L’irriducibilità dell’uomo

Aperto da Jacopus, 16 Giugno 2023, 08:36:05 AM

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Ipazia

Certamente l'etica ha fondamenti reali, ma naturali/sociali (ethos), non metafisici; la vita, non un fantomatico Uno.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#61
Citazione di: Ipazia il 23 Giugno 2023, 14:01:40 PMCertamente l'etica ha fondamenti reali, ma naturali/sociali (ethos), non metafisici; la vita, non un fantomatico Uno.
Si può fare bene o male, ma per poter fare bene o male prima bisogna mettersi in condizioni di fare.
Che l'individuo possa agire lo diamo per scontato, ma che l'umanità possa agire non lo è, perchè non è un individuo.
Pure noi diciamo l'umanità fà questo e quello.
Questo in generale non ha un senso, ma l'etica può dargli un senso. L'etica quindi ha la funzione di far agire l'insieme degli uomini come UNO, che non è l'uno di Bobmax, ma un pò gli somiglia.
Possiamo discutere su quale sia l'origine dell'etica, ma non sul fatto che un etica vi sia, ed è essa che dà senso al nostro dire: l'umanità fà questo e quello.
Jacopus vuole promuove il senso di responsabilità individuale come soluzione ai nostri problemi, ma l'UNO, comunque lo si intenda, equivale a deresponsabilizzare l'individuo, perchè promuove l'agire di un insieme di individui, dove l'individuo deve confondersi.
Una volta che hai scelto responsabilmente una chiesa o un partito, la tua azione responsabile finisce lì.
Finché non agiamo non possiamo dire se faremo bene o male, ma non possiamo agire coerentemente in mancanza di un programma, cioè di una idea preconcetta di bene e di male.
Con ciò non voglio scoraggiare il promuovere la responsabilità personale, tutt'altro, ma dico che questa ha poco a che fare con l'etica.
L'etica attiene all'umanità, e possiamo allargarci anche a tutti gli esseri viventi, ma non riguarda l'individuo.
Dire che esiste il bene e il male assoluto e a noi non resta che scegliere, e che il libero arbitrio perciò ci è stato dato, mi pare un vero spreco di libero arbitrio.
Se esistessero davvero il bene e il male assoluto sono certo che tutti noi lo seguiremmo.
Diversamente insieme al libero arbitrio dovrebbero averci dato anche una spiccata imbecillità.
E infatti qui molti gridano  all'irrimediabile imbecillità che caratterizza la maggioranza, e credere ciò è il miglior modo di deresponsabilizzarsi. Perchè in sostanza si afferma che non c'è nulla da fare.
In generale credo che l'idea di un uomo cui sia stato dato il libero arbitrio per metterlo alla prova, per vedere se fà la scelta giusta, senza che nessuno si offenda, è la congettura più imbecille che l'uomo possa avere mai fatto.
Non è che mi manchi il senso del sacro, ma quello è davvero un mio fatto individuale e tale resta.
L'etica è un altra storia, perchè mi trascende come individuo, facendomi umanità.
Si può parlare di umanità perchè condividiamo una fisionomia, un DNA, ma ancor più perchè possiamo condividere un etica che ci faccia agire come un tutt-UNO.
Possiamo, non è che dobbiamo quindi, ed è lì che serve davvero il libero arbitrio, nello scegliere fra un etica e l'altra.
In quella scelta il libero arbitrio ha un vero e serio senso fuori dal ridicolo del: ''Fai una croce in un quadretto fra i due seguenti e poi scopri se hai vinto''
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

L'etica è evolutiva a dispetto di qualsiasi Uno, ante rem.

Come nelle coppie bene assortite la scelta di condividere la vita si riconferma quotidianamente, così un'etica bene calibrata si afferma nei fatti che portano a riconfermarne la scelta, sempre sub iudice.

È la differenza tra una società  di automi coatti ed una di persone libere nel pensare e nell'agire. Libere di rimettere in discussione, quando i fatti del vivere mutino, anche la loro etica.
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iano

#63
Citazione di: Ipazia il 23 Giugno 2023, 15:11:07 PML'etica è evolutiva a dispetto di qualsiasi Uno, ante rem.

Come nelle coppie bene assortite la scelta di condividere la vita si riconferma quotidianamente, così un'etica bene calibrata si afferma nei fatti che portano a riconfermarne la scelta, sempre sub iudice.

È la differenza tra una società  di automi coatti ed una di persone libere nel pensare e nell'agire. Libere di rimettere in discussione, quando i fatti del vivere mutino, anche la loro etica.
Esatto. Ma evidententemente c'è chi crede che se le cose stessero così, cambieremmo etica ogni giorno, e nulla avrebbe più se non un valore, almeno un indirizzo sufficientemente stabile, gridando al nichilismo, come se la storia dell'uomo non dimostrasse il contrario.
Forse questo timore ha come causa un particolare tipo di antropocentrico, fra tutti forse il più pernicioso, per cui il tempo che viviamo noi è centrale nella storia dell'uomo.
In un modo o nell'altro non possiamo fare a meno di sentirci speciali.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alberto Knox

Citazione di: Jacopus il 22 Giugno 2023, 23:40:13 PMla giustizia, quel sentimento che ti fa dire: "questa è la via più comoda ma io sceglierò l'altra, perché è la via più giusta".
è dalla giustizia che discende la pace "shalom" il bene più grande che si possa augurare all umanità. La luce da cui attingere l'energia necessaria per fare scelte giuste è già dentro l'uomo.


p.s.
Oscar wilde disse che una cartina geografica che non contenga in essa l'isola di utopia non merita nemmeno di uno sguardo. ;)
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

Citazione di: iano il 23 Giugno 2023, 15:40:42 PMEsatto. Ma evidententemente c'è chi crede che se le cose stessero così, cambieremmo etica ogni giorno, e nulla avrebbe più se non un valore, almeno un indirizzo sufficientemente stabile, gridando al nichilismo, come se la storia dell'uomo non dimostrasse il contrario.
Forse questo timore ha come causa un particolare tipo di antropocentrico, fra tutti forse il più pernicioso, per cui il tempo che viviamo noi è centrale nella storia dell'uomo.
In un modo o nell'altro non possiamo fare a meno di sentirci speciali.
L'etica inscritta nella carne non è sostituibile come un vestito di stagione. Essa popola le tavole della legge da millenni e, come rammenta Antigone, non è nelle disponibilità del tiranno di turno, grande o piccolo che sia, superarla.

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

sono d'accordo,c'è qualcosa di immortale nell'uomo che non muore mai ed è scritto nella vera ,reale e originaria natura dell'uomo.
Il "peccato originale" non fu un "peccato" e non originò un bel niente,semmai rovinò quello che c'era davvero di ORIGINALE NELL'UOMO!!

iano

#67
Citazione di: Pensarbene il 24 Giugno 2023, 07:13:24 AMsono d'accordo,c'è qualcosa di immortale nell'uomo che non muore mai ed è scritto nella vera ,reale e originaria natura dell'uomo.
Il "peccato originale" non fu un "peccato" e non originò un bel niente,semmai rovinò quello che c'era davvero di ORIGINALE NELL'UOMO!!
Per un non credente come me la questione è molto semplice:
la vita riguarda un insieme di esseri viventi ognuno dei quali è unico e irripetibile.
Partendo da qui qualunque raggruppamento nominale di essi è arbitrario. Di questa arbitrarietà però non sempre abbiamo coscienza, per cui ci chiediamo quale sia l'origine di ogni possibile gruppo, ad esempio quello detto umanità.
Dire quindi che un gruppo di esseri, individuato secondo un criterio arbitrario, sia irriducibile, per me non ha senso.
Ma ciò non significa che organizzerò una ''crociata'' contro chi vi crede, anzi....

Possono avere per me diversi sensi i diversi criteri usati per raggruppare gli esseri viventi, e ognuno di essi è potenzialmente la soluzione al problema.
Per noi che qui scriviamo ha certo un senso importante il gruppo detto umanità.
Ma questo senso può mutare nel tempo.
Dobbiamo chiederci quanto oggi il senso corrente possa aver contribuito a creare i problemi che questa terra vive.
Dal mio punto di vista di non credente è preoccupante che si faccia riferimento ancora in via prioritaria alla salvezza personale, che il problema non sia salvaguardare la vita, ma l'anima di un ristretto gruppo nominale di individui.
Tuttavia non escludo che ''salvarsi l'anima'' sia una soluzione possibile al problema, anche se secondo me narrata in modo improprio, perchè comunque non credo vi sia una narrazione    privilegiata sulle altre.
Inoltre ho grande ammirazione per molti di coloro che hanno abbracciato e abbracciano questa narrazione, alcuni dei quali hanno avuto e hanno nome Francesco.
Ma io,  per una serie di maledizioni dette logica, ragione etc..., non posso abbracciare la loro narrazione , per quanto davanti la tomba di San Francesco mi sia commosso.
Se tutti gli uomini fossero San Francesco candiderei una vera sfiga la mancanza di irriducibilità che predico.
Non credo inoltre di conoscere la soluzione in via prioritaria, per cui prendo in considerazione qualunque possibile soluzione al problema, vecchia o nuova, e anzi più se ne propongono più cresce la mia speranza.
In generale possibili soluzioni che facciano leva su idee quali patria, nazione, chiesa, ideologia, mi appaiono come anacronistiche, apparteniti cioè all'infanzia del gruppo cosiddetto umano.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Pensarbene

Tutto sommato io penso che la gente sia stufa di maestri e "padreterni",volendo invece essere libera di essere quello che è,piaccia o non piaccia a questo o quest'altro.
Ogni persona è un piccolo mondo,in parte aperto in parte semichiuso e in parte SACROSANTEMENTE CHIUSO.
Quindi ognuno di noi ha tre frontiere che può gestire come,quando e quanto vuole,confrontandosi con le frontiere altrui.
Non abbiamo bisogno di altro o altri sulla Terra,bastiamo a noi stessi come specie e come individui.
Questo è quanto e deve e può essere. 

Alberto Knox

Citazione di: Pensarbene il 24 Giugno 2023, 20:55:37 PM,volendo invece essere libera di essere quello che è,piaccia o non piaccia a questo o quest'altro
il problema è che molto spesso questa affermazione viene confusa con  "puoi fare quello che vuoi" e mentre le persone non sanno più chi sono , sanno benissimo che cosa vogliono.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Pensarbene

Se non fai quello che vuoi,fai quello che vogliono gli altri che tu faccia.
Vedi,la gente si ingabbia con una serie di pregiudizi trasmessi di generazione in generazione.
Mi a mamma mi diceva:"l'erba voglio cresce solo nei giardini dei re"
Re=potere e soldi
Infatti il potere e i soldi fanno quello che vogliono e riducono terra e umanità in cenere.
La gente comune,chi non ha potere e soldi,ridotto all'impotenza,non può fare quello che vuole in ogni caso,se non col contagocce 
L'ipocrisia di questo mondo è pari alla sua cattiveria e spietatezza  ma ,per fortuna dei pochi ma buoni,esso è  SECONDO a Qualcuno e Qualcosa che lo potrebbe lasciar morire del tutto in un istante togliendogli di punto in bianco qualunque e dico qualunque sostegnosepour minimo. 
Perchè non lo fa?
Per non distruggere i pochi ma buoni che hanno tutti i diritti di vivere e di fare pensare,parlare e godere quello che è godibile per loro.
Questa è la verità.
Io ringrazio Dio mattina e sera per questo,se sono ancora vivo e inrelativa  buona vecchiaia
è solo grazie a Lui,visto quello che ho sofferto per poter essere quello che sono comportandomi di conseguenza.
Questo mondo è come il tempio di Gerusalemme pieno di ladri,malfattori, ,criminali  e così via.Cristo li ha buttati fuori e via dal Tempio,cosa che anche un ateo dovrebbe riconoscere come coraggiosa,coerente e logica!
Quindi,adesso,è ora di fare lo stesso,atei e credenti,con quelli che infestano ,usano e abusano della Terra 
IL LORO TEMPO E "LAVORO" SONO FINITI,È TEMPO DI FINIRLA CON LORO E IL LORO "LAVORO E LAVORARE".







Ipazia

Citazione di: iano il 24 Giugno 2023, 08:42:02 AMPer un non credente come me la questione è molto semplice:
la vita riguarda un insieme di esseri viventi ognuno dei quali è unico e irripetibile.
Partendo da qui qualunque raggruppamento nominale di essi è arbitrario. Di questa arbitrarietà però non sempre abbiamo coscienza, per cui ci chiediamo quale sia l'origine di ogni possibile gruppo, ad esempio quello detto umanità.
Dire quindi che un gruppo di esseri, individuato secondo un criterio arbitrario, sia irriducibile, per me non ha senso.

Ni. Ogni vivente è una storia unica, ma condivide con i viventi a lui prossimi, ed in particolare con quelli della sua specie (DNA, riproduzione),  caratteristiche di benessere e malessere comuni che legittimano l'uso di categorie collettive, inclusa, tra le più importanti, l'etica.

L'errore consiste secondo me, e concordo con pensarbene, espropriare physis del suo ruolo centrale, trasferendo l'ambaradan etico in metafisica, non solo come elaborazione di contenuti etici, ma pure di fondamenti, del tutto arbitrari come osserva iano.

La questione etica attuale, e di sempre, è radicare l'etica in physis, nella carne, nella terra (Nietzsche), decostruendo il mondo dietro il mondo di ideologia, religiosa e profana (stato, economics, patria, clan), che ha usurpato la primogenitura etica.

Quindi concordo con Jacopus, ma grande attenzione agli idola del trascendentale umano. Tecnoscienza in primis, dopo la caduta degli dei d'antan.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Citazione di: Pensarbene il 25 Giugno 2023, 06:23:11 AMSe non fai quello che vuoi,fai quello che vogliono gli altri che tu faccia.
Vedi,la gente si ingabbia con una serie di pregiudizi trasmessi di generazione in generazione.
anche quello che ho evidenziato in neretto è un pregiudizio , una gabbia di un pensiero superficiale che ritiene che la libertà sia il fare ciò che gli pare e piace.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Pensarbene

hai capito male, intendo dire che se una persona non fa quello che vuole veramente fare gli restano due scelte: non fare un ...  (omissis) o fare quello che le dicono di fare gli altri.


Alberto Knox

Citazione di: Pensarbene il 25 Giugno 2023, 13:38:29 PMhai capito male, intendo dire che se una persona non fa quello che vuole veramente fare gli restano due scelte: non fare un ...  (omissis) o fare quello che le dicono di fare gli altri.


Ho capito benissimo, il fare ciò che vogliamo fare non sempre è indice di libertà , se questi atti sono guidati solo dai nostri desideri personali , dall egoismo e dai nostri vizi.
Quindi una persona potrebbe anche riuscire a fare quello che vuole e non essere libera.
E non è nemmeno imporsi sulle altrui volontà a renderci liberi del resto.
Allora la libertà deve per forza venire da qualcos'altro.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.