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La morte della Scienza

Aperto da Ipazia, 30 Marzo 2023, 10:40:50 AM

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Ipazia

Le leggi naturali non sono riducibili alla legge del più forte ma semmai del più idoneo. L'idoneità di un animale sociale si concretizza nella coesione e salute del branco per la cui prosperità non sono necessari i feticci, ovvero la sovraestensione ideologica dei fatti e rapporti sociali.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

#31
Le leggi della natura non sono poi così chiare e intellegibili come si pensa e crede:

" Le leggi di natura, come vengono scoperte e impiegate soprattutto nelle scienze fisiche, sono strutture matematiche comprensibili, normalmente semplici ed eleganti, che legano fra loro un insieme di grandezze fisiche e di valori numerici. Sono leggi la cui "intelligibilità" non dipende totalmente dal soggetto che le scopre e le osserva, ma soprattutto dalla realtà oggettiva. "

In altre parole,le leggi di natura non sono un fatto puramente materiale ma ciò che sembra risultare "legge"
dai modelli e dalle teorie scientifiche.
Inoltre la loro intellegibilità non è assoluta ma,semmai precisa nelle scienze considerate "esatte",in tutte le altre sfuma in qualcosa di molto meno intellegibile e preciso.
Come per l'uomo,le leggi
Come per l'uomo esiste la legge e lo spirito della legge, così è per la natura e la materia energia in generale.
Un buon esempio lo dà il DNA,un altro l"evoluzione delle speci,ecc....
La fisica moderna è,in parte, scienza che si confronta le "probabilità",la quantistica soprattutto.



Alberto Knox

Penso che Nietzsche sarebbe d accordo con te. Se non fosse per il fatto che lui aveva un odio profondo verso i "malriusciti" come li chiamava lui.

Sostituirei il termine "idoneità" con "rendersi degni del fenomeno umano" . Alla domanda "quando l'essere umano è diventato umano?" la paleantropologia risponde. E non indica un punto nella storia nel quale l'uomo è diventato abile nella caccia e quindi idoneo alla sopravvivenza sua e del gruppo. No, è una domanda che è stata fatta ad una famosa antropogola e la sua risposta dice che sì, c'è un punto nella storia che possiamo indicare come l'emergere di una umanità nell essere homo ed è stata quando abbiamo scoperto nei reperti fossili uno scheletro di un uomo e abbiamo visto che aveva l'osso della gamba risanato , abbiamo  visto che l'osso rotto era stato riconnesso con l altro osso rotto in modo tale da permetterne la guarigione. Ovvero, quell uomo  era stato curato.
Ora se la legge di idoneità fossero i binari della natura umana  allora quell uomo era destinato a morire.
L'abolizione di ogni sovrastruttura della scienza e della religione (che sono i capi saldi della tua lotta)  non bastano a risolvere il problema di come bisogna vivere. Questo non per cadere nell irrazionalismo , nella misteriosità ecc  ma semplicemente per prendere consapevolezza che il nostro rapporto con il tutto non è formalizzabile, racchiudibile , catturabile dal pensiero umano nel senso che gli elementi che la ragione fornisce all elaborazione della costruzione intellettuale non possono essere sintetizzati in una visione complessiva armomica cioè in un sistema, non possono esserlo . Dove per sistema intendo esattamente una visione  esclusivista di un ideologia totalitaria. Dove se non sei così non sei idoneo e ti devi conformare all idoneità complessiva del sistema.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

La sovrastruttura (cultura, conoscenza, organizzazione sociale) non è il feticcio. Lo diventa quando si sostituisce alle leggi naturali, includendo in ciò anche l'evoluzione razionale dell'ethos, tra cui la cura, prevaricando su di esse.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

Citazione di: Alberto Knox il 31 Marzo 2023, 23:53:02 PMok impariamo a vivere senza feticcio alcuno.  Può bastare?
Sei d' accordo con me se dico che la maturità di un essere umano genera una maturità estetica e che si riversa su tutti i campi? estetica non intendo ad un riferimento alla bellezza, certo sì, anche alla bellezza quindi alla musica, alla pittura, alla cultura, al cinema, alla letteratura, la poesia... ma estetica propio nel senso Greco del termine cioè come "sensazioni" . Quindi una maturità che ti porta ad avere una coerenza tra le  sensazioni. Per cui se uno ascolta un certo tipo di musica è naturale che preferisca anche un certo tipo di poesia ed è naturale che preferisca un certo tipo di pittura ecc ecc
Questo a proposito della coltivazione di sè. La maturità di una persona si misura anche sulla sua consapevolezza e autonomia dei propi gusti. Fatta questa premessa metodica , noi abbiamo la sensa zione del bene ? bene inteso come armonia, aggregazione , relazione o abbiamo la sensazione dell antitesi del bene, cioè la lotta, la rivalità , il conflitto, la supremazia , volontà di potenza come diceva Nitzche. è ovvio che entrambi sono presenti nel mondo. E quindi per bene intendo quella dinamica che fa sì che in principio ci sia l'essere e non "il non essere" e quanto più si favorisce questa dinamica del bene tanto più state bene e tanto più diffondete salute e diffondete benessere dentro di voi e attorno a voi. Nitzche questa cosa che ho appena scritto la ritiene un idiozia perchè dice "ma davvero? ma hai presente la natura che cos'è? hai presente cos'è la storia? hai mai visto come è la giungla e la sua legge? ti vuoi svegliare e accorgere che quello che manda avanti il mondo non è certo la tua armonia strampalata che dici ma è piuttosto la lotta? la supremazia dei più forti? e quindi se anche tu vuoi essere naturale devi semplicemente esercitare quella legge che governa il mondo che non è il tuo bene ma è la potenza! e tu sarai tanto più vero e naturale quanto più tu dirai sì a questa potenza e quanto più tu sarai volontà di potenza. Perchè tutto! è volontà di potenza lo vuoi capire? piccolo Platonico kantiano idiota." infatti secondo Nitzche ci sono tre grandi idioti nella storia del prensiero ; il primo è Platone, il secondo è Gesù e il terzo è kant. Ovvio nitzche non era solo questo , ma è stato anche questo. E c'è una cosa da dire , lui è il vero e propio imperatore teoretico dei nostri giorni . I nostri giorni si muovono sulla base della filosfia Nicciana , basta guardarsi attorno e lo vediamo, bullismo, anarchia, tifoserie che si ammazzano a vicenda, guerra, interessi , la filosofia dei giovani è "abbassare il prossimo per innalzare se stessi" . Hai detto che l etica è fondamentale , eccola qua.



In Nietzsche l'elemento "demonico" della volonta' di potenza e' ampiamente compensato dall'elemento "angelico" dell'eterno ritorno.

E' un equilibrio potenzialmente meraviglioso, per chi lo comprende.

Siamo tutto eterni nel grande ciclo del tempo, quindi l'estrema violenza che gli esseri naturi esercitano (o, se vogliamo: sembrano esercitare) gli uni sugli altri, e' estrema violenza degli, e sugli, indanneggiabili.

Esistenzialmente, intendo, indanneggiabili.

Continuamente nuovi sotto il sole.

Cento volte il leone sbrana la gazzella, cento volte la gazzella rinasce.

L'innocenza e' figlia di una colpa infinita, ne' consegue nell'attimo presente senza cristiana liturgia, senza parola di redenzione.

Nel divenire consapevi di questo si puo' impazzire, o si puo' comprendere che la dicotomia uccidere/morire davanti all'abisso del tempo e' nulla e la dicotomia subire/infliggere sofferenza, davanti a quello stesso abisso, e' tutto.

Non ci sono colpi di grazia, non ci sono colpi finali, nel duello danzante della vita.

Questo, dovrebbe cambiare non la necessita' del duello, ma la strategia di ognuno dei contendenti, il modo stesso di duellare.

L'etica degli (esistenzialmente) indanneggiabili e' ancora di la' da venire perche' passa per la presa di coscienza della loro indanneggiabilita'.

Nessuna morte, nessun omicidio (nessun lutto...), verra' a dare senso alla vita.

Neanche quella di un ebreo crocifisso duemila anni fa.

Dovete stare nella vita, e nelle sue leggi.

Perche' non c'e' altro posto dove stare.

Con i bulli di oggi, tutto questo direi che non c'entra niente, la nostra societa' non e' nietzscheana manco per niente, da cui questo mio piccolo fuori tema.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Concordo con nico che la questione dei bulli non ha nulla a che vedere con l'etica, ma semmai con la sua assenza, dovuta ad un ethos sinistrato che non è più in grado di produrre valori vitali, prospettive attivanti, in un basso impero che basso lo è in tutti i sensi.

Bullismo che si è manifestato ai massimi livelli nella covidemia, esercitato su una massa planetaria di vittime ridotte a cavie di affaristi stregoni. Un Bronx epocale, che ha lasciato profonde ferite in un tessuto sociale già in asfissia. Mostrando pure la faccia più impresentabile della scienza a chi ci aveva creduto fino al giorno prima.

Dopo il provvidenziale "andra tutto bene" finirà nella discarica dei miti perduti pure lo scientista "credo nella scienza", sopravvissuto solo come alibi di politicanti, $cienziati e magistrati, collusi col bullismo del potere economico. Residuale nei nostalgici, ma che si scava la fossa ogni volta che a Davos si inventa qualcosa. Una religione in estinzione.

Concordo meno con nico sul fatto che la gazzella sbranata passi felicemente il testimone alla gazzella rinata. Probabilmente avrebbe preferito, in oltraggio alla metafisica nicciana, non aver incontrato il leone affatto. Ve bene sacrificarsi per la causa dell'oltreuomo, ma con metodologie umane, che non escludono atti non violenti di eroismo. Tra pari.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
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Alberto Knox

#36
Citazione di: niko il 01 Aprile 2023, 16:04:25 PMIn Nietzsche l'elemento "demonico" della volonta' di potenza e' ampiamente compensato dall'elemento "angelico" dell'eterno ritorno.



Non credo nella reincarnazione e quindi in nessun eterno ritorno che qui viene utilizzato un pò come una spugna per lavarsi la coscienza dal propio ego e voler giustificare la violenza. La legge della natura non è la violenza, la legge della natura è l'armonia e più introduci armonia dentro e fuori di te e più starai bene. è questa la semplice verità. è il principio relazionale di tutte le cose che esistono a partire dalle particelle al lavore dell universo fino ad arrivare al prodotto più raffinato dell universo, ovvero la coscienza, una coscienza che non solo capisce le cose ovvero una coscienza cognitiva ma una coscienza che riconosce il bene, la bellezza , il valore dell amicizia e dell amore per la vita , ovvero , una coscienza morale. Sì anche Nitzche riconosceva che una coscienza morale era necessaria ma con una distinzione un conto è la morale  per i grandi , per i superiori della società , i leaderman , una morale per i signori e un conto è una morale per il popolino. Il signore rispetto al popolino, fa quello che vuole. E tanto più è brutto il popolino e tanto più va trattato con bruttezza , che bisognerebbe eliminarli e fare un igene del mondo sono parole sue, eliminare milioni di malriusciti e queste sono cose che ha scritto lui, non la sorella come dicono alcuni, basta leggere "al di là del bene e del male , la genealogia della morale". 
Vi scrivo una frase di Nitzche :  "Si deve acquistare quella enorme energia della grandezza per foggiare l'uomo futuro allevandolo, da un lato, e, dall'altro, annientando milioni di malriusciti: e non si deve venir meno per il dolore che si crea – un dolore quale non fu mai visto finora". È l'aforisma 964 della Wille zur Macht per chi vuole il riferimento.
Aforisma che hitler leggeva con molta attenzione , era il suo filosofo preferito.
per concludere io non ho niente contro l'idea che bisogna essere forti , ma bisogna esserlo da esseri umani.


Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Margaret Mead. Ho rintracciato il nome di quella antropologa che negli anni 70 rispose alla domanda "c'è un momento nella storia dell antropologia nel quale gli uomini son diventati umani?" e che diede la risposta che ho riportato pocanzi.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

#38
La legge naturale non è nè violenta, nè armonica, che sono cappelli ideologici che le vogliamo imporre, di cui allegramente lei se ne frega. La legge naturale è così come l'evoluzione ce la presenta, sic et simpliciter: astri, pianeti, gravità, materia inorganica e organica, biologia, organismi biologici autocoscienti, nascita e morte. Non c'è altro.

Possiamo solo, con le nostre categorie antropologiche, ridurre la violenza e aumentare l'armonia, pro domo nostra. Che non coincide mai con la domus degli altri viventi a cui abbiamo sottratto l'apice della catena evolutiva. Abbiamo qualche problema con virus, batteri e poco altro. La nostra armonia è sterminarli. E convivere pacificamente con quelli che non ci nuociono, finchè non ci nuociono o ci servono per le nostre esigenze alimentari.

Che la natura abbia sistemi autoregolatori non è finalizzato a nulla, ma solo un risultato evolutivo che dal nostro osservatorio di organismi autocoscienti evoluti possiamo pure apprezzare sul piano estetico, ma le leggi naturali di questa spiritualità non partecipano in nulla, eccetto il fatto che noi siamo un prodotto della loro inconsapevole azione.

Le chiamiamo "leggi", ma sarebbe più corretto chiamarle "processi", per evitare ogni equivoco "intenzionale".

Questo è ciò che sappiamo e siamo in grado di dimostrare. Di tutto ciò che non sappiamo, meglio seguire il consiglio di LW, che millantare falsi saperi.

P.S. morale da schiavi e da signori è un attributo interiore non esteriore. Sì è schiavi o signori per proprio merito e natura, non per attribuzioni di classe o censo. Così la pensava FN, che scriveva per tutti (i signori) e per nessuno (schiavo).
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Alberto Knox

#39
Citazione di: Ipazia il 01 Aprile 2023, 18:42:42 PMLa legge naturale non è nè violenta, nè armonica, che sono cappelli ideologici che le vogliamo imporre, di cui allegramente lei se ne frega. La legge naturale è così come l'evoluzione ce la presenta, sic et simpliciter: astri, pianeti, gravità, materia inorganica e organica, biologia, organismi biologici autocoscienti, nascita e morte. Non c'è altro.


non c'è niente che esista che non sia un sistema. Sai indicarmi un fenomeno fisico che non sia il risultato di un'aggregazione? Esiste nel mondo qualcosa che esiste di per sé, senza essere il risultato di un'armonia? La risposta è no.
Vale anche per i nostri atomi, per le particelle subatomiche. Non ci sono mattoncini fondamentali, ci insegna la fisica quantistica. Anche quello che appare come un elettrone a volte è un corpuscolo altre un'onda, a seconda del tipo di relazione che istituisce. L'organismo non è semplicemente materia aggregata, ma possiede un surplus di energia che fa sì che sia vivente. Questo surplus a sua volta si relaziona e forma la cultura, il miracolo del linguaggio, della mente, della conoscenza.

Tutto questo è possibile grazie alla relazione , che nella mia interpretazione identifico come "legge cosmica" il principio costitutivo dell essere . Non utilizzo il termine legge per confondere le idee e creare equivici volontari ma se vi fa stare meglio posso chimarlo "processo cosmico". E quando dico che l'essere umano per stare bene ha bisogno di umanità, bontà e gentilezza io non mi sto rifacendo a nessun moralismo , mi sto rifacendo alla fisica naturale del sistema vita che è sorretto esattamente come tutti gli altri sistemi da una relazione armoniosa . umanità bontà e gentilezza non vuol dire altro che attingere a quello stesso principio di relazione armoniosa dei sistemi fisici  in ambito antropologico.
Citazione di: Ipazia il 01 Aprile 2023, 18:42:42 PM


P.S. morale da schiavi e da signori è un attributo interiore non esteriore. Sì è schiavi o signori per proprio merito e natura, non per attribuzioni di classe o censo. Così la pensava FN, che scriveva per tutti (i signori) e per nessuno (schiavo).
infatti ho detto Leaderman , e non si diventa tali senza meriti , non èun attribuzione che si da per classe scociale.  Quello che contesto e che non  sopporto è questa idea di una doppia morale , una per i signori e una per il popolino.
Nitzche : "Che cos'è più dannoso di qualsiasi vizio? Agire pietosamente verso tutti i malriusciti e i deboli – il cristianesimo" . Similmente: "l'individuo fu tenuto dal cristianesimo così importante, posto in modo così assoluto, che non lo si poté più sacrificare , ma la specie sussiste solo grazie a sacrifici umani "

Grossman, in un testo dal titolo Il bene sia con voi, scrive:
Citazione"C'è un dono superiore rispetto a quello dei geni della scienza e della letteratura, dei poeti e degli scienziati. Il dono supremo dell'umanità è il dono della bellezza spirituale, della nobiltà d'animo, della magnanimità e del coraggio del singolo nel nome del bene. È il dono di cavalieri e fanti timidi e senza nome che con le loro imprese fanno sì che l'uomo non si trasformi in una bestia".
fra le due citazioni non ho dubbi nel scegliere da che parte stare.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

Certamente, tutto è correlato e la conoscenza delle correlazioni permette a noi che siamo parte del sistema di vivere meglio. Ma è  una "armonia" sui generis, con qualche asperità di troppo, quindi non merita né voli pindarici, né stridor di denti, ma molta  conoscenza e qualche buon antidoto per la parte meno "armonica" rispetto alla nostra individuale armonia.

Su FN ho detto, senza prendere posizione, come poneva la duplice morale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
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niko

Citazione di: Ipazia il 01 Aprile 2023, 17:55:43 PMConcordo con nico che la questione dei bulli non ha nulla a che vedere con l'etica, ma semmai con la sua assenza, dovuta ad un ethos sinistrato che non è più in grado di produrre valori vitali, prospettive attivanti, in un basso impero che basso lo è in tutti i sensi.

Bullismo che si è manifestato ai massimi livelli nella covidemia, esercitato su una massa planetaria di vittime ridotte a cavie di affaristi stregoni. Un Bronx epocale, che ha lasciato profonde ferite in un tessuto sociale già in asfissia. Mostrando pure la faccia più impresentabile della scienza a chi ci aveva creduto fino al giorno prima.

Dopo il provvidenziale "andra tutto bene" finirà nella discarica dei miti perduti pure lo scientista "credo nella scienza", sopravvissuto solo come alibi di politicanti, $cienziati e magistrati, collusi col bullismo del potere economico. Residuale nei nostalgici, ma che si scava la fossa ogni volta che a Davos si inventa qualcosa. Una religione in estinzione.

Concordo meno con nico sul fatto che la gazzella sbranata passi felicemente il testimone alla gazzella rinata. Probabilmente avrebbe preferito, in oltraggio alla metafisica nicciana, non aver incontrato il leone affatto. Ve bene sacrificarsi per la causa dell'oltreuomo, ma con metodologie umane, che non escludono atti non violenti di eroismo. Tra pari.


Vabbene Ipazia, se oggigiorno in Italia ci sono i bulli nelle scuole e' sicuramente tutta colpa della sinistra smidollata e delle misure anticovid.

Che dire... tutto ha una logica e tutto si tiene, anche se qualche volta i profani "non ipaziani" stentano a capire come.

Forse, a questo punto, tu pensi anche che il baluardo dei sani valori vitali nelle scuole italiane sia il nostro amato MINISTRO MELONIANO VALDITARA, che contro i bulli ha testualmente dichiarato che bisogna ricorrere a punizioni umilianti, e riscoprire quello che lui ha chiamato:

"IL VALORE FORMATIVO DELL'UMILIAZIONE".

Capito? Il valore formativo dell'umiliazione.

Della serie: bullizziamo il bullo, per realizzare fin da oggi nelle scuole quello che e' il paradiso gerarchiforme di ogni vero fascista (o stalinista): il bullismo al quadrato.

‐----------------------------------

Quanto alla gazzella noi non siamo gazzelle, possiamo emanciparci dalla paura e dal mito fondativo dell'omicidio, o della morte.

Possiamo divenire consapevoli dell'eterno ritorno, che e' il nostro legame con i meccanismi e meccanicismi naturali, la nostra atopia e la nostra acronia, la non centralita' della nostra posizione.

Quello che resterebbe, tolta la morte -data e subita- dall'equazione delle preoccupazioni piu' incalzanti dei viventi coscienti, non sarebbe un triste vuoto nichilistico, ma una nuova morale, che non potendo piu' ponderare LA MORTE, il definitivo, come evento realistico e reale, pondererebbe la VITA, il temporalmente esteso, come quanto di valido, quantomeno  perche' acquistato al prezzo dalla SOFFERENZA.

Noi siamo esistenzialmente indanneggiabili, ma siamo certamente danneggiabili data la nostra possibita', in vita, di soffrire.

Il nostro non soffrire, e non il nostro non morire, dovrebbe essere un obbiettivo razionale.

Siamo gia' salvi, ma la salvezza fa problema.

Le nostre emozioni e sensazioni sono veritative e vivibili solo nella loro estensione temporale (la nostra "casa" ha sempre una estensione), quindi non solo il cosmo non ha in se' stadi definitivi, mete finalistiche, ma neanche noi li abbiamo, in noi.

Fa problema il fatto che viviamo come se ne avessimo.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

niko

Citazione di: Alberto Knox il 01 Aprile 2023, 18:08:10 PMNon credo nella reincarnazione e quindi in nessun eterno ritorno che qui viene utilizzato un pò come una spugna per lavarsi la coscienza dal propio ego e voler giustificare la violenza. La legge della natura non è la violenza, la legge della natura è l'armonia e più introduci armonia dentro e fuori di te e più starai bene. è questa la semplice verità. è il principio relazionale di tutte le cose che esistono a partire dalle particelle al lavore dell universo fino ad arrivare al prodotto più raffinato dell universo, ovvero la coscienza, una coscienza che non solo capisce le cose ovvero una coscienza cognitiva ma una coscienza che riconosce il bene, la bellezza , il valore dell amicizia e dell amore per la vita , ovvero , una coscienza morale. Sì anche Nitzche riconosceva che una coscienza morale era necessaria ma con una distinzione un conto è la morale  per i grandi , per i superiori della società , i leaderman , una morale per i signori e un conto è una morale per il popolino. Il signore rispetto al popolino, fa quello che vuole. E tanto più è brutto il popolino e tanto più va trattato con bruttezza , che bisognerebbe eliminarli e fare un igene del mondo sono parole sue, eliminare milioni di malriusciti e queste sono cose che ha scritto lui, non la sorella come dicono alcuni, basta leggere "al di là del bene e del male , la genealogia della morale". 
Vi scrivo una frase di Nitzche :  "Si deve acquistare quella enorme energia della grandezza per foggiare l'uomo futuro allevandolo, da un lato, e, dall'altro, annientando milioni di malriusciti: e non si deve venir meno per il dolore che si crea – un dolore quale non fu mai visto finora". È l'aforisma 964 della Wille zur Macht per chi vuole il riferimento.
Aforisma che hitler leggeva con molta attenzione , era il suo filosofo preferito.
per concludere io non ho niente contro l'idea che bisogna essere forti , ma bisogna esserlo da esseri umani.





Be', io non devo convincere nessuno, tanto meno qui.

Pero' ti facevo solo notare che il fatto, e il possibile pensiero, che se ammettiamo che tutti gli esseri siano racchiusi in una spirale temporale infinita, che sempre li ripropone, cio' stempera il valore "negativo" (cioe,' letteralmente, in grado di "negare", di togliere) della violenza, degli esseri gli uni sui altri.

Se la violenza non ha il potere di negare, di interrompere una relazione, fosse pure la "relazione" intercorrente tra una vittima e un carnefice, non necessariamente la violenza e' (allora) giustificata, ma anzi, va ripensata, e magari modificata, la relazione (eterna, e innegabile ad opera della violenza stessa) in cui la violenza si produce.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

"Sinistrato" non era allusivo, ma letterale. A sinistrare il mondo e a coltivare il bullismo (alto e basso) ci pensano i suoi autonominati padroni, di cui la sinistra storica, come dice ossessivamente Fusaro, è una delle due ali (fucsia). L'altra ala è la destra (bluette). Ma Fusaro sbaglia scomodando l'aquila nicciana. Sono ali di gallina, buone solo per razzolare nel pollaio del Capitale.

Almeno un finalismo i viventi ce l'hanno: preservare la loro vita, al netto di ogni metafisica.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

Citazione di: Ipazia il 02 Aprile 2023, 15:26:57 PM"Sinistrato" non era allusivo, ma letterale. A sinistrare il mondo e a coltivare il bullismo (alto e basso) ci pensano i suoi autonominati padroni, di cui la sinistra storica, come dice ossessivamente Fusaro, è una delle due ali (fucsia). L'altra ala è la destra (bluette). Ma Fusaro sbaglia scomodando l'aquila nicciana. Sono ali di gallina, buone solo per razzolare nel pollaio del Capitale.

Almeno un finalismo i viventi ce l'hanno: preservare la loro vita, al netto di ogni metafisica.


Ah ok, spesso usi "sinistrato" in senso metaforico, pensavo anche stavolta.

In realtà l'identità stessa, l'autoriflessione sensiente o cosciente, della vita che cerca di conservarsi nasce dal caso attraverso il tempo e lo spazio, non c'è nessun finalismo, cosi' come non c'è nessuna differenza assoluta tra vivente e inanimato.

Nessun "soggetto" della conservazione.

Quello che tende a conservarsi, una volta che si instaura, e che noi chiamiamo "vita", è -solo- un certo livello di complessità delle relazioni tra enti fisici, che siano viventi o non.

E per di più, per conservarsi esso deve evolvere. La sua conservazione, prevede la sua non-conservazione.

La selezione del tipo formale più idoneo a mantenersi nell'esistenza presso una complessità mutevole, inizia dagli elementi prebiotici fin dall'inizio della storia di questo universo, non riguarda esclusivamente la vita ma anzi, la contempla come tappa, e la supererebbe in un eventuale universo post-vitale.

Se si prescinde un attimo dall'egocentrismo specificamente umano e coscienziale, è arduo vedere in tutto ciò un finalismo.

Veramente arduo.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

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