Logica classica e Dialogica (Dialettica).

Aperto da Carlo Pierini, 24 Settembre 2018, 13:24:46 PM

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green demetr

Citazione di: Carlo Pierini il 02 Ottobre 2018, 21:01:35 PM
Citazione di: Ipazia il 02 Ottobre 2018, 17:32:08 PM


Detto in poche parole: Fatta la tara della dipendenza deterministica del secondo dal primo, non è possibile applicare la medesima logica al determinismo dell'universo fisico e all'indeterminismo dell'universo antropologico. Concordo con Gadamer, e chiunque altro la pensi come lui, che il linguaggio è il medium delle funzioni superiori dell'indeterminismo antropologico: il Santo Graal, la pietra del contendere. Perchè è strumento operativo comune alle due logiche. E quindi necessita di un regolamento di condominio e di esperti amministratori.

CARLO
Concordo. L'univocità della logica aristotelica per il determinismo fisico, la dialogica per quello che chiami "universo antropologico".

"Il problema dei contrari inteso come principio inerente alla natura umana rappresenta un altro passo avanti nel nostro graduale processo conoscitivo. Questo problema è un problema dell'età matura. [...]
Una teoria psicologica che voglia essere più di un semplice sussidio tecnico deve fondarsi sul principio dei contrari; senza tale principio potrebbe ricostruire soltanto una psiche nevroticamente squilibrata. Non esiste equilibrio e non esiste sistema autoregolantesi senza un termine di opposizione. E la psiche è un sistema dotato di autoregolazione".  [JUNG: Psicologia dell'inconscio - pg.107/110]

...Eppure credo che anche l'universo fisico poggi su un fondamento dialogico. Ma non ho ancora capito qual è.

Se fosse un mero sembiante, saresti nella giusta direzione di ricerca, ma questa continua ossessiva ricerca di un segno che parli ti fa andare oltre le possibilità dei frutti del terreno che stai preparando.

Ma secondo te come fa un segno, che è un attività umana, a parlare con te?
Sarebbe come un parlare con se stessi.
Non ci sarebbe più alcuna complementarità.
Ma una pericola identità.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: Carlo Pierini il 03 Ottobre 2018, 09:33:59 AM
Citazione di: Ipazia il 03 Ottobre 2018, 08:51:02 AM
Citazione di: Carlo Pierini il 02 Ottobre 2018, 21:01:35 PM
...Eppure credo che anche l'universo fisico poggi su un fondamento dialogico. Ma non ho ancora capito qual è.
Potrebbe essere i terzo principio della dinamica di Newtoniana memoria aggiornato al principio di retroazione dei "limiti dello sviluppo", che risale da Eraclito fino alla dialettica posthegeliana.  ;)

CARLO
Ci sono anche il positivo e il negativo elettrici, il nord e il sud magnetici, il dualismo onda-particella, e poi l'opposizione spazio-tempo, ...ma si presentano come grandezze statiche reciprocamente indifferenti. Non mi ci raccapezzo!


MAVERICKS - Dance the night away
https://youtu.be/-UajuBAUkBs

Cosa pensi della teoria dell'Akasha di Steiner? Mi pare chiaro che sia la teoria dell'Etere a spiegare tutto.

Questo però è solo una fenomenologia. Perchè poi come dialoghiamo con lo zodiaco?

Ecco questo per mettermi alla pari con le mie ultime intuizioni e per vedere se il tuo percorso gnostico coincide parallelamente con il mio. Dimenticandoci tutti i problemi metodologici finora avuti.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: paul11 il 03 Ottobre 2018, 10:39:04 AM
Citazione di: Carlo Pierini il 02 Ottobre 2018, 16:56:07 PM
Citazione di: paul11 il 02 Ottobre 2018, 01:14:17 AM
Prendere il linguaggio e attribuire la lui il ruolo veritativo significa a mio parere scambiare le ontologie :è impossibile.


CARLO
...E dove altro vuoi trovare la verità, se non nel linguaggio? La verità, per definizione, non è che il corretto rispecchiamento della realtà nel linguaggio. Senza linguaggio non esiste alcuna verità.

PAUL11
Nulla come il linguaggio verbale, gestuale, ordinario, specialistico, logico, matematico, artistico, ecc, è sfuggevole.

CARLO
Infatti, il linguaggio non serve solo per esprimere la verità, ma anche per mentire, per ingannare, per nascondere la verità nel modo più sfuggente. E' per questo che chiamiamo verità, non le chiacchiere, ma la concordanza/complementarità delle chiacchiere con l'oggetto a cui esse si riferiscono.
Basta errare inventandosi un fondativo, una tautologia e su queste costruirci postulati.............e cambia il mondo.
Mi interesso da troppo tempo dei fondativi, e per me sono i dispositivi culturali che reggono le volte culturali.
Guarda i fondativi delle  matematica del 1900, guarda il postulato sulle parallele che reggeva l geometria euclidea e le nuove costruzioni delle geometrie sferiche e d iperboliche.
Guarda i postulati delle scienze economiche e vi troverai l'edonismo e l'utilità egoistica.
Le logiche procedono e non precedono i postulati e gli enunciati.Posso inventarmi Batman come fondativo e poi seguire correttamente tutte le logiche e ti accorgerai che tutto è vero(corretto direi meglio) linguisticamente ,ma falso come "essente".Perchè è l'intuito
iniziale che cambia le prospettive del mondo

E quindi perchè perseveri nel credere che esistano questi fondativi? cosa ne pensi della teoria dell'etere?
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Ipazia

#18
Citazione di: green demetr il 10 Ottobre 2018, 16:46:51 PM
Citazione di: Ipazia il 02 Ottobre 2018, 17:32:08 PM
Detto in poche parole: Fatta la tara della dipendenza deterministica del secondo dal primo, non è possibile applicare la medesima logica al determinismo dell'universo fisico e all'indeterminismo dell'universo antropologico. Concordo con Gadamer, e chiunque altro la pensi come lui, che il linguaggio è il medium delle funzioni superiori dell'indeterminismo antropologico: il Santo Graal, la pietra del contendere. Perchè è strumento operativo comune alle due logiche. E quindi necessita di un regolamento di condominio e di esperti amministratori.

Sì ok, ma cosa c'entra allora la dialettica? su cosa si baserebbe, se sono solo regole fissate da fantasmatici legislatori?
1) La dialettica è tecnica del confronto e della discussione e quindi c'entra sempre, tanto nelle scienze fisiche che in quelle umane. Ma più nelle seconde che nelle prime, che hanno già formalizzato un loro metodo di ragionamento soddisfacente di tipo induttivo/deduttivo;

2) I legislatori non sono fantasmatici e non sono neppure legislatori. Sono amministratori del flusso continuo di conoscenze e il loro compito principale è prevenire le invasioni di campo, che negli ultimi tempi hanno invertito il senso (dell'invasione).
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

green demetr

Citazione di: Ipazia il 10 Ottobre 2018, 17:10:26 PM
Citazione di: green demetr il 10 Ottobre 2018, 16:46:51 PM
Citazione di: Ipazia il 02 Ottobre 2018, 17:32:08 PM
Detto in poche parole: Fatta la tara della dipendenza deterministica del secondo dal primo, non è possibile applicare la medesima logica al determinismo dell'universo fisico e all'indeterminismo dell'universo antropologico. Concordo con Gadamer, e chiunque altro la pensi come lui, che il linguaggio è il medium delle funzioni superiori dell'indeterminismo antropologico: il Santo Graal, la pietra del contendere. Perchè è strumento operativo comune alle due logiche. E quindi necessita di un regolamento di condominio e di esperti amministratori.

Sì ok, ma cosa c'entra allora la dialettica? su cosa si baserebbe, se sono solo regole fissate da fantasmatici legislatori?
1) La dialettica è tecnica del confronto e della discussione e quindi c'entra sempre, tanto nelle scienze fisiche che in quelle umane. Ma più nelle seconde che nelle prime, che hanno già formalizzato un loro metodo di ragionamento soddisfacente di tipo induttivo/deduttivo;

2) I legislatori non sono fantasmatici e non sono neppure legislatori. Sono amministratori del flusso continuo di conoscenze e il loro compito principale è prevenire le invasioni di campo, che negli ultimi tempi hanno invertito il senso (dell'invasione).

E chi decide quale siano le invasioni di campo? Non è forse un legislatore fantasmatico? La dialettica è invece che una discussione( quella semmai possiamo chiamarla razionalità, pensiero critico, financo sono disposto a parlare di logica.) una opposizione di fattori reali  
ossia di cambiamenti di assestamenti della politica. La discussione è solo il mezzo, non è la dialettica in sè, che sono invece le conseguenze, le negatività, le criticità. ;) altrimenti finisci come la triste sinistra che non fa i conti con la realtà. (nel senso proprio che tutt'ora sono fissati sui loro sproloqui. alla faccia anche del dialogo! figuriamoci della realtà)
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Ipazia

Sto parlando di invasione di campo del pensiero irrazionale nella ricerca scientifica e dello scientismo nella dialettica della società umana. Sono invasioni reali, non fantasmatiche, nè legittimamente legiferate. Sulla dialettica sociale in senso marxista sono d'accordo. Sul suo irrigidimento deterministico assai meno dopo che il Soggetto ha sbriciolato l'Oggetto. Forse qualche formula andrebbe rivista  ;)
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

paul11

Citazione di: green demetr il 10 Ottobre 2018, 16:57:14 PM
Citazione di: paul11 il 03 Ottobre 2018, 10:39:04 AM
Citazione di: Carlo Pierini il 02 Ottobre 2018, 16:56:07 PM
Citazione di: paul11 il 02 Ottobre 2018, 01:14:17 AM
Prendere il linguaggio e attribuire la lui il ruolo veritativo significa a mio parere scambiare le ontologie :è impossibile.


CARLO
...E dove altro vuoi trovare la verità, se non nel linguaggio? La verità, per definizione, non è che il corretto rispecchiamento della realtà nel linguaggio. Senza linguaggio non esiste alcuna verità.

PAUL11
Nulla come il linguaggio verbale, gestuale, ordinario, specialistico, logico, matematico, artistico, ecc, è sfuggevole.

CARLO
Infatti, il linguaggio non serve solo per esprimere la verità, ma anche per mentire, per ingannare, per nascondere la verità nel modo più sfuggente. E' per questo che chiamiamo verità, non le chiacchiere, ma la concordanza/complementarità delle chiacchiere con l'oggetto a cui esse si riferiscono.
Basta errare inventandosi un fondativo, una tautologia e su queste costruirci postulati.............e cambia il mondo.
Mi interesso da troppo tempo dei fondativi, e per me sono i dispositivi culturali che reggono le volte culturali.
Guarda i fondativi delle  matematica del 1900, guarda il postulato sulle parallele che reggeva l geometria euclidea e le nuove costruzioni delle geometrie sferiche e d iperboliche.
Guarda i postulati delle scienze economiche e vi troverai l'edonismo e l'utilità egoistica.
Le logiche procedono e non precedono i postulati e gli enunciati.Posso inventarmi Batman come fondativo e poi seguire correttamente tutte le logiche e ti accorgerai che tutto è vero(corretto direi meglio) linguisticamente ,ma falso come "essente".Perchè è l'intuito
iniziale che cambia le prospettive del mondo

E quindi perchè perseveri nel credere che esistano questi fondativi? cosa ne pensi della teoria dell'etere?
ciao Grren,
la modernità ha reso "plastico" i fondativi, li ha assiomatizzati,e penso di aver capito qualcosa.
L'importante non è credere in una verità in questo tempo che non vuole verità: vince chi ci crede di più e anche ferocemente.
fosse anche una non verità.
Puoi inventarti anche la teoria del topo Gigio,perchè l'uomo segue qualunque cosa che gli dia conforto in un tempo privo di riferimenti,Siamo tutti più soli

green demetr

Citazione di: Ipazia il 10 Ottobre 2018, 21:53:13 PM
Sto parlando di invasione di campo del pensiero irrazionale nella ricerca scientifica e dello scientismo nella dialettica della società umana. Sono invasioni reali, non fantasmatiche, nè legittimamente legiferate. Sulla dialettica sociale in senso marxista sono d'accordo. Sul suo irrigidimento deterministico assai meno dopo che il Soggetto ha sbriciolato l'Oggetto. Forse qualche formula andrebbe rivista  ;)

L'invasione è reale, sono d'accordo, una parola come "disagio" non entra per caso nel linguaggio dei giovani per esempio. (che lo usano a vanvera ovvio).

Sugli effetti del soggetto delirante che distrugge gli oggetti davanti a se, ci sarebbe a dire molto e a lungo. La cronaca nera basterebbe per fare capitolo a sè.

Ma io preferisco le cause ai sintomi.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: paul11 il 10 Ottobre 2018, 23:42:41 PM
Citazione di: green demetr il 10 Ottobre 2018, 16:57:14 PM
Citazione di: paul11 il 03 Ottobre 2018, 10:39:04 AM
Citazione di: Carlo Pierini il 02 Ottobre 2018, 16:56:07 PM
Citazione di: paul11 il 02 Ottobre 2018, 01:14:17 AM
Prendere il linguaggio e attribuire la lui il ruolo veritativo significa a mio parere scambiare le ontologie :è impossibile.


CARLO
...E dove altro vuoi trovare la verità, se non nel linguaggio? La verità, per definizione, non è che il corretto rispecchiamento della realtà nel linguaggio. Senza linguaggio non esiste alcuna verità.

PAUL11
Nulla come il linguaggio verbale, gestuale, ordinario, specialistico, logico, matematico, artistico, ecc, è sfuggevole.

CARLO
Infatti, il linguaggio non serve solo per esprimere la verità, ma anche per mentire, per ingannare, per nascondere la verità nel modo più sfuggente. E' per questo che chiamiamo verità, non le chiacchiere, ma la concordanza/complementarità delle chiacchiere con l'oggetto a cui esse si riferiscono.
Basta errare inventandosi un fondativo, una tautologia e su queste costruirci postulati.............e cambia il mondo.
Mi interesso da troppo tempo dei fondativi, e per me sono i dispositivi culturali che reggono le volte culturali.
Guarda i fondativi delle  matematica del 1900, guarda il postulato sulle parallele che reggeva l geometria euclidea e le nuove costruzioni delle geometrie sferiche e d iperboliche.
Guarda i postulati delle scienze economiche e vi troverai l'edonismo e l'utilità egoistica.
Le logiche procedono e non precedono i postulati e gli enunciati.Posso inventarmi Batman come fondativo e poi seguire correttamente tutte le logiche e ti accorgerai che tutto è vero(corretto direi meglio) linguisticamente ,ma falso come "essente".Perchè è l'intuito
iniziale che cambia le prospettive del mondo

E quindi perchè perseveri nel credere che esistano questi fondativi? cosa ne pensi della teoria dell'etere?
ciao Grren,
la modernità ha reso "plastico" i fondativi, li ha assiomatizzati,e penso di aver capito qualcosa.
L'importante non è credere in una verità in questo tempo che non vuole verità: vince chi ci crede di più e anche ferocemente.
fosse anche una non verità.
Puoi inventarti anche la teoria del topo Gigio,perchè l'uomo segue qualunque cosa che gli dia conforto in un tempo privo di riferimenti,Siamo tutti più soli

Non ti preoccupare per me la teoria della relatività, quella dell'etere e della quantistica equivalgono a semplici curiosità.
Il lavoro vero è altrove (filosofia e metafisica).

Non hai risposto comunque alla mia domanda sul fondativo, che anche tu come Pierini e me in un certo senso, siamo convinti esista.

Non dovremmo esserlo! dico solo questo.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Ipazia

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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