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Logica e Verità

Aperto da bobmax, 12 Gennaio 2024, 17:15:45 PM

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Alberto Knox

Citazione di: Pensarbene il 17 Gennaio 2024, 08:47:26 AMma ci sono persone che aiutano altre ad accedere alle loro verità personali ,le  quali comprendono anche  la loro visione di quelle che sono considerate  probabili verità universali.
Ma qui non si stava parlando di verità personali ma di verità assolute mi pare, o avete già cambiato le carte? l assoluto è più di universale , per essere assoluto deve valere  in qualsiasi tipo di universo possibile.  Continuate fra di voi io mi ritiro dalla discussione.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Koba II

Citazione di: bobmax il 17 Gennaio 2024, 13:33:42 PMSì, tu sei Dio.
Perché solo Dio è.
Occorre però distinguere tra "esistere" e "essere".
Esiste ciò che "sta". Ossia c'è, e c'è perché vi è pure altro.
(attenzione a quel ci, a quel vi)
Invece davvero è, ciò che permette l'esistenza, ciò a cui allude l'esistenza, ma che a sua volta non esiste, non può proprio esistere.
(Se esistesse, dovrebbe alludere a qualcos'altro)
Non esistendo, l'Essere, per la esistenza, coincide con il Nulla.
Essere = Nulla
Perciò:
Dio non esiste, Dio è.
Dio = Essere = Nulla
Tu invece esisti. E finché esisti, in quanto esistenza... non sei.
Sei un non essere.
Così come tutto quello che c'è, che esiste.
Quando l'illusione della esistenza svanirà, tornerai a essere ciò che sei sempre stato: Dio.
Dal non essere all'essere.
Ed essendo Essere, tu sei la Verità.
Infatti Essere = Verità
Sembrerebbe un ragionamento assurdo...
Ma se ti metti per davvero alla ricerca, potrai finire per sospettare che viceversa è l'esistenza ad essere assurda. Assurda è la nostra usuale sua interpretazione.
Una strada possibile, tra le tante, per percepire l'assurdità del nostro senso comune, può essere la messa in discussione del libero arbitrio.
Una "verità", quella del libero arbitrio, che non sta proprio in piedi.
E persino l'obiezione a metterlo in discussione : "E allora la responsabilità?" conferma la nostra cecità.
La inesistenza del libero arbitrio fa accrescere a dismisura la tua responsabilità!
E quando inizi ad averne sentore... grande è la tua compassione per il mondo dolente.
L'ambiguità del tuo discorso sta nella connotazione positiva che dai al termine Essere, cosa che non potresti fare perché lo definisci esclusivamente a partire dalla sua inesistenza, dalla sua opposizione all'esistenza. L'essere per te è tutto ciò che non esiste. Quindi è Nulla. E dovresti fermarti qui. Il tuo discorso dovrebbe fermarsi qui.
Invece dici: "quando finirà l'illusione dell'esistenza finalmente avrai accesso all'Essere", come se Essere avesse qualcosa di positivo, come se in questo passaggio ci fosse "salvezza", "rivelazione", invece il fondamento del tuo discorso, che nella sua parte costruttiva opportunamente passi sotto silenzio, è l'identità di Essere e Nulla, è l'Essere basato esclusivamente sul suo essere non esistente, sull'essere l'opposto di tutto ciò che esiste, sul non poter avere alcuna connotazione, alcun carattere, alcuna positività. Pura virtualità, puro vuoto.
È nient'altro che nulla, e quando ci sarò dentro, non sarò niente, sarò appunto nulla, e dire che sarò Dio perché Dio=Essere=Nulla non cambia la sostanza delle cose.

Ipazia

Nulla è più nichilista della metafisica che brama l'assoluto. Le sue antinomie ed equazioni estreme negano l'unica cosa non nichilista di cui disponiamo: la natura, la terra. Verità incarnata da cui attingere una logica, ed una metafisica, vive.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

bobmax

Citazione di: Koba II il 17 Gennaio 2024, 15:44:51 PML'ambiguità del tuo discorso sta nella connotazione positiva che dai al termine Essere, cosa che non potresti fare perché lo definisci esclusivamente a partire dalla sua inesistenza, dalla sua opposizione all'esistenza. L'essere per te è tutto ciò che non esiste. Quindi è Nulla. E dovresti fermarti qui. Il tuo discorso dovrebbe fermarsi qui.
Invece dici: "quando finirà l'illusione dell'esistenza finalmente avrai accesso all'Essere", come se Essere avesse qualcosa di positivo, come se in questo passaggio ci fosse "salvezza", "rivelazione", invece il fondamento del tuo discorso, che nella sua parte costruttiva opportunamente passi sotto silenzio, è l'identità di Essere e Nulla, è l'Essere basato esclusivamente sul suo essere non esistente, sull'essere l'opposto di tutto ciò che esiste, sul non poter avere alcuna connotazione, alcun carattere, alcuna positività. Pura virtualità, puro vuoto.
È nient'altro che nulla, e quando ci sarò dentro, non sarò niente, sarò appunto nulla, e dire che sarò Dio perché Dio=Essere=Nulla non cambia la sostanza delle cose.


Solo tu, puoi far sì che l'Essere sia il Positivo.
Che il Bene sia, dipende solo da te.

Davvero avrebbe senso l'opposto?
Che cioè il Bene fosse, a prescindere da te?

E tu che ci staresti a fare qui?

L'orrore del Nulla deriva dalla carenza di amore. Perché è proprio l'assenza di amore l'autentica assoluta disperazione.
Se ami, l'Essere muta, dal Nulla assoluto diventa il Nulla fonte di infinite, meravigliose possibilità.

Cerca il limite, giungi fino a dove traspare il Nulla, seguendo il suggerimento di Jaspers.
Avrai solo te stesso a sostenerti.

In nome di cosa resisterai di fronte alla fine di ogni concretezza?
Non sarà la tua forza proprio e soltanto il tuo amore?

Dio dammi l'amore...
Infine sarò senz'altro esaudito, perché è Dio che prega se stesso.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

green demetr

Citazione di: Alberto Knox il 16 Gennaio 2024, 17:33:51 PMforse l'autore  è ...nel vento , di lui mi rimangono solo alcuni pezzi dei suoi mini racconti in prosa e paralvano tutti di lui. Era un uomo solo che sognava ancora la sua bella , troppo stanto e  troppo vecchio per ricominciare da capo. Probabilmente i titani sono la metafora di un mondo che ti annichilisce con il suo correre veloce dove le parole d ordine sono "interesse" , "compromessi" , "soldi", "calcolo"..contratti
e l'armatura non è ne di ferro ne di latta naturalmente , rappresenta il nostro scudo interiore .
Il contrario se i racconti del tuo amico riflettevano la luce di una grande anima.
Infatti nel mito è zeus che rappresenta gli interessi e le peggio nefandezze, in nome della bontà.
Non potendo resuscitare il titano, la grecia costruì l'orfismo e Platone, la più alta vetta del pensiero, di cui il cristianesimo è solo una delle sue ombre.
Va ricostruito tutto, servono eruditi. Uno l'ho trovato. Vediamo cosa riesco a fare.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Alberto Knox il 17 Gennaio 2024, 14:47:16 PMMa qui non si stava parlando di verità personali ma di verità assolute mi pare, o avete già cambiato le carte? l assoluto è più di universale , per essere assoluto deve valere  in qualsiasi tipo di universo possibile.  Continuate fra di voi io mi ritiro dalla discussione.
No si stanno sbagliando, infatti c'è il solito errore di chi non legge cartesio-kant-hegel.
Si continua a scambiare il soggetto per un fantasma.
Il soggetto sta contro le cose, in questo risiede la sua esistenza.
Il concetto di esistenza pura, non si applica mai al soggetto, e nemmeno all'anima.
E' tipico dei nichilisti del nostro forum, che tendono a ignorare così tanto il soggetto, come se si potesse (ma hegel ci ha fatto capire che non si può), che arrivano a dire che non esiste.
E che esiste la pura esistenza e basta.
A parte il solito ridicolo (sono stufo di ripeterlo nella vita reale, figuriamoci qua) problema che si dimentica che esiste qualcuno che dice "esiste la pura esistenza e basta", e che questo qualcuno è proprio il soggetto..etc..etc..etc..che balle.
Nè la verità è quella che opina Pio, per cui iniziava bene parlando di relazione con gli altri, ma poi finisce per dire la solita cosa sofista, che ognuno ha la sua verità.
Che è una sciocchezza, infatti la verità è una e una soltanto. Esattamente come il mondo è uno e uno soltanto.

Per poter inziare la discesa agli inferi è necessario nel tempo moderno fare una distinzione fra soggetto, anima, mondo, dio.
Risolto da Hegel dicendo che l'anima è ciò che è veramente l'io, e che il soggetto va educato a ritrovare questo io, questa anima, anzitutto.
E che il mondo è proprio ciò che fa da collante, tra l'anima e il soggetto.
Il soggetto prigioniero di se stesso, narcisista, invece che riflettere sui rapporti fra i soggetti, e determinarli eticamente secondo giustizia e verità, ovvero secondo bellezza (quindi basta col diritto del piu forte etc..etc..etc..), riflette su se stesso, ma giammai come anima, ma proprio come soggetto, è per questo che l'uomo diventa tecnica.
Perchè si ritiene macchina, come in cartesio e kant.
pochi sono i filosofi che si salvano.
il giovane hegel.
nietzche.
Heidegger quando si smarca dall'aristotelismo.
....
Platone
Freud
Scuola di Francoforte
e altri oscuri autori
per lo piu letterati

Perchè è proprio nella scrittura che l'anima emerge.

In questo la logica è solo l'anticamera del pensiero.
Purtroppo ci perdiamo già nell'anticamera...ha ragione Knox (anche se parla pure lui di universi possibili...e va bè...)
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Ipazia il 17 Gennaio 2024, 16:54:18 PMNulla è più nichilista della metafisica che brama l'assoluto. Le sue antinomie ed equazioni estreme negano l'unica cosa non nichilista di cui disponiamo: la natura, la terra. Verità incarnata da cui attingere una logica, ed una metafisica, vive.
Al contrario, poichè chi pensa il soggetto come natura, guarda caso è sempre un nazista, e non ci si nasconda dietro il socialismo se si ha l'anima nera come la pece.
Per non parlare dell'uomo faber.
Ma non eri tu una delle poche che richiamava l'homo ludens?
La ludicità umana è proprio un andar oltre la natura.
Eppoi c'era Leopardi: la natura è matrigna.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: bobmax il 17 Gennaio 2024, 17:47:47 PMSolo tu, puoi far sì che l'Essere sia il Positivo.
Che il Bene sia, dipende solo da te.

Davvero avrebbe senso l'opposto?
Che cioè il Bene fosse, a prescindere da te?

E tu che ci staresti a fare qui?

L'orrore del Nulla deriva dalla carenza di amore. Perché è proprio l'assenza di amore l'autentica assoluta disperazione.
Se ami, l'Essere muta, dal Nulla assoluto diventa il Nulla fonte di infinite, meravigliose possibilità.

Cerca il limite, giungi fino a dove traspare il Nulla, seguendo il suggerimento di Jaspers.
Avrai solo te stesso a sostenerti.

In nome di cosa resisterai di fronte alla fine di ogni concretezza?
Non sarà la tua forza proprio e soltanto il tuo amore?

Dio dammi l'amore...
Infine sarò senz'altro esaudito, perché è Dio che prega se stesso.
L'amore cristiano è proprio il diretto erede della poenia greca.
Se partiamo da una idea di sottrazione a cui poi l'amore suo fratello dà poi pienezza, torniamo nel cerchio dell'eterno ritorno che Nietzche tanto disprezzava.
La religione è questo cerchio magico.
Cerchio di salvezza, ma di salvezza di dannati.
Dannati dagli Dei? E' questo il grave: dannati da se stessi.
A mio modo di vedere l'anima diventa l'io, proprio perchè il pensiero, il MIO pensiero è senza manchevolezza.
Il pensiero sa di se stesso. E' questa la verità del soggetto!
A cui si apre il viaggio verso il DIO, passando per gli infiniti DEI.
LA VERITA' non è la verità del soggetto.
LA VERITA' è ciò che sgorga dall'abisso in cui il pensiero è stato scagliato.
GENESI etc...

Vai avanti tu che mi vien da ridere

Ipazia

Citazione di: green demetr il 17 Gennaio 2024, 18:25:35 PMAl contrario, poichè chi pensa il soggetto come natura, guarda caso è sempre un nazista, e non ci si nasconda dietro il socialismo se si ha l'anima nera come la pece.
Per non parlare dell'uomo faber.
Ma non eri tu una delle poche che richiamava l'homo ludens?
La ludicità umana è proprio un andar oltre la natura.
Eppoi c'era Leopardi: la natura è matrigna.

Non so quanto Nietzsche fosse nazista. Il richiamo alle terra è  suo. Homo ludens lude poco senza homo faber. Vi è sinergia tra i due. Leopardi sapeva che non vi è un aldilà della natura e quando era nel miglior umore gli era dolce naufragare nel suo mare.

Oltre il sociodarwinismo e l'alienazione del lavoro vi è una socialità umanistica e un lavoro liberato, in cui l'umano divenuto bestiale ritorna umano. E ludico.

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

#69
Citazione di: green demetr il 17 Gennaio 2024, 18:32:31 PMLA VERITA' è ciò che sgorga dall'abisso in cui il pensiero è stato scagliato.
bella frase ad effetto ma non vedo la netta distinzione fra pensiero e abisso . Ti ricordi che PEr Platone ciò che cogliamo con la ragione è più reale di ciò che cogliamo con i sensi? (anche quando sognamo crediamo di vivere qualcosa di reale) Lo stesso vale per Cartesio il quale non solo comprende di essere un io pensante, ma capisce anche che questo io pensante è più reale del mondo fisico che percepiamo con i sensi. La coscienza  in quanto intenzione di conoscere (la coscienza è sempre coscienza di qualcosa non è mai solo coscienza ) si apre al fenomeno così come il fenomeno si da alla coscienza , entrano in relazione. Non si può dire che una è più vera dell altra ma si può dire che è una è consapevole del fenomeno e non è la consapevolezza del fenomeno a costruire verita? La coscienza determina il fenomeno tramite l'analisi , la ricerca, la sperimantazione , la logica, la matematica ecc . E questo ha letteralmente un significato cosmico.

Citazione di: green demetr il 17 Gennaio 2024, 18:19:16 PMPer poter inziare la discesa agli inferi è necessario nel tempo moderno fare una distinzione fra soggetto, anima, mondo, dio.
Accetto la sfida ma vorrei cambiare il termine "soggetto" con "uomo" se sei d'accordo.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

green demetr

Citazione di: Ipazia il 17 Gennaio 2024, 20:38:42 PMNon so quanto Nietzsche fosse nazista. Il richiamo alle terra è  suo. Homo ludens lude poco senza homo faber. Vi è sinergia tra i due. Leopardi sapeva che non vi è un aldilà della natura e quando era nel miglior umore gli era dolce naufragare nel suo mare.

Oltre il sociodarwinismo e l'alienazione del lavoro vi è una socialità umanistica e un lavoro liberato, in cui l'umano divenuto bestiale ritorna umano. E ludico.


Ipazia siamo sostanzialmente d'accordo.
Però rispetto alla tua crocitata contro le metafisiche: Nietzche riporta l'uomo sulla terra, perchè le metafische hanno rotto le balle con la storia del volemose bene, tutte è  bello e lucente.
tornando con le chiappe per terra, nice mostra invece l'immoralità di ogni tempo.
E vede. Come Leopardi. La terra come luogo di morte, a cui solo l'onore, l'onore del pensiero, laddove il desiderio diventa tutt'uno col cuore, e il cuore vuole il tramonto di quell'orrore di quella immoralità.
Il tempo ha provato a distruggere il mito, ma poi in personalità eccezionali come Nietzche, dalla sforzo di uno, ritorna il mito, più forte di prima, più coraggioso sino a sfidare gli dei, come il grande federico fece.
Se non è metafisica quella non so piu cosa lo sia.

Se tu leggi i minima moralia, capiresti che siamo arrivati in un modo di pensare la morale talmente livellante e pedissequo fino al delirio.
Oggi grazia alla scienza in grado di invetare un virus al altra diffondibilità come il corona, e stavolta in grado di sterminarla. (si se ascolti radio davos, ci hanno riminacciato, con il virus x, a cui bisogna rispondere con il vaccino x, mentra orami cominciano a girare almeno in pre-publishing ciò che si sapeva di già (montanari) ossia che il materiale junk del vaccino è stato assimilato nel dna umano....
COSE CHE VANNO OLTRE L'ATOMICA....grazie oh scienza.
visto la velocità con cui hanno blocatto la quarta commisione di indagine in inghilterra sul coviddo....c'è da temere il peggio AGAIN.
Solo una guerra mondiale ci può salvare....altro che verità.
Comunque me ne voglio andare col capo alto. L'autoschiavitu MAI.
e comunque la legge di murphy è sempre li che ci sbeffeggia.
bè ormai a me vien da ridere, sopratutto quando sforzi di mantenere l'intelligenza ancora viva, in angoli remoti come il forum, mal si sposa con l'ondata di male che ci sta travolgendo.
torna a leggere, o leggi i minima moralia...gran libro!
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Alberto Knox il 17 Gennaio 2024, 21:01:44 PMbella frase ad effetto ma non vedo la netta distinzione fra pensiero e abisso . Ti ricordi che PEr Platone ciò che cogliamo con la ragione è più reale di ciò che cogliamo con i sensi? (anche quando sognamo crediamo di vivere qualcosa di reale) Lo stesso vale per Cartesio il quale non solo comprende di essere un io pensante, ma capisce anche che questo io pensante è più reale del mondo fisico che percepiamo con i sensi. La coscienza  in quanto intenzione di conoscere (la coscienza è sempre coscienza di qualcosa non è mai solo coscienza ) si apre al fenomeno così come il fenomeno si da alla coscienza , entrano in relazione. Non si può dire che una è più vera dell altra ma si può dire che è una è consapevole del fenomeno e non è la consapevolezza del fenomeno a costruire verita? La coscienza determina il fenomeno tramite l'analisi , la ricerca, la sperimantazione , la logica, la matematica ecc . E questo ha letteralmente un significato cosmico.
Accetto la sfida ma vorrei cambiare il termine "soggetto" con "uomo" se sei d'accordo.

Possiamo ripetere l'errore di adorno, marx e tutti gli altri grandi pensatori che hanno formato il pensiero critico contemporaneo (antimodernista nellle intenzioni e ipermodernista nei fatti).
Per me il ritorno a Hegel è fondamentale.
Se noi ci crediamo uomini tout court, come pensiamo di poter uscire dalla condizione di alienazione (sia nella forma marxiana di valore dell'uomo equivalente a quello di valore merce, a cui scientificamente la ricerca di surplis porta, sia in quella sociologica, di uomo alienato da se stesso)?
Finirebbe in una critica della società, in un momento storico come questo dove il totalitarismo nazista, ossia eugenetico, è arrivato al massimo della sua poteza tecnica di dominio, spirituale e terrore annichilente anche fisico.

Certo  sempre meglio che parlare dell'uomo robot, o dell'uomo macchina del darwinismo sociale dei varari harari.

Certamente il soggetto di coscienza, o l'uomo come ci siamo limitati a definire, è in grado di creare mondi e assoggettarl a se stesso, e in questo risiede il suo cosmismo, che raggiunge il suo apice nella scienza e nella matematica.

Ma allora se ci limitiamo a questo: perchè l'uomo è cattivo? è una domanda che ti giro...perchè per me è ovvio che questa cattiveria, è proprio relativa non tanto alla prigionia del capitale, quanto a quella del soggetto che per motivi morali (ossia amorali) tende, vuole la sua stessa distruzione.
Come! io sarei solo un soggetto? E' così che immagino la domanda che un giorno (sempre che l'umanità esista fra una minaccia atomica, e una biochimica di sterminio della specie) l'uomo di strada si farà con rabbia annichilente.

Bisogna avere le palle per vedere i propri limiti invece che andare a rompere le balle al genere umano tutto. ;)
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Alberto Knox

Citazione di: green demetr il 17 Gennaio 2024, 22:09:57 PMSe noi ci crediamo uomini tout court, come pensiamo di poter uscire dalla condizione di alienazione (sia nella forma marxiana di valore dell'uomo equivalente a quello di valore merce, a cui scientificamente la ricerca di surplis porta, sia in quella sociologica, di uomo alienato da se stesso)?
Finirebbe in una critica della società
Anche queste tematiche meritano approfondimenti ma se partiamo dalla definizione di mondo allora esso non coincide con la società a cui l'essere umano è giunto, a suo discapito o a suo favore, grazie alle sue attività mentali.
Citazione di: green demetr il 17 Gennaio 2024, 22:09:57 PMCertamente il soggetto di coscienza, o l'uomo come ci siamo limitati a definire, è in grado di creare mondi e assoggettarl a se stesso, e in questo risiede il suo cosmismo, che raggiunge il suo apice nella scienza e nella matematica.
ho parlato significato cosmico, non solo cosmico. Argmoenterei ma non qui.
Citazione di: green demetr il 17 Gennaio 2024, 22:09:57 PMMa allora se ci limitiamo a questo: perchè l'uomo è cattivo?
la stessa etimologia della parola "cattivo" contiene la risposta alla tua domanda.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

green demetr

Citazione di: Alberto Knox il 18 Gennaio 2024, 13:39:10 PMAnche queste tematiche meritano approfondimenti ma se partiamo dalla definizione di mondo allora esso non coincide con la società a cui l'essere umano è giunto, a suo discapito o a suo favore, grazie alle sue attività mentali.ho parlato significato cosmico, non solo cosmico. Argmoenterei ma non qui.la stessa etimologia della parola "cattivo" contiene la risposta alla tua domanda.
Ok ma questo significato cosmico allora si riduce alla sua condizione di prigioniero (cattivo).
Dunque l'uomo è prigioniero di se stesso?
O forse non è meglio parlare di soggetto, ossia di alienazione oggettuale, fatta dagli oggetti a danno dell'uomo.
Il SOTTO IL SUO OGGETTO, ossia appunto il soggetto.
Nel caso in cui decidiamo che l'uomo è sempre dentro la sua prigione, allora io però mi dovrò discostare parlando di uomo etico. E non meramente di uomo.
L'uomo etico è colui che si sottrare al suo oggetto.
Come l'umano che è in noi si sottrae al soggetto.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Alberto Knox

Citazione di: green demetr il 18 Gennaio 2024, 20:30:48 PMIl SOTTO IL SUO OGGETTO, ossia appunto il soggetto.
è la coscienza che ci rende oggetto di noi stessi , sono io che mi oggettivo e mi pondero e mi valuto e mi correggo , mi autocritico, mi oriento.. infatti soggetto a che cosa? alla coscienza. La coscienza è anche uno dei cardini dell etica. E quando il soggetto compie un azione in conformità con l etica morale individuale è libero . Libero perchè il propio io si piega ad una legge morale formulata da se stesso e da cui si adegua. Non sarebbe particolarmente libero se le sue azioni fossero guidate unicamente dai propi desideri.
Citazione di: green demetr il 18 Gennaio 2024, 20:30:48 PMNel caso in cui decidiamo che l'uomo è sempre dentro la sua prigione, allora io però mi dovrò discostare parlando di uomo etico. E non meramente di uomo.
l'uomo è prigioniero quando è schiavo delle sue dipendenze , o dei propi vizi, si può diventare schiavi di una cosa o di un altra , ad esempio del propio egoismo da cui scaturiscono azioni egoistiche.  Ci vogliono indipendenza e libertà per riuscire a staccarsi dai propi desideri e dai propi vizi.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

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