successiva storia delle chiese ha poco o nulla a che fare) é stato un' esperienza utopistica (infatti di durata effimera).

Io invece sono pessimista in proposito (non avendo gli occhi coperti da fette di salame), ma credo che l' unico comunismo effettivamente realizzabile (e non solo auspicabile o predicabile) sia quello scientifico marxista (so bene che sarà molto dura, che nessun successo é garantito; ma é come dire che da un grave e aggressivo tumore -ne esistono ancora che possono portare alla morte- le cure mediche e chirurgiche -sempre mutilanti e dolorosissime, con pesanti effetti collaterali; e questo rende la metafora particolarmente azzeccata, calzante- non garantiscono la guarigione; ma contrariamente a preghiere e voti a santi e madonne sono gli unici mezzi che presentano la concreta, effettiva possibilità di ottenerla, se la fortuna  assiste che ne é affetto).

***********************************

Citazione Freedom:

 A dimostrazione dell'importanza, della vitale importanza di questa azione, uno dei discepoli che fa il furbo e si vuole tenere una parte degli averi per sé, muore all'istante fulminato dalla "giustizia divina"


Risposta di Sgiombo:

E poi dicono di Stalin...

Freedom

Citazione di: sgiombo il 16 Gennaio 2019, 19:48:03 PM
Il cristianesimo lo conosco piuttosto bene perchè sono stato, sia pure in anni lontani, "un bravo ragazzo dell' oratorio" (perfino "cherichetto")
Non sono del tutto certo che tu abbia conosciuto il cristianesimo. Non basta, anzi a volte è del tutto contrario alla conoscenza di Gesù Cristo, frequentare la parrocchia.

Nel mio caso, per esempio, alla nascita non fui battezzato perché i miei genitori, anzi mio padre, marxista di ferro, partigiano, comandante partigiano! Sindacalista CGIL con importanti incarichi nazionali decise che il battesimo era un'imposizione ed avrei deciso il da farsi "da grande".

Cosa che, come vedi, ho fatto. Ed il cristianesimo l'ho conosciuto dopo intensissima ricerca: ho studiato, le tre monoteiste, le politeiste, la Cabala ebraica, l'Alchimia e/o Ermetismo, la Massoneria, le religioni animiste, tutte le robe religiose dell'antico passato dai sumeri agli egizi fino alla scientologia, alle sette, ai mormoni e agli antichi riti della Papuasia. ;) Dopo anni, diversi anni, la spiritualità ignaziana (gesuiti) aprì un varco nel mio cuore ma persino il mio pellegrinaggio in Israele con promessa di battesimo nel "Giordano" non portò i risultati sperati.
Dovettero trascorrere ancora alcuni anni di ricerca e di esperienze importanti per maturare la consapevolezza della mia vocazione cristiana. Chiamata che giunse fortissima, chiarissima e dolcissima. Come un soave alitar di zefiro direbbe il poeta.
Citazione di: sgiombo il 16 Gennaio 2019, 19:48:03 PM
Ma il comunismo dei primi cristiani, almeno se dobbiamo credere alle fonti evangeliche e agli Atti degli apostoli, (a parte l' ovvio fatto che con la successiva storia delle chiese ha poco o nulla a che fare) é stato un' esperienza utopistica (infatti di durata effimera).
Esiste ancora. Conosco, indirettamente, tengo a precisarlo, l'esperienza di Nomadelfia che sembra proprio proseguire quella tradizione lì. E, come certo condividi, non è la quantità a fare la verità. Magari sono poche migliaia i cristiani nel mondo che tengono accesa la fiaccola dell'amore cristiano. E magari io non sono fra loro e tu sì! Ripeto ciò che già ho scritto altrove: "riconosceranno che siete miei discepoli da come vi amerete l'un altro". E se alla fine della fiera salta fuori che tu, da ateo comunista, ami gli altri come si deve, anzi come Cristo comanda, a te Pietro ti apre e a me, che sto facendo tutta 'sta apologia, mi prende a calci nel sedere. E' tutto da vedere. L'importante è che se Pietro dovesse tirare  fuori le chiavi per aprirti la porta tu non gli racconti di tutti i bambini che hai mangiato e ti tolga velocemente la sveglia appesa al collo.

Citazione di: sgiombo il 16 Gennaio 2019, 19:48:03 PM
Citazione Freedom:

A dimostrazione dell'importanza, della vitale importanza di questa azione, uno dei discepoli che fa il furbo e si vuole tenere una parte degli averi per sé, muore all'istante fulminato dalla "giustizia divina"


Risposta di Sgiombo:

E poi dicono di Stalin...
;D
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

sgiombo

Citazione di: Freedom il 16 Gennaio 2019, 21:18:38 PM
Citazione di: sgiombo il 16 Gennaio 2019, 19:48:03 PM
Il cristianesimo lo conosco piuttosto bene perchè sono stato, sia pure in anni lontani, "un bravo ragazzo dell' oratorio" (perfino "cherichetto")
Non sono del tutto certo che tu abbia conosciuto il cristianesimo. Non basta, anzi a volte è del tutto contrario alla conoscenza di Gesù Cristo, frequentare la parrocchia.

Nel mio caso, per esempio, alla nascita non fui battezzato perché i miei genitori, anzi mio padre, marxista di ferro, partigiano, comandante partigiano! Sindacalista CGIL con importanti incarichi nazionali decise che il battesimo era un'imposizione ed avrei deciso il da farsi "da grande".
Citazione
Ma perché proprio nessuno deve poter avere il padre che si merita ? ! ? ! ? !

(O almeno che avrebbe desiderato).

Cosa che, come vedi, ho fatto. Ed il cristianesimo l'ho conosciuto dopo intensissima ricerca: ho studiato, le tre monoteiste, le politeiste, la Cabala ebraica, l'Alchimia e/o Ermetismo, la Massoneria, le religioni animiste, tutte le robe religiose dell'antico passato dai sumeri agli egizi fino alla scientologia, alle sette, ai mormoni e agli antichi riti della Papuasia. ;) Dopo anni, diversi anni, la spiritualità ignaziana (gesuiti) aprì un varco nel mio cuore ma persino il mio pellegrinaggio in Israele con promessa di battesimo nel "Giordano" non portò i risultati sperati.
Dovettero trascorrere ancora alcuni anni di ricerca e di esperienze importanti per maturare la consapevolezza della mia vocazione cristiana. Chiamata che giunse fortissima, chiarissima e dolcissima. Come un soave alitar di zefiro direbbe il poeta.
Citazione
Qui non posso che constatare che siamo molto diversi.
Ed augurarti ovviamente tanta felicità (dall' "unità nella diversità", vecchio slogan togliattiano, immagino ben noto al tuo babbo, a proposito dei rapporti fra PCI e URSS, alla "felicità nella diversità").





Citazione di: sgiombo il 16 Gennaio 2019, 19:48:03 PM
Ma il comunismo dei primi cristiani, almeno se dobbiamo credere alle fonti evangeliche e agli Atti degli apostoli, (a parte l' ovvio fatto che con la successiva storia delle chiese ha poco o nulla a che fare) é stato un' esperienza utopistica (infatti di durata effimera).
Esiste ancora. Conosco, indirettamente, tengo a precisarlo, l'esperienza di Nomadelfia che sembra proprio proseguire quella tradizione lì. E, come certo condividi, non è la quantità a fare la verità. Magari sono poche migliaia i cristiani nel mondo che tengono accesa la fiaccola dell'amore cristiano. E magari io non sono fra loro e tu sì! Ripeto ciò che già ho scritto altrove: "riconosceranno che siete miei discepoli da come vi amerete l'un altro". E se alla fine della fiera salta fuori che tu, da ateo comunista, ami gli altri come si deve, anzi come Cristo comanda, a te Pietro ti apre e a me, che sto facendo tutta 'sta apologia, mi prende a calci nel sedere. E' tutto da vedere. L'importante è che se Pietro dovesse tirare  fuori le chiavi per aprirti la porta tu non gli racconti di tutti i bambini che hai mangiato e ti tolga velocemente la sveglia appesa al collo.
Citazione
Sai, non é la quantità a fare  la diversità , ma sono le massa a fare la storia.

Veramente la sveglia appesa al collo non l' ho mai avuta.
Non nego qualche scorpacciata di bambini, ma che resti fra noi: qualora le cose dovessero stare come pensi tu, a San Pietro mi guarderei bene dal confessarlo!


Ipazia

#97
Citazione di: Freedom il 16 Gennaio 2019, 19:46:11 PM

Nel senso che, pur ribadendo le mie osservazioni con special riguardo al dumping salariale che ritengo imperdonabile anche perchè, per osmosi, ha devastato i salariati di tutto il mondo. E, anzi, aggiungendone di nuove che mi vengono in mente: penso a piazza Tienanmen e, in buona sostanza allo scimmiottare il nostro modello produttivo marcio. Ciò che tu chiami conoscere il nemico così da vicino da potergli stringere le palle in una ferrea morsa finanziaria.E' vero ma, in realtà, è solo un aspetto della questione. Il rovescio della medaglia è che la Cina è costretta a sperare, e, probabilmente, fare qualcosina in più che sperare, che gli Usa rimangono floridi e lo rimangono a lungo. Almeno sino alla scadenza dei Treasury in loro possesso........

Ben più del dumping salariale cinese ci ha rovinato il dumping salariale UE che non ha nemmeno le reti di protezione dei dazi e delle leggi nazionali dopo Schengen. Il sistema produttivo capitalistico non è marcio. Anzi, nei suoi aspetti tecnici è razionale ed efficiente. Integra la scienza nella produzione e riesce a sfamare 7 miliardi di umani. La Cina aveva provato con le comuni di villaggio a sperimentare forme alternative di produzione. Non ha funzionato. Quindi Marx aveva perfettamente ragione nel riconoscere gli aspetti progressivi della produzione capitalistica. La finanza rientra nel gioco e in questo caso funziona pure in maniera positiva impedendo ai dottori Stranamore di combinare troppi guai. Visto che giocare con squadroni della morte e tagliagole fanatici è la loro passione. Ma con la Cina è tutto un altro discorso. Forse anche grazie a piazza Tienanmen che ha impedito l'evoluzione capitalistica oligarchica alla russa corretta, tra mille difficoltà, da Putin. Del resto dopo quegli eventi anche la politica economica cinese è cambiata realizzando il capitalismo più efficiente del pianeta. Sotto guida dell'ultimo partito comunista storico  ;D . Fortuna, sfortuna ? Chissà.
.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

Rispondo qui per evitare OT nella discussione sul "populismo"

Citazione di: davintro il 19 Gennaio 2019, 18:55:59 PM
Per Ipazia

l'espressione "equa divisione del sacrificio lavorativo tra tutti gli uomini" è quella che mi mette più in sospetto, perché mi pare confermi dei presupposti che non posso condividere, perché consistenti in una visione non solo sociologica ma prima di tutto antropologica, di tipo materialista e "oggettivista" che trovo quantomeno molto discutibile.
Il principio per cui l'equa distribuzione del benessere dovrebbe coincidere con un eguale possesso di ricchezza o con un eguale tempo di lavoro, avrebbe senso nel momento in cui il benessere soggettivo delle persone viene fatto coincidere con delle oggettive e standardizzate condizioni oggettive, come un' oggettiva quantità di tempo o ricchezze, non tenendo conto della diversità delle personalità individuali, da cui discendono diverse esigenze di quantità di beni materiali, e ancor più di lavoro, a seconda che il lavoro sia gradito o meno, sulla base delle differenti passioni o interessi, tramite cui lo stesso identico lavoro può risultare piacevole a un singolo e spiacevole all'altro. Accettando invece la diversità degli interessi e delle personalità, non avrebbe alcun senso mirare a raggiungere una media di orari di lavoro uguale per tutti, in quanto quella media risulterebbe inevitabilmente ancora troppo ampia per chi non ama quel lavoro, e troppo ristretta per chi non lo apprezza e preferirebbe lavorare ancora meno, senza contare tutte le persone che preferirebbero lavorare senza rigidi vincoli di orario, e quindi sarebbero maggiormente orientati al libero professionismo anziché al lavoro dipendente. In pratica permarrebbe, se non aumenterebbe, un'insoddisfazione e un'infelicità complessiva. Perché si riesca ad esaudire in modo più ottimale possibile le istanze di benessere di tutti, sulla base della realtà delle differenti preferenze individuali, il lasciare gli individui liberi di operare in modo spontaneo le loro scelte di vita, senza imposizioni aprioristiche e omologanti di uno stato totalitario programmatore, incapace di tener conto di tutte le diversità individuali, resta dunque l'orientamento più adeguato. Non è per fare un libello propagandistico anticomunista, mi spiace se i miei interventi risultino eccessivamente e superficialmente astiosi o polemici, comunque non è mia intenzione, è propria una consequenzialità logica che mi porta a pensare che questo egualitarismo applicato dall'altro presupponga una visione dell'essere umano tutta esteriorista e materialista, cioè l'idea di poter dedurre il livello di benessere interiore sulla base dell'osservazione della condizione sociale esterna in cui l'individuo vive, senza che una libera soggettività interiore, che nessuno meglio dell'individuo stesso può conoscere in quanto la vive in se stesso, possa intervenire a relativizzare il giudizio, rielaborando e reinterpetando il dato materiale oggettivo, che invece appare così del tutto vincolante e "appiattente"

In effetti l'"equa divisione del sacrificio lavorativo tra tutti gli uomini" richiede una spiegazione. Il lavoro non è solo sacrificio. Come da detto popolare, ha una componente nobile e una bestiale. Sulla dialettica umano/bestiale del lavoro si spende anche Marx. Il problema è che nella divisione del lavoro propria di ogni società classista la parte nobile/umana del lavoro spetta alla parte dominante, e quella dell'animale da tiro alla parte subalterna. Tutto ciò in spregio alle caratteristiche individuali che l'ideologia liberale/liberista tiene tanto sugli scudi. Quindi anche sul piano della realizzazione individuale una società egualitaria offre più possibilità di una società classista, per la quale l'umanizzazione della parte bestiale/sacrificale del lavoro non si pone minimamente, perchè è un compito che riguarda gli schiavi. Gli indù ci hanno persino costruito una religione sopra.

Invece per una società egualitaria il problema si pone. Anzi è "il" problema. Che si risolve automatizzando i lavori più "bestiali" e cercando di nobilitare il lavoro rimanente; indennizzando congruamente infine il sacrificio lavorativo (fatica, rischio, stress) che non è, al momento, eliminabile. La seconda questione - relativa al talento e attitudine individuali - una società egualitaria non ha nessun interesse a deprimerla, anzi diventa motivo di meritocrazia una volta rimossi gli ostacoli che nella società classista impediscono l'allineamento dei blocchi di partenza per tutte le nuove leve. Fatto salvo il parassitismo che non è tollerabile (da ciascuno secondo le sue capacità...), nulla osta che vi sia chi trova più realizzazione nel lavoro e vi dedichi più tempo della sua vita. Perchè dovrebbe essere ostacolata tale scelta ?

Vi sono funzioni sociali organizzative, amministrative e di ricerca che per loro natura implicano un maggiore coinvolgimento nell'attività lavorativa. Sono più gratificanti e richiedono attitudini soggettive particolari che nessuna organizzazione sociale complessa si può precludere. Una condizione di uguaglianza sociale è l'ambiente migliore per valorizzarle. La competizione rimarrà comunque, e verrà premiata, ma sarà sulle competenze, non su un potere asimmetrico e aprioristico di classe. Peraltro, come nel capitalismo, proteso ad un delirante accumulo di ricchezza individuale che non rispetta minimamente gli altri umani e la natura.

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
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