Liberi tutti! Come si dissolve la ragione umana

Aperto da bobmax, 06 Marzo 2023, 07:56:08 AM

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Jacopus

Ipazia. Se le persone che non sono andate a votare si fossero aggregate facendo manifestazioni di piazza, avessero fondato associazioni per la libertà degli orsacchiotti di peluche oppure avessero fatto la marcia della protesta contro i cappelli a punta, sarebbe stato un conto ma così è semplicemente la morte della politica e il predominio assoluto del Capitale. Platone definiva la politica come "technè basilikon", ovvero come la regina delle tecniche. È come tu mi insegni, i greci erano i primi della classe. Il mondo che tu festeggi è invece il mondo dell' individualismo anonimo, del mito del self-Made-man, della partita iva, dei furbi contro i fessi o più semplicemente un mondo di sterile astensionismo perché la politica chiama ai valori collettivi che ormai sono sepolti sotto  i caveu delle banche.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Ipazia

La politica politicante nel Mondolibero è solo schiuma tossica su un mare capitalistico di merda.

Burattini eterodiretti e finanziati da Wall Street, Davos, Francoforte... Marocco, Emirati e mafie varie.

Ora è il turno dei sovranisti quaquaraqua, servi di scena, come il centro e la sinistra già bruciati. Dopo sarà  il vuoto. Tutta gente da far rimpiangere, almeno per la sovranità nazionale, Craxi e De Michelis.

L'astensionismo di fronte a questo pattume è un atto politico: la cloaca si sta riempiendo e conviene trarsi da parte per non essere investiti dai liquami. 

Poi emergeranno altri soggetti o il Nulla che piace a bobmax. The Times They Are a-Changin'.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

atomista non pentito

I prodromi di un cambiamento ( non necessariamente in meglio) ci sono tutti. Le frizioni fra individui sapiens e fra gruppi di sapiens aumentano esponenzialmente e con l'aumentare delle frizioni aumenta anche l'energia potenziale che dovra' liberarsi. E' quello che capita sui punti di faglia con i terremoti. Stara' ai sapiens che dovranno "governare" i futuri eventi farlo diventare un cambiamento in "meglio" ove meglio e' , a mio parere , l'autoconservazione nella migliore situazione possibile , fisica e psichica .......... ma noi non ci saremo  (parlo per me ) .........o forse si ?

bobmax

Citazione di: Ipazia il 07 Marzo 2023, 14:07:08 PMSe il resto è peggio di Tafazzi ...
Ma se il resto è peggio... allora Tafazzi non fa che avallarlo.
E così tafazzando, diventa lui stesso peggio del peggio, in un gioco al ribasso senza fine.

Questo non è forse nichilismo?
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Pensarbene

Mi viene in mente il "volemose bene","viva la gente" r così via.
Sono detti populistici che lasciano il tempo che trovano.Se trasformati in ideologia e progettualità,sono forieri di  pericoli e problemi.
Inoltre che cos'è la libertà?
Dice un saggio:"quando ti innamori la libertà così come la vivevi lascia il posto ad una irresistibile,piacevole e euforizzante...prigionia"
Ma forse quella prigionia è la libertà migliore per l'essere umano?

Ipazia

Citazione di: bobmax il 08 Marzo 2023, 08:11:54 AMMa se il resto è peggio... allora Tafazzi non fa che avallarlo.
E così tafazzando, diventa lui stesso peggio del peggio, in un gioco al ribasso senza fine.

Questo non è forse nichilismo?
Il meglio c'è ma necessita di tempo per maturare. Nel frattempo, se non si presenta, non resta che l'astensione. 
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

bobmax

Citazione di: Ipazia il 08 Marzo 2023, 12:31:55 PMIl meglio c'è ma necessita di tempo per maturare. Nel frattempo, se non si presenta, non resta che l'astensione.

Ma sovente il meglio è nemico del bene...
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Kobayashi

Definendo la libertà come la possibilità per il soggetto di realizzare qualcosa che sia differente rispetto all'identità collettività (che conserva e trasmette i rapporti di potere attuali) si capisce che il punto della questione proposta dal topic non è l'arbitrarietà eccessiva o meno delle condotte degli individui, ma il problema di come costruire una propria cultura capace di tradursi in una prassi portatrice di cose nuove, dal momento che la cultura, il linguaggio e le strutture della società plasmano il soggetto stesso (non completamente però, altrimenti non saremmo appunto qui a parlarne).
Questa costruzione di una cultura propria, di un individualismo ricco di potenzialità rivoluzionarie, per me è l'esercizio della filosofia.
Anche nella Grecia antica, accanto all'interminabile discussione sul Politico, troviamo discorsi che spingono nella direzione di un lavoro interiore, come protezione dall'assoggettamento delle forze mondane, e, in positivo, come unica via della conoscenza di se' da cui poi costruire condotte individuali autentiche (cioè, per quanto è possibile, attinenti la propria soggettività, o comunque scelte autonomamente, non introiettate in modo meccanico).

Ipazia

Erranza della filosofia, nel duplice significato di cammino ed errore, ma sempre mossa, come da suo etimo, per amore del sapere.

Mette le mani nel groviglio delle contraddizioni della metafisica, Giorgio Agamben:

"Filosofia prima filosofia ultima. Il sapere dell'Occidente fra metafisica e scienze" di Giorgio Agamben | (fatamorganaweb.it)

Più che di nichilismo, mi pare si tratti di ingorgo. Del resto i soggetti umani, in carne ed ossa, con diritto di residenza e tribuna, sono sempre di più. E sempre di più sono quelli che operano nel campo della "filosofia seconda". Lasciando la prima nell'oblio ultimo del Lethe. Aletheia cercasi, ma ha ancora senso vincolarla alla terra del/al tramonto, l'Occidente ? Spolpando ulteriormente i greci antichi, peggio dei moderni da parte UE ?
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

green demetr

Spero che state seguendo il disegno per le linee guida della prossima pandemia (quindi ci sarà una prossima pandemia) emesse dall'OMS.
Si parla di poteri che sopprimono i sovranismi, e di obblighi dei cittadini verso qualsiasi cosa loro decidano.
L'OMS che è completamente in mano alle lobby non ha mai parlato di pandemia, ma sempre di epidemia, non ha mai obbligato ma suggerito.
Siamo passati alla fase 2, indeboliti i soggetti a non essere più liberi, il "segue" è di facile immaginazione.
E questo 3d proposto non è altro che la fantasia sadica di un soggetto ormai ridotto a brandelli, che non riesce di meglio che trovare un piacere piccolo, piccolo, e proprio individualistico, nel limitare chiunque gli sia accanto, riempendosi la bocca con parole nobili, manco a dirlo a nascondere la sua vera natura.
Peccato per lui che qui ancora qualcuno resiste.
Godo solo a pensarlo mentre impazzisce nel fallimento dei suoi godimenti privati.
Quando l'orrore si invererà, e si invererà, me lo immagino che si aggira smarrito senza il suo osso privato (chi resisteva), impazzito e senza speranze.
Godo anche per questo.
E naturalmente sto scherzando, lo so che ci stavate già pensando: come si fa a pensare male degli altri? Bisogno avere un senso empatico vicino allo zero assoluto.
Per mia sfortuna sono un anima sensibile IO (C.B.) etc. etc.
Lo so che non si capisce, tagliamola corta: torniamo a studiare i greci.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Ipazia

Il totalitarismo transumanista dissolve i corpi, mica solo la ragione. Riduce tutto ad automa e la "scienza" è il mezzo per (i "competenti"). Concordo con green. Persino i profughi miracolati dei lager nazisti non se ne rendono conto. Deve essere un nazismo assai diverso e molto più subdolo di quello del secolo scorso. Beati gli stravecchi perchè non vedranno questo regno dei bit.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#27
Sarà, ma a me basta considerare che questo catastrofismo apocalittico puzza di dejà vu lontano un anno luce per decidere di disinstallare l'allarme cosmico, perchè l'effetto di gridare continuamente ''al lupo'' anche quello lo conosciamo.
Magari è solo che non si percepisce questa continuità, ma credo che la soluzione non sia colpevolizzare i competenti, ma lavorare per allargarne la platea.
Troppo facile cedere al catastrofismo per me, sentendomi coinvolto, ma bisogna sforzarsi di non personalizzare  fino a sviluppare inutili, quando non controproducenti, ossessioni, foriere di redivive inquisizioni. Porrei come priorità di scansare per quanto possibile certi ''già visti''.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Lo sanno anche a Davos che bisogna allargare la platea dei "competenti": a libro paga. E internet aiuta con il mai visto. Dice niente la mascherina fb che invita a visitare i catechismi dei "competenti" ? Covidemia, clima...domani: guerra, sesso, voto, cibo, ... già abbondantemente lobotomizzanti full time no stop in versione Open prima che diventi Must.

Di vecchio c'è solo che bisogna allargare un'altra platea di competenti: contro.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
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bobmax

Citazione di: Kobayashi il 09 Marzo 2023, 09:32:31 AMDefinendo la libertà come la possibilità per il soggetto di realizzare qualcosa che sia differente rispetto all'identità collettività (che conserva e trasmette i rapporti di potere attuali) si capisce che il punto della questione proposta dal topic non è l'arbitrarietà eccessiva o meno delle condotte degli individui, ma il problema di come costruire una propria cultura capace di tradursi in una prassi portatrice di cose nuove, dal momento che la cultura, il linguaggio e le strutture della società plasmano il soggetto stesso (non completamente però, altrimenti non saremmo appunto qui a parlarne).
Questa costruzione di una cultura propria, di un individualismo ricco di potenzialità rivoluzionarie, per me è l'esercizio della filosofia.
Anche nella Grecia antica, accanto all'interminabile discussione sul Politico, troviamo discorsi che spingono nella direzione di un lavoro interiore, come protezione dall'assoggettamento delle forze mondane, e, in positivo, come unica via della conoscenza di se' da cui poi costruire condotte individuali autentiche (cioè, per quanto è possibile, attinenti la propria soggettività, o comunque scelte autonomamente, non introiettate in modo meccanico).

Questa benedetta libertà andrebbe investigata.
Può esservi libertà disgiunta da ciò che siamo?
Che davvero siamo però, non ciò che soltanto abbiamo.

Se ho una passione e la seguo, sono libero?
O non sono invece schiavo di quella stessa passione?

L'autentica libertà non può che essere espressione della mia vera essenza.
E se quello veramente sono, allora avviene il corto circuito. Dove sono obbligato a me stesso. Il mio dovere è il mio stesso essere.

Il liberi tutti è abbandono al non essere, ossia la rinuncia a essere.
Mentre la  autentica libertà non può che ricercarsi nell'essere, cioè nell'Uno.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

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